Tsuma to Mama to Boin
Tsuma To Mama To Boin è un hentai di due episodi di durata canonica - intorno ai venticinque minuti - che seguono lo stesso schema: cinque scene di sesso ad alto contenuto erotico, seguite da un piccolo spezzone narrativo che serve a introdurre l'episodio successivo o a chiudere la storia.
La trama, come spesso capita in questo genere, è assente: tutto ruota intorno a Yoichi e alle dieci splendide donne che girano intorno a lui e che, per un verso o l'altro, dimostrano quanto possano avere bisogno di un diversivo nella loro vita sessuale. Gli autori sono riusciti a coprire quasi tutto il campionario delle fantasie erotiche del maschio medio giapponese: c'è l'incontro in ufficio e quello nell'ascensore che si blocca improvvisamente, la ragazza in divisa scolastica o con il costume da coniglietta, il rapporto (pseudo) incestuoso, la violenza ai danni della povera malcapitata di turno... ma soprattutto c'è l'harem, con il protagonista letteralmente circondato da donne che fanno di tutto per accaparrarsi i suoi favori.
Molto buona la parte grafica, le compagne di Yoichi sono veramente molto carine; l'unico appunto che si potrebbe fare è quello di averle dotate - tutte - di un seno veramente esuberante, ma questo soddisfa un'altra delle fantasie più ricorrenti negli uomini di ogni età e nazionalità. Le scene di sesso, a parte quella in cui la protagonista subisce le sgradite attenzioni di due uomini, sono piuttosto convenzionali e tra persone consenzienti; il coinvolgimento dei protagonisti le rendono molto intense ed eccitanti. Il finale mostra quello che potrebbe capitare vivendo le proprie esperienze sessuali a cuor leggero: che sia di monito ai giovani, perché nella vita reale è impossibile che le cose si sistemino come mostrato in questo anime.
Alcuni siparietti ironici sono molto divertenti, come quello che si nota all'inizio del secondo episodio: una delle ragazze sfoggia una microscopica maglietta, che le arriva molto sopra l'ombelico e contiene con estrema difficoltà il suo seno, sulla quale campeggia la scritta "Milk Tank" ("cisterna" o "serbatoio" del latte): se un uomo avesse detto queste parole avrebbe rischiato una denuncia per molestie sessuali!
Le situazioni che capitano a Yoichi sono poco realistiche, così come l'estrema disponibilità e le misure veramente imponenti dei décolleté delle ragazze; Tsuma To Mama To Boin, però, è un hentai e non uno spaccato della vita reale: se si deve mostrare una situazione da sogno, puntiamo in alto! Consigliato agli amanti del genere.
La trama, come spesso capita in questo genere, è assente: tutto ruota intorno a Yoichi e alle dieci splendide donne che girano intorno a lui e che, per un verso o l'altro, dimostrano quanto possano avere bisogno di un diversivo nella loro vita sessuale. Gli autori sono riusciti a coprire quasi tutto il campionario delle fantasie erotiche del maschio medio giapponese: c'è l'incontro in ufficio e quello nell'ascensore che si blocca improvvisamente, la ragazza in divisa scolastica o con il costume da coniglietta, il rapporto (pseudo) incestuoso, la violenza ai danni della povera malcapitata di turno... ma soprattutto c'è l'harem, con il protagonista letteralmente circondato da donne che fanno di tutto per accaparrarsi i suoi favori.
Molto buona la parte grafica, le compagne di Yoichi sono veramente molto carine; l'unico appunto che si potrebbe fare è quello di averle dotate - tutte - di un seno veramente esuberante, ma questo soddisfa un'altra delle fantasie più ricorrenti negli uomini di ogni età e nazionalità. Le scene di sesso, a parte quella in cui la protagonista subisce le sgradite attenzioni di due uomini, sono piuttosto convenzionali e tra persone consenzienti; il coinvolgimento dei protagonisti le rendono molto intense ed eccitanti. Il finale mostra quello che potrebbe capitare vivendo le proprie esperienze sessuali a cuor leggero: che sia di monito ai giovani, perché nella vita reale è impossibile che le cose si sistemino come mostrato in questo anime.
Alcuni siparietti ironici sono molto divertenti, come quello che si nota all'inizio del secondo episodio: una delle ragazze sfoggia una microscopica maglietta, che le arriva molto sopra l'ombelico e contiene con estrema difficoltà il suo seno, sulla quale campeggia la scritta "Milk Tank" ("cisterna" o "serbatoio" del latte): se un uomo avesse detto queste parole avrebbe rischiato una denuncia per molestie sessuali!
Le situazioni che capitano a Yoichi sono poco realistiche, così come l'estrema disponibilità e le misure veramente imponenti dei décolleté delle ragazze; Tsuma To Mama To Boin, però, è un hentai e non uno spaccato della vita reale: se si deve mostrare una situazione da sogno, puntiamo in alto! Consigliato agli amanti del genere.
Riservato a un pubblico adulto, è la variazione sul tema dell'harem. Il nostro protagonista comincia, castamente no, ma comincia dalla novella mogliettina; viene ingolosito poi dalla di lei sorella, per passare alla collega di ufficio, alla vicina di casa, alla cognata, per finire con la matrigna. Tra forme generose, occhioni ammalianti, situazioni bollenti comuni a tutti gli anime del genere, "Tsuma to Mama to Boin" si distingue per la struttura ad episodi. Il disegno è ben curato e l'animazione abbastanza fluida, anche se i fondali sono un optional.
Per gli amanti del genere e poco più. Il voto è 7 solo per il finale: un invito alla riflessione sul controllo delle nascite... usate il preservativo, non si sa mai!
Per gli amanti del genere e poco più. Il voto è 7 solo per il finale: un invito alla riflessione sul controllo delle nascite... usate il preservativo, non si sa mai!
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Tsuma to Mama to Boin", o nella versione inglese "Cantaloupe Collector", cioè "Il collezionista di cantalupe" (non so cosa significhi "cantalupe"), è un discreto anime hentai di due episodi, per la durata totale di circa un'ora.
Protagonista dell'anime è Yoichi. All'apparenza Yoichi è un uomo normale, ha una bella moglie con le tette grosse, ha una bella casa, un buon lavoro in ufficio. Insomma, non gli manca nulla, ha anche il pisello grosso, e forse per questo è lui il protagonista dell'anime. Nel corso dei due episodi, divisi in varie scene di pochi minuti l'una, vediamo Yoichi farsi ogni volta una donna diversa, tutte ovviamente tettone, perché nel mondo degli hentai le ragazze dal seno piccolo sono creature mitologiche al pari degli unicorni.
Nel primo episodio inizia con la sua bella moglie, alla prima notte di nozze, che è ancora vergine. Il giorno dopo, mentre si reca al lavoro, rimane bloccato in ascensore con la sorella di lei, cioè sua cognata. In ascensore fa caldo, lei inizia a spogliarsi, lui si arrapa, e la donna si sente moralmente in dovere di fare qualcosa. Arrivato in ufficio, ci sono molte cose da "fare", tra cui la sua bella collega tettona. Una visita alla sorella che poi non vedeva da tanto, e si scopre che è una pervertita a cui piace farsi legare e frustare, infine un'altra tipa random di cui non viene spiegato in che rapporti è con Yoichi, ma sono abbastanza intimi da farsi una scopata in un parco giochi, boh.
Episodio 2: Yoichi aiuta la vicina di casa appena trasferitasi a portare le scatole in casa... Poi va a trovare suo fratello, che però è via per lavoro, ma sua moglie, cioè la cognata di Yoichi, si rivela molto ospitale. Mentre fa volontariato nel parco a raccogliere i rifiuti, si ritrova davanti una tipa che va con un vibratore nella **** e gli viene davanti. Poi, su richiesta di sua madre, Yoichi va a trovare la maestra di ikebana, ma la becca mentre viene stuprata dal suocero e dal figlio. Ma mica pensa di intervenire, no, rimane a guardare tutta la scena rimanendo nascosto. Infine, tornando a casa della madre, la trova intenta a masturbarsi, e giustamente avendola interrotta, ha il suo dovere di figlio da fare. E con questo, si conclude l'anime.
Scusate gli spoiler. Seriamente.
Ora, lo so che essendo un anime hentai io certe domande non dovrei farmele, ma cavolo... Non è possibile, non è realistico, è fantascienza. Come è possibile che Yoichi sia circondato da tettone dall'altissimo grado di *****ggine? Perché quelle non aspettano altro? Sembra che Yoichi sia l'unico uomo nel raggio di chilometri, con tutte che gliela sbattono in faccia. Perché io non incontro tipe del genere?
Tornando all'anime, che altro dire. L'ho già detto che le donne sono tutte tettone? Si, ecco. Non credo ci sia altro. Le scene di sesso coinvolgono sempre Yoichi con una donna per volta, tranne quella con la maestra di ikebana che viene stuprata dai due uomini. Per il resto si tratta di scene abbastanza normali anche per un hentai, stupro a parte non c'è niente di troppo estremo. Solo ogni tanto qualche donna spruzza un po' di latte dalle tette e qualcun'altra fa qualche pisciata. I disegni sono discreti, Yoichi è abbastanza anonimo, ma ha un po' di occhiaie, forse dovute alla stanchezza (maledetto). Le varie donne invece sono abbastanza differenziate l'una dall'altra. Gli episodi hanno praticamente solo scene di sesso, le uniche scene normali sono giusto dei piccoli siparietti che mostrano come Yoichi e la tipa si incontrano.
Il doppiaggio è discreto, i vari gemiti delle donne sono ben fatti, credo, ho dovuto in alcuni casi abbassare parecchio il volume perché le maledette sembravano stessero per morire, per quelli a cui piace questo genere di urla. Musiche, se c'erano, io non le ho notate.
Bene, a parte lo scarso realismo dell'anime, direi che è tutto sommato un buon anime hentai per disegni e qualità, nonché varietà delle scene di sesso. Due episodi, appena un'ora scarsa, che possono soddisfare gli appassionati del genere.
"Tsuma to Mama to Boin", o nella versione inglese "Cantaloupe Collector", cioè "Il collezionista di cantalupe" (non so cosa significhi "cantalupe"), è un discreto anime hentai di due episodi, per la durata totale di circa un'ora.
Protagonista dell'anime è Yoichi. All'apparenza Yoichi è un uomo normale, ha una bella moglie con le tette grosse, ha una bella casa, un buon lavoro in ufficio. Insomma, non gli manca nulla, ha anche il pisello grosso, e forse per questo è lui il protagonista dell'anime. Nel corso dei due episodi, divisi in varie scene di pochi minuti l'una, vediamo Yoichi farsi ogni volta una donna diversa, tutte ovviamente tettone, perché nel mondo degli hentai le ragazze dal seno piccolo sono creature mitologiche al pari degli unicorni.
Nel primo episodio inizia con la sua bella moglie, alla prima notte di nozze, che è ancora vergine. Il giorno dopo, mentre si reca al lavoro, rimane bloccato in ascensore con la sorella di lei, cioè sua cognata. In ascensore fa caldo, lei inizia a spogliarsi, lui si arrapa, e la donna si sente moralmente in dovere di fare qualcosa. Arrivato in ufficio, ci sono molte cose da "fare", tra cui la sua bella collega tettona. Una visita alla sorella che poi non vedeva da tanto, e si scopre che è una pervertita a cui piace farsi legare e frustare, infine un'altra tipa random di cui non viene spiegato in che rapporti è con Yoichi, ma sono abbastanza intimi da farsi una scopata in un parco giochi, boh.
Episodio 2: Yoichi aiuta la vicina di casa appena trasferitasi a portare le scatole in casa... Poi va a trovare suo fratello, che però è via per lavoro, ma sua moglie, cioè la cognata di Yoichi, si rivela molto ospitale. Mentre fa volontariato nel parco a raccogliere i rifiuti, si ritrova davanti una tipa che va con un vibratore nella **** e gli viene davanti. Poi, su richiesta di sua madre, Yoichi va a trovare la maestra di ikebana, ma la becca mentre viene stuprata dal suocero e dal figlio. Ma mica pensa di intervenire, no, rimane a guardare tutta la scena rimanendo nascosto. Infine, tornando a casa della madre, la trova intenta a masturbarsi, e giustamente avendola interrotta, ha il suo dovere di figlio da fare. E con questo, si conclude l'anime.
Scusate gli spoiler. Seriamente.
Ora, lo so che essendo un anime hentai io certe domande non dovrei farmele, ma cavolo... Non è possibile, non è realistico, è fantascienza. Come è possibile che Yoichi sia circondato da tettone dall'altissimo grado di *****ggine? Perché quelle non aspettano altro? Sembra che Yoichi sia l'unico uomo nel raggio di chilometri, con tutte che gliela sbattono in faccia. Perché io non incontro tipe del genere?
Tornando all'anime, che altro dire. L'ho già detto che le donne sono tutte tettone? Si, ecco. Non credo ci sia altro. Le scene di sesso coinvolgono sempre Yoichi con una donna per volta, tranne quella con la maestra di ikebana che viene stuprata dai due uomini. Per il resto si tratta di scene abbastanza normali anche per un hentai, stupro a parte non c'è niente di troppo estremo. Solo ogni tanto qualche donna spruzza un po' di latte dalle tette e qualcun'altra fa qualche pisciata. I disegni sono discreti, Yoichi è abbastanza anonimo, ma ha un po' di occhiaie, forse dovute alla stanchezza (maledetto). Le varie donne invece sono abbastanza differenziate l'una dall'altra. Gli episodi hanno praticamente solo scene di sesso, le uniche scene normali sono giusto dei piccoli siparietti che mostrano come Yoichi e la tipa si incontrano.
Il doppiaggio è discreto, i vari gemiti delle donne sono ben fatti, credo, ho dovuto in alcuni casi abbassare parecchio il volume perché le maledette sembravano stessero per morire, per quelli a cui piace questo genere di urla. Musiche, se c'erano, io non le ho notate.
Bene, a parte lo scarso realismo dell'anime, direi che è tutto sommato un buon anime hentai per disegni e qualità, nonché varietà delle scene di sesso. Due episodi, appena un'ora scarsa, che possono soddisfare gli appassionati del genere.