Inugami-san to Nekoyama-san
"Inugami-San to Nekoyama-San" ha come protagoniste due ragazze che rappresentano cane e gatto: Inugami (in giapponese "inu" è cane) ama i gatti e Nakoyama (in giapponese "neko" è gatto) ama i cani. Ma anche se le piacciono l'animale opposto a quello del loro cognome, la loro personalità rispecchia il cognome, e non l'animale preferito. C'è anche Aki, che fa come da "moderatrice" nelle situazioni.
L'anime si basa sulla strana storia d'amore di Inugami e Nekoyama: Inugami è più presa dai suoi istinti mentre Nekoyama è più calma. Visto che ogni episodio dura tre minuti, la storia ed i personaggi non sono approfonditi benissimo.
Le idee ed un inizio ci sono, ma se un episodio fosse durato più tempo sarebbe stato meglio, perché quello mostrato sembra un insieme di spezzoni presi da degli episodi; ma è sempre un Anime di tre minuti a puntata.
Una cosa che mi ha colpita è la ending, carinissima. La opening è assente.
Consigliato a chi vuole vedere uno yuri semplice ma pur sempre "simpatico", che riesce a divertire.
Voto finale 7 e mezzo, perché l'idea c'è e comunque non è fastidioso da guardare.
L'anime si basa sulla strana storia d'amore di Inugami e Nekoyama: Inugami è più presa dai suoi istinti mentre Nekoyama è più calma. Visto che ogni episodio dura tre minuti, la storia ed i personaggi non sono approfonditi benissimo.
Le idee ed un inizio ci sono, ma se un episodio fosse durato più tempo sarebbe stato meglio, perché quello mostrato sembra un insieme di spezzoni presi da degli episodi; ma è sempre un Anime di tre minuti a puntata.
Una cosa che mi ha colpita è la ending, carinissima. La opening è assente.
Consigliato a chi vuole vedere uno yuri semplice ma pur sempre "simpatico", che riesce a divertire.
Voto finale 7 e mezzo, perché l'idea c'è e comunque non è fastidioso da guardare.
Un vero peccato, gli ingredienti c'erano tutti: un incipit e delle situazioni molto divertenti e soprattutto dei personaggi che mi stavano piacendo molto. Perché dico "mi stavano"? Perché come faccio a valutare se dei personaggi mi piacciano da 48 minuti di anime? E, secondo me, questo è il problema, l'unico grandissimo problema. Nonostante potesse essere un buon anime comico-sentimentale di genere yuri, lo hanno limitato a dodici episodi da quattro minuti, e non posso considerarmi soddisfatto, soprattutto se tutta l'ambientazione presente in quei quattro minuti mi stava piacendo, come in questo caso!
Per quanto riguarda l'apparato tecnico, nulla da dire se non che è nella media, nulla di sorprendente ma più che guardabile e ascoltabile, dato che, quando partiva la sigla finale, dovevo per forza ascoltare "nya nya nya inu ga suki!", e solo dopo potevo chiudere il video.
In linea di massima, io ne consiglierei la visione giusto per farsi un'idea al riguardo (non ci si perde tempo, dura in totale 48 minuti), ma io sono rimasto deluso: davvero un peccato.
Per quanto riguarda l'apparato tecnico, nulla da dire se non che è nella media, nulla di sorprendente ma più che guardabile e ascoltabile, dato che, quando partiva la sigla finale, dovevo per forza ascoltare "nya nya nya inu ga suki!", e solo dopo potevo chiudere il video.
In linea di massima, io ne consiglierei la visione giusto per farsi un'idea al riguardo (non ci si perde tempo, dura in totale 48 minuti), ma io sono rimasto deluso: davvero un peccato.
"Inugami-san to Nekoyama-san" ("Inugami-san e Nekoyama-san"), anche noto con l'abbreviazione "Inu&Neko", è un anime del 2014 composto da dodici episodi (più un OAV) della durata di circa cinque minuti ciascuno. E' tratto dall'omonimo manga, tuttora in corso, ideato e illustrato da Kuzushiro.
Trama:
Yachiyo Inugami, a dispetto di quello che possa far presagire il cognome (correlato alla parola "cane"), è un'amante dei gatti. Suzu Nekoyama, d'altro canto, adora i cani, nonostante il suo cognome ricordi la parola "gatto". Quando la loro amica comune Aki presenta le due, scatta inesorabilmente il colpo di fulmine: Nekoyama, fedele al proprio nome, è minuta, sonnacchiosa, tenera e timida, mentre Inugami è vivace, irruenta ed eccessivamente espansiva.
Gli episodi successivi al primo incontro tra le protagoniste si focalizzeranno sull'introduzione dei comprimari, tutti di sesso femminile e i cui cognomi rimandano ad esponenti del regno animale, con cui condividono svariate caratteristiche, e sulla creazione di gag a sfondo omosessuale e demenziale, spesso originate da fantasie sconce o atteggiamenti bizzarri da parte dei personaggi principali.
La rilevante componente yuri, che accomuna la quasi totalità dei membri del cast, anche i meno importanti, insieme ad una comicità spesso e volentieri assurda e carica di nonsense, rende il confronto con "Yuru Yuri" quasi inevitabile. A differenza di quest'ultima serie, tuttavia, "Inu&Neko" presenta dinamiche omosessuali che risultano molto meno delicate e più inclini a perversioni e erotismo non troppo velati, oltre che forzate e poco spontanee, senza, però, diventare volgari e varcare anche la soglia di un fiacco ecchi. Si tratta, comunque, di elementi che contribuiscono in modo cospicuo a rendere divertenti i vari sketch presenti negli episodi, ottenendo a volte effetti apprezzabili, altre volte più tiepidi.
In qualche puntata è anche possibile apprezzare momenti più intimi e dolci dovuti alle interazioni più tipicamente romantiche tra le protagoniste.
I personaggi sono tutti alquanto abbozzati psicologicamente, identificati unicamente da quelle poche caratteristiche di base che rendono la loro indole riconducibile a quella dell'animale da cui prendono in prestito il nome. Le uniche ragazze vagamente più approfondite sono, come è facile intuire, Inugami, inquadrabile come una depravata a tutto tondo, persa tra sogni ad occhi aperti e feticismi vari, e Nekoyama, leggermente più diffidente e restia ad abbandonarsi tra le braccia della sua compagna, di cui non riesce, tuttavia, a non essere gelosa, ogniqualvolta la osserva avvicinarsi con la bava alla bocca ad un'altra graziosa fanciulla.
Per il resto, il cast è costituito dalle personalità più scontate delle commedie scolastiche: c'è la ragazza più seria, che non esita a commentare aspramente tutte le insensatezze cui assiste, c'è quella svampita e placida, quella più severa e indisponente, quella più silenziosa e inespressiva.
Allo stesso modo, l'anime ripercorre le vicissitudini delle studentesse nelle circostanze più stereotipate possibili: non mancano le terme, la piscina, il karaoke, il festival estivo, ecc.
Il comparto tecnico si avvale di una colonna sonora priva di opening, che non sorprende in nessuna situazione, culminando in una ending banale e bruttina. Le animazioni, già semplici dal canto loro, subiscono diversi alti e bassi, attestandosi attorno ad un livello qualitativo medio-scarso.
Il character design è veramente gradevole e ben fatto, nonostante alcuni cali grafici. Le ambientazioni sono, in genere, povere di dettaglio e elementari, ma non spiacevoli. I colori sono vividi e luminosi.
Tirando le somme, "Inugami-san to Nekoyama-san" fallisce nel tentativo di dare vita ad una commedia davvero geniale e demenziale, discostandosi dalla massa, preferendo ricorrere a gag insistenti e poco originali, nonché a setting abusati. L'elemento yuri non è sfruttato al massimo delle potenzialità, limitandosi a fornire il materiale di fondo per le battute e le situazioni imbarazzanti, ma senza approfondire in maniera soddisfacente il rapporto sentimentale tra tutte le ragazze e, soprattutto, tra Inugami e Nekoyama. Il finale, tenero ma inconcludente, non fa che rafforzare la tesi di un'occasione sprecata, condizionata, probabilmente, dal fatto che il manga stesso sia ancora in fase di serializzazione.
Ciononostante, siamo di fronte ad una serie che riesce comunque a divertire o, nel peggiore dei casi, a strappare almeno un sorriso, ottenendo così un discreto risultato, aiutata dalla brevità degli episodi, fedeli al formato yonkoma dell'opera originale cartacea. Merita senz'altro la sufficienza, anche solo sulla fiducia.
Trama:
Yachiyo Inugami, a dispetto di quello che possa far presagire il cognome (correlato alla parola "cane"), è un'amante dei gatti. Suzu Nekoyama, d'altro canto, adora i cani, nonostante il suo cognome ricordi la parola "gatto". Quando la loro amica comune Aki presenta le due, scatta inesorabilmente il colpo di fulmine: Nekoyama, fedele al proprio nome, è minuta, sonnacchiosa, tenera e timida, mentre Inugami è vivace, irruenta ed eccessivamente espansiva.
Gli episodi successivi al primo incontro tra le protagoniste si focalizzeranno sull'introduzione dei comprimari, tutti di sesso femminile e i cui cognomi rimandano ad esponenti del regno animale, con cui condividono svariate caratteristiche, e sulla creazione di gag a sfondo omosessuale e demenziale, spesso originate da fantasie sconce o atteggiamenti bizzarri da parte dei personaggi principali.
La rilevante componente yuri, che accomuna la quasi totalità dei membri del cast, anche i meno importanti, insieme ad una comicità spesso e volentieri assurda e carica di nonsense, rende il confronto con "Yuru Yuri" quasi inevitabile. A differenza di quest'ultima serie, tuttavia, "Inu&Neko" presenta dinamiche omosessuali che risultano molto meno delicate e più inclini a perversioni e erotismo non troppo velati, oltre che forzate e poco spontanee, senza, però, diventare volgari e varcare anche la soglia di un fiacco ecchi. Si tratta, comunque, di elementi che contribuiscono in modo cospicuo a rendere divertenti i vari sketch presenti negli episodi, ottenendo a volte effetti apprezzabili, altre volte più tiepidi.
In qualche puntata è anche possibile apprezzare momenti più intimi e dolci dovuti alle interazioni più tipicamente romantiche tra le protagoniste.
I personaggi sono tutti alquanto abbozzati psicologicamente, identificati unicamente da quelle poche caratteristiche di base che rendono la loro indole riconducibile a quella dell'animale da cui prendono in prestito il nome. Le uniche ragazze vagamente più approfondite sono, come è facile intuire, Inugami, inquadrabile come una depravata a tutto tondo, persa tra sogni ad occhi aperti e feticismi vari, e Nekoyama, leggermente più diffidente e restia ad abbandonarsi tra le braccia della sua compagna, di cui non riesce, tuttavia, a non essere gelosa, ogniqualvolta la osserva avvicinarsi con la bava alla bocca ad un'altra graziosa fanciulla.
Per il resto, il cast è costituito dalle personalità più scontate delle commedie scolastiche: c'è la ragazza più seria, che non esita a commentare aspramente tutte le insensatezze cui assiste, c'è quella svampita e placida, quella più severa e indisponente, quella più silenziosa e inespressiva.
Allo stesso modo, l'anime ripercorre le vicissitudini delle studentesse nelle circostanze più stereotipate possibili: non mancano le terme, la piscina, il karaoke, il festival estivo, ecc.
Il comparto tecnico si avvale di una colonna sonora priva di opening, che non sorprende in nessuna situazione, culminando in una ending banale e bruttina. Le animazioni, già semplici dal canto loro, subiscono diversi alti e bassi, attestandosi attorno ad un livello qualitativo medio-scarso.
Il character design è veramente gradevole e ben fatto, nonostante alcuni cali grafici. Le ambientazioni sono, in genere, povere di dettaglio e elementari, ma non spiacevoli. I colori sono vividi e luminosi.
Tirando le somme, "Inugami-san to Nekoyama-san" fallisce nel tentativo di dare vita ad una commedia davvero geniale e demenziale, discostandosi dalla massa, preferendo ricorrere a gag insistenti e poco originali, nonché a setting abusati. L'elemento yuri non è sfruttato al massimo delle potenzialità, limitandosi a fornire il materiale di fondo per le battute e le situazioni imbarazzanti, ma senza approfondire in maniera soddisfacente il rapporto sentimentale tra tutte le ragazze e, soprattutto, tra Inugami e Nekoyama. Il finale, tenero ma inconcludente, non fa che rafforzare la tesi di un'occasione sprecata, condizionata, probabilmente, dal fatto che il manga stesso sia ancora in fase di serializzazione.
Ciononostante, siamo di fronte ad una serie che riesce comunque a divertire o, nel peggiore dei casi, a strappare almeno un sorriso, ottenendo così un discreto risultato, aiutata dalla brevità degli episodi, fedeli al formato yonkoma dell'opera originale cartacea. Merita senz'altro la sufficienza, anche solo sulla fiducia.
"Inugami-san to Nekoyama-san" è un anime di dodici episodi (più un OAV) dalla durata di tre-quattro minuti ciascuno, prodotto nel 2014 dallo studio Seven e basato sul manga yonkoma di Kuzushiro.
La "trama" vede come protagoniste Yachiyo Inugami e Suzu Nekoyama: la prima è un'amante dei gatti, nonostante il suo cognome rimandi ai cani, mentre la seconda è un'amante dei cani anche se il suo cognome rimanda ai gatti. Tra le due scatterà un insolito colpo di fulmine e assisteremo a gag e situazioni comiche - secondo quanto detto dagli autori - basate sul loro "rapporto", accompagnate dall'amica in comune Aki e da altri personaggi che conosceremo via via nel corso della serie.
"Inu&Neko" (per abbreviare) è il primo anime che abbia mai visto in cui gli episodi durino pochi minuti, e dopo averlo fatto, credo che non ne guarderò altri. Il ritmo è infatti molto veloce, sbrigativo e confuso e non lascia spazio per approfondire i molti personaggi che verranno introdotti. Questi ultimi, come le protagoniste, hanno nomi che rimandano agli animali, come Nezu che significa "topo" e mangia sottilette a pranzo, o Sarutobi che adora le banane come le scimmie. Ovviamente, questa scelta è stata fatta per divertire lo spettatore, giocando magari sulle abitudini degli animali collegate alle ragazze. Tuttavia, a mio parere, ci troviamo davanti ai soliti stereotipi come la piccola ed energica tsundere, la masochista pervertita o la capoclasse occhialuta e antipatica. Non aspettatevi, quindi, profonde introspezioni psicologiche o cose del genere, anche perché "Inu&Neko" è un anime puramente a carattere demenziale: tutti i personaggi inseriti, quindi, fungono solo da spalla per i siparietti comici, a cui si aggiunge un po' di fanservice yuri. Il problema, però, è che non ho riso neanche una volta, ed io sono una dalla risata facile. Non so spiegare bene il motivo (una delle spiegazioni la dico dopo), saranno forse quelle battute viste e riviste, oppure il fatto che Inugami corteggi altre oltre Nekoyama, o lo yuri che solo si intravede tra gli altri personaggi (che potevano benissimo non essere inseriti). C'è comunque da dire che tutto questo mi ha completamente distratto dal ridere e non sono riuscita a ricevere alcun messaggio da questa serie. Tuttavia, non fraintendetemi: non voglio dire che uno yuri non deve essere demenziale, anzi, ricordo con piacere quante risate ho fatto con "Yuru Yuri" (anime che consiglio) che ha prevalentemente lo scopo di divertire con il sussidio delle relazioni tra le ragazze, e ci è riuscito egregiamente (sarà che la durata degli episodi dà un aiuto in più).
Arriviamo al lato tecnico, che contribuisce ad abbassare il voto già non esaltante che do a questa serie: pensavo che, visto che gli episodi durano poco, ci si potesse concentrare al meglio su disegni e animazioni, ma mi sono sbagliata di grosso. Il character design subisce sbavature e cali di qualità impressionanti, tanto da diventare fastidiosissimo e da farmi storcere il naso invece che ridere (ed ecco l'altro motivo). Le ost sono insignificanti, così come l'ending, la solita roba moe pure con i versi di gatti e cani a peggiorarla.
Insomma, abbiamo: la durata degli episodi che ovviamente non giova all'anime; tanti personaggi utili per uno slice of life, mentre ci si poteva concentrare solo sulle due protagoniste; il lato comico, elemento principe della serie, che purtroppo non mi ha fatto ridere manco una volta; yuri e fanservice sprecati. Non so neanche se consigliarlo a chi si vuole fare due risate (non certamente a chi se lo vuole guardare per lo yuri, come me). Magari se non avete niente da fare per tre quarti d'ora date un'occhiata ad "Inugami-san e Nekoyama-san", a cui, però, io appioppo un 4.
La "trama" vede come protagoniste Yachiyo Inugami e Suzu Nekoyama: la prima è un'amante dei gatti, nonostante il suo cognome rimandi ai cani, mentre la seconda è un'amante dei cani anche se il suo cognome rimanda ai gatti. Tra le due scatterà un insolito colpo di fulmine e assisteremo a gag e situazioni comiche - secondo quanto detto dagli autori - basate sul loro "rapporto", accompagnate dall'amica in comune Aki e da altri personaggi che conosceremo via via nel corso della serie.
"Inu&Neko" (per abbreviare) è il primo anime che abbia mai visto in cui gli episodi durino pochi minuti, e dopo averlo fatto, credo che non ne guarderò altri. Il ritmo è infatti molto veloce, sbrigativo e confuso e non lascia spazio per approfondire i molti personaggi che verranno introdotti. Questi ultimi, come le protagoniste, hanno nomi che rimandano agli animali, come Nezu che significa "topo" e mangia sottilette a pranzo, o Sarutobi che adora le banane come le scimmie. Ovviamente, questa scelta è stata fatta per divertire lo spettatore, giocando magari sulle abitudini degli animali collegate alle ragazze. Tuttavia, a mio parere, ci troviamo davanti ai soliti stereotipi come la piccola ed energica tsundere, la masochista pervertita o la capoclasse occhialuta e antipatica. Non aspettatevi, quindi, profonde introspezioni psicologiche o cose del genere, anche perché "Inu&Neko" è un anime puramente a carattere demenziale: tutti i personaggi inseriti, quindi, fungono solo da spalla per i siparietti comici, a cui si aggiunge un po' di fanservice yuri. Il problema, però, è che non ho riso neanche una volta, ed io sono una dalla risata facile. Non so spiegare bene il motivo (una delle spiegazioni la dico dopo), saranno forse quelle battute viste e riviste, oppure il fatto che Inugami corteggi altre oltre Nekoyama, o lo yuri che solo si intravede tra gli altri personaggi (che potevano benissimo non essere inseriti). C'è comunque da dire che tutto questo mi ha completamente distratto dal ridere e non sono riuscita a ricevere alcun messaggio da questa serie. Tuttavia, non fraintendetemi: non voglio dire che uno yuri non deve essere demenziale, anzi, ricordo con piacere quante risate ho fatto con "Yuru Yuri" (anime che consiglio) che ha prevalentemente lo scopo di divertire con il sussidio delle relazioni tra le ragazze, e ci è riuscito egregiamente (sarà che la durata degli episodi dà un aiuto in più).
Arriviamo al lato tecnico, che contribuisce ad abbassare il voto già non esaltante che do a questa serie: pensavo che, visto che gli episodi durano poco, ci si potesse concentrare al meglio su disegni e animazioni, ma mi sono sbagliata di grosso. Il character design subisce sbavature e cali di qualità impressionanti, tanto da diventare fastidiosissimo e da farmi storcere il naso invece che ridere (ed ecco l'altro motivo). Le ost sono insignificanti, così come l'ending, la solita roba moe pure con i versi di gatti e cani a peggiorarla.
Insomma, abbiamo: la durata degli episodi che ovviamente non giova all'anime; tanti personaggi utili per uno slice of life, mentre ci si poteva concentrare solo sulle due protagoniste; il lato comico, elemento principe della serie, che purtroppo non mi ha fatto ridere manco una volta; yuri e fanservice sprecati. Non so neanche se consigliarlo a chi si vuole fare due risate (non certamente a chi se lo vuole guardare per lo yuri, come me). Magari se non avete niente da fare per tre quarti d'ora date un'occhiata ad "Inugami-san e Nekoyama-san", a cui, però, io appioppo un 4.
L'amore tra fanciulle è un tema che nell'universo dei manga e degli anime è presente da decenni, trattato talvolta in maniera allusiva e sottintesa, talvolta più esplicitamente, a volte con toni tragici, come nel primo manga yuri della storia, Shiroi Heya no Futari, e a volte con toni comici, se non addirittura demenziali, come avviene in Inugami-san to Nekoyama-san, commedia yuri pubblicata su Comic Yuri Hime, rivista antologica specializzata in opere che trattato l'amore omoerotico femminile. Di quest'opera viene realizzato un adattamento animato, mandato in onda nella stagione primaverile del 2014, che seguendo una pratica sempre più diffusa si compone di dodici corti episodi, della durata di tre minuti e mezzo ciascuno.
Inugami-san to Nekoyama-san racconta della relazione fra Yachiyo Inugami e Suzu Nekoyama, due sedicenni che si conoscono tramite l'amica in comune Aki Hiiragi (l'unico personaggio sano di mente in tutto il cast) e si innamorano subito l'una dell'altra; tuttavia l'amore narrato, con toni esclusivamente comici e demenziali, è puramente platonico perché, nonostante le varie fantasticherie dell'una o dell'altra ragazza, non ci sarà quasi nessun contatto fisico, nessun bacio né tantomeno scene di sesso, solo un paio di situazioni ambigue. Inugami e Nekoyama sono due personaggi opposti e, nel contempo, complementari, che riflettono nei modi e nel carattere i due animali presenti nei loro cognomi: inu vuol dire 'cane', infatti Inugami scodinzola quando è contenta, è molto istintiva, esuberante e masochista, ha una passione feticista per le ragazze con gli occhiali (e ciò sarà argomento di un intero episodio) ma ama i gatti; neko significa 'gatto', e quindi Nekoyama è schiva e riservata, ha un caratteraccio da tsundere, odia l'acqua, quando vede un bel pesce rosso vorrebbe istintivamente acchiapparlo, ma ama i cani. A movimentare le loro vite e la loro relazione intervengono altre ragazze, anche loro spesso e volentieri in possesso di cognomi che contengono i nomi di animali di cui condividono alcuni tratti: così Mikine Nezu mangia formaggio ed è notturna come i topi, Yukiji Ushikawa è imbranata e ha un seno abbondante come una mucca, Sora Sarutobi è ghiotta di banane come una scimmia, Hibari Torikai è cagionevole di salute e si diverte a fare scherzi alle altre ragazze facendo loro credere di essere un fantasma. La confidenza che ora Inugami ora Nekoyama concedono a una di queste ragazze è motivo di gelosia per l'altro partner, anche se tutto si risolve in maniera comica, senza conseguenze tragiche.
Il formato ridotto degli episodi, che durano meno di quattro minuti (ma escludendo la sigla finale si arriva a tre minuti), impone un ritmo veloce e privo di tempi morti, che non permette di sviluppare uno slice of life o di approfondire i personaggi, che quindi devono poggiare necessariamente su delle caratterizzazioni stereotipate (la tsundere, l'amica ragionevole, la capoclasse precisina, la ragazza goffa e tettona), ma valorizza al massimo l'aspetto comico e demenziale, basato su brevi gag e su situazioni improbabili, spesso estremizzate, nonché sulle stranezze dei vari personaggi, che probabilmente potrebbero reggere un maggior numero di episodi o addirittura una seconda stagione.
Inugami-san to Nekoyama-san è una serie priva di qualsiasi pretesa seria, che vuole far ridere e spesso ci riesce, ma non lascia nulla, a parte qualche grassa risata; merito anche del finale inconcludente, che non mostra nessun avanzamento apprezzabile nella relazione fra le due protagoniste, scontentando chi sperava in una conclusione degna di tale nome e magari di vedere qualche apprezzabile progresso sul piano affettivo.
Inugami-san to Nekoyama-san racconta della relazione fra Yachiyo Inugami e Suzu Nekoyama, due sedicenni che si conoscono tramite l'amica in comune Aki Hiiragi (l'unico personaggio sano di mente in tutto il cast) e si innamorano subito l'una dell'altra; tuttavia l'amore narrato, con toni esclusivamente comici e demenziali, è puramente platonico perché, nonostante le varie fantasticherie dell'una o dell'altra ragazza, non ci sarà quasi nessun contatto fisico, nessun bacio né tantomeno scene di sesso, solo un paio di situazioni ambigue. Inugami e Nekoyama sono due personaggi opposti e, nel contempo, complementari, che riflettono nei modi e nel carattere i due animali presenti nei loro cognomi: inu vuol dire 'cane', infatti Inugami scodinzola quando è contenta, è molto istintiva, esuberante e masochista, ha una passione feticista per le ragazze con gli occhiali (e ciò sarà argomento di un intero episodio) ma ama i gatti; neko significa 'gatto', e quindi Nekoyama è schiva e riservata, ha un caratteraccio da tsundere, odia l'acqua, quando vede un bel pesce rosso vorrebbe istintivamente acchiapparlo, ma ama i cani. A movimentare le loro vite e la loro relazione intervengono altre ragazze, anche loro spesso e volentieri in possesso di cognomi che contengono i nomi di animali di cui condividono alcuni tratti: così Mikine Nezu mangia formaggio ed è notturna come i topi, Yukiji Ushikawa è imbranata e ha un seno abbondante come una mucca, Sora Sarutobi è ghiotta di banane come una scimmia, Hibari Torikai è cagionevole di salute e si diverte a fare scherzi alle altre ragazze facendo loro credere di essere un fantasma. La confidenza che ora Inugami ora Nekoyama concedono a una di queste ragazze è motivo di gelosia per l'altro partner, anche se tutto si risolve in maniera comica, senza conseguenze tragiche.
Il formato ridotto degli episodi, che durano meno di quattro minuti (ma escludendo la sigla finale si arriva a tre minuti), impone un ritmo veloce e privo di tempi morti, che non permette di sviluppare uno slice of life o di approfondire i personaggi, che quindi devono poggiare necessariamente su delle caratterizzazioni stereotipate (la tsundere, l'amica ragionevole, la capoclasse precisina, la ragazza goffa e tettona), ma valorizza al massimo l'aspetto comico e demenziale, basato su brevi gag e su situazioni improbabili, spesso estremizzate, nonché sulle stranezze dei vari personaggi, che probabilmente potrebbero reggere un maggior numero di episodi o addirittura una seconda stagione.
Inugami-san to Nekoyama-san è una serie priva di qualsiasi pretesa seria, che vuole far ridere e spesso ci riesce, ma non lascia nulla, a parte qualche grassa risata; merito anche del finale inconcludente, che non mostra nessun avanzamento apprezzabile nella relazione fra le due protagoniste, scontentando chi sperava in una conclusione degna di tale nome e magari di vedere qualche apprezzabile progresso sul piano affettivo.
C'è sempre una prima volta per tutto anche per chi, come il sottoscritto, ne ha viste un po' di cotte e di crude e difficilmente si scandalizza davanti a qualsivoglia tabù. Destino vuole che casualmente mi sia imbattuto in questo anime intitolato Inugami-san to Nekoyama-san e che solo dopo averlo visto per intero mi sia accorto che si trattava di una serie di tipo yuri, ovvero il famigerato girls'love. Personalmente non potevo sperare in una "prima volta" migliore in quanto Inugami-san to Nekoyama-san è una serie che riesce brillantemente a sviluppare tutti i dogmi per la riuscita di una buona comedy: vivace, brillante e dannatamente divertente.
La storia racconta l'approccio, ed il graduale legame, fra due liceali, Yachiyo Inugami e Suzu Nekoyama, le cui vite si intrecceranno in quello che sembra più uno scherzo del destino anziché pura casualità. Suzu è una ragazza dall'aspetto e dagli atteggiamenti felini, pur amando alla follia i cani, mentre Yachiyo adora i gatti, ma assume spesso atteggiamenti canini (i loro cognomi contengono rispettivamente le parole neko e inu, ovvero gatto e cane in giapponese). Poiché gli opposti si attraggono, Suzu e Yachiyo finiranno inevitabilmente per legarsi l'un l'altra finendo per sviluppare un sentimento di dipendenza e gelosia.
Realizzata ricalcando lo stile narrativo del manga - un classico yonkoma a quattro pannelli - l'anime si sviluppa attraverso 12 episodi in cui le storie delle protagoniste vengono narrate con ferale dinamismo (ironia portami via) e travolgente comicità. A differenza di altre serie nate con lo stesso formato, ma che trovano poi sullo schermo una dimensione più corale - vedasi Lucky Star -, Inugami-san to Nekoyama-san (che chiameremo da ora in poi Inu&Neko per comodità) mantiene inalterata la sua natura da "striscia" e propone le sue vicende attraverso mini-episodi da 4 minuti l'uno, formato molto di moda in questi ultimi anni in terra nipponica.
Tale scelta, che sopperisce alla mancanza di una vera trama di fondo, permette allo spettatore di avere una costante fame di sviluppi, gag sempre fresche e personaggi in grado di non ripetersi nelle loro eccentricità. Personaggi che, con il passare degli episodi, risulteranno sempre di più il vero punto di forza della serie con le loro particolarità e manie. Da non tralasciare è la perfetta coralità con la quale anche i personaggi secondari interagiscono con le due protagoniste, fattore determinante al fine di mantenere lo spettatore sempre interessato alla visione dell'anime. Anche le vicende romantiche vengono trattate con particolare tatto, tant'è che il rapporto fra Suzu e Yachiyo, nonostante l'irruenza di quest'ultima, è rappresentato con estrema delicatezza e dolcezza, risultando mai volgare o fuori luogo. Non a caso, alla fine della serie, vi ritroverete lì a sperare che le due protagoniste possano finalmente coronare il loro amore magari con un bacio romantico sotto la luce di una notte stellata.
Ma non è tutto oro ciò che luccica e anche una serie brillante come Inu&Neko ha il suo bel tallone d'Achille: il suddetto formato da 4 minuti. Se da un lato la brevità degli episodi crea nello spettatore una morbosa voglia di vedere come va a finire, dall'altro finisce per lasciare un bel po' di amaro in bocca vista il forte legame che si va a creare con il passare degli episodi tra spettatori e personaggi. Quattro minuti sono effettivamente pochi per un lavoro di qualità come questo e personalmente avrei optato per una durata media di almeno il doppio.
Ricapitolando, Inu&Neko è un anime brillante, divertente e coinvolgente che purtroppo soffre della sindrome dell'incompiuto a causa del formato video scelto, ma che allo stesso tempo è in grado di avvincere e convincere anche chi, come me, non si è mai interessato al genere yuri prima d'ora. Consigliatissimo.
La storia racconta l'approccio, ed il graduale legame, fra due liceali, Yachiyo Inugami e Suzu Nekoyama, le cui vite si intrecceranno in quello che sembra più uno scherzo del destino anziché pura casualità. Suzu è una ragazza dall'aspetto e dagli atteggiamenti felini, pur amando alla follia i cani, mentre Yachiyo adora i gatti, ma assume spesso atteggiamenti canini (i loro cognomi contengono rispettivamente le parole neko e inu, ovvero gatto e cane in giapponese). Poiché gli opposti si attraggono, Suzu e Yachiyo finiranno inevitabilmente per legarsi l'un l'altra finendo per sviluppare un sentimento di dipendenza e gelosia.
Realizzata ricalcando lo stile narrativo del manga - un classico yonkoma a quattro pannelli - l'anime si sviluppa attraverso 12 episodi in cui le storie delle protagoniste vengono narrate con ferale dinamismo (ironia portami via) e travolgente comicità. A differenza di altre serie nate con lo stesso formato, ma che trovano poi sullo schermo una dimensione più corale - vedasi Lucky Star -, Inugami-san to Nekoyama-san (che chiameremo da ora in poi Inu&Neko per comodità) mantiene inalterata la sua natura da "striscia" e propone le sue vicende attraverso mini-episodi da 4 minuti l'uno, formato molto di moda in questi ultimi anni in terra nipponica.
Tale scelta, che sopperisce alla mancanza di una vera trama di fondo, permette allo spettatore di avere una costante fame di sviluppi, gag sempre fresche e personaggi in grado di non ripetersi nelle loro eccentricità. Personaggi che, con il passare degli episodi, risulteranno sempre di più il vero punto di forza della serie con le loro particolarità e manie. Da non tralasciare è la perfetta coralità con la quale anche i personaggi secondari interagiscono con le due protagoniste, fattore determinante al fine di mantenere lo spettatore sempre interessato alla visione dell'anime. Anche le vicende romantiche vengono trattate con particolare tatto, tant'è che il rapporto fra Suzu e Yachiyo, nonostante l'irruenza di quest'ultima, è rappresentato con estrema delicatezza e dolcezza, risultando mai volgare o fuori luogo. Non a caso, alla fine della serie, vi ritroverete lì a sperare che le due protagoniste possano finalmente coronare il loro amore magari con un bacio romantico sotto la luce di una notte stellata.
Ma non è tutto oro ciò che luccica e anche una serie brillante come Inu&Neko ha il suo bel tallone d'Achille: il suddetto formato da 4 minuti. Se da un lato la brevità degli episodi crea nello spettatore una morbosa voglia di vedere come va a finire, dall'altro finisce per lasciare un bel po' di amaro in bocca vista il forte legame che si va a creare con il passare degli episodi tra spettatori e personaggi. Quattro minuti sono effettivamente pochi per un lavoro di qualità come questo e personalmente avrei optato per una durata media di almeno il doppio.
Ricapitolando, Inu&Neko è un anime brillante, divertente e coinvolgente che purtroppo soffre della sindrome dell'incompiuto a causa del formato video scelto, ma che allo stesso tempo è in grado di avvincere e convincere anche chi, come me, non si è mai interessato al genere yuri prima d'ora. Consigliatissimo.
Quest'oggi ho voglia di spendere non tante parole per descrivere una delle poche serie di durata breve (circa 5 minuti) che hanno fatto parte della stagione primaverile del 2014, e naturalmente sto parlando di "Inugami-san to Nekoyama-san", una serie composta da 12 episodi tratta dall'omonimo manga. Inizio già col dire che questa serie è...idiota, ma nel senso buono, poiché tutta la serie si baserà su gag che vanno ben oltre il surreale ed è proprio questa sua stranezza ciò che la rende una serie divertente e apprezzabile.
La trama c'è ma solo se intendiamo questa come "successione di eventi", perché in realtà le puntate non sono legate da nessun filo logico e anzi possiamo dire che sono auto-conclusive. Il tutto parte da una classe che viene frequentata da queste due bizzarre ragazza: Inugami, una ragazza che può ricordare molto un cane sia per l'aspetto che per il carattere (da cui ne deriva anche il nome) ma che in realtà va pazza per i gatti, mentre invece dall'altro lato abbiamo nekoyama che è esattamente l'opposto di Inugami, perchè assomiglia a un gatto ma ama i cani. Queste due ragazze si incontreranno e da lì inizieranno a frequentarsi e nascerà una specie di amore tra le due protagoniste, e poi...fine, questa è la trama descritta in tutta la sua semplicità, perché tutto il resto saranno scene della via di una qualsiasi liceale giapponese che si sono già viste e riviste nell'80% degli anime usciti in precedenza.
Come già detto i comportamenti delle due ragazze rispecchiano un po il comportamento di un comune gatto e di un comune cane: Inugami essendo la reincarnazione umana di un cane è molto vivace e sempre col sorriso stampato, infatti sarà lei quella che farà le prime mosse verso Nekoyama e prenderà sempre l'iniziativa, mentre invece il gatto, Nekoyama appunto, è molto più timida e in un certo senso insicura. In tutta la serie ci saranno altri personaggi che francamente potevano pure restarsene a casa dato che la serie si regge benissimo anche senza di loro, tra i tanti possiamo citare Aki che non è altro che la ragazza che sta in mezzo alle due protagoniste e che deve intervenire spesso per placare l'istintualità animalesca di Inugami.
A favore della regola secondo la quale gli opposti si attraggono, tra le due nascerà un' amore che sarà alla base della maggioranza delle gag comiche che fanno di questo anime una piccola perla di comicità apprezzabile da tutti.
Il reparto grafico è abbastanza buono per essere una serie di così poca durata mentre il reparto sono è composta da una sola ending della durata di pochi secondi che racconta con poche parole (e con i versi dei due animali interessati) la piccola storia presente in questa serie.
In conclusione di questa piccola recensione ritengo che sette sia il voto ideale per questa serie che riesce a compiere l'unico suo obiettivo, far ridere lo spettatore con le sue idiozie che nonostante siano improbabili e fuori da ogni filo logico, riescono a creare quel pathos narrativo con il quale noi che guardiamo ci adattiamo perfettamente alle diavolerie di questa serie e molto semplicemente, ci divertiamo.
La trama c'è ma solo se intendiamo questa come "successione di eventi", perché in realtà le puntate non sono legate da nessun filo logico e anzi possiamo dire che sono auto-conclusive. Il tutto parte da una classe che viene frequentata da queste due bizzarre ragazza: Inugami, una ragazza che può ricordare molto un cane sia per l'aspetto che per il carattere (da cui ne deriva anche il nome) ma che in realtà va pazza per i gatti, mentre invece dall'altro lato abbiamo nekoyama che è esattamente l'opposto di Inugami, perchè assomiglia a un gatto ma ama i cani. Queste due ragazze si incontreranno e da lì inizieranno a frequentarsi e nascerà una specie di amore tra le due protagoniste, e poi...fine, questa è la trama descritta in tutta la sua semplicità, perché tutto il resto saranno scene della via di una qualsiasi liceale giapponese che si sono già viste e riviste nell'80% degli anime usciti in precedenza.
Come già detto i comportamenti delle due ragazze rispecchiano un po il comportamento di un comune gatto e di un comune cane: Inugami essendo la reincarnazione umana di un cane è molto vivace e sempre col sorriso stampato, infatti sarà lei quella che farà le prime mosse verso Nekoyama e prenderà sempre l'iniziativa, mentre invece il gatto, Nekoyama appunto, è molto più timida e in un certo senso insicura. In tutta la serie ci saranno altri personaggi che francamente potevano pure restarsene a casa dato che la serie si regge benissimo anche senza di loro, tra i tanti possiamo citare Aki che non è altro che la ragazza che sta in mezzo alle due protagoniste e che deve intervenire spesso per placare l'istintualità animalesca di Inugami.
A favore della regola secondo la quale gli opposti si attraggono, tra le due nascerà un' amore che sarà alla base della maggioranza delle gag comiche che fanno di questo anime una piccola perla di comicità apprezzabile da tutti.
Il reparto grafico è abbastanza buono per essere una serie di così poca durata mentre il reparto sono è composta da una sola ending della durata di pochi secondi che racconta con poche parole (e con i versi dei due animali interessati) la piccola storia presente in questa serie.
In conclusione di questa piccola recensione ritengo che sette sia il voto ideale per questa serie che riesce a compiere l'unico suo obiettivo, far ridere lo spettatore con le sue idiozie che nonostante siano improbabili e fuori da ogni filo logico, riescono a creare quel pathos narrativo con il quale noi che guardiamo ci adattiamo perfettamente alle diavolerie di questa serie e molto semplicemente, ci divertiamo.
Come da consuetudine consolidata, nelle varie stagioni anime sono presenti alcuni corti. Questo corto fa onore alla bella stagione primaverile 2014.
Imugami e Nekoyama è un corto della stagione primaverile 2014 composto da 12 episodi di durata di circa 3 minuti ciascuno. L'opera deriva dall'omonimo manga yonkoma del 2011.
Trama: in un liceo giapponese vivono delle ragazze con caratteristiche animalesche (i cui cognomi denotano la tipologia animalesca d'appartenenza). Yachiyo Inugami è la "ragazza cane", istintiva, selvaggia, masochista e arrapata (e ama i gatti). Suzu Nekoyama è la "ragazza gatto", timida, tendenzialmente riservata, adora i pesci, odia l'acqua (e ama i cani). Il loro incontro è voluto dal destino e scatta un'attrazione animalesca reciproca. La storia narra di questa bizzarra attrazione e delle varie ragazze animali che ruotano attorno alle protagoniste.
Grafica: migliorabile ma accettabile nel complesso. Le ambientazioni sono semplici, complessivamente gradevoli, sebbene il grado di dettaglio non entusiasma. Le animazioni non sono nulla di che. Il character design non è sgradevole, ma appare un po' più smorto rispetto al manga.
Sonoro: gradevole e simpaticissimo. L'opening è ridotta ad una sorta di micropresentazione con qualche suonino. L'ending è simpatico e preponderante, spesso presente come OST all'interno degli episodi. OST carini, effetti sonori nella media. Doppiaggio molto bello.
Personaggi: più stereotipati di così si muore! Una caratterizzazione semplicistica, ridotta all'osso, "animalesca" e demenzialotta. Aspetti introspettivi ed evolutivi praticamente inesistenti. Interazione ottima.
Sceneggiatura: l'opera è semplicissima. La gestione lineare è minimalista. Ciascun episodio tratta di microspezzoni ambientati nel presente. Del passato non se ne parla praticamente mai. Il ritmo è veloce, tipico dei prodotti di questo tipo. Le scene "d'azione" si limitano a divertenti scaramucce. Il fanservice è quasi del tutto assente. I dialoghi sono molto simpatici e carini.
Finale: lo si può accettare unicamente perché l'anime è un corto che deriva da uno yonkoma. Il finale non è minimamente conclusivo, anche se è abbastanza carino e divertente.
In sintesi: "Imugami e Nekoyama" è senz'altro un corto molto piacevole e divertente. L'opera è piuttosto leggera e frivola ed è adatta a chiunque voglia farsi qualche risata nei ritagli di tempo.
Imugami e Nekoyama è un corto della stagione primaverile 2014 composto da 12 episodi di durata di circa 3 minuti ciascuno. L'opera deriva dall'omonimo manga yonkoma del 2011.
Trama: in un liceo giapponese vivono delle ragazze con caratteristiche animalesche (i cui cognomi denotano la tipologia animalesca d'appartenenza). Yachiyo Inugami è la "ragazza cane", istintiva, selvaggia, masochista e arrapata (e ama i gatti). Suzu Nekoyama è la "ragazza gatto", timida, tendenzialmente riservata, adora i pesci, odia l'acqua (e ama i cani). Il loro incontro è voluto dal destino e scatta un'attrazione animalesca reciproca. La storia narra di questa bizzarra attrazione e delle varie ragazze animali che ruotano attorno alle protagoniste.
Grafica: migliorabile ma accettabile nel complesso. Le ambientazioni sono semplici, complessivamente gradevoli, sebbene il grado di dettaglio non entusiasma. Le animazioni non sono nulla di che. Il character design non è sgradevole, ma appare un po' più smorto rispetto al manga.
Sonoro: gradevole e simpaticissimo. L'opening è ridotta ad una sorta di micropresentazione con qualche suonino. L'ending è simpatico e preponderante, spesso presente come OST all'interno degli episodi. OST carini, effetti sonori nella media. Doppiaggio molto bello.
Personaggi: più stereotipati di così si muore! Una caratterizzazione semplicistica, ridotta all'osso, "animalesca" e demenzialotta. Aspetti introspettivi ed evolutivi praticamente inesistenti. Interazione ottima.
Sceneggiatura: l'opera è semplicissima. La gestione lineare è minimalista. Ciascun episodio tratta di microspezzoni ambientati nel presente. Del passato non se ne parla praticamente mai. Il ritmo è veloce, tipico dei prodotti di questo tipo. Le scene "d'azione" si limitano a divertenti scaramucce. Il fanservice è quasi del tutto assente. I dialoghi sono molto simpatici e carini.
Finale: lo si può accettare unicamente perché l'anime è un corto che deriva da uno yonkoma. Il finale non è minimamente conclusivo, anche se è abbastanza carino e divertente.
In sintesi: "Imugami e Nekoyama" è senz'altro un corto molto piacevole e divertente. L'opera è piuttosto leggera e frivola ed è adatta a chiunque voglia farsi qualche risata nei ritagli di tempo.