Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation II
Questa seconda stagione a tratti sembra uno show completamente diverso rispetto alla stagione precedente. E non lo dico in senso negativo, per quanto la prima stagione sia stata molto divertente e interessante.
Mi è sembrato che il ritmo della storia sia molto più scostante rispetto al passato, in quanto in numerose occasioni le scene d'azione e di worldbuilding vengono messe da parte in favore di un'introspezione più profonda dei vari personaggi e dei rispettivi rapporti col resto del "cast". Ciò detto, l'azione non manca affatto, con alcune sequenze di animazione davvero deliziose per gli occhi, e la storia viene arricchita da ulteriori dettagli che ampliano ulteriormente gli orizzonti del mondo in cui Rudy si è ritrovato, in molti casi aggiungendo più domande di quante ricevano risposte, mantenendo nello spettatore una forte curiosità verso il mondo fantastico che si sta osservando.
E ora parliamo dell'elefante nella stanza: come poche opere "di cartello" hanno saputo fare, anche questa volta "Mushoku Tensei" è riuscito a dividere il pubblico per le tematiche trattate. Senza scendere nei dettagli, alcune scene possono essere definibili affrettate e non totalmente fedeli al materiale originale (impossibile trasporre interamente la light novel, ovviamente, qualcosa si doveva per forza tagliare), ma ho percepito comunque una diligenza e cura nell'esporre i temi anche delicati trattati, dal benessere mentale alla gestione delle relazioni interpersonali. Si può essere o non essere d'accordo sulle conclusioni tratte dall'autore e dai personaggi da esso creati, ma una cosa non si può assolutamente negare: ci vuole coraggio e creatività per affrontare certi discorsi in un manga "fantasy". Il fatto che un'opera che tecnicamente ci parla di un mondo molto lontano dal nostro riesca a stimolare discussioni e conversazioni interessanti nel mondo reale è senza dubbio una qualità interessante e, direi, pure rara.
Devo infine menzionare per forza le musiche: ottima colonna sonora durante gli episodi, ma la cosa che più mi ha colpito è la differenza fra l'energia della prima e della seconda opening di questa stagione. Enorme e molto interessante. Entrambe impostano a loro modo le aspettative per quello che offrirà quell'arco narrativo, e non posso che ritenermi assolutamente soddisfatto di quello che hanno "promesso" sia tramite le immagini che la musica. Produzione top.
In sostanza: è un'opera dannatamente interessante; ha sicuramente i suoi pregi e i suoi difetti... ma per me prevalgono i primi. Se sono già alla terza volta che me la riguardo tutta da capo, ci sarà un motivo.
Mi è sembrato che il ritmo della storia sia molto più scostante rispetto al passato, in quanto in numerose occasioni le scene d'azione e di worldbuilding vengono messe da parte in favore di un'introspezione più profonda dei vari personaggi e dei rispettivi rapporti col resto del "cast". Ciò detto, l'azione non manca affatto, con alcune sequenze di animazione davvero deliziose per gli occhi, e la storia viene arricchita da ulteriori dettagli che ampliano ulteriormente gli orizzonti del mondo in cui Rudy si è ritrovato, in molti casi aggiungendo più domande di quante ricevano risposte, mantenendo nello spettatore una forte curiosità verso il mondo fantastico che si sta osservando.
E ora parliamo dell'elefante nella stanza: come poche opere "di cartello" hanno saputo fare, anche questa volta "Mushoku Tensei" è riuscito a dividere il pubblico per le tematiche trattate. Senza scendere nei dettagli, alcune scene possono essere definibili affrettate e non totalmente fedeli al materiale originale (impossibile trasporre interamente la light novel, ovviamente, qualcosa si doveva per forza tagliare), ma ho percepito comunque una diligenza e cura nell'esporre i temi anche delicati trattati, dal benessere mentale alla gestione delle relazioni interpersonali. Si può essere o non essere d'accordo sulle conclusioni tratte dall'autore e dai personaggi da esso creati, ma una cosa non si può assolutamente negare: ci vuole coraggio e creatività per affrontare certi discorsi in un manga "fantasy". Il fatto che un'opera che tecnicamente ci parla di un mondo molto lontano dal nostro riesca a stimolare discussioni e conversazioni interessanti nel mondo reale è senza dubbio una qualità interessante e, direi, pure rara.
Devo infine menzionare per forza le musiche: ottima colonna sonora durante gli episodi, ma la cosa che più mi ha colpito è la differenza fra l'energia della prima e della seconda opening di questa stagione. Enorme e molto interessante. Entrambe impostano a loro modo le aspettative per quello che offrirà quell'arco narrativo, e non posso che ritenermi assolutamente soddisfatto di quello che hanno "promesso" sia tramite le immagini che la musica. Produzione top.
In sostanza: è un'opera dannatamente interessante; ha sicuramente i suoi pregi e i suoi difetti... ma per me prevalgono i primi. Se sono già alla terza volta che me la riguardo tutta da capo, ci sarà un motivo.
Io davvero non credevo che ce l'avrebbero fatta, ma sono riusciti a fare anche meglio della serie precedente. Non ci riesco, non riesco a mettere meno del massimo. È una serie che ha toccato praticamente quasi tutti i miei tasti buoni.
La seconda serie di "Mushoku Tensei" inizia mostrandoci un Rudeus completamente distrutto emotivamente. Al termine della serie precedente lo abbiamo lasciato nel punto in cui credeva di essere finalmente riuscito a conquistare Eris, ma, a causa dell'abbandono da parte di quest'ultima, il giovane ha perso completamente la voglia di vivere. Andando avanti solamente per inerzia, Rudeus inizia a svolgere missioni nella città di Rosemburg con l'obiettivo di aumentare il suo prestigio e ottenere così notizie sull'ubicazione di sua madre, ancora scomparsa a causa del teletrasporto.
Davvero, come iniziare se non dicendo che questa è stata una serie gestita alla perfezione su tutti i fronti? I tempi sono azzeccatissimi, gli sviluppi dei personaggi sono graduali e la storia procede con l'equilibrio al quale siamo abituati: estremamente interessante, senza risultare né troppo gratuitamente cattiva con i personaggi né troppo spensierata.
Ritornano vecchi personaggi che nella prima serie erano usciti di scena, come la disinibita Elinalise e la tenerissima Sylphiette, in aggiunta a nuove conoscenze come l'arrogante ma altruista Soldat, l'ambiziosa principessa Ariel e Luke, la sua guardia del corpo. Rispetto alla serie precedente, la trama è più concentrata, sviluppandosi in due archi narrativi estremamente ben curati. Sono rimasto incollato dall'inizio alla fine, fra momenti d'impatto, momenti tenerissimi e momenti divertenti. Da questo lato promozione a pieni voti.
Il lato tecnico? Beh, dopo aver visto questa nuova serie posso dirlo con certezza: è il mio tratto di disegno preferito in assoluto, sia come character design che tutto il resto. Personaggi espressivi, visi puliti, animazioni impeccabili e soprattutto gli sfondi. Mamma mia gli sfondi! Proprio come la prima serie, le scene ci propongono dei fermo immagine perfetti ed estremamente significativi, che sono perfetti per spiegarci la cultura del luogo. Le musiche sono azzeccatissime per proiettarci in questo mondo fantasy medievale, opening ed ending sono molto belle visivamente, ma musicalmente solo decenti.
Avevo parecchie aspettative dopo aver amato e stra-amato la prima serie, la quale aveva solamente un unico difetto, il quale è stato risolto in maniera estremamente sottile, ossia tramite lo sviluppo e l'evoluzione del personaggio in questione, e queste aspettative non sono state superate, ma di più.
Diamine, non vedo l'ora di vedere le altre puntate. "Mushoku Tensei" è senza dubbio una delle mie serie preferite in assoluto.
La seconda serie di "Mushoku Tensei" inizia mostrandoci un Rudeus completamente distrutto emotivamente. Al termine della serie precedente lo abbiamo lasciato nel punto in cui credeva di essere finalmente riuscito a conquistare Eris, ma, a causa dell'abbandono da parte di quest'ultima, il giovane ha perso completamente la voglia di vivere. Andando avanti solamente per inerzia, Rudeus inizia a svolgere missioni nella città di Rosemburg con l'obiettivo di aumentare il suo prestigio e ottenere così notizie sull'ubicazione di sua madre, ancora scomparsa a causa del teletrasporto.
Davvero, come iniziare se non dicendo che questa è stata una serie gestita alla perfezione su tutti i fronti? I tempi sono azzeccatissimi, gli sviluppi dei personaggi sono graduali e la storia procede con l'equilibrio al quale siamo abituati: estremamente interessante, senza risultare né troppo gratuitamente cattiva con i personaggi né troppo spensierata.
Ritornano vecchi personaggi che nella prima serie erano usciti di scena, come la disinibita Elinalise e la tenerissima Sylphiette, in aggiunta a nuove conoscenze come l'arrogante ma altruista Soldat, l'ambiziosa principessa Ariel e Luke, la sua guardia del corpo. Rispetto alla serie precedente, la trama è più concentrata, sviluppandosi in due archi narrativi estremamente ben curati. Sono rimasto incollato dall'inizio alla fine, fra momenti d'impatto, momenti tenerissimi e momenti divertenti. Da questo lato promozione a pieni voti.
Il lato tecnico? Beh, dopo aver visto questa nuova serie posso dirlo con certezza: è il mio tratto di disegno preferito in assoluto, sia come character design che tutto il resto. Personaggi espressivi, visi puliti, animazioni impeccabili e soprattutto gli sfondi. Mamma mia gli sfondi! Proprio come la prima serie, le scene ci propongono dei fermo immagine perfetti ed estremamente significativi, che sono perfetti per spiegarci la cultura del luogo. Le musiche sono azzeccatissime per proiettarci in questo mondo fantasy medievale, opening ed ending sono molto belle visivamente, ma musicalmente solo decenti.
Avevo parecchie aspettative dopo aver amato e stra-amato la prima serie, la quale aveva solamente un unico difetto, il quale è stato risolto in maniera estremamente sottile, ossia tramite lo sviluppo e l'evoluzione del personaggio in questione, e queste aspettative non sono state superate, ma di più.
Diamine, non vedo l'ora di vedere le altre puntate. "Mushoku Tensei" è senza dubbio una delle mie serie preferite in assoluto.