Aiura
"Aiura" è una serie composta da dodici episodi, della durata di 4 minuti l'uno, comprese le due sigle, di genere slice of life e comico, trasposizione dell'omonimo manga.
La trama è molto semplice, quanto funzionale, cioè l'inizio dell'amicizia delle nostre tre protagoniste, concomitante con l'inizio delle scuole superiori.
Il punto forte di questa serie, sarà la comicità spicciola quanto demenziale, che arriva immediatamente, con azioni assurde, quanto dialoghi astrusi e non-sense, ma che nel complesso ricordano le conversazioni tra amici, che credo quasi chiunque ha avuto ai tempi delle scuole. Ovviamente visto il formato dell'anime, non ci sarà una vera e propria trama orizzontale, ma solamente degli avvenimenti autoconclusivi, che presentano diversi momenti della classica vita da studente giapponesi, spot ovviamente estremizzati per risultare ilari, in un modo tutto loro.
Per quanto riguarda i personaggi, baricentro e cardine indiscussa della serie, per quanto riguarda la parte comica, sarà Amaya Kanaka, che avrà il compito di inondare la visione di scemenze e scenette al limite dell'idiozia, che riuscirà immediatamente a strappare più di qualche risata, ma l'intero cast avrà comunque qualcosa da dire e riuscirà a esaltarsi e a brillare reciprocamente, con il contrasto con la nostra Amaya e le sue stramberie, rispetto alla loro apparente normalità. Ovviamente non avranno una caratterizzazione, se non qualche caratteristica portante che le tratteggia e definisce, ben rendendole uniche e definite fra loro, con ognuna un suo ruolo, nelle varie battute.
Per l'aspetto grafico, la serie gode di colori molto accesi e scorci accattivanti, purtroppo più di qualche volta mostrerà il fianco, con qualche animazione non proprio ben rifinita, ma per una serie di corti, con lo scopo principale di far ridere, si può benissimo chiudere un'occhio.
In linea generale, la direzione artistica sarà molto gioviale e vivace, aiutando ad instillare nello spettatore già un'iniziale allegria di fondo, per ben prepararsi ad accogliere tutte le scenette, che le nostre protagoniste sapranno tirare fuori, infine i personaggi saranno ben distinguibili, anche se non brilleranno di dettagli, ma risulteranno comunque d'impatto e ben definiti, per i loro ruoli.
Ultima postilla, per questo tema, molto carine le immagini d'introduzione, per presentare i vari episodi, che mostrano uno dei vari personaggi, che mima il numero della puntata.
Per l'aspetto sonoro, le sigle saranno entrambe molto allegre, orecchiabili e carine, più ritmata la sigla d'apertura, mentre molto più delicata e dolce quella di conclusione, complice essere in parte animata con uno sfondo prefissato e concludersi con un'ulteriore scenetta, che viene accompagnata dal cantato, rende la conclusione della visione molto tranquilla ma d'impatto.
Nota di merito va alle seiyuu dei vari personaggi, che interpreteranno in maniera impeccabile l'intero cast, svolgendo anche un ottimo lavoro, per quanto concerne il ritmo delle varie battute, oltre che per caratterizzare i personaggi e mantenere nel contempo credibile, per quel che è possibile, l'intera ambientazione prevalentemente scolastica.
In conclusione, "Aiura" è una serie che racconta la spensieratezza, la gioia e le grasse risate, che spero chiunque si è fatto ai tempi della scuola, con i propri amici, che crea tanta nostalgia e empatia per momenti ormai passati, ma ancora adesso indimenticabili, riuscendo a costellare l'intera visione, di tante reminiscenze della propria adolescenza, per quanto mi riguarda.
La trama è molto semplice, quanto funzionale, cioè l'inizio dell'amicizia delle nostre tre protagoniste, concomitante con l'inizio delle scuole superiori.
Il punto forte di questa serie, sarà la comicità spicciola quanto demenziale, che arriva immediatamente, con azioni assurde, quanto dialoghi astrusi e non-sense, ma che nel complesso ricordano le conversazioni tra amici, che credo quasi chiunque ha avuto ai tempi delle scuole. Ovviamente visto il formato dell'anime, non ci sarà una vera e propria trama orizzontale, ma solamente degli avvenimenti autoconclusivi, che presentano diversi momenti della classica vita da studente giapponesi, spot ovviamente estremizzati per risultare ilari, in un modo tutto loro.
Per quanto riguarda i personaggi, baricentro e cardine indiscussa della serie, per quanto riguarda la parte comica, sarà Amaya Kanaka, che avrà il compito di inondare la visione di scemenze e scenette al limite dell'idiozia, che riuscirà immediatamente a strappare più di qualche risata, ma l'intero cast avrà comunque qualcosa da dire e riuscirà a esaltarsi e a brillare reciprocamente, con il contrasto con la nostra Amaya e le sue stramberie, rispetto alla loro apparente normalità. Ovviamente non avranno una caratterizzazione, se non qualche caratteristica portante che le tratteggia e definisce, ben rendendole uniche e definite fra loro, con ognuna un suo ruolo, nelle varie battute.
Per l'aspetto grafico, la serie gode di colori molto accesi e scorci accattivanti, purtroppo più di qualche volta mostrerà il fianco, con qualche animazione non proprio ben rifinita, ma per una serie di corti, con lo scopo principale di far ridere, si può benissimo chiudere un'occhio.
In linea generale, la direzione artistica sarà molto gioviale e vivace, aiutando ad instillare nello spettatore già un'iniziale allegria di fondo, per ben prepararsi ad accogliere tutte le scenette, che le nostre protagoniste sapranno tirare fuori, infine i personaggi saranno ben distinguibili, anche se non brilleranno di dettagli, ma risulteranno comunque d'impatto e ben definiti, per i loro ruoli.
Ultima postilla, per questo tema, molto carine le immagini d'introduzione, per presentare i vari episodi, che mostrano uno dei vari personaggi, che mima il numero della puntata.
Per l'aspetto sonoro, le sigle saranno entrambe molto allegre, orecchiabili e carine, più ritmata la sigla d'apertura, mentre molto più delicata e dolce quella di conclusione, complice essere in parte animata con uno sfondo prefissato e concludersi con un'ulteriore scenetta, che viene accompagnata dal cantato, rende la conclusione della visione molto tranquilla ma d'impatto.
Nota di merito va alle seiyuu dei vari personaggi, che interpreteranno in maniera impeccabile l'intero cast, svolgendo anche un ottimo lavoro, per quanto concerne il ritmo delle varie battute, oltre che per caratterizzare i personaggi e mantenere nel contempo credibile, per quel che è possibile, l'intera ambientazione prevalentemente scolastica.
In conclusione, "Aiura" è una serie che racconta la spensieratezza, la gioia e le grasse risate, che spero chiunque si è fatto ai tempi della scuola, con i propri amici, che crea tanta nostalgia e empatia per momenti ormai passati, ma ancora adesso indimenticabili, riuscendo a costellare l'intera visione, di tante reminiscenze della propria adolescenza, per quanto mi riguarda.
Aiura è un anime del 2013 di 12 episodi, tutti della rigorosa durata di 3 minuti e 59 secondi, tratta da un omonimo manga yonkoma, scritto e illustrato da Uji Chama.
La serie TV ci mostra sprazzi della vita quotidiana di un trio di studentesse, appena iscritte al liceo: Kanaka è energica, irresponsabile e anche piuttosto stupida, per la disperazione della sua amica Saki, più giudiziosa ma terribilmente svogliata. Mentre Kanaka e Saki si conoscono da tempo, Ayuko, la terza ragazza, si è unita al duo dopo aver scoperto di essere nella stessa classe. Quest'ultima è bassina, un po' ingenua e fa fatica a star dietro alle battute delle sue nuove amiche.
Con un cast per lo più femminile e un'ambientazione prevalentemente scolastica, Aiura cerca di collocarsi insieme a tutta una serie di anime e manga che si basano su brevi scenette, un umorismo d'effetto, fulminante, spesso demenziale, che coinvolgono studenti, professori e parenti stretti dei protagonisti. Mi vengono subito in mente opere ben più note come Nichijou, Azumanga Daioh, A Channel e, perché no, anche Kill Me Baby, con i quali Aiura condivide anche il formato cartaceo e la struttura in sketch di breve durata.
Peccato che, a differenza dei suoi predecessori, Aiura non faccia quasi mai ridere. Simpatico, certo, e suscita spesso il sorriso, ma non osa quell'affondo che potrebbero renderlo un anime molto divertente, anche sfruttando l'estrema brevità dei singoli episodi (tolte l'opening e l'ending, rimangono poco più di due minuti). Invece, si mantiene fisso su uno schema boke-tsukkomi piuttosto tiepido, con una Saki pronta a replicare alle assurdità di Kanaka, dando, tuttavia, vita a gag poco incisive. Anzi, in ogni puntata la narrazione è anche curiosamente lenta, pacata, tant'è che ispira un senso di rilassamento, più che ilarità. Metaforicamente parlando...mentre alcuni anime letteralmente ti urlano addosso quanto sono spassosi, Aiura te lo sussurra, con voce incerta e poco convincente.
I personaggi sono carini, sia come personalità che come design, ma hanno così poco spazio a disposizione che è difficile affezionarcisi; alcuni di essi, nonostante facciano parte dell'esiguo cast principale, hanno a malapena un paio di battute.
Paradossalmente, Aiura riesce meglio come slice of life che come commedia, anche aiutato da sfondi delicati ma dettagliati e animazioni sorprendentemente buone, considerato il tipo di prodotto, fluide e ben realizzate.
La colonna sonora è piuttosto piacevole, specialmente l'ending, mentre l'opening, per quanto geniale, è talmente preponderante rispetto all'intero episodio, da oscurarne la restante parte.
Tirando le somme, Aiura è una visione abbastanza gradevole, anche aiutata da una buona componente tecnica, ma manca di raggiungere l'obiettivo prefissato: il divertimento dello spettatore. Un vero peccato, ma arriva comunque alla sufficienza, quindi, promosso con riserva!
La serie TV ci mostra sprazzi della vita quotidiana di un trio di studentesse, appena iscritte al liceo: Kanaka è energica, irresponsabile e anche piuttosto stupida, per la disperazione della sua amica Saki, più giudiziosa ma terribilmente svogliata. Mentre Kanaka e Saki si conoscono da tempo, Ayuko, la terza ragazza, si è unita al duo dopo aver scoperto di essere nella stessa classe. Quest'ultima è bassina, un po' ingenua e fa fatica a star dietro alle battute delle sue nuove amiche.
Con un cast per lo più femminile e un'ambientazione prevalentemente scolastica, Aiura cerca di collocarsi insieme a tutta una serie di anime e manga che si basano su brevi scenette, un umorismo d'effetto, fulminante, spesso demenziale, che coinvolgono studenti, professori e parenti stretti dei protagonisti. Mi vengono subito in mente opere ben più note come Nichijou, Azumanga Daioh, A Channel e, perché no, anche Kill Me Baby, con i quali Aiura condivide anche il formato cartaceo e la struttura in sketch di breve durata.
Peccato che, a differenza dei suoi predecessori, Aiura non faccia quasi mai ridere. Simpatico, certo, e suscita spesso il sorriso, ma non osa quell'affondo che potrebbero renderlo un anime molto divertente, anche sfruttando l'estrema brevità dei singoli episodi (tolte l'opening e l'ending, rimangono poco più di due minuti). Invece, si mantiene fisso su uno schema boke-tsukkomi piuttosto tiepido, con una Saki pronta a replicare alle assurdità di Kanaka, dando, tuttavia, vita a gag poco incisive. Anzi, in ogni puntata la narrazione è anche curiosamente lenta, pacata, tant'è che ispira un senso di rilassamento, più che ilarità. Metaforicamente parlando...mentre alcuni anime letteralmente ti urlano addosso quanto sono spassosi, Aiura te lo sussurra, con voce incerta e poco convincente.
I personaggi sono carini, sia come personalità che come design, ma hanno così poco spazio a disposizione che è difficile affezionarcisi; alcuni di essi, nonostante facciano parte dell'esiguo cast principale, hanno a malapena un paio di battute.
Paradossalmente, Aiura riesce meglio come slice of life che come commedia, anche aiutato da sfondi delicati ma dettagliati e animazioni sorprendentemente buone, considerato il tipo di prodotto, fluide e ben realizzate.
La colonna sonora è piuttosto piacevole, specialmente l'ending, mentre l'opening, per quanto geniale, è talmente preponderante rispetto all'intero episodio, da oscurarne la restante parte.
Tirando le somme, Aiura è una visione abbastanza gradevole, anche aiutata da una buona componente tecnica, ma manca di raggiungere l'obiettivo prefissato: il divertimento dello spettatore. Un vero peccato, ma arriva comunque alla sufficienza, quindi, promosso con riserva!
Aiura anime di 12 episodi dalla breve durata di 4 minuti contando ending e opening, tratto dal manga di Chama.
Trama presa da AnimeClick: La storia è incentrata su Amaya, Iwasawa e Uehara, tre ragazze liceali "energiche ma fastidiose e con zero motivazioni" la cui vita di ogni giorno consiste "in ciò che accade quando nulla di nulla accade".
La trama è tutto un programma, come si può evincere è lapalissiano quanto sia leggero e senza alcuna pretesa l'opera. Quindi approcciatevi ad essa con lo spirito giusto, consci del fatto che non vedrete accadere "assolutamente niente" di eclatante. Direi che è più che corretto e molto coerente.
Nella calda quotidianità queste giovani fanciulle riusciranno a regalare momenti di puro delirio e nonsense, tante risate, e divertenti sketch umoristici.
La vita scolastica viene affrontata con una non curanza quasi preoccupante, come se non ci fosse un domani. Nel prendere tutto alla leggera riescono a trasmettere un senso di quiete e tranquillità anche a noi che siamo semplici spettatori, invidiosi quasi del loro atteggiamento nei confronti della vita.
Si potesse essere davvero cosi, conservando quella fanciullezza e innocenza che contraddistingue i bambini sarebbe magnifico da una parte, dall'altra, per ovvi motivi, il mondo cadrebbe un po' a scatafascio.
Non voglio rendere pesante questa recensione con le mie elucubrazioni, continuo con lo scrivere che, io che non sono solita lasciarmi trasportare da emozioni simili, trovo le protagoniste di una tenerezza devastante, dolci e tanto simpatiche, quanto (parlando soprattutto di Kanaka Amaya) tonte!
I personaggi saranno principalmente tre: la sopracitata Amaya, piccola e turbolenta, piena di idee ma con poca forza di volontà; Saki Iwasawa, irritabile e poco propensa alle stramberie dell'amica; Ayuko Uehara pseudo nuovo acquisto nell'amicizia tra le prime due, docile e tranquilla.
Si aggiungeranno anche altri personaggi, molto simpatici e un po' strambi, per colorire e rendere ancor più piacevole e divertente il tutto.
Il chara contribuisce nel rendere le protagoniste adorabili, hanno tutte fattezze infantili, in fin dei conti lo sono davvero, nella mentalità e nel pensiero. Non si può dire lo stesso di un altro personaggio, sorvoliamo.
La grafica è carina, per essere un corto è animato decisamente bene.
L'opening è assurda quanto geniale direi! Mi chiedo, concluso il tutto, cosa c'entrassero certi elementi, sarà pubblicità occulta (anche se vi è ben poco di occulto), mistero! La trovo comunque carina. La ending centra l'opera in pieno, orecchiabile e dolcissima.
Come scritto poc'anzi si susseguiranno momenti esilaranti quindi consiglio vivamente quest'opera, purtroppo troppo breve (non fosse stato cosi "forse" non l'avrei vista), a tutti quelli che vogliono passare instanti di divertimento con pochi pensieri.
Confesso che l'ultimo episodio mi ha messo su già un po' di nostalgia, spero in una seconda serie.
Li avrei dato un nove pensate, ma è davvero troppo corto, quindi mi limiterò a darli un bell'otto!
Trama presa da AnimeClick: La storia è incentrata su Amaya, Iwasawa e Uehara, tre ragazze liceali "energiche ma fastidiose e con zero motivazioni" la cui vita di ogni giorno consiste "in ciò che accade quando nulla di nulla accade".
La trama è tutto un programma, come si può evincere è lapalissiano quanto sia leggero e senza alcuna pretesa l'opera. Quindi approcciatevi ad essa con lo spirito giusto, consci del fatto che non vedrete accadere "assolutamente niente" di eclatante. Direi che è più che corretto e molto coerente.
Nella calda quotidianità queste giovani fanciulle riusciranno a regalare momenti di puro delirio e nonsense, tante risate, e divertenti sketch umoristici.
La vita scolastica viene affrontata con una non curanza quasi preoccupante, come se non ci fosse un domani. Nel prendere tutto alla leggera riescono a trasmettere un senso di quiete e tranquillità anche a noi che siamo semplici spettatori, invidiosi quasi del loro atteggiamento nei confronti della vita.
Si potesse essere davvero cosi, conservando quella fanciullezza e innocenza che contraddistingue i bambini sarebbe magnifico da una parte, dall'altra, per ovvi motivi, il mondo cadrebbe un po' a scatafascio.
Non voglio rendere pesante questa recensione con le mie elucubrazioni, continuo con lo scrivere che, io che non sono solita lasciarmi trasportare da emozioni simili, trovo le protagoniste di una tenerezza devastante, dolci e tanto simpatiche, quanto (parlando soprattutto di Kanaka Amaya) tonte!
I personaggi saranno principalmente tre: la sopracitata Amaya, piccola e turbolenta, piena di idee ma con poca forza di volontà; Saki Iwasawa, irritabile e poco propensa alle stramberie dell'amica; Ayuko Uehara pseudo nuovo acquisto nell'amicizia tra le prime due, docile e tranquilla.
Si aggiungeranno anche altri personaggi, molto simpatici e un po' strambi, per colorire e rendere ancor più piacevole e divertente il tutto.
Il chara contribuisce nel rendere le protagoniste adorabili, hanno tutte fattezze infantili, in fin dei conti lo sono davvero, nella mentalità e nel pensiero. Non si può dire lo stesso di un altro personaggio, sorvoliamo.
La grafica è carina, per essere un corto è animato decisamente bene.
L'opening è assurda quanto geniale direi! Mi chiedo, concluso il tutto, cosa c'entrassero certi elementi, sarà pubblicità occulta (anche se vi è ben poco di occulto), mistero! La trovo comunque carina. La ending centra l'opera in pieno, orecchiabile e dolcissima.
Come scritto poc'anzi si susseguiranno momenti esilaranti quindi consiglio vivamente quest'opera, purtroppo troppo breve (non fosse stato cosi "forse" non l'avrei vista), a tutti quelli che vogliono passare instanti di divertimento con pochi pensieri.
Confesso che l'ultimo episodio mi ha messo su già un po' di nostalgia, spero in una seconda serie.
Li avrei dato un nove pensate, ma è davvero troppo corto, quindi mi limiterò a darli un bell'otto!
Negli ultimi anni il fenomeno dei "corti d'animazione" sta prendendo sempre più piede col susseguirsi delle stagioni d'animazione. Spesso tali corti derivano da manga yonkoma, oppure sono opere nate come animazione. Il genere dei corti è quasi sempre principalmente focalizzato sulla commedia. Aiura non farebbe eccezione. Utilizzo il condizionale dal momento che proprio nella commedia che spesso non riesce a raggiungere standard soddisfacenti.
Aiura è una serie della stagione primaverile 2013 composta da 12 episodi di durata complessiva di circa 3.59 minuti. La serie deriva dall'omonimo manga yonkoma del 2011.
Trama: 3 ragazze s'incontrano un giorno alla fermata dell'autobus. 2 di loro sono amiche, la terza lo diverrà quando scoprirà d'essere loro compagna di classe. Il resto è abbastanza banalotto dal momento che trascorreranno insieme momenti di scuola, tentativi di studio e amenità varie.
Grafica: il giudizio sulla grafica è fortemente altalenante poiché alterna momenti di eccellenza a momenti di estrema semplicità. Le ambientazioni sono ridottissime, talvolta sono realizzate splendidamente, talvolta sono scarne ed ipersemplificate. Le animazioni sono piuttosto semplici anche se non mancano di fluidità. Il character design è buono.
Sonoro: giudizio complessivamente positivo per ciò che concerne il comparto sonoro. L'opening è grandioso, sin troppo grandioso (sia come sonoro, sia come resa grafica), così grandioso da fagocitare interi episodi. Praticamente si potrebbe guardare la serie escludendo svariate puntate poiché gran parte della comicità è focalizzata nell'opening. L'ending di contro si rivela piuttosto dolce e gradevole. Gli OST sono semplici e carini, gli effetti sonori sono relativamente comici. Il doppiaggio è buono.
Personaggi: pochi e non sempre buoni. La loro caratterizzazione è piuttosto stereotipata e per nulla approfondita, anche se per un "corto" d'animazione focalizzato sulla comicità potrebbe essere un fattore secondario. L'introspezione è assente, così come il fattore evolutivo. L'interazione tra personaggi s'attesta a livelli discreti.
Sceneggiatura: la brevità episodica dell'opera non consente chissà quale elaborazione narrativa. La gestione temporale è estremamente lineare, priva di qualsivoglia salto temporale e flashback. Tutto viene vissuto in quei pochi istanti di presente e stop, nulla di più. Il ritmo si attesta a livelli medio-lenti, e data la brevità dell'opera, è piuttosto deleterio alla comicità poiché spesso l'episodio termina prima di esprimere qualunque tipo di comicità. Le scene di violenza sono ridotte al minimo (un po' buffe) mentre il fanservice è assente. I dialoghi sono scarsini, spesso del tutto privi di contenuto.
Finale: non sono riuscito ad apprezzarlo nella maniera più assoluta. Comicità 0. L'opera si vuole concludere in fretta e furia. Non basta un ciao ciao con la manina per tentare di suscitare la "sindrome del kawaii" e farsi perdonare di aver gettato via 3.59 minuti della propria esistenza con un prodotto sostanzialmente non esilarante. Mi dispiace ma per me è no.
In sintesi: Aiura poteva (e doveva) dare molto di più in termini di comicità. Non basta un opening geniale per accattivare l'utenza e deluderla con meno di 2 minuti d'animazione focalizzati su uno slice of life piuttosto scarno ed inconsistente. Non condanno il MOE a priori, ma in questo caso non si può compensare simili carenze d'umorismo con l'aspetto buffo e carino delle protagoniste. La definisco dunque scarsina, i difetti superano i pregi. Consigliato unicamente a chi non considera l'umorismo un aspetto essenziale in una commedia ma preferisce focalizzarsi su frammenti di vita quotidiana conditi con abbondanti dosi di MOE.
Aiura è una serie della stagione primaverile 2013 composta da 12 episodi di durata complessiva di circa 3.59 minuti. La serie deriva dall'omonimo manga yonkoma del 2011.
Trama: 3 ragazze s'incontrano un giorno alla fermata dell'autobus. 2 di loro sono amiche, la terza lo diverrà quando scoprirà d'essere loro compagna di classe. Il resto è abbastanza banalotto dal momento che trascorreranno insieme momenti di scuola, tentativi di studio e amenità varie.
Grafica: il giudizio sulla grafica è fortemente altalenante poiché alterna momenti di eccellenza a momenti di estrema semplicità. Le ambientazioni sono ridottissime, talvolta sono realizzate splendidamente, talvolta sono scarne ed ipersemplificate. Le animazioni sono piuttosto semplici anche se non mancano di fluidità. Il character design è buono.
Sonoro: giudizio complessivamente positivo per ciò che concerne il comparto sonoro. L'opening è grandioso, sin troppo grandioso (sia come sonoro, sia come resa grafica), così grandioso da fagocitare interi episodi. Praticamente si potrebbe guardare la serie escludendo svariate puntate poiché gran parte della comicità è focalizzata nell'opening. L'ending di contro si rivela piuttosto dolce e gradevole. Gli OST sono semplici e carini, gli effetti sonori sono relativamente comici. Il doppiaggio è buono.
Personaggi: pochi e non sempre buoni. La loro caratterizzazione è piuttosto stereotipata e per nulla approfondita, anche se per un "corto" d'animazione focalizzato sulla comicità potrebbe essere un fattore secondario. L'introspezione è assente, così come il fattore evolutivo. L'interazione tra personaggi s'attesta a livelli discreti.
Sceneggiatura: la brevità episodica dell'opera non consente chissà quale elaborazione narrativa. La gestione temporale è estremamente lineare, priva di qualsivoglia salto temporale e flashback. Tutto viene vissuto in quei pochi istanti di presente e stop, nulla di più. Il ritmo si attesta a livelli medio-lenti, e data la brevità dell'opera, è piuttosto deleterio alla comicità poiché spesso l'episodio termina prima di esprimere qualunque tipo di comicità. Le scene di violenza sono ridotte al minimo (un po' buffe) mentre il fanservice è assente. I dialoghi sono scarsini, spesso del tutto privi di contenuto.
Finale: non sono riuscito ad apprezzarlo nella maniera più assoluta. Comicità 0. L'opera si vuole concludere in fretta e furia. Non basta un ciao ciao con la manina per tentare di suscitare la "sindrome del kawaii" e farsi perdonare di aver gettato via 3.59 minuti della propria esistenza con un prodotto sostanzialmente non esilarante. Mi dispiace ma per me è no.
In sintesi: Aiura poteva (e doveva) dare molto di più in termini di comicità. Non basta un opening geniale per accattivare l'utenza e deluderla con meno di 2 minuti d'animazione focalizzati su uno slice of life piuttosto scarno ed inconsistente. Non condanno il MOE a priori, ma in questo caso non si può compensare simili carenze d'umorismo con l'aspetto buffo e carino delle protagoniste. La definisco dunque scarsina, i difetti superano i pregi. Consigliato unicamente a chi non considera l'umorismo un aspetto essenziale in una commedia ma preferisce focalizzarsi su frammenti di vita quotidiana conditi con abbondanti dosi di MOE.