Wooser no Sono Higurashi 2
Buona la prima, meglio ancora la seconda. Dopo lo straripante successo(?) della prima stagione, il giallo Wooser torna alla carica con una nuova serie, ancora più avido, ancora più perverso e ancora più scansafatiche. "Wooser no Sono Higurashi: Kakusei-hen" arriva a due anni di distanza dalla serie precedente, concedendosi quindi il tempo necessario per prepararsi e tornare alla ribalta in forma più che smagliante, con il suo carico di emotività, pathos, riflessioni profonde sulla vita e citazioni in abbondanza.
La serie fa un salto di qualità rispetto alla prima stagione grazie ad un Wooser sempre più mattatore e protagonista della scena, che stavolta non si limita a citare anime e personaggi relazionati unicamente al suo doppiatore, ma estende il campo della parodia a qualunque cosa capiti sotto il suo vispo occhietto. L'amico panzone ospita nel corso degli episodi diverse guest star, da "Miss Monochrome" a Chamber di "Suisei no Gargantia", Nyanperona di "Karneval", Chihaya di "The Idolm@ster", i gatti ciambellosi di "Donyatsu", Senketsu di "Kill la Kill" e chi più ne ha più ne metta. Un occhio di riguardo viene dato alla serie "Mobile Suit Gundam 00", citata più volte in momenti topici. Uno dei momenti eccezionali della storia dell'animazione è quello in cui Darth Wooser (il panzone nero) parla per la prima volta, senza contare che lo fa con la voce di Kamiya.
"Wooser no Sono Higurashi: Kakusei-hen" continua nel suo percorso di spensierato e demenziale nonsense, riassumendo in quattro minuti per episodio dubbi e speranze non solo del panzone giallo, ma anche delle dolci Rin e Ren, e perché no, di ogni essere umano. Wooser si ferma a riflettere sulla vita, sulla morte, sui sogni, sull'amicizia e su qualunque altra incombenza della vita quotidiana, senza trascurare momenti di pathos e dramma.
Il comparto tecnico si mantiene sugli stessi livelli della prima serie, oserei dire che c'è un leggero miglioramento nella grafica, che resta comunque sempre tondeggiante ed essenziale con vari riferimenti ai videogame di altri tempi, mentre il jingle di apertura degli episodi resta invariato nella sua base ma gode di un arrangiamento più elaborato. In splendida forma Mamoru Miyano, che continua a dare a Wooser un vocione profondo che contrasta nettamente con il suo aspetto piacione, e accanto a lui troviamo l'esordio di Kamiya con le quattro battute in croce di Darth Wooser. La vera perla però è l'ending "New Order", scritta appositamente dallo stesso Miyano, in cui possiamo godere di uno scatenato Wooser che balla sulle note di una canzone dai ritmi dance.
Una serie come "Wooser no Sono Higurashi: Kakusei-hen" deve essere valutata in base alla durata dei suoi episodi e a ciò che si propone di trasmettere nelle sue linee generali; è totale nonsense il cui unico scopo è mettere in atto scenette divertenti e citazioni sparse. Se gli episodi riservano anche solo un momento perfetto, allora tutta la serie raggiunge lo scopo.
Super eroe? Alieno venuto dallo spazio? Salvatore di due bambine ancora in fasce? Maniaco feticista delle uniformi? Indefinito e indefinibile, in verità Wooser è questo e altro, non è solo uno strano "coso" giallo, Wooser stesso è una filosofia di vita che abbraccio totalmente: viva la carne, viva le uniformi, viva il dolce far nulla e viva i cani alla guida di un sidecar.
Wooser no Sono Higurashi: anime is saved!
La serie fa un salto di qualità rispetto alla prima stagione grazie ad un Wooser sempre più mattatore e protagonista della scena, che stavolta non si limita a citare anime e personaggi relazionati unicamente al suo doppiatore, ma estende il campo della parodia a qualunque cosa capiti sotto il suo vispo occhietto. L'amico panzone ospita nel corso degli episodi diverse guest star, da "Miss Monochrome" a Chamber di "Suisei no Gargantia", Nyanperona di "Karneval", Chihaya di "The Idolm@ster", i gatti ciambellosi di "Donyatsu", Senketsu di "Kill la Kill" e chi più ne ha più ne metta. Un occhio di riguardo viene dato alla serie "Mobile Suit Gundam 00", citata più volte in momenti topici. Uno dei momenti eccezionali della storia dell'animazione è quello in cui Darth Wooser (il panzone nero) parla per la prima volta, senza contare che lo fa con la voce di Kamiya.
"Wooser no Sono Higurashi: Kakusei-hen" continua nel suo percorso di spensierato e demenziale nonsense, riassumendo in quattro minuti per episodio dubbi e speranze non solo del panzone giallo, ma anche delle dolci Rin e Ren, e perché no, di ogni essere umano. Wooser si ferma a riflettere sulla vita, sulla morte, sui sogni, sull'amicizia e su qualunque altra incombenza della vita quotidiana, senza trascurare momenti di pathos e dramma.
Il comparto tecnico si mantiene sugli stessi livelli della prima serie, oserei dire che c'è un leggero miglioramento nella grafica, che resta comunque sempre tondeggiante ed essenziale con vari riferimenti ai videogame di altri tempi, mentre il jingle di apertura degli episodi resta invariato nella sua base ma gode di un arrangiamento più elaborato. In splendida forma Mamoru Miyano, che continua a dare a Wooser un vocione profondo che contrasta nettamente con il suo aspetto piacione, e accanto a lui troviamo l'esordio di Kamiya con le quattro battute in croce di Darth Wooser. La vera perla però è l'ending "New Order", scritta appositamente dallo stesso Miyano, in cui possiamo godere di uno scatenato Wooser che balla sulle note di una canzone dai ritmi dance.
Una serie come "Wooser no Sono Higurashi: Kakusei-hen" deve essere valutata in base alla durata dei suoi episodi e a ciò che si propone di trasmettere nelle sue linee generali; è totale nonsense il cui unico scopo è mettere in atto scenette divertenti e citazioni sparse. Se gli episodi riservano anche solo un momento perfetto, allora tutta la serie raggiunge lo scopo.
Super eroe? Alieno venuto dallo spazio? Salvatore di due bambine ancora in fasce? Maniaco feticista delle uniformi? Indefinito e indefinibile, in verità Wooser è questo e altro, non è solo uno strano "coso" giallo, Wooser stesso è una filosofia di vita che abbraccio totalmente: viva la carne, viva le uniformi, viva il dolce far nulla e viva i cani alla guida di un sidecar.
Wooser no Sono Higurashi: anime is saved!