Sengoku Musou
Dopo aver visto l’OVA che fa un po’ da prologo con la storia dei fratelli Sanada, mi sono goduto la vista anche della serie anime tratta dal famoso videogioco “Sengoku Musou”, in cui i fratelli di fatto sono di nuovo i protagonisti.
Molto più attinente alla realtà di “Sengoku Basara - Samurai Kings”, da me già recensito, devo dire che è una storia che funziona meglio, più vera, sia pure con le esagerazioni in cui i capi sono guerrieri fortissimi in grado di spazzare via da soli decine di soldati semplici (avete presente “Kingdom”?), che sembra far essere la norma in Giappone che i migliori arrivino in alto e che le proprietà di guerriero siano cosa di famiglia.
Le animazioni sono della Tezuka Prod. e della TYO Animazion; di quest’ultima ho recensito “Wolf Girl & Black Prince”, e devo dire che quest’ultima serie uscita l’anno prima di “Sengoku Warriors” non era un bel biglietto da visita, ma probabilmente il cambio di genere narrativo ha aiutato a migliorare il prodotto. In fondo, ci sono studi che accettano di tutto, pur di andare avanti, ma in alcuni settori si dimostrano bravi, in altri meno.
Per quanto riguarda la grafica dei personaggi, si capisce che si è preferito non farli assomigliare a quelli storici, e anzi anche l’abbigliamento e gli accessori (tipo spade) dei personaggi principali sono poco attinenti al vero... ma adattissimi a un videogame.
Da notare che dal punto di vista della narrazione i protagonisti vengono dipinti in modo diverso da come succede in altre storie: sui personaggi storici ci sono sempre dipinti diversi - succede ancor oggi con Hitler, Stalin o Mussolini, che qualcuno continua a dipingere come persone buone, mentre sappiamo cosa hanno fatto.
Giudizio: 7. Consigliato a coloro ai quali piace la storia, seppur romanzata.
Molto più attinente alla realtà di “Sengoku Basara - Samurai Kings”, da me già recensito, devo dire che è una storia che funziona meglio, più vera, sia pure con le esagerazioni in cui i capi sono guerrieri fortissimi in grado di spazzare via da soli decine di soldati semplici (avete presente “Kingdom”?), che sembra far essere la norma in Giappone che i migliori arrivino in alto e che le proprietà di guerriero siano cosa di famiglia.
Le animazioni sono della Tezuka Prod. e della TYO Animazion; di quest’ultima ho recensito “Wolf Girl & Black Prince”, e devo dire che quest’ultima serie uscita l’anno prima di “Sengoku Warriors” non era un bel biglietto da visita, ma probabilmente il cambio di genere narrativo ha aiutato a migliorare il prodotto. In fondo, ci sono studi che accettano di tutto, pur di andare avanti, ma in alcuni settori si dimostrano bravi, in altri meno.
Per quanto riguarda la grafica dei personaggi, si capisce che si è preferito non farli assomigliare a quelli storici, e anzi anche l’abbigliamento e gli accessori (tipo spade) dei personaggi principali sono poco attinenti al vero... ma adattissimi a un videogame.
Da notare che dal punto di vista della narrazione i protagonisti vengono dipinti in modo diverso da come succede in altre storie: sui personaggi storici ci sono sempre dipinti diversi - succede ancor oggi con Hitler, Stalin o Mussolini, che qualcuno continua a dipingere come persone buone, mentre sappiamo cosa hanno fatto.
Giudizio: 7. Consigliato a coloro ai quali piace la storia, seppur romanzata.
"Sengoku Musou" è una serie anime del 2015, lunga dodici episodi, ed è basata sul videogame "Sengoku Musou 4", quarto titolo principale della serie che in Occidente è conosciuta come "Samurai Warriors".
E' la seconda trasposizione animata tratta dal videogame dopo lo special "Sengoku Musou SP: Sanada no Shou", uscito nel 2014, a cui questa serie fa da sequel.
La storia dell'anime è incentrata sul periodo storico conosciuto come "Epoca Sengoku", ovvero degli "Stati in guerra", quando il Giappone era diviso in tanti piccoli staterelli in lotta tra loro. In questo periodo, molti uomini di grande potere e carisma hanno cercato di unificare il Paese, primo fra tutti il noto Nobunaga Oda.
La serie comunque non ha nulla a che vedere con Nobunaga, perché racconta gli eventi successivi alla famosa battaglia di Sekigahara, con la presa del potere di Ieyasu Tokugawa e la sua guerra contro Hideyori Toyotomi. Protagonista delle vicende è Yukimura Sanada, un giovane guerriero molto forte e con grande senso dell'onore, che per via della guerra si ritrova a lottare contro il fratello Nobuyuki, che invece sceglie di schierarsi nella fazione opposta.
Per quel che riguarda la trama, non si può dire molto, quella è: è basata su eventi e fatti storici e il finale della serie risulta pertanto prevedibile, non ci si può fare molto. Non conosco benissimo la storia giapponese per dire se la serie è effettivamente ben fatta, ma i punti importanti sicuramente sono rispettati, in quanto nei vari episodi vengono spiegati gli eventi con tanto di date.
Di sicuro però, gli autori della serie si sono presi molte libertà per quel che riguarda l'aspetto di tutti i personaggi. Yukimura e tutti gli altri sono dei bellocci che potrebbero sembrare dei 'tronisti' anziché dei guerrieri consumati dalla guerra. Inoltre, i vari guerrieri sono vestiti in modo decisamente pacchiano ed eccessivamente vistoso, al punto da poter essere definiti tranquillamente tamarri o truzzi. La stessa cosa si può dire per le armi che usano: spade enormi, mazze, lance, tutte grosse almeno il doppio di chi le maneggia. In un videogame una cosa del genere non dà fastidio e serve sicuramente a caratterizzare meglio i personaggi, ma nell'anime non rende allo stesso modo.
Viene facile paragonare "Sengoku Musou" a "Sengoku Basara", altra serie di videogame simile nel gameplay da cui sono pure stati tratti degli anime. A parte l'aspetto di Yukimura e Masamune Date, che sono davvero identici tra le due serie, gli altri personaggi sono stati tutti molto differenziati, e ciò mi fa pensare che forse nessuna delle due serie si basi sulla realtà (all'epoca non c'erano fotografie, ma dei ritratti di queste persone ci saranno sicuramente).
Altro punto in comune tra le due serie è l'avere per protagonisti dei guerrieri fortissimi, capaci da soli di spazzare via interi gruppi di soldati nemici con un solo colpo di spada o quel che è, che rendono praticamente le varie battaglie campali tra soldati comuni decisamente inutili. "Sengoku Musou" è però un filo più realistico, perlomeno non ci sono cyborg volanti...
Va pure detto che la serie è molto all'acqua di rose: nonostante si parli di guerra e ci siano eserciti che si affrontano in dure battaglie, non ci sono morti cruente e le ferite inflitte da spade e lance non sanguinano, cosa che inficia un po' la qualità complessiva, facendo perdere di credibilità anche alle scene in cui muoiono alcuni dei protagonisti, che sembra si siano solo addormentati.
Sul lato visivo, è tutto abbastanza ben fatto. I personaggi sono ben disegnati e molto carismatici, sempre per via delle loro vesti e armi esagerate, e i vari fondali sono ben realizzati, in particolare i vari castelli e i loro interni. Durante le grandi scene di guerra, quando sullo schermo ci sono centinaia di soldati, è stato fatto ricorso alla computer graphic per animarli, con un effetto simile a quello dei recenti film cinematografici di "Berserk", e, anche se la cosa risulta meno invasiva, si nota comunque un distacco netto tra la CG e gli elementi disegnati tradizionalmente.
La parte audio è uno degli aspetti meglio riusciti dell'anime. Un ottimo doppiaggio giapponese caratterizza ottimamente i personaggi, ma ancora di più le musiche, realizzate con un misto di strumenti tradizionali e moderni, sottolineano in modo perfetto le scene più importanti di ogni episodio, che sia la morte di un generale o gli eserciti che partono per la battaglia.
A volergli trovare a tutti i costi un difetto, potrei dire che nella serie si parla forse un po' troppo. A differenza di quello che ci si aspetterebbe, "Sengoku Musou" non offre solo battaglie, anzi, sono molte le scene in cui i personaggi parlano di politica e di ideologie mentre esprimono il loro pensiero su quello che dovrebbe essere il futuro del Giappone. Durante le battaglie, inoltre, vengono anche spiegate tramite l'uso di alcune cartine le varie strategie di guerra usate dagli eserciti, spezzando un po' l'azione.
Se poi non si è ferrati in storia giapponese antica in alcuni punti si rischia di perdere un po' il filo del discorso, essendo forse un po' difficile tenere a mente i nomi di tutti i generali, vivi o morti, o tutti i nomi dei posti in cui si è combattuto.
A parte questo, la serie è comunque piacevole da guardare, specialmente per chi è appassionato di storia giapponese o di quel particolare periodo storico. I fan del videogame forse ci troveranno anche qualcosa in più, io sinceramente non ho mai giocato nessun titolo della serie e perciò giudico la serie solo per quel che ho visto.
Nel complesso, è pur vero che alla fine è solo una delle tante serie con protagonisti i samurai, ma è ben fatta e intrattiene quanto basta.
E' la seconda trasposizione animata tratta dal videogame dopo lo special "Sengoku Musou SP: Sanada no Shou", uscito nel 2014, a cui questa serie fa da sequel.
La storia dell'anime è incentrata sul periodo storico conosciuto come "Epoca Sengoku", ovvero degli "Stati in guerra", quando il Giappone era diviso in tanti piccoli staterelli in lotta tra loro. In questo periodo, molti uomini di grande potere e carisma hanno cercato di unificare il Paese, primo fra tutti il noto Nobunaga Oda.
La serie comunque non ha nulla a che vedere con Nobunaga, perché racconta gli eventi successivi alla famosa battaglia di Sekigahara, con la presa del potere di Ieyasu Tokugawa e la sua guerra contro Hideyori Toyotomi. Protagonista delle vicende è Yukimura Sanada, un giovane guerriero molto forte e con grande senso dell'onore, che per via della guerra si ritrova a lottare contro il fratello Nobuyuki, che invece sceglie di schierarsi nella fazione opposta.
Per quel che riguarda la trama, non si può dire molto, quella è: è basata su eventi e fatti storici e il finale della serie risulta pertanto prevedibile, non ci si può fare molto. Non conosco benissimo la storia giapponese per dire se la serie è effettivamente ben fatta, ma i punti importanti sicuramente sono rispettati, in quanto nei vari episodi vengono spiegati gli eventi con tanto di date.
Di sicuro però, gli autori della serie si sono presi molte libertà per quel che riguarda l'aspetto di tutti i personaggi. Yukimura e tutti gli altri sono dei bellocci che potrebbero sembrare dei 'tronisti' anziché dei guerrieri consumati dalla guerra. Inoltre, i vari guerrieri sono vestiti in modo decisamente pacchiano ed eccessivamente vistoso, al punto da poter essere definiti tranquillamente tamarri o truzzi. La stessa cosa si può dire per le armi che usano: spade enormi, mazze, lance, tutte grosse almeno il doppio di chi le maneggia. In un videogame una cosa del genere non dà fastidio e serve sicuramente a caratterizzare meglio i personaggi, ma nell'anime non rende allo stesso modo.
Viene facile paragonare "Sengoku Musou" a "Sengoku Basara", altra serie di videogame simile nel gameplay da cui sono pure stati tratti degli anime. A parte l'aspetto di Yukimura e Masamune Date, che sono davvero identici tra le due serie, gli altri personaggi sono stati tutti molto differenziati, e ciò mi fa pensare che forse nessuna delle due serie si basi sulla realtà (all'epoca non c'erano fotografie, ma dei ritratti di queste persone ci saranno sicuramente).
Altro punto in comune tra le due serie è l'avere per protagonisti dei guerrieri fortissimi, capaci da soli di spazzare via interi gruppi di soldati nemici con un solo colpo di spada o quel che è, che rendono praticamente le varie battaglie campali tra soldati comuni decisamente inutili. "Sengoku Musou" è però un filo più realistico, perlomeno non ci sono cyborg volanti...
Va pure detto che la serie è molto all'acqua di rose: nonostante si parli di guerra e ci siano eserciti che si affrontano in dure battaglie, non ci sono morti cruente e le ferite inflitte da spade e lance non sanguinano, cosa che inficia un po' la qualità complessiva, facendo perdere di credibilità anche alle scene in cui muoiono alcuni dei protagonisti, che sembra si siano solo addormentati.
Sul lato visivo, è tutto abbastanza ben fatto. I personaggi sono ben disegnati e molto carismatici, sempre per via delle loro vesti e armi esagerate, e i vari fondali sono ben realizzati, in particolare i vari castelli e i loro interni. Durante le grandi scene di guerra, quando sullo schermo ci sono centinaia di soldati, è stato fatto ricorso alla computer graphic per animarli, con un effetto simile a quello dei recenti film cinematografici di "Berserk", e, anche se la cosa risulta meno invasiva, si nota comunque un distacco netto tra la CG e gli elementi disegnati tradizionalmente.
La parte audio è uno degli aspetti meglio riusciti dell'anime. Un ottimo doppiaggio giapponese caratterizza ottimamente i personaggi, ma ancora di più le musiche, realizzate con un misto di strumenti tradizionali e moderni, sottolineano in modo perfetto le scene più importanti di ogni episodio, che sia la morte di un generale o gli eserciti che partono per la battaglia.
A volergli trovare a tutti i costi un difetto, potrei dire che nella serie si parla forse un po' troppo. A differenza di quello che ci si aspetterebbe, "Sengoku Musou" non offre solo battaglie, anzi, sono molte le scene in cui i personaggi parlano di politica e di ideologie mentre esprimono il loro pensiero su quello che dovrebbe essere il futuro del Giappone. Durante le battaglie, inoltre, vengono anche spiegate tramite l'uso di alcune cartine le varie strategie di guerra usate dagli eserciti, spezzando un po' l'azione.
Se poi non si è ferrati in storia giapponese antica in alcuni punti si rischia di perdere un po' il filo del discorso, essendo forse un po' difficile tenere a mente i nomi di tutti i generali, vivi o morti, o tutti i nomi dei posti in cui si è combattuto.
A parte questo, la serie è comunque piacevole da guardare, specialmente per chi è appassionato di storia giapponese o di quel particolare periodo storico. I fan del videogame forse ci troveranno anche qualcosa in più, io sinceramente non ho mai giocato nessun titolo della serie e perciò giudico la serie solo per quel che ho visto.
Nel complesso, è pur vero che alla fine è solo una delle tante serie con protagonisti i samurai, ma è ben fatta e intrattiene quanto basta.