Jormungand: Perfect Order
"Jormungand: Perfect Order" riprende immediatamente da dove la serie precedente aveva lasciato: Koko, Jonah e il loro gruppo continuano le loro peripezie in giro per il mondo, per vendere le armi a chi ne fa richiesta, ed è proprio in questa serie che avvengono le rivelazioni più belle e succose, che ci fanno ragionare sul personaggio di Koko. "È una pazza? Una visionaria? Niente si ottiene senza sacrificio, perciò sarebbe giusto seguirla?" Tante domande che accarezzeranno non solo la nostra mente, ma anche quella di tutti i personaggi che scopriranno l'identità della sua visione.
Non c'è molto da dire sulla trama, poiché è la stessa di quella precedente, ma oh, ragazzi, se c'è parecchio da dire sui personaggi, in particolare su Koko! Ma la struttura della narrazione rimane la stessa: dei piccoli archi narrativi che ampliano il background dei personaggi principali.
In "Perfect Order" veniamo a conoscenza del lato più sensibile e visionario della ragazza, la quale è ad un passo dal raggiungere il tanto agognato piano al quale ha lavorato per tanti anni. Koko è essenzialmente una ragazza a due facce: una dolce, infantile, sensibile e affettuosa che mostra al suo gruppo e soprattutto a Jonah, al quale si affeziona al punto da essersene innamorata, e una che mostra sul lavoro e alle persone che non le piacciono. Proprio qui verremo a conoscenza di cosa sia esattamente il suo fantomatico piano, ed è una rivelazione tanto folle ed esaltante quanto interessante. Senza dubbio rimane la star della serie, nonché uno dei miei personaggi preferiti in assoluto.
Un altro grandissimo plauso va al personaggio di "R" e a George Black, i quali contribuiscono a farci vedere di più sulla situazione. Ottimo anche il personaggio di Jonah, che in questa serie si sviluppa di più, risultando finalmente gradevole.
Il lato tecnico rimane invariato rispetto alla prima serie.
La recensione è un po' scarna perché, a parte degli sviluppi dei personaggi, è una serie semplicemente da vedere, che a mio parere non doveva essere spaccata in due parti, dato quanto le due siano integralmente legate.
Serie consigliatissima.
Non c'è molto da dire sulla trama, poiché è la stessa di quella precedente, ma oh, ragazzi, se c'è parecchio da dire sui personaggi, in particolare su Koko! Ma la struttura della narrazione rimane la stessa: dei piccoli archi narrativi che ampliano il background dei personaggi principali.
In "Perfect Order" veniamo a conoscenza del lato più sensibile e visionario della ragazza, la quale è ad un passo dal raggiungere il tanto agognato piano al quale ha lavorato per tanti anni. Koko è essenzialmente una ragazza a due facce: una dolce, infantile, sensibile e affettuosa che mostra al suo gruppo e soprattutto a Jonah, al quale si affeziona al punto da essersene innamorata, e una che mostra sul lavoro e alle persone che non le piacciono. Proprio qui verremo a conoscenza di cosa sia esattamente il suo fantomatico piano, ed è una rivelazione tanto folle ed esaltante quanto interessante. Senza dubbio rimane la star della serie, nonché uno dei miei personaggi preferiti in assoluto.
Un altro grandissimo plauso va al personaggio di "R" e a George Black, i quali contribuiscono a farci vedere di più sulla situazione. Ottimo anche il personaggio di Jonah, che in questa serie si sviluppa di più, risultando finalmente gradevole.
Il lato tecnico rimane invariato rispetto alla prima serie.
La recensione è un po' scarna perché, a parte degli sviluppi dei personaggi, è una serie semplicemente da vedere, che a mio parere non doveva essere spaccata in due parti, dato quanto le due siano integralmente legate.
Serie consigliatissima.
La seconda serie di Jormungand, così come da previsioni, si è fatta attendere pochissimo e viene persin da chiedersi l'utilità del voler dividere la serie in due quando, di fatto, si riprende esattamente da dove eravamo rimasti... e vorrei ben vedere, i "giochi" erano lasciati a metà!
Gli sviluppi di questa "seconda serie" sono in linea con i precedenti ma i risultati paiono talvolta altalenanti tra fasi di azione purissima, che è esattamente quel che ci si aspetta da un titolo di questo genere, ad altre più "soporifere" ed abbastanza inconcludenti.
Non mancheranno i colpi di scena, viene svelato l'utopico piano della protagonista che si rivela essere decisamente più "pacifico" di quanto non si sarebbe potuto immaginare (perlomeno nelle intenzioni ultime) si resta quasi spiazzati, non si capisce se sia più adeguato dargli della "pazza" o del "genio incompreso". Personalmente propendo per la prima.
Il finale di quest'opera, per quanto molto ben congeniato, ci lascerà senza accompagnarci sino in fondo alla risoluzione degli avvenimenti ma ho ragione di pensare che sia semplicemente il tipo di ending che l'autore desiderava dare, non ho alcun presentimento di un'ulteriore serie a chiarire lo sviluppo degli eventi futuri sino in fondo. E' un tipo di finale "aperto" come se ne sono visti già parecchi in passato su tante altre opere, con questa scelta si lascia allo spettatore l'arduo compito d'immaginarsi il seguito facendo ricorso semplicemente alla propria fantasia; questa soluzione può piacere o meno, non nego possa suscitare un certo fascino e ha il vantaggio di non rischiare di deludere qualcuno prendendo una scelta netta e inequivocabile, tuttavia, personalmente, nella quasi totalità dei casi, preferirei che l'autore si prendesse le sue "responsabilità" sino in fondo, anche a costo di lasciarci con un ending ancor meno gradito.
Ribadisco le impressioni che ebbi durante la prima serie, si tratta di un titolo fantastico, imperdibile per gli amanti di questo genere che attualmente vede i suoi esponenti principali proprio in Jormungand e nel già menzionato Black Lagoon, non comprendo la necessità di dividerlo in due tronconi (di fatto non realmente separati) e prendo atto di un finale ben congeniato ma poco coraggioso che sicuramente poteva darmi qualcosa di più, questi sono gli unici difetti rilevanti che non posso fare a meno di tenere in considerazione in fase di valutazione, per il resto posso dire di essere rimasto più che soddisfatto.
Gli sviluppi di questa "seconda serie" sono in linea con i precedenti ma i risultati paiono talvolta altalenanti tra fasi di azione purissima, che è esattamente quel che ci si aspetta da un titolo di questo genere, ad altre più "soporifere" ed abbastanza inconcludenti.
Non mancheranno i colpi di scena, viene svelato l'utopico piano della protagonista che si rivela essere decisamente più "pacifico" di quanto non si sarebbe potuto immaginare (perlomeno nelle intenzioni ultime) si resta quasi spiazzati, non si capisce se sia più adeguato dargli della "pazza" o del "genio incompreso". Personalmente propendo per la prima.
Il finale di quest'opera, per quanto molto ben congeniato, ci lascerà senza accompagnarci sino in fondo alla risoluzione degli avvenimenti ma ho ragione di pensare che sia semplicemente il tipo di ending che l'autore desiderava dare, non ho alcun presentimento di un'ulteriore serie a chiarire lo sviluppo degli eventi futuri sino in fondo. E' un tipo di finale "aperto" come se ne sono visti già parecchi in passato su tante altre opere, con questa scelta si lascia allo spettatore l'arduo compito d'immaginarsi il seguito facendo ricorso semplicemente alla propria fantasia; questa soluzione può piacere o meno, non nego possa suscitare un certo fascino e ha il vantaggio di non rischiare di deludere qualcuno prendendo una scelta netta e inequivocabile, tuttavia, personalmente, nella quasi totalità dei casi, preferirei che l'autore si prendesse le sue "responsabilità" sino in fondo, anche a costo di lasciarci con un ending ancor meno gradito.
Ribadisco le impressioni che ebbi durante la prima serie, si tratta di un titolo fantastico, imperdibile per gli amanti di questo genere che attualmente vede i suoi esponenti principali proprio in Jormungand e nel già menzionato Black Lagoon, non comprendo la necessità di dividerlo in due tronconi (di fatto non realmente separati) e prendo atto di un finale ben congeniato ma poco coraggioso che sicuramente poteva darmi qualcosa di più, questi sono gli unici difetti rilevanti che non posso fare a meno di tenere in considerazione in fase di valutazione, per il resto posso dire di essere rimasto più che soddisfatto.
"Jormungand: Perfect Order" è la seconda parte dell'anime "Jormungand", trasmesso nella stagione primaverile del 2012. Protagonisti di questo anime sono una venditrice di armi, Koko Hekmatyar, figlia d'arte come il fratello, ed il giovane Jonah, un bambino soldato dal passato turbolento a cui Koko si affeziona molto.
I due insieme ad un variegato gruppo di mercenari vanno in giro per il mondo per offrire la loro mercanzia, trovandosi spesso nel cuore di turbolenti conflitti, dove non sempre per i nostri due eroi prevarrà la ragione del portafoglio.
La serie non ha una vera e propria trama ma i vari episodi sono perlopiù autoconclusivi o al massimo le vicende si concludono in due/tre episodi, questo permette la visione anche a chi non ha visto la prima serie o vuole vedere solo qualche episodio qua e là nei ritagli di tempo. In questa seconda serie rispetto alla prima si dà più spazio ai componenti del team di Koko approfondendo le loro vicende e facendoceli conoscere meglio.
Il mio giudizio sulla serie è sufficiente e nulla più. Da un lato abbiamo una certa originalità nel tema trattato, la guerra contemporanea (a mia memoria solo "Black Lagoon" ha avuto un ambientazione simile, anche se "Jormungand" rispetto a questo ha un clima meno cupo e serioso ma un po' più scanzonato, pur non essendo un anime parodistico o poco violento), d'altro canto il ritmo è un po' troppo lento per questo genere di anime, ed i protagonisti sono sì molti, ma nessuno è davvero ben caratterizzato tanto da farci affezionare a quello o a quell'altro personaggio, ed infine a volte si perde in noiosi discorsi di politica. Un ultimo appunto per disegni e musica che sono nella media delle produzioni attuali, ma con uno stile abbastanza originale lontano dalle tendenze moe viste in altre serie.
Infine consiglio questo anime a chi si interessa di conflitti moderni o per chi ha apprezzato "Black Lagoon", pur esendo "Jormungand" molto inferiore a questo.
I due insieme ad un variegato gruppo di mercenari vanno in giro per il mondo per offrire la loro mercanzia, trovandosi spesso nel cuore di turbolenti conflitti, dove non sempre per i nostri due eroi prevarrà la ragione del portafoglio.
La serie non ha una vera e propria trama ma i vari episodi sono perlopiù autoconclusivi o al massimo le vicende si concludono in due/tre episodi, questo permette la visione anche a chi non ha visto la prima serie o vuole vedere solo qualche episodio qua e là nei ritagli di tempo. In questa seconda serie rispetto alla prima si dà più spazio ai componenti del team di Koko approfondendo le loro vicende e facendoceli conoscere meglio.
Il mio giudizio sulla serie è sufficiente e nulla più. Da un lato abbiamo una certa originalità nel tema trattato, la guerra contemporanea (a mia memoria solo "Black Lagoon" ha avuto un ambientazione simile, anche se "Jormungand" rispetto a questo ha un clima meno cupo e serioso ma un po' più scanzonato, pur non essendo un anime parodistico o poco violento), d'altro canto il ritmo è un po' troppo lento per questo genere di anime, ed i protagonisti sono sì molti, ma nessuno è davvero ben caratterizzato tanto da farci affezionare a quello o a quell'altro personaggio, ed infine a volte si perde in noiosi discorsi di politica. Un ultimo appunto per disegni e musica che sono nella media delle produzioni attuali, ma con uno stile abbastanza originale lontano dalle tendenze moe viste in altre serie.
Infine consiglio questo anime a chi si interessa di conflitti moderni o per chi ha apprezzato "Black Lagoon", pur esendo "Jormungand" molto inferiore a questo.