Haha Sange
Haha Sange è uno di quegli hentai che si distinguono dalla massa per la presenza di una storia al suo interno e che non si fa notare soltanto per le acrobazie compiute dai personaggi sotto le lenzuola.
Il protagonista è Tomonori, un ragazzo che non ha accettato il fatto che il padre, poco tempo dopo la morte della moglie, si sia risposato. Adesso non sopporta il fatto che nella casa dove è nato ci siano altre due donne: Hanae, la nuova moglie del padre e sua figlia Marie. Quando Tomonori scopre che il padre e Hanae sono stati la causa della malattia che ha portato alla morte la madre decide di vendicarsi e vuole rovinare la nuova famiglia che hanno costruito (alla quale sente di non appartenere).
L'idea alla base della trama è buona, anche se sfrutta un argomento - quello delle famiglie allargate dove non ci sono vincoli di sangue tra i componenti - che è quasi abusato. Le scene di sesso sono coinvolgenti e - soprattutto per buona parte del primo episodio - non sono forzate e dimostrano un grande coinvolgimento dei personaggi; nel secondo episodio, quando Tomonori inizia a mettere in pratica il suo piano, le situazioni diventano decisamente più violente e brutali.
Il comparto grafico è di buon livello, i personaggi femminili rispecchiano i canoni del genere (molto formose e carine) e si nota la cura con cui sono rappresentate le espressioni dei personaggi - stiamo parlando delle parti in cui non sono coinvolti in rapporti sessuali. Assente la censura sui genitali imposta dalle normative giapponesi, fatto raro per gli hentai in circolazione.
La parte audio non presenta elementi particolari, ma mi ha colpito l'interpretazione delle doppiatrici di Hanae e Marie che appaiono decisamente credibili quando sono impegnate nelle scene di sesso.
Il finale, purtroppo, mi è sembrato molto affrettato: gli ultimi due minuti azzerano completamente il clima di suspence e di tensione che si era creato fino a quel punto, scivolando in una situazione che mi è apparsa un po' squallida soprattutto per il modo in cui ci si arriva.
Luci e ombre per questo anime: l'idea era buona, ma è stata sfruttata male. I punti di forza - la bellezza della grafica, l'intensità delle scene di sesso e l'assenza di censure - vengono affossati dal modo scelto per raccontare la storia.
Il protagonista è Tomonori, un ragazzo che non ha accettato il fatto che il padre, poco tempo dopo la morte della moglie, si sia risposato. Adesso non sopporta il fatto che nella casa dove è nato ci siano altre due donne: Hanae, la nuova moglie del padre e sua figlia Marie. Quando Tomonori scopre che il padre e Hanae sono stati la causa della malattia che ha portato alla morte la madre decide di vendicarsi e vuole rovinare la nuova famiglia che hanno costruito (alla quale sente di non appartenere).
L'idea alla base della trama è buona, anche se sfrutta un argomento - quello delle famiglie allargate dove non ci sono vincoli di sangue tra i componenti - che è quasi abusato. Le scene di sesso sono coinvolgenti e - soprattutto per buona parte del primo episodio - non sono forzate e dimostrano un grande coinvolgimento dei personaggi; nel secondo episodio, quando Tomonori inizia a mettere in pratica il suo piano, le situazioni diventano decisamente più violente e brutali.
Il comparto grafico è di buon livello, i personaggi femminili rispecchiano i canoni del genere (molto formose e carine) e si nota la cura con cui sono rappresentate le espressioni dei personaggi - stiamo parlando delle parti in cui non sono coinvolti in rapporti sessuali. Assente la censura sui genitali imposta dalle normative giapponesi, fatto raro per gli hentai in circolazione.
La parte audio non presenta elementi particolari, ma mi ha colpito l'interpretazione delle doppiatrici di Hanae e Marie che appaiono decisamente credibili quando sono impegnate nelle scene di sesso.
Il finale, purtroppo, mi è sembrato molto affrettato: gli ultimi due minuti azzerano completamente il clima di suspence e di tensione che si era creato fino a quel punto, scivolando in una situazione che mi è apparsa un po' squallida soprattutto per il modo in cui ci si arriva.
Luci e ombre per questo anime: l'idea era buona, ma è stata sfruttata male. I punti di forza - la bellezza della grafica, l'intensità delle scene di sesso e l'assenza di censure - vengono affossati dal modo scelto per raccontare la storia.