Ningen Fushin: Adventurers who don't believe in humanity will save the world
La premessa era intrigante e anche abbastanza originale: quattro avventurieri, uniti dalla perdita di fiducia in sé stessi e anche nel prossimo, formano un gruppo allo scopo in fondo di ritrovare la fiducia perduta. Un soggetto introspettivo del genere è ricco di potenzialità, aumentate dal voler unire la riflessione con il lato avventuroso e d’azione stile fantasy, ma la narrazione cade spesso nel difetto tipico di chi vuole essere introspettivo e invece non sa esserlo, ovvero la superficialità.
Questo si evince già nel primo episodio, con la scelta sbagliata di mettere nella stessa puntata i drammi di ben tre dei quattro protagonisti, perché la mancanza di spazio adeguato impedisce di dare la giusta profondità a tali vicende, e quindi non si riesce a provare la giusta empatia (ho provato un po’ di dispiacere solo per il chierico Zem). A questo bisogna poi aggiungere la regia poco incisiva, per cui, anche quando ci sarà spazio sufficiente con l'episodio dedicato interamente a Curran (la più simpatica e tenera del gruppo), non si andrà oltre un senza infamia e senza lode.
Negli episodi successivi vedremo poi il gruppo affrontare tutta una serie di avventure mescolate a ragionamenti sulla disperazione dell'abbandono, sul come riavere un posto nel mondo, e in generale sono tutte vicende guardabili raccontate senza molto brio, evitano la noia, però scorrono e basta.
In mezzo a tutto questo ci sono pure dei momenti interessanti: il viaggio nella parte più desolata della città (ottimo che la disperazione sia affidata più alle immagini che alle parole), un po’ di mistero e suspense riusciti nella parte finale, e ho apprezzato che in parte anche gli antagonisti non sono bidimensionali, ma personaggi che hanno perso la propria bussola morale in seguito a drammi personali; purtroppo ci sono anche idee stonate con il contesto fantasy oppure idee interessanti sulla carta e poi concretizzate in modo fiacco.
Passando all'azione, saremmo anche qui sul senza infamia e senza lode (come costruzione e ritmo), se non fosse che tali scontri sono frenati dalle animazioni, altro punto dolente della serie: si comincia bene, il design dei personaggi è gradevole, ma poi la qualità cala parecchio, arrivando in alcuni casi a movimenti quasi scattosi. Sigla iniziale e finale abbastanza carine.
Insomma, è una storia che aveva molto potenziale per essere interessante, ma che purtroppo non ha saputo realizzare adeguatamente (pure sul piano tecnico), anche se non è inguardabile.
Voto: 6-
Questo si evince già nel primo episodio, con la scelta sbagliata di mettere nella stessa puntata i drammi di ben tre dei quattro protagonisti, perché la mancanza di spazio adeguato impedisce di dare la giusta profondità a tali vicende, e quindi non si riesce a provare la giusta empatia (ho provato un po’ di dispiacere solo per il chierico Zem). A questo bisogna poi aggiungere la regia poco incisiva, per cui, anche quando ci sarà spazio sufficiente con l'episodio dedicato interamente a Curran (la più simpatica e tenera del gruppo), non si andrà oltre un senza infamia e senza lode.
Negli episodi successivi vedremo poi il gruppo affrontare tutta una serie di avventure mescolate a ragionamenti sulla disperazione dell'abbandono, sul come riavere un posto nel mondo, e in generale sono tutte vicende guardabili raccontate senza molto brio, evitano la noia, però scorrono e basta.
In mezzo a tutto questo ci sono pure dei momenti interessanti: il viaggio nella parte più desolata della città (ottimo che la disperazione sia affidata più alle immagini che alle parole), un po’ di mistero e suspense riusciti nella parte finale, e ho apprezzato che in parte anche gli antagonisti non sono bidimensionali, ma personaggi che hanno perso la propria bussola morale in seguito a drammi personali; purtroppo ci sono anche idee stonate con il contesto fantasy oppure idee interessanti sulla carta e poi concretizzate in modo fiacco.
Passando all'azione, saremmo anche qui sul senza infamia e senza lode (come costruzione e ritmo), se non fosse che tali scontri sono frenati dalle animazioni, altro punto dolente della serie: si comincia bene, il design dei personaggi è gradevole, ma poi la qualità cala parecchio, arrivando in alcuni casi a movimenti quasi scattosi. Sigla iniziale e finale abbastanza carine.
Insomma, è una storia che aveva molto potenziale per essere interessante, ma che purtroppo non ha saputo realizzare adeguatamente (pure sul piano tecnico), anche se non è inguardabile.
Voto: 6-