Ragna Crimson
L'anime di "Ragna Crimson" si è proposto nel periodo autunnale e invernale dello scorso anno (fino a marzo 2024) come una boccata d'aria fresca per il genere dark-fantasy. L'inizio, che può sembrare un classico di molti anime di genere fantasy/isekai, si dimostra invece innovativo e assai diverso. L'intrigante e disturbante coprotagonista, Crimson, fa ulteriormente elevare la trama, grazie alle sue macchinazioni e manipolazioni, che lo rendono un terrificante personaggio... estremamente diverso da Ragna, il protagonista, il cui scopo è tutt'altro che malefico e le sue intenzioni sono tra le più nobili, seppur mosso dal puro odio e disgusto verso le sei grandi stirpi dei draghi. I draghi sono i nemici principali della serie e si presentano come l'anima della serie, mostrandoci non solo la loro forza, ma anche la loro unione come gruppo e le loro motivazioni. I fan di "Bleach" potrebbero essere piacevolmente sorpresi del fatto che questi draghi, membri della Stirpe degli Alati, siano simili agli Espada (a mio parere).
Essendo un grande appassionato del manga, ho trovato in questo anime un ottimo adattamento, che ho guardato con molto interesse e divertimento. Riuscire a trasporre in chiave animata un manga con così ottimi combattimenti e disegni come "Ragna Crimson" non è un'impresa facile, specialmente per uno studio come Silver Link. Tuttavia, lo studio d'animazione ha saputo creare un anime di tutto rispetto.
Piccola pecca è la mancanza di alcuni piccoli elementi presenti nel manga, come l'assenza di uno dei draghi di tredicesimo rango.
Precisazione: "Ragna Crimson" non è un isekai. Il genere corretto è dark fantasy post-apocalittico battle shonen.
Essendo un grande appassionato del manga, ho trovato in questo anime un ottimo adattamento, che ho guardato con molto interesse e divertimento. Riuscire a trasporre in chiave animata un manga con così ottimi combattimenti e disegni come "Ragna Crimson" non è un'impresa facile, specialmente per uno studio come Silver Link. Tuttavia, lo studio d'animazione ha saputo creare un anime di tutto rispetto.
Piccola pecca è la mancanza di alcuni piccoli elementi presenti nel manga, come l'assenza di uno dei draghi di tredicesimo rango.
Precisazione: "Ragna Crimson" non è un isekai. Il genere corretto è dark fantasy post-apocalittico battle shonen.
Sostanzialmente, è un battle shounen con una trama poco logica e condito con moltissimi cliché.
Gli antagonisti hanno tutte le peculiarità dei vampiri, ma hanno sembianze di draghi. In pratica, sono vampiri, ma vengono chiamati draghi. Mi è sembrata una presa in giro.
È tutto già visto in altre opere, ma almeno è mescolato bene, con battaglie dignitose. Il punto dolente è la trama, perlopiù assente, ma quando si presenta, risulta essere poco verosimile.
L'unica nota positiva è la caratterizzazione dei personaggi.
I primi undici episodi sono estenuanti. Mi ero imposto di guardarlo tutto, ma alla fine ho ceduto.
Gli antagonisti hanno tutte le peculiarità dei vampiri, ma hanno sembianze di draghi. In pratica, sono vampiri, ma vengono chiamati draghi. Mi è sembrata una presa in giro.
È tutto già visto in altre opere, ma almeno è mescolato bene, con battaglie dignitose. Il punto dolente è la trama, perlopiù assente, ma quando si presenta, risulta essere poco verosimile.
L'unica nota positiva è la caratterizzazione dei personaggi.
I primi undici episodi sono estenuanti. Mi ero imposto di guardarlo tutto, ma alla fine ho ceduto.
Dopo una stagione di ventiquattro episodi consecutivi anche l'anime di "Ragna Crimson" è giunto al termine. Questa è stata un'avventura che ha saputo intrattenermi per mesi, regalandomi le stesse emozioni, o quasi, di quando lessi questa saga nel manga.
Parto smentendo uno dei luoghi comuni creatosi attorno a questa serie: questa non è affatto una brutta copia di qualche altro anime tipo "Reincarnato in ecc.", dove il protagonista di turno ottiene poteri inimmaginabili e vince facile ogni scontro, guadagnandosi stuoli di fanciulle adoratrici. Niente di più falso. "Ragna Crimson", seppur avendo un protagonista decisamente forte, non lascia spazio alla tenerezza o ai triti e ritriti harem-fantasy, né alle vittorie facili macinate una dopo l'altra. Il mondo in cui Ragna, uno dei protagonisti, si ritrova è cupo, inflessibile, barbarico... così come le azioni compiute dal suo compagno di viaggio, il diabolico e manipolatore Crimson, e dai nemici che deve affrontare.
La trama quindi è bella per questo, alcuni elementi sono già conosciuti ma uniti in modo così splendido da creare qualcosa di nuovo e incredibilmente emozionante, con colpi di scena e momenti di tensione che si alternano ad episodi calmi e tranquilli, dando vita a un'opera profonda ma leggera.
Non posso non nominare il character design: ogni personaggio è unico, soprattutto la Stirpe degli Alati e il già citato Crimson, ma tutti risultano interessanti, lasciando spazio anche a personaggi che non svolgono un ruolo cruciale nella storia ed esplorando il loro background, come i principali membri dei Manti Argentati, creando una maggiore connessione con lo spettatore, che poi è il punto forte dell'opera.
Per finire, non posso non menzionare le animazioni: nota dolente della serie, specialmente se si è alla ricerca di un anime solamente per vedere animazioni Tripla-A episodio dopo episodio. Sicuramente, l'anime avrebbe dato il massimo con uno dei migliori studio d'animazione, cito Ufotable e Madhouse, dato che, per cogliere l'essenza e la spettacolarità delle tavole del manga creato da Daiki Kobayashi, uno studio di quello spessore sarebbe stato assolutamente necessario. Tuttavia, Silver Link ha saputo destreggiarsi al meglio delle sue forze, soprattutto negli ultimi tre episodi. Catturando il fulcro e le emozioni degli ultimi atti della Saga degli Alati.
Per concludere, a parer mio è uno degli anime più belli della stagione, ne consiglio la visione.
Parto smentendo uno dei luoghi comuni creatosi attorno a questa serie: questa non è affatto una brutta copia di qualche altro anime tipo "Reincarnato in ecc.", dove il protagonista di turno ottiene poteri inimmaginabili e vince facile ogni scontro, guadagnandosi stuoli di fanciulle adoratrici. Niente di più falso. "Ragna Crimson", seppur avendo un protagonista decisamente forte, non lascia spazio alla tenerezza o ai triti e ritriti harem-fantasy, né alle vittorie facili macinate una dopo l'altra. Il mondo in cui Ragna, uno dei protagonisti, si ritrova è cupo, inflessibile, barbarico... così come le azioni compiute dal suo compagno di viaggio, il diabolico e manipolatore Crimson, e dai nemici che deve affrontare.
La trama quindi è bella per questo, alcuni elementi sono già conosciuti ma uniti in modo così splendido da creare qualcosa di nuovo e incredibilmente emozionante, con colpi di scena e momenti di tensione che si alternano ad episodi calmi e tranquilli, dando vita a un'opera profonda ma leggera.
Non posso non nominare il character design: ogni personaggio è unico, soprattutto la Stirpe degli Alati e il già citato Crimson, ma tutti risultano interessanti, lasciando spazio anche a personaggi che non svolgono un ruolo cruciale nella storia ed esplorando il loro background, come i principali membri dei Manti Argentati, creando una maggiore connessione con lo spettatore, che poi è il punto forte dell'opera.
Per finire, non posso non menzionare le animazioni: nota dolente della serie, specialmente se si è alla ricerca di un anime solamente per vedere animazioni Tripla-A episodio dopo episodio. Sicuramente, l'anime avrebbe dato il massimo con uno dei migliori studio d'animazione, cito Ufotable e Madhouse, dato che, per cogliere l'essenza e la spettacolarità delle tavole del manga creato da Daiki Kobayashi, uno studio di quello spessore sarebbe stato assolutamente necessario. Tuttavia, Silver Link ha saputo destreggiarsi al meglio delle sue forze, soprattutto negli ultimi tre episodi. Catturando il fulcro e le emozioni degli ultimi atti della Saga degli Alati.
Per concludere, a parer mio è uno degli anime più belli della stagione, ne consiglio la visione.