Invaders of the Rokujyoma!?
Devo partire col dire che innanzitutto questo anime lo avevo sottovalutato, sottostimandolo al solito harem con il protagonista pupazzo, eppure mi ha fatto ricredere.
Partendo come un ciclone dalla prima puntata e rimanendone rapito passo dopo passo, questa "inutile" commedia romantica ha il suo punto di forza nonché cardine della vicenda nell'irreale conquista di un appartamento economico situato in una certa posizione.
I diversi personaggi che colorano il cast nell'incomprensibile guerra (comica) di logoramento finiscono per legarsi a doppio senso in un misto di sentimenti che vanno dalla pura amicizia all'attrazione romantica, senza scadere del fanservice puro. Il tutto contornato dallo spirito goliardico dell'auto che ti fa spontaneamente ridere; la storia di per sé sicuramente non è innovativa (cambiando gli addendi sicuramente la formula rimane tale e quale), ma l'idea di base sulla scelta improbabile della conquista dell'appartamento è quanto meno originale.
La peculiarità di questo anime sono senza dubbio i personaggi comprimari, che rendono vivace tutto l'anime, anche se va detto che, come in tutti gli harem del genere medesimo, le situazioni alla fine sono sempre le stesse. L'idea di harem si ha fin da subito con un protagonista fedele a sé stesso nell'essere inutilmente mediocre, anche se è bello vederlo dimenarsi come un pesce fuor d'acqua tra le varie sfide.
I personaggi sono ben definiti nei loro ruoli: l'apatica (e manco tanto), la tsundere, la maggiorata e la goffa maghetta danno comunque spazio a una sceneggiatura poco scontata, fatta apposta per incasinare ancora di più il nostro protagonista; ogni personaggio ha un suo carattere e una propria "route", o almeno così vorrebbe. Immancabilmente, come un cane che si morsica la coda, fa tornare al punto di partenza emotivo il protagonista, ma coinvolge sempre più le sue "coinquiline" avversarie.
I colori e le animazioni sono ben fatte, quindi per il lato tecnico in realtà non ci sono né pecche né particolari lodi.
Considerando il tutto, l'anime mi è piaciuto; non è originale, ma si fa guardare, pur essendo scontato nel fanservice e in alcune gag più comuni.
Partendo come un ciclone dalla prima puntata e rimanendone rapito passo dopo passo, questa "inutile" commedia romantica ha il suo punto di forza nonché cardine della vicenda nell'irreale conquista di un appartamento economico situato in una certa posizione.
I diversi personaggi che colorano il cast nell'incomprensibile guerra (comica) di logoramento finiscono per legarsi a doppio senso in un misto di sentimenti che vanno dalla pura amicizia all'attrazione romantica, senza scadere del fanservice puro. Il tutto contornato dallo spirito goliardico dell'auto che ti fa spontaneamente ridere; la storia di per sé sicuramente non è innovativa (cambiando gli addendi sicuramente la formula rimane tale e quale), ma l'idea di base sulla scelta improbabile della conquista dell'appartamento è quanto meno originale.
La peculiarità di questo anime sono senza dubbio i personaggi comprimari, che rendono vivace tutto l'anime, anche se va detto che, come in tutti gli harem del genere medesimo, le situazioni alla fine sono sempre le stesse. L'idea di harem si ha fin da subito con un protagonista fedele a sé stesso nell'essere inutilmente mediocre, anche se è bello vederlo dimenarsi come un pesce fuor d'acqua tra le varie sfide.
I personaggi sono ben definiti nei loro ruoli: l'apatica (e manco tanto), la tsundere, la maggiorata e la goffa maghetta danno comunque spazio a una sceneggiatura poco scontata, fatta apposta per incasinare ancora di più il nostro protagonista; ogni personaggio ha un suo carattere e una propria "route", o almeno così vorrebbe. Immancabilmente, come un cane che si morsica la coda, fa tornare al punto di partenza emotivo il protagonista, ma coinvolge sempre più le sue "coinquiline" avversarie.
I colori e le animazioni sono ben fatte, quindi per il lato tecnico in realtà non ci sono né pecche né particolari lodi.
Considerando il tutto, l'anime mi è piaciuto; non è originale, ma si fa guardare, pur essendo scontato nel fanservice e in alcune gag più comuni.
Tra le varie serie della stagione estiva 2014, alcune sembrano essere passate in secondo piano. Tra queste, immeritatamente, spicca una graziosa commedia con elementi scolastici, sovrannaturali e di vita quotidiana: "Rokujōma no Shinryakusha!?".
"Rokujōma no Shinryakusha!?" è una serie della stagione estiva 2014 formata da dodici episodi di durata canonica. L'opera ha origine dall'omonima light novel del 2011, la quale ha ispirato un manga nel 2013.
Trama: Kōtarō Satomi è uno studente liceale che ha trovato una camera in affitto a basso prezzo. Le ragioni del costo irrisorio di 5000 yen al mese risiedono nel fatto che la camera dove alloggia il ragazzo è infestata dal fantasma di una ragazza morta. Come se non bastasse, non appena Kōtarō prende possesso della camera, giungono nuovi "ospiti indesiderati", una maghetta guerriera (ma tutti credono che sia semplicemente una cosplayer), una principessa proveniente da un altro pianeta e una sacerdotessa proveniente da un regno nel sottosuolo. Ciascuna di loro vuole conquistare la camera per i scopi più disparati, dando vita a una contesa che prevede varie sfide. Riuscirà Kōtarō a rivendicare la propria parte di camera? La contesa avrà mai fine? Quali imprese dovrà affrontare questo gruppo strampalato?
Grafica: il prodotto è piuttosto semplice, ma gradevole nel suo complesso. Le animazioni sono discretamente variegate, piacevoli alla vista, sebbene manchi quel grado di dettaglio che le esalterebbe maggiormente. Le animazioni sono buone, particolarmente rapide e fluide. Il character design è piuttosto semplice e carino, risultando fedele alla novel.
Sonoro: molto bello. L'opening è frizzante e allegra, l'ending è molto dinamica e piacevole all'udito, anche se le sonorità appaiono un po' bizzarre. OST molto belle. Effetti sonori appropriati all'opera. Doppiaggio molto buono.
Personaggi: semplici, eppure simpatici e ben caratterizzati. Una caratterizzazione molto allegra e frizzante, cui segue un discreto aspetto introspettivo e un buon fattore evolutivo. L'interazione è molto buona.
Sceneggiatura: l'opera è relativamente semplice, con una gestione temporale fluida e lineare. Sono presenti dei flashback sul passato dei personaggi. Il ritmo si attesta su medi livelli. Le scene d'azione si sprecano, sebbene la violenza sia utilizzata principalmente per scopi comici. È presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono piuttosto belli.
Finale: l'ultimo episodio è molto bello e dolce. Un finale d'opera che lascerebbe presupporre una seconda serie, ma, date le vendite, tale possibilità si fa alquanto labile. Ciononostante il finale conclude più che degnamente un'opera simpatica, divertente e a tratti commovente.
In sintesi, "Gli invasori del Rokujōma!?" risulta essere un gran bel prodotto. Una piccola serie molto carina e ben realizzata, capace di regalare il buonumore a chi la guarda. Data la natura dell'opera, chiunque può guardarla senza problemi.
"Rokujōma no Shinryakusha!?" è una serie della stagione estiva 2014 formata da dodici episodi di durata canonica. L'opera ha origine dall'omonima light novel del 2011, la quale ha ispirato un manga nel 2013.
Trama: Kōtarō Satomi è uno studente liceale che ha trovato una camera in affitto a basso prezzo. Le ragioni del costo irrisorio di 5000 yen al mese risiedono nel fatto che la camera dove alloggia il ragazzo è infestata dal fantasma di una ragazza morta. Come se non bastasse, non appena Kōtarō prende possesso della camera, giungono nuovi "ospiti indesiderati", una maghetta guerriera (ma tutti credono che sia semplicemente una cosplayer), una principessa proveniente da un altro pianeta e una sacerdotessa proveniente da un regno nel sottosuolo. Ciascuna di loro vuole conquistare la camera per i scopi più disparati, dando vita a una contesa che prevede varie sfide. Riuscirà Kōtarō a rivendicare la propria parte di camera? La contesa avrà mai fine? Quali imprese dovrà affrontare questo gruppo strampalato?
Grafica: il prodotto è piuttosto semplice, ma gradevole nel suo complesso. Le animazioni sono discretamente variegate, piacevoli alla vista, sebbene manchi quel grado di dettaglio che le esalterebbe maggiormente. Le animazioni sono buone, particolarmente rapide e fluide. Il character design è piuttosto semplice e carino, risultando fedele alla novel.
Sonoro: molto bello. L'opening è frizzante e allegra, l'ending è molto dinamica e piacevole all'udito, anche se le sonorità appaiono un po' bizzarre. OST molto belle. Effetti sonori appropriati all'opera. Doppiaggio molto buono.
Personaggi: semplici, eppure simpatici e ben caratterizzati. Una caratterizzazione molto allegra e frizzante, cui segue un discreto aspetto introspettivo e un buon fattore evolutivo. L'interazione è molto buona.
Sceneggiatura: l'opera è relativamente semplice, con una gestione temporale fluida e lineare. Sono presenti dei flashback sul passato dei personaggi. Il ritmo si attesta su medi livelli. Le scene d'azione si sprecano, sebbene la violenza sia utilizzata principalmente per scopi comici. È presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono piuttosto belli.
Finale: l'ultimo episodio è molto bello e dolce. Un finale d'opera che lascerebbe presupporre una seconda serie, ma, date le vendite, tale possibilità si fa alquanto labile. Ciononostante il finale conclude più che degnamente un'opera simpatica, divertente e a tratti commovente.
In sintesi, "Gli invasori del Rokujōma!?" risulta essere un gran bel prodotto. Una piccola serie molto carina e ben realizzata, capace di regalare il buonumore a chi la guarda. Data la natura dell'opera, chiunque può guardarla senza problemi.
Un insieme di episodi abbastanza piacevoli basati su una trama decisamente scarna e di cui ci si dimentica in fretta: in questo modo può essere sinteticamente descritto questo "Rokujouma no Shinryakusha!?", anime a metà fra il fantasy e lo slice of life che riesce di tanto in tanto a divertire lo spettatore, ma a cui manca decisamente un solido filo conduttore. Dopo un tentativo poco convinto di creare qualcosa di particolare il tutto si trasforma in un semplicissimo anime harem, che non spicca particolarmente rispetto ad altri già visti. La parte fantasy, invece, è a tratti ben curata, ma procede troppo a casaccio e mischia troppi generi per risultare credibile.
Il protagonista, Kotarou, all'inizio dei suoi anni del liceo decide - udite udite - di andare a vivere da solo. A favorire la sua ambizione è anche la disponibilità di un appartamento a basso costo che gli permetterà di non gravare eccessivamente sulle spalle dei genitori. Ben presto, però, il suo appartamento verrà invaso da una moltitudine di persone tutte interessate a impossessarsene per motivi diversi. Riepilogando, nell'ordine abbiamo: un fantasma che si trovava lì prima che lui arrivasse; una maghetta squinternata che offre il suo aiuto in quanto forze malvagie mirano a impossessarsi della casa; una principessa spaziale che mira a fare della casa la sua base da cui partire per ottenere la devozione dei Terrestri; la comandante delle truppe della civiltà degli uomini che vivono sottoterra per cui l'appartamento è indispensabile per iniziare l'invasione della Terra. Kotarou non ha nessuna intenzione di privarsi dell'appartamento, così viene stabilito che il possesso dello stesso spetterà al vincitore di una serie di giochi ideati apposta.
Tanto sforzo per descrivere la trama, francamente, non era necessario. Ben presto, più che una lotta per la conquista dell'appartamento, nasce una serena convivenza fra tutti questi particolari soggetti, e delle gare ci si dimentica completamente. Iniziano invece una serie di archi in cui Kotarou dedicherà le sue attenzioni ad ognuna delle avvenenti signorine che hanno invaso la sua stanza.
A qualcuno potrà sembrare divertente, per altri sarà un tormento; per il sottoscritto si tratta di un anime fondamentalmente mediocre che però riesce a proporre momenti molto piacevoli. Ci si chiede, e con grande perplessità, qual è il motivo di tanta complessità se poi dobbiamo assistere a un semplice harem; fatta questa osservazione si assegna la sufficienza a questo anime e si parte alla ricerca di qualcosa di meglio.
Il protagonista, Kotarou, all'inizio dei suoi anni del liceo decide - udite udite - di andare a vivere da solo. A favorire la sua ambizione è anche la disponibilità di un appartamento a basso costo che gli permetterà di non gravare eccessivamente sulle spalle dei genitori. Ben presto, però, il suo appartamento verrà invaso da una moltitudine di persone tutte interessate a impossessarsene per motivi diversi. Riepilogando, nell'ordine abbiamo: un fantasma che si trovava lì prima che lui arrivasse; una maghetta squinternata che offre il suo aiuto in quanto forze malvagie mirano a impossessarsi della casa; una principessa spaziale che mira a fare della casa la sua base da cui partire per ottenere la devozione dei Terrestri; la comandante delle truppe della civiltà degli uomini che vivono sottoterra per cui l'appartamento è indispensabile per iniziare l'invasione della Terra. Kotarou non ha nessuna intenzione di privarsi dell'appartamento, così viene stabilito che il possesso dello stesso spetterà al vincitore di una serie di giochi ideati apposta.
Tanto sforzo per descrivere la trama, francamente, non era necessario. Ben presto, più che una lotta per la conquista dell'appartamento, nasce una serena convivenza fra tutti questi particolari soggetti, e delle gare ci si dimentica completamente. Iniziano invece una serie di archi in cui Kotarou dedicherà le sue attenzioni ad ognuna delle avvenenti signorine che hanno invaso la sua stanza.
A qualcuno potrà sembrare divertente, per altri sarà un tormento; per il sottoscritto si tratta di un anime fondamentalmente mediocre che però riesce a proporre momenti molto piacevoli. Ci si chiede, e con grande perplessità, qual è il motivo di tanta complessità se poi dobbiamo assistere a un semplice harem; fatta questa osservazione si assegna la sufficienza a questo anime e si parte alla ricerca di qualcosa di meglio.
"Rokujouma no Shinryakusha!?" è uno di quegli anime che mi lascia abbastanza perplesso nel momento in cui mi ritrovo a decidere un voto effettivo da dargli. In questo caso si tratta, a parer mio, di un'opera piuttosto modesta (se non peggio) che, nelle sue dodici puntate, non riesce a esprimere molto, a parte un puro, e comunque salutare, divertimento. "Rokujouma no Shinryakusha!?" è una commedia fantasy, con alcuni elementi di magia e molto harem, anche se non volgare. Uscita nella stagione estiva del 2014, si ritrova a tenere il passo con serie alquanto più interessanti, non riuscendo di fatto a reggere il confronto con queste ultime.
La trama è semplice, anzi, fin troppo semplice, visto che, già dal primo episodio, vengono presentate tutte le principali candidate a entrare nell'harem di Koutarou Satomi, un ragazzo appena trasferitosi a vivere da solo in un piccolo appartamentino di soli sei tatami, con un affitto piuttosto misero. Il giovane, a quanto sembra, non vuole appesantire troppo il padre con spese inutili e decide così di incominciare questa nuova avventura in una dimora tutt'altro che principesca. Senza contare poi che, in un baleno, si ritrova circondato da quattro ragazze fortemente interessate, chi per un motivo chi per un altro, a impossessarsi della stanza 106 del condominio Corona.
Un fantasma che infestava già da tempo quel luogo, una piccola maghetta, preoccupata per l'addensarsi di una grande quantità di energia malefica, un abitante del sottomondo, desiderosa di edificare la propria base al fine di partire a conquistare il mondo in superficie, e infine una principessa extraterrestre con il compito di porre sotto le sue dipendenze il povero Koutarou, così da poter superare una prova del suo pianeta... insomma, un vero e proprio caos. A tutto ciò bisogna aggiungere la strana presenza di una ragazza dai capelli argentati che, fin dai primi minuti dell'anime, sembra misteriosamente legata al nostro eroe da chissà quale destino... peccato che, di fatto, scomparirà per quasi tutta la serie. Sostituita invece da Sakuraba Harumi, la presidentessa del club di cucito/uncinetto (wow, che club!), stranamente somigliante alla prima fanciulla. Koutarou prova forti sentimenti per Sakuraba e anch'essa sembra ricambiare questa forte passione per lui.
Detto fatto! Sono riuscito a elencare tutte le ragazze presenti nell'anime, anche se, a mio avviso, un piccolo taglio non avrebbe fatto male, visto che non ho citato ancora molte fanciulle in esso presente. Partendo dal fatto che la vicenda iniziale è alquanto bizzarra e un pochino banale sotto alcuni punti di vista (troppe cose messe assieme), bisogna aggiungere che la storia prosegue in modo simile, preferendo la risata a degli sviluppi effettivamente interessanti. Si possono subito circoscrivere alcuni archi narrativi che, man mano, approfondiscono il rapporto con una delle ragazze, preoccupate per ragioni diverse e minacciate da pericoli, se così si può dire, personalizzati al soggetto in questione.
Proprio sulle ragazze vorrei soffermarmi un pochino, in quanto, a parte il forte elemento "moe", che le rende senza dubbio carine e coccolose, esse appaiono abbastanza stereotipate, dotate di caratteri già visti in molte commedie. Forse l'unica che si distacca un pochino è Sanae, il fantasmino, ma non le viene dedicato più di qualche episodio. Le restanti non mostrano caratteristiche peculiari e, per tutta la serie, rimarranno su un livello di apparente superficialità.
Koutarou è il classico protagonista che, chissà come, riesce a conquistare il cuore delle fanciulle solamente guardandole negli occhi, anche se, devo ammettere che, in questo caso, nonostante si tratti di un anime harem, non ho riscontrato la classica folla di ragazze ai piedi dell'eroe principale. Certo, alcune mostrano un certo interesse, ma fin da subito ci sarà un prediletta che, di fatto, non appartiene neanche al quartetto principale: Sakuraba. Quest'ultima è la classica ragazza timida e cagionevole di salute... insomma, qualcosa di già visto.
La magia c'è, ma non è certo l'elemento principale, preferendole invece la comicità e il fattore commedia. Quest'ultimo ben orchestrato e, nel complesso piacevole.
Capitolo a parte per la grafica, che mostra un incredibile qualità, soprattutto tenendo conto del livello generale dell'opera. Colori accesi e brillanti, occhi luminosi e ambientazioni chiare e limpide, capaci di rendere al meglio la semplicità e la leggerezza di "Rokujouma no Shinryakusha!?".
Nonostante alcune piccole imperfezioni nel doppiaggio, in generale non era male e anche le musiche si attenevano bene alla situazione complessiva.
Insomma, molti difetti, ma anche abbastanza pregi da farmi titubare parecchio nell'attribuire a quest'opera un'insufficienza. È vero che non può definirsi un vero e proprio capolavoro e che molte questioni non solo rimangono irrisolte al termine della dodicesima puntata, ma appaiono anche piuttosto paradossali e contraddittorie. Tuttavia è anche vero che, fin da subito, non mostra mai l'intenzione di farsi più seria, anzi, cerca di mantenere sempre toni allegri e spensierati.
"Rokujouma no Shinryakusha!?" è un anime da incominciare più che altro come fonte di divertimento, un'opportunità di farsi quattro risate e niente di più. È sufficiente questo per attribuirgli la sufficienza? Forse...
Voto finale: 6 meno
La trama è semplice, anzi, fin troppo semplice, visto che, già dal primo episodio, vengono presentate tutte le principali candidate a entrare nell'harem di Koutarou Satomi, un ragazzo appena trasferitosi a vivere da solo in un piccolo appartamentino di soli sei tatami, con un affitto piuttosto misero. Il giovane, a quanto sembra, non vuole appesantire troppo il padre con spese inutili e decide così di incominciare questa nuova avventura in una dimora tutt'altro che principesca. Senza contare poi che, in un baleno, si ritrova circondato da quattro ragazze fortemente interessate, chi per un motivo chi per un altro, a impossessarsi della stanza 106 del condominio Corona.
Un fantasma che infestava già da tempo quel luogo, una piccola maghetta, preoccupata per l'addensarsi di una grande quantità di energia malefica, un abitante del sottomondo, desiderosa di edificare la propria base al fine di partire a conquistare il mondo in superficie, e infine una principessa extraterrestre con il compito di porre sotto le sue dipendenze il povero Koutarou, così da poter superare una prova del suo pianeta... insomma, un vero e proprio caos. A tutto ciò bisogna aggiungere la strana presenza di una ragazza dai capelli argentati che, fin dai primi minuti dell'anime, sembra misteriosamente legata al nostro eroe da chissà quale destino... peccato che, di fatto, scomparirà per quasi tutta la serie. Sostituita invece da Sakuraba Harumi, la presidentessa del club di cucito/uncinetto (wow, che club!), stranamente somigliante alla prima fanciulla. Koutarou prova forti sentimenti per Sakuraba e anch'essa sembra ricambiare questa forte passione per lui.
Detto fatto! Sono riuscito a elencare tutte le ragazze presenti nell'anime, anche se, a mio avviso, un piccolo taglio non avrebbe fatto male, visto che non ho citato ancora molte fanciulle in esso presente. Partendo dal fatto che la vicenda iniziale è alquanto bizzarra e un pochino banale sotto alcuni punti di vista (troppe cose messe assieme), bisogna aggiungere che la storia prosegue in modo simile, preferendo la risata a degli sviluppi effettivamente interessanti. Si possono subito circoscrivere alcuni archi narrativi che, man mano, approfondiscono il rapporto con una delle ragazze, preoccupate per ragioni diverse e minacciate da pericoli, se così si può dire, personalizzati al soggetto in questione.
Proprio sulle ragazze vorrei soffermarmi un pochino, in quanto, a parte il forte elemento "moe", che le rende senza dubbio carine e coccolose, esse appaiono abbastanza stereotipate, dotate di caratteri già visti in molte commedie. Forse l'unica che si distacca un pochino è Sanae, il fantasmino, ma non le viene dedicato più di qualche episodio. Le restanti non mostrano caratteristiche peculiari e, per tutta la serie, rimarranno su un livello di apparente superficialità.
Koutarou è il classico protagonista che, chissà come, riesce a conquistare il cuore delle fanciulle solamente guardandole negli occhi, anche se, devo ammettere che, in questo caso, nonostante si tratti di un anime harem, non ho riscontrato la classica folla di ragazze ai piedi dell'eroe principale. Certo, alcune mostrano un certo interesse, ma fin da subito ci sarà un prediletta che, di fatto, non appartiene neanche al quartetto principale: Sakuraba. Quest'ultima è la classica ragazza timida e cagionevole di salute... insomma, qualcosa di già visto.
La magia c'è, ma non è certo l'elemento principale, preferendole invece la comicità e il fattore commedia. Quest'ultimo ben orchestrato e, nel complesso piacevole.
Capitolo a parte per la grafica, che mostra un incredibile qualità, soprattutto tenendo conto del livello generale dell'opera. Colori accesi e brillanti, occhi luminosi e ambientazioni chiare e limpide, capaci di rendere al meglio la semplicità e la leggerezza di "Rokujouma no Shinryakusha!?".
Nonostante alcune piccole imperfezioni nel doppiaggio, in generale non era male e anche le musiche si attenevano bene alla situazione complessiva.
Insomma, molti difetti, ma anche abbastanza pregi da farmi titubare parecchio nell'attribuire a quest'opera un'insufficienza. È vero che non può definirsi un vero e proprio capolavoro e che molte questioni non solo rimangono irrisolte al termine della dodicesima puntata, ma appaiono anche piuttosto paradossali e contraddittorie. Tuttavia è anche vero che, fin da subito, non mostra mai l'intenzione di farsi più seria, anzi, cerca di mantenere sempre toni allegri e spensierati.
"Rokujouma no Shinryakusha!?" è un anime da incominciare più che altro come fonte di divertimento, un'opportunità di farsi quattro risate e niente di più. È sufficiente questo per attribuirgli la sufficienza? Forse...
Voto finale: 6 meno
Il compartimento tecnico per l'animazione, i disegni e la musica non è ottimo, ma comunque apprezzabile. Durante la visione dell'anime le scene lasceranno un senso di già visto e saranno solo poche caratteristiche della trama a differenziarlo da altre opere.
I personaggi sono stereotipati: oltre al classico protagonista pronto a tutto per il bene delle ragazze, abbiamo la perenne imbranata, la tsundere, la tettona di turno, ecc. Tra i personaggi troviamo inoltre un normalissimo essere umano di sesso femminile con il ruolo della padrona di casa, che però sarà in grado di tirare pugni avvolti dal fuoco. Già che c'erano potevano fare aliena o maga anche lei, tanto nel mucchio sarebbe stata la normalità.
L'anime sarà condito di gag stupide sparse qua e là (caratteristica non apprezzata data la mia avversità alla comicità spicciola di cine-panettone), alcune delle quali avranno motivazioni altrettanto stupide, come l'odio di Ruth per gli scarafaggi.
La trama parrebbe quanto meno un pochino interessante per il fatto che questi "invasori" sembrano avere qualcosa nel loro passato che li lega al protagonista e quindi darà un filo di mistero alle vicende, ma sarà un parziale buco nell'acqua, dato che come facciano persone di pianeti differenti ad avere il passato collegato non è chiaro (ad esempio).
Come se non bastasse alla base di tutta la storia vi è la lotta per la conquista di uno squallido appartamento da 6 tatami nel quale è racchiuso, guarda caso, qualcosa che interessa alieni, popoli antichi, fantasmi e maghi. Coincidenza abbastanza assurda.
Come prevedibile tutte le divergenze e la rivalità tra i personaggi spariranno col passare del tempo, lasciando spazio al classico buonismo e creando un forte legame di amicizia tra loro, facendogli dimenticare anche che lo scopo primario era la conquista.
Alla fine del 12esimo episodio si scoprirà finalmente la verità dietro al protagonista, ma non per questo si capirà come faccia ad avere i legami sopra citati con le ragazze invasori, così come non verrà spiegato cosa c'è dietro alla decisione di unirsi proprio al club di cucito, dato che a inizio anime viene affermato che vuole imparare a cucire per completare qualcosa.
L'anime non è totalmente pessimo, per quanto mi riguarda ottiene la sufficienza.
I personaggi sono stereotipati: oltre al classico protagonista pronto a tutto per il bene delle ragazze, abbiamo la perenne imbranata, la tsundere, la tettona di turno, ecc. Tra i personaggi troviamo inoltre un normalissimo essere umano di sesso femminile con il ruolo della padrona di casa, che però sarà in grado di tirare pugni avvolti dal fuoco. Già che c'erano potevano fare aliena o maga anche lei, tanto nel mucchio sarebbe stata la normalità.
L'anime sarà condito di gag stupide sparse qua e là (caratteristica non apprezzata data la mia avversità alla comicità spicciola di cine-panettone), alcune delle quali avranno motivazioni altrettanto stupide, come l'odio di Ruth per gli scarafaggi.
La trama parrebbe quanto meno un pochino interessante per il fatto che questi "invasori" sembrano avere qualcosa nel loro passato che li lega al protagonista e quindi darà un filo di mistero alle vicende, ma sarà un parziale buco nell'acqua, dato che come facciano persone di pianeti differenti ad avere il passato collegato non è chiaro (ad esempio).
Come se non bastasse alla base di tutta la storia vi è la lotta per la conquista di uno squallido appartamento da 6 tatami nel quale è racchiuso, guarda caso, qualcosa che interessa alieni, popoli antichi, fantasmi e maghi. Coincidenza abbastanza assurda.
Come prevedibile tutte le divergenze e la rivalità tra i personaggi spariranno col passare del tempo, lasciando spazio al classico buonismo e creando un forte legame di amicizia tra loro, facendogli dimenticare anche che lo scopo primario era la conquista.
Alla fine del 12esimo episodio si scoprirà finalmente la verità dietro al protagonista, ma non per questo si capirà come faccia ad avere i legami sopra citati con le ragazze invasori, così come non verrà spiegato cosa c'è dietro alla decisione di unirsi proprio al club di cucito, dato che a inizio anime viene affermato che vuole imparare a cucire per completare qualcosa.
L'anime non è totalmente pessimo, per quanto mi riguarda ottiene la sufficienza.
Se cercate una serie leggera (dove leggera è dire poco) dalle poche pretese, con buoni sentimenti che sfiorano l'irritante e il melenso, sparsi a profusione, questo Rokujouma no Shinryakusha fa decisamente per voi.
Non che sia una serie pessima o inguardabile (Glasslip, di questa stessa stagione estiva 2014, si è rivelato decisamente meno fruibile con la sua macchinosa ermeticità) peccato però, appunto, che spesso e volentieri dia l'impressione di un prodotto sfornato esclusivamente per scopi commerciali e che lasci costantemente in bocca un sapore di "già visto".
I personaggi, infatti, e qui siamo già in fase di disamina della serie in questione, sono qualcosa che definire stereotipato è dire poco. Ecco quindi il protagonista maschile, al centro del solito rondò di ragazzine belle come il sole, che rivela un animo coraggioso, gentile e leale, sempre pronto al sacrificio di se stesso per il bene delle fanciulle che gli ronzano attorno, nessuna esclusa. Un personaggio così, penso di averlo incontrato in almeno una decina di anime similari. E le ragazze stesse non sono da meno, con l'eterna imbranata, la tsundere, la fantasmina malinconica, ecc ecc. che noia...
Se la trama che i personaggi si trovano a recitare in questa serie, fosse almeno un po' più interessante di quella che ci viene propinata, l'estrema piattezza di questi personaggi potrebbe anche essere lasciata passare...viceversa si parte da un pretesto piuttosto sciocco e con poco appeal, per riunire i protagonisti (la contesa per l'economicissimo appartamento affittato dal protagonista maschile) con uno sviluppo che, ovviamente, è quanto di più prevedibile si possa immaginare, con i contrasti iniziali che piano piano vengono sanati, grazie alla soluzione dei vari drammi delle ragazzine, ognuna con il suo arco narrativo, e chiusura con festicciola natalizia, arricchita da tarallucci e vino (o meglio, se preferite, mochi e sakè) e volemose bene a profusione.
Il lavoro dei grafici è decisamente in linea con la pochezza descritta finora, con personaggi dal chara piuttosto piatto e dalle linee piuttosto semplici e grezze. Un po' meglio gli scenari, con una discreta palette di colori, ma niente che possa lasciare tracce indelebili nella memoria degli spettatori. Abbastanza asettica anche la colonna sonora, che, onestamente, non mi ha lasciato alcun motivo impresso nella memoria, segno evidente di un lavoro abbastanza poco approfondito.
Concludendo, un anime non brutto, comunque sia la serie si lascia guardare, a patto di non avere davvero pretese ed accontentarsi di battute umoristiche viste e riviste (quando presenti, scordatevi i ritmi incalzanti delle gags di Barakamon, per capirsi).
Sicuramente siamo di fronte ad un prodotto abbastanza commerciale, studiato per gli otaku nipponici, che non mancheranno di appassionarsi ai vari gadgets legati alla serie.
Non che sia una serie pessima o inguardabile (Glasslip, di questa stessa stagione estiva 2014, si è rivelato decisamente meno fruibile con la sua macchinosa ermeticità) peccato però, appunto, che spesso e volentieri dia l'impressione di un prodotto sfornato esclusivamente per scopi commerciali e che lasci costantemente in bocca un sapore di "già visto".
I personaggi, infatti, e qui siamo già in fase di disamina della serie in questione, sono qualcosa che definire stereotipato è dire poco. Ecco quindi il protagonista maschile, al centro del solito rondò di ragazzine belle come il sole, che rivela un animo coraggioso, gentile e leale, sempre pronto al sacrificio di se stesso per il bene delle fanciulle che gli ronzano attorno, nessuna esclusa. Un personaggio così, penso di averlo incontrato in almeno una decina di anime similari. E le ragazze stesse non sono da meno, con l'eterna imbranata, la tsundere, la fantasmina malinconica, ecc ecc. che noia...
Se la trama che i personaggi si trovano a recitare in questa serie, fosse almeno un po' più interessante di quella che ci viene propinata, l'estrema piattezza di questi personaggi potrebbe anche essere lasciata passare...viceversa si parte da un pretesto piuttosto sciocco e con poco appeal, per riunire i protagonisti (la contesa per l'economicissimo appartamento affittato dal protagonista maschile) con uno sviluppo che, ovviamente, è quanto di più prevedibile si possa immaginare, con i contrasti iniziali che piano piano vengono sanati, grazie alla soluzione dei vari drammi delle ragazzine, ognuna con il suo arco narrativo, e chiusura con festicciola natalizia, arricchita da tarallucci e vino (o meglio, se preferite, mochi e sakè) e volemose bene a profusione.
Il lavoro dei grafici è decisamente in linea con la pochezza descritta finora, con personaggi dal chara piuttosto piatto e dalle linee piuttosto semplici e grezze. Un po' meglio gli scenari, con una discreta palette di colori, ma niente che possa lasciare tracce indelebili nella memoria degli spettatori. Abbastanza asettica anche la colonna sonora, che, onestamente, non mi ha lasciato alcun motivo impresso nella memoria, segno evidente di un lavoro abbastanza poco approfondito.
Concludendo, un anime non brutto, comunque sia la serie si lascia guardare, a patto di non avere davvero pretese ed accontentarsi di battute umoristiche viste e riviste (quando presenti, scordatevi i ritmi incalzanti delle gags di Barakamon, per capirsi).
Sicuramente siamo di fronte ad un prodotto abbastanza commerciale, studiato per gli otaku nipponici, che non mancheranno di appassionarsi ai vari gadgets legati alla serie.