MADLAX
Ho trovato "MADLAX" un anime piacevole e leggero da guardare. Diversamente da come potrebbe apparire, non si tratta di un anime dove il protagonista di turno è coinvolto in ogni episodio in sparatorie e uccisioni, bensì vi è una storia ben definita e articolata.
La trama si svolge tra due Paesi completamente diversi tra loro: lo stato di Nafrece, un luogo moderno e pacifico, e il regno di Gazth-Sonika, dove da dodici anni vi è una guerra civile tra l'Esercito Reale e i soldati della Resistenza Armata.
Nel primo abita Margareth Burton, una ragazza di diciassette anni all'apparenza svampita, conseguenza in realtà della sua amnesia, essendo priva di qualsiasi ricordo precedente a dodici anni prima; nel secondo vive Madlax, una bella e implacabile mercenaria al soldo di SSS, un uomo misterioso che periodicamente le telefonerà per affidarle incarichi vari, da assassinii a protezioni, anch'essa priva di qualsiasi ricordo risalente a dodici anni prima e con un obbiettivo: trovare suo padre, del quale ha un vago ricordo, convinta che si trovi ancora da qualche parte nel regno.
Seppur molto lontane tra loro, è da subito chiaro che tra le due protagoniste ci sia un nesso, e grazie agli sviluppi della trama, complici le vicende legate a loro ma anche ai vari co-protagonisti, le due ragazze si troveranno a dover fare i conti con un nemico comune: una pericolosa organizzazione segreta di nome Enfant.
Ho trovato la storia molto bella e intrigante, in quanto non è composta solo da azione e sparatorie, ma è anche ricca di mistero e presenta una buona narrazione. Gli episodi hanno ritmi vari, alcuni sono più dediti all'azione, mentre in altri prevalgono gli elementi narrativi. La storia si articola perfettamente per tutti i ventisei episodi, ognuno dei quali (quale più, quale meno) aggiunge un tassello importante per giungere alla conclusione. Il tutto risulta molto comprensibile e leggero, data la fluidità di ogni episodio, l'assenza di punti morti e grazie a colpi di scena non troppo destabilizzanti.
Tutti i personaggi della serie sono ben caratterizzati, carismatici e approfonditi: hanno tutti una propria personalità ben definita e risultano molto apprezzabili; inoltre ognuno di loro svolge un ruolo chiave all'interno della trama.
Graficamente l'anime è realizzato molto bene, con ambientazioni ricche di dettagli e oggetti (come armi e auto, entrambi quasi sempre riconoscibili) rappresentati fedelmente. Il character design, seppur non memorabile, è composto da personaggi belli e sempre apprezzabili.
Il comparto sonoro è ottimo: tutti i suoni, dal rombo dei motori alle sparatorie, sono molto fedeli e rendono la visione abbastanza coinvolgente.
Bella anche la colonna sonora, alcuni temi mi sono piaciuti parecchio; mi è piaciuta l'opening, un po' meno l'ending.
Per concludere, "MADLAX" è un anime intrigante, ben narrato, ricco di azione ed elementi narrativi, e al contempo leggero da guardare. Consiglio agli appassionati del genere azione, sparatutto e mistero di guardarlo!
La trama si svolge tra due Paesi completamente diversi tra loro: lo stato di Nafrece, un luogo moderno e pacifico, e il regno di Gazth-Sonika, dove da dodici anni vi è una guerra civile tra l'Esercito Reale e i soldati della Resistenza Armata.
Nel primo abita Margareth Burton, una ragazza di diciassette anni all'apparenza svampita, conseguenza in realtà della sua amnesia, essendo priva di qualsiasi ricordo precedente a dodici anni prima; nel secondo vive Madlax, una bella e implacabile mercenaria al soldo di SSS, un uomo misterioso che periodicamente le telefonerà per affidarle incarichi vari, da assassinii a protezioni, anch'essa priva di qualsiasi ricordo risalente a dodici anni prima e con un obbiettivo: trovare suo padre, del quale ha un vago ricordo, convinta che si trovi ancora da qualche parte nel regno.
Seppur molto lontane tra loro, è da subito chiaro che tra le due protagoniste ci sia un nesso, e grazie agli sviluppi della trama, complici le vicende legate a loro ma anche ai vari co-protagonisti, le due ragazze si troveranno a dover fare i conti con un nemico comune: una pericolosa organizzazione segreta di nome Enfant.
Ho trovato la storia molto bella e intrigante, in quanto non è composta solo da azione e sparatorie, ma è anche ricca di mistero e presenta una buona narrazione. Gli episodi hanno ritmi vari, alcuni sono più dediti all'azione, mentre in altri prevalgono gli elementi narrativi. La storia si articola perfettamente per tutti i ventisei episodi, ognuno dei quali (quale più, quale meno) aggiunge un tassello importante per giungere alla conclusione. Il tutto risulta molto comprensibile e leggero, data la fluidità di ogni episodio, l'assenza di punti morti e grazie a colpi di scena non troppo destabilizzanti.
Tutti i personaggi della serie sono ben caratterizzati, carismatici e approfonditi: hanno tutti una propria personalità ben definita e risultano molto apprezzabili; inoltre ognuno di loro svolge un ruolo chiave all'interno della trama.
Graficamente l'anime è realizzato molto bene, con ambientazioni ricche di dettagli e oggetti (come armi e auto, entrambi quasi sempre riconoscibili) rappresentati fedelmente. Il character design, seppur non memorabile, è composto da personaggi belli e sempre apprezzabili.
Il comparto sonoro è ottimo: tutti i suoni, dal rombo dei motori alle sparatorie, sono molto fedeli e rendono la visione abbastanza coinvolgente.
Bella anche la colonna sonora, alcuni temi mi sono piaciuti parecchio; mi è piaciuta l'opening, un po' meno l'ending.
Per concludere, "MADLAX" è un anime intrigante, ben narrato, ricco di azione ed elementi narrativi, e al contempo leggero da guardare. Consiglio agli appassionati del genere azione, sparatutto e mistero di guardarlo!
“Madlax” è un anime di ventisei episodi prodotto nel 2004 dallo studio Bee Train. Diretto da Koichi Mashimo, esso appartiene alla trilogia delle “ragazze con la pistola”, di cui fanno parte il precedente “Noir” e il successivo “El cazador de la bruja”.
La storia si svolge su due fronti diversi. Da un lato abbiamo Madlax, bella mercenaria senza ricordi che opera a Gazth-Sonika, paese del sud-est asiatico lacerato da dodici anni da una sanguinosa guerra civile; dall’altro troviamo Margaret, diciassettenne di nobili origini che vive nella tranquilla cittadina europea di Nafrece. Qual è l’oscuro legame che unisce queste due ragazze diametralmente opposte?
Rispetto a “Noir”, “Madlax” fa sicuramente parecchi passi in avanti. Il ritmo, infatti, è molto più veloce: invece di svelare solo alla fine il mistero insinuatosi già all’inizio della serie, in ogni episodio verranno snocciolati piccoli indizi che terranno alto il livello dello spettatore e lo indurranno a proseguire la visione dell’opera. Tanti tasselli si uniranno per formare il complesso puzzle, che tuttavia si riempirà dei pezzi fondamentali solo in dirittura d’arrivo. C’è da dire, però, che verso le ultime battute gli episodi diventeranno un po’ troppo dispersivi, e non faranno che procrastinare eccessivamente la tanto attesa rivelazione della verità. Assieme a questa gestione degli episodi tutto sommato migliore, anche la “struttura” risulta alquanto innovativa, sia rispetto a “Noir” che a “El Cazador”. In questi ultimi, infatti, le due protagoniste si uniscono fin da subito e vivono assieme varie vicissitudini; nell’opera in questione, invece, passerà del tempo prima che Madlax e Margaret si incontrino. Per i primi episodi si giocherà dunque sull’alternanza tra le vite delle due ragazze, che poi cominceranno lentamente, anche se in maniera indiretta, a intrecciarsi. Più interessante, complessa e appassionante anche la storia, intrisa di affascinanti richiami esoterici. Questa svolta mistica, che non stona con il lato più realistico dell’anime, si arricchisce di temi e riflessioni importanti, quali la continua ricerca della verità e di sé stessi, o il folle desiderio di un ritorno agli istinti aggressivi e primordiali dell’uomo. Purtroppo l’episodio finale non chiude in bellezza quella che sarebbe potuta essere un’ottima serie: alcuni dialoghi e sviluppi, infatti, mi sono sembrati alquanto confusi e contrastanti.
Un miglior lavoro è stato compiuto anche per quanto riguarda i personaggi. Al cast striminzito di “Noir” se ne sostituisce uno più folto, in cui agiscono comprimari ben costruiti e caratterizzati. É il caso, ad esempio, di Vanessa, Elenore o Carrossea, tutti egualmente approfonditi e oggetto di una buona introspezione psicologica. É difficile, invece, analizzare le due protagoniste senza cadere nello spoiler, poiché la loro personalità è profondamente influenzata dalla loro natura. Prendendoli come personaggi “normali”, così come ci appaiono prima che i misteri siano sciolti, si può dire però che Madlax sia quella meglio costruita. La mercenaria, infatti, possiede più sfaccettature e va incontro a più cambiamenti di Margaret, che risulta quasi vuota e statica.
Il comparto visivo è leggermente migliorato, ma ancora non soddisfa pienamente. Il character design spesso impreciso si accompagna infatti ad animazioni a volte legnose e a sfondi nella media. Superbo, come sempre, il comparto musicale interamente affidato a Yuki Kajiura. Tra le OST più memorabili ricordiamo “Margaret”, “Madlax”, “To find your flower” e “Saints”; belle anche le insert song “Nowhere” e “I’m here” e l’opening “Hitomi no Kakera”.
In conclusione, “Madlax” si presenta come un anime interessante, con misteri intriganti, temi per nulla scontati e buoni personaggi. Tra le pecche, da segnalare degli ultimi episodi troppo dispersivi, un finale non proprio appagante e una protagonista (Margaret) un po’ debole. Le musiche, come d’abitudine, rappresentano la punta di diamante dell’opera. Voto: 7 e mezzo.
La storia si svolge su due fronti diversi. Da un lato abbiamo Madlax, bella mercenaria senza ricordi che opera a Gazth-Sonika, paese del sud-est asiatico lacerato da dodici anni da una sanguinosa guerra civile; dall’altro troviamo Margaret, diciassettenne di nobili origini che vive nella tranquilla cittadina europea di Nafrece. Qual è l’oscuro legame che unisce queste due ragazze diametralmente opposte?
Rispetto a “Noir”, “Madlax” fa sicuramente parecchi passi in avanti. Il ritmo, infatti, è molto più veloce: invece di svelare solo alla fine il mistero insinuatosi già all’inizio della serie, in ogni episodio verranno snocciolati piccoli indizi che terranno alto il livello dello spettatore e lo indurranno a proseguire la visione dell’opera. Tanti tasselli si uniranno per formare il complesso puzzle, che tuttavia si riempirà dei pezzi fondamentali solo in dirittura d’arrivo. C’è da dire, però, che verso le ultime battute gli episodi diventeranno un po’ troppo dispersivi, e non faranno che procrastinare eccessivamente la tanto attesa rivelazione della verità. Assieme a questa gestione degli episodi tutto sommato migliore, anche la “struttura” risulta alquanto innovativa, sia rispetto a “Noir” che a “El Cazador”. In questi ultimi, infatti, le due protagoniste si uniscono fin da subito e vivono assieme varie vicissitudini; nell’opera in questione, invece, passerà del tempo prima che Madlax e Margaret si incontrino. Per i primi episodi si giocherà dunque sull’alternanza tra le vite delle due ragazze, che poi cominceranno lentamente, anche se in maniera indiretta, a intrecciarsi. Più interessante, complessa e appassionante anche la storia, intrisa di affascinanti richiami esoterici. Questa svolta mistica, che non stona con il lato più realistico dell’anime, si arricchisce di temi e riflessioni importanti, quali la continua ricerca della verità e di sé stessi, o il folle desiderio di un ritorno agli istinti aggressivi e primordiali dell’uomo. Purtroppo l’episodio finale non chiude in bellezza quella che sarebbe potuta essere un’ottima serie: alcuni dialoghi e sviluppi, infatti, mi sono sembrati alquanto confusi e contrastanti.
Un miglior lavoro è stato compiuto anche per quanto riguarda i personaggi. Al cast striminzito di “Noir” se ne sostituisce uno più folto, in cui agiscono comprimari ben costruiti e caratterizzati. É il caso, ad esempio, di Vanessa, Elenore o Carrossea, tutti egualmente approfonditi e oggetto di una buona introspezione psicologica. É difficile, invece, analizzare le due protagoniste senza cadere nello spoiler, poiché la loro personalità è profondamente influenzata dalla loro natura. Prendendoli come personaggi “normali”, così come ci appaiono prima che i misteri siano sciolti, si può dire però che Madlax sia quella meglio costruita. La mercenaria, infatti, possiede più sfaccettature e va incontro a più cambiamenti di Margaret, che risulta quasi vuota e statica.
Il comparto visivo è leggermente migliorato, ma ancora non soddisfa pienamente. Il character design spesso impreciso si accompagna infatti ad animazioni a volte legnose e a sfondi nella media. Superbo, come sempre, il comparto musicale interamente affidato a Yuki Kajiura. Tra le OST più memorabili ricordiamo “Margaret”, “Madlax”, “To find your flower” e “Saints”; belle anche le insert song “Nowhere” e “I’m here” e l’opening “Hitomi no Kakera”.
In conclusione, “Madlax” si presenta come un anime interessante, con misteri intriganti, temi per nulla scontati e buoni personaggi. Tra le pecche, da segnalare degli ultimi episodi troppo dispersivi, un finale non proprio appagante e una protagonista (Margaret) un po’ debole. Le musiche, come d’abitudine, rappresentano la punta di diamante dell’opera. Voto: 7 e mezzo.
Non a caso questa recensione sarà in larga parte basata sul confronto con un altro titolo del suo genere, anch'esso appartenente al filone "donne e pallottole" e rispondente al nome di "Noir", titolo col quale potrebbe essere tranquillamente raffrontato sotto molteplici aspetti; del resto, anche lo staff di produzione è lo stesso. Le atmosfere sono pressappoco le medesime, seppur, essendo realizzato ben tre anni dopo, l'aspetto grafico ne giova moltissimo. La soundtrack è favolosa (quasi quanto quella di "Noir"), molto varia e profonda, una colonna sonora molto al di sopra della media.
Il primo episodio ci catapulta immediatamente in una giungla, in piena zona di guerra: inizieremo a prendere confidenza con quella che sarà la protagonista principale. Nel secondo episodio faremo la conoscenza della "coprotagonista", e si tratterà di una fase decisamente più lenta, totalmente priva di azione. Differentemente da quanto accadeva in "Noir", dove non c'era praticamente mai un attimo di tregua, troveremo abbastanza frequentemente questo tipo di "alti e bassi". A parte quest'aspetto, le atmosfere della prima parte dell'opera sono incredibilmente simili. Pur avendo due storie e due caratteri completamente diversi, anche le protagoniste ricordano moltissimo le loro controparti "noiresche".
Descrivendo "MADLAX", parliamo di un'opera mediamente di ottimo livello e di grande spessore; ciononostante non mi sento di fargli un grosso torto definendola come una "brutta e malriuscita" copia di "Noir". C'è molta meno azione e le atmosfere di guerriglia sortiscono meno fascino rispetto a quelle "urbane" presenti nel suo predecessore. "Noir" era in grado di mantenere vivo l'interesse dello spettatore dal primo all'ultimo episodio, cosa che in questo caso non è altrettanto probabile. Purtroppo poi è giungendo alle battute conclusive che larga parte dei meriti guadagnati da quest'anime vanno a farsi benedire.
Il voto che assegnerò a quest'opera è un 7, valutazione pienamente giustificata dal comparto audio/video, dalle musiche e dal trasporto che la trama riesce a tenere vivo per buona parte della storia; le fasi finali mi hanno lasciato interdetto, se avessi dovuto valutare solo quelle sarebbe stata un'insufficienza pesante e stra-meritata. Il finale decolla dai binari del realismo andando ad affondare in qualcosa di assurdo, esoterico, incoerente e ridicolo. Con un finale diverso "MADLAX" poteva tranquillamente ambire a un 8 pieno; in questo modo invece mi sento quasi di sopravvalutarlo, cosciente del fatto di aver assistito a uno dei finali peggiori che abbia mai visto e che riesce tranquillamente a rovinare l'intera storia. Seguire una serie, appassionarcisi e veder rovinato tutto nelle battute conclusive è qualcosa di veramente demoralizzante, verrebbe voglia di bocciare l'intero anime, perché "sbagliare" un finale significa anche rovinare quanto di buono si è fatto in precedenza. Dovrebbe invece essere la fase maggiormente curata di ogni opera, qualcosa capace di valorizzarla e non di distruggerla.
Peccato!
Il primo episodio ci catapulta immediatamente in una giungla, in piena zona di guerra: inizieremo a prendere confidenza con quella che sarà la protagonista principale. Nel secondo episodio faremo la conoscenza della "coprotagonista", e si tratterà di una fase decisamente più lenta, totalmente priva di azione. Differentemente da quanto accadeva in "Noir", dove non c'era praticamente mai un attimo di tregua, troveremo abbastanza frequentemente questo tipo di "alti e bassi". A parte quest'aspetto, le atmosfere della prima parte dell'opera sono incredibilmente simili. Pur avendo due storie e due caratteri completamente diversi, anche le protagoniste ricordano moltissimo le loro controparti "noiresche".
Descrivendo "MADLAX", parliamo di un'opera mediamente di ottimo livello e di grande spessore; ciononostante non mi sento di fargli un grosso torto definendola come una "brutta e malriuscita" copia di "Noir". C'è molta meno azione e le atmosfere di guerriglia sortiscono meno fascino rispetto a quelle "urbane" presenti nel suo predecessore. "Noir" era in grado di mantenere vivo l'interesse dello spettatore dal primo all'ultimo episodio, cosa che in questo caso non è altrettanto probabile. Purtroppo poi è giungendo alle battute conclusive che larga parte dei meriti guadagnati da quest'anime vanno a farsi benedire.
Il voto che assegnerò a quest'opera è un 7, valutazione pienamente giustificata dal comparto audio/video, dalle musiche e dal trasporto che la trama riesce a tenere vivo per buona parte della storia; le fasi finali mi hanno lasciato interdetto, se avessi dovuto valutare solo quelle sarebbe stata un'insufficienza pesante e stra-meritata. Il finale decolla dai binari del realismo andando ad affondare in qualcosa di assurdo, esoterico, incoerente e ridicolo. Con un finale diverso "MADLAX" poteva tranquillamente ambire a un 8 pieno; in questo modo invece mi sento quasi di sopravvalutarlo, cosciente del fatto di aver assistito a uno dei finali peggiori che abbia mai visto e che riesce tranquillamente a rovinare l'intera storia. Seguire una serie, appassionarcisi e veder rovinato tutto nelle battute conclusive è qualcosa di veramente demoralizzante, verrebbe voglia di bocciare l'intero anime, perché "sbagliare" un finale significa anche rovinare quanto di buono si è fatto in precedenza. Dovrebbe invece essere la fase maggiormente curata di ogni opera, qualcosa capace di valorizzarla e non di distruggerla.
Peccato!
Margareth Burton, una ragazza di 17 anni all'apparenza come tante altre che vivono nella tranquilla città di Nafrece ma che da piccolissima fu coinvolta in un misterioso incidente aereo in seguito al quale scomparve nel nulla salvo poi riapparire tempo dopo alla porta di casa sua in grado però di dire solamente una certa parola...
Madlax, una giovane e bella mercenaria di eccezionale abilità, priva di ogni ricordo della sua infanzia che svolge la sua professione nel paese di Gazth-Sonika dove da dodici anni si combatte una feroce guerra civile.
Due ragazze senza alcunché in comune, inconsapevoli l'una dell'esistenza dell'altra. Due realtà unite fra loro da un legame etereo e misterioso.
Due vite che il destino porterà a incrociarsi e a far imboccare un unica strada verso un nuovo e ignoto domani.
Prodotto nel 2004, MADLAX si colloca nella cosiddetta trilogia delle “Ragazze con la pistola” tra il precedente Noir e il successivo El Cazador de la Bruja. Le tre opere, pur non essendo assolutamente legate fra loro nella storia, condividono l'avere due protagoniste femminili, di cui almeno una è molto abile nell'uso delle armi, che verranno coinvolte in trame ricche d'azione e con risvolti a volte molto drammatici. MADLAX non fa dunque eccezione al filo conduttore del ciclo di storie e in esso saranno Margareth e Madlax le due principali attrici che si incammineranno per cercare di svelare i misteri che si troveranno di fronte.
Attorno a loro si muoveranno una serie di personaggi che, come le due protagoniste, quasi vanno a comporre un frammento di umanità che vaga alla ricerca delle proprie ragioni di vita: Elenore, domestica della famiglia Burton che si da giovanissima si prende cura di Margareth più come una sorella maggiore che come domestica; Vanessa Rene, amica e istitutrice di Margareth, persona generosa e idealista che mal sopporta ogni tipo di ingiustizia; Carossea Doon, misterioso faccendiere dall'oscuro passato; Limelda, abile e bella soldatessa dell'esercito di Gazth-Sonika che svilupperà verso Madlax un complesso e ossessivo rapporto di amore e odio.
Margareth è però una protagonista decisamente atipica, dire che abbia la testa fra le nuvole equivale a farle un complimento. Una figura passiva, spesso in balia degli eventi e vittima duplice della storia di MADLAX e di come gli autori l'hanno costruita. Il suo ruolo è però al tempo stesso principale e insostituibile perché muoverà quasi in modo inconsapevole gli ingranaggi fino alla rivelazione finale dove Margareth quasi “prenderà il comando”.
Con una protagonista che lavora nell'ombra colei che trascina tutti con sé nella corrente e su cui sono puntati i riflettori, visto anche il titolo, non poteva essere che lei, Madlax. Anche il suo è un personaggio insolito o quanto meno singolare: affascinante tanto nell'aspetto fisico con un corpo atletico e una fluente chioma bionda, quanto nella personalità capace di unire un insospettabile lato romantico a un implacabile risolutezza con cui svolge il suo mestiere freddando spesso i suoi nemici senza tradire la minima emozione.
Con l'avanzare degli episodi si scopriranno nuovi lati della sua personalità e quello che inizialmente ad alcuni poteva essere sembrato un personaggio strano e per certi versi “esagerato” si svelerà come una figura dall'innegabile carisma e fascino.
MADLAX ci propone una storia d'azione e avventura con risvolti a volte drammatici e una buona dose di suspense resa ulteriormente interessante dalle atmosferiche esotiche dovute allo scenario del paese di Gazth-Sonika nonché dai molti elementi esoterici che col progredire della storia vengono introdotti.
Inizialmente l'azione scorre parallela seguendo separatamente Margareth e Madlax nei rispettivi paesi con arie più da action-movie e da spy story mentre con l'avanzare degli episodi, come detto in precedenza, le strade convergono verso il finale con gli elementi di avventura e di mistero che diventano sempre più centrali.
Il tutto si svolge maniera ottimale con l'attenzione dello spettatore che viene sempre catturata e la suspense sempre almeno a buon livello. Solo all'inizio si ravvisa una certa lentezza nell'avvio della trama, specialmente negli episodi relativi al “versante” di Margareth che potremmo classificare come “il prezzo da pagare per vedere alla fine i fuochi d'artificio”.
Anche il finale, a seconda dei punti di vista, potrebbe presentare dei punti critici: ci sono infatti un paio di momenti in cui la storia, che ormai si sta avviando alla sua conclusione, si evolve con alcuni passaggi sensibilmente forzati. Personalmente posso dire che il finale di MADLAX mi è piaciuto (non è mai facile trovare il modo giusto di concludere una storia qualunque essa sia) e ho trovato che quello scelto fosse anche l'unico modo di concludere degnamente la storia rendendo giustizia a tutti i personaggi per come avevano agito nel corso di tutto l'anime ma ovviamente questa è la mia personale visione che potrebbe benissimo cambiare da persona a persona.
Un altra considerazione puramente soggettiva trova spunto dalla tropicale ambientazione della giungla di Gazth-Sonika: da buon videogiocatore più volte MADLAX mi ha più volte riportato alla mente intense sessioni di gioco passate con Metal Gear Solid 3. E da queste vecchie reminiscenze era cresciuta in me l'attesa, visto anche come si era messa la storia, di vedere un grande scontro finale fra Madlax e l'ostinata Limelda (un po' in stile Snake vs The Boss ma senza il rapporto allievo/mentore). Attesa che verrà però soddisfatta solo in parte...
Se la storia è interessata da alcune criticità, non lo è invece la colonna sonora che rappresenta il maggiore punto di forza di MADLAX. Grazie a una serie di arie e melodie molto diverse fra di loro, che spaziano come generi dal pop a registri vagamente funky, dalla musica new-age a quella elettronica toccando anche la musica classica con qualche invasione persino in arie di musica sacra, ogni momento della storia risulta così sottolineato nel modo migliore dando la giusta enfasi a ogni situazione e ad ogni cambio di ritmo. Perfetti e calzanti sono i motivi dedicati a ogni personaggio, va da sé che il migliore è proprio quello dedicato a Madlax e merita proprio di essere ascoltato.
Perfettamente in tema sono l'opening <i>“Hitomi no Kareka”</i> e l'ending <i>“Inside your hearth”</i>. Inizialmente non appaiono affatto trascendentali ma via via che si procede con la visione il loro ascolto diviene sempre più piacevole e irrinunciabile.
Ma al primo posto di un eventuale classifica dei brani della colonna sonora si piazza <i>“Nowhere”</i>, un ottimo brano dinamico e incalzante che, neanche a dirlo, accompagna Madlax quasi in ogni momento in cui passa all'azione. A questo punto si può senz'altro dire che Madlax, che già del suo detiene un notevole carisma, grazie al comparto musicale a lei dedicato acquista una marcia in più e diviene un personaggio di alto livello nel panorama degli anime ed è un peccato vederla non molto conosciuta a dispetto di altre action-girl “sue colleghe”.
Ben fatto è anche il doppiaggio originale giapponese con le voci scelte che calzano a pennello su ogni personaggio. Sarebbe già bello vedere MADLAX doppiato anche nella nostra lingua ma ancor di più, in caso di una utopica localizzazione, sarebbe interessante sentire su Madlax la voce di Elisabetta Spinelli con la tonalità che è stato possibile udire nella saga di Aria piuttosto che con quella più squillante che ha nei suoi ruoli in altri anime (primo fra tutti il suo notissimo lavoro in Sailor Moon). Un abbinamento che personalmente apprezzerei molto. E a proposito di Sailor Moon, per i fan delle guerriere in marinaretta ci sarà nel cast anche una certa Aya Hisakawa...
Concludendo (finalmente direte voi), MADLAX si è rivelato una piacevole e inattesa sorpresa e mi ha affascinato sia come anime che come personaggio. Non posso quindi che consigliarlo tranquillamente agli amanti dell'azione o a chi preferisce anime a tinte misteriose o, ancor più, a chi cerca un titolo che risulti la combinazione dei due.
Attenzione però. MADLAX non è un anime immediato ne tanto meno “facile”: in altre parole l'impressione che se ne potrà avere potrebbe variare molto da persona a persona a seconda da come si reagisce a quelle che potranno essere delle forzature nella storia o ad alcune situazioni che potrebbero generare perplessità.
Il mio consiglio è di guardarlo cercando di avere il “gusto della scoperta” e, se necessario, sforzandosi di proseguire oltre i primi episodi, comunque importanti, in cui la trama scorre più lenta, preparatoria ai più grandi successivi sviluppi.
Probabilmente piacerà molto anche a voi, probabilmente no. In ogni caso...
...<i>See you in the Nowhere land</i>.
Madlax, una giovane e bella mercenaria di eccezionale abilità, priva di ogni ricordo della sua infanzia che svolge la sua professione nel paese di Gazth-Sonika dove da dodici anni si combatte una feroce guerra civile.
Due ragazze senza alcunché in comune, inconsapevoli l'una dell'esistenza dell'altra. Due realtà unite fra loro da un legame etereo e misterioso.
Due vite che il destino porterà a incrociarsi e a far imboccare un unica strada verso un nuovo e ignoto domani.
Prodotto nel 2004, MADLAX si colloca nella cosiddetta trilogia delle “Ragazze con la pistola” tra il precedente Noir e il successivo El Cazador de la Bruja. Le tre opere, pur non essendo assolutamente legate fra loro nella storia, condividono l'avere due protagoniste femminili, di cui almeno una è molto abile nell'uso delle armi, che verranno coinvolte in trame ricche d'azione e con risvolti a volte molto drammatici. MADLAX non fa dunque eccezione al filo conduttore del ciclo di storie e in esso saranno Margareth e Madlax le due principali attrici che si incammineranno per cercare di svelare i misteri che si troveranno di fronte.
Attorno a loro si muoveranno una serie di personaggi che, come le due protagoniste, quasi vanno a comporre un frammento di umanità che vaga alla ricerca delle proprie ragioni di vita: Elenore, domestica della famiglia Burton che si da giovanissima si prende cura di Margareth più come una sorella maggiore che come domestica; Vanessa Rene, amica e istitutrice di Margareth, persona generosa e idealista che mal sopporta ogni tipo di ingiustizia; Carossea Doon, misterioso faccendiere dall'oscuro passato; Limelda, abile e bella soldatessa dell'esercito di Gazth-Sonika che svilupperà verso Madlax un complesso e ossessivo rapporto di amore e odio.
Margareth è però una protagonista decisamente atipica, dire che abbia la testa fra le nuvole equivale a farle un complimento. Una figura passiva, spesso in balia degli eventi e vittima duplice della storia di MADLAX e di come gli autori l'hanno costruita. Il suo ruolo è però al tempo stesso principale e insostituibile perché muoverà quasi in modo inconsapevole gli ingranaggi fino alla rivelazione finale dove Margareth quasi “prenderà il comando”.
Con una protagonista che lavora nell'ombra colei che trascina tutti con sé nella corrente e su cui sono puntati i riflettori, visto anche il titolo, non poteva essere che lei, Madlax. Anche il suo è un personaggio insolito o quanto meno singolare: affascinante tanto nell'aspetto fisico con un corpo atletico e una fluente chioma bionda, quanto nella personalità capace di unire un insospettabile lato romantico a un implacabile risolutezza con cui svolge il suo mestiere freddando spesso i suoi nemici senza tradire la minima emozione.
Con l'avanzare degli episodi si scopriranno nuovi lati della sua personalità e quello che inizialmente ad alcuni poteva essere sembrato un personaggio strano e per certi versi “esagerato” si svelerà come una figura dall'innegabile carisma e fascino.
MADLAX ci propone una storia d'azione e avventura con risvolti a volte drammatici e una buona dose di suspense resa ulteriormente interessante dalle atmosferiche esotiche dovute allo scenario del paese di Gazth-Sonika nonché dai molti elementi esoterici che col progredire della storia vengono introdotti.
Inizialmente l'azione scorre parallela seguendo separatamente Margareth e Madlax nei rispettivi paesi con arie più da action-movie e da spy story mentre con l'avanzare degli episodi, come detto in precedenza, le strade convergono verso il finale con gli elementi di avventura e di mistero che diventano sempre più centrali.
Il tutto si svolge maniera ottimale con l'attenzione dello spettatore che viene sempre catturata e la suspense sempre almeno a buon livello. Solo all'inizio si ravvisa una certa lentezza nell'avvio della trama, specialmente negli episodi relativi al “versante” di Margareth che potremmo classificare come “il prezzo da pagare per vedere alla fine i fuochi d'artificio”.
Anche il finale, a seconda dei punti di vista, potrebbe presentare dei punti critici: ci sono infatti un paio di momenti in cui la storia, che ormai si sta avviando alla sua conclusione, si evolve con alcuni passaggi sensibilmente forzati. Personalmente posso dire che il finale di MADLAX mi è piaciuto (non è mai facile trovare il modo giusto di concludere una storia qualunque essa sia) e ho trovato che quello scelto fosse anche l'unico modo di concludere degnamente la storia rendendo giustizia a tutti i personaggi per come avevano agito nel corso di tutto l'anime ma ovviamente questa è la mia personale visione che potrebbe benissimo cambiare da persona a persona.
Un altra considerazione puramente soggettiva trova spunto dalla tropicale ambientazione della giungla di Gazth-Sonika: da buon videogiocatore più volte MADLAX mi ha più volte riportato alla mente intense sessioni di gioco passate con Metal Gear Solid 3. E da queste vecchie reminiscenze era cresciuta in me l'attesa, visto anche come si era messa la storia, di vedere un grande scontro finale fra Madlax e l'ostinata Limelda (un po' in stile Snake vs The Boss ma senza il rapporto allievo/mentore). Attesa che verrà però soddisfatta solo in parte...
Se la storia è interessata da alcune criticità, non lo è invece la colonna sonora che rappresenta il maggiore punto di forza di MADLAX. Grazie a una serie di arie e melodie molto diverse fra di loro, che spaziano come generi dal pop a registri vagamente funky, dalla musica new-age a quella elettronica toccando anche la musica classica con qualche invasione persino in arie di musica sacra, ogni momento della storia risulta così sottolineato nel modo migliore dando la giusta enfasi a ogni situazione e ad ogni cambio di ritmo. Perfetti e calzanti sono i motivi dedicati a ogni personaggio, va da sé che il migliore è proprio quello dedicato a Madlax e merita proprio di essere ascoltato.
Perfettamente in tema sono l'opening <i>“Hitomi no Kareka”</i> e l'ending <i>“Inside your hearth”</i>. Inizialmente non appaiono affatto trascendentali ma via via che si procede con la visione il loro ascolto diviene sempre più piacevole e irrinunciabile.
Ma al primo posto di un eventuale classifica dei brani della colonna sonora si piazza <i>“Nowhere”</i>, un ottimo brano dinamico e incalzante che, neanche a dirlo, accompagna Madlax quasi in ogni momento in cui passa all'azione. A questo punto si può senz'altro dire che Madlax, che già del suo detiene un notevole carisma, grazie al comparto musicale a lei dedicato acquista una marcia in più e diviene un personaggio di alto livello nel panorama degli anime ed è un peccato vederla non molto conosciuta a dispetto di altre action-girl “sue colleghe”.
Ben fatto è anche il doppiaggio originale giapponese con le voci scelte che calzano a pennello su ogni personaggio. Sarebbe già bello vedere MADLAX doppiato anche nella nostra lingua ma ancor di più, in caso di una utopica localizzazione, sarebbe interessante sentire su Madlax la voce di Elisabetta Spinelli con la tonalità che è stato possibile udire nella saga di Aria piuttosto che con quella più squillante che ha nei suoi ruoli in altri anime (primo fra tutti il suo notissimo lavoro in Sailor Moon). Un abbinamento che personalmente apprezzerei molto. E a proposito di Sailor Moon, per i fan delle guerriere in marinaretta ci sarà nel cast anche una certa Aya Hisakawa...
Concludendo (finalmente direte voi), MADLAX si è rivelato una piacevole e inattesa sorpresa e mi ha affascinato sia come anime che come personaggio. Non posso quindi che consigliarlo tranquillamente agli amanti dell'azione o a chi preferisce anime a tinte misteriose o, ancor più, a chi cerca un titolo che risulti la combinazione dei due.
Attenzione però. MADLAX non è un anime immediato ne tanto meno “facile”: in altre parole l'impressione che se ne potrà avere potrebbe variare molto da persona a persona a seconda da come si reagisce a quelle che potranno essere delle forzature nella storia o ad alcune situazioni che potrebbero generare perplessità.
Il mio consiglio è di guardarlo cercando di avere il “gusto della scoperta” e, se necessario, sforzandosi di proseguire oltre i primi episodi, comunque importanti, in cui la trama scorre più lenta, preparatoria ai più grandi successivi sviluppi.
Probabilmente piacerà molto anche a voi, probabilmente no. In ogni caso...
...<i>See you in the Nowhere land</i>.
Come realizzazione non è male... come storia... forse un po' pesante e lenta... ma godibile...
La cosa che più mi da fastidio (oltre a Margeret) è che la carissima Madlax (ma ce l'avrà mai avuto un nome normale??? O.o) spara con la pistola ad una distanza di oltre 50 metri (già mirando non è facile) a militari che viaggiano in auto (attenzione... la difficoltà aumenta) e...
Li becca tutti in testa -.-' ... e poco prima di eseguire questa azione... pensa alla pasta che si mangierà quando tornerà a casa -_- ... e poi... per concludere questa stupenda azione... prende un mitra... lo abbraccia... tira il grilletto... e abbatte un elicottero O.O(questo lo lasciano intendere)...
Ma dico io... vabbè che è la miglior mercenaria del mondo... ma in che mondo vive?????? a sto punto... perchè non la spediscono a vincere la guerra civile da sola??? che tanto in 5 minuti... ha vinto...
(tutto questo accade solo nel primo episodio)
Comunque dò 6 a quest'anime... perchè le protagoniste... sono troppo belle... *_* hehe... a parte questo... non è affatto male...
non paragonabile a .hack//SIGN o Noir... ma comunque carino...
La cosa che più mi da fastidio (oltre a Margeret) è che la carissima Madlax (ma ce l'avrà mai avuto un nome normale??? O.o) spara con la pistola ad una distanza di oltre 50 metri (già mirando non è facile) a militari che viaggiano in auto (attenzione... la difficoltà aumenta) e...
Li becca tutti in testa -.-' ... e poco prima di eseguire questa azione... pensa alla pasta che si mangierà quando tornerà a casa -_- ... e poi... per concludere questa stupenda azione... prende un mitra... lo abbraccia... tira il grilletto... e abbatte un elicottero O.O(questo lo lasciano intendere)...
Ma dico io... vabbè che è la miglior mercenaria del mondo... ma in che mondo vive?????? a sto punto... perchè non la spediscono a vincere la guerra civile da sola??? che tanto in 5 minuti... ha vinto...
(tutto questo accade solo nel primo episodio)
Comunque dò 6 a quest'anime... perchè le protagoniste... sono troppo belle... *_* hehe... a parte questo... non è affatto male...
non paragonabile a .hack//SIGN o Noir... ma comunque carino...
Devo dire che ho sempre seguito le produzioni di Bee Train e Koichi Mashimo con grande interesse. Noir e .Hack//Sign sono due tra i miei anime preferiti: affascinanti e pieni di atmosfera. Ma quando uscì Madlax ne sentii dire peste e corna, tanto che lo accantonai ignorandolo.
Alla fine però non ho resistito al richiamo e (complice anche il fansub italiano davvero ben fatto) sono andato a recuperarlo. E devo dire che mi ha acchiappato davvero molto (tanto che ho letteralmente divorato i 26 episodi).
Innanzi tutto la trama:
Il regno di Gazth-Sonika è da 12 anni in piena guerra civile. Le armate reali si scontrano giornalmente contro le forze ribelli denominate Garza. In questa situazione una bellissima ragazza 17enne, nome in codice Madlax, agisce come mercanario. Le memorie di Madlax si fermano a 12 anni prima ed ha sempre vissuto sul fronte di combattimento.
Contemporaneamente a Nafrece, una pacifica nazione lontana dai conflitti di Gazth-Sonika, vive Margaret Burton, unica erede dell'impero finanziario Burton. 12 anni prima, in viaggio con la sua famiglia fu vittima di un incidente aero (mentre sta sorvolando Gazth-Sonika). Proprio quando si erano perse le speranze di ritrovarla in vita, Margaret si ripresenta a casa. Ha perso la memoria e l'unica parola che riesce a pronunciare è "Madlax".
Alla ricerca della verità e del loro passato il destino di Madlax e Margaret arriverà drammaticamente ad intrecciarsi in un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena.
L'influsso di Noir è evidente (d'altronde lo staff è lo stesso) tanto che si potrebbe quasi definire un Noir riveduto e corretto. Disegni e animazioni sono discreti, le musiche di Yuki Kajiura stupende come il suo solito. La trama tende a volte a rallentare troppo, ma è comunque riuscita a tenermi incollato alla serie per 26 episodi.
Ma veniamo ad alcune note negative:
Madlax compie delle imprese sovrumane che neanche City Hunter arriva a tanto. E a volte l'azione rischia anche di diventare ridicola con Madlax che se ne sta immobile in posa "cool" in mezzo a nemici che non riescono a colpirla neanche per sbaglio. In quanto a fascino e a carisma ne ha davvero molto, ma a volte pare davvero la versione sexy di Ken Shiro!
Alcuni personaggi, tra "pippe mentali" assurde hanno dei comportamenti davvero inspiegabili. Non ci sono grosse componenti di Fan Service, ma qualche rimando di tipo "Yuri" forse potevano risparmiarsela (certo siamo comunque anni luce lontani dall'acclamatissimo FMP-TSR).
Margaret è davvero odiosa all'inverosimile. Ho passato 26 episodi a sperare inutilmente che finisse crivellata di colpi in qualche sparatoria. -.-"
Se queste forzature non si riescono a sopportare è molto meglio passarci sopra e lasciar stare Madlax. Se invece si è amato Noir credo che la trama possa risultare intrigante e avvincente. In fin dei conti come fan dell'accoppiata Mashimo/Bee Train mi sentirei di dare un giudizio positivo alla serie, ma c'è un finale che costringe a ripesare il tutto.
Veniamo proprio al finale (cercherò di spoilerare il meno possibile). Di anime ne ho visti tanti e spesso i colpi di scena non mi stupiscono più di tanto. Ma con Madlax ammetto di essere rimasto sorpreso dal finale. È troppo esoterico, troppo surreale! Certo alla fine tutto ritorna, ma manda davvero all'aria gran parte della serie. La spiegazione finale è chiara ma inaccettabile per il registro "realistico" dato a tutta la serie. Forse sono io ad essermi messo sul piano sbagliato o forse ho frainteso la serie dall'inizio, ma il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca. E questo, non perché non concluda le vicende o perché troppo misterioso, è anzi fin troppo chiaro e limpido; ma costringe a rivedere tutte le vicende e i personaggi (si ripensi ad esempio a Carossour dopo aver visto il finale).
Ho idea che non ci possa essere una via di mezzo. Madlax si può amare o si può odiare. E non sono sicuro della categoria in cui mettermi. Di solito do un voto alto alle serie compulsive che ti incollano alla visione e tendo anche ad aumentarlo quando ci sono delle stupende musiche di accompagnamento, ma qui è diverso. Diciamo pure che se posso anche chiudere un occhio sulle forzature di cui ho parlato, non posso farlo sul finale, soprattutto perché in qualche modo fornisce la chiave con la quale leggere tutta la serie. Avrei preferito più concretezza e meno esoterismo. E non perché non accetti una scelta di tipo esoterico, ma perché visto il registro "realistico" della serie, non era quella la spiegazione che mi aspettavo!
Riassumere tutto quanto con un voto numerico stavolta mi è davvero difficile. Mi avvalgo del "6 politico".
Alla fine però non ho resistito al richiamo e (complice anche il fansub italiano davvero ben fatto) sono andato a recuperarlo. E devo dire che mi ha acchiappato davvero molto (tanto che ho letteralmente divorato i 26 episodi).
Innanzi tutto la trama:
Il regno di Gazth-Sonika è da 12 anni in piena guerra civile. Le armate reali si scontrano giornalmente contro le forze ribelli denominate Garza. In questa situazione una bellissima ragazza 17enne, nome in codice Madlax, agisce come mercanario. Le memorie di Madlax si fermano a 12 anni prima ed ha sempre vissuto sul fronte di combattimento.
Contemporaneamente a Nafrece, una pacifica nazione lontana dai conflitti di Gazth-Sonika, vive Margaret Burton, unica erede dell'impero finanziario Burton. 12 anni prima, in viaggio con la sua famiglia fu vittima di un incidente aero (mentre sta sorvolando Gazth-Sonika). Proprio quando si erano perse le speranze di ritrovarla in vita, Margaret si ripresenta a casa. Ha perso la memoria e l'unica parola che riesce a pronunciare è "Madlax".
Alla ricerca della verità e del loro passato il destino di Madlax e Margaret arriverà drammaticamente ad intrecciarsi in un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena.
L'influsso di Noir è evidente (d'altronde lo staff è lo stesso) tanto che si potrebbe quasi definire un Noir riveduto e corretto. Disegni e animazioni sono discreti, le musiche di Yuki Kajiura stupende come il suo solito. La trama tende a volte a rallentare troppo, ma è comunque riuscita a tenermi incollato alla serie per 26 episodi.
Ma veniamo ad alcune note negative:
Madlax compie delle imprese sovrumane che neanche City Hunter arriva a tanto. E a volte l'azione rischia anche di diventare ridicola con Madlax che se ne sta immobile in posa "cool" in mezzo a nemici che non riescono a colpirla neanche per sbaglio. In quanto a fascino e a carisma ne ha davvero molto, ma a volte pare davvero la versione sexy di Ken Shiro!
Alcuni personaggi, tra "pippe mentali" assurde hanno dei comportamenti davvero inspiegabili. Non ci sono grosse componenti di Fan Service, ma qualche rimando di tipo "Yuri" forse potevano risparmiarsela (certo siamo comunque anni luce lontani dall'acclamatissimo FMP-TSR).
Margaret è davvero odiosa all'inverosimile. Ho passato 26 episodi a sperare inutilmente che finisse crivellata di colpi in qualche sparatoria. -.-"
Se queste forzature non si riescono a sopportare è molto meglio passarci sopra e lasciar stare Madlax. Se invece si è amato Noir credo che la trama possa risultare intrigante e avvincente. In fin dei conti come fan dell'accoppiata Mashimo/Bee Train mi sentirei di dare un giudizio positivo alla serie, ma c'è un finale che costringe a ripesare il tutto.
Veniamo proprio al finale (cercherò di spoilerare il meno possibile). Di anime ne ho visti tanti e spesso i colpi di scena non mi stupiscono più di tanto. Ma con Madlax ammetto di essere rimasto sorpreso dal finale. È troppo esoterico, troppo surreale! Certo alla fine tutto ritorna, ma manda davvero all'aria gran parte della serie. La spiegazione finale è chiara ma inaccettabile per il registro "realistico" dato a tutta la serie. Forse sono io ad essermi messo sul piano sbagliato o forse ho frainteso la serie dall'inizio, ma il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca. E questo, non perché non concluda le vicende o perché troppo misterioso, è anzi fin troppo chiaro e limpido; ma costringe a rivedere tutte le vicende e i personaggi (si ripensi ad esempio a Carossour dopo aver visto il finale).
Ho idea che non ci possa essere una via di mezzo. Madlax si può amare o si può odiare. E non sono sicuro della categoria in cui mettermi. Di solito do un voto alto alle serie compulsive che ti incollano alla visione e tendo anche ad aumentarlo quando ci sono delle stupende musiche di accompagnamento, ma qui è diverso. Diciamo pure che se posso anche chiudere un occhio sulle forzature di cui ho parlato, non posso farlo sul finale, soprattutto perché in qualche modo fornisce la chiave con la quale leggere tutta la serie. Avrei preferito più concretezza e meno esoterismo. E non perché non accetti una scelta di tipo esoterico, ma perché visto il registro "realistico" della serie, non era quella la spiegazione che mi aspettavo!
Riassumere tutto quanto con un voto numerico stavolta mi è davvero difficile. Mi avvalgo del "6 politico".