Jayce, il cavaliere dello spazio
Nelle TV locali italiane ai tempi dei gloriosi anni '80 imperava una serie a dir poco grandiosa: Jayce il cavaliere dello spazio, conosciuto a livello internazionale come Jayce and the wheeled warriors. Questa è una delle prime serie in assoluto a presentare la fusione dei generi fantasy e fantascientifico, oltre ad essere una produzione di natura ibrida nippo/franco/americana. Tale produzione rappresenta un trinomio riuscito di collaborazione internazionale, innovazione e grande coinvolgimento emotivo.
Jayce and the wheeled warriors è una serie della stagione autunnale 1985 composta da 65 episodi di durata canonica. L'opera nasce come serie animata.
Trama:
"Thundering across the stars, to save the universe from the Monster Minds...
Jayce searches for his father, to unite the magic root and lead his Lightning League to victory over the changing form of SawBoss.
Wheeled Warriors explode into battle... Lightning Strikes!"
L'opening della serie coinvolgeva immediatamente lo spettatore raccontando l'incipit della trama. Audric è un botanico e biotecnologo che voleva il bene dell'umanità e delle altre razze senzienti. Con l'intento di creare una pianta capace di adattarsi e sopravvivere in ogni pianeta, egli fu l'accidentale artefice dei Monster Minds, ossia feroci creature vegetali mutanti capitanate da Saw Boss, il loro spietato leader. Audric fuggì dal laboratorio prima che i Monster Minds riuscissero ad ucciderlo, poiché in possesso della "radice magica", una pianta in grado di debellare la minaccia dei Monster Minds. Egli affida una metà della radice al figlio Jayce tramite il servitore Oon, una piccola armatura senziente. Jayce radunerà a sé i "Figli del Fulmine", ossia un gruppo di eroi che combatteranno i Monster Minds ovunque si trovino nell'universo. I combattimenti si svolgeranno principalmente nello spazio e sulla terraferma tramite l'utilizzo di veicoli armati di ultima generazione.
Grafica: ottima. Il comparto grafico risulta ottimo per l'epoca. Bellissime le animazioni, straordinariamente varie e curate in ogni dettaglio. Ottime le animazioni, fluide e frenetiche. Character design bello e aggressivo. Mecha design fantastico. Monster design convincente e ben fatto.
Sonoro: eccelso. Tutto richiama lo splendore e la potenza degli anni '80, a cominciare da un opening a dir poco magistrale, cantata dal celebre Shuki Levy. Lo stesso dicasi per l'ending, evocativa al massimo. Gli OST sono fantastici per sonorità e per bellezza, richiamando lo stile futuristico dell'epoca. Ottimi effetti sonori. L'adattamento italiano era splendido (ben superiore agli standard dell'epoca) fino a quando la voce di Jayce fu rimpiazzata con quella di Davide Garbolino, il che ha rovinato il carisma del personaggio.
Personaggi: nulla da eccepire sui personaggi. Splendida caratterizzazione, ottimo fattore evolutivo nonostante sia preservato lo stile dei personaggi. Il fattore psicologico è più ridotto per massimizzare le scene d'azione. Interazione ai massimi livelli.
Sceneggiatura: l'opera è realizzata con grande linearità e con una continuità temporale nonostante la notevole presenza di episodi autoconclusivi. La gestione temporale risulta fluida e scorrevole e il ritmo s'attesta su livelli veloci. L'azione è onnipresente, così come sono presenti diversi combattimenti in cui è presente la morte e la devastazione. Non esiste fanservice. I dialoghi sono ottimi.
Finale: non pervenuto. Questa è la nota più dolente dell'intera serie. Nonostante l'ottimo successo iniziale, la serie perse ascolti e s'interruppe al 65esimo episodio. Sebbene il 65esimo sia un episodio conclusivo, la serie rimane aperta e irrisolta a livello di grandi tematiche, lasciando Audric vagante nell'universo e priva di una battaglia finale.
In sintesi: Jayce and the wheeled warriors è uno dei grandi capolavori mancati dell'animazione degli anni '80. Un'opera innovativa nel suo genere che ha dato molto e che poteva offrire molto di più, se solo si ci fosse stata la possibilità di poterla concludere. Sarebbe splendido vedere un remake della serie compreso di saga finale. La serie è consigliata a chiunque ricerchi l'essenza più autentica degli anni '80, agli appassionati del genere fantascientifico e del fantasy.
Jayce and the wheeled warriors è una serie della stagione autunnale 1985 composta da 65 episodi di durata canonica. L'opera nasce come serie animata.
Trama:
"Thundering across the stars, to save the universe from the Monster Minds...
Jayce searches for his father, to unite the magic root and lead his Lightning League to victory over the changing form of SawBoss.
Wheeled Warriors explode into battle... Lightning Strikes!"
L'opening della serie coinvolgeva immediatamente lo spettatore raccontando l'incipit della trama. Audric è un botanico e biotecnologo che voleva il bene dell'umanità e delle altre razze senzienti. Con l'intento di creare una pianta capace di adattarsi e sopravvivere in ogni pianeta, egli fu l'accidentale artefice dei Monster Minds, ossia feroci creature vegetali mutanti capitanate da Saw Boss, il loro spietato leader. Audric fuggì dal laboratorio prima che i Monster Minds riuscissero ad ucciderlo, poiché in possesso della "radice magica", una pianta in grado di debellare la minaccia dei Monster Minds. Egli affida una metà della radice al figlio Jayce tramite il servitore Oon, una piccola armatura senziente. Jayce radunerà a sé i "Figli del Fulmine", ossia un gruppo di eroi che combatteranno i Monster Minds ovunque si trovino nell'universo. I combattimenti si svolgeranno principalmente nello spazio e sulla terraferma tramite l'utilizzo di veicoli armati di ultima generazione.
Grafica: ottima. Il comparto grafico risulta ottimo per l'epoca. Bellissime le animazioni, straordinariamente varie e curate in ogni dettaglio. Ottime le animazioni, fluide e frenetiche. Character design bello e aggressivo. Mecha design fantastico. Monster design convincente e ben fatto.
Sonoro: eccelso. Tutto richiama lo splendore e la potenza degli anni '80, a cominciare da un opening a dir poco magistrale, cantata dal celebre Shuki Levy. Lo stesso dicasi per l'ending, evocativa al massimo. Gli OST sono fantastici per sonorità e per bellezza, richiamando lo stile futuristico dell'epoca. Ottimi effetti sonori. L'adattamento italiano era splendido (ben superiore agli standard dell'epoca) fino a quando la voce di Jayce fu rimpiazzata con quella di Davide Garbolino, il che ha rovinato il carisma del personaggio.
Personaggi: nulla da eccepire sui personaggi. Splendida caratterizzazione, ottimo fattore evolutivo nonostante sia preservato lo stile dei personaggi. Il fattore psicologico è più ridotto per massimizzare le scene d'azione. Interazione ai massimi livelli.
Sceneggiatura: l'opera è realizzata con grande linearità e con una continuità temporale nonostante la notevole presenza di episodi autoconclusivi. La gestione temporale risulta fluida e scorrevole e il ritmo s'attesta su livelli veloci. L'azione è onnipresente, così come sono presenti diversi combattimenti in cui è presente la morte e la devastazione. Non esiste fanservice. I dialoghi sono ottimi.
Finale: non pervenuto. Questa è la nota più dolente dell'intera serie. Nonostante l'ottimo successo iniziale, la serie perse ascolti e s'interruppe al 65esimo episodio. Sebbene il 65esimo sia un episodio conclusivo, la serie rimane aperta e irrisolta a livello di grandi tematiche, lasciando Audric vagante nell'universo e priva di una battaglia finale.
In sintesi: Jayce and the wheeled warriors è uno dei grandi capolavori mancati dell'animazione degli anni '80. Un'opera innovativa nel suo genere che ha dato molto e che poteva offrire molto di più, se solo si ci fosse stata la possibilità di poterla concludere. Sarebbe splendido vedere un remake della serie compreso di saga finale. La serie è consigliata a chiunque ricerchi l'essenza più autentica degli anni '80, agli appassionati del genere fantascientifico e del fantasy.