Blood+
«Blood+» è un anime di azione con tinte horror con una buona storia di base, intrigante e appassionante.
Era l'anno 2000 quando Mamoru Oshii scrisse il romanzo "Blood the last vampire: Kemonotachi no yoru", grazie all'impegno aggiuntivo di Kenji Kamiyama l'opera venne rapidamente adattata per le sale cinematografiche, fu "Blood: The Last Vampire". Grazie al successo del film si sviluppò l'idea di farne una serie animata ad ampio respiro, l'anime in questione venne realizzato nel 2005, "Blood+" è il risultato.
La storia ha poco dell'originale: Saya è una ragazza allegra che ama la sua famiglia e che vive una normale vita, eppure molti misteri sembrano riguardarla, vedremo flashback che sembrano non appartenere ai protagonisti, persone inquietanti avvicinarsi sino alla comparsa di veri e propri mostri. La ragazza cercherà di difendere i propri cari e scoprire la realtà che si cela dietro agli ultimi avvenimenti. Ci saranno molte scene crude, quasi a ricordare quelle viste in "Full Metal Alchemist" e saranno anche ben realizzate, lo spettatore più smaliziato potrà percepire il finale di alcune situazioni, altre invece sorprenderanno sempre. Per quanto crude non vi saranno mai scene splatter o di immotivata crudeltà, la regia fa un ottimo lavoro al riguardo, è ragionata, pensata per dare risalto alla storia narrata. I disegni e le animazioni, considerando anche l'anno di produzione, rimangono di buona qualità, la parte migliore sono gli scontri, con buoni effetti visivi, peccato che alcuni di essi, pochi per fortuna, verranno saltati completamente. I dialoghi sono curati, alcuni scambi di battuta sono di forte impatto.
La serie racconta tanto: spesso ci troviamo di fronte a belle storie ben raccontate come quelle, è facile affezionarsi ai Sif, così umani, loro che vanno alla ricerca della propria identità, altre volte ci si focalizzerà anche troppo su singoli personaggi o eventi rallentandone la narrazione. Si viaggerà in tutto il mondo, con soddisfacente cura nei dettagli, ci sarà spazio a storie d'amore che stringeranno il cuore, si darà il giusto spazio anche al più secondario dei personaggi perché tutti hanno qualcosa da dire.
Per quanto riguarda la colonna sonora posso fare solo due nomi: Hans Zimmer (produttore) e Mark Mancina (compositore). Dopo aver alzato le mani in segno di rispetto gustatevi, ad esempio, la traccia 12 del primo album "BLOOD+ The Final Battle" tanto epica quanto "gasante" che darà il giusto risalto ad alcune scene della storia. Vi sono quattro opening e quattro ending che soddisfaranno sia gusti più semplici sia quelli più ricercati.
I personaggi sono tanti e quasi tutti ben realizzati, Solomon Goldsmith è uno dei più affascinanti (la sua controparte a tutti gli effetti sarà Haji), Nathan Mahler è il più misterioso. Molto interessante la storia dell'antagonista e l'idea che porta avanti, il come si intende realizzare il tutto, copiata da successivi anime in maniera molto più approssimativa. Bella la crescita di Saya Otonashi, il personaggio più completo e sfaccettato, ogni personaggio si rapporterà a lei in modo diverso, l'approccio stesso sarà diverso, amici, parenti, spasimanti, nemici. La vedremo sempre debole anche quando sarà forte, questo perché è reale, nel bene e nel male.
In definitiva è una buona serie che si consiglia a chi apprezzi il genere horror e cerchi una buona storia, coinvolgente, con ottimi personaggi.
Era l'anno 2000 quando Mamoru Oshii scrisse il romanzo "Blood the last vampire: Kemonotachi no yoru", grazie all'impegno aggiuntivo di Kenji Kamiyama l'opera venne rapidamente adattata per le sale cinematografiche, fu "Blood: The Last Vampire". Grazie al successo del film si sviluppò l'idea di farne una serie animata ad ampio respiro, l'anime in questione venne realizzato nel 2005, "Blood+" è il risultato.
La storia ha poco dell'originale: Saya è una ragazza allegra che ama la sua famiglia e che vive una normale vita, eppure molti misteri sembrano riguardarla, vedremo flashback che sembrano non appartenere ai protagonisti, persone inquietanti avvicinarsi sino alla comparsa di veri e propri mostri. La ragazza cercherà di difendere i propri cari e scoprire la realtà che si cela dietro agli ultimi avvenimenti. Ci saranno molte scene crude, quasi a ricordare quelle viste in "Full Metal Alchemist" e saranno anche ben realizzate, lo spettatore più smaliziato potrà percepire il finale di alcune situazioni, altre invece sorprenderanno sempre. Per quanto crude non vi saranno mai scene splatter o di immotivata crudeltà, la regia fa un ottimo lavoro al riguardo, è ragionata, pensata per dare risalto alla storia narrata. I disegni e le animazioni, considerando anche l'anno di produzione, rimangono di buona qualità, la parte migliore sono gli scontri, con buoni effetti visivi, peccato che alcuni di essi, pochi per fortuna, verranno saltati completamente. I dialoghi sono curati, alcuni scambi di battuta sono di forte impatto.
La serie racconta tanto: spesso ci troviamo di fronte a belle storie ben raccontate come quelle, è facile affezionarsi ai Sif, così umani, loro che vanno alla ricerca della propria identità, altre volte ci si focalizzerà anche troppo su singoli personaggi o eventi rallentandone la narrazione. Si viaggerà in tutto il mondo, con soddisfacente cura nei dettagli, ci sarà spazio a storie d'amore che stringeranno il cuore, si darà il giusto spazio anche al più secondario dei personaggi perché tutti hanno qualcosa da dire.
Per quanto riguarda la colonna sonora posso fare solo due nomi: Hans Zimmer (produttore) e Mark Mancina (compositore). Dopo aver alzato le mani in segno di rispetto gustatevi, ad esempio, la traccia 12 del primo album "BLOOD+ The Final Battle" tanto epica quanto "gasante" che darà il giusto risalto ad alcune scene della storia. Vi sono quattro opening e quattro ending che soddisfaranno sia gusti più semplici sia quelli più ricercati.
I personaggi sono tanti e quasi tutti ben realizzati, Solomon Goldsmith è uno dei più affascinanti (la sua controparte a tutti gli effetti sarà Haji), Nathan Mahler è il più misterioso. Molto interessante la storia dell'antagonista e l'idea che porta avanti, il come si intende realizzare il tutto, copiata da successivi anime in maniera molto più approssimativa. Bella la crescita di Saya Otonashi, il personaggio più completo e sfaccettato, ogni personaggio si rapporterà a lei in modo diverso, l'approccio stesso sarà diverso, amici, parenti, spasimanti, nemici. La vedremo sempre debole anche quando sarà forte, questo perché è reale, nel bene e nel male.
In definitiva è una buona serie che si consiglia a chi apprezzi il genere horror e cerchi una buona storia, coinvolgente, con ottimi personaggi.
Premessa... non sono mai stato un grande amante delle storie di demoni e vampiri, eppure questo anime è davvero unico nel suo genere! Infatti esso riesce a trasmettere molti spunti interessanti. La protagonista (Saya) è una ragazza dolcissima che sembra avere una vita normale, frequenta la scuola, ha molti amici, ed una famiglia amorevole. Tutto cambierà non appena verrà a conoscenza della sua vera identità ed il suo vero scopo nella vita. Verrà circondata da tanti personaggi piu o meno rilevanti, ognuno con un ruolo ben preciso e determinante.
Trovo che il numero di episodi sia forse eccessivo (si poteva magari ridurre ad una quarantina) tuttavia riesce sempre a mantenere vivo l'interesse dello spettatore e non disdegna di colpi di scena. Il finale è azzeccato e non delude come succede spesso in molti anime.
Le opening sono discrete seppur non irresistibili, mentre le soundtrack non rimangono proprio scolpite nella mente, nel complesso comunque gran bell'opera che consiglio vivamente a tutti, anche a coloro non amanti del genere.
Trovo che il numero di episodi sia forse eccessivo (si poteva magari ridurre ad una quarantina) tuttavia riesce sempre a mantenere vivo l'interesse dello spettatore e non disdegna di colpi di scena. Il finale è azzeccato e non delude come succede spesso in molti anime.
Le opening sono discrete seppur non irresistibili, mentre le soundtrack non rimangono proprio scolpite nella mente, nel complesso comunque gran bell'opera che consiglio vivamente a tutti, anche a coloro non amanti del genere.
In piena Golden Age vampiresca, viene prodotta questa serie, per cavalcare l'onda del film d'animazione. In realtà questi vampiri, i Chirotteri, si staccano molto da quelli tradizionali: i vampiri come Saya in particolare ricordano molto "Parasite Eve", di cui tra l'altro vi è una citazione nella scena dell'opera lirica.
I pregi sono molti, primo fra tutti il fatto che, pur non avendo un soggetto molto originale, la storia e la narrazione risultano estremamente buone. Anche se, fra i tanti presenti, solo pochissimi personaggi sono veramente necessari ai fini della risoluzione della trama, sono tutti ben caratterizzati e nessuno di essi (o quasi) viene buttato via; se proprio vogliamo trovarci un difetto, è l'eccessivo overpower dei Chavallier contro chiunque non sia Saya o Diva; Il che toglie un po' di suspense. La grafica non è eccellente, ma fa il suo sporco lavoro benissimo. La considerazione finale è un grandissimo applauso a chi ha scritto questo plot.
Il difetto principale dell'opera invece è la lunghezza eccessiva per una trama che così lunga in fondo non è. La sensazione, specie nella seconda stagione, è quella del brodo allungato, dove dodici puntate sarebbero state troppo poche, ma venticinque decisamente troppe. Purtroppo questi sono i formati odierni, e hanno fatto la scelta più remunerativa!
I pregi sono molti, primo fra tutti il fatto che, pur non avendo un soggetto molto originale, la storia e la narrazione risultano estremamente buone. Anche se, fra i tanti presenti, solo pochissimi personaggi sono veramente necessari ai fini della risoluzione della trama, sono tutti ben caratterizzati e nessuno di essi (o quasi) viene buttato via; se proprio vogliamo trovarci un difetto, è l'eccessivo overpower dei Chavallier contro chiunque non sia Saya o Diva; Il che toglie un po' di suspense. La grafica non è eccellente, ma fa il suo sporco lavoro benissimo. La considerazione finale è un grandissimo applauso a chi ha scritto questo plot.
Il difetto principale dell'opera invece è la lunghezza eccessiva per una trama che così lunga in fondo non è. La sensazione, specie nella seconda stagione, è quella del brodo allungato, dove dodici puntate sarebbero state troppo poche, ma venticinque decisamente troppe. Purtroppo questi sono i formati odierni, e hanno fatto la scelta più remunerativa!
Inizierei la recensione con un inciso forte: "Blood+" è probabilmente la miglior serie animata che tratta la tematica dei vampiri e tutto ciò che vi è annesso, per quanto essi non siano i vampiri canonici cui il mondo occidentale è abituato.
Partendo dall'aspetto più forte, a mio avviso, della serie non si può che citare la gestione dei rapporti interpersonali. Ebbene sì, una serie che tratta di vampiri, creature paranormali che si cibano di esseri umani, fa del proprio nucleo forte il rapporto tra una vampira, Saya, e la sua famiglia adottiva che è assolutamente e completamente umana.
Nel corso delle puntate, i rapporti si svilupperanno, rendendo partecipe lo spettatore e dando una forte credibilità ai numerosi personaggi che fanno parte della serie. Buoni o cattivi che siano, saranno sempre tutti tridimensionali e mai scontati.
L'altro aspetto sicuramente forte della serie è senza ombra di dubbio la storia, ricca di dettagli e colpi di scena e che non annoierà mai, nonostante 50 episodi siano oggettivamente molti. Per tal ragione, alla fine non sarebbe certo dispiaciuto poter continuare a essere testimoni delle avventure di Saya, eppure ogni racconto prima o poi è destinato a finire.
Per quanto concerne l'aspetto grafico, esso è notevole, i combattimenti sono ben realizzati e non si tirano mai indietro per quanto riguarda gli spargimenti di sangue.
Il design dei personaggi è piacevole e idoneo alle loro personalità. Considerando che è una serie di dieci anni fa, l'aspetto grafico è assolutamente di alto livello.
Ho lasciato per ultime le musiche non perché siano di pessima fattura, ma perché sono ordinarie e sono l'aspetto che risalta meno nel corso delle puntate, per quanto siano piacevoli e in alcuni frangenti ottime.
Per concludere, "Blood+" è una serie assolutamente consigliata per chiunque ricerchi un'avventura. Nel corso delle puntate non si potrà rimanere indifferenti ai drammi che investono i personaggi e alle lotte interiori. E' un assoluto must per ogni amante del genere demoni-vampiri, dato che difficilmente è possibile reperire un'opera migliore e che raggiunga tali livelli di completezza.
Partendo dall'aspetto più forte, a mio avviso, della serie non si può che citare la gestione dei rapporti interpersonali. Ebbene sì, una serie che tratta di vampiri, creature paranormali che si cibano di esseri umani, fa del proprio nucleo forte il rapporto tra una vampira, Saya, e la sua famiglia adottiva che è assolutamente e completamente umana.
Nel corso delle puntate, i rapporti si svilupperanno, rendendo partecipe lo spettatore e dando una forte credibilità ai numerosi personaggi che fanno parte della serie. Buoni o cattivi che siano, saranno sempre tutti tridimensionali e mai scontati.
L'altro aspetto sicuramente forte della serie è senza ombra di dubbio la storia, ricca di dettagli e colpi di scena e che non annoierà mai, nonostante 50 episodi siano oggettivamente molti. Per tal ragione, alla fine non sarebbe certo dispiaciuto poter continuare a essere testimoni delle avventure di Saya, eppure ogni racconto prima o poi è destinato a finire.
Per quanto concerne l'aspetto grafico, esso è notevole, i combattimenti sono ben realizzati e non si tirano mai indietro per quanto riguarda gli spargimenti di sangue.
Il design dei personaggi è piacevole e idoneo alle loro personalità. Considerando che è una serie di dieci anni fa, l'aspetto grafico è assolutamente di alto livello.
Ho lasciato per ultime le musiche non perché siano di pessima fattura, ma perché sono ordinarie e sono l'aspetto che risalta meno nel corso delle puntate, per quanto siano piacevoli e in alcuni frangenti ottime.
Per concludere, "Blood+" è una serie assolutamente consigliata per chiunque ricerchi un'avventura. Nel corso delle puntate non si potrà rimanere indifferenti ai drammi che investono i personaggi e alle lotte interiori. E' un assoluto must per ogni amante del genere demoni-vampiri, dato che difficilmente è possibile reperire un'opera migliore e che raggiunga tali livelli di completezza.
"Blood+" è una serie anime composta da cinquanta episodi di durata canonica, prodotta da Production I.G e Aniplex e trasmessa per la prima volta in Giappone dall'ottobre del 2005 al settembre del 2006. L'opera è stata realizzata in seguito al grande successo ottenuto dal film "Blood: The Last Vampire".
Saya Otonashi è una ragazza che conduce una vita tranquilla insieme alla sua famiglia adottiva, fino al giorno in cui un "Chirottero", particolare tipo di vampiro, le compare davanti cercando di ucciderla. In seguito a questo spiacevole incontro, la giovane scoprirà che nel suo sangue è racchiuso un potere speciale e prezioso, ed inizierà a combattere contro i chirotteri a fianco del genere umano.
La trama è complessa e ben articolata, si sviluppa decisamente bene, soprattutto nella seconda metà dell'opera, anche se con ritmi molto lenti. Visto l'elevato numero di personaggi da approfondire, la narrazione dal ritmo blando, e le poche informazioni a disposizione, la prima parte potrebbe risultare un po' noiosa e ripetitiva, ma nel momento in cui si inizia ad entrare nell'ottica dell'opera, essa decolla episodio dopo episodio, raggiungendo il climax proprio nel suo arco finale. Il primo pregio di "Blood+" è proprio la trama, dai toni cupi e misteriosi che però lascia anche spazio a qualche momento di divertimento e di quotidianità; una storia originale e ben strutturata che si ramifica nell'arco di cinquanta puntate, e che alla fine riesce a rendere partecipe lo spettatore, coinvolgendolo oltre le aspettative.
I personaggi sono molti, sia protagonisti che antagonisti, e godono tutti, dal primo all'ultimo, di un'ottima caratterizzazione.
Il comparto tecnico si comporta discretamente, nulla di notevole ma comunque nella media. Graficamente il design dei personaggi è variegato e ben tratteggiato, le animazioni sono fluide e i combattimenti discreti, mentre i fondali sufficientemente dettagliati. Ottima l'ambientazione, la protagonista si sposterà continuamente in giro per il mondo, partendo dal Giappone e attraversando poi Russia, Europa e persino Stati Uniti, lasciando spazio a una vasta gamma di scenari.
Sopra il comparto grafico si erge un eccelso apparato sonoro, in grado di regalare delle ottime OST sempre azzeccate e svariate opening e ending orecchiabili e adrenaliniche, oltre che un doppiaggio più che adeguato.
Come precedentemente accennato, il finale è perfetto: completo, esaustivo, toccante. L'ultimo episodio regala molte emozioni e non lascia nulla in sospeso, tutto si conclude come da copione.
"Blood+" è un'opera di alto livello, dotata di una trama di prima qualità e di personaggi ben tratteggiati che nel corso delle puntate saranno soggetti a notevoli evoluzioni sotto il profilo psicologico/caratteriale. Un prodotto che mi sento vivamente di consigliare.
Saya Otonashi è una ragazza che conduce una vita tranquilla insieme alla sua famiglia adottiva, fino al giorno in cui un "Chirottero", particolare tipo di vampiro, le compare davanti cercando di ucciderla. In seguito a questo spiacevole incontro, la giovane scoprirà che nel suo sangue è racchiuso un potere speciale e prezioso, ed inizierà a combattere contro i chirotteri a fianco del genere umano.
La trama è complessa e ben articolata, si sviluppa decisamente bene, soprattutto nella seconda metà dell'opera, anche se con ritmi molto lenti. Visto l'elevato numero di personaggi da approfondire, la narrazione dal ritmo blando, e le poche informazioni a disposizione, la prima parte potrebbe risultare un po' noiosa e ripetitiva, ma nel momento in cui si inizia ad entrare nell'ottica dell'opera, essa decolla episodio dopo episodio, raggiungendo il climax proprio nel suo arco finale. Il primo pregio di "Blood+" è proprio la trama, dai toni cupi e misteriosi che però lascia anche spazio a qualche momento di divertimento e di quotidianità; una storia originale e ben strutturata che si ramifica nell'arco di cinquanta puntate, e che alla fine riesce a rendere partecipe lo spettatore, coinvolgendolo oltre le aspettative.
I personaggi sono molti, sia protagonisti che antagonisti, e godono tutti, dal primo all'ultimo, di un'ottima caratterizzazione.
Il comparto tecnico si comporta discretamente, nulla di notevole ma comunque nella media. Graficamente il design dei personaggi è variegato e ben tratteggiato, le animazioni sono fluide e i combattimenti discreti, mentre i fondali sufficientemente dettagliati. Ottima l'ambientazione, la protagonista si sposterà continuamente in giro per il mondo, partendo dal Giappone e attraversando poi Russia, Europa e persino Stati Uniti, lasciando spazio a una vasta gamma di scenari.
Sopra il comparto grafico si erge un eccelso apparato sonoro, in grado di regalare delle ottime OST sempre azzeccate e svariate opening e ending orecchiabili e adrenaliniche, oltre che un doppiaggio più che adeguato.
Come precedentemente accennato, il finale è perfetto: completo, esaustivo, toccante. L'ultimo episodio regala molte emozioni e non lascia nulla in sospeso, tutto si conclude come da copione.
"Blood+" è un'opera di alto livello, dotata di una trama di prima qualità e di personaggi ben tratteggiati che nel corso delle puntate saranno soggetti a notevoli evoluzioni sotto il profilo psicologico/caratteriale. Un prodotto che mi sento vivamente di consigliare.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, basandosi sugli spunti grafici e narrativi delle due opere, Blood the Last Vampire è un film che venne alla luce ben 5 anni prima di Blood +.
Il primo dei due conta su un uso massiccio di un'ottima computer graphic mentre il secondo offre una grafica semplicemente sufficiente, in alcune circostanze (nei primissimi episodi) anche un pochino spoglia, tanto che difficilmente si potrebbe pensare di aver a che fare con un anime del 2005, si penserebbe a qualcosa di più datato. Ma non è solo questo.
La protagonista di ambedue le opere è Saya, una giovane vampira che combatte assieme agli uomini la sua dura battaglia contro i "chirotteri" che altro non sono se non particolari forme di vampiri. Come spesso accade in narrazioni di questo tipo la classificazione gerarchica di queste creature viene diversificata pesantemente e Blood+ non fa eccezione a questa regola ma in un certo senso la reinterpreta in un modo tutto suo e assolutamente convincente.
Ciò che differenzia totalmente il film dall'anime (oltre la grafica già menzionata) è la caratterizzazione della protagonista che nella serie viene curata maggiormente, viene fatta crescere e maturare col passare del tempo, nel film Saya è una sorta di macchina da guerra fredda e spietata nell'anime la ragazza comincia la sua storia come una normalissima, spensierata, e vulnerabilissima ragazzina. Questa differenza viene a netto vantaggio della serie animata che, del resto, ha dalla sua un consistente numero di episodi per poter curare maggiormente quest'aspetto narrativo. A tal proposito, 50 episodi inizialmente potrebbero sembrare un numero esagerato e l'impressione sembra essere confermata da alcune saltuarie fasi un po' "debolucce" ma col proseguo della storia quasi tutti i tasselli andranno al loro posto giustificando pienamente un così congruo numero di puntate. Anzi a dirla proprio tutta non è da escludere che gli episodi scorrano via talmente veloci da rammaricarsi della "prematura" fine dell'opera. E chi vi parla, solitamente, ama dedicarsi ad anime mediamente molto più brevi di questo.
Nell'arco della storia ci sposteremo in svariate nazioni e incontreremo parecchi personaggi degni di nota, molti dei quali con una caratterizzazione assai approfondita e interessante.
Molto valido anche il finale che si rivela completamente soddisfacente, un unico rimorso semmai potrebbe essere la chiarissima intenzione degli autori di lasciare parecchi spiragli aperti al fine di poter un giorno creare un seguito...cosa che ormai, a tanti anni di distanza, appare alquanto improbabile.
La soundtrack non è brutta ma da un'opera di questa portata mi sarei aspettato qualcosa di più incisivo, svolge il suo compito senza farsi troppo notare e qualcosa di simile accade anche per le 4 sigle di apertura e chiusura, generalmente discrete e nulla più.
Concludendo posso senz'altro affermare che Blood+ sia il miglior anime a tema vampirico che abbia mai visto e questo grazie ad un trama e a dei personaggi molto ben costruiti ma, il reale valore di Blood+ viene fuori alla lunga, bisogna quindi fare in modo di non lasciarsi scoraggiare dai tanti episodi e da un inizio non propriamente brillantissimo. Bisogna dargli fiducia insomma e questa verrà sicuramente ripagata.
Il primo dei due conta su un uso massiccio di un'ottima computer graphic mentre il secondo offre una grafica semplicemente sufficiente, in alcune circostanze (nei primissimi episodi) anche un pochino spoglia, tanto che difficilmente si potrebbe pensare di aver a che fare con un anime del 2005, si penserebbe a qualcosa di più datato. Ma non è solo questo.
La protagonista di ambedue le opere è Saya, una giovane vampira che combatte assieme agli uomini la sua dura battaglia contro i "chirotteri" che altro non sono se non particolari forme di vampiri. Come spesso accade in narrazioni di questo tipo la classificazione gerarchica di queste creature viene diversificata pesantemente e Blood+ non fa eccezione a questa regola ma in un certo senso la reinterpreta in un modo tutto suo e assolutamente convincente.
Ciò che differenzia totalmente il film dall'anime (oltre la grafica già menzionata) è la caratterizzazione della protagonista che nella serie viene curata maggiormente, viene fatta crescere e maturare col passare del tempo, nel film Saya è una sorta di macchina da guerra fredda e spietata nell'anime la ragazza comincia la sua storia come una normalissima, spensierata, e vulnerabilissima ragazzina. Questa differenza viene a netto vantaggio della serie animata che, del resto, ha dalla sua un consistente numero di episodi per poter curare maggiormente quest'aspetto narrativo. A tal proposito, 50 episodi inizialmente potrebbero sembrare un numero esagerato e l'impressione sembra essere confermata da alcune saltuarie fasi un po' "debolucce" ma col proseguo della storia quasi tutti i tasselli andranno al loro posto giustificando pienamente un così congruo numero di puntate. Anzi a dirla proprio tutta non è da escludere che gli episodi scorrano via talmente veloci da rammaricarsi della "prematura" fine dell'opera. E chi vi parla, solitamente, ama dedicarsi ad anime mediamente molto più brevi di questo.
Nell'arco della storia ci sposteremo in svariate nazioni e incontreremo parecchi personaggi degni di nota, molti dei quali con una caratterizzazione assai approfondita e interessante.
Molto valido anche il finale che si rivela completamente soddisfacente, un unico rimorso semmai potrebbe essere la chiarissima intenzione degli autori di lasciare parecchi spiragli aperti al fine di poter un giorno creare un seguito...cosa che ormai, a tanti anni di distanza, appare alquanto improbabile.
La soundtrack non è brutta ma da un'opera di questa portata mi sarei aspettato qualcosa di più incisivo, svolge il suo compito senza farsi troppo notare e qualcosa di simile accade anche per le 4 sigle di apertura e chiusura, generalmente discrete e nulla più.
Concludendo posso senz'altro affermare che Blood+ sia il miglior anime a tema vampirico che abbia mai visto e questo grazie ad un trama e a dei personaggi molto ben costruiti ma, il reale valore di Blood+ viene fuori alla lunga, bisogna quindi fare in modo di non lasciarsi scoraggiare dai tanti episodi e da un inizio non propriamente brillantissimo. Bisogna dargli fiducia insomma e questa verrà sicuramente ripagata.
Avrei voluto dare 10 a questo splendido anime ma, ahimè, non posso proprio.
C'è poco da dire: la trama è sicuramente coinvolgente e non scontata... quanto meno costruita in modo tale da cercare di tenere lo spettatore incollato fino all'ultimo episodio. Dico cercare perché non è detto che ci riesca: nel mio caso, arrivata a quasi dieci episodi dalla fine, non vedevo l'ora che si giungesse alla conclusione finale. In effetti, per quanto trama, sceneggiatura, disegno e personaggi siano perfetti, questo anime poteva tranquillamente svolgersi in una trentina di episodi. Ci si sofferma troppo spesso e in maniera ridondante su riflessioni emotive e drammatiche della protagonista, proposte e riproposte in maniera compulsiva, per poi sorvolare su episodi o momenti importanti che potevano essere valorizzati in maniera migliore - in particolare modo mi riferisco ad alcune scene iniziali e finali del film.
Il fatto è che questo anime poteva essere categorizzato sotto un genere principale che è il genere drammatico, il quale, a quanto pare, è l'unico genere che tra le voci non compare. Probabilmente, se fosse stato meno drammatico e pesante, avrebbe sicuramente meritato un dieci.
Consiglio sicuramente la visione, con aspettative buone e soprattutto senza attendere chissà quali scene horror o di combattimento.
C'è poco da dire: la trama è sicuramente coinvolgente e non scontata... quanto meno costruita in modo tale da cercare di tenere lo spettatore incollato fino all'ultimo episodio. Dico cercare perché non è detto che ci riesca: nel mio caso, arrivata a quasi dieci episodi dalla fine, non vedevo l'ora che si giungesse alla conclusione finale. In effetti, per quanto trama, sceneggiatura, disegno e personaggi siano perfetti, questo anime poteva tranquillamente svolgersi in una trentina di episodi. Ci si sofferma troppo spesso e in maniera ridondante su riflessioni emotive e drammatiche della protagonista, proposte e riproposte in maniera compulsiva, per poi sorvolare su episodi o momenti importanti che potevano essere valorizzati in maniera migliore - in particolare modo mi riferisco ad alcune scene iniziali e finali del film.
Il fatto è che questo anime poteva essere categorizzato sotto un genere principale che è il genere drammatico, il quale, a quanto pare, è l'unico genere che tra le voci non compare. Probabilmente, se fosse stato meno drammatico e pesante, avrebbe sicuramente meritato un dieci.
Consiglio sicuramente la visione, con aspettative buone e soprattutto senza attendere chissà quali scene horror o di combattimento.
Il migliore anime giapponese sui vampiri. Veramente bello, non fatevi ingannare dai primi episodi, guardatelo fino alla fine. In particolare, l'ultimo arco narrativo è condotto in maniera magistrale, non è scontato, contiene messaggi veramente toccanti e riflessivi. Gli ultimi 13 episodi, gli atti finali, che servono a far concludere la storia sono perfettamente legarti tra loro (gli ho guardati tutti di fila per intendersi). Gli altri archi narrativi vedono la crescita dei personaggi, la loro evoluzione, la scoperta dei vari enigmi. Mi raccomando, superati i primi episodi vedrete anche molti colpi di scena!
La contrapposizione SAYA - DIVA mi è piaciuta moltissimo, sia nei contenuti, sia nella trasposizione delle scene. Il contrasto Saya-Diva si vede bene anche dai legami che Saya e Diva instaurano tra i personaggi...Un crescendo in tutto l'anime. Il contrasto non è un banale confronto tra bene e male, secondo me la loro contrapposizione è si assai contrastante, ma non in toto. Purtroppo non posso parlare molto di questo tema, come del rapporto Hagi-Saya, altrimenti farei spoiler!
Quindi: guardate l'anime!!!! In generale nell'anime viene affrontato in maniera esaustivo il tema umanità- mostruosità; la storia dei vampiri- chirotteri, la loro generazione, la loro vita nel corso nei secoli, sono tutti temi affrontati in maniera brillante. C'è qualche pecca narrativa ogni tanto, ma sono ampiamente trascurabili, data la qualità dell'impianto narrativo complessivo. Mi raccomando andate avanti con gli episodi! Alcuni sono episodi non portanti per la trama, tuttavia ho gradito anche tali episodi, in quanto approfondiscono il carattere dei vari personaggi e danno maggiore spazio ai vari temi trattati nell'anime (famiglia in primis). Finalmente una trasposizione veramente interessante sui vampiri... di tutt'altra pasta rispetto ai "vampiri" che brillano e che pensano solo a sposarsi (Twilight per intendersi).
La contrapposizione SAYA - DIVA mi è piaciuta moltissimo, sia nei contenuti, sia nella trasposizione delle scene. Il contrasto Saya-Diva si vede bene anche dai legami che Saya e Diva instaurano tra i personaggi...Un crescendo in tutto l'anime. Il contrasto non è un banale confronto tra bene e male, secondo me la loro contrapposizione è si assai contrastante, ma non in toto. Purtroppo non posso parlare molto di questo tema, come del rapporto Hagi-Saya, altrimenti farei spoiler!
Quindi: guardate l'anime!!!! In generale nell'anime viene affrontato in maniera esaustivo il tema umanità- mostruosità; la storia dei vampiri- chirotteri, la loro generazione, la loro vita nel corso nei secoli, sono tutti temi affrontati in maniera brillante. C'è qualche pecca narrativa ogni tanto, ma sono ampiamente trascurabili, data la qualità dell'impianto narrativo complessivo. Mi raccomando andate avanti con gli episodi! Alcuni sono episodi non portanti per la trama, tuttavia ho gradito anche tali episodi, in quanto approfondiscono il carattere dei vari personaggi e danno maggiore spazio ai vari temi trattati nell'anime (famiglia in primis). Finalmente una trasposizione veramente interessante sui vampiri... di tutt'altra pasta rispetto ai "vampiri" che brillano e che pensano solo a sposarsi (Twilight per intendersi).
All'inizio non mi aspettavo granché da quest'anime, invece devo dire che superati i primi episodi questa serie parte davvero in quarta e si rivela un vero e proprio gioiellino. Le darei un voto ben superiore a 7 se non fosse che ho visto solo i primi 13 episodi...
Non giudicatelo dai primi 5-6 episodi. Quest'anime potrà sembrarvi prevedibile a primo acchito, ma non lo è affatto.
La trama è davvero ben congegnata e avvincente, riesce a far emozionare lo spettatore e bilancia bene le scene d'azione e quelle di "stasi", per così dire. Consiglio quest'anime a un pubblico maturo per via della crudezza di certe scene e dei temi trattati (guerra in Vietnam, ecc.).
I personaggi (a parte qualche eccezione) sono ben caratterizzati e rifuggono dagli stereotipi. Inoltre apprezzo che, pur essendo questo un anime d'azione, la protagonista sia una donna e non il solito macho di turno.
Le scene di battaglia sono spettacolari, gli animatori hanno fatto un ottimo lavoro.
Il doppiaggio è di buon livello; anche le sigle mi piacciono molto, davvero piacevoli e adatte all'atmosfera dell'anime. I disegni sono ben realizzati.
Quello che non mi è piaciuto invece è la scelta di effetti grafici a volte un po' scontati pur se di sicuro effetto - un esempio su tutti: quando Saya entra nella modalità da "risvegliata", le vengono gli occhi rossi. Inoltre l'aspetto dei Chiropterans non è granché, è originale, ma sono difetti trascurabili vista la bellezza della storia.
Quello su cui proprio non riesco a chiudere un occhio invece è la presenza di alcune piccole incongruenze nella trama, ma non vorrei fare spoiler, dunque non mi dilungherò sull'argomento.
In sintesi "Blood+" è una serie perfetta per chi ama gli horror e le storie d'azione. Si è rivelato davvero una bella sorpresa, per me.
Non giudicatelo dai primi 5-6 episodi. Quest'anime potrà sembrarvi prevedibile a primo acchito, ma non lo è affatto.
La trama è davvero ben congegnata e avvincente, riesce a far emozionare lo spettatore e bilancia bene le scene d'azione e quelle di "stasi", per così dire. Consiglio quest'anime a un pubblico maturo per via della crudezza di certe scene e dei temi trattati (guerra in Vietnam, ecc.).
I personaggi (a parte qualche eccezione) sono ben caratterizzati e rifuggono dagli stereotipi. Inoltre apprezzo che, pur essendo questo un anime d'azione, la protagonista sia una donna e non il solito macho di turno.
Le scene di battaglia sono spettacolari, gli animatori hanno fatto un ottimo lavoro.
Il doppiaggio è di buon livello; anche le sigle mi piacciono molto, davvero piacevoli e adatte all'atmosfera dell'anime. I disegni sono ben realizzati.
Quello che non mi è piaciuto invece è la scelta di effetti grafici a volte un po' scontati pur se di sicuro effetto - un esempio su tutti: quando Saya entra nella modalità da "risvegliata", le vengono gli occhi rossi. Inoltre l'aspetto dei Chiropterans non è granché, è originale, ma sono difetti trascurabili vista la bellezza della storia.
Quello su cui proprio non riesco a chiudere un occhio invece è la presenza di alcune piccole incongruenze nella trama, ma non vorrei fare spoiler, dunque non mi dilungherò sull'argomento.
In sintesi "Blood+" è una serie perfetta per chi ama gli horror e le storie d'azione. Si è rivelato davvero una bella sorpresa, per me.
Mi sono deciso a vedere "Blood+" vista la media alta; anche se all'inizio 50 episodi possono sembrare tanti, ne vale la pena.
Tralasciando la trama, che si può leggere nella scheda principale, voglio sottolineare che la presente storia tratta il genere "vampiresco" in una maniera del tutto diversa da quelle tutte già scritte - a mio avviso se esistessero davvero i vampiri la loro storia sarebbe molto simile a questa -, ossia perché mai degli esseri superiori dovrebbero vivere nell'ombra? Poi, conoscendo il genere umano, di sicuro qualcuno sfrutterebbe il loro potere per un tornaconto personale.
Il fulcro principale della storia è comunque la "famiglia", anche senza legami di sangue, e il "vivere il presente per un futuro migliore".
Certe situazioni sono molto commoventi e toccanti, e di sicuro questo sarà un titolo che ricorderete con piacere.
Da elogiare anche la parte musicale, le canzoni BGM sono favolose e molto coinvolgenti, visti i nomi dei produttori è scontato. Le opening e le ending sono nella norma, anche se non le ho seguite/ascoltate particolarmente.
Il mio voto non è 10 solo per via della grafica/animazione: sempre su ottimi livelli, ma in alcuni episodi il livello rimane sì buono, ma si abbassa un po'.
Tralasciando la trama, che si può leggere nella scheda principale, voglio sottolineare che la presente storia tratta il genere "vampiresco" in una maniera del tutto diversa da quelle tutte già scritte - a mio avviso se esistessero davvero i vampiri la loro storia sarebbe molto simile a questa -, ossia perché mai degli esseri superiori dovrebbero vivere nell'ombra? Poi, conoscendo il genere umano, di sicuro qualcuno sfrutterebbe il loro potere per un tornaconto personale.
Il fulcro principale della storia è comunque la "famiglia", anche senza legami di sangue, e il "vivere il presente per un futuro migliore".
Certe situazioni sono molto commoventi e toccanti, e di sicuro questo sarà un titolo che ricorderete con piacere.
Da elogiare anche la parte musicale, le canzoni BGM sono favolose e molto coinvolgenti, visti i nomi dei produttori è scontato. Le opening e le ending sono nella norma, anche se non le ho seguite/ascoltate particolarmente.
Il mio voto non è 10 solo per via della grafica/animazione: sempre su ottimi livelli, ma in alcuni episodi il livello rimane sì buono, ma si abbassa un po'.
In questo caso mi ritrovo a essere la voce fuori dal coro. Ho voluto guardare quest'anime perché desideravo una storia sanguinosa, con una protagonista femminile forte e delle scene di battaglia degne di questo nome. E in effetti 'Blood+' è senza dubbio una storia truculenta, con delle bellissime scene di lotta. Peccato che la trama non mi abbia colpito affatto. Anzi, mi annoia molto e non mi sento per niente invogliata a conoscerne il seguito.
Oddio, forse in futuro proverò a riguardarlo e cambierò idea, ma ora come ora non mi dice nulla. L'idea di una ragazza che combatte contro i vampiri non è il massimo dell'originalità, ammettiamolo. Saya è un personaggio interessante e ben caratterizzato, il suo assistente misterioso mi affascina, ma non basta questo per risvegliare in me interesse per quest'anime, che ha una trama già vista e rivista. Un "colpo di scena" (si fa per dire) in particolare mi ha irritato da quanto è scontato, ma non voglio fare spoiler.
Anche se è un horror non ho provato minimamente paura guardandolo. Tanto più che a parte Saya nessun altro personaggio mi sembra avere una grande personalità, Kai poi è un vero e proprio cliché. Alcune idee carine ci sono, ma si contano sulle dita di una mano, almeno nel punto della storia in cui sono arrivata io.
Quest'anime in definitiva non mi ha lasciato nulla, non continuerò a seguirlo. Però bisogna dire che le sigle, i disegni e l'animazione sono realizzati davvero magistralmente. Anche se a me non è piaciuto, vi consiglio comunque di guardarlo, i vostri gusti potrebbero essere diversi. Non è tutto da buttare.
Oddio, forse in futuro proverò a riguardarlo e cambierò idea, ma ora come ora non mi dice nulla. L'idea di una ragazza che combatte contro i vampiri non è il massimo dell'originalità, ammettiamolo. Saya è un personaggio interessante e ben caratterizzato, il suo assistente misterioso mi affascina, ma non basta questo per risvegliare in me interesse per quest'anime, che ha una trama già vista e rivista. Un "colpo di scena" (si fa per dire) in particolare mi ha irritato da quanto è scontato, ma non voglio fare spoiler.
Anche se è un horror non ho provato minimamente paura guardandolo. Tanto più che a parte Saya nessun altro personaggio mi sembra avere una grande personalità, Kai poi è un vero e proprio cliché. Alcune idee carine ci sono, ma si contano sulle dita di una mano, almeno nel punto della storia in cui sono arrivata io.
Quest'anime in definitiva non mi ha lasciato nulla, non continuerò a seguirlo. Però bisogna dire che le sigle, i disegni e l'animazione sono realizzati davvero magistralmente. Anche se a me non è piaciuto, vi consiglio comunque di guardarlo, i vostri gusti potrebbero essere diversi. Non è tutto da buttare.
L'eterno conflitto tra Saya e Diva, una guerra che scorre attraverso il tempo e che arriva fino ai giorni nostri e vede impegnati un'organizzazione chiamata Red Shields e i Chiropteran, mostri che si nutrono del sangue degli uomini. Al contrario di quanto si possa pensare questa non è la solita e banale storia di vampiri, primo fra tutti è perché questi non sono come ci si aspetta di solito. Sono esseri mostruosi, che di umano han ben poco, se non per una ristretta cerchia, che sono i cavalieri e le due regine. Questa in sintesi estrema è la trama, che si snoderà per ben 50 episodi. Sembrano molti, ma in realtà credo siano indispensabili per riuscire a creare un'opera di animazione di questo livello.
Alcuni episodi sono più lenti e possono sembrare superflui, ma ognuno di essi serve per comprendere meglio i personaggi o il loro passato e alla fine ogni segreto, ogni dubbio viene svelato così che nulla possa essere lasciato al caso.
Il lato tecnico è impeccabile, seppur sia un'anime del 2005 non ha nulla da invidiare a quelli più recenti, un disegno lineare e preciso con forme aggraziate. Per quel che riguarda la colonna sonora, anche quella non delude con pezzi magnifici e sicuramente indimenticabili, come la terza opening ad esempio. I personaggi sono curati e sanno emozionare fino alla fine, in particolare non ho potuto non apprezzare Haji, ma non sono da meno anche Saya e Kai. Persino gli antagonisti sono ben delineati e alla fine non sono per nulla paragonabili a quelli stereotipati che certe volte capitano, anche fin troppo spesso di recente.
Insomma un vero gioiello dell'animazione giapponese, che non delude, nemmeno nel finale che saprà commuovere e emozionare, seppure abbia una vena molto triste.
Alcuni episodi sono più lenti e possono sembrare superflui, ma ognuno di essi serve per comprendere meglio i personaggi o il loro passato e alla fine ogni segreto, ogni dubbio viene svelato così che nulla possa essere lasciato al caso.
Il lato tecnico è impeccabile, seppur sia un'anime del 2005 non ha nulla da invidiare a quelli più recenti, un disegno lineare e preciso con forme aggraziate. Per quel che riguarda la colonna sonora, anche quella non delude con pezzi magnifici e sicuramente indimenticabili, come la terza opening ad esempio. I personaggi sono curati e sanno emozionare fino alla fine, in particolare non ho potuto non apprezzare Haji, ma non sono da meno anche Saya e Kai. Persino gli antagonisti sono ben delineati e alla fine non sono per nulla paragonabili a quelli stereotipati che certe volte capitano, anche fin troppo spesso di recente.
Insomma un vero gioiello dell'animazione giapponese, che non delude, nemmeno nel finale che saprà commuovere e emozionare, seppure abbia una vena molto triste.
Purtroppo sono rimasto davvero insoddisfatto da questo 'Blood+', ma non deluso: infatti l'anime ha alti e bassi che si alternano continuamente e prendendo in considerazione solo le parti migliori l'anime è considerabile eccellente a mio avviso.
Seguendo l'idea di base - ma non la trama - dell'originale 'Blood: The Last Vampire' (anime film del 2000), vengono riproposte le cronache della ragazzina samurai alle prese con i mostri denominati "chirotteri", ma con la storia completamente stravolta. E, detto così, non sembrerebbe un granché, e invece si tratta di un anime veramente complesso e articolato: difficile comprenderlo a fondo.
L'anime risulta particolarmente criptico durante la prima metà dei suoi 50 episodi, è tosto riuscire a capire ogni cosa da parte di uno spettatore medio. C'è veramente un po' di tutto, ed è possibile notare come un gran numero di titoli ideati negli anni successivi abbiano preso parziali spunti da questo anime colossale.
'Blood+' tende ad analizzare e proporre approfonditamente diverse mentalità umane e alcune mentalità "non più umane" o quantomeno distorte, talvolta mischiando un po' tutto ma dando un risultato che mi lascia assai perplesso. Gli innumerevoli dettagli sono ben curati, ma alcune cose vengono brutalmente trascurate, in particolar modo ho notato alcune incoerenze di fatti e discorsi presenti nella prima metà dell'anime e riaccesi nella seconda metà che però non coincidono: fortunatamente non si tratta di cose necessariamente fondamentali, in buona parte sono sottigliezze per pignoli, tuttavia sono errori non banali e probabilmente scaturiti a causa dell'argomentazione eccessivamente "labirintica" e caotica - ma comunque non disordinata - presente nella prima metà dell'opera.
Parlare della trama approfonditamente è una missione abbastanza ardua, ci sarebbero tante cose da raccontare anche senza finire nello spoiler. Ambientata principalmente dal 2002/2003 fino al 2005/2006, la storia è suddivisibile in diversi modi: prendendo in considerazione le mezze stagioni, l'anime è divisibile in quattro capitoli (infatti sono presenti quattro sigle d'apertura per ogni presunto capitolo mezza-stagione); ma io preferisco dividerlo in base ai luoghi nei quali si svolgono le vicende principali, e rispettivamente sono i seguenti sei che andrò a elencare qui di seguito.
E' a Okinawa (Giappone) che si origina la vicenda che parte come scolastica per poi mostrarsi immediatamente tutt'altro che scolastica: difatti saltano subito fuori elementi horror e thriller, ma anche romantici e drammatici, misteriosi e addirittura militari, scientifici e persino spionistici.
Non passano molti episodi che i personaggi subiscono un trasferimento verso Hanoi (Vietnam), con scopi principalmente investigativi. Questo luogo si colma ben presto di vicende isocrone più o meno disparate e ben condite di suspense. Non sono molti - invece - gli episodi in transito per Kirov (Russia), che accoglie diverse vicende sinistre e ben concentrate.
Con alcune citazioni e riferimenti in Germania e in Islanda, si arriva probabilmente al luogo più significativo e rilevante ai fini della vicenda, ovvero Marsiglia (Francia). Qui avviene una bella fetta dei casini dell'intero anime: i flash-back erano occasionali in Giappone e in Vietman, già più frequenti in Russia, ma è in Francia che avvengono le rivelazioni definitive con le quali si può ottenere finalmente un quadro sostanzialmente completo per quanto riguarda la trama complessa.
Avviandosi verso una conclusione, ci si ritrova a Londra (Inghilterra), notando il desiderio comprensibile dei personaggi di chiudere i conti rimasti in sospeso.
New York (Stati Uniti) diviene il luogo (pre)scelto da 'Blood+' come meta finale per tutti i personaggi rimasti di rilievo.
I personaggi sono davvero tanti e tutti ben caratterizzati e diversi tra loro. Pochi rimangono statici nella loro mentalità, la maggior parte cambia radicalmente.
L'anime è obiettivamente buono, anche nel suo aspetto grafico, tuttavia nel suo complesso ha cose che non tornano, difetti gravi non molto visibili. Personaggi che per lungo tempo mantengono una forte predominanza e sicurezza o che appaiono "perfetti" e che poi invece compiono errori ridicoli e banali poco credibili e senza motivo, quasi come fossero costretti a compiere errori finali così grossolani senza possibilità di scampo. Inoltre vengono complicate inutilmente un innumerevole numero di situazioni che potrebbero essere risolte con estrema facilità, e solo qualche volta questa cosa viene giustificata.
Peccato, "Blood+" poteva essere un anime stupefacente, ma ha mischiato troppe cose in un modo che personalmente ho trovato fastidioso e stancante. Per sua fortuna ha avuto tanti spettatori generosi che non si sono soffermati sui punti difettosi che si celano nell'opera.
Seguendo l'idea di base - ma non la trama - dell'originale 'Blood: The Last Vampire' (anime film del 2000), vengono riproposte le cronache della ragazzina samurai alle prese con i mostri denominati "chirotteri", ma con la storia completamente stravolta. E, detto così, non sembrerebbe un granché, e invece si tratta di un anime veramente complesso e articolato: difficile comprenderlo a fondo.
L'anime risulta particolarmente criptico durante la prima metà dei suoi 50 episodi, è tosto riuscire a capire ogni cosa da parte di uno spettatore medio. C'è veramente un po' di tutto, ed è possibile notare come un gran numero di titoli ideati negli anni successivi abbiano preso parziali spunti da questo anime colossale.
'Blood+' tende ad analizzare e proporre approfonditamente diverse mentalità umane e alcune mentalità "non più umane" o quantomeno distorte, talvolta mischiando un po' tutto ma dando un risultato che mi lascia assai perplesso. Gli innumerevoli dettagli sono ben curati, ma alcune cose vengono brutalmente trascurate, in particolar modo ho notato alcune incoerenze di fatti e discorsi presenti nella prima metà dell'anime e riaccesi nella seconda metà che però non coincidono: fortunatamente non si tratta di cose necessariamente fondamentali, in buona parte sono sottigliezze per pignoli, tuttavia sono errori non banali e probabilmente scaturiti a causa dell'argomentazione eccessivamente "labirintica" e caotica - ma comunque non disordinata - presente nella prima metà dell'opera.
Parlare della trama approfonditamente è una missione abbastanza ardua, ci sarebbero tante cose da raccontare anche senza finire nello spoiler. Ambientata principalmente dal 2002/2003 fino al 2005/2006, la storia è suddivisibile in diversi modi: prendendo in considerazione le mezze stagioni, l'anime è divisibile in quattro capitoli (infatti sono presenti quattro sigle d'apertura per ogni presunto capitolo mezza-stagione); ma io preferisco dividerlo in base ai luoghi nei quali si svolgono le vicende principali, e rispettivamente sono i seguenti sei che andrò a elencare qui di seguito.
E' a Okinawa (Giappone) che si origina la vicenda che parte come scolastica per poi mostrarsi immediatamente tutt'altro che scolastica: difatti saltano subito fuori elementi horror e thriller, ma anche romantici e drammatici, misteriosi e addirittura militari, scientifici e persino spionistici.
Non passano molti episodi che i personaggi subiscono un trasferimento verso Hanoi (Vietnam), con scopi principalmente investigativi. Questo luogo si colma ben presto di vicende isocrone più o meno disparate e ben condite di suspense. Non sono molti - invece - gli episodi in transito per Kirov (Russia), che accoglie diverse vicende sinistre e ben concentrate.
Con alcune citazioni e riferimenti in Germania e in Islanda, si arriva probabilmente al luogo più significativo e rilevante ai fini della vicenda, ovvero Marsiglia (Francia). Qui avviene una bella fetta dei casini dell'intero anime: i flash-back erano occasionali in Giappone e in Vietman, già più frequenti in Russia, ma è in Francia che avvengono le rivelazioni definitive con le quali si può ottenere finalmente un quadro sostanzialmente completo per quanto riguarda la trama complessa.
Avviandosi verso una conclusione, ci si ritrova a Londra (Inghilterra), notando il desiderio comprensibile dei personaggi di chiudere i conti rimasti in sospeso.
New York (Stati Uniti) diviene il luogo (pre)scelto da 'Blood+' come meta finale per tutti i personaggi rimasti di rilievo.
I personaggi sono davvero tanti e tutti ben caratterizzati e diversi tra loro. Pochi rimangono statici nella loro mentalità, la maggior parte cambia radicalmente.
L'anime è obiettivamente buono, anche nel suo aspetto grafico, tuttavia nel suo complesso ha cose che non tornano, difetti gravi non molto visibili. Personaggi che per lungo tempo mantengono una forte predominanza e sicurezza o che appaiono "perfetti" e che poi invece compiono errori ridicoli e banali poco credibili e senza motivo, quasi come fossero costretti a compiere errori finali così grossolani senza possibilità di scampo. Inoltre vengono complicate inutilmente un innumerevole numero di situazioni che potrebbero essere risolte con estrema facilità, e solo qualche volta questa cosa viene giustificata.
Peccato, "Blood+" poteva essere un anime stupefacente, ma ha mischiato troppe cose in un modo che personalmente ho trovato fastidioso e stancante. Per sua fortuna ha avuto tanti spettatori generosi che non si sono soffermati sui punti difettosi che si celano nell'opera.
Saya e Diva. Un eterno conflitto tra amore e odio, bene e male, luce e tenebra. Due regine tanto simili esteriormente quanto diverse caratterialmente, i cui destini sono segnati dalla nascita.
Un mondo idillico, armonioso e caloroso per la raggiante Saya che, da sempre amata e trattata con riguardo dalla famiglia, si ritrova un giorno a dovere affrontare una realtà differente, spaventosa e poco chiara: non è più quella da proteggere ma è colei che protegge.
E Diva, un nome elegante e biblico, che si adatta perfettamente al personaggio in questione, la cui voce incanta e rattrista; è un'antagonista carismatica e freddissima, l'avversaria per eccellenza. Sotto quelle dure spoglie da nemica tremenda e altezzosa, si cela qualcosa di più profondo, fragile, prezioso. Qualcosa che desiderava da tanto tempo e che non ha mai avuto. Diversa è stata la loro vita e diversa sarà la loro morte.
"Blood+" è ispirato all'omonimo film 'Blood: the last vampire', dunque ritroviamo la medesima protagonista, Saya Otonashi, e il suo Chevalier Haji, i quali - contando sul supporto degli alleati, tra cui l'organizzazione segreta 'Red Shield' -, lottano contro i vampiri, i cosiddetti Chirotteri, allo scopo di annientarli. La Saya della serie televisiva è ben lontana dalla Saya del film, è molto meno cupa e cinica, difatti nell'anime appare come una studentessa ordinaria e spensierata, che ricorda poco e nulla del suo passato.
Dietro l'incipit semplice e non molto originale, si dipana una trama studiata e ben articolata, densa di misteri e colpi di scena. L'anime parte lento, con una sceneggiatura lineare che non lascia trapelare quasi nulla, per poi strutturarsi in un avvincente thriller che, tramite salti temporali, ritmi serrati e sensazionali scoperte, raggiunge l'apice della serie nel ventiquattresimo episodio. Dopodiché la struttura narrativa diviene meno frammentata, focalizzandosi sulle violentissime scene d'azione, ricche di combattimenti spettacolari, e soffermandosi sull'approfondimento dei personaggi secondari, in particolare quelli della fazione Diva, che erano rimasti nel primo arco dei nemici ambigui.
Dal punto di vista tecnico, la serie presenta delle animazioni nella norma, né scadenti né superbe, benché si noti un calo di qualità nel secondo arco. I combattimenti risultano comunque fluidi e coinvolgenti, mai ridicoli o scontati. Grande attenzione per i fondali e le ambientazioni, si passa dai luoghi comuni del Giappone a quelli della Cina, Russia, Francia, Vietnam e via dicendo. Quanto al chara design, fondamentalmente non cambia da quello visto nel film, le figure umane sono proporzionate nonché accurate, e i Chirotteri sono impressionanti. Elogi per la splendida colonna sonora, fatta eccezione per le quattro opening ed ending, è composta da Mark Mancina e prodotta dal talentuoso Hans Zimmer, che alterna divinamente pezzi di alta tensione a pezzi commoventi. Musiche indimenticabili.
Gli svantaggi dell'opera sono i cinquanta episodi, che certo non sono pochi, alcuni dei quali possono essere tranquillamente considerati filler, alquanto noiosi e che non contribuiscono granché ai fini della trama. Hanno però l'utilità di soffermarsi e approfondire i personaggi, e con personaggi s'intendono tutte le presenze, dai protagonisti ai comprimari e secondari, riservando un dignitoso spazio per ciascuno di essi. È sorprendente, ad esempio, constatare come sia cambiato e maturato Kai nel corso della serie, dapprima un ragazzo avventato e spaccone, diviene radicalmente un uomo responsabile e comprensivo, accettando la realtà dei fatti e non punendo più la vera natura di Saya.
Ebbene non c'è solo azione in 'Blood+', bensì è presente anche un intreccio sentimentale che talvolta può risultare stucchevole, riferito perlopiù a determinati discorsi smielati di Solomon.
Il tema più rincorrente e meglio sviluppato è senza dubbio il valore e l'importanza del concetto di famiglia, su cui 'Blood+' punta tanto.
Ciò che colpisce del suddetto anime, e che rimane impresso nella memoria dello spettatore, è indubbiamente il contrasto tra Saya e Diva, difatti la serie non risulterebbe tanto appassionante se non ci fosse questa dicotomia. La resa dei conti tra le due regine viene risolta nella migliore maniera possibile, con una battaglia finale epica e ben costruita, senza troppe divagazioni o scene melodrammatiche, ma soprattutto non lascia quel senso di incompiuto e dalla conclusione affrettata di cui molte serie odierne risentono.
Per concludere, 'Blood +' è un buon prodotto, non eccelso, che, malgrado le svariate puntate di intermezzo abbastanza discutibili, rimane una visione interessante, affascinante e apprezzabile anche da chi oramai trova indigeste le storie di vampiri.
Un mondo idillico, armonioso e caloroso per la raggiante Saya che, da sempre amata e trattata con riguardo dalla famiglia, si ritrova un giorno a dovere affrontare una realtà differente, spaventosa e poco chiara: non è più quella da proteggere ma è colei che protegge.
E Diva, un nome elegante e biblico, che si adatta perfettamente al personaggio in questione, la cui voce incanta e rattrista; è un'antagonista carismatica e freddissima, l'avversaria per eccellenza. Sotto quelle dure spoglie da nemica tremenda e altezzosa, si cela qualcosa di più profondo, fragile, prezioso. Qualcosa che desiderava da tanto tempo e che non ha mai avuto. Diversa è stata la loro vita e diversa sarà la loro morte.
"Blood+" è ispirato all'omonimo film 'Blood: the last vampire', dunque ritroviamo la medesima protagonista, Saya Otonashi, e il suo Chevalier Haji, i quali - contando sul supporto degli alleati, tra cui l'organizzazione segreta 'Red Shield' -, lottano contro i vampiri, i cosiddetti Chirotteri, allo scopo di annientarli. La Saya della serie televisiva è ben lontana dalla Saya del film, è molto meno cupa e cinica, difatti nell'anime appare come una studentessa ordinaria e spensierata, che ricorda poco e nulla del suo passato.
Dietro l'incipit semplice e non molto originale, si dipana una trama studiata e ben articolata, densa di misteri e colpi di scena. L'anime parte lento, con una sceneggiatura lineare che non lascia trapelare quasi nulla, per poi strutturarsi in un avvincente thriller che, tramite salti temporali, ritmi serrati e sensazionali scoperte, raggiunge l'apice della serie nel ventiquattresimo episodio. Dopodiché la struttura narrativa diviene meno frammentata, focalizzandosi sulle violentissime scene d'azione, ricche di combattimenti spettacolari, e soffermandosi sull'approfondimento dei personaggi secondari, in particolare quelli della fazione Diva, che erano rimasti nel primo arco dei nemici ambigui.
Dal punto di vista tecnico, la serie presenta delle animazioni nella norma, né scadenti né superbe, benché si noti un calo di qualità nel secondo arco. I combattimenti risultano comunque fluidi e coinvolgenti, mai ridicoli o scontati. Grande attenzione per i fondali e le ambientazioni, si passa dai luoghi comuni del Giappone a quelli della Cina, Russia, Francia, Vietnam e via dicendo. Quanto al chara design, fondamentalmente non cambia da quello visto nel film, le figure umane sono proporzionate nonché accurate, e i Chirotteri sono impressionanti. Elogi per la splendida colonna sonora, fatta eccezione per le quattro opening ed ending, è composta da Mark Mancina e prodotta dal talentuoso Hans Zimmer, che alterna divinamente pezzi di alta tensione a pezzi commoventi. Musiche indimenticabili.
Gli svantaggi dell'opera sono i cinquanta episodi, che certo non sono pochi, alcuni dei quali possono essere tranquillamente considerati filler, alquanto noiosi e che non contribuiscono granché ai fini della trama. Hanno però l'utilità di soffermarsi e approfondire i personaggi, e con personaggi s'intendono tutte le presenze, dai protagonisti ai comprimari e secondari, riservando un dignitoso spazio per ciascuno di essi. È sorprendente, ad esempio, constatare come sia cambiato e maturato Kai nel corso della serie, dapprima un ragazzo avventato e spaccone, diviene radicalmente un uomo responsabile e comprensivo, accettando la realtà dei fatti e non punendo più la vera natura di Saya.
Ebbene non c'è solo azione in 'Blood+', bensì è presente anche un intreccio sentimentale che talvolta può risultare stucchevole, riferito perlopiù a determinati discorsi smielati di Solomon.
Il tema più rincorrente e meglio sviluppato è senza dubbio il valore e l'importanza del concetto di famiglia, su cui 'Blood+' punta tanto.
Ciò che colpisce del suddetto anime, e che rimane impresso nella memoria dello spettatore, è indubbiamente il contrasto tra Saya e Diva, difatti la serie non risulterebbe tanto appassionante se non ci fosse questa dicotomia. La resa dei conti tra le due regine viene risolta nella migliore maniera possibile, con una battaglia finale epica e ben costruita, senza troppe divagazioni o scene melodrammatiche, ma soprattutto non lascia quel senso di incompiuto e dalla conclusione affrettata di cui molte serie odierne risentono.
Per concludere, 'Blood +' è un buon prodotto, non eccelso, che, malgrado le svariate puntate di intermezzo abbastanza discutibili, rimane una visione interessante, affascinante e apprezzabile anche da chi oramai trova indigeste le storie di vampiri.
Forse "Blood+" è l'anime più bello che abbia visto finora, o meglio, non ha difetti importanti secondo me. Il disegno è bello, la colonna sonora è da brividi (chi non ha ancora in mente il tema di Diva?!), e i personaggi... o i personaggi sono meravigliosamente caratterizzati. Li ami, nei loro difetti, nelle loro paure, sia i buoni sia i cattivi. Perché? Perché tutto è spiegato, niente è lasciato al caso e anche Diva, l'antagonista per eccellenza, commuove e affascina nelle sue malvagità e sofferenza. Il finale poi è commovente per la bellezza e la dolcezza.
"Blood+" è un anime maturo, che non si perde andando avanti, ma decolla fino al culmine. Insomma se volete vedere un anime molto cinematografico, curato in ogni dettaglio, beh, quello è "Blood+" che vi colpirà per le sue storia e amarezza.
"Blood+" è un anime maturo, che non si perde andando avanti, ma decolla fino al culmine. Insomma se volete vedere un anime molto cinematografico, curato in ogni dettaglio, beh, quello è "Blood+" che vi colpirà per le sue storia e amarezza.
Sviluppato lungo ben cinquanta episodi suddivisi in quattro stagioni e correlate da uno stesso numero di opening e di ending differenti, "Blood+" rielabora la sempiterna, tenebrosa e oltremodo affascinante figura del "vampiro", imbastendo un intreccio sublime e incredibilmente profondo che vanta un gran numero di personaggi, ognuno approfondito nella propria psicologia, polivalente ai fini della trama, tridimensionale, intriso di metodico realismo e perfettamente sintonizzato e inserito in quella che si è dimostrata una delle serie TV più appassionanti, riuscite e avvincenti di sempre.
A cavallo fra l'icona gotica dell'elegante vampiro Stockeriano e quello più osceno, mostruoso e grottesco dei miti ancestrali tramandati di bocca in bocca dalle più antiche tribù all'alba dei tempi, "Blood+" si discosta totalmente dalle più recenti trasposizioni adolescenziali, pretestuose e per nulla coerenti che tanto hanno spopolato grazie alle idee della Meyer in "Twilight", icona e metafora di una generazione moderna che niente ha a che fare con le tetre e cupe tonalità da cui il mito del vampirismo nasce.
In quest'opera, non troppo lontana dall'arcaico "Nosferatu", vengono mescolati elementi che si possono facilmente attribuire alle spaventose e visionarie atmosfere descritte da Le Fanu, capaci di ispirare un'antagonista più "Carmilla" che simile a uno stereotipato Vlad Von Tepes III e a tutte le leggende che ne concernono.
Inoltre, uno dei punti di forza che "Blood+" può vantare è senza dubbio l'eccezionale colonna sonora pensata e scritta con sicuro sentimento da Hans Zimmes, ricca di pezzi intensi e struggenti, emozionanti, concitati e inquietanti, una perfetta visione di tutte le sfaccettate emozioni che l'anime suscita e che tali musiche riescono ad amplificare senza alcuna difficoltà.
È questa la storia di Saya Otonashi, una ragazza di sedici anni che vive a Okinawa, in Giappone, assieme ai suoi due fratelli, quello minore, Riku, e quello maggiore, Kai, tutti sotto lo stesso tetto del padre che, oltre a prendersi cura di loro, gestisce un piccolo ristorante di nome "Omoro".
Sembra una delle tante, classiche famiglie giapponesi almeno fino a quando Saya, una sera d'inverno, sulla strada di casa, non s'imbatte in orrende e grottesche creature che sembrano uscite direttamente dal peggiore dei film horror, intente a nutrirsi di sangue umano dalle vittime che hanno appena mietuto. Nel tentativo di fuggire dalla delirante visione, Saya viene purtroppo scoperta, ma a salvarla in extremis è un misterioso e affascinante ragazzo dagli inquietanti poteri sovrannaturali: il suo nome è Hagi, apparentemente un violoncellista dal passato ignoto, che nel momento del pericolo porge una particolare katana alla stessa Saya e la incita ad affrontare i mostri che li circondano. Non avendo alternative - nonostante tutto ciò appaia come un incubo d'insensata follia - la ragazza non esita e… combatte.
Quel giorno sancirà un radicale cambiamento nella sua solita vita di routine e familiare tranquillità, la quale piomba nei meandri di una labirintica e spaventosa verità che pian piano si farà strada fra i suoi ricordi, frammenti di memoria sopiti da tempo immemore. Come se non bastasse, la vita dei suoi parenti sarà messa a repentaglio in un susseguirsi di colpi di scena magistrali, sconvolgendo la loro esistenza, dando il via a un'avventura senza pari, una trama tessuta con tonalità dark, emozionante, profonda e dotata di grandissima sensibilità.
Che gli autori di "Blood+" abbiano creato un inequivocabile capolavoro s'evince anche da ulteriori fattori, come la scelta di alcuni elementi classici della mitologia vampiresca mischiata ad altri più di stampo orientale senza andare incontro a nessun attrito o incongruenza; un pathos crescente viene supportato perfettamente da atmosfere cupe e sempre più drammatiche, che regalano nel contempo un incredibile realismo e calano lo spettatore all'interno di una fiaba oscura, delicata e sentimentale.
"Blood+" rivisita alcuni avvenimenti storici di fondamentale importanza, ripercorrendo gli ultimi duecento anni di vita dell'essere umano e riplasmando eventi epocali come le guerre mondiali e il Vietnam, intrighi politici annessi. A fare da sfondo a quest'epica e struggente saga troviamo luoghi eterni di una particolare valenza ai fini della trama (si vedano la bianca Marsiglia, il Giappone da cui tutto ha inizio, le zone di guerra Vietnamite, una vittoriana Inghilterra e New York, passando addirittura dalle lande ghiacciate della Siberia), il tutto realizzato tecnicamente in maniera discreta e oggettivamente realistica, tramite animazioni fluide e molto suggestive, un puzzle che apparentemente risulta confuso ma le cui tessere combaciano con estrema perfezione.
Il finale chiude degnamente uno degli anime più emozionanti di sempre, colmo di una struggente tristezza e di una fulgida bellezza che raramente prodotti animati di tale durata si permettono di regalare, rimarcando tematiche molto serie come la diversità, il razzismo, l'orrore e la crudeltà della guerra, la sete di potere che da tempo immemore corrompe l'essere umano. E infine, ma non meno importante, "Blood+" pone un ruvido paragone fra il vile dio denaro e i veri valori della vita che fanno capo a un sentimento altrettanto divino: l'amore.
"Blood+" è una gemma d'inestimabile valore che non può mancare fra le opere di un appassionato d'animazione nipponica, capace di rammentarci con grande umiltà quanto sia importante stringere i denti nei momenti di difficoltà, perché, per quanto duro e difficile, anche il più brutto dei periodi prima o poi ha una fine… proprio come Kai ricorda spesso a sua sorella Saya, nei frangenti peggiori della vicenda, usando un termine curioso che dopo i titoli di coda vi risulterà sia familiare sia incredibilmente commovente: "Nankurunaisa".
A cavallo fra l'icona gotica dell'elegante vampiro Stockeriano e quello più osceno, mostruoso e grottesco dei miti ancestrali tramandati di bocca in bocca dalle più antiche tribù all'alba dei tempi, "Blood+" si discosta totalmente dalle più recenti trasposizioni adolescenziali, pretestuose e per nulla coerenti che tanto hanno spopolato grazie alle idee della Meyer in "Twilight", icona e metafora di una generazione moderna che niente ha a che fare con le tetre e cupe tonalità da cui il mito del vampirismo nasce.
In quest'opera, non troppo lontana dall'arcaico "Nosferatu", vengono mescolati elementi che si possono facilmente attribuire alle spaventose e visionarie atmosfere descritte da Le Fanu, capaci di ispirare un'antagonista più "Carmilla" che simile a uno stereotipato Vlad Von Tepes III e a tutte le leggende che ne concernono.
Inoltre, uno dei punti di forza che "Blood+" può vantare è senza dubbio l'eccezionale colonna sonora pensata e scritta con sicuro sentimento da Hans Zimmes, ricca di pezzi intensi e struggenti, emozionanti, concitati e inquietanti, una perfetta visione di tutte le sfaccettate emozioni che l'anime suscita e che tali musiche riescono ad amplificare senza alcuna difficoltà.
È questa la storia di Saya Otonashi, una ragazza di sedici anni che vive a Okinawa, in Giappone, assieme ai suoi due fratelli, quello minore, Riku, e quello maggiore, Kai, tutti sotto lo stesso tetto del padre che, oltre a prendersi cura di loro, gestisce un piccolo ristorante di nome "Omoro".
Sembra una delle tante, classiche famiglie giapponesi almeno fino a quando Saya, una sera d'inverno, sulla strada di casa, non s'imbatte in orrende e grottesche creature che sembrano uscite direttamente dal peggiore dei film horror, intente a nutrirsi di sangue umano dalle vittime che hanno appena mietuto. Nel tentativo di fuggire dalla delirante visione, Saya viene purtroppo scoperta, ma a salvarla in extremis è un misterioso e affascinante ragazzo dagli inquietanti poteri sovrannaturali: il suo nome è Hagi, apparentemente un violoncellista dal passato ignoto, che nel momento del pericolo porge una particolare katana alla stessa Saya e la incita ad affrontare i mostri che li circondano. Non avendo alternative - nonostante tutto ciò appaia come un incubo d'insensata follia - la ragazza non esita e… combatte.
Quel giorno sancirà un radicale cambiamento nella sua solita vita di routine e familiare tranquillità, la quale piomba nei meandri di una labirintica e spaventosa verità che pian piano si farà strada fra i suoi ricordi, frammenti di memoria sopiti da tempo immemore. Come se non bastasse, la vita dei suoi parenti sarà messa a repentaglio in un susseguirsi di colpi di scena magistrali, sconvolgendo la loro esistenza, dando il via a un'avventura senza pari, una trama tessuta con tonalità dark, emozionante, profonda e dotata di grandissima sensibilità.
Che gli autori di "Blood+" abbiano creato un inequivocabile capolavoro s'evince anche da ulteriori fattori, come la scelta di alcuni elementi classici della mitologia vampiresca mischiata ad altri più di stampo orientale senza andare incontro a nessun attrito o incongruenza; un pathos crescente viene supportato perfettamente da atmosfere cupe e sempre più drammatiche, che regalano nel contempo un incredibile realismo e calano lo spettatore all'interno di una fiaba oscura, delicata e sentimentale.
"Blood+" rivisita alcuni avvenimenti storici di fondamentale importanza, ripercorrendo gli ultimi duecento anni di vita dell'essere umano e riplasmando eventi epocali come le guerre mondiali e il Vietnam, intrighi politici annessi. A fare da sfondo a quest'epica e struggente saga troviamo luoghi eterni di una particolare valenza ai fini della trama (si vedano la bianca Marsiglia, il Giappone da cui tutto ha inizio, le zone di guerra Vietnamite, una vittoriana Inghilterra e New York, passando addirittura dalle lande ghiacciate della Siberia), il tutto realizzato tecnicamente in maniera discreta e oggettivamente realistica, tramite animazioni fluide e molto suggestive, un puzzle che apparentemente risulta confuso ma le cui tessere combaciano con estrema perfezione.
Il finale chiude degnamente uno degli anime più emozionanti di sempre, colmo di una struggente tristezza e di una fulgida bellezza che raramente prodotti animati di tale durata si permettono di regalare, rimarcando tematiche molto serie come la diversità, il razzismo, l'orrore e la crudeltà della guerra, la sete di potere che da tempo immemore corrompe l'essere umano. E infine, ma non meno importante, "Blood+" pone un ruvido paragone fra il vile dio denaro e i veri valori della vita che fanno capo a un sentimento altrettanto divino: l'amore.
"Blood+" è una gemma d'inestimabile valore che non può mancare fra le opere di un appassionato d'animazione nipponica, capace di rammentarci con grande umiltà quanto sia importante stringere i denti nei momenti di difficoltà, perché, per quanto duro e difficile, anche il più brutto dei periodi prima o poi ha una fine… proprio come Kai ricorda spesso a sua sorella Saya, nei frangenti peggiori della vicenda, usando un termine curioso che dopo i titoli di coda vi risulterà sia familiare sia incredibilmente commovente: "Nankurunaisa".
Dopo "Blood: The Last Vampire", Saya ritorna in una serie di ben 50 episodi e con un look totalmente rinnovato e un carattere decisamente più docile. Saya, attraverso il suo sangue, è l'unica in grado di uccidere i chirotteri. Scordatevi i fascinosi vampiri alla "Twilight", questi, quando si trasformano diventano veri e propri mostri horror, a mio avviso, come è giusto che sia.
La trama non è, da subito, molto coinvolgente ma, con il passare delle puntate, capirete che questo anime non parla di una solita caccia ai vampiri, magari dove se ne incontrano sempre di più forti andando avanti con gli episodi. Durante le puntate imparerete a conoscere il legame tra Haji e Saya e tra lei e la sua famiglia adottiva.
Cinquanta puntate a mio avviso sono un po' troppe, non mancheranno infatti momenti piuttosto noiosi, ma niente di drammatico. Forse, con 10 puntate in meno la storia sarebbe diventata ancora più coinvolgente, anche se già così è ottima.
I personaggi hanno il pregio di essere praticamente tutti caratterizzati in modo eccelso, Saya con i suoi conflitti interiori, Haji e la sua fedele devozione, Diva e i suoi servitori. Protagonisti saranno ovviamente i vampiri, ma ci saranno anche moltissimi personaggi umani, non solo da un punto di vista puramente "genetico", ma anche da quello emotivo.
L'ambientazione e i disegni sono molto ben realizzati, anche i combattimenti risultano emozionanti e divertenti. Vedere combattere Saya con la sua fidata spada contro il chirottero di turno è un gran bello spettacolo.
Le musiche offrono un'atmosfera quasi perfetta,merito soprattutto di Hans Zimmer, decisamente un nome altisonante in fatto di colonne sonore. L'opening è certamente la più riusucita nel comparto sonoro.
Il meglio della storia arriva solamente con la comparsa di Diva e con i vari colpi di scena che ne derivano, e che non sarebbe giusto spoilerare.
Una cosa bella di questo anime è che, stando ai miei gusti, erano quasi fatti meglio gli antagonisti dei protagonisti. Amshel è decisamente il mio personaggio preferito, aria da aristocratico ma anche spietato e manipolatore.
Concludendo, "Blood +" è uno degli anime più belli che io abbia visto e, se non fosse stato per qualche piccolo calo di tensione in certi episodi, gli avrei dato 10. Lo considero veramente un capolavoro.
Una piccola curiosità che ho notato ascoltando attentamente i nomi dei vampiri di Diva è stata una somiglianza con le famiglia Rothschild e Goldsmith, importanti banchieri. Non so se è solamente una coincidenza, ma se così non fosse questa sarebbe una piccola chicca per i più attenti. In ogni caso la citazione mi sembra molto probabile, almeno osservando il contesto delle situazioni ambientate oltre cento anni fa.
La trama non è, da subito, molto coinvolgente ma, con il passare delle puntate, capirete che questo anime non parla di una solita caccia ai vampiri, magari dove se ne incontrano sempre di più forti andando avanti con gli episodi. Durante le puntate imparerete a conoscere il legame tra Haji e Saya e tra lei e la sua famiglia adottiva.
Cinquanta puntate a mio avviso sono un po' troppe, non mancheranno infatti momenti piuttosto noiosi, ma niente di drammatico. Forse, con 10 puntate in meno la storia sarebbe diventata ancora più coinvolgente, anche se già così è ottima.
I personaggi hanno il pregio di essere praticamente tutti caratterizzati in modo eccelso, Saya con i suoi conflitti interiori, Haji e la sua fedele devozione, Diva e i suoi servitori. Protagonisti saranno ovviamente i vampiri, ma ci saranno anche moltissimi personaggi umani, non solo da un punto di vista puramente "genetico", ma anche da quello emotivo.
L'ambientazione e i disegni sono molto ben realizzati, anche i combattimenti risultano emozionanti e divertenti. Vedere combattere Saya con la sua fidata spada contro il chirottero di turno è un gran bello spettacolo.
Le musiche offrono un'atmosfera quasi perfetta,merito soprattutto di Hans Zimmer, decisamente un nome altisonante in fatto di colonne sonore. L'opening è certamente la più riusucita nel comparto sonoro.
Il meglio della storia arriva solamente con la comparsa di Diva e con i vari colpi di scena che ne derivano, e che non sarebbe giusto spoilerare.
Una cosa bella di questo anime è che, stando ai miei gusti, erano quasi fatti meglio gli antagonisti dei protagonisti. Amshel è decisamente il mio personaggio preferito, aria da aristocratico ma anche spietato e manipolatore.
Concludendo, "Blood +" è uno degli anime più belli che io abbia visto e, se non fosse stato per qualche piccolo calo di tensione in certi episodi, gli avrei dato 10. Lo considero veramente un capolavoro.
Una piccola curiosità che ho notato ascoltando attentamente i nomi dei vampiri di Diva è stata una somiglianza con le famiglia Rothschild e Goldsmith, importanti banchieri. Non so se è solamente una coincidenza, ma se così non fosse questa sarebbe una piccola chicca per i più attenti. In ogni caso la citazione mi sembra molto probabile, almeno osservando il contesto delle situazioni ambientate oltre cento anni fa.
Saya Otonashi è una normalissima studentessa, vive felicemente con la sua famiglia adottiva, ma non ha alcun ricordo del suo passato. La sua vita quotidiana cambia drasticamente quando incontra un mostro succhiasangue, un Chirottero (vampiri ma con aspetto mostruoso, differente dalla concezione classica e moderna stile Twilight del vampiro), e un uomo misterioso che risveglia in lei qualcosa di inquietante e sovrannaturale.
Serie anime ispirata dal film Blood-The Last Vampire, Blood+ è un'ottima serie horror, i cui punti di forza sono una trama apparentemente semplice all'inizio, intricata e coinvolgente con il passare degli episodi; dei personaggi ben caratterizzati i quali si evolvono con il procedere della storia; e una colonna sonora di ottimo livello ed evocativa, merito del grande Hans Zimmer, compositore famoso al cinema per la colonna sonora di film come "Il Gladiatore" o "Pirati dei Caraibi".
Analizziamo più approfonditamente l'anime in questione.
Grafica: la serie presenta un buon disegno, niente di eccezionale ma godibile e piacevole.
Trama: all'inizio è semplice e lineare, ma dopo qualche episodio la trama si articola maggiormente diventando, <b>(SPOILER)</b> da una semplice caccia ai mostri quale era, una guerra secolare e una vendetta fra due sorelle gemelle, oltre che un piano per trasformare una parte dell'umanità in Chirotteri. Tutto questo si mischia con temi quali la scienza e le sue conseguenze, o le diversità e la convivenza tra specie, per esempio <b>(FINE SPOILER)</b>.
Ma forse il vero punto di forza di quest'anime, l'elemento che lo contraddistingue dagli altri sono i personaggi: molto realistici e in continua evoluzione, tutt'altro che statici. Prendiamo per esempio la protagonista Saya. <b>(SPOILER)</b> All'inizio essa è una normalissima studentessa, un ragazza semplice e felice con la sua famiglia adottiva; dopo l'incontro con il Chirottero essa cambia, è una ragazza che ha paura di se stessa, o meglio che non ha preso coscienza di ciò che è e soprattutto ha paura di scoprire il proprio passato. Quando scoprirà ciò che è, e soprattutto quando le ritorneranno la memoria e i suoi orribili ricordi, all'inizio ne sarà spaventata perché avrà paura di non essere accettata dai suoi fratelli adottivi e dagli altri esseri umani; paura infondata visto che l'accetteranno per quel che è e potrà così lei stessa accettare il suo passato.
Dopo l'evento traumatico della morte di suo fratello minore adottivo per mano della sua sorella gemella, essa si isola e diventa taciturna, schiva, isolazionista, tutto questo per non coinvolgere e non fare soffrire nessuno, dedica la sua vita solo per uccidere sua sorella e per estinguere la specie dei Chirotteri <b>(FINE SPOILER)</b>.
Lodevole è anche la caratterizzazione dei personaggi secondari, antagonisti soprattutto: i loro desideri, le loro ossessioni, le loro ambizioni, tutti questi elementi rendono questi personaggi molto realistici e complessi allo stesso tempo.
Della colonna sonora non aggiungo altro, visto che ho già detto abbastanza prima.
In sintesi: Blood+ un ottimo anime horror che punta moltissimo su una trama emozionante e intricata e su personaggi realistici e complessi. La parte iniziale è un pochetto lenta di ritmo, e il disegno non è eccezionale, ma rimane comunque un'anime al di sopra della media, di indubbia qualità.
Serie anime ispirata dal film Blood-The Last Vampire, Blood+ è un'ottima serie horror, i cui punti di forza sono una trama apparentemente semplice all'inizio, intricata e coinvolgente con il passare degli episodi; dei personaggi ben caratterizzati i quali si evolvono con il procedere della storia; e una colonna sonora di ottimo livello ed evocativa, merito del grande Hans Zimmer, compositore famoso al cinema per la colonna sonora di film come "Il Gladiatore" o "Pirati dei Caraibi".
Analizziamo più approfonditamente l'anime in questione.
Grafica: la serie presenta un buon disegno, niente di eccezionale ma godibile e piacevole.
Trama: all'inizio è semplice e lineare, ma dopo qualche episodio la trama si articola maggiormente diventando, <b>(SPOILER)</b> da una semplice caccia ai mostri quale era, una guerra secolare e una vendetta fra due sorelle gemelle, oltre che un piano per trasformare una parte dell'umanità in Chirotteri. Tutto questo si mischia con temi quali la scienza e le sue conseguenze, o le diversità e la convivenza tra specie, per esempio <b>(FINE SPOILER)</b>.
Ma forse il vero punto di forza di quest'anime, l'elemento che lo contraddistingue dagli altri sono i personaggi: molto realistici e in continua evoluzione, tutt'altro che statici. Prendiamo per esempio la protagonista Saya. <b>(SPOILER)</b> All'inizio essa è una normalissima studentessa, un ragazza semplice e felice con la sua famiglia adottiva; dopo l'incontro con il Chirottero essa cambia, è una ragazza che ha paura di se stessa, o meglio che non ha preso coscienza di ciò che è e soprattutto ha paura di scoprire il proprio passato. Quando scoprirà ciò che è, e soprattutto quando le ritorneranno la memoria e i suoi orribili ricordi, all'inizio ne sarà spaventata perché avrà paura di non essere accettata dai suoi fratelli adottivi e dagli altri esseri umani; paura infondata visto che l'accetteranno per quel che è e potrà così lei stessa accettare il suo passato.
Dopo l'evento traumatico della morte di suo fratello minore adottivo per mano della sua sorella gemella, essa si isola e diventa taciturna, schiva, isolazionista, tutto questo per non coinvolgere e non fare soffrire nessuno, dedica la sua vita solo per uccidere sua sorella e per estinguere la specie dei Chirotteri <b>(FINE SPOILER)</b>.
Lodevole è anche la caratterizzazione dei personaggi secondari, antagonisti soprattutto: i loro desideri, le loro ossessioni, le loro ambizioni, tutti questi elementi rendono questi personaggi molto realistici e complessi allo stesso tempo.
Della colonna sonora non aggiungo altro, visto che ho già detto abbastanza prima.
In sintesi: Blood+ un ottimo anime horror che punta moltissimo su una trama emozionante e intricata e su personaggi realistici e complessi. La parte iniziale è un pochetto lenta di ritmo, e il disegno non è eccezionale, ma rimane comunque un'anime al di sopra della media, di indubbia qualità.
Introduzione
I Chirotteri... Sotto questo aspetto e con queste peculiarità i vampiri son stati trattati poco o per niente, ed è così che inizia l'avventura di Blood+, un anime che riesce a incuriosire lo spettatore per ben 50 episodi narrando le vicissitudini di Saya, l'unica in grado di uccidere i chirotteri, appunto.
Una serie di 50 episodi la quale merita un elogio, in quanto catturare l'attenzione dello spettatore per tutta la durata degli episodi, non risulta di certo facile e soprattutto è praticamente priva di episodi filler (questo è un punto di forza secondo me). Potreste riscontrare una certa lentezza nelle vicissitudini e chiedervi dove voglia andare a parare, ma a mio parere lo si riscontra molto nell'ultima parte, dall'episodio 40 circa.
Blood+ non è un anime fatto di solo sangue e combattimenti, l'anime in questione approfondisce molto quella Saya che sembrava solo combattiva e senza emozioni dell'OAV "Blood The Last Vampire". Ci troviamo di fronte a una Saya che piange, che vuole proteggere coloro che sono a lei cari, ma allo stesso tempo è decisa a eliminare alla radice la ragione delle sofferenze degli umani, i Chirotteri.
Ma chi è Saya e perché proprio lei ha il potere di farlo? E cosa sono i chirotteri, e da dove ha avuto inizio tutto questo? Lo scoprirete molto avanti e a poco a poco.
Caratteristiche tecniche
Partiamo da una sceneggiatura dei giorni nostri e da un design comunque di ultima generazione. Le animazioni non sono eccezionali, ma si lasciano vedere abbastanza bene - non sono certo loro il punto di forza -; le musiche sono molto buone e in alcuni casi molto ben azzeccate e rendono molto le atmosfere.
La trama è verosimile, priva di quei famosi paletti di legno e di bare dove si dorme di giorno; tutto quel che abbiamo imparato dal buon vecchio Dracula viene rivisto e cambiato totalmente e a me è piaciuta come idea.
In definitiva Blood+ lo consiglio vivamente a chi ha visto l'OAV, a coloro a cui piacciono gli anime dalle lunghe trame e avvolti da mistero, ma anche a quelli a cui piacciono le avventure sui vampiri.
Trama
Saya, una studentessa delle superiori, in apparenza nasconde in sé un grande segreto. Vive a casa di suo padre adottivo, il quale ha adottato altri due ragazzi, e un giorno a scuola verrà attaccata da un chirottero e inaspettatamente cambierà personalità quasi come se custodisse al suo interno un'altra persona, un guerriero leggendario e impavido che ormai da tempo da la caccia ai chirotteri. Ciò nonostante lei non riesce a ucciderlo in un primo momento. Il tutto sembra essere supervisionato da Jagi, persona legata a Saya, e soltanto nel corso della serie (verso il 20° episodio mi sembra) scopriremo alcune cose sul loro passato e sulle loro origini.
L'arrivo dei Chirotteri e la realtà che Saya dovrà affrontare distruggeranno quella vita tanto calma e tranquilla che lei e i suoi fratelli vivevano con il loro padre adottivo, i quale dopo tante guerre avrebbe soltanto voluto occuparsi della loro crescita, ma la vita non è facile e forse non potrà più farlo come in passato.
I Chirotteri... Sotto questo aspetto e con queste peculiarità i vampiri son stati trattati poco o per niente, ed è così che inizia l'avventura di Blood+, un anime che riesce a incuriosire lo spettatore per ben 50 episodi narrando le vicissitudini di Saya, l'unica in grado di uccidere i chirotteri, appunto.
Una serie di 50 episodi la quale merita un elogio, in quanto catturare l'attenzione dello spettatore per tutta la durata degli episodi, non risulta di certo facile e soprattutto è praticamente priva di episodi filler (questo è un punto di forza secondo me). Potreste riscontrare una certa lentezza nelle vicissitudini e chiedervi dove voglia andare a parare, ma a mio parere lo si riscontra molto nell'ultima parte, dall'episodio 40 circa.
Blood+ non è un anime fatto di solo sangue e combattimenti, l'anime in questione approfondisce molto quella Saya che sembrava solo combattiva e senza emozioni dell'OAV "Blood The Last Vampire". Ci troviamo di fronte a una Saya che piange, che vuole proteggere coloro che sono a lei cari, ma allo stesso tempo è decisa a eliminare alla radice la ragione delle sofferenze degli umani, i Chirotteri.
Ma chi è Saya e perché proprio lei ha il potere di farlo? E cosa sono i chirotteri, e da dove ha avuto inizio tutto questo? Lo scoprirete molto avanti e a poco a poco.
Caratteristiche tecniche
Partiamo da una sceneggiatura dei giorni nostri e da un design comunque di ultima generazione. Le animazioni non sono eccezionali, ma si lasciano vedere abbastanza bene - non sono certo loro il punto di forza -; le musiche sono molto buone e in alcuni casi molto ben azzeccate e rendono molto le atmosfere.
La trama è verosimile, priva di quei famosi paletti di legno e di bare dove si dorme di giorno; tutto quel che abbiamo imparato dal buon vecchio Dracula viene rivisto e cambiato totalmente e a me è piaciuta come idea.
In definitiva Blood+ lo consiglio vivamente a chi ha visto l'OAV, a coloro a cui piacciono gli anime dalle lunghe trame e avvolti da mistero, ma anche a quelli a cui piacciono le avventure sui vampiri.
Trama
Saya, una studentessa delle superiori, in apparenza nasconde in sé un grande segreto. Vive a casa di suo padre adottivo, il quale ha adottato altri due ragazzi, e un giorno a scuola verrà attaccata da un chirottero e inaspettatamente cambierà personalità quasi come se custodisse al suo interno un'altra persona, un guerriero leggendario e impavido che ormai da tempo da la caccia ai chirotteri. Ciò nonostante lei non riesce a ucciderlo in un primo momento. Il tutto sembra essere supervisionato da Jagi, persona legata a Saya, e soltanto nel corso della serie (verso il 20° episodio mi sembra) scopriremo alcune cose sul loro passato e sulle loro origini.
L'arrivo dei Chirotteri e la realtà che Saya dovrà affrontare distruggeranno quella vita tanto calma e tranquilla che lei e i suoi fratelli vivevano con il loro padre adottivo, i quale dopo tante guerre avrebbe soltanto voluto occuparsi della loro crescita, ma la vita non è facile e forse non potrà più farlo come in passato.
Ero curioso di vedere cosa riusciva tirare fuori la Production I.G dal soggetto proposto in "Blood the Last Vampire", un film dove è quasi solo l’azione a farla da padrona, ma che offre alcuni spunti e possibili approfondimenti che avrebbero meritato più spazio. Con Blood+ sono stato accontentato e devo ammettere che sono rimasto estremamente soddisfatto da quanto ho visto.
Si tratta di una rivisitazione che mostra una Saya molto più umana ed empatica del personaggio presentatoci nel film. E’ una studentessa quasi normale con una famiglia quasi come tutte le altre. Essendo molto carina ha anche dei ragazzi che le ronzano intorno; insomma, ben altro personaggio rispetto a quello scontroso e brusco di The Last Vampire. E’ anzi timida e insicura, ha paura di soffrire e spera di poter vivere una vita normale, anche se sa che difficilmente sarà così. E infatti dovrà affrontare i terribili chirotteri e avrà un ruolo chiave in macchinazioni che prendono di mira l’intero mondo.
I chirotteri sono esseri che hanno come punto debole proprio il sangue di Saya, per loro un veleno mortale. Ovviamente nemmeno la protagonista è umana, ma è ben diversa da questi esseri. Qual è esattamente il legame che ha con loro?
Senza fare spoiler, dico solo che gli sceneggiatori hanno fatto un ottimo lavoro imbastendo una sceneggiatura complessa e articolata, creando tra l’altro un’ambientazione unica in cui i vampiri sono diversi da tutti quello che avevo visto finora, con la creazione di una struttura interessante, dal grande impatto narrativo (splendida la contrapposizione Saya/Diva e le conseguenze che questa ha) e ben più profonda di tutti i titoli che ultimamente prendono in prestito il termine vampiro più che altro per moda.
I “vampiri” di Blood+ sono ben diversi dei fighetti alla Twilight, e in fondo dei vampiri hanno ben poco, sono più che altro mostri che hanno un’origine e un comportamento che si discostano da quelli a cui siamo abituati con questo termine. E tra l’altro tutto torna, alla fine viene spiegato in modo adeguatamente chiaro chi sia Saya e perché il suo sangue sia così letale per i chirotteri. Le vicende poi coprono un orizzonte molto ampia: si parte dal Giappone e si spazia per tutto il mondo, dalla Russia agli USA, passando dall’Europa. Esse coinvolgono personaggi molto diversi tra loro, e alcuni sono semplici umani che riescono a trovare comunque la forza e la determinazione per affrontare ostacoli e problemi al di fuori della loro portata.
Vengono spesi molti episodi per creare un’adeguata caratterizzazione psicologica dei protagonisti e dei comprimari, tanto che tra il decimo e il ventesimo episodio circa il ritmo narrativo sembra calare un po’ troppo e la serie sembrerebbe perdere un po’ lo smalto che aveva caratterizzato il suo inizio. Ma è solo questione di tempo, Blood+ dopo il ventesimo episodio diventa sempre più interessante e coinvolgente, con diverse trovate interessanti, con molti nuovi personaggi, misteri e momenti drammatici. Nel frattempo passano diversi anni, in un caso gli sceneggiatori ci presentano un vero e proprio nuovo inizio: visti gli anni trascorsi ci ritroviamo con dei personaggi più adulti e maturi di come li avevamo lasciati nell’episodio precedente.
Fra tutte questa cose una menzione la meritano anche gli antagonisti, davvero curati e in grado di escogitare macchinazioni intelligenti e per nulla scontate, vari nel caratteri e complessi come psicologia.
La fine poi è perfetta: non vengono lasciati nodi in sospeso, tutto trova una spiegazione e non ci sono eccessi di buonismo. Tutto finisce come deve finire, senza forzature e, grazie a una bella escalation di tensione, ci troviamo davanti a un puzzle che ormai vede tutti i pezzi ben visibili, che aspettano solo di essere uniti.
Blood+ gode anche di una buona realizzazione tecnica e di una serie di splendide opening e ending.
Nel complesso, lo promuovo a pieni voti: inizia molto bene, poi cala fino al 20° episodio, poi si riprende e prosegue bene per i restanti 30 episodi e chiude alla grande.
Se potete, procuratevelo e guardatelo.
Si tratta di una rivisitazione che mostra una Saya molto più umana ed empatica del personaggio presentatoci nel film. E’ una studentessa quasi normale con una famiglia quasi come tutte le altre. Essendo molto carina ha anche dei ragazzi che le ronzano intorno; insomma, ben altro personaggio rispetto a quello scontroso e brusco di The Last Vampire. E’ anzi timida e insicura, ha paura di soffrire e spera di poter vivere una vita normale, anche se sa che difficilmente sarà così. E infatti dovrà affrontare i terribili chirotteri e avrà un ruolo chiave in macchinazioni che prendono di mira l’intero mondo.
I chirotteri sono esseri che hanno come punto debole proprio il sangue di Saya, per loro un veleno mortale. Ovviamente nemmeno la protagonista è umana, ma è ben diversa da questi esseri. Qual è esattamente il legame che ha con loro?
Senza fare spoiler, dico solo che gli sceneggiatori hanno fatto un ottimo lavoro imbastendo una sceneggiatura complessa e articolata, creando tra l’altro un’ambientazione unica in cui i vampiri sono diversi da tutti quello che avevo visto finora, con la creazione di una struttura interessante, dal grande impatto narrativo (splendida la contrapposizione Saya/Diva e le conseguenze che questa ha) e ben più profonda di tutti i titoli che ultimamente prendono in prestito il termine vampiro più che altro per moda.
I “vampiri” di Blood+ sono ben diversi dei fighetti alla Twilight, e in fondo dei vampiri hanno ben poco, sono più che altro mostri che hanno un’origine e un comportamento che si discostano da quelli a cui siamo abituati con questo termine. E tra l’altro tutto torna, alla fine viene spiegato in modo adeguatamente chiaro chi sia Saya e perché il suo sangue sia così letale per i chirotteri. Le vicende poi coprono un orizzonte molto ampia: si parte dal Giappone e si spazia per tutto il mondo, dalla Russia agli USA, passando dall’Europa. Esse coinvolgono personaggi molto diversi tra loro, e alcuni sono semplici umani che riescono a trovare comunque la forza e la determinazione per affrontare ostacoli e problemi al di fuori della loro portata.
Vengono spesi molti episodi per creare un’adeguata caratterizzazione psicologica dei protagonisti e dei comprimari, tanto che tra il decimo e il ventesimo episodio circa il ritmo narrativo sembra calare un po’ troppo e la serie sembrerebbe perdere un po’ lo smalto che aveva caratterizzato il suo inizio. Ma è solo questione di tempo, Blood+ dopo il ventesimo episodio diventa sempre più interessante e coinvolgente, con diverse trovate interessanti, con molti nuovi personaggi, misteri e momenti drammatici. Nel frattempo passano diversi anni, in un caso gli sceneggiatori ci presentano un vero e proprio nuovo inizio: visti gli anni trascorsi ci ritroviamo con dei personaggi più adulti e maturi di come li avevamo lasciati nell’episodio precedente.
Fra tutte questa cose una menzione la meritano anche gli antagonisti, davvero curati e in grado di escogitare macchinazioni intelligenti e per nulla scontate, vari nel caratteri e complessi come psicologia.
La fine poi è perfetta: non vengono lasciati nodi in sospeso, tutto trova una spiegazione e non ci sono eccessi di buonismo. Tutto finisce come deve finire, senza forzature e, grazie a una bella escalation di tensione, ci troviamo davanti a un puzzle che ormai vede tutti i pezzi ben visibili, che aspettano solo di essere uniti.
Blood+ gode anche di una buona realizzazione tecnica e di una serie di splendide opening e ending.
Nel complesso, lo promuovo a pieni voti: inizia molto bene, poi cala fino al 20° episodio, poi si riprende e prosegue bene per i restanti 30 episodi e chiude alla grande.
Se potete, procuratevelo e guardatelo.
Bood+ è una serie che ho apprezzato molto. Anche se il tema dei vampiri è ormai più che abusato, la trama ha saputo essere abbastanza originale e sicuramente convincente. E' la storia di una plurisecolare guerra tra umani e non umani, tra Saya e il suo passato. La protagonista pian piano recupererà i ricordi del suo passato, poco per volta, e tramite numerosi flash-back lo spettatore può comporre le numerose tessere del mosaico.
Un altro aspetto interessante è la dinamica psicologica dei personaggi, espletata anche tramite veri momenti di introspezione; benché la serie sia ambientata in un periodo di circa uno o due anni, la trasformazione caratteriale (in alcuni casi anche fisica) dei personaggi è stata molto curata dagli sceneggiatori; tutti i protagonisti principali maturano parecchio nello svolgersi della serie, taluni in maniera tanto marcata da essere completamente diversi, praticamente delle altre persone. Molta attenzione è stata posta anche alle relazioni tra i protagonisti, che ondeggiano nel corso di tutta la serie tra alti e bassi (in particolare il rapporto tra Saya e Kai, ma anche tra David e Julia e tra Saya e Diva).
Al di là della storia “vampiresca”, mi pare anche di rilevare un'implicita critica all'operato dell'uomo, sia per quanto riguarda l'avidità e la sete di dominio (emergono lentamente anche i contorni di una trama politica), ma, soprattutto, per il delirio di onnipotenza degli scienziati, che giocano a fare i loro esperimenti sulle vite delle persone. Infatti sono presenti temi come la manipolazione genetica e la clonazione. Debolezze e difetti umani che i “cattivi” della storia sfrutteranno a proprio vantaggio.
Una menzione speciale, a mio parere, merita la parabola, tragica e romantica insieme, del gruppo degli “Schiff”, forse le uniche vere vittime incolpevoli di tutta la vicenda. La loro storia è un concentrato di sofferenza e disperazione, più di quelle di qualsiasi altro personaggio della serie.
Un altro aspetto che ho apprezzato è la dinamicità e la varietà dell'intreccio narrativo: i fatti si svolgono in diversi luoghi del pianeta (Vietnam, USA, Francia, Inghilterra Siberia) e in contesti totalmente diversi tra loro.
Se devo trovare delle pecche, queste sono, a parer mio, nella scarsa cura per l'atmosfera generale dell'opera; sarebbe stata perfetta un ambientazione più gotica, un po' più tetra (visto l'argomento), che in realtà non è del tutto assente, ma presente solo a sprazzi; è stato altresì posto un accento eccessivo, a mio parere, sul lato del sentimentalismo. Inoltre la trama ha degli assurdi e non giustificati “buchi” che danno un po' fastidio allo spettatore, anche se il tutto si regge in piedi egregiamente: in fondo di veri cali di ritmo non se ne ravvisano in 50 episodi, e questo è un bel risultato.
Un altro aspetto interessante è la dinamica psicologica dei personaggi, espletata anche tramite veri momenti di introspezione; benché la serie sia ambientata in un periodo di circa uno o due anni, la trasformazione caratteriale (in alcuni casi anche fisica) dei personaggi è stata molto curata dagli sceneggiatori; tutti i protagonisti principali maturano parecchio nello svolgersi della serie, taluni in maniera tanto marcata da essere completamente diversi, praticamente delle altre persone. Molta attenzione è stata posta anche alle relazioni tra i protagonisti, che ondeggiano nel corso di tutta la serie tra alti e bassi (in particolare il rapporto tra Saya e Kai, ma anche tra David e Julia e tra Saya e Diva).
Al di là della storia “vampiresca”, mi pare anche di rilevare un'implicita critica all'operato dell'uomo, sia per quanto riguarda l'avidità e la sete di dominio (emergono lentamente anche i contorni di una trama politica), ma, soprattutto, per il delirio di onnipotenza degli scienziati, che giocano a fare i loro esperimenti sulle vite delle persone. Infatti sono presenti temi come la manipolazione genetica e la clonazione. Debolezze e difetti umani che i “cattivi” della storia sfrutteranno a proprio vantaggio.
Una menzione speciale, a mio parere, merita la parabola, tragica e romantica insieme, del gruppo degli “Schiff”, forse le uniche vere vittime incolpevoli di tutta la vicenda. La loro storia è un concentrato di sofferenza e disperazione, più di quelle di qualsiasi altro personaggio della serie.
Un altro aspetto che ho apprezzato è la dinamicità e la varietà dell'intreccio narrativo: i fatti si svolgono in diversi luoghi del pianeta (Vietnam, USA, Francia, Inghilterra Siberia) e in contesti totalmente diversi tra loro.
Se devo trovare delle pecche, queste sono, a parer mio, nella scarsa cura per l'atmosfera generale dell'opera; sarebbe stata perfetta un ambientazione più gotica, un po' più tetra (visto l'argomento), che in realtà non è del tutto assente, ma presente solo a sprazzi; è stato altresì posto un accento eccessivo, a mio parere, sul lato del sentimentalismo. Inoltre la trama ha degli assurdi e non giustificati “buchi” che danno un po' fastidio allo spettatore, anche se il tutto si regge in piedi egregiamente: in fondo di veri cali di ritmo non se ne ravvisano in 50 episodi, e questo è un bel risultato.
Serie davvero bella e ben fatta. Non so se sia un merito o un demerito, ma per quanto riguarda il numero degli episodi, mi è sembrato che si sia preferito farne di più (rispetto a quelli necessari per seguire la trama) soltanto per caratterizzare al massimo i personaggi e poter capire al meglio i loro sentimenti e i loro pensieri. E' un anime che riesce a catturare chi lo guarda se si ama il genere; per non parlare della fantastica colonna sonora fatta da Hans Zimmer :D
Gli do un 9 invece di 10 pieno solo perchè non ho ancora chiaro il punto iniziale da me espresso . :P
Gli do un 9 invece di 10 pieno solo perchè non ho ancora chiaro il punto iniziale da me espresso . :P
Anime bellissimo, la storia travolge completamente, ottimi anche i disegni e le musiche! Non esiste un anime perfetto, ma questo è proprio un bel prodotto.
Esso è Basato su "Blood The Last Vampire", ma l'unica cosa in comune è il nome della protagonista. Quest'ultima poi ha un carattere interessante, fragile ma coraggioso, soprattutto se c'è da lottare per chi vuole bene...
Io non condivido in pieno la motivazione del dono posseduto dalla ragazza, ma tutto sommato la storia fila liscia. Il finale è bello, leggermente triste ma dà tanta speranza, anche se forse io avrei cambiato qualcosina per Diva.
Ovviamente è più che consigliato, da vedere!
Esso è Basato su "Blood The Last Vampire", ma l'unica cosa in comune è il nome della protagonista. Quest'ultima poi ha un carattere interessante, fragile ma coraggioso, soprattutto se c'è da lottare per chi vuole bene...
Io non condivido in pieno la motivazione del dono posseduto dalla ragazza, ma tutto sommato la storia fila liscia. Il finale è bello, leggermente triste ma dà tanta speranza, anche se forse io avrei cambiato qualcosina per Diva.
Ovviamente è più che consigliato, da vedere!
Disegno: bello
Colonna sonora: meravigliosa
Caratterizzazione personaggi: ottima
Trama: coinvolgente ed emozionante
ecco un breve riassunto schematico di quel che è questo anime, tutto. Da momenti sereni, a momenti cupi, tristi, tragici. Ecco che lo spettatore, senza rendersene conto, entra in un tunnel di 50 episodi, con il cuore che batte per Saya, e per tutti quelli che lottano con lei. Con la pena per Diva, la grande cattiva, che prima si odia, poi si ama, e poi si compatisce. Una colonna sonora che non può non entusiasmare. Il finale? malinconico e amaro... ma bello. Senza cose fuori luogo, niente in più ne in meno. Solo Saya, e il suo mondo. E' molto cinematorgrafico(so che ne volevano fare un film), è realistico nella sua finzione(si parla di vampiri alla fine). E' un anime che non ti lascia impassibile. viva il canto di divaaaaaaa
Colonna sonora: meravigliosa
Caratterizzazione personaggi: ottima
Trama: coinvolgente ed emozionante
ecco un breve riassunto schematico di quel che è questo anime, tutto. Da momenti sereni, a momenti cupi, tristi, tragici. Ecco che lo spettatore, senza rendersene conto, entra in un tunnel di 50 episodi, con il cuore che batte per Saya, e per tutti quelli che lottano con lei. Con la pena per Diva, la grande cattiva, che prima si odia, poi si ama, e poi si compatisce. Una colonna sonora che non può non entusiasmare. Il finale? malinconico e amaro... ma bello. Senza cose fuori luogo, niente in più ne in meno. Solo Saya, e il suo mondo. E' molto cinematorgrafico(so che ne volevano fare un film), è realistico nella sua finzione(si parla di vampiri alla fine). E' un anime che non ti lascia impassibile. viva il canto di divaaaaaaa
L’unica cosa che mi è venuta da pensare dopo aver finito di vedere l’ultimo episodio di questo anime è :”Caspita ora per un po’ è meglio che non guardo più niente”. Si, perché difficilmente qualsiasi anime mi fossi messo a seguire sarebbe stato all’altezza di questo titolo.
Blood+ mi ha attirato senza entusiasmo, come accade spesso (per quanto mi riguarda) dagli anime fine a se stessi, ossia da quelli che non derivino da un manga. Già nella prima puntata però si intuisce subito che non è un prodotto come gli altri. Poi la serie inizia ad appassionarti, sempre di più, ed arrivi al punto che non puoi fare a meno di vederla perché ad ogni puntata qualcosa succede, e quel “qualcosa”, è in grado di stravolgere la trama intera.
Saya Otonashi vive la sua tranquilla vita da liceale ad Okinawa col padre adottivo ed altri due ragazzini, anch’essi a loro volta adottati dall’uomo, Kai e Riku. Ma una sera, tornando al suo liceo per recuperare le scarpe da ginnastica, Saya fa il suo primo incontro con un mostro dalle fattezze umane che sembra solo assetato di sangue. Da qui parte una trama coinvolgente, ricca di colpi di scena e che sa far trattenere il fiato, commuovere e spesso anche far sobbalzare lo spettatore. Tutto ruota attorno al passato di Saya, passato del quale lei non ha alcun ricordo. Da questo elemento centrale si sviluppano storie ed eventi che vedono spuntare personaggi come funghi, tutti molto ben caratterizzati e studiati. Man mano che la trama si evolve anche i personaggi cambiano, alcuni radicalmente. Maturano, crescono, insomma seguono il giusto percorso evolutivo di una persona sottoposta a determinati eventi. In questo, a mio parere, sta il vero punto di forza di questo prodotto, che, nell’ambientazione fantastica, offre un realismo umano davvero sorprendente. A parte la protagonista, uno dei personaggi più degni di nota è sicuramente Kai. All’inizio il ragazzo si comporta come un normale adolescente, è ribelle e spesso incosciente. Gli eventi lo porteranno a maturare ed evolversi in tutti i sensi da ragazzo a uomo. In lui sta una chiave di lettura per questo prodotto davvero stupenda, perché nella violenza che permea tutta la produzione, Kai, benché non sia mai riluttante al combattimento diventa un adulto comprensivo, che trasmette messaggi di convivenza, pace e speranza e che, nonostante i fatti, non abbandona mai la sua convinzione che tutti abbiano diritto ad esistere in questo mondo, cercando un’armonia con le altre creature, anche se questi sono dei mostri. Insomma un personaggio davvero positivo, inoculato in un’ambientazione gotica e sanguinosa che lo fa spiccare spesso più della stessa protagonista che a volte appare parecchio infantile e incapace di accorgersi degli eventi reali che la circondano.
Anche se l’ho fatto raramente è giusto parlare del soundtrack di questo anime, composto da Hans Zimmer e che crea spesso un’atmosfera davvero unica. Con arie liriche e molti crescendo di archi, ovviamente studiati per l’ambientazione.
Il disegno è dettagliato e molto ben curato. I personaggi sono tutti ben disegnati, senza stereotipi nei quali è facile cadere in un progetto di questo tipo. Ottimi anche gli sfondi e le luci, che spesso la fanno da padroni in certe scene, soprattutto per la grande abbondanza di tramonti, cosa rara nelle serie nipponiche ma, qui logicamente introdotti per dare un tono all’ambientazione. Molte luci rosse e arancioni quindi, molti giochi di colore dovuti al sole e al suo ciclo. Ottimo nel complesso.
In definitiva Blood+ è un anime che merita sicuramente di essere guardato, e che regala nelle sue 50 puntate un suspance e un pathos allo spettatore davvero rari. A mio giudizio una delle migliori produzioni dell’ultimo decennio. Dieci con lode.
Blood+ mi ha attirato senza entusiasmo, come accade spesso (per quanto mi riguarda) dagli anime fine a se stessi, ossia da quelli che non derivino da un manga. Già nella prima puntata però si intuisce subito che non è un prodotto come gli altri. Poi la serie inizia ad appassionarti, sempre di più, ed arrivi al punto che non puoi fare a meno di vederla perché ad ogni puntata qualcosa succede, e quel “qualcosa”, è in grado di stravolgere la trama intera.
Saya Otonashi vive la sua tranquilla vita da liceale ad Okinawa col padre adottivo ed altri due ragazzini, anch’essi a loro volta adottati dall’uomo, Kai e Riku. Ma una sera, tornando al suo liceo per recuperare le scarpe da ginnastica, Saya fa il suo primo incontro con un mostro dalle fattezze umane che sembra solo assetato di sangue. Da qui parte una trama coinvolgente, ricca di colpi di scena e che sa far trattenere il fiato, commuovere e spesso anche far sobbalzare lo spettatore. Tutto ruota attorno al passato di Saya, passato del quale lei non ha alcun ricordo. Da questo elemento centrale si sviluppano storie ed eventi che vedono spuntare personaggi come funghi, tutti molto ben caratterizzati e studiati. Man mano che la trama si evolve anche i personaggi cambiano, alcuni radicalmente. Maturano, crescono, insomma seguono il giusto percorso evolutivo di una persona sottoposta a determinati eventi. In questo, a mio parere, sta il vero punto di forza di questo prodotto, che, nell’ambientazione fantastica, offre un realismo umano davvero sorprendente. A parte la protagonista, uno dei personaggi più degni di nota è sicuramente Kai. All’inizio il ragazzo si comporta come un normale adolescente, è ribelle e spesso incosciente. Gli eventi lo porteranno a maturare ed evolversi in tutti i sensi da ragazzo a uomo. In lui sta una chiave di lettura per questo prodotto davvero stupenda, perché nella violenza che permea tutta la produzione, Kai, benché non sia mai riluttante al combattimento diventa un adulto comprensivo, che trasmette messaggi di convivenza, pace e speranza e che, nonostante i fatti, non abbandona mai la sua convinzione che tutti abbiano diritto ad esistere in questo mondo, cercando un’armonia con le altre creature, anche se questi sono dei mostri. Insomma un personaggio davvero positivo, inoculato in un’ambientazione gotica e sanguinosa che lo fa spiccare spesso più della stessa protagonista che a volte appare parecchio infantile e incapace di accorgersi degli eventi reali che la circondano.
Anche se l’ho fatto raramente è giusto parlare del soundtrack di questo anime, composto da Hans Zimmer e che crea spesso un’atmosfera davvero unica. Con arie liriche e molti crescendo di archi, ovviamente studiati per l’ambientazione.
Il disegno è dettagliato e molto ben curato. I personaggi sono tutti ben disegnati, senza stereotipi nei quali è facile cadere in un progetto di questo tipo. Ottimi anche gli sfondi e le luci, che spesso la fanno da padroni in certe scene, soprattutto per la grande abbondanza di tramonti, cosa rara nelle serie nipponiche ma, qui logicamente introdotti per dare un tono all’ambientazione. Molte luci rosse e arancioni quindi, molti giochi di colore dovuti al sole e al suo ciclo. Ottimo nel complesso.
In definitiva Blood+ è un anime che merita sicuramente di essere guardato, e che regala nelle sue 50 puntate un suspance e un pathos allo spettatore davvero rari. A mio giudizio una delle migliori produzioni dell’ultimo decennio. Dieci con lode.
Un anime di una bellezza straordinaria, dalla storia talmente avvincente e intrigante da non poter smettere di guardarlo. La caratterizzazione dei personaggi è assolutamente perfetta, ognuno di essi prende vita e acquisisce uno spazio fondamentale nella vicenda senza però disequilibrare nulla. La caratterizzazione della protagonista e del suo Chevalier è splendida, con tutte le sfaccettature e i conflitti interiori sufficienti a renderli totalmente vivi e indimenticabili. Da un punto di vista grafico, si può dire un ottimo lavoro a parte qualche piccolissima pecca qua e la nel carachter design (ma parliamo solo di pochi fotogrammi in tutta la serie), le scene di combattimento sono ben realizzate, dinamiche e avvincenti, ma soprattutto non tolgono eccessivo spazio alla narrazione, bensì l'arricchiscono di tensione e azione. Colonna sonora altrettanto valida e all'altezza di questo capolavoro.
A dire il vero ho visto 50 episodi ma saltellando. Inizialmente, soprattutto nei primi episodi, ero preso dalla trama e dall'animazione che risulta essere ineccepibile. Tuttavia, andando avanti con la storia, ho notato che gli episodi hanno perso un po' di smalto. La serie poteva benissimo essere raccolta in meno puntate e concentrare il tutto in un numero di episodi attorno ai 34. Molte puntate risultano infatti ininfluenti e non determinanti per la trama. Saya e Hagi sono i protagonisti indiscussi della vicenda: l'anime è molto curato per quel che concerne l'architettura nonché lo spessore psicologico dei personaggi, tant'è che non mancano i momenti d'introspezione conditi anche dai flashback che danno un senso alla vicenda e forniscono allo spettatore le informazioni utili per capire il passato di Saya. Come ci si può aspettare, non si tratta di certo di un anime "caramelloso", anzi le morti non mancano e alcuni personaggi che entrano nel cuore di chi osserva la vicenda spariscono di scena. Per chi ama il genere vampiresco è consigliato, anche se ritengo ci siano produzioni superiori
Il mio voto è 9 e mezzo. Ho iniziato a vedere questo anime perchè è molto conosciuto e tratta di vampiri, in un certo senso, senza troppe pretese, ma non mi sarei mai aspettata una simile evoluzione di eventi. La serie comincia in modo piuttosto tranquillo e, nel corso delle puntate, cresce a dismisura, catturando l'attenzione dello spettatore. Colpi di scena a non finire, effetti sorpresa, personaggi coerenti e determinati, uniti ad una colonna sonora stupenda e da brivido, fanno di questa produzione una delle migliori mai viste. Vivrete le avventure di Saya con intensità, spererete nella morte di Diva, tiferete per lo Chevaliers Solomon, patirete con Haji, applaudirete Kai. Respirerete l'atmosfera tetra ma ricca di passioni e tormenti di "Blood+" come se fosse reale. La fine della serie è azzeccata e lascia soddisfatto qualsiasi genere di spettatore. Non è consigliato, di più.
Davvero un bell'anime...io mi aspettavo qualcosa di horror..con spargimenti di sangue e niente di più..ma incuriosita da un anime di cui si sente molto parlare, l'ho visto e ringrazio le voci che ho sentito perchè è davvero fantastico!!!è una storia triste, introspettiva, dove siamo testimoni della crescita psicologica di ogni singolo personaggio che vede la lotta contro i chirotteri(vampiri mostruosi) a suo modo.Mi è piaciuta molto la crescita della protagonista, Saya, che scopre improvvisamente di essere un vampiro che ha il potere di uccidere i chirotteri con il suo sangue.Ma sono ben caratterizzati anchi gli altri personaggi, da Kai a Haji(che io ho adorato dal profondo)..fino ad arrivare a Diva..il grande nemico..che fa più pena che altro..
L'ultima puntata è davvero bella...per non parlare della colonna sonora!Non parlo tanto delle opening e delle ending...ma proprio della musica che accompagna le avventure di Saya..il brano di Diva è a dir poco coinvolgente!!Lo consiglio perchè non è una storia horror, va bel oltre...spero come già detto da Riku che comprino in Italia questo anime, perchè merita di essere conosciuto!!!
L'ultima puntata è davvero bella...per non parlare della colonna sonora!Non parlo tanto delle opening e delle ending...ma proprio della musica che accompagna le avventure di Saya..il brano di Diva è a dir poco coinvolgente!!Lo consiglio perchè non è una storia horror, va bel oltre...spero come già detto da Riku che comprino in Italia questo anime, perchè merita di essere conosciuto!!!
Le storie vampiresche o presunte tali mi attirano molto, ma quasi sempre mi deludono e non mi riferisco solo ad anime. Nonostante la storia sia basata sui vampiri questo non è altro che lo spunto per trattare di altri argomenti più reali e più complessi. L'amore per la famiglia, l'amicizia la lealtà e a tratti anche l'amore sono molto accentuati. Però troppo! Il suo peccato è cadere troppo spesso in un esagerato sentimentalismo (non è detto che questo dispiaccia però) per una storia sui vampiri. Comunque la trama regge quasi sempre e per lo meno non si vedono inutili spargimenti di sangue. Saya e gli altri personaggi sono "fatti bene" e l'introspezione psicologica di questi ultimi la considererei adeguata. Meriterebbe un 7,5 ma non c'è. Si può tranquillamente vedere!
L'ambientazione e i disegni di Blood+ mi avevano a prima vista incuriosito parecchio, ma dopo avere visto tutti e 50 gli episodi confesso che non l' ho trovato nulla di speciale. Quest'anime ha senza dubbio degli spunti originali, ma non esprime le sue potenzialità e la trama non giustifica il gran numero di puntate.
In negativo ricorda NARUTO SHIPPUDEN, continuamente i '' cattivi '' sembrano sempre sul punto di riuscire a far fuori la protagonista, ma per un qualche motivo o coincidenza, alla fine, non ci riescono mai o decidono che non vogliono ucciderla e dominare il mondo incontrastati, sembra che l'autore non sapesse più che pesci pigliare...
Per quanto riguarda la protagonista: è piagnucolona quasi quanto SHINGI HIKARY (mi scuso nel caso fosse scritto sbagliato) in EVANGELION, è un continuo piangersi addosso per fuggire dalle sue responsabilità e dal suo passato, anche HAGI, quel disgraziato del suo CHEVALIER è una povera vittima della sua inettitudine.
Quanto alla trama ripeto: ha diversi spunti interessanti, ma solo quelli. Svolta come si deve avrebbe potuto regalare grandi emozioni, molto bella per esempio l'idea che gli stati uniti potessero essere in affare coi CHIROTTERI.
I disegni sono belli e caso eccezionale anche i '' cattivi'' sono abbastanza ben fatti, le musiche un po' anonime, i personaggi collaterali, almeno alcuni, ben caratterizzati, ma anche loro, pur troppo, sempre un po' in bilico tra la realtà e l'imbecillità della protagonista.
In fine vorrei fare un commento un po' <b>spoiler</b> in favore dei chirotteri e di DIVA in particolare: aveva ragione lei a odiare il genere umano! Voi cosa fareste se vi chiudessero una trentina d'anni in una torre usandovi come cavia per degli esperimenti mentre a 50 metri da lì vostra sorella gemella vive come una principessa?
In negativo ricorda NARUTO SHIPPUDEN, continuamente i '' cattivi '' sembrano sempre sul punto di riuscire a far fuori la protagonista, ma per un qualche motivo o coincidenza, alla fine, non ci riescono mai o decidono che non vogliono ucciderla e dominare il mondo incontrastati, sembra che l'autore non sapesse più che pesci pigliare...
Per quanto riguarda la protagonista: è piagnucolona quasi quanto SHINGI HIKARY (mi scuso nel caso fosse scritto sbagliato) in EVANGELION, è un continuo piangersi addosso per fuggire dalle sue responsabilità e dal suo passato, anche HAGI, quel disgraziato del suo CHEVALIER è una povera vittima della sua inettitudine.
Quanto alla trama ripeto: ha diversi spunti interessanti, ma solo quelli. Svolta come si deve avrebbe potuto regalare grandi emozioni, molto bella per esempio l'idea che gli stati uniti potessero essere in affare coi CHIROTTERI.
I disegni sono belli e caso eccezionale anche i '' cattivi'' sono abbastanza ben fatti, le musiche un po' anonime, i personaggi collaterali, almeno alcuni, ben caratterizzati, ma anche loro, pur troppo, sempre un po' in bilico tra la realtà e l'imbecillità della protagonista.
In fine vorrei fare un commento un po' <b>spoiler</b> in favore dei chirotteri e di DIVA in particolare: aveva ragione lei a odiare il genere umano! Voi cosa fareste se vi chiudessero una trentina d'anni in una torre usandovi come cavia per degli esperimenti mentre a 50 metri da lì vostra sorella gemella vive come una principessa?
Dopo un breve flashback riguardo un particolare episodio della guerra in Vietnam, l’azione si sposta ad Okinawa, giorni nostri: Saya Otonashi all’apparenza una giovane liceale che eccelle nelle attività fisiche e meglio nel salto in alto, trascorre tranquilla la propria esistenza sotto le cure della famiglia adottiva, composta dal padre un ex-militare di stanza in Vietnam e ora barista, da Kai fratello maggiore e Riku fratello minore.
Trascorre dunque una vita all’apparenza normale, ma diverse persone dalle motivazioni più disparate sembrano essere interessati a lei, spiandola e controllandola di continuo.
Una sera, dopo aver fatto ritorno a scuola per riprendere le scarpe di ginnastica dimenticate durante le lezioni, viene attaccata da uno strano mostro dalle fattezze vampiresche (Chirottero), ma nel mentre della fuga, un altro ambiguo personaggio, (Haji), si intromette prestandole aiuto e facendole bere un po’ del suo sangue, risvegliando così in lei un potere prima sopito, un potere inimmaginabile e spaventoso, un potere in grado di aiutare ma anche minacciare molti individui.
Se avete letto la trama avrete sicuramente capito come questo lavoro parta un po’ in sordina: per i primi 10/12 episodi, e più precisamente fino a quella che impropriamente definirei la “campagna di Russia”, a causa di una certa banalità iniziale, ma solo iniziale, dell’intreccio (sembra la solita minestra di genere) e di una certa macchinosità nello sviluppo, ho fatto quasi fatica a proseguire, ma con il senno di poi, questo senso di lentezza introduttivo permette allo spettatore una migliore conoscenza e comprensione dello scenario presentato e delle diverse motivazioni attinenti i vari personaggi calcanti la scena (Bleach ?); da qui in poi, infatti, i diversi “perché” cominciano a trovare una degna risposta e resta difficile non farsi catturare dall’incalzante atmosfera che viene a crearsi.
Anche la parte grafica soffre dello stesso problema: il disegno in sé rimane costante per tutta la serie, ma ho avuto la sensazione che l’animazione migliori con lo sviluppo delle puntate passando da una certa scattosità dei primi episodi ad uno standard più che discreto dei successivi. I volti sono ben caratterizzati, c’è una certa ricercatezza per i vestiti dei protagonisti e molto buono risulta il tratto dei Chirotteri.
La cosa che a me ha dato più fastidio concerne però il comparto sonoro, in riferimento, non tanto all’interpretazione dei doppiatori o all’atmosfera delle musiche (sempre molto azzeccate, epiche al punto giusto e caratterizzanti), ma riguardo all’infelice scelta di utilizzare una sola lingua comune indipendentemente dal fatto che geograficamente parlando, i vari personaggi si trovano a visitare praticamente l’intero globo terrestre; mi spiego meglio: passando sopra al fatto che i membri della stessa organizzazione (lo Scudo Rosso), anche se internazionale, possano parlare tutti una lingua comune, e che anche i vari antagonisti affrontati o comunque provenienti da Paesi diversi, parlino la stessa lingua dei nostri eroi, possibile però che quando l’azione vede coinvolte, persone di secondo piano incontrate per caso quali ad esempio contadini, operai e perfino bambini, questi parlino e comprendano perfettamente il linguaggio principale indipendentemente dalla nazione dove si trovino? essendo sicuramente questo Anime rivolto ad un pubblico adulto, tener conto anche di questo elemento non avrebbe certo guastato.
In definitiva, questa Serie tv datata settembre 2005, visto l’eccezionale cast che può vantare (tra gli altri lo studio IG, M.Oshii), non ha certo disatteso le mie aspettative; non le ho dato il massimo dei voti solo per i piccoli difetti sopra descritti, ma devo ammettere che mi ha coinvolto ad un livello tale da essermi visto tutti i 50 episodi in una settimana, la maggior parte dei quali in soli 4 giorni.
Uno squisito racconto di vampiri dunque, seppur ambientato in epoca moderna, capace di creare quell’atmosfera gotico/romantica che non ricordo di aver più trovato dai tempi del film “Intervista col vampiro”; un anime che vede finalmente privilegiare lo sviluppo di una trama molto ben articolata alla sola azione fine a sé stessa tipica delle produzioni di cassetta odierne (e qui cito “Hellsing TV” tra gli anime, “Van Hellsing”e “Underworld” tra i film). Voto : 9
Trascorre dunque una vita all’apparenza normale, ma diverse persone dalle motivazioni più disparate sembrano essere interessati a lei, spiandola e controllandola di continuo.
Una sera, dopo aver fatto ritorno a scuola per riprendere le scarpe di ginnastica dimenticate durante le lezioni, viene attaccata da uno strano mostro dalle fattezze vampiresche (Chirottero), ma nel mentre della fuga, un altro ambiguo personaggio, (Haji), si intromette prestandole aiuto e facendole bere un po’ del suo sangue, risvegliando così in lei un potere prima sopito, un potere inimmaginabile e spaventoso, un potere in grado di aiutare ma anche minacciare molti individui.
Se avete letto la trama avrete sicuramente capito come questo lavoro parta un po’ in sordina: per i primi 10/12 episodi, e più precisamente fino a quella che impropriamente definirei la “campagna di Russia”, a causa di una certa banalità iniziale, ma solo iniziale, dell’intreccio (sembra la solita minestra di genere) e di una certa macchinosità nello sviluppo, ho fatto quasi fatica a proseguire, ma con il senno di poi, questo senso di lentezza introduttivo permette allo spettatore una migliore conoscenza e comprensione dello scenario presentato e delle diverse motivazioni attinenti i vari personaggi calcanti la scena (Bleach ?); da qui in poi, infatti, i diversi “perché” cominciano a trovare una degna risposta e resta difficile non farsi catturare dall’incalzante atmosfera che viene a crearsi.
Anche la parte grafica soffre dello stesso problema: il disegno in sé rimane costante per tutta la serie, ma ho avuto la sensazione che l’animazione migliori con lo sviluppo delle puntate passando da una certa scattosità dei primi episodi ad uno standard più che discreto dei successivi. I volti sono ben caratterizzati, c’è una certa ricercatezza per i vestiti dei protagonisti e molto buono risulta il tratto dei Chirotteri.
La cosa che a me ha dato più fastidio concerne però il comparto sonoro, in riferimento, non tanto all’interpretazione dei doppiatori o all’atmosfera delle musiche (sempre molto azzeccate, epiche al punto giusto e caratterizzanti), ma riguardo all’infelice scelta di utilizzare una sola lingua comune indipendentemente dal fatto che geograficamente parlando, i vari personaggi si trovano a visitare praticamente l’intero globo terrestre; mi spiego meglio: passando sopra al fatto che i membri della stessa organizzazione (lo Scudo Rosso), anche se internazionale, possano parlare tutti una lingua comune, e che anche i vari antagonisti affrontati o comunque provenienti da Paesi diversi, parlino la stessa lingua dei nostri eroi, possibile però che quando l’azione vede coinvolte, persone di secondo piano incontrate per caso quali ad esempio contadini, operai e perfino bambini, questi parlino e comprendano perfettamente il linguaggio principale indipendentemente dalla nazione dove si trovino? essendo sicuramente questo Anime rivolto ad un pubblico adulto, tener conto anche di questo elemento non avrebbe certo guastato.
In definitiva, questa Serie tv datata settembre 2005, visto l’eccezionale cast che può vantare (tra gli altri lo studio IG, M.Oshii), non ha certo disatteso le mie aspettative; non le ho dato il massimo dei voti solo per i piccoli difetti sopra descritti, ma devo ammettere che mi ha coinvolto ad un livello tale da essermi visto tutti i 50 episodi in una settimana, la maggior parte dei quali in soli 4 giorni.
Uno squisito racconto di vampiri dunque, seppur ambientato in epoca moderna, capace di creare quell’atmosfera gotico/romantica che non ricordo di aver più trovato dai tempi del film “Intervista col vampiro”; un anime che vede finalmente privilegiare lo sviluppo di una trama molto ben articolata alla sola azione fine a sé stessa tipica delle produzioni di cassetta odierne (e qui cito “Hellsing TV” tra gli anime, “Van Hellsing”e “Underworld” tra i film). Voto : 9
Vedo che la descrizione fornita ad animeclick in prima pagina da MangaItalia è molto soddsfacente per cui aggiungerò soltanto le mie impressioni personali e poco più.
Una serie di 50 episodi la quale merita un elogio, inquanto catturare l'attenzione dello spettatore per tutta la durata degli episodi non risulta di certo facile e soprattutto praticamente prima di episodi filler (questo è un punto di forza secondo me).
Potreste riscontrare una certa lentezza nelle vicessitudini e chiedervi dove vuole andare a parare, a mio parere lo si riscontra molto nell'ultima parte (episodio 40 circa). Come accennato da Lucky90 non è un anime fatto di solo di sangue e combattimenti. L'anime in questione approfondisce molto quella Saya che sembrava solo combattiva e senza emozioni dell'OAV The Last Vampire. Ci troviamo di fronte ad una Saya che piange, che vuole proteggere coloro a lei cari, ma allo stesso tempo decisa ad eliminare alla radice la ragione delle sofferenze degli umani, I Chirotteri. Ma chi è Saya e perchè proprio lei ha il potere di farlo, cosa sono i chirotteri da dove ha avuto inizio tutto questo, lo scoprirete molto avanti ed a poco a poco.
Le caratteristiche tecniche cono buone.
Partiamo da una sceneggiatura dei giorni nostri ed un design comunque di ultima generazioni, le animazioni non sono eccezionali ma si lasciano vedere abbastanza bene, le musiche sono buone ed in alcuni casi molto ben azzeccate.
La trama è verosimile priva swi famosi paletti di legno e bare dove si dorme di giorno.
In definitiva lo consiglio vivamente a chi ha visto l'OAV, a chi piacciono gli anime avvolti di mistero e dalle lunghe trame.
Una serie di 50 episodi la quale merita un elogio, inquanto catturare l'attenzione dello spettatore per tutta la durata degli episodi non risulta di certo facile e soprattutto praticamente prima di episodi filler (questo è un punto di forza secondo me).
Potreste riscontrare una certa lentezza nelle vicessitudini e chiedervi dove vuole andare a parare, a mio parere lo si riscontra molto nell'ultima parte (episodio 40 circa). Come accennato da Lucky90 non è un anime fatto di solo di sangue e combattimenti. L'anime in questione approfondisce molto quella Saya che sembrava solo combattiva e senza emozioni dell'OAV The Last Vampire. Ci troviamo di fronte ad una Saya che piange, che vuole proteggere coloro a lei cari, ma allo stesso tempo decisa ad eliminare alla radice la ragione delle sofferenze degli umani, I Chirotteri. Ma chi è Saya e perchè proprio lei ha il potere di farlo, cosa sono i chirotteri da dove ha avuto inizio tutto questo, lo scoprirete molto avanti ed a poco a poco.
Le caratteristiche tecniche cono buone.
Partiamo da una sceneggiatura dei giorni nostri ed un design comunque di ultima generazioni, le animazioni non sono eccezionali ma si lasciano vedere abbastanza bene, le musiche sono buone ed in alcuni casi molto ben azzeccate.
La trama è verosimile priva swi famosi paletti di legno e bare dove si dorme di giorno.
In definitiva lo consiglio vivamente a chi ha visto l'OAV, a chi piacciono gli anime avvolti di mistero e dalle lunghe trame.
Saya Otonashi vive con il patrigno, George e 2 fratellastri, Kai e Riku, una vita tranquilla.
Un giorno però incontra per caso Haji, un misterioso girovago violoncellista e all'improvviso comincia a ricordare.
Ricordare.. un passato che non conosce si fa strada pian piano dentro di lei; misteriose creature cominciano ad apparire ovunque nella sua città e a strappare pezzi di quel mondo che lei ama, fino a costringerla a tornare ad una realtà che non desidera: tutto è legato a lei.
Lei, misteriosa fanciulla costretta a combattere contro i chirotteri, ha una missione: solo il suo sangue pùò infatti sconfiggere quella specie di vampiri usciti dà chissà quale mutazione genetica, e Haji, che la segue come un'ombra per aiutarla in questa battaglia. Ricordi di un passato doloroso e pezzi di un puzzle che si compone attimo per attimo. Chi è Diva, la misteriosa figura che si cela, tirando le fila dei chirotteri? Cos'è lo Scudo Rosso, l'organizzazione per la quale malgrado tutto lei lavora? E chi è Saya?
In un crescendo di emozioni la storia si snoda attraverso diverse parti del mondo, coinvolgendo e attraendo al tempo stesso.
Ottimo Chara e meravigliose atmosfere si fondono in questa serie.
Assolutamente da vedere!!
Un giorno però incontra per caso Haji, un misterioso girovago violoncellista e all'improvviso comincia a ricordare.
Ricordare.. un passato che non conosce si fa strada pian piano dentro di lei; misteriose creature cominciano ad apparire ovunque nella sua città e a strappare pezzi di quel mondo che lei ama, fino a costringerla a tornare ad una realtà che non desidera: tutto è legato a lei.
Lei, misteriosa fanciulla costretta a combattere contro i chirotteri, ha una missione: solo il suo sangue pùò infatti sconfiggere quella specie di vampiri usciti dà chissà quale mutazione genetica, e Haji, che la segue come un'ombra per aiutarla in questa battaglia. Ricordi di un passato doloroso e pezzi di un puzzle che si compone attimo per attimo. Chi è Diva, la misteriosa figura che si cela, tirando le fila dei chirotteri? Cos'è lo Scudo Rosso, l'organizzazione per la quale malgrado tutto lei lavora? E chi è Saya?
In un crescendo di emozioni la storia si snoda attraverso diverse parti del mondo, coinvolgendo e attraendo al tempo stesso.
Ottimo Chara e meravigliose atmosfere si fondono in questa serie.
Assolutamente da vedere!!
Saya sembrerebbe una ragazza normale, va a scuola e aiuta nel ristorante della sua famiglia, fino a quando un evento che sconvolge la sua vita non la catapulta nel suo passato.. Il ritorno di Haji, figura misteriosa, e l'apparizione dei chirotteri (vampiri dall'aspetto di pipistrelli-umanoidi), piano piano la sveglieranno da quello che da un anno sembra un sogno sereno per portarla in un incubo.
Non svelo altri particolari, solo che lei è "il samurai"... Un anime che mi ha ipnotizzato già dalla prima puntata ed è un crescendo. Ogni volta lascia col fiato sospeso. OTTIMO
Non svelo altri particolari, solo che lei è "il samurai"... Un anime che mi ha ipnotizzato già dalla prima puntata ed è un crescendo. Ogni volta lascia col fiato sospeso. OTTIMO
Serie molto originale che di vampiri croci e paletti non ha assolutamente nulla, con un finale originale e soddisfacente.
Se amate i combattimenti ed il sangue rimarrete delusi, anche se la storia li prevede entrambi, sono di scarso interesse e privi di mordente.
Questa è una storia fatta di personaggi, di sentimenti, di coraggio e non mancherà di strapparvi qualche lacrima.
I personaggi sono caratterizzati in maniera perfetta ed anche la trama è lineare, tutto quello che sembra misterioso avrà la giusta spiegazione seguendo tutti gli episodi.
Ora veniamo alle note dolenti...... LENTO...LENTO.....LENTO....Mi sono praticamente IMPOSTO di vederlo tutto anche quando non mi andava.
Ci sono almeno una qundicina di episodi che si sarebbero potuti tranquillamente evitare senza togliere nulla ne alla storia ne ai personaggi.
A parte questo rimane un anime godibilissimo
Se amate i combattimenti ed il sangue rimarrete delusi, anche se la storia li prevede entrambi, sono di scarso interesse e privi di mordente.
Questa è una storia fatta di personaggi, di sentimenti, di coraggio e non mancherà di strapparvi qualche lacrima.
I personaggi sono caratterizzati in maniera perfetta ed anche la trama è lineare, tutto quello che sembra misterioso avrà la giusta spiegazione seguendo tutti gli episodi.
Ora veniamo alle note dolenti...... LENTO...LENTO.....LENTO....Mi sono praticamente IMPOSTO di vederlo tutto anche quando non mi andava.
Ci sono almeno una qundicina di episodi che si sarebbero potuti tranquillamente evitare senza togliere nulla ne alla storia ne ai personaggi.
A parte questo rimane un anime godibilissimo
Di originale questo anime ha ben poco... vampiri, lupi mannari e gente che vuole conquistare il mondo... che gran novità! Però di certo la trama è strutturata in modo tale da ingenerare una grande curiosità, e la voglia di sapere come va avanti la storia si fa molto forte sin dai primi episodi. Però ci sono degli aspetti che mi hanno lasciato perplesso, riguardo la coerenza e la plausibilità della storia... per fare un esempio, DIVA, il nemico principale, poteva essere eliminata con un po' di tritolo, senza necessità di mettere su chissà quale piano stratosferico... e poi ci sono tante altre parti della storia in cui viene naturale chiedersi "ma perchè diavolo tizio si è comportato così?".
Personalmente non accetto che la storia segua un percorso senza una ragione logica (che può basarsi anche su presupposti fantastici per carità)... In conclusione: è un'anime che mi ha appassionato e che consiglio, ma dopo averlo visto tutto sono rimasto un po' deluso perchè la trama è un po' sconclusionata, nonostante si sia tentato di dare alla storia persino dei risvolti geopolitici... Il voto che do' è quindi alto per la passione che si prova nel seguire la serie, ma non è il massimo per la delusione che mi ha lasciato alla fine, dopo aver ripensato alla storia a mente fredda.
Personalmente non accetto che la storia segua un percorso senza una ragione logica (che può basarsi anche su presupposti fantastici per carità)... In conclusione: è un'anime che mi ha appassionato e che consiglio, ma dopo averlo visto tutto sono rimasto un po' deluso perchè la trama è un po' sconclusionata, nonostante si sia tentato di dare alla storia persino dei risvolti geopolitici... Il voto che do' è quindi alto per la passione che si prova nel seguire la serie, ma non è il massimo per la delusione che mi ha lasciato alla fine, dopo aver ripensato alla storia a mente fredda.
Come altri han detto, parte lento e non coinvolge da subito, bisogna attendere una quindicina di episodi per apprezzare la lugubre atmosfera che si crea attorno alla vicenda di Saya che si dipana come un mosaico episodio per episodio, dal complotto dei cavalieri a Sif, a Diva..
Dopo però diventa travolgente e affascinante,
BLOOD+ è senza dubbio il titolo giusto, proprio perchè c'è un qualcosa in più rispetto a una qualsivoglia serie horror di vampiri.
Dopo però diventa travolgente e affascinante,
BLOOD+ è senza dubbio il titolo giusto, proprio perchè c'è un qualcosa in più rispetto a una qualsivoglia serie horror di vampiri.
Serie apprezzabile. Lunga ma intrigante. Non è troppo "horror" nel complesso e in effetti il personagio di Saya è ben lontano da quello di spietato killer del film originale. Molto belli tutti i personaggi e tutti molto ben definiti. Forse il personaggio più debole è proprio quella della protagonista soprattutto se confrontata alla sua terribile gemella "Diva". C'è una cosa però che non sono riuscito a digerire: ma perché Hagi deve andare in giro con una bara invece di una comunissima custodia per violoncello?!? Ho capito che sei un "non morto" ma insomma... un po' di decenza... ;) Serie da vedere se siete appassionati di mostri/vampiri/cospirazioni planetarie etc. Un buon anime in generale.
Intanto è da chiarire che la serie è composta da 50 episodi e non da 52 come riportavano alcuni siti.
Di questa serie mi è piaciuto molto l'intreccio della storia, soprattutto la puntata conclusiva, che a mio avviso è la più bella di tutte.
Non ho trattenuto le lacrime, pensavo finisse diversamente invece è finita in un'altro modo, ma altrettanto significativo e bello...
Spero che in Itala qualcuno ne acquisti i diritti prima o poi, ma non bisogna pretendere che lo facciano subito anche perchè la serie si è appena conclusa in Giappone, ed era il primo passaggio televisivo.
Comunque colgo l'occasione per invitare altri amanti di serie Horror con finale triste a guardare questa serie, perchè merita di essere vista in tutto il suo splendore.
Vi chiederete perchè ho dato 8 e non 9 o 10, beh come già detto mi aspettavo un finale diverso, questo è molto conclusivo, ma è altrettanto bello.
Vi do un consiglio, non date opinioni quando avete visto appena 20 episodi, finitela e poi datela, perchè la prima impressione non conta in questa serie visto che le cose cambiano nel corso delle puntate...
Baci
Di questa serie mi è piaciuto molto l'intreccio della storia, soprattutto la puntata conclusiva, che a mio avviso è la più bella di tutte.
Non ho trattenuto le lacrime, pensavo finisse diversamente invece è finita in un'altro modo, ma altrettanto significativo e bello...
Spero che in Itala qualcuno ne acquisti i diritti prima o poi, ma non bisogna pretendere che lo facciano subito anche perchè la serie si è appena conclusa in Giappone, ed era il primo passaggio televisivo.
Comunque colgo l'occasione per invitare altri amanti di serie Horror con finale triste a guardare questa serie, perchè merita di essere vista in tutto il suo splendore.
Vi chiederete perchè ho dato 8 e non 9 o 10, beh come già detto mi aspettavo un finale diverso, questo è molto conclusivo, ma è altrettanto bello.
Vi do un consiglio, non date opinioni quando avete visto appena 20 episodi, finitela e poi datela, perchè la prima impressione non conta in questa serie visto che le cose cambiano nel corso delle puntate...
Baci
Serie a mio avviso ottima, la cosa inizia a farsi interessante dall'episodio 32, molto bella a mio avviso la trasformazione di Saya e Diva, ottime le ultime 2 sigle della serie, ottimo doppiaggio e ottimi disegni.
Se siete appassionati di serie Horror questa è ciò che fa per voi, intrecci e storia hanno risvolti interessanti, (soprattutto nell'episodio 49 non ho trattenuto le lacrime).
A mio consiglio è una serie che con Nana, Fruits Basket, Naruto e altri ci terrà compagnia tra alcuni anni e secondo me diventerà anche un cult degli Anime...
Non c'è altro da aggiungere, a parte che non vedo l'ora di gustarmi l'adattamento italiano che spero sia all'altezza di quello giapponese, detto questo non mi rimane altro che consigliarvela e dirvi che è da 10.
Se siete appassionati di serie Horror questa è ciò che fa per voi, intrecci e storia hanno risvolti interessanti, (soprattutto nell'episodio 49 non ho trattenuto le lacrime).
A mio consiglio è una serie che con Nana, Fruits Basket, Naruto e altri ci terrà compagnia tra alcuni anni e secondo me diventerà anche un cult degli Anime...
Non c'è altro da aggiungere, a parte che non vedo l'ora di gustarmi l'adattamento italiano che spero sia all'altezza di quello giapponese, detto questo non mi rimane altro che consigliarvela e dirvi che è da 10.
Questo anime è fantastico un vero capolavoro.
I disegni sono splendidi, le musiche fanno venire la pelle d'oca.
Davvero ottima questa nuova serie della prodaction IG.
In questa serie viene approfondito il personaggio di Saya, che nel film non veniva spiegato bene, qui è tutta un'altra cosa!!!!
Non è un anime per bambini, in quanto qualche scena può dare fastidio ma è messa al posto gusto al momento giusto.
In Giappone la serie non è stata ancora terminata, ma la potrete trovare subbata, da alcuni fansub.
Già dalla prima puntata ti mette l'adrenalina e pensi "come finirà?!"
Ti mette la voglia di vedere subito la puntata successiva dalla prima puntata all'ultima!!!
Il bello di questa serie è che la protagonista è del tutto ignora di quello che dovrà fare in futuro, e dovrà scoprire da sola il suo passato, accettandolo.
Guardate questa serie, non è da mettere a confronto a quelle trasmesse adesso su Mtv, spero che qualcuno ne detenga i diritti per l'Italia, serebbe un vero peccato non vederla con l'adattamento italiano!!!
I disegni sono splendidi, le musiche fanno venire la pelle d'oca.
Davvero ottima questa nuova serie della prodaction IG.
In questa serie viene approfondito il personaggio di Saya, che nel film non veniva spiegato bene, qui è tutta un'altra cosa!!!!
Non è un anime per bambini, in quanto qualche scena può dare fastidio ma è messa al posto gusto al momento giusto.
In Giappone la serie non è stata ancora terminata, ma la potrete trovare subbata, da alcuni fansub.
Già dalla prima puntata ti mette l'adrenalina e pensi "come finirà?!"
Ti mette la voglia di vedere subito la puntata successiva dalla prima puntata all'ultima!!!
Il bello di questa serie è che la protagonista è del tutto ignora di quello che dovrà fare in futuro, e dovrà scoprire da sola il suo passato, accettandolo.
Guardate questa serie, non è da mettere a confronto a quelle trasmesse adesso su Mtv, spero che qualcuno ne detenga i diritti per l'Italia, serebbe un vero peccato non vederla con l'adattamento italiano!!!
Character carismatici e affascinanti, direzione artistica brillante e tecnicamente impeccabile, Blood+ è destinato a divenire, insieme a Nana, Mushishi, Ergo Proxy, Monster e pochi altri, uno degli Anime identificativi di questo inizio millennio.
Date le potenzialità del prodotto, non è esclusa la sua trasmissione in Italia. Per il momento "accontentiamoci" (per modo di dire) della superba hardsub realizzata.
PS = La serie consta di 50 episodi (o 52 secondo altre fonti), ma al momento in cui scrivo sono disponibili solo gli episodi dall'1 al 26, in 7 DVD, in quanto Blood+ in Giappone è ancora in fase di primo passaggio televisivo.
Date le potenzialità del prodotto, non è esclusa la sua trasmissione in Italia. Per il momento "accontentiamoci" (per modo di dire) della superba hardsub realizzata.
PS = La serie consta di 50 episodi (o 52 secondo altre fonti), ma al momento in cui scrivo sono disponibili solo gli episodi dall'1 al 26, in 7 DVD, in quanto Blood+ in Giappone è ancora in fase di primo passaggio televisivo.
Questa serie sembra ambientata prima dell'OAV con una Saya molto più "piccola" e differente da quella vista precedentemente, prevededibilmente c'è anche l'introduzione di diversi personaggi comprimari.Devo dire che per adesso la serie non mi ha colpito particolarmente, le novità introdotte infatti mi sembra che riconducano l'anime verso un clichè da cui l'oav si era allontanato. La Saya del film mi aveva colpito per la sua completa inumanità tranne nell'ultima scena in cui si dimostra capace di pietà, questa quì invece, oltre al fatto ke i capelli corti gli stanno da skifo :-P , è troppo innocente nella sua versione umana.Mi ricorda un po' troppo Elfen Lied. Nonostante questo l'anime è abbastanza coinvolgente e credo che continuerò a seguirlo sperando ke la trama non scivoli troppo nel banale.