You are Ms. Servant
Chi non vorrebbe avere una maid assassina alle proprie dipendenze? Probabilmente è questo che si è chiesto l'autore di "You are Ms. Servant", ricercando una trama per il suo manga che potesse risultare interessante al pubblico, e, a quanto sembra, ci ha preso, dato che la serie conta otto volumi in corso e ha ricevuto un adattamento anime. Ed è proprio di quest'ultimo che parliamo oggi in questa recensione.
La trama è molto semplice, una maid assassina, dopo la morte del suo precedente padrone, arriva alla casa del protagonista Hitoyoshi, reo di essere un lontano parente del deceduto, alla ricerca di un nuovo impiego. Dopo alcune vicende il ragazzo accetta di assumere la maid con il classico imbarazzo che contraddistingue tutti i più inetti protagonisti degli shonen. E questo è solo uno dei problemi che affligge questa serie: il protagonista è il classico personaggio gentile senza nessuna qualità che si ritrova circondato di waifu senza nessun motivo (perché sì, anche se non si tratta di un harem, il cast dei personaggi principali è quasi tutto femminile). La trama poi puzza molto di vecchio, per gran parte si sviluppa con episodi slice of life dove migliora il rapporto tra i due protagonisti, che si lega poi a una sotto-trama "misteriosa" legata al passato di assassina della maid e del rapporto del ragazzo con la famiglia. Il problema, come spesso accade in questo tipo di serie, è il poco contesto che viene dato al tutto: siamo in un Giappone attuale, ma sono presenti individui anormali, con capacità e forza sopra la media, ma il tutto viene trattato come se fosse una cosa secondaria al rapporto tra i protagonisti. Da spettatore avrei preferito che la storia andasse solo in una direzione, approfondendone meglio determinati aspetti.
Lato tecnico è una produzione di buona qualità, anche se ballerina in alcuni frangenti.
Concludendo, non è un anime che consiglio, soprattutto a chi mastica da tempo anime/manga, ma sicuramente può piacere ai ragazzi più giovani.
La trama è molto semplice, una maid assassina, dopo la morte del suo precedente padrone, arriva alla casa del protagonista Hitoyoshi, reo di essere un lontano parente del deceduto, alla ricerca di un nuovo impiego. Dopo alcune vicende il ragazzo accetta di assumere la maid con il classico imbarazzo che contraddistingue tutti i più inetti protagonisti degli shonen. E questo è solo uno dei problemi che affligge questa serie: il protagonista è il classico personaggio gentile senza nessuna qualità che si ritrova circondato di waifu senza nessun motivo (perché sì, anche se non si tratta di un harem, il cast dei personaggi principali è quasi tutto femminile). La trama poi puzza molto di vecchio, per gran parte si sviluppa con episodi slice of life dove migliora il rapporto tra i due protagonisti, che si lega poi a una sotto-trama "misteriosa" legata al passato di assassina della maid e del rapporto del ragazzo con la famiglia. Il problema, come spesso accade in questo tipo di serie, è il poco contesto che viene dato al tutto: siamo in un Giappone attuale, ma sono presenti individui anormali, con capacità e forza sopra la media, ma il tutto viene trattato come se fosse una cosa secondaria al rapporto tra i protagonisti. Da spettatore avrei preferito che la storia andasse solo in una direzione, approfondendone meglio determinati aspetti.
Lato tecnico è una produzione di buona qualità, anche se ballerina in alcuni frangenti.
Concludendo, non è un anime che consiglio, soprattutto a chi mastica da tempo anime/manga, ma sicuramente può piacere ai ragazzi più giovani.
