Georgie
Attenzione: la recensione contiene spoiler!
Georgie... Georgie, la bella bambina dai bei capelli dorati. Due occhi azzurri, brillanti e vivaci.
Ci viene presentata così, Georgie.
Veniamo catapultati in Australia, e vediamo Georgie vivere la sua vita di bambina, ma anche la crescita della nostra protagonista.
Abbandonata per poi venir adottata dalla famiglia Buttman. Ella cresce con i suoi due fratelli, Abel e Arthur, che poi successivamente, si innamorano di lei. Suo papa' le ricorda sempre di non togliersi il braccialetto con il quale è cresciuta, che ha sempre portato, poiché molto importante. Ma perché un braccialetto possiede tanta importanza? Esso, in futuro le servirà per scoprire le sue vere origini.
Puntata dopo puntata ci affezioniamo alla dolce (ammettiamolo, fin troppo dolce!) e graziosa Georgie. Fin da subito ho notato quanto, ahimè, fosse esageratamente smielata la nostra protagonista, i disegni non si allontanano comunque dai classici canoni dello shoujo, ovvero: capelli a cespuglio, occhi enormi, e così via...
Ella è molto ingenua, e nel corso delle puntate questo aspetto del suo carattere si fa sempre più marcato.
Ma è di un'allegria unica, capace di strappare un sorriso a chiunque, affezionata, premurosa, insomma, è impossibile non innamorarsi di lei! Il chara design, come detto prima, non è nulla di nuovo, ma si fa apprezzare.
Riguardo ai suoi due fratelli, essi inizialmente ci vengono presentati come se apparentemente fossero diversi, ma poi.. poi c'è qualcosa che li legherà fino alla fine della storia, che non è solo l'affetto reciproco, ma... l'amore verso la sorellastra. Che poi scopriranno che lei in realtà è innamorata di un altro uomo, Lowell. La relazione con Lowell non andrà a buon fine, infatti Georgie sara' costretta a lasciarlo.
Ma i due non si perdono d'animo, e tentano sino all'ultimo di dimostrarle il loro affetto, la loro vicinanza, il loro amore.
Abel e Arthur sono due personaggi apparentemente semplici, ma anche loro hanno qualcosa da raccontare, anche di loro si ha la possibilità di scoprire qualcosa in più, se si ci sofferma bene. La tenacia, ecco, questo rappresentano questi due personaggi. La voglia di vivere e di fare sempre meglio, al meglio tutto ciò che la vita mette davanti. Amare incondizionatamente, appassionatamente. Cose che sembrano scontate, a tratti potrebbero sembrare ridicole, ma non è così, se ci pensate.
Georgie non è solo una storia d'amore, di proibizioni, di affetti, Georgie è molto di più.
Georgie è dramma, è lacrime, la vita travagliata che i nostri personaggi vivono, la morte del loro papà, della loro mamma, il rapporto che la protagonista aveva con la mamma, l'amore proibito, i due fratelli innamorati di lei ma la paura di rivelare il loro amore. Proverete compassione per la povera, ma forte Georgie. Un personaggio caratterizzato bene, con la tristezza nel cuore, sono sicura che questo anime possa insegnare qualcosa. Ad amare incondizionatamente, proprio come tutti amavano Georgie. A sognare, a darsi da fare per essere il meglio di sé stessi.
Georgie è questo: o la si ama, o la si odia.
Ed io l'ho amata, spero la amerete anche voi.
Georgie... Georgie, la bella bambina dai bei capelli dorati. Due occhi azzurri, brillanti e vivaci.
Ci viene presentata così, Georgie.
Veniamo catapultati in Australia, e vediamo Georgie vivere la sua vita di bambina, ma anche la crescita della nostra protagonista.
Abbandonata per poi venir adottata dalla famiglia Buttman. Ella cresce con i suoi due fratelli, Abel e Arthur, che poi successivamente, si innamorano di lei. Suo papa' le ricorda sempre di non togliersi il braccialetto con il quale è cresciuta, che ha sempre portato, poiché molto importante. Ma perché un braccialetto possiede tanta importanza? Esso, in futuro le servirà per scoprire le sue vere origini.
Puntata dopo puntata ci affezioniamo alla dolce (ammettiamolo, fin troppo dolce!) e graziosa Georgie. Fin da subito ho notato quanto, ahimè, fosse esageratamente smielata la nostra protagonista, i disegni non si allontanano comunque dai classici canoni dello shoujo, ovvero: capelli a cespuglio, occhi enormi, e così via...
Ella è molto ingenua, e nel corso delle puntate questo aspetto del suo carattere si fa sempre più marcato.
Ma è di un'allegria unica, capace di strappare un sorriso a chiunque, affezionata, premurosa, insomma, è impossibile non innamorarsi di lei! Il chara design, come detto prima, non è nulla di nuovo, ma si fa apprezzare.
Riguardo ai suoi due fratelli, essi inizialmente ci vengono presentati come se apparentemente fossero diversi, ma poi.. poi c'è qualcosa che li legherà fino alla fine della storia, che non è solo l'affetto reciproco, ma... l'amore verso la sorellastra. Che poi scopriranno che lei in realtà è innamorata di un altro uomo, Lowell. La relazione con Lowell non andrà a buon fine, infatti Georgie sara' costretta a lasciarlo.
Ma i due non si perdono d'animo, e tentano sino all'ultimo di dimostrarle il loro affetto, la loro vicinanza, il loro amore.
Abel e Arthur sono due personaggi apparentemente semplici, ma anche loro hanno qualcosa da raccontare, anche di loro si ha la possibilità di scoprire qualcosa in più, se si ci sofferma bene. La tenacia, ecco, questo rappresentano questi due personaggi. La voglia di vivere e di fare sempre meglio, al meglio tutto ciò che la vita mette davanti. Amare incondizionatamente, appassionatamente. Cose che sembrano scontate, a tratti potrebbero sembrare ridicole, ma non è così, se ci pensate.
Georgie non è solo una storia d'amore, di proibizioni, di affetti, Georgie è molto di più.
Georgie è dramma, è lacrime, la vita travagliata che i nostri personaggi vivono, la morte del loro papà, della loro mamma, il rapporto che la protagonista aveva con la mamma, l'amore proibito, i due fratelli innamorati di lei ma la paura di rivelare il loro amore. Proverete compassione per la povera, ma forte Georgie. Un personaggio caratterizzato bene, con la tristezza nel cuore, sono sicura che questo anime possa insegnare qualcosa. Ad amare incondizionatamente, proprio come tutti amavano Georgie. A sognare, a darsi da fare per essere il meglio di sé stessi.
Georgie è questo: o la si ama, o la si odia.
Ed io l'ho amata, spero la amerete anche voi.
La trasposizione animata di Georgie viene trasmessa in Italia per la prima volta nel 1984 su Italia 1. La serie è composta da 45 episodi.
La storia è ambientata nella metà del XIX in Australia, a quel tempo ancora colonia dell' Inghilterra. Una notte di temporale, il Signor Butman, un contadino, trova una donna in fin di vita di nome Sophie ( la donna fuggita dal campo di prigionia), la quale prega l'uomo affinchè si prenda cura di Georgie, la sua bambina.
Da quel momento Georgie diviene parte della famiglia Butman, composta anche dalla madre e dai fratelli Abel e Arthur.
Nonostante la benevolenza dei fratelli e del padre, la madre adottiva di Georgie è disturbata dalle oscure origini della bambina e dal timore che i fratelli si innamorino di lei, e la seguente morte del marito non fa che accrescerne l'odio.
Passano degli anni e i tre fratelli si ritrovano adolescenti. Abel e Arthur cominciano a provare dei sentimenti nei confronti di Georgie ( che per lei sono i fratelli di sangue ), e Abel, non riuscendo a reprimere i suoi sentimenti, decide d'imbarcarsi come marinaio. Dopo un breve periodo ritorna a casa intenzionato a confessare i suoi sentimenti. Arthur, che non vuole far soffrire Georgie, cerca di fermare Abel dal suo intento, e i due giovani finiscono per litigare. La madre li scopre, ed esasperata da questa situazione, confessa ai due fratelli l'origine di Georgie, cioè la figlia di un deportato.
I giovani, sconvolti, scappano momentaneamente di casa. Georgie, ignara della situazione, incontra un nobile inglese, Lowell J.Grey, e se ne innamora. In una notte tempestosa i due innamorati s'incontrano, e scoperti da Mary ( la madre ), sfoga la rabbia su Georgie.
La madre con odio le rivela le sue vere origini, e Georgie, sconvolta da questo fatto, scappa di casa, e cade in un fiume. Viene salvata da Arthur e viene portata a casa dello zio Kevin. Dopo essersi ripresa si rende conto che deve indagare sulle sue origini e a malincuore lasciare i fratelli. Così decide di partire per Londra imbarcandosi come marinaio ( travestita da uomo ) e i fratelli, che scoprono successivamente il suo intento, partono disperatamente alla ricerca della sorella...
Personalmente la storia mi ha molto toccato, poichè ho cercato di immedesimarmi in una ragazza a cui vengono distrutte tutte le sue certezze e il mondo che si era creato, e che, bruscamente, viene a conoscenza delle sue vere origini. Invece per quanto riguarda i fratelli, ho cercato di pensare a quanto sia difficile reprimere i propri sentimenti per la felicità di un' altra persona. I personaggi secondari secondo me non interferiscono più di tanto sulle azioni dei protagonisti.
L'ambientazione è molto carina, e secondo me, i luoghi rendono bene le emozioni dei personaggi.
I disegni sono semplici ma gradevolissimi da guardare senza renderne troppo impegnativa l' analisi.
In definitiva penso che sia uno degli anime più belli che abbia guardato e che abbia letto. Il mio voto definitivo è nove pieno ( non dieci solo per le censure che l'hanno un po' screditato ).
La storia è ambientata nella metà del XIX in Australia, a quel tempo ancora colonia dell' Inghilterra. Una notte di temporale, il Signor Butman, un contadino, trova una donna in fin di vita di nome Sophie ( la donna fuggita dal campo di prigionia), la quale prega l'uomo affinchè si prenda cura di Georgie, la sua bambina.
Da quel momento Georgie diviene parte della famiglia Butman, composta anche dalla madre e dai fratelli Abel e Arthur.
Nonostante la benevolenza dei fratelli e del padre, la madre adottiva di Georgie è disturbata dalle oscure origini della bambina e dal timore che i fratelli si innamorino di lei, e la seguente morte del marito non fa che accrescerne l'odio.
Passano degli anni e i tre fratelli si ritrovano adolescenti. Abel e Arthur cominciano a provare dei sentimenti nei confronti di Georgie ( che per lei sono i fratelli di sangue ), e Abel, non riuscendo a reprimere i suoi sentimenti, decide d'imbarcarsi come marinaio. Dopo un breve periodo ritorna a casa intenzionato a confessare i suoi sentimenti. Arthur, che non vuole far soffrire Georgie, cerca di fermare Abel dal suo intento, e i due giovani finiscono per litigare. La madre li scopre, ed esasperata da questa situazione, confessa ai due fratelli l'origine di Georgie, cioè la figlia di un deportato.
I giovani, sconvolti, scappano momentaneamente di casa. Georgie, ignara della situazione, incontra un nobile inglese, Lowell J.Grey, e se ne innamora. In una notte tempestosa i due innamorati s'incontrano, e scoperti da Mary ( la madre ), sfoga la rabbia su Georgie.
La madre con odio le rivela le sue vere origini, e Georgie, sconvolta da questo fatto, scappa di casa, e cade in un fiume. Viene salvata da Arthur e viene portata a casa dello zio Kevin. Dopo essersi ripresa si rende conto che deve indagare sulle sue origini e a malincuore lasciare i fratelli. Così decide di partire per Londra imbarcandosi come marinaio ( travestita da uomo ) e i fratelli, che scoprono successivamente il suo intento, partono disperatamente alla ricerca della sorella...
Personalmente la storia mi ha molto toccato, poichè ho cercato di immedesimarmi in una ragazza a cui vengono distrutte tutte le sue certezze e il mondo che si era creato, e che, bruscamente, viene a conoscenza delle sue vere origini. Invece per quanto riguarda i fratelli, ho cercato di pensare a quanto sia difficile reprimere i propri sentimenti per la felicità di un' altra persona. I personaggi secondari secondo me non interferiscono più di tanto sulle azioni dei protagonisti.
L'ambientazione è molto carina, e secondo me, i luoghi rendono bene le emozioni dei personaggi.
I disegni sono semplici ma gradevolissimi da guardare senza renderne troppo impegnativa l' analisi.
In definitiva penso che sia uno degli anime più belli che abbia guardato e che abbia letto. Il mio voto definitivo è nove pieno ( non dieci solo per le censure che l'hanno un po' screditato ).
Una dolce bambina dai capelli dorati, Georgie, vive allegramente in una zona dell'Australia circondata dai prati verdi, insieme a sua madre, suo padre, e i suoi due fratelli Abel e Arthur. Il padre, raccomanda sempre alla bambina di non togliersi mai un braccialetto dorato, e i motivi sono sconosciuti alla bambina.
Non sono un amante degli shoujo, e ho visto la serie quando la trasmettevano la mattina su Italia 1, un bel po' di tempo fa. La serie, che segue cronologicamente gli avvenimenti della protagonista e le vicende a essa correlate, parte come una serie abbastanza leggera, non particolarmente impegnativa, e appartenente al genere "commedia", seguendo le piccole avventure di Georgie e dei suoi fratellini. Già si avverte però qualcosa di più, dovuto al mistero del ritrovamento di Georgie insieme alla mamma vera, ma il tutto è solo di contorno.
I primi episodi sono amalgamati con episodi autoconclusivi e presi uno per uno non sono male, seguendo spesso solo i semplici guai che fanno i tre bambini. Andando avanti nella serie si avverte un clima maggiormente "maturo" che assume sempre di più delle tonalità drammatiche (parola un po' grossa da affibbiare a questo titolo) e sentimentali. Un po' "alla soap opera", la storia procede con un clima di maggior tensione, che spinge lo spettatore alla curiosità, sempre più irrefrenabile, di vedere come si risolveranno gli intrighi che si sviluppano lungo la serie.
La grafica è avanzata e godibile (si tratta di una serie del 1983), dagli sfondi lucidi, sebbene con piccoli sbalzi di qualità nel corso dei vari episodi, e un tratto pulito e ben definito per l'epoca. Uno stile fresco e vivido, ma le ambientazioni cambiano anche a seconda della situazione, e quindi di una particolare espressività.
Per quanto riguarda i personaggi, sono ben strutturati, quasi tutti. Ma, ahimè, l'unico personaggio che proprio non mi va giù è la protagonista stessa, sdolcinata e ingenua fino alla nausea, e dallo spessore minimo rispetto anche ad altri personaggi decisamente meglio costruiti. La trama, in genere, è ben costruita e strutturata bene, dai colpi di scena che non mancano durante la visione, sopratutto durante la parte di Londra. Spesso ci si ritrova incontro a temi molto forti rispetto a quelli che ci si aspettava all'inizio della serie. La storia, quindi, riserva molteplici spunti interessanti e colpi di scena, con una dose di tensione che non guasta, e fino all'ultimo lo spettatore sarà curioso di sapere come andrà a finire, in un'atmosfera da rosicchia-unghie che mai guasta in questo tipo di anime. Lo spettatore, fino all'ultimo con il fiato sospeso, si ritrova poi un esito finale completamente inaspettato, che, sebbene all'inizio fa storcere il naso, si adatta anche al carattere della protagonista e in generale, il finale che lo spettatore si sarebbe immaginato sarebbe stato troppo scontato.
Ovviamente consigliata la visione.
Non sono un amante degli shoujo, e ho visto la serie quando la trasmettevano la mattina su Italia 1, un bel po' di tempo fa. La serie, che segue cronologicamente gli avvenimenti della protagonista e le vicende a essa correlate, parte come una serie abbastanza leggera, non particolarmente impegnativa, e appartenente al genere "commedia", seguendo le piccole avventure di Georgie e dei suoi fratellini. Già si avverte però qualcosa di più, dovuto al mistero del ritrovamento di Georgie insieme alla mamma vera, ma il tutto è solo di contorno.
I primi episodi sono amalgamati con episodi autoconclusivi e presi uno per uno non sono male, seguendo spesso solo i semplici guai che fanno i tre bambini. Andando avanti nella serie si avverte un clima maggiormente "maturo" che assume sempre di più delle tonalità drammatiche (parola un po' grossa da affibbiare a questo titolo) e sentimentali. Un po' "alla soap opera", la storia procede con un clima di maggior tensione, che spinge lo spettatore alla curiosità, sempre più irrefrenabile, di vedere come si risolveranno gli intrighi che si sviluppano lungo la serie.
La grafica è avanzata e godibile (si tratta di una serie del 1983), dagli sfondi lucidi, sebbene con piccoli sbalzi di qualità nel corso dei vari episodi, e un tratto pulito e ben definito per l'epoca. Uno stile fresco e vivido, ma le ambientazioni cambiano anche a seconda della situazione, e quindi di una particolare espressività.
Per quanto riguarda i personaggi, sono ben strutturati, quasi tutti. Ma, ahimè, l'unico personaggio che proprio non mi va giù è la protagonista stessa, sdolcinata e ingenua fino alla nausea, e dallo spessore minimo rispetto anche ad altri personaggi decisamente meglio costruiti. La trama, in genere, è ben costruita e strutturata bene, dai colpi di scena che non mancano durante la visione, sopratutto durante la parte di Londra. Spesso ci si ritrova incontro a temi molto forti rispetto a quelli che ci si aspettava all'inizio della serie. La storia, quindi, riserva molteplici spunti interessanti e colpi di scena, con una dose di tensione che non guasta, e fino all'ultimo lo spettatore sarà curioso di sapere come andrà a finire, in un'atmosfera da rosicchia-unghie che mai guasta in questo tipo di anime. Lo spettatore, fino all'ultimo con il fiato sospeso, si ritrova poi un esito finale completamente inaspettato, che, sebbene all'inizio fa storcere il naso, si adatta anche al carattere della protagonista e in generale, il finale che lo spettatore si sarebbe immaginato sarebbe stato troppo scontato.
Ovviamente consigliata la visione.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Ho seguito l'anime quando avevo 12 anni, quando era trasmessa su Boing.
Ho trovato la serie parecchio bella, con alti e bassi di qualità, ma comunque godibile e anzi ero innamorato della serie. Solo con la storia di Londra essa ha perso un po' lo spirito che poteva avere. Non dico quando i due fratelli, Abel, Arthur e Georgie erano piccoli, ma un po' più in là. Anche perché l'inizio, quando era stato riproposto, mi imbarazzava ed era infantile. Beh, tranne un po' per la storia del padre, ma tutto sommato anche apprezzabile.
Georgie si fa grande, parte per cercare il suo amore impossibile, Orwell (o come si chiama!) e cose da telenovela, con alternanza di momenti sdolcinati al massimo a grandi drammi. Ma sempre rientrando nei miei gusti e i primi 44 episodi meriterebbero un 8 e mezzo.
Allora perché sei? Per il finale. Non perché fosse scontato (anzi, era imprevedibile), ma perché dopo aver combattuto per ben 20 episodi della serie per trovare il padre e conquistare Orwell, Georgie lascia tutto per tornarsene in Australia con i suoi due fratelli lasciando sull'altare (metaforicamente, per fortuna) al suo posto la rivale che combatte per metà della serie.
Do comunque alla serie un sei, valido per tutto il resto della serie tranne il finale.
Ho seguito l'anime quando avevo 12 anni, quando era trasmessa su Boing.
Ho trovato la serie parecchio bella, con alti e bassi di qualità, ma comunque godibile e anzi ero innamorato della serie. Solo con la storia di Londra essa ha perso un po' lo spirito che poteva avere. Non dico quando i due fratelli, Abel, Arthur e Georgie erano piccoli, ma un po' più in là. Anche perché l'inizio, quando era stato riproposto, mi imbarazzava ed era infantile. Beh, tranne un po' per la storia del padre, ma tutto sommato anche apprezzabile.
Georgie si fa grande, parte per cercare il suo amore impossibile, Orwell (o come si chiama!) e cose da telenovela, con alternanza di momenti sdolcinati al massimo a grandi drammi. Ma sempre rientrando nei miei gusti e i primi 44 episodi meriterebbero un 8 e mezzo.
Allora perché sei? Per il finale. Non perché fosse scontato (anzi, era imprevedibile), ma perché dopo aver combattuto per ben 20 episodi della serie per trovare il padre e conquistare Orwell, Georgie lascia tutto per tornarsene in Australia con i suoi due fratelli lasciando sull'altare (metaforicamente, per fortuna) al suo posto la rivale che combatte per metà della serie.
Do comunque alla serie un sei, valido per tutto il resto della serie tranne il finale.
Ho guardato quest'anime fin dalla sua prima "comparsa" in Itala nel 1984, quando avevo appena cinque anni. E devo dire che me ne sono innamorata subito. Anche "Candy" mi era piaciuto molto, ma lo trovavo troppo pieno di episodi inutili, difetto che non ho trovato invece in "Georgie". Certo le similitudini tra i due anime c'erano: entrambe le protagoniste bionde, vispe e trovatelle; entrambe generose, limpide e fuori degli schemi; entrambe appassionatamente amate da tre uomini bellissimi che rappresentavano a loro volta tre diversi prototipi di ragazzo: quello romantico stile principe azzurro (Anthony/Lowell), quello irriverente dal fascino tipo "bello stronzo" (Terence/Abel), quello calmo, saggio, altruista e disposto a rinunce e sacrifici per la felicità della donna pur tanto ardentemente desiderata (Albert/Arthur). In entrambe le serie, tra l'altro, le vicende sono ambientate in due continenti diversi, proprio a significare la vita avventurosa che hanno dovuto affrontare le due protagoniste, così come in ambo i casi - unico tasto dolente - il finale è un po' aperto e suscettibile di varie interpretazioni.
Ma in "Georgie" il disegno è molto più curato, la passionalità più espressa, la psicologia dei personaggi rappresentata, a mio avviso, in maniera più profonda. Non mancano riferimenti storici (l'inaugurazione della prima ferrovia) e, nella seconda parte dell'anime, episodi che rappresentano appieno il modo di vivere in età vittoriana.
In verità seppi solo in seguito che l'anime era tratto da un manga, o meglio, lo scoprii quasi per caso quando, nel 1995, all'età di sedici anni, entrai in una fumetteria e trovai i numeri della Neverland, che immediatamente acquistai. Convinta di trovarmi di fronte alla medesima storia in versione cartacea, mi sorpresi non poco nel constatare che il finale era così diverso. E la cosa non mi dispiacque affatto, anzi. In verità avevo sempre parteggiato per lo spasimante poi risultato vincitore (non dico il nome), a mio avviso vero e unico amore di Georgie, e nel leggere le ultime pagine i miei occhi s'illuminarono di gioia. Forse è vero che c'è stata un po' d'ingiustizia nei confronti di un altro personaggio, ma sono stata contenta così. Che dire? I gusti sono gusti.
Inutile dire che ha acquistato anche i DVD dell'anime e l'edizione successiva del manga "Magic Press", malgrado forse non avessi più l'età (e me ne rendo conto, forse un po' me ne vergogno anche) per pensare agli anime e ai fumetti. La mia passione per questo shoujo però era troppo grande e non ho resistito. Non mi giudicate male. Ciao.
Ma in "Georgie" il disegno è molto più curato, la passionalità più espressa, la psicologia dei personaggi rappresentata, a mio avviso, in maniera più profonda. Non mancano riferimenti storici (l'inaugurazione della prima ferrovia) e, nella seconda parte dell'anime, episodi che rappresentano appieno il modo di vivere in età vittoriana.
In verità seppi solo in seguito che l'anime era tratto da un manga, o meglio, lo scoprii quasi per caso quando, nel 1995, all'età di sedici anni, entrai in una fumetteria e trovai i numeri della Neverland, che immediatamente acquistai. Convinta di trovarmi di fronte alla medesima storia in versione cartacea, mi sorpresi non poco nel constatare che il finale era così diverso. E la cosa non mi dispiacque affatto, anzi. In verità avevo sempre parteggiato per lo spasimante poi risultato vincitore (non dico il nome), a mio avviso vero e unico amore di Georgie, e nel leggere le ultime pagine i miei occhi s'illuminarono di gioia. Forse è vero che c'è stata un po' d'ingiustizia nei confronti di un altro personaggio, ma sono stata contenta così. Che dire? I gusti sono gusti.
Inutile dire che ha acquistato anche i DVD dell'anime e l'edizione successiva del manga "Magic Press", malgrado forse non avessi più l'età (e me ne rendo conto, forse un po' me ne vergogno anche) per pensare agli anime e ai fumetti. La mia passione per questo shoujo però era troppo grande e non ho resistito. Non mi giudicate male. Ciao.
La trama di questo shoujo anime, come quella di Candy Candy, è una complessa storia sentimentale in stile soap opera, che ancora di più, per i temi trattati, dovrebbe essere destinata più a un pubblico adulto che a dei bambini: l'adolescente Georgie scopre, dopo anni (più o meno) spensierati trascorsi nella fattoria dei Buttman, nella verde Australia accanto a due fratelli di poco più grandi di lei, che quelli non erano i suoi fratelli, dato che era stata trovata in fasce dal padre dei due e da lui accolta in casa, nonostante alcune perplessità della moglie - quanto la odio! Il che vuol dire che Georgie non è chi credeva di essere e che nasconde un misterioso passato.
Come se non bastasse, i due fratelli, ormai diventati due splendidi ragazzi, conoscendo da sempre la verità, hanno sviluppato per lei dei sentimenti ben diversi da quelli che lei ha sempre provato per loro. Ma nel frattempo Georgie ha conosciuto il giovane inglese Lowell - insulso, capriccioso e viziato, a mio avviso, ma de gustibus -, innamorandosene, ricambiata.
Generalmente il manga supera di gran lunga la serie animata da esso tratta, regola quasi sempre valida, ma per me Georgie costituisce una delle rare eccezioni. Ho letto il manga qualche anno fa, proprio per il bel ricordo che tale serie mi aveva lasciato nella mia infanzia e, giuro che mi è venuta la tentazione di bruciarlo: come ha potuto l'autrice commettere un simile scempio, e concentrato soltanto nelle pagine finali!? Mi spiace che questo mio commento impietoso potrebbe forse offendere i fans della Igarashi, ma non posso evitarlo, dato che per me è stato un vero shock e ho deciso: per me la vera storia di Georgie sarà sempre quella che ho visto nell'anime, dove fortunatamente qualcuno di buon senso ha voluto rimediare a quell'obbrobrio (che tradiva una spudorata preferenza per un personaggio e un odio sottile per un altro - ammissibile per ogni autore, ma si poteva gestire la cosa molto meglio di come è stato fatto - e che sminuiva moltissimo anche la protagonista stessa), riuscendoci benissimo, direi, e creando una conclusione forse meno definita ma migliore e comunque più originale.
Belli sono anche i disegni e la colonna sonora... Non dò un 10 pieno perché mi ha un po' annoiata la primissima parte sull'infanzia, ma trovo che Georgie sia una delle serie più belle della sua epoca, superiore anche a Candy Candy.
Come se non bastasse, i due fratelli, ormai diventati due splendidi ragazzi, conoscendo da sempre la verità, hanno sviluppato per lei dei sentimenti ben diversi da quelli che lei ha sempre provato per loro. Ma nel frattempo Georgie ha conosciuto il giovane inglese Lowell - insulso, capriccioso e viziato, a mio avviso, ma de gustibus -, innamorandosene, ricambiata.
Generalmente il manga supera di gran lunga la serie animata da esso tratta, regola quasi sempre valida, ma per me Georgie costituisce una delle rare eccezioni. Ho letto il manga qualche anno fa, proprio per il bel ricordo che tale serie mi aveva lasciato nella mia infanzia e, giuro che mi è venuta la tentazione di bruciarlo: come ha potuto l'autrice commettere un simile scempio, e concentrato soltanto nelle pagine finali!? Mi spiace che questo mio commento impietoso potrebbe forse offendere i fans della Igarashi, ma non posso evitarlo, dato che per me è stato un vero shock e ho deciso: per me la vera storia di Georgie sarà sempre quella che ho visto nell'anime, dove fortunatamente qualcuno di buon senso ha voluto rimediare a quell'obbrobrio (che tradiva una spudorata preferenza per un personaggio e un odio sottile per un altro - ammissibile per ogni autore, ma si poteva gestire la cosa molto meglio di come è stato fatto - e che sminuiva moltissimo anche la protagonista stessa), riuscendoci benissimo, direi, e creando una conclusione forse meno definita ma migliore e comunque più originale.
Belli sono anche i disegni e la colonna sonora... Non dò un 10 pieno perché mi ha un po' annoiata la primissima parte sull'infanzia, ma trovo che Georgie sia una delle serie più belle della sua epoca, superiore anche a Candy Candy.
Georgie è, dalla lontanissima Australia, la storia, a dir la verità purtroppo tristissima, di questa ragazza e dei suoi fratelli: amori, incomprensioni, dure realtà, tante sofferenze e verità nascoste. Tutto questo è celato dietro il dolcissimo sorriso e i luminosissimi occhi verdi di Georgie.
Al di là di alcune scene ahimè tagliate e censurate nell'anime, comunque possiamo scorgere alcuni argomenti che per l'epoca, erano gli anni '80, erano assolutamente tabù: scene di sesso, corpi nudi e omosessualità, ma il tutto trasmesso in una maniera così pulita che forse si poteva assaporare solo in quegli anni, dove tutto era più sottinteso che esplicito, come ora, e forse più bello.
Consiglio Georgie a tutti gli amanti delle storie d'amore che purtroppo non sempre sono solo felici, ma portano un'immensa sofferenza, soprattutto quando Georgie si ritrova da sola per fuggire a Londra dal suo amato Lowell. Il finale, a voi scoprirlo. Ovviamente è diverso dal manga, che comunque consiglio assolutamente.
Voto 10.
Al di là di alcune scene ahimè tagliate e censurate nell'anime, comunque possiamo scorgere alcuni argomenti che per l'epoca, erano gli anni '80, erano assolutamente tabù: scene di sesso, corpi nudi e omosessualità, ma il tutto trasmesso in una maniera così pulita che forse si poteva assaporare solo in quegli anni, dove tutto era più sottinteso che esplicito, come ora, e forse più bello.
Consiglio Georgie a tutti gli amanti delle storie d'amore che purtroppo non sempre sono solo felici, ma portano un'immensa sofferenza, soprattutto quando Georgie si ritrova da sola per fuggire a Londra dal suo amato Lowell. Il finale, a voi scoprirlo. Ovviamente è diverso dal manga, che comunque consiglio assolutamente.
Voto 10.
Quest'anime a mio avviso è semplicemente meraviglioso. La cosa che più mi ha colpito è l'umanità con cui sono rappresentati i personaggi: i loro sogni, i loro desideri, le emozioni. Anche se ho forse trovato un po' noiosa la parte sull'infanzia, credo che sia fondamentale per comprendere il motivo per cui Abel e Arthur s'innamorano di Georgie, o quanto lei soffra nello scoprire che è stata adottata, e così via.
Inoltre i personaggi crescono come nella vita vera, mutano il loro aspetto, i loro sentimenti, i loro pensieri, le ambizioni. Anche se "Georgie" è un anime prevalentemente sentimentale, affronta tematiche molto dure come il suicidio, la disperazione, l'amore non corrisposto (fraterno e passionale), e proprio per questo motivo lo consiglierei a un pubblico maturo.
Guardatelo e non resterete certo impassibili.
Inoltre i personaggi crescono come nella vita vera, mutano il loro aspetto, i loro sentimenti, i loro pensieri, le ambizioni. Anche se "Georgie" è un anime prevalentemente sentimentale, affronta tematiche molto dure come il suicidio, la disperazione, l'amore non corrisposto (fraterno e passionale), e proprio per questo motivo lo consiglierei a un pubblico maturo.
Guardatelo e non resterete certo impassibili.
<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
Nella prateria australiana vive la famiglia Butman. Georgie è la più piccola della famiglia e, insieme ai genitori e ai suoi due fratelli Abel ed Arthur, vive felice e spensierata convinta che niente possa mai cambiare. Il prezioso braccialetto, che indossa al polso da quando era in fasce, nasconde però un terribile segreto sulla sua nascita. È una figlia adottiva.
Il marito della signora Butman, la trovò una notte durante una tempesta con accanto la madre ormai morente e decise di allevarla come figlia sua. Abel ed Arthur sono a conoscenza del segreto, ma questo non gli impedisce di proteggere e amare Georgie come se fosse la loro vera sorella. Stesso comportamento non ha però la loro madre, che vede sempre in lei un pericolo per l'armonia e la pace in famiglia.
L'ostilità tra la signora Butman e Georgie aumenta quando questa diventa un’adolescente e il sentimento che Abel e Arthur provano verso di lei passa da quello di normali fratelli ad amore.
Yumiko Igarashi, forte del successo avuto con Candy Candy, riprende in Georgie gli stessi temi trattati nella precedente opera. Anche qui abbiamo un’orfanella, le disavventure che l'accompagnano sembrano non avere mai fine e i cattivi sono sempre i parenti più stretti: in Candy la sorellastra Iriza, in Georgie la madre adottiva).
Insomma tutto sembrerebbe farci capire che ci troviamo di fronte una seconda Candy Candy, ma non è così. Almeno non completamente. A questi temi si aggiungono infatti situazioni più mature e approfondite. L'amore innanzitutto non è raccontato come una favoletta in cui tutto è lasciato all'immaginazione, bensì come un sentimento vero, con tutta la passionalità e "i colpi di testa" che ne conseguono.
Georgie s’imbarca su una nave diretta in Inghilterra spinta solo dal desiderio di raggiungere il suo amato Lowel, pur sapendo che in Australia lascia tutta quella che è stata la sua vita fino ad allora. Abel seppur respinto, la insegue e non rinuncia a lottare per lei. Lowel non esita ad abbandonare il suo status di ricco aristocratico pur di stare insieme a Georgie.
E anche nei personaggi minori è frequente questo farsi guidare dalle emozioni piuttosto che dalla testa. Un chiaro esempio lo troviamo in Elisa, la fidanzata ufficiale di Lowel. Non esita a "riprenderlo" con sé quando questi le si ripresenta dopo averla abbandonata e messa in ridicolo davanti a tutta l'alta società di Londra, e lo fa solo perché non può smettere di amarlo.
Si riscende però verso il basso con un finale alquanto discutibile. L'eroina principale, deve necessariamente essere buona e generosa fino all'inverosimile. Nel momento in cui ha la possibilità di vendicarsi di tutti quelli che le hanno fatto del male, lei perdona.
Dopo mille mila vicissitudini in cui l'unica cosa che la spingeva ad andare avanti era scoprire i misteri del suo passato, scopre tutto e se ne torna in Australia.
Ha la possibilità di riprendersi il suo grande amore e lei che fa? Rinuncia perché l'altra lo merita di più.
Dei disegni ben fatti, com’è solita fare la Igarashi, tutti giocati sul romanticismo dallo stile pulito (la sigla con disegni dai colori pastello per me resta una delle migliori mai realizzate), una colonna sonora orecchiabile e che ben si adatta a tutte le vicende della storia, e quarantaquattro episodi scorrevoli e appassionanti non possono fare altro che aumentare la convinzione che un finale meno perbenista avrebbe sicuramente reso quest'anime ancora migliore.
Nella prateria australiana vive la famiglia Butman. Georgie è la più piccola della famiglia e, insieme ai genitori e ai suoi due fratelli Abel ed Arthur, vive felice e spensierata convinta che niente possa mai cambiare. Il prezioso braccialetto, che indossa al polso da quando era in fasce, nasconde però un terribile segreto sulla sua nascita. È una figlia adottiva.
Il marito della signora Butman, la trovò una notte durante una tempesta con accanto la madre ormai morente e decise di allevarla come figlia sua. Abel ed Arthur sono a conoscenza del segreto, ma questo non gli impedisce di proteggere e amare Georgie come se fosse la loro vera sorella. Stesso comportamento non ha però la loro madre, che vede sempre in lei un pericolo per l'armonia e la pace in famiglia.
L'ostilità tra la signora Butman e Georgie aumenta quando questa diventa un’adolescente e il sentimento che Abel e Arthur provano verso di lei passa da quello di normali fratelli ad amore.
Yumiko Igarashi, forte del successo avuto con Candy Candy, riprende in Georgie gli stessi temi trattati nella precedente opera. Anche qui abbiamo un’orfanella, le disavventure che l'accompagnano sembrano non avere mai fine e i cattivi sono sempre i parenti più stretti: in Candy la sorellastra Iriza, in Georgie la madre adottiva).
Insomma tutto sembrerebbe farci capire che ci troviamo di fronte una seconda Candy Candy, ma non è così. Almeno non completamente. A questi temi si aggiungono infatti situazioni più mature e approfondite. L'amore innanzitutto non è raccontato come una favoletta in cui tutto è lasciato all'immaginazione, bensì come un sentimento vero, con tutta la passionalità e "i colpi di testa" che ne conseguono.
Georgie s’imbarca su una nave diretta in Inghilterra spinta solo dal desiderio di raggiungere il suo amato Lowel, pur sapendo che in Australia lascia tutta quella che è stata la sua vita fino ad allora. Abel seppur respinto, la insegue e non rinuncia a lottare per lei. Lowel non esita ad abbandonare il suo status di ricco aristocratico pur di stare insieme a Georgie.
E anche nei personaggi minori è frequente questo farsi guidare dalle emozioni piuttosto che dalla testa. Un chiaro esempio lo troviamo in Elisa, la fidanzata ufficiale di Lowel. Non esita a "riprenderlo" con sé quando questi le si ripresenta dopo averla abbandonata e messa in ridicolo davanti a tutta l'alta società di Londra, e lo fa solo perché non può smettere di amarlo.
Si riscende però verso il basso con un finale alquanto discutibile. L'eroina principale, deve necessariamente essere buona e generosa fino all'inverosimile. Nel momento in cui ha la possibilità di vendicarsi di tutti quelli che le hanno fatto del male, lei perdona.
Dopo mille mila vicissitudini in cui l'unica cosa che la spingeva ad andare avanti era scoprire i misteri del suo passato, scopre tutto e se ne torna in Australia.
Ha la possibilità di riprendersi il suo grande amore e lei che fa? Rinuncia perché l'altra lo merita di più.
Dei disegni ben fatti, com’è solita fare la Igarashi, tutti giocati sul romanticismo dallo stile pulito (la sigla con disegni dai colori pastello per me resta una delle migliori mai realizzate), una colonna sonora orecchiabile e che ben si adatta a tutte le vicende della storia, e quarantaquattro episodi scorrevoli e appassionanti non possono fare altro che aumentare la convinzione che un finale meno perbenista avrebbe sicuramente reso quest'anime ancora migliore.
<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
Uno dei cartoni animati più celebri degli anni Ottanta, un vero e proprio feuilleton d'amore ed intrighi in versione animata, rivolto a bambini e ragazzi, che ha appassionato migliaia di piccole fans.
La disegnatrice è la stessa della celebre "Candy Candy" e si vede dal tratto, in questo caso più curato rispetto a quanto visto in precedenza: ha voluto bissare il successo avuto negli anni Settanta con l'orfanella americana raccontandoci una nuova storia di grandi sentimenti e amicizia.
La Trama: Siamo in Australia nella seconda metà dell'Ottocento: l'isola è ancora una colonia inglese, utilizzata anche per deportare ai lavori forzati i condannati dai tribunali di Sua Maestà.
In una notte di tempesta il signor Buttman, insieme ai suoi figli Abel e Arthur, trova una donna schiacciata da un albero, e insieme a lei una bionda neonata, Georgie. La donna, sapendo che le resta poco da vivere, spiega di essere moglie di un deportato e affida la sua bambina al contadino australiano. Insieme a lei un braccialetto d'oro, unico legame di Georgie con il suo passato. La bambina viene così adottata dalla famiglia Buttman e cresce felicemente circondata dall'affetto del padre e dei fratelli acquisiti, mentre la madre adottiva, la signora Buttman, non vede di buon occhio la nuova arrivata, quasi presagendo che essa potrà portare separazione e litigi in famiglia. E infatti quando Georgie diventa una bellissima adolescente, iniziano i problemi, visto che i suoi "fratelli" sono entrambi innamorati di lei; soprattutto Abel è pronto a raccontarle tutta la verità pur di poterla sposare, e per non farlo si imbarca per un anno come mozzo su una nave.
La situazione precipita quando Georgie, casualmente durante una cavalcata, incontra l'affascinante aristocratico Lowell J. Gray e se ne innamora perdutamente. La scoperta dei nuovi sentimenti della ragazza porta Abel e Arthur a picchiarsi, cosicchè la signora Buttman, esasperata e temendo di veder distrutta la sua famiglia, decide di rivelare tutta la drammatica verità alla sua figlia adottiva e a cacciarla di casa. Georgie disperata, dopo essere caduta in un fiume e salvata in extremis da Arthur, non può far altro che imbarcarsi sotto mentite spoglie per l'Inghilterra, seguita a ruota dai "fratelli", dove cercherà la verità sul suo passato e raggiungerà l'amato Lowell. E proprio in terra britannica si dipanerà la parte conclusiva della storia, tra amore e passioni, intrighi e complotti, amicizia e sacrifici.
A livello narrativo la storia è divisa in due parti nette: da un lato la prima parte, incentrata sull'infanzia spensierata di Georgie e dei suoi "fratelli", circondati dalla bellezza rigogliosa dell'Australia, ben resa dall'autrice dell'anime.
La seconda parte è invece spiccatamente romanzesca, con l'approfondimento dei sentimenti dei protagonisti e una narrazione veloce e sicuramente più adatta ad un pubblico di adolescenti. Per questa ragione la scure della censura italiana si è abbattuta su quest'anime con molta forza, già in fase di adattamento, eliminando tutte quelle scene che avrebbero potuto confondere i più piccoli, che sicuramente non sono i reali destinatari dell'opera, e snaturando alcune situazioni chiave. Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, invece, buona la scelta delle voci italiane, azzeccate ai personaggi e al loro carattere.
Insomma un anime che mi è sempre piaciuto e che ho rivisto con piacere nelle recenti messe in onda sulle reti Mediaset; non do un 10 come voto solo per il finale che, seppur meno cruento di quello dell'omonimo manga e aperto a diverse interpretazioni, è stato sviluppato in maniera troppo veloce, non approfondendo alcune situazioni chiave che meritavano più spazio, quasi come se gli autori avessero fretta di chiudere la storia. Ed è strano se si considera il grande spazio dato all'infanzia di Georgie, con il soffermarsi su situazioni poco utili all'economia generale della trama.
Insomma, un anime che consiglio di (ri)vedere, soprattutto a coloro che si appassionano a storie ricche di sentimenti e colpi di scena.
Uno dei cartoni animati più celebri degli anni Ottanta, un vero e proprio feuilleton d'amore ed intrighi in versione animata, rivolto a bambini e ragazzi, che ha appassionato migliaia di piccole fans.
La disegnatrice è la stessa della celebre "Candy Candy" e si vede dal tratto, in questo caso più curato rispetto a quanto visto in precedenza: ha voluto bissare il successo avuto negli anni Settanta con l'orfanella americana raccontandoci una nuova storia di grandi sentimenti e amicizia.
La Trama: Siamo in Australia nella seconda metà dell'Ottocento: l'isola è ancora una colonia inglese, utilizzata anche per deportare ai lavori forzati i condannati dai tribunali di Sua Maestà.
In una notte di tempesta il signor Buttman, insieme ai suoi figli Abel e Arthur, trova una donna schiacciata da un albero, e insieme a lei una bionda neonata, Georgie. La donna, sapendo che le resta poco da vivere, spiega di essere moglie di un deportato e affida la sua bambina al contadino australiano. Insieme a lei un braccialetto d'oro, unico legame di Georgie con il suo passato. La bambina viene così adottata dalla famiglia Buttman e cresce felicemente circondata dall'affetto del padre e dei fratelli acquisiti, mentre la madre adottiva, la signora Buttman, non vede di buon occhio la nuova arrivata, quasi presagendo che essa potrà portare separazione e litigi in famiglia. E infatti quando Georgie diventa una bellissima adolescente, iniziano i problemi, visto che i suoi "fratelli" sono entrambi innamorati di lei; soprattutto Abel è pronto a raccontarle tutta la verità pur di poterla sposare, e per non farlo si imbarca per un anno come mozzo su una nave.
La situazione precipita quando Georgie, casualmente durante una cavalcata, incontra l'affascinante aristocratico Lowell J. Gray e se ne innamora perdutamente. La scoperta dei nuovi sentimenti della ragazza porta Abel e Arthur a picchiarsi, cosicchè la signora Buttman, esasperata e temendo di veder distrutta la sua famiglia, decide di rivelare tutta la drammatica verità alla sua figlia adottiva e a cacciarla di casa. Georgie disperata, dopo essere caduta in un fiume e salvata in extremis da Arthur, non può far altro che imbarcarsi sotto mentite spoglie per l'Inghilterra, seguita a ruota dai "fratelli", dove cercherà la verità sul suo passato e raggiungerà l'amato Lowell. E proprio in terra britannica si dipanerà la parte conclusiva della storia, tra amore e passioni, intrighi e complotti, amicizia e sacrifici.
A livello narrativo la storia è divisa in due parti nette: da un lato la prima parte, incentrata sull'infanzia spensierata di Georgie e dei suoi "fratelli", circondati dalla bellezza rigogliosa dell'Australia, ben resa dall'autrice dell'anime.
La seconda parte è invece spiccatamente romanzesca, con l'approfondimento dei sentimenti dei protagonisti e una narrazione veloce e sicuramente più adatta ad un pubblico di adolescenti. Per questa ragione la scure della censura italiana si è abbattuta su quest'anime con molta forza, già in fase di adattamento, eliminando tutte quelle scene che avrebbero potuto confondere i più piccoli, che sicuramente non sono i reali destinatari dell'opera, e snaturando alcune situazioni chiave. Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, invece, buona la scelta delle voci italiane, azzeccate ai personaggi e al loro carattere.
Insomma un anime che mi è sempre piaciuto e che ho rivisto con piacere nelle recenti messe in onda sulle reti Mediaset; non do un 10 come voto solo per il finale che, seppur meno cruento di quello dell'omonimo manga e aperto a diverse interpretazioni, è stato sviluppato in maniera troppo veloce, non approfondendo alcune situazioni chiave che meritavano più spazio, quasi come se gli autori avessero fretta di chiudere la storia. Ed è strano se si considera il grande spazio dato all'infanzia di Georgie, con il soffermarsi su situazioni poco utili all'economia generale della trama.
Insomma, un anime che consiglio di (ri)vedere, soprattutto a coloro che si appassionano a storie ricche di sentimenti e colpi di scena.
Questo titolo è uno di quelli che mi ha sempre affascinato e allo stesso tempo non mi è mai piaciuto fino in fondo. Detta così pare un controsenso.
Ammetto che la mia ultima visione risale a tempi immemori, ma ancora oggi ho in mente alcune scene che mi piacquero molto, o comunque mi colpirono abbastanza da rimanermi impresse nella memoria. Grazie internet, poi, curiosando qua e là fra vari siti di anime e blog d’ogni genere mi sono imbattuto anche in brevi spezzoni o immagini di vario tipo, compreso per l’appunto Georgie, e questo mi ha fatto tornare a galla ricordi perduti nel mare (sempre in tumulto) della mia mente.
I miei pareri contrastanti scaturiscono sia dal tipo di design che è stato usato per realizzare alcuni personaggi, sia dalla struttura della storia in generale.
Il chara design in generale non è che mi sia dispiaciuto, ma forse per l’aspetto troppo effeminato di alcuni protagonisti (nonostante alcuni voluti riferimenti, che fanno parte della trama), o forse proprio perché lo stile degli autori non mi è mai andato a genio, il lato artistico di questo prodotto non è mai stato un aspetto che mi ha attirato più di tanto.
La trama invece, per quanto possa essere un cliché antiquato, una sorta di “Beautiful” in versione animata, l’ho ben apprezzata. Per quanto ancora fosse acerbo il periodo degli anime sul versante introspettivo e psicologico, Georgie riuscì a trattare temi come l’amicizia, l’amore in senso universale, ma anche oculatamente e prettamente adolescenziale in una maniera adulta e profonda, non limitandosi a mostrare gli eventi, ma anche a sviscerare i pensieri e le emozioni dei protagonisti.
Il punto di forza della storia può essere circoscritto probabilmente al discorso della “ciclicità” degli eventi (talvolta) drammatici e intensi, abbinato allo scorrere del tempo, che grazie ad una lunga trafila di situazioni riesce a creare una trama lunghissima all’interno della quale i protagonisti crescono sia mentalmente che fisicamente, proprio come accade in una soap opera (e nella vita reale). A causa di alcune scene piuttosto scabrose e per discorsi particolari, l’anime fu censurato in alcune parti prima della messa in onda in Italia.
Il resto del comparto tecnico non è che sia proprio eccellente, ma diciamo nella media di quel periodo, senza infamia né lode (si veda una colonna sonora interessante, un uso dei colori brillanti ma scontati, delle animazioni in linea di massima nella media).
Forte di numerose scene forti e struggenti, compreso un finale particolare, Georgie è il genere di anime adatto per le ragazze che vogliono emozionarsi con qualcosa di più “retrò”, ma anche a chiunque desideri una storia d’amore drammatica sulla falsa riga di una classica telenovela.
Ammetto che la mia ultima visione risale a tempi immemori, ma ancora oggi ho in mente alcune scene che mi piacquero molto, o comunque mi colpirono abbastanza da rimanermi impresse nella memoria. Grazie internet, poi, curiosando qua e là fra vari siti di anime e blog d’ogni genere mi sono imbattuto anche in brevi spezzoni o immagini di vario tipo, compreso per l’appunto Georgie, e questo mi ha fatto tornare a galla ricordi perduti nel mare (sempre in tumulto) della mia mente.
I miei pareri contrastanti scaturiscono sia dal tipo di design che è stato usato per realizzare alcuni personaggi, sia dalla struttura della storia in generale.
Il chara design in generale non è che mi sia dispiaciuto, ma forse per l’aspetto troppo effeminato di alcuni protagonisti (nonostante alcuni voluti riferimenti, che fanno parte della trama), o forse proprio perché lo stile degli autori non mi è mai andato a genio, il lato artistico di questo prodotto non è mai stato un aspetto che mi ha attirato più di tanto.
La trama invece, per quanto possa essere un cliché antiquato, una sorta di “Beautiful” in versione animata, l’ho ben apprezzata. Per quanto ancora fosse acerbo il periodo degli anime sul versante introspettivo e psicologico, Georgie riuscì a trattare temi come l’amicizia, l’amore in senso universale, ma anche oculatamente e prettamente adolescenziale in una maniera adulta e profonda, non limitandosi a mostrare gli eventi, ma anche a sviscerare i pensieri e le emozioni dei protagonisti.
Il punto di forza della storia può essere circoscritto probabilmente al discorso della “ciclicità” degli eventi (talvolta) drammatici e intensi, abbinato allo scorrere del tempo, che grazie ad una lunga trafila di situazioni riesce a creare una trama lunghissima all’interno della quale i protagonisti crescono sia mentalmente che fisicamente, proprio come accade in una soap opera (e nella vita reale). A causa di alcune scene piuttosto scabrose e per discorsi particolari, l’anime fu censurato in alcune parti prima della messa in onda in Italia.
Il resto del comparto tecnico non è che sia proprio eccellente, ma diciamo nella media di quel periodo, senza infamia né lode (si veda una colonna sonora interessante, un uso dei colori brillanti ma scontati, delle animazioni in linea di massima nella media).
Forte di numerose scene forti e struggenti, compreso un finale particolare, Georgie è il genere di anime adatto per le ragazze che vogliono emozionarsi con qualcosa di più “retrò”, ma anche a chiunque desideri una storia d’amore drammatica sulla falsa riga di una classica telenovela.
<b>ATTENZIONE: spoiler sulla trama!</b>
Quando gli anime non si scordano mai? Quando sanno colpire al cuore... E Georgie riesce perfettamente nell'intento. Ragazza dalle origini di buona famiglia, viene affidata dalla madre in punto di morte alla modesta famiglia Buttman. La sua infanzia trascorre abbastanza spensierata se non fosse che la madre adottiva ogni tanto la maltratta, perchè non riesce a considerarla un membro ufficiale della famiglia. Ma un brutto giorno, il padre adottivo di Georgie muore, e fa promettere alla signora Buttman di prendersi cura della bambina. Georgie cresce così, protetta dai suoi fratelli e più il tempo passa e più i due ragazzi si rendono conto di non considerare più Georgie come una semplice sorella. Soprattutto Abel fatica a celare i suoi veri sentimenti e questo lo spingerà a prendere la decisione di diventare marinaio e allontanarsi da Georgie. Il giovane resisterà un anno, e ritornerà dalla sua famiglia perchè ha capito che non riesce a vivere senza la sorella. Ma a questo punto della storia arriva il bello, perchè entra il scena il giovane figlio del governatore Lowell J. Gray, di cui Georgie s'innamora perdutamente. A questo punto la storia si fa sempre più avvincente. Georgie viene messa al corrente da sua madre che non è la sua vera figlia (tutto questo per vendicarsi della ragazza che fa soffrire Abel e Arthur ora che è innamorata di Lowell). Georgie così scappa dall'Australia e i tre fratelli si separano, dando la sensazione di non potersi incontrare mai più. Mille vicende però porteranno i protagonisti di nuovo insieme per un finale che nel manga è decisamente diverso. Che dire, semplicemente lo adoro fin da bambina e ancora oggi riesce ad emozionarmi con la semplicità che emana la protagonista, l'ardore dell'amore di Abel e la generosità infinita di Arthur, sempre pronto a sacrificarsi per il bene dei suoi fratelli. Un anime unico, che non può non conquistare chi ama sognare.
Quando gli anime non si scordano mai? Quando sanno colpire al cuore... E Georgie riesce perfettamente nell'intento. Ragazza dalle origini di buona famiglia, viene affidata dalla madre in punto di morte alla modesta famiglia Buttman. La sua infanzia trascorre abbastanza spensierata se non fosse che la madre adottiva ogni tanto la maltratta, perchè non riesce a considerarla un membro ufficiale della famiglia. Ma un brutto giorno, il padre adottivo di Georgie muore, e fa promettere alla signora Buttman di prendersi cura della bambina. Georgie cresce così, protetta dai suoi fratelli e più il tempo passa e più i due ragazzi si rendono conto di non considerare più Georgie come una semplice sorella. Soprattutto Abel fatica a celare i suoi veri sentimenti e questo lo spingerà a prendere la decisione di diventare marinaio e allontanarsi da Georgie. Il giovane resisterà un anno, e ritornerà dalla sua famiglia perchè ha capito che non riesce a vivere senza la sorella. Ma a questo punto della storia arriva il bello, perchè entra il scena il giovane figlio del governatore Lowell J. Gray, di cui Georgie s'innamora perdutamente. A questo punto la storia si fa sempre più avvincente. Georgie viene messa al corrente da sua madre che non è la sua vera figlia (tutto questo per vendicarsi della ragazza che fa soffrire Abel e Arthur ora che è innamorata di Lowell). Georgie così scappa dall'Australia e i tre fratelli si separano, dando la sensazione di non potersi incontrare mai più. Mille vicende però porteranno i protagonisti di nuovo insieme per un finale che nel manga è decisamente diverso. Che dire, semplicemente lo adoro fin da bambina e ancora oggi riesce ad emozionarmi con la semplicità che emana la protagonista, l'ardore dell'amore di Abel e la generosità infinita di Arthur, sempre pronto a sacrificarsi per il bene dei suoi fratelli. Un anime unico, che non può non conquistare chi ama sognare.
Una telenovela nel vero senso della parola! A me personalmente Georgie non è mai piaciuto. La storia si presenta troppo romantica e sdolcinata sotto molti punti di vista, alternati con momenti di drammatici e momenti strappalacrime che non mi hanno mai coinvolta più di tanto.
Do un 6 giusto perchè è comunque una serie molto innovativa per l'epoca, ma non è mai riuscita ad appassionarmi. I disegni e la caratterizzazione dei personaggi risultano ben accurati, ed è forse, per me, l'unica cosa positiva di questo anime. Non me ne vogliate!
Do un 6 giusto perchè è comunque una serie molto innovativa per l'epoca, ma non è mai riuscita ad appassionarmi. I disegni e la caratterizzazione dei personaggi risultano ben accurati, ed è forse, per me, l'unica cosa positiva di questo anime. Non me ne vogliate!
Un cartone letteralmente spaccato in due.
L'infanzia, giocosa e senza problemi, laddove un braccialetto dorato è l'unico legame che ha la bambina sul suo vero passato, una terra dove correre liberi e senza problemi, e una famiglia che vuole molto bene ai suoi bambini.
La crescita dei protagonisti, piena di problemi fin dall'inizio, ma dove le spese più aspre le fa proprio la protagonista, non certo i suoi due fratelli.
Ma il tema principale e dominante su tutta la trama è l'amore, quell'amore visto però nei suoi turpi significati, amori sbagliati, amori non corrisposti, amori a momenti neanche voluti e mai immaginati i loro fini nascosti.
Vengono trattati inoltre temi delicati, quali l'adozione, l'incesto, i figli non riconosciuti, la pena di morte, laddove alcune tematiche non hanno visto la luce del piccolo schermo, perchè censurate e ritenute troppo violente, troppo forti, e un bel pò di contenuti "hard", purtroppo le vicende adulte della protagonista sono l'altra faccia della medaglia, purtroppo se si è ragazzini non si può pienamente apprendere il significato di alcune scene, perciò le scelte passate sono giustificate, però, con la malizia che i medesimi si ritrovano oggi...
Purtroppo il motore che muove gli episodi è proprio concentrato su questi particolari, nonché la continua e sfortunata illusione che Georgie possa vivere un'esistenza felice, troppe e tante sono le peripezie a cui fa fronte vincendole, ma portandosi dietro un bagaglio molto scomodo, che difficilmente una ragazzina della sua età riuscirebbe a sopportare.
Difatti il monito dell'autore vuole essere proprio questo, mettere all'erta il gentil sesso fin dall'infanzia dai pericoli e le avversità che si possono nascondere in qualsiasi maschio di qualsiasi età, ed è un tema piuttosto forte quello che viene affrontato, di cui purtroppo si sente parlare anche in molte storie di ragazze in carne ed ossa, certamente nei tempi in cui fu realizzato era abbastanza di rottura come tema e all'avanguardia nello stesso tempo.
Georgie può essere vista come un'eroina che con la sua costanza si rialza sempre ogni volta che la sua anima viene lacerata da questi continui dolori, il tutto legato da un braccialetto dorato, come dorati sono i suoi capelli simbolo di una solarità che, nonostante le brutte vicende riservatele, non tramonterà mai nel corso della trama, come intramontabile è ancor oggi questo mitico cartone, così profondamente descritto.
Per i più piccini consiglio la visione dell'anime, specie nella trama di Georgie da adulta, insieme ad un adulto, viste alcune scene e temi forti che vengono trattati, comunque un cartone che merita di essere rivisto più volte per come è ben realizzato.
L'infanzia, giocosa e senza problemi, laddove un braccialetto dorato è l'unico legame che ha la bambina sul suo vero passato, una terra dove correre liberi e senza problemi, e una famiglia che vuole molto bene ai suoi bambini.
La crescita dei protagonisti, piena di problemi fin dall'inizio, ma dove le spese più aspre le fa proprio la protagonista, non certo i suoi due fratelli.
Ma il tema principale e dominante su tutta la trama è l'amore, quell'amore visto però nei suoi turpi significati, amori sbagliati, amori non corrisposti, amori a momenti neanche voluti e mai immaginati i loro fini nascosti.
Vengono trattati inoltre temi delicati, quali l'adozione, l'incesto, i figli non riconosciuti, la pena di morte, laddove alcune tematiche non hanno visto la luce del piccolo schermo, perchè censurate e ritenute troppo violente, troppo forti, e un bel pò di contenuti "hard", purtroppo le vicende adulte della protagonista sono l'altra faccia della medaglia, purtroppo se si è ragazzini non si può pienamente apprendere il significato di alcune scene, perciò le scelte passate sono giustificate, però, con la malizia che i medesimi si ritrovano oggi...
Purtroppo il motore che muove gli episodi è proprio concentrato su questi particolari, nonché la continua e sfortunata illusione che Georgie possa vivere un'esistenza felice, troppe e tante sono le peripezie a cui fa fronte vincendole, ma portandosi dietro un bagaglio molto scomodo, che difficilmente una ragazzina della sua età riuscirebbe a sopportare.
Difatti il monito dell'autore vuole essere proprio questo, mettere all'erta il gentil sesso fin dall'infanzia dai pericoli e le avversità che si possono nascondere in qualsiasi maschio di qualsiasi età, ed è un tema piuttosto forte quello che viene affrontato, di cui purtroppo si sente parlare anche in molte storie di ragazze in carne ed ossa, certamente nei tempi in cui fu realizzato era abbastanza di rottura come tema e all'avanguardia nello stesso tempo.
Georgie può essere vista come un'eroina che con la sua costanza si rialza sempre ogni volta che la sua anima viene lacerata da questi continui dolori, il tutto legato da un braccialetto dorato, come dorati sono i suoi capelli simbolo di una solarità che, nonostante le brutte vicende riservatele, non tramonterà mai nel corso della trama, come intramontabile è ancor oggi questo mitico cartone, così profondamente descritto.
Per i più piccini consiglio la visione dell'anime, specie nella trama di Georgie da adulta, insieme ad un adulto, viste alcune scene e temi forti che vengono trattati, comunque un cartone che merita di essere rivisto più volte per come è ben realizzato.
Ho rivisto questa godibile serie in occasione della messa in onda prima su IT, sospesa a causa della chiusura del canale, e poi con quella di Italia 1 di due anni fa. Beh, devo dire che l'ho apprezzata di più in queste ultime occasioni che quando la vidi la prima volta negli anni 90. Strano che prima del 06 non l'avessero più trasmessa contando che ha ottenuto un buon audience.
Comunque riesce a far passare da momenti divertenti (morte del padre a parte ovviamente) all'inizio ad altri più toccanti e drammatici. Il fumetto non l'ho letto e quindi non posso fare confronti.
Comunque riesce a far passare da momenti divertenti (morte del padre a parte ovviamente) all'inizio ad altri più toccanti e drammatici. Il fumetto non l'ho letto e quindi non posso fare confronti.
[<b>Contiene Spoiler compresa la fine dell'opera!</b>] Georgie è una celebre opera della manga designer Yumiko Igarashi (già conosciuta grazie a Candy Candy) e di Man Izawa.
Georgie è una biondissima bambina che vive felice e spensierata in Australia insieme agli adorati fratelli Abel e Arthur. Purtroppo la loro serenità viene attaccata dalla morte prematura del padre che in effetti era molto più dolce e sporattutto più affezionato a georgie rispetto che alla madre. Infatti georgie non è veramente figlia dei buttman ma è stata trovata nel bosco che era ancora in fasce. I ragazzi riescono a sorridere grazie all'attore girovago che li distrarrà dalla loro tristezza. Gli anni passano e Georgie diventa una splendida ragazza, così bella, gentile e allegra che Abel e Arthur si innamorano di lei. Abel che è il più passionale e impulsivo non riuscendo a trattenere i propri sentimenti decide di imbarcarsi come mozzo per cercare di dimenticare la "sorella". La lontananza non servirà a niente perchè Georgie le manca ancora di più. Così dopo circa un anno il bellissimo Abel decide di tornare in Australia. Georgie intanto ha conosciuto il giovane Lowell, biondo e affascinante un vero Lord! La madre la reputa responsabile dell'attrito che si è venuto a creare tra Abel e Arthur e in un eccesso d'ira le rivela la verità. Georgie disperata scappa ma cade nel fiume. Sarà Arthur a salvarla da morte sicura riscaldandola con il proprio corpo (scena censurata). Abel così può dichiararle il suo amore, ma anche a causa di questo Georgie decide di andare in inghilterra per cercare Lowell e le sue origini nascoste dietro il braccialetto d'oro che ha da quando è piccola. Abel e Arthur non riescono a fermarla e la madre, pentita, muore per attacco cardiaco. Georgie riesce ad imbarcarsi sotto il nome di Joe Buttman e per far credere di essere un ragazzo taglia i suoi bellissimi capelli (quando l'ha fatto mi sono messa a urlare). Arrivata in Inghilterra viene accolta dai burnes una ricca famiglia la cui figlioletta, Katrine, si è invaghita di Joe. Dopo aver scoperto che il suo bel marinaio è una ragazza fa di Georgie la sua migliore amica.
Intanto Abel si è imbarcato anche lui verso l'Inghilterra pronto a riportare Georgie in Australia. Non sa nemmeno lui che anche Arthur dopo aver celebrato il funerale della madre si è imbarcato.
Georgie finalmente incontra Lowell, ma il loo amore è ostacolato dalla perfida Elise, nipote del potente Duca Dangering. Georgie e Lowell scappano in un paesini pronti a vivere una nuova vita ma Lowell si ammala di tisi e Georgie lo riporta a tradimeto da Elise, l'unica che può farlo operare. Abel e georgie si erano incontrati, ma tempo dopo vengoino a sapere che Arthur è prigioniero del Duca Dangering il quale figlio abusa di lui. Qui si arriva al punto in cui bisogna mostrare la differenza tra anime e manga. In entrambi Georgie ritrova suo padre venendo a sapere quindi che è figlia del Conte Gerard. Dopo esseresi riconciliati, padre, figlia e Abel cercano di trovare una soluzione per liberare Arthur e per smascherare Dangering, il quale sta facendo un complotto contro la regina. Nell'anime tutto si risolve in una bolla di sapone: Abel uccide il figlio di Dangering e il complotto viene scoperto. Abel, arthur e Georgie tornano felici e contenti in Australia.
Nel manga invece Abel e Arthur si scambiano e Abel uccide il figlio di Dangering, ma viene scoperto e condannato a morte. Prima dello'esecuzione Georgie va a fargli visita e gli rivela il suo amore. I due finiscono "insieme".
Passa tempo e Georgie è incinta. Il giorno dell'esecuzione Abel smaschera dangering, ma egli riesce a liberarsi e gli spara. Abel muore. Georgie da alla luce Abel Junior e insieme ad Arthur torna per sempre in australia. Personalmente preferisco il finale del manga. Più verosimile. Inoltre georgie si rende conto di amare Abel e non Lowell che ha dimostrato di non amarla veramente e di avere una debole personalità... Georgie è un'opera preziosissima da vedere!
Georgie è una biondissima bambina che vive felice e spensierata in Australia insieme agli adorati fratelli Abel e Arthur. Purtroppo la loro serenità viene attaccata dalla morte prematura del padre che in effetti era molto più dolce e sporattutto più affezionato a georgie rispetto che alla madre. Infatti georgie non è veramente figlia dei buttman ma è stata trovata nel bosco che era ancora in fasce. I ragazzi riescono a sorridere grazie all'attore girovago che li distrarrà dalla loro tristezza. Gli anni passano e Georgie diventa una splendida ragazza, così bella, gentile e allegra che Abel e Arthur si innamorano di lei. Abel che è il più passionale e impulsivo non riuscendo a trattenere i propri sentimenti decide di imbarcarsi come mozzo per cercare di dimenticare la "sorella". La lontananza non servirà a niente perchè Georgie le manca ancora di più. Così dopo circa un anno il bellissimo Abel decide di tornare in Australia. Georgie intanto ha conosciuto il giovane Lowell, biondo e affascinante un vero Lord! La madre la reputa responsabile dell'attrito che si è venuto a creare tra Abel e Arthur e in un eccesso d'ira le rivela la verità. Georgie disperata scappa ma cade nel fiume. Sarà Arthur a salvarla da morte sicura riscaldandola con il proprio corpo (scena censurata). Abel così può dichiararle il suo amore, ma anche a causa di questo Georgie decide di andare in inghilterra per cercare Lowell e le sue origini nascoste dietro il braccialetto d'oro che ha da quando è piccola. Abel e Arthur non riescono a fermarla e la madre, pentita, muore per attacco cardiaco. Georgie riesce ad imbarcarsi sotto il nome di Joe Buttman e per far credere di essere un ragazzo taglia i suoi bellissimi capelli (quando l'ha fatto mi sono messa a urlare). Arrivata in Inghilterra viene accolta dai burnes una ricca famiglia la cui figlioletta, Katrine, si è invaghita di Joe. Dopo aver scoperto che il suo bel marinaio è una ragazza fa di Georgie la sua migliore amica.
Intanto Abel si è imbarcato anche lui verso l'Inghilterra pronto a riportare Georgie in Australia. Non sa nemmeno lui che anche Arthur dopo aver celebrato il funerale della madre si è imbarcato.
Georgie finalmente incontra Lowell, ma il loo amore è ostacolato dalla perfida Elise, nipote del potente Duca Dangering. Georgie e Lowell scappano in un paesini pronti a vivere una nuova vita ma Lowell si ammala di tisi e Georgie lo riporta a tradimeto da Elise, l'unica che può farlo operare. Abel e georgie si erano incontrati, ma tempo dopo vengoino a sapere che Arthur è prigioniero del Duca Dangering il quale figlio abusa di lui. Qui si arriva al punto in cui bisogna mostrare la differenza tra anime e manga. In entrambi Georgie ritrova suo padre venendo a sapere quindi che è figlia del Conte Gerard. Dopo esseresi riconciliati, padre, figlia e Abel cercano di trovare una soluzione per liberare Arthur e per smascherare Dangering, il quale sta facendo un complotto contro la regina. Nell'anime tutto si risolve in una bolla di sapone: Abel uccide il figlio di Dangering e il complotto viene scoperto. Abel, arthur e Georgie tornano felici e contenti in Australia.
Nel manga invece Abel e Arthur si scambiano e Abel uccide il figlio di Dangering, ma viene scoperto e condannato a morte. Prima dello'esecuzione Georgie va a fargli visita e gli rivela il suo amore. I due finiscono "insieme".
Passa tempo e Georgie è incinta. Il giorno dell'esecuzione Abel smaschera dangering, ma egli riesce a liberarsi e gli spara. Abel muore. Georgie da alla luce Abel Junior e insieme ad Arthur torna per sempre in australia. Personalmente preferisco il finale del manga. Più verosimile. Inoltre georgie si rende conto di amare Abel e non Lowell che ha dimostrato di non amarla veramente e di avere una debole personalità... Georgie è un'opera preziosissima da vedere!
Bello!!!
Finalmente un anime per adulti con storie intense e passionali. Passati i giochi, i primi turbamenti crescono tra Georgie e i suoi 2 fratelli (non di sangue, in quanto Georgie fu trovata in un bosco e adottata); la ragazza scoperta la sua verà identità va a Londra alla ricerca delle sue origini: unico indizio, un braccialetto che era appartenuto a suo madre, regalato dal padre. Sembra semplice, ma in realtà si intrecciano molte storie, a volte crude. E' un anime particolare in quanto da quando georgie va a Londra le vicende si susseguono una all'altra molto velocemente e la fine dell'anime è immediata. Fine che è meno cruda rispetto a quella dell'anime:
La colonna sonora fu composta dal bravissimo Takeo Watanabe, famoso autore delle musiche di Candy Candy, Mimi', Heidi, Zambot III e molti atri anime: è davvero una colonna sonora di qualità.
I disegni, lo vedete pure voi, sono di qualità. La serie si discostata anche per questo dalle altre trasmesse negli anni 80.
Consigliata!
Finalmente un anime per adulti con storie intense e passionali. Passati i giochi, i primi turbamenti crescono tra Georgie e i suoi 2 fratelli (non di sangue, in quanto Georgie fu trovata in un bosco e adottata); la ragazza scoperta la sua verà identità va a Londra alla ricerca delle sue origini: unico indizio, un braccialetto che era appartenuto a suo madre, regalato dal padre. Sembra semplice, ma in realtà si intrecciano molte storie, a volte crude. E' un anime particolare in quanto da quando georgie va a Londra le vicende si susseguono una all'altra molto velocemente e la fine dell'anime è immediata. Fine che è meno cruda rispetto a quella dell'anime:
La colonna sonora fu composta dal bravissimo Takeo Watanabe, famoso autore delle musiche di Candy Candy, Mimi', Heidi, Zambot III e molti atri anime: è davvero una colonna sonora di qualità.
I disegni, lo vedete pure voi, sono di qualità. La serie si discostata anche per questo dalle altre trasmesse negli anni 80.
Consigliata!
Per essere un anime datato devo dire che i disegni sono eccezionalmente perfetti! I primi episodi sono un po lenti la storia inizia a movimentarsi quando Georgie cresce e l'amore che hanno i fratellastri verso di lei aumenta. Una storia romantica, triste e simpatica. Il manga differisce dall'anime nel finale, non so ancora quali dei due preferisco! Il manga ha un finale, a parer mio, tragico.
[<b>SPOILER</b> - <b>SPOILER</b> - <b>SPOILER</b>]
<i>Georgie capisce di essere innamorata di Abel a tal punto da avere un figlio da lui, ma Abel viene ucciso da un colpo di pistola... dopo tre anni (credo siano tre) Georgie ritorna in Australia e incontra Arthur creduto morto affogato nel fiume dopo esser stato rinchiuso e sevizziato nella torre... e i due finiscono insieme... il finale dell'anime non ha nulla a che vedere con tutto ciò.. azzeccato come sempre il doppiaggio, questo cartone rimane facilmente nei cuori! E non posso concludere senza dire che io tifavo per Abel!</i>
[<b>SPOILER</b> - <b>SPOILER</b> - <b>SPOILER</b>]
<i>Georgie capisce di essere innamorata di Abel a tal punto da avere un figlio da lui, ma Abel viene ucciso da un colpo di pistola... dopo tre anni (credo siano tre) Georgie ritorna in Australia e incontra Arthur creduto morto affogato nel fiume dopo esser stato rinchiuso e sevizziato nella torre... e i due finiscono insieme... il finale dell'anime non ha nulla a che vedere con tutto ciò.. azzeccato come sempre il doppiaggio, questo cartone rimane facilmente nei cuori! E non posso concludere senza dire che io tifavo per Abel!</i>
Una bella storia quella della nostra Georgie. Molti sostengono che il manga sia superiore ma in realta' non e' proprio cosi'. L'anime ha un buon adattamento, all'inizio c'e una lunga introduzione che rallenta lo svolgimento della storia pur se rimane presente l'interesse per il segreto di Georgie. La prima parte e' dedicata e ambientata escusivamente in Australia con un
ritmo di narrazione lento e descrittvo, la seconda parte narra del viaggio verso l'Inghilterra e infine c'e' la parte conclusiva piu'
conturbante e problematica di contenuti.
Qui c'e' un intreccio fra sentimenti diversi quali l'amore e l'amicizia, l'affetto. Il finale e' edulcorato ma piu' sensato rispetto al manga.
Le musiche sono poco curate, c'e' solo un tema
principale ricorrente degno di nota.
E' un bella storia, e una Georgie farebbe bene
incontrarla nella vita a ognuno di noi...
ritmo di narrazione lento e descrittvo, la seconda parte narra del viaggio verso l'Inghilterra e infine c'e' la parte conclusiva piu'
conturbante e problematica di contenuti.
Qui c'e' un intreccio fra sentimenti diversi quali l'amore e l'amicizia, l'affetto. Il finale e' edulcorato ma piu' sensato rispetto al manga.
Le musiche sono poco curate, c'e' solo un tema
principale ricorrente degno di nota.
E' un bella storia, e una Georgie farebbe bene
incontrarla nella vita a ognuno di noi...
10 perchè: 1) rappresenta uno dei punti cardini della mia infanzia, li vedevo tutti, ma Georgie è sempre stato uno dei miei preferiti, non ho mai amato le sorie strappa lacrime (anzi mia mamma spesso me le vietava perche troppo tristi ^^) ma Georgie era Georgie; 2) è ancora troppo bassa la media dei voti!!! Non va bene!!!
Georgie è un cult degli anni 80, è una storia completa, non strappa lacrime quanto i vari candy candy, sara o milly, ma che riesce ad equilibrare la giusta dose di amore, dramma e avventura, senza considerare che per l'epoca era anche originale!!
I disegni li trovo, ancora oggi bellissimi, i personaggi, magari un po stereotipati nei vari caratteri, sono comunque degni di nota... certo mi tocca sorvolare sulle censure italiane, ma tanto ci siamo abituati ^^
In ogni caso una serie a cui sn molto affezionata e che non considero per niente smielata come invece erano tante altre dello stesso periodo... Grande georgieee ^^
Georgie è un cult degli anni 80, è una storia completa, non strappa lacrime quanto i vari candy candy, sara o milly, ma che riesce ad equilibrare la giusta dose di amore, dramma e avventura, senza considerare che per l'epoca era anche originale!!
I disegni li trovo, ancora oggi bellissimi, i personaggi, magari un po stereotipati nei vari caratteri, sono comunque degni di nota... certo mi tocca sorvolare sulle censure italiane, ma tanto ci siamo abituati ^^
In ogni caso una serie a cui sn molto affezionata e che non considero per niente smielata come invece erano tante altre dello stesso periodo... Grande georgieee ^^
Altro esempio di come dovrebbe essere fatto un anime di qualità. La storia fa molto "telenovela" romantica e ad uno sguardo approfondito si vede subito come questo anime sia tutt'altro che da considerare "per bambini". Non ho mai letto il manga da cui era tratto (che mi hanno detto essere molto più drammatico) ma devo dire che anche la versione animata non scherza con le sequenze tragiche e strappalacrime. Se siete appassionati del genere, Georgie è assolutamente un must.
Bellissimo Anime. assai più adulto e difficile di quanto possa apparire a prima vista. La trama è assai complessa e di notevole spessore ed offre tematiche audaci (era il 1982!) come l'amore ed il sesso adolescenziali e le inclinazioni omosessuali di almeno un protogonista...almeno per quello che si riusciva ad evincere dopo le censure cui fu sottoposto...e comunque minime, rispetto a quelle che avrebbero massacrato i cartoni made in japan a partire dagli anni '90. Da quel che ricordo, non ebbe un grande successo, tanto da essere riproposto pochissime altre volte...o addirittura nessuna? Non ricordo. Probabilmente GIORGIE pagò lo scotto di essere stato mandato in onda appena dopo la fine di LADY OSCAR....forse (per me, senza alcun forse) il più bel cartone animato di sempre.