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wildprawn

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8,5
Regalo 0,5 in più perché la media è veramente bassa, ma un 8 secondo me se lo merita tutto.
La storia poteva essere più approfondita sia nel contesto generale e gerarchico sia nello specifico, forse il manga ha meno buchi di trama; i combattimenti sono tanti, belli ed emozionanti, ma spesso mancano di realismo: del tipo che si infilzano e sanguinano come niente fosse e dopo due minuti si rialzano tipo vita ricaricabile in "Call of Duty". Animazioni povere, mi spiace, però bei disegni e stile.
Mentre il motivo per cui ho dato un voto alto è principalmente la storia, dignitosamente tamarra e appassionante - è vero, potevano spiegare meglio le entità soprannaturali (sono stato generale), ma bisogna dire che le hanno gestite bene. I personaggi sono tanti e belli, good job! Il protagonista è molto presente e non sembra fotocopiato, aggiungo che il concetto di famiglia è stato approfondito bene con i personaggi.
Dopo tutti i difetti dell'opera il voto resta alto, perché è stato un viaggio veramente bello, nonostante la realizzazione di poca qualità. Mi ricorda "Code Geass".


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Fabfab

Episodi visti: 24/24 --- Voto 5
Ho appena visto le due stagioni di questa serie su Netflix senza aver mai letto il manga, quindi non so se manchino dei pezzi importanti nell'adattamento anime: quel che so è che mi sono arrabbiato moltissimo per il potenziale sprecato.
Perché "Seraph of the End" è tecnicamente molto bella, e ha potenzialmente una storia molto interessante e drammatica, di quelle piene di intrighi e morti drammatiche sul genere de "L'attacco dei giganti". Però spreca malamente tutto.

La prima stagione è introduttiva, presenta il protagonista e i suoi comprimari, illustra molto vagamente l'ambientazione, mette le premesse per gli avvenimenti futuri. La seconda stagione gira tutta attorno alla preparazione di un grosso colpo di scena, verso il quale corre in maniera direi assai palese, mettendo da parte tutto il resto, a partire dalla caratterizzazione dei personaggi e della comprensione degli eventi.

Il primo problema di questa serie è il protagonista. Troppo presente, troppo centrale fin da subito, anche quando non c'è davvero ragione perché tutto ruoti attorno a lui, dato che è ancora in via di formazione. Ma è il protagonista, quindi spicca in combattimento su tutti, tutti lo amano e lo seguono anche senza ragioni reali, e così via. Scordatevi una caratterizzazione corale, in questa serie ci sono il protagonista, il suo amichetto biondo (altrettanto insopportabile), e il resto è contorno. Tra l'altro la sua filosofia ruota in teoria attorno al concetto di famiglia: farebbe di tutto per la famiglia, non vuole che più nessuno muoia davanti ai suoi occhi, lo ribadisce continuamente, spesso a sproposito, perché in realtà della sua vecchia famiglia a lui importa palesemente solo di Mika (il biondo), e della nuova i confini mutano continuamente. A volte pare considerare famiglia anche gli altri soldati come lui, ma, quando questi fanno morti atroci, alla fine non sembra importargliene nulla, quindi evidentemente per lui la famiglia sono solo i quattro tizi che lo seguono fedelmente come cagnolini, che nella seconda stagione non hanno più un minuto loro dedicato.

La trama è confusissima. La premessa iniziale dovrebbe essere un mondo in cui un virus ha ucciso tutti gli adulti, la civiltà è alla rovina e i vampiri (che non si spiega mai da dove sono usciti, ma non sono la causa del virus) allevano i bambini umani sopravvissuti per avere una scorta perenne di sangue. Già nel secondo episodio scopriamo che non è così, fuori dal covo dei vampiri gli umani ci sono eccome, e non è una resistenza 'sfigata', gli umani vivono in città con scuole e servizi, usano ancora auto, elicotteri e aerei, e hanno formato un esercito che combatte i vampiri. Gli umani vogliono sterminare i vampiri, i vampiri vogliono sterminare gli umani, il perché non si capisce bene, e nel frattempo in giro ci sono anche mostri generici che non si sa da dove vengono, e ben presto si scopre che esistono pure demoni e angeli. Un macello. Tra l'altro, i due schieramenti hanno una sovrabbondanza tale di truppe, che stragi e assalti suicidi sono all'ordine del giorno, e nessuno sembra preoccuparsene o ritenere delle tragedie la perdita di tanti soldati, quindi spopolamento 'un par de balle'.
Dunque, se nella serie in cui dovrebbe risaltare l'elemento drammatico e quello degli intrighi, con svariati personaggi che fanno intuire di avere dei piani misteriosi in evoluzione, alla fine non riesci a sfruttare nulla di tutto questo perché fai troppo casino e metti sempre al centro quel cretino del protagonista, evidentemente un risultato anche solo lontanamente simile alle prime stagioni de "L'attacco dei giganti" te lo scordi. Perché, se devo dispiacermi per la morte di alcuni personaggi, magari dovresti presentarmeli e farmici affezionare un minimo, non buttarli subito al macello, e tra l'altro farli scivolare subito dopo nel dimenticatoio. Perché, se la serie è protagonista-centrica e mette in rilievo solo quello che importa a lui, beh, a lui evidentemente importa solo del biondo e del suo nuovo comandante, raramente ha un accenno di gentilezza verso i suoi quattro camerati (e questo naturalmente basta a far arrossire le ragazze e farle innamorare perdutamente) e basta, il resto è spazzatura di cui si scorda immediatamente. Se non importa a lui, perché dovrebbe importare a me spettatore?

Buona parte della storia verte naturalmente su combattimenti spettacolari a colpi di poteri speciali, ma, neanche a dirlo, pure questi sono resi malissimo. Innanzitutto i personaggi sono fin da subito oltre l'umano, quindi li vediamo falciare senza fatica mostri e fantoccini generici messi lì solo per far minutaggio, quando potrebbero andare direttamente dal boss di turno e basta, e magari dedicare più tempo allo sviluppo dei personaggi. Inoltre spesso gli scontri hanno una sequenza temporale del tutto sballata e insensatamente verbosa, del tipo che, nonostante protagonisti e avversari siano letteralmente uno in faccia all'altro (e sono tizi dotati di super-poteri, quindi super-forti, super-veloci...), capita che senza motivo la battaglia venga messa in pausa, lasciando loro il tempo di parlare e confrontarsi, con i nemici che molto gentilmente durante la battaglia restano in disparte, mentre questi si chiariscono o decidono la tattica. Un momento la squadra è in un corridoio che sta affrontando un avversario fortissimo, il momento dopo si sono ritirati e stanno discutendo la strategia ad un paio di isolati di distanza, il momento dopo sono tornati nel corridoio e l'avversario è ancora lì che gentilmente li ha aspettati... davvero terribile.

Ok, mi sono un po' perso, scusate. Il fatto è che, se ho guardato tutti e ventiquattro gli episodi, è perché tutto sommato le potenzialità le ho intraviste, e ho sempre sperato che la serie svoltasse e diventasse finalmente il prodotto appassionante che poteva essere. Purtroppo non accade mai. La serie vive del rapporto ambiguo tra i due amici d'infanzia (che gioca palesemente sui sottintesi), tra morti che vorrebbe scioccanti per lo spettatore, ma che rende malissimo e con intrighi e colpi di scena che vorrebbe spiazzanti e articolati, ma che risultano solo improbabili quando del tutto insensati. Alla fine, più che la delusione in me ha prevalso l'arrabbiatura.


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xsimo27

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
È molto bello soprattutto dal punto di vista dell'animazione, le battaglie non sempre sono ciò che mi sarei aspettato, ma nel complesso non sono troppo lunghe e quindi riescono comunque a colpirti.
Peccato solo che presenta alcuni buchi di trama e che, a parer mio, la personalità e il carattere dei personaggi non sono sempre dei migliori, anzi a volte hanno anche tratti infantili, soprattutto da parte del protagonista.
Non ci sono particolari colpi di scena, ma direi comunque che è un anime che va visto almeno una volta.


 2
xadrienette

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9,5
Scrivere una recensione su questo anime senza venire influenzata dalle mie preferenze è veramente una missione impossibile, ma cercherò di essere imparziale.

L'anime è ambientato nel 2016: un misterioso virus colpisce il genere umano, riducendo la popolazione mondiale a un decimo. Questo virus, senza sapere tuttora il perché, non colpisce i bambini al di sotto dei tredici anni, e per nostra fortuna - chiaramente - i protagonisti al tempo della catastrofe avevano appena otto anni ed erano già orfani.
Ora non mi dilungo sulla trama iniziale, perché potrete trovarla nella sezione "dettagli" della pagina dedicata all'anime.

Ciò che mi ha colpito molto è che le persone che hanno guardato quest'anime giudicano con molti pregiudizi e sono molto esigenti. Ora, il mio consiglio è... date tempo al tempo. Tutto verrà spiegato al momento giusto, non c'è fretta e state tranquilli: i vampiri che avete visto finora sono tutt'altra cosa di quelli che vi presenteranno qui, e soprattutto non vanno dietro alla Bella di turno!

Personalmente non trovo niente di scontato, la trama è buona ma stesa con lentezza, un errore evitabile.
Parlando di personaggi: alcuni stereotipati, altri no. Devo ammettere che però, nonostante tutto, hanno costruito un buon profilo su ognuno. Non sono piatti e a volte sorprendono. Tra i miei preferiti ho sicuramente Mikaela Hyakuya, tutto dolce e carino all'inizio dell'opera, uno spacca-c**i dall'episodio 3 in poi.
Al secondo posto ho sicuramente il "sembro stupido ma in realtà ho una mente malvagia" Ferid Bathory, vampiro dalla dubbia sessualità a volte, ma che adoro con tutta me stessa. Riesce a suscitare inquietudine fra i personaggi, perché appunto non si capisce mai a cosa stia pensando, lasciando tutti col fiato sospeso. Apprezzo anche gli altri personaggi, anche se il protagonista alle volte lo trovo troppo ossessionato dai suoi obbiettivi, il che è una cosa positiva, ma fino a un certo punto.
Il finale della prima parte di stagione lascia dubbiosi sul continuare o meno: vi consiglio di farlo. Andando avanti, troverete piano piano le risposte che state cercando. L'amore fraterno che coinvolge Yuuichiro e Mikaela mi ha sempre molto spiazzata e fatto morire dalla dolcezza, tanto che verso il finale ho cominciato a 'shippare' molto di più loro che il protagonista con Shinoa. Proprio per questo la loro relazione tutt'oggi viene fraintesa da tutti, e, per sapere meglio come andrà a finire, starò incollata al manga fino a quando leggerò “...e vissero tutti felici e contenti”.

Tutto si conclude con un finale aperto ma veramente sensazionale, che incita a una terza parte della storia che, con tutta la probabilità, ci sarà.

Che dire? I disegni sono stupendi, soprattutto quelli dei luoghi. Purtroppo l'animazione, appena varcata la metà stagione - in tutte e due le parti - è andata a farsi benedire insieme a Guren, dando parecchio fastidio (trash puro tra gli episodi 8 e 11).
Per quanto riguarda il scomparto sonoro, Hiroyuki ha fatto un lavoro stupendo: “X.U” e “scaPEGoat” sono spettacolari, le voterei come migliore opening e migliore ending tutta la vita. Degno di nota è anche il brano “108”, che si può sentire nei punti salienti e più emozionanti dell'anime. “Two Souls Towards The Truth” dà un impatto minore rispetto a “X.U”, e la vedo meno adatta ad essere la opening di un arco così importante della storia. La ending al contrario è molto bella ed emoziona.

Facendo un resoconto di tutto, mi sono accorta di non aver fatto grandi spoiler, cosa positiva per gli utenti. In conclusione, “Owari no Seraph” è un buonissimo anime: fantastici personaggi, buona animazione, disegni stupendi, fenomenale il reparto sonoro.


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Nanaishi

Episodi visti: 12/24 --- Voto 10
Un anime stupendo, uno dei pochi che mi abbiano preso davvero.
La trama è solida, ben strutturata, e per me è originale. Inoltre ci sono anche delle parti un po' comiche e altre che davvero ti immergono nella situazione dei personaggi. Però sembra come un'introduzione alla seconda stagione.
La grafica è bellissima, come le musiche. L'opening e l'ending sono come una droga per me!
Perché c'è questo 6 in questo anime non si sa...


 2
alex di gemini

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
In un mondo decimato da una non meglio specificata epidemia che ha lasciato in vita quasi solo i minori di tredici anni, i vampiri, che dopo millenni di vita nascosta possono finalmente ottenere il controllo del mondo, catturano i bambini per usarli come fonti di sangue. Yu, Mikael e i loro compagni sono alcuni di questi bambini che, in seguito a un fallito tentativo di fuga, vengono tutti uccisi, salvo Yu, che, ottenuta la libertà, decide di dedicarsi allo sterminio dei vampiri. E' stato infatti salvato dall'esercito imperiale di liberazione, che tenacemente lotta per difendere il Giappone ancora in libertà.
Su queste premesse si basa "Owari no Seraph". Nella prima stagione vedremo la crescita di Yu da testa calda isolata a membro di una squadra speciale che alla fine diventerà la sua nuova famiglia. Tra combattimenti, addestramenti e sfide varie, la prima stagione proseguirà intensamente, ma, allo stesso tempo, liscia, poiché i pezzi verranno messi sulla scacchiera, lasciando lo spettatore sempre in attesa di rivelazioni che non ci saranno. Tutto ciò renderà la serie non a sé stante, ma una semplice introduzione alla seconda. I personaggi sono psicologicamente ben descritti, soprattutto Yu e la caposquadra Shinoa, nanetta tutto pepe. Buone anche le varie scene da commedia scolastico-adolescenziale. Per non parlare dei vampiri, dotati di un fascino e di una crudeltà particolari.
La grafica è buona, regia, sigle e musiche buone ma non eccelse.
La storia, col suo misto di guerra, vampiri e commedia adolescenziale si rivela accattivante, ma lascia lo spettatore con un forte senso di attesa per il futuro, ma anche di vuoto, per la mancanza di quel non so che.

Voto: 6.5

Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 13 all'episodio 24. Potrebbe contenere spoiler

Eccoci giunti finalmente al secondo attesissimo capitolo di "Owari no Seraph".
La guerra ha raggiunto il suo culmine ed entrambe le fazioni stanno preparando l'attacco finale e definitivo. Ci si aspetterebbe chissà quale e quanta azione, invece, anche se all'apparenza succedono molte cose, di fatto accade ben poco, almeno fino agli ultimi episodi.

Ma andiamo con ordine. Per gli umani l'unica speranza è data dal successo di un non meglio specificato esperimento, di cui Yu sarà l'elemento cardine. Ma gli alti comandi sono divisi al loro interno tra due fazioni, e per il gruppo di Yu non sarà affatto facile decidere di chi fidarsi. Ma i vampiri non sono messi meglio, divisi tra il gruppo di Bathory e quello di Krul. Giunti all'appassionante battaglia finale a Nagoya che occuperà la seconda metà della serie, comunque, solo pochi nodi verranno chiariti e molte domande resteranno in testa allo spettatore. La battaglia sarà davvero appassionante e gli ultimi due episodi al cardiopalma. Ma il senso di delusione per non aver capito granché dei piani di alleati e avversari resterà. Anzi, non si capirà nemmeno chi siano i buoni e i cattivi, dato che, nel nome della salvezza del mondo o della sua riconquista, saranno proprio gli umani a raggiungere una crudeltà agghiacciante persino agli occhi degli stessi vampiri.

"Owari no Seraph" non è altro che una sorta di secondo "Full Metal Alchemist"? In un certo senso lo è, con tutti gli intrighi politici e gli esperimenti scientifici, ma non ha l'originalità del predecessore. Riesce a contenere in sé molti elementi disparati e ad amalgamarli bene, il che non è poco, ma non riesce a raggiungere l'originalità che ci si aspetterebbe. Con il finale troppo aperto, poi, il pubblico è giocoforza costretto ad attendere la terza stagione. Buona la caratterizzazione dei personaggi, ma nessuno riesce veramente a spaccare il video, salvo quella canaglia del vampiro Bathory.
La grafica è buona, regia, sigle e musiche buone ma non eccelse.
Una serie buona, per certi versi anche meglio della precedente, ma che avrebbe potuto sicuramente dare di più. Il sette è comunque meritato.

Utente61722

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Utente61722

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Attenzione: la seguente recensione analizza la parte di storia che va dall'episodio 13 all'episodio 24. Potrebbe contenere spoiler

Rispetto alla prima stagione (che già di per sé non era affatto male) la seconda stagione di "Owari no Seraph" è decisamente spanne sopra. Ci sono state varie migliorie che mi hanno costretto a dare un voto decisamente alto (per una serie che pensavo fosse molto banale).
Per prima cosa, la storia della seconda stagione è molto meno lenta nella narrazione rispetto alla prima, meno dialoghi (spesso fin troppo lunghi) e molte più battaglie, che erano e restano uno dei pregi di questa serie. Vediamo maggiore introspezione nel personaggio di Mika e nella sua relazione con Yuu, come anche nella relazione tra Guren e Shinya; abbiamo spiegazioni sui caratteri e le motivazioni dei personaggi, che ce li faranno apprezzare di più. Come nella prima stagione già si intuiva, viene mostrato sin da subito il vero volto dell'Esercito Giapponese, con vari intrighi svelati e allo stesso tempo colpi di scena. Il personaggio di Yuu rimane abbastanza stereotipato, ma viene fatto maturare leggermente di più rispetto alla prima stagione (rendendolo più sopportabile).

Dal punto di vista di trama e personaggi, insomma, c'è stato un notevole miglioramento.
Dal punto di vista tecnico, i disegni e le animazioni sono buoni come la prima stagione; migliorata anche la regia e le soundtrack.

Questa seconda stagione mi ha veramente stupito, migliorando la qualità di tutta la serie episodio per episodio.
Spero che questa qualità non venga persa con la terza stagione (sperando che ci sia)!


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Mrs.Trancy

Episodi visti: 12/24 --- Voto 7
Cosa? La media delle valutazioni di questo anime non arriva nemmeno a 7? Dico, ma state scherzando?
Sono leggermente sconvolta da ciò che ho visto. Io ho guardato quest'anime nove/dieci mesi fa, e l'ho trovato semplicemente meraviglioso. I disegni sono bellissimi, almeno rispecchiano quasi perfettamente ciò che è il mio stile: non sono i disegni più belli che io abbia mai visto, ma sono assolutamente stupendi. Non riesco a capire come un anime così ben fatto possa essere sminuito in tal modo. Io non voglio insultare coloro che l'hanno recensito negativamente, perché il giudizio è soggettivo, ovviamente, ma non sono per niente d'accordo. Quest'anime merita tantissimo. La trama è molto bella e ben intrecciata, i personaggi sono ben presentati insieme al loro passato che viene riscoperto in seguito, durante il corso degli episodi. È ricco di azione e colpi di scena, non ci di può staccare un attimo che ci si perde qualcosa che magari era essenziale per capire il seguito.
Davvero credo che sia un anime meritevole, qualcosa che un otaku deve necessariamente guardare!


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Eversor

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Attenzione: la seguente recensione analizza la parte di storia che va dall'episodio 13 all'episodio 24. Potrebbe contenere spoiler

Dopo la prima stagione, che mi aveva lasciato piuttosto soddisfatto, sebbene non estasiato, ecco che torna “Owari no Seraph”, riprendendo la storia laddove era stata interrotta. Vampiri e uomini sono nel bel mezzo di una guerra spietata, aggiungiamo a tutto ciò una “commovente” storia di due fratelli separati da piccoli e ritrovatisi dopo anni su campi opposti... ecco che la serie incomincia a prendere una propria conformazione.
Anche questa volta sono solamente dodici le puntate a disposizione, per una serie ricca d’azione e combattimenti, in cui demoni, maghi e via dicendo si scontrano all’ultimo sangue. Un anime che alterna momenti rilassanti e divertenti ad attimi di pura adrenalina. Una bella commedia farcisce il tutto, aggiungendo quel pizzico di sentimentalismo che non fa mai male.

Yuuichirou Hyakuya, l’eroe di questa storia, è riuscito a ottenere il potere che desiderava per sterminare tutta la razza dei vampiri che, in tenera età, l’aveva imprigionato in una sorta di città-prigione, lui e i suoi compagni. Nel tentativo di fuggire, erano stati tutti sterminati, tranne lui. Unico sopravvissuto, riesce a rimanere vivo grazie all’aiuto di Guren Ichinose, che lo porterà con sé nell’esercito. Yuuichirou non demorde e, pian piano, entrerà a far parte di un gruppo scelto nello sterminio dei vampiri, una squadra alle prime armi, ma comunque intenzionata a non farsi uccidere.
Tutto bene, insomma? Non proprio, visto che, come si scoprirà al termine della prima serie, Mikaela Hyakuya, suo fratello adottivo, era in realtà riuscito a scampare alla morte nefasta. Il commovente incontro viene però guastato da un piccolo particolare: Mikaela è diventato un vampiro. Cosa farà ora Yuuichirou? Riuscirà a convivere con questa rivelazione sconvolgente? Oppure si abbandonerà all’oscuro potere che pare contenere al suo interno per chissà quale strana ragione?

Rispetto alla prima stagione, un difetto di quest’ultima è forse quello di essere fin troppo lenta. Succede veramente poco, a conti fatti, e i tempi si dilungano in maniera, alle volte, estenuante. Tuttavia non si può considerare la trama di fondo deludente; i vari protagonisti, che già ci erano stati presentati nella prima stagione, continuano la loro crescita, soprattutto sotto un piano introspettivo. Devono affrontare problemi all’apparenza insormontabili; dunque è necessario rafforzare i legami interni e consolidare le proprie convinzioni.
Tra tutti spiccano certamente Yuuichirou e la simpatica e strafottente Shinoa Hiragi. Una coppia molto interessante, che, di fatto, non ha ancora mostrato veri e propri sviluppi sentimentali, sebbene questi siano più che scontati e annunciati. Il primo pare quasi sempre impassibile, ma, quando il pericolo coinvolge i suoi amici e parenti, si trasforma in una sorta di demone (parlando più o meno metaforicamente). Anche la giovane Hiragi ha un caratterino tutto particolare, capace di farla apparire continuamente dietro la figura fin troppo esorbitante del protagonista.
Mikaela, almeno per quel che mi riguarda, colpisce di meno. La sua situazione è quasi “classica”, anche se risulta interessante questa riproposizione, tipica della filosofia orientale, in cui nessuno è veramente buono e nessuno è veramente cattivo. Il protagonista, apparentemente lindo e candido, nasconde una presenza oscura dentro di lui; mentre Mikaela, ormai demone, è in realtà dolce e affettuoso come in passato (più o meno).

La grafica mi era piaciuta nella prima stagione e non può che piacermi anche adesso. Toni sfumati e sfondi che danno all’intero scenario un caratteristico effetto pastello. Il tutto accompagnato da ritmi blandi e cadenzati, che si accendono improvvisamente durante gli scontri.
Tutto ciò è associato ovviamente all’ottimo impianto audio, che imprime all’anime una carica in più.
La regia poteva rendere meglio, ma, in fin dei conti, non ha deluso.

Il finale è, sinceramente, ad effetto. Non me l’aspettavo. Rimane ancora aperto, e la situazione è tutt’altro che conclusa. Tuttavia mi sarei atteso qualcosa di più vago, come nella prima serie. Invece, nell’ultima puntata, la vicenda pone un bel “punto e a capo” a tutta la storia.
In un solo episodio succede il finimondo, lasciando lo spettatore semplicemente basito. L’andamento blando, sopra detto, va a farsi benedire, esplodendo in una carica di energia più o meno controllata. Forse alcuni dettagli potevano essere risolti in maniera più dettagliata, ma, in tal caso, non ci sarebbe stato un finale del genere.
E ora vediamo, se mai ce ne sarà l’occasione, come si evolverà la storia...

Voto finale: 8 meno meno


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chomp96v2

Episodi visti: 12/24 --- Voto 6
"Owari no Seraph" è una serie della primavera 2015 licenziata da VVVVID, composta di dodici episodi. La serie dal canto mio partiva con ottime premesse, rafforzate da un primo episodio ottimo, che rimarrà il migliore della serie. La storia parla di un mondo in cui i vampiri sono contro gli umani, che vengono sfruttati da questi ultimi come cibo; avremo una malattia che ucciderà tutti gli umani sopra una certa età, dieci-dodici anni, e i vampiri che useranno i bambini come bestiame. Nel primo episodio facciamo la conoscenza dei protagonisti Yuu e Mikaela, e altri bambini che insieme formano una famiglia che, a causa di un avvenimento, verrà sterminata dai vampiri; l'unico a salvarsi è Yuu, che scappa nel mondo esterno dove verrà preso in custodia da altri umani, e dove si unirà a un corpo militare per combattere i vampiri.

Da questo punto in poi iniziano i problemi: la serie è caratterizzata da una lentezza disarmante con alcuni episodi, se non la maggior parte, con venti minuti di dialoghi fini a sé stessi; un altro aspetto che ho trovato poco felice è il rapporto Yuu/Mikaela, che in alcune scene è al limite dello yaoi, che stona molto nel contesto della vicenda.
La serie ha anche lati positivi, tra i quali la componente tecnica. La grafica è curata dallo studio de "L'attacco dei giganti", con animazioni fluide durante i (rari) scontri e una colonna sonora ottima, che è il punto di forza della serie.

Nel complesso a mio avviso è una serie sufficiente, ma gestita meglio sarebbe stata molto migliore. La consiglio a chi è in cerca di una serie con una buona parte tecnica e una discreta trama, ma si prepari a una lentezza davvero eccessiva che ne mina la godibilità.


 2
David_JP

Episodi visti: 12/24 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

"Seraph of the End" è una serie anime del 2015 prodotta da Wit studio, ovvero lo stesso studio de "L'attacco dei giganti".

La storia parte con un virus che decima la popolazione terrestre, uccidendo chiunque abbia più di tredici anni. Subito dopo la Terra viene invasa dai vampiri, che riusciranno a controllare l'intero pianeta, usando gli umani esclusivamente come fonte di nutrizione. I protagonisti Yūichirō e Mikaela sono due bambini rimasti orfani, che vengono catturati e finiscono in una prigione dei vampiri, dove tutti i bambini devono cedere il loro sangue ai nuovi padroni del pianeta. Oltre ai nostri due protagonisti, abbiamo anche tutti gli altri bambini dell'orfanotrofio, che, in un secondo momento, quando tutti insieme decidono di evadere dalla prigione, vengono fermati all'uscita da Ferid, il settimo vampiro progenitore, che li uccide tutti tranne uno, ovvero il nostro protagonista Yu. Fuggendo dalla città, Yu si rende conto che in realtà l'umanità non si era estinta come lui credeva, anzi ha una unità di sterminio-vampiri che si occupa ovviamente di cacciare i succhiasangue dalla Terra. Naturalmente lo scopo di Yu sarà sterminare i vampiri. Più avanti nella storia conoscerà i suoi compagni di squadra e riuscirà ad ottenere il suo Armamento Maledetto, ovvero un armamento che ha un demone al suo interno che quadruplica la potenza dell'arma (anche se, abusando di questo potere, il soldato stesso può trasformarsi in un demone). Verso la fine della serie si verrà a sapere che Mikaela è riuscito a sopravvivere, però non è più un umano, bensì un vampiro.

Nonostante la trama possa sembrare già vista e rivista, vi assicuro che è una storia originale (anche grazie agli intrighi politici che scopriremo nel finale della prima serie, e più specificamente nella seconda). Chiunque vi dica che la storia è noiosa e senza senso senza un motivo specifico è probabilmente rimasto traumatizzato da "Twilight", perdendo il senno. Detto questo, anche se non posso dire troppe cose sulla storia altrimenti tolgo il piacere di vederlo, vi posso assicurare che ci sono numerose cose nella trama che vi faranno rimanere incollati allo schermo per scoprire la verità sui protagonisti e sulla fine dell'umanità.

Punto di forza della serie è senza dubbio la colonna sonora composta da Hiroyuki Sawano in collaborazione con Takafumi Wada, Asami Tachibana e Megumi Shiraishi, assolutamente epica, che vi farà emozionare e che riesce a sottolineare i momenti più drammatici dell'intera serie. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e ci saranno alcuni momenti che, grazie all'ottimo lavoro dei doppiatori e agli ottimi dialoghi, vi strapperanno più di qualche risata. Il comparto grafico è ottimo e, nonostante molte persone abbiano criticato gli sfondi 'in bassa definizione', vi accorgerete che in realtà sono fatti apposta per trasmettere un leggero senso di inquietudine allo spettatore.

In sostanza, è una serie che, credo, chiunque apprezzi gli anime debba vedere, e personalmente uno degli anime drammatici da me più amati in assoluto.


 1
Nox

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6,5
"Owari no Seraph" è un anime di dodici episodi andato in onda da aprile a giugno 2015.

La storia è ambientata in una realtà distopica, dove è in corso una guerra fra umani e vampiri.
Questi ultimi rapiscono i bambini portandoli nella loro città sotterranea, per poter prelevare loro il sangue e avere continue riserve a disposizione, trattandoli, dunque, alla stregua di bestiame.
Protagonisti sono Yu e Michaela, che vengono appunto rapiti dai vampiri, insieme ai loro fratelli adottivi, dall'orfanotrofio dove vivevano. Passano alcuni anni e la famiglia decide di fuggire dal giogo dei loro oppressori. Durante la fuga, però, vengono intercettati e l'unico a sopravvivere è Yu, che riesce a raggiungere la superficie. Qui incontra Guren Ichinose, colonnello dell'Esercito Demoniaco Imperiale Giapponese, che lo prende con sé per addestralo e farlo diventare un soldato. Dopo un altro salto temporale, Yu è un adolescente arrabbiato e desideroso di vendetta. Egoista e non cooperativo, Yu non riesce a trovare il suo posto nel mondo e nell'esercito. In seguito a una serie di circostanze, verrà sottoposto alla cerimonia del contratto, che gli permetterà di ottenere un'arma demoniaca, l'unica in grado di uccidere i vampiri. Formerà, quindi, una squadra di cinque elementi con due ragazze (Shinoa Hiragi e Mitsuba Sangu) e due ragazzi (Yuichi Saotome e Shiho Kimizuki), ognuno dei quali si porta dietro i propri traumi personali e cicatrici.
L'anime entra, quindi, nel vivo. Inizia la guerra contro i vampiri, che hanno trasformato Mika in uno di loro. I due ragazzi si rincontrano sul campo di battaglia su fronti opposti, ognuno desideroso di salvare l'altro da quello che crede sia il nemico.

A mio parere, il principale punto di forza di "Owari no Seraph" è la caratterizzazione della realtà in cui è ambientata la storia. I vampiri vengono presentati come creature sensuali, potenti, arroganti, incuranti dei deboli umani, considerati bestiame da cui raccogliere sangue. Come si può, dunque, sopravvivere in un mondo del genere, sull'orlo del collasso? La risposta alla disperazione degli uomini arriva sotto forma di un'altra creatura oscura, i demoni, che si nutrono di desiderio e delle emozioni umani. Per poter sconfiggere i mostri è necessario divenire mostri in prima persona.

Per quanto si siano applicati per rendere credibile questo universo, dandogli solide basi, lo stesso tipo di lavoro non è stato fatto per i personaggi, la cui caratterizzazione è davvero debole e poco convincente.
Mika non ha una propria dimensione al di fuori di Yu. E' ossessionato dal ragazzo che considera un fratello e per tutta la serie non fa che concentrarsi su di lui, non permettendoci dunque di conoscere il vero Mika.
Dall'altro canto, Yu era un orfano che aveva perso i genitori; dopo essere stato accolto nell'orfanotrofio, ricomincia ad amare, solo per vedere la sua nuova famiglia portatagli via sotto gli occhi, senza che lui possa fare nulla. Decide dunque di chiudersi in sé stesso, giurando vendetta contro i vampiri che gli hanno tolto tutto, facendone la sua ragione di vita. La sua brama di sangue lo acceca di fronte ai pericoli per sé stesso e per gli altri. Anche quando sembra ci sia un minimo di crescita e di cambiamento, Yu ricade nei vecchi schemi.

Per concludere, "Owari no Seraph" mi è certamente piaciuto; le scene di combattimento, per esempio, sono ben realizzate sia a livello di grafica che di svolgimento, ma non posso dire che questo anime sia riuscito a coinvolgermi completamente, data la superficialità nella resa dei personaggi. Inoltre, molte domande restano senza risposta, che si spera venga fornita nella seconda stagione.

Riassumendolo in una frase o meno: un anime, le cui grandi potenzialità non vengono completamente sviluppate.

Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 13 all'episodio 24. Potrebbe contenere spoiler

Inizierò col dire che avevo alte aspettative per questa seconda stagione di "Owari no Seraph" e che, per questa ragione, la mia delusione è stata ancora più grande.
Le vicende riprendono esattamente da dove erano state lasciate alla fine della prima stagione: Yu si risveglia dal coma e promette di salvare Mika, che, dal canto suo, non ha mai smesso di pensare al fratello adottivo. A questo punto, tutta la serie è una preparazione per le ultime puntate, cioè per la battaglia di Nagoya.

Comincerò parlando degli aspetti positivi.
Prima di tutto, ci sono approfondimenti sul passato dei diversi personaggi già dal primo episodio. Scopriamo qualcosa in più del passato di Guren e di quello di Shinoa, e di come siano collegati fra loro.
Vengono mostrate le dinamiche interne e i giochi di potere non solo all'interno della società dei vampiri, ma anche fra i ranghi dell'esercito. Vengono, inoltre, introdotti nuovi personaggi da entrambi i fronti. In primis, Kureto Hiragi, generale dell'Esercito Demoniaco Imperiale, che, da piccolo, deve aver guardato troppe volte "Il Mignolo e il Prof", perché alla domanda "Che cosa facciamo stasera Kureto-sama?" lui, pronto, risponde: "Cercare di conquistare il mondo!". Viva l'originalità!
I ragazzi ottengono nuovi poteri dai loro demoni, uno facendoci psicoterapia insieme, l'altro con un'estrema manifestazione di masochismo, e l'ultimo semplicemente chiedendo "Vuoi essere mio amico?" Capito? Come all'asilo, stessa cosa.

Parliamo, ora, di quello che non mi è piaciuto.
Per me, il punto debole di questa serie era e rimane la caratterizzazione dei personaggi. Yu vuole essere un personaggio complesso con tutti i suoi traumi, il suo ossessivo desiderio di proteggere tutti, ma, in realtà, semplicemente, non è coerente con sé stesso. Prima è sì poi è no, prima è destra poi sinistra. Sembra schizofrenico. Dice che farà una cosa (tipo seguire gli ordini), per poi fare esattamente l'opposto. Si potrebbe dire che è ossessionato dall'ossessione, prima era la vendetta, ora è la famiglia.
Passiamo all'altra metà, cioè il bel vampiro. Onestamente, Mika non si sopporta. E' tutto un "Yu-chan di qua", "Yu-chan di là", tutta la sua vita ruota intorno a Yu-chan, sembra la sua appendice, non si capisce il senso dell'esistenza di questo personaggio, che, secondo me, aveva delle potenzialità enormi.
Ma anche sul team si potrebbe dire molto. Prima vengono umiliati, data la loro inesperienza e assenza di gioco di squadra, e ci sta, è normale. Nella puntata successiva, cioè dopo un gap temporale di un giorno e mezzo, sono il team migliore di tutti, distinguendosi in combattimenti che mancano completamente di poesia e di passione. E allora non si può, questi migliorano letteralmente di minuto e minuto. Le dinamiche della storia sono semplicemente troppo poco credibili.

La mia conclusione è che non siano riusciti a gestire bene i ventiquattro episodi. La prima stagione era scandita da un ritmo molto più serrato, questa è stata molto più lenta e riflessiva (di solito avviene il contrario). Non viene lasciato spazio ai personaggi per potersi evolvere e migliorare, rimanendo dunque perennemente incoerenti con sé stessi. Tutti hanno piani segreti, ma nessuno ci viene svelato, né quello di Guren, né di Hiragi, né di Krul. Poiché i diversi nodi non vengono sciolti, il perché delle azioni dei personaggi rimane sconosciuto. Inoltre, la poca attenzione data alla psicologia dei personaggi e alle ragioni delle loro azioni non mi ha permesso di legarmi a nessuno di loro, sperando a un certo punto nella vittoria dei vampiri, che almeno ci avrebbero salvato da quelle lagne umane che sono i protagonisti.

Riassumendolo in una frase o meno: ancora una volta le potenzialità della storia non vengono sfruttate, molti aspetti non vengono approfonditi, in particolare i personaggi mancano di tridimensionalità.

Neni

 5
Neni

Episodi visti: 12/24 --- Voto 6
Dare un voto a questo anime è molto difficile. E' una serie controversa e che va analizzata da diversi punti di vista. Mi spiego meglio.

Ovviamente iniziamo con la trama: in un momento non specificato della storia una misteriosa epidemia colpisce l'umanità riducendola a un misero decimo, di cui la maggior parte bambini sotto i tredici anni. Infatti questi sono per qualche ragione immuni al virus. In questo momento di debolezza della razza umana, altre creature oscure ne approfittano per riprendere il proprio posto sulla Terra. I nuovi padroni del mondo sono i vampiri, che radunando gli orfani sparsi per il Giappone, li imprigionano nelle loro basi, usandoli come "serbatoi" di sangue per cibarsene.
I due protagonisti della storia sono proprio due orfani: Yuichiro e Mikaela Hyakuya. Grazie a un piano ideato da Mika, Yu e i suoi fratelli di orfanotrofio tentano la fuga dalla base vampira, ma qualcosa va storto e vengono uccisi tutti tranne Yu, il quale riesce a sfuggire ai vampiri e a tornare sulla superficie. Qui viene salvato da Guren Ichinose, tenente colonnello del così chiamato "Esercito Demoniaco Imperiale Giapponese", un organo militare che si avvale di armi speciali per combattere i vampiri con l'intento di liberare l'umanità. Da qui inizia il percorso di formazione di Yuichiro, che in quattro anni riuscirà ad entrare nell'esercito e successivamente nella sua fazione speciale, la "Compagnia Demoniaca della Luna". Animato da un forte sentimento di vendetta e di odio verso i vampiri che hanno distrutto la sua famiglia, Yu si lancerà in numerosi scontri e battaglie a fianco dei suoi nuovi compagni di squadra. Ma qualcosa in lui non va. C'è qualcosa dentro il suo corpo che durante una battaglia gli fa perdere il controllo e lo porta ad attaccare i suoi amici. Cosa sia questa cosa non si sa, e non si scoprirà fino alla seconda saga (che non tratterò qui).

Insomma, una trama abbastanza semplice, che richiama il più classico e amato dei temi: umani buoni contro vampiri cattivi, nell'ennesima lotta per la supremazia.
Eppure non è così semplice. Perché in "Owari no Seraph" non tutti gli umani sono buoni, e non tutti i vampiri sono cattivi. C'è una sottile cortina su entrambe le entità, che non rende chiare le intenzioni dei personaggi, da che parte stanno, di chi fidarsi davvero.
La regia ha giocato molto su questa ambivalenza e anche abbastanza spudoratamente, tanto che sono i personaggi stessi a non essere sicuri delle loro posizioni e di chi hanno di fronte.

Ho letto diverse recensioni in cui veniva banalizzata la trama di questo anime, ma personalmente non la trovo banale. Certo, molto semplice e semplicistica, probabilmente già sentita qui e là, ma banale mi sembra eccessivo.

I punti deboli sono ben altri. Per esempio la caratterizzazione dei personaggi.
Yuichiro è il classico tipo accecato dall'odio, dalla smania di vendetta, la testa calda che pensa di essere in grado di cavarsela meglio da solo, insolente e scorbutico. Con l'avanzare degli episodi sembra maturare e diventare più mansueto, e qualcuno ha pensato di vedere questo cambiamento come una crescita del personaggio, ma non è forse un cliché anche questo? Quanti personaggi come Yu abbiamo visto in giro? Infiniti. Rimane un personaggio fortemente stereotipato.
Come anche i suoi compagni di squadra: il tizio antipatico e forte, ma che nasconde un cuore dolce, il tizio debole e timido che rivela avere una grande forza d'animo, la tizia che sembra sempre fare l'idiota ma che in realtà nasconde un grande senso di serietà, la tizia con l'ira facile ma che lo fa perché le è successo qualcosa in passato.
Gli unici due personaggi che si salvano davvero sono Mika e Ferid: due personaggi che usano la testa, ma che non sono i classici cervelloni, sono furbi ed entrambi hanno le idee chiare su cosa hanno in mente, senza lasciar trapelare nulla allo spettatore.

Un altro passo difficile da affrontare in questo anime è il nonsense. A volte spuntano delle scene, che per carità sono dirette bene, ma di cui sinceramente non si capisce l'utilità. Alcuni gesti, alcune scelte, alcune battaglie. Così, random. Giusto per aumentare la già abbondante azione della serie.

D'altro canto questo anime ha anche i suoi punti di forza.
Innanzitutto la grafica (più quella delle ambientazioni che dei personaggi, in realtà) e le animazioni degne della casa che ha prodotto anche "Shingeki no Kyojin". La fluidità delle battaglie aumenta il coinvolgimento dello spettatore, ed è un balsamo per gli occhi. Scene spettacolari e intrise di azione. Nulla viene lasciato al caso, nemmeno la manina che Ferid dondola camminando nella opening!

E poi... le musiche: stupende, spettacolari, solenni, coinvolgenti. Cosa altro aspettarsi dal genio compositore di Hiroyuki Sawano? Orchestra pura per rapire lo spettatore e coinvolgerlo emotivamente nelle scene. L'alta qualità musicale viene mantenuta anche nella opening, che personalmente adoro. Finalmente una opening diversa, inglese, anche questa di Sawano (e si sente!): perfettamente accompagnata dalla parte video, ti resta letteralmente in testa.

Alla fine della storia il mio voto è un 6, perché, nonostante i lati positivi, un personaggio principale trattato sciattamente unito a una trama così semplice non può che abbassare la qualità del prodotto. Purtroppo.
In fin dei conti, resta una buona serie che vale la pena di vedere!


 2
Hatake Rufy

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
"Owari no Seraph" è un anime con una trama fin troppo semplice e scontata: umani contro vampiri, la lotta per la dominazione della specie. Per essere uno degli ultimi anime in circolazione, mi aspettavo di meglio, ma comunque tutto si può dire ma non che è un cattivo prodotto.
La trama vede l'umanità venire colpita da un virus, che causa molte vittime tra la popolazione, e i vampiri ne approfittano attaccando gli umani e autoproclamandosi specie dominante sul pianeta. I protagonisti sono due ragazzini, Yūichirō e Mikaela, che si amano come fratelli, entrambi vittime dei vampiri, e sono costretti da essi a vivere come bestiame sotto la loro guardia, insieme a tantissimi altri superstiti. Un giorno pianificano un'evasione dalla loro prigionia, ma dei bambini sono troppo deboli per competere con i vampiri, e molti amici loro vengono uccisi, mentre Mikaela si sacrifica per far scappare Yūichirō, che una volta fuori dalla base dei vampiri viene soccorso dai membri dell'esercito demoniaco imperiale giapponese, un esercito appunto di umani superstiti che si allenano per diventare forti a tal punto da fronteggiare i vampiri. Yūichirō sarà ossessionato della vendetta e giura a sé stesso che ucciderà i vampiri per aver distrutto la sua vita e quella della sua famiglia, e dei suoi amici; infatti, dopo quattro anni, il protagonista entrerà a far parte della scuola dell'esercito giapponese, al fine di realizzare i suoi obiettivi. Ma le sorprese non finiscono qui.

"Seraph of the End" è realizzato bene, ma ci sono ancora delle imperfezioni nello svolgimento della serie. Sono dodici puntate che a parer mio sono abbastanza per una trama semplice come questa, ma sembra che fossero troppe per gli sviluppatori; spiegandomi meglio, in queste puntate ho visto troppo poco di quello che la storia ha da offrire. La prima puntata è perfetta, così come le seguenti due, ma poi fino alla fine c'è un prolungamento di fatti inutili che, spremendoli bene, sarebbero avanzate due o tre puntate; in parole povere avrei voluto vedere più cose nuove, togliendo fatti inutili. Ora, parlando di quello che giova alla trama, c'è sicuramente il colpo di scena che tiene impegnata la testa per le ultime tre puntate: drammaticità, rabbia, paura, una serie di cose che ti fanno percepire lo stato d'animo dei protagonisti della serie durante una breve ma incredibile battaglia.

La struttura dei personaggi è accettabile, ma non una novità: il protagonista è il solito tipo determinato e sconsiderato che non sa tenere la bocca chiusa e non ragiona prima di agire, poi ci sono i compagni di squadra, tra cui quello forte ma con un caratteraccio, quello intelligente ma codardo e la tipica ragazza carina e vivace che non sta al posto suo.
Molto curati i disegni e soprattutto gli sfondi, così come il comparto sonoro, che regala momenti di suspense.

Concludendo, "Owari no Seraph" è sicuramente da vedere e da apprezzare, ma questa stagione non placa la sete dello spettatore, e rimanda tutto alla seconda stagione che aspetto di vedere.

Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 13 all'episodio 24. Potrebbe contenere spoiler

Aspettavo da molto tempo di concludere la seconda stagione di "Owari no Seraph", e adesso che l'ho vista ne rimango un po' deluso e un po' meravigliato. La trama prosegue lì dove la prima stagione si è interrotta, ovvero dove Yuuichirou Hyakuya desidera vendicarsi di tutti i vampiri che hanno sterminato la sua famiglia; inizialmente la trama vedeva due eserciti, gli umani contro i vampiri, ora invece si può ben capire che il nemico dell'umanità sta ben più in alto, il serafino della vita. Vi sono coinvolti sia umani che vampiri, quindi difficile capire chi dei due siano i buoni, ma ovviamente la trama si schiera dalla parte degli umani. La trama va ben oltre le aspettative, prendendo una piega inaspettata che cambia nettamente le carte in tavola e stravolgendo completamente l'ideologia della prima stagione; tutto questo mi ha meravigliato e sinceramente grazie a questa stagione ho iniziato ad amare di più quest'anime, ma... c'è sempre qualcosa che ti fa irritare. Parlando da spettatore, ho aspettato un bel po' di tempo di tempo prima di proseguire la storia, e ora ho più domande e dubbi, che risposte. Mi aspettavo più chiarimenti e più avanzamento della trama; è ovvio che dodici puntate sono poche, ma perché dover aspettare, di nuovo, per proseguire una trama che offre più domande del dovuto? Poche verità sono sorte e da spettatore dico che questo aspetto fa calare un giudizio più che positivo.

Concludo questa recensione evidenziando un grandissimo comparto tecnico, ottima grafica, disegni e animazioni, e soprattutto ottimo comparto sonoro: nulla da dire a riguardo, tranne ulteriori elogi. Consiglio vivamente di vedere questa serie anime, possibilmente una volta finita.


 4
npepataecozz

Episodi visti: 12/24 --- Voto 8
Tra tutti gli anime che avevo deciso di visionare in questo periodo, "Owari no Seraph" era forse il titolo che mi attraeva di meno, un po' per i giudizi altalenanti che avevo letto in giro e un po' perché la sua trama mi sembrava un po' troppo campata per aria. E invece, a riprova del mio grande fiuto nella ricerca di prodotti in grado di attirare il mio interesse, mentre quegli anime in cui riponevo grandi aspettative sono stati tutti droppati dopo qualche episodio, "Owari no Seraph" è stato terminato con grande soddisfazione in un paio di giorni.
Devo dire, in verità, che le mie perplessità iniziali sulla trama non si sono rivelate del tutto infondate; però, nonostante qualche evidentissimo buco iniziale di cui sarebbe opportuno occuparsi, la narrazione risulta fluida e avvincente, e piacerà a quella tipologia di spettatore (a cui mi iscrivo anch'io) che preferisce un po' più di approfondimento sulle personalità dei vari personaggi piuttosto che scontri all'ultimo sangue già dal secondo episodio.

Un accenno alla trama: a causa di un virus sconosciuto che colpisce le persone con un età superiore ai tredici anni, la civiltà umana subisce un improvviso declino. Di questa situazione approfitteranno i vampiri, che si imporranno come razza dominante sul pianeta e raccoglieranno i giovani sopravvissuti per farne animali da allevamento da cui, come vuole la tradizione, essi ricaveranno il sangue necessario al loro sostentamento. Tra i bambini scampati alla catastrofe ci sono anche Yu, Mika e i loro compagni d'orfanotrofio; durante un tentativo di fuga, però, verranno tutti uccisi dai vampiri ad eccezione di Yu, che invece riuscirà a scappare e farà della vendetta la sua unica ragione di vita.

La trama, come si può vedere, non è di quelle più attraenti, anche perché da subito fa porre allo spettatore alcune domande che, almeno in questa prima stagione, non troveranno risposta: "Da cosa ha avuto origine questo strano virus? Perché non colpisce i bambini sotto i tredici anni? Da dove arrivano i vampiri? Se sono sempre stati così forti, perché aspettare l'arrivo di una calamità naturale e non impossessarsi invece del pianeta con le proprie forze? Da dove vengono fuori i mostri che invadono le strade della città?"
E' chiaro che, data l'importanza delle questioni poste, o si accetta lo stato delle cose come un dato di fatto o si spegne la TV e ci si dedica ad altro. Personalmente ho deciso di continuarne la visione, magari nella speranza che col tempo almeno qualcuno dei quesiti proposti trovi risposta; devo dire di non essermi pentito della scelta, in quanto, se le origini di questa storia, almeno per ora, resteranno ignote, per il resto la sceneggiatura ha completamente soddisfatto le mie aspettative. Le vicende narrate sono intriganti e appassionanti, con colpi di scena di ottima fattura; ma il punto forte di "Owari no Seraph" sono senza dubbio i suoi personaggi, caratterizzati ottimamente e dotati di quella componente carismatica che fa sempre la differenza tra un personaggio e un buon personaggio. Qualcuno si è lamentato del fatto che questi siano troppo stereotipati e, in qualche caso, scopiazzati da altri anime; non ho alcuna difficoltà a riconoscere la veridicità, almeno parziale, di queste critiche. Tuttavia questa è una caratteristica dell'animazione giapponese in generale, e in questo caso almeno l'abbinamento tra i vari stereotipi mi è sembrata piuttosto azzeccata.

Per concludere, è mia convinzione che, in un mondo in cui lavori come "Tokyo Ghoul" vengono considerati come dei capolavori, anche questo "Owari no Seraph" può trovare una sua degna collocazione nel suo genere di appartenenza. Attendo con ansia la seconda stagione, nella speranza che riesca a mantenere inalterato il livello di interesse che ha suscitato in me questa serie: in fondo, il meglio deve ancora venire. Magari con qualche spiegazione in più e qualche buco in meno.


 2
AmvBest Fight

Episodi visti: 12/24 --- Voto 7
Quando ho iniziato questo anime non avevo molte aspettative, ma devo dire che mi ha catturato abbastanza e l'ho finito volentieri. Devo ammettere che alla fine è un insieme di molte cose già viste, ma unite in un qualcosa di passabile.
La trama mi ha preso subito, mi sono piaciuti anche i protagonisti descritti nei primi episodi e, visto qualche episodio, si capisce che l'idea è buona e si può dar vita a una bella storia, anche se poi alcuni punti sono troppo lenti e altri vanno troppo spediti senza spiegare, anche se forse è giusto così, visto che alla fine questa era la prima stagione (tra poco esce la seconda) e per questo è da perdonare, per il momento.
Il protagonista si vede subito che è il solito che vuole usare solo la forza senza fare gioco di squadra, mettendo a repentaglio le vite dei compagni che vorrebbe invece proteggere, e la cosa ci sta, perché se c'è una cosa che amo in un anime è proprio la maturazione di un personaggio, ancora più se è il protagonista. Quindi come prima serie direi che sembra molto promettente.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

L'umanità è afflitta da un virus che l'ha decimata, come si vede nel primo episodio, ma solo i ragazzini sotto una certa età non vengono colpiti. I superstiti vengono schiavizzati da dei vampiri, una delle due potenze che si scontreranno da qui in avanti, e altri vengono addestrati da demoni che vogliono abbattere i vampiri. Il nostro protagonista viene catturato insieme ai suoi fratellini dai vampiri e reso praticamente schiavo in una città pena di bambini a cui viene prelevato il sangue per nutrire questi vampiri. Diciamo che, nonostante sia un anime splatter e anche horror, il primo episodio parte già pesantemente, infatti subito dopo aver conosciuto i primi personaggi tutta la famiglia di questo protagonista gli viene uccisa davanti, ma nonostante tutto lui riesce a uscire e, imbattutosi in un comandante dei demoni, decide di seguirlo e essere allenato per sconfiggere questi vampiri.

Come inizio non c'è male, avevano tanta libertà e possibilità infinite per ottenere una serie di successo, e diciamo che ci sono quasi riusciti; nel complesso ho apprezzato i combattimenti, come ho detto prima la maturazione del personaggio, la colonna sonora e molti momenti con impatto e scioccanti, e sicuramente una bellissima e ottima sigla iniziale.

Di difetti ce ne sono, ne ho riscontrati un po', ma tutto sommato la storia ha preso una piega curiosa e interessante e, ora come ora, attendo la seconda serie per vedere come procederanno.

Come voto ho deciso di dare 7: nell'insieme mi è piaciuto e lo consiglierei se a qualcuno piace il genere, ma non ho voluto valutarlo di più perché temo un flop nella seconda serie... ma è ancora da vedere. In conclusione, è una serie che si fa guardare e che non annoia, e a mio parere davvero carina.