Lo straordinario mondo di Gumball
Capolavoro! "Lo straordinario mondo di Gumball" è una bellissima serie animata, in onda dal 2011 e attualmente comprendente 149 episodi mandati in onda in quattro stagioni; altre due sono previste per il futuro.
Cosa rende questa serie geniale? Innanzitutto, sarà scontato dirlo, ma l'animazione: "Lo straordinario mondo di Gumball" è un calderone di stili diversi, dall'animazione flash alla stop motion, all'animazione 3D, il tutto inserito in un ambiente realistico. Il risultato è a dir poco sorprendente, come anche il design dei personaggi. Ma, ovviamente, la grafica non basta a fare un ottimo cartone animato, ed è con le storie e l'umorismo che "Lo straordinario mondo di Gumball" dà il meglio di sé. Pur essendo le personalità della famiglia Watterson non troppo originali, ricalcando quindi il modello della famiglia tipo americana introdotta da "I Simpson" (salvo Darwin, il pesce fuor d'acqua), le battute e le idee sono scritte così bene, che i personaggi riescono ad essere freschi e interessanti in ogni episodio.
Nella prima stagione, le trame proposte sono già viste in molti cartoni animati, ma comunque lo svolgimento è frenetico, surreale e imprevedibile, il che le rende piacevoli da vedere e rivedere. L'unica pecca della prima stagione è che l'umorismo talvolta è piuttosto puerile. Le stagioni successive maturano e, se alcuni episodi della seconda stagione fanno leggermente fatica a trovare il proprio stile, ben presto la personalità del cartone animato sboccia, con storie magnifiche che si ispirano e parodiano varie cose, tra cui la lotta per il telecomando, "High School Musical" e "Street Fighter", internet e i social network, e addirittura sfondano la quarta parete, come nell'episodio in cui i ragazzi cercano di scoprire chi sia il misterioso Daniel Lennard o nell'episodio iniziale della terza stagione, dove viene rivelato che i personaggi dei cartoni animati non invecchieranno mai.
La seconda stagione, tuttavia, come ho accennato prima, è forse quella meno riuscita (ciò non toglie che il 90% dei suoi episodi sia parecchio memorabile), data la presenza di un episodio natalizio piuttosto scontato ed estremamente breve, e due episodi troppo sadici dove il papà Richard è trattato da completo idiota e la mamma Nicole perde il senno al supermercato.
La terza stagione dello show prende il meglio di ciò che è stato introdotto nella seconda stagione, e addirittura introduce importanti novità a livello di continuity, riuscendo a ufficializzare una coppia amata da molteplici fan, il tutto mentre uno dei due elementi della coppia rinasce con un nuovo design, e introducendo anche altri personaggi, quali la professoressa di ginnastica e una tartaruga rabbiosa, il tutto recuperando un personaggio caduto nel dimenticatoio (letteralmente) nella seconda stagione e riprendendo un vecchio personaggio già apparso nella seconda stagione e anch'esso caduto letteralmente nel dimenticatoio, rendendolo un nuovo villain.
La quarta stagione (quella attuale) continua sulla riga della terza stagione, rispettando la continuity (anche se è molto lieve rispetto a quella di altri fumetti e cartoni animati, si tratta pur sempre di una serie prettamente autoconclusiva) e continuando a far satira sul mondo moderno.
La fittizia città californiana di Elmore è un crogiuolo di svariati personaggi: animali, oggetti e anche umani (sia telegiornalisti in carne ed ossa che animati in stile anni '80), e il bello è che tutti, anche quelli inizialmente disprezzati (dagli stessi creatori!) vengono approfonditi, creando una serie praticamente dalle infinite possibilità, con pochi episodi stanchi (a mio avviso localizzati a inizio seconda stagione, quando lo stile narrativo stava cambiando) e ancora lontana dal salto dello squalo che invece ha afflitto altre serie animate, quali ad esempio la più famosa "Adventure Time".
"Lo straordinario mondo di Gumball" è una gemma rara, un cartone animato da apprezzare e vedere più volte, pieno di dettagli e gag geniali (sia dal punto di vista artistico che dei dialoghi): i bambini apprezzeranno l'ambiente buffo e allegro, le ragazzine con il "sentimento del puccioso" adoreranno personaggi quali Gumball e Darwin, i ragazzi, le ragazze e gli adulti apprezzeranno la satira al mondo moderno. Insomma, un cartone animato adatto sia a chi ha sei anni che a chi ne ha sedici, ventisei, trentasei e così via. Forse questa recensione sembrerà un po' una sviolinata, ma amo moltissimo "Lo straordinario mondo di Gumball" e voglio vederne ancora di episodi. Il tutto però sperando che le gag non perdano smalto con l'arrivo della nuova, preannunciata sesta stagione.
Cosa rende questa serie geniale? Innanzitutto, sarà scontato dirlo, ma l'animazione: "Lo straordinario mondo di Gumball" è un calderone di stili diversi, dall'animazione flash alla stop motion, all'animazione 3D, il tutto inserito in un ambiente realistico. Il risultato è a dir poco sorprendente, come anche il design dei personaggi. Ma, ovviamente, la grafica non basta a fare un ottimo cartone animato, ed è con le storie e l'umorismo che "Lo straordinario mondo di Gumball" dà il meglio di sé. Pur essendo le personalità della famiglia Watterson non troppo originali, ricalcando quindi il modello della famiglia tipo americana introdotta da "I Simpson" (salvo Darwin, il pesce fuor d'acqua), le battute e le idee sono scritte così bene, che i personaggi riescono ad essere freschi e interessanti in ogni episodio.
Nella prima stagione, le trame proposte sono già viste in molti cartoni animati, ma comunque lo svolgimento è frenetico, surreale e imprevedibile, il che le rende piacevoli da vedere e rivedere. L'unica pecca della prima stagione è che l'umorismo talvolta è piuttosto puerile. Le stagioni successive maturano e, se alcuni episodi della seconda stagione fanno leggermente fatica a trovare il proprio stile, ben presto la personalità del cartone animato sboccia, con storie magnifiche che si ispirano e parodiano varie cose, tra cui la lotta per il telecomando, "High School Musical" e "Street Fighter", internet e i social network, e addirittura sfondano la quarta parete, come nell'episodio in cui i ragazzi cercano di scoprire chi sia il misterioso Daniel Lennard o nell'episodio iniziale della terza stagione, dove viene rivelato che i personaggi dei cartoni animati non invecchieranno mai.
La seconda stagione, tuttavia, come ho accennato prima, è forse quella meno riuscita (ciò non toglie che il 90% dei suoi episodi sia parecchio memorabile), data la presenza di un episodio natalizio piuttosto scontato ed estremamente breve, e due episodi troppo sadici dove il papà Richard è trattato da completo idiota e la mamma Nicole perde il senno al supermercato.
La terza stagione dello show prende il meglio di ciò che è stato introdotto nella seconda stagione, e addirittura introduce importanti novità a livello di continuity, riuscendo a ufficializzare una coppia amata da molteplici fan, il tutto mentre uno dei due elementi della coppia rinasce con un nuovo design, e introducendo anche altri personaggi, quali la professoressa di ginnastica e una tartaruga rabbiosa, il tutto recuperando un personaggio caduto nel dimenticatoio (letteralmente) nella seconda stagione e riprendendo un vecchio personaggio già apparso nella seconda stagione e anch'esso caduto letteralmente nel dimenticatoio, rendendolo un nuovo villain.
La quarta stagione (quella attuale) continua sulla riga della terza stagione, rispettando la continuity (anche se è molto lieve rispetto a quella di altri fumetti e cartoni animati, si tratta pur sempre di una serie prettamente autoconclusiva) e continuando a far satira sul mondo moderno.
La fittizia città californiana di Elmore è un crogiuolo di svariati personaggi: animali, oggetti e anche umani (sia telegiornalisti in carne ed ossa che animati in stile anni '80), e il bello è che tutti, anche quelli inizialmente disprezzati (dagli stessi creatori!) vengono approfonditi, creando una serie praticamente dalle infinite possibilità, con pochi episodi stanchi (a mio avviso localizzati a inizio seconda stagione, quando lo stile narrativo stava cambiando) e ancora lontana dal salto dello squalo che invece ha afflitto altre serie animate, quali ad esempio la più famosa "Adventure Time".
"Lo straordinario mondo di Gumball" è una gemma rara, un cartone animato da apprezzare e vedere più volte, pieno di dettagli e gag geniali (sia dal punto di vista artistico che dei dialoghi): i bambini apprezzeranno l'ambiente buffo e allegro, le ragazzine con il "sentimento del puccioso" adoreranno personaggi quali Gumball e Darwin, i ragazzi, le ragazze e gli adulti apprezzeranno la satira al mondo moderno. Insomma, un cartone animato adatto sia a chi ha sei anni che a chi ne ha sedici, ventisei, trentasei e così via. Forse questa recensione sembrerà un po' una sviolinata, ma amo moltissimo "Lo straordinario mondo di Gumball" e voglio vederne ancora di episodi. Il tutto però sperando che le gag non perdano smalto con l'arrivo della nuova, preannunciata sesta stagione.