Ima, Futari no Michi
Il terremoto e maremoto di Sendai e del Tōhoku del 2011 fu l'evento sismico più catastrofico della storia giapponese, e uno dei più catastrofici in assoluto della storia dell'umanità. Il Giappone fu messo in ginocchio dalla devastazione causata dallo tsunami in cui persero la vita oltre 15000 persone. Incalcolabili furono i danni materiali causati dalle onde sismiche, e il mondo intero tremò di fronte all'imminente sciagura nucleare. Fukushima divenne una landa desolata, i cui mari furono contaminati dalle scorie radioattive. Il mondo si strinse attorno al Giappone, e tuttavia ne risultò ammirato nel constatare la grande dignità di un popolo, che di fronte ad una simile catastrofe, trovò la forza per rialzarsi e per ricostruire ciò che andò distrutto. A distanza di quattro anni, si è deciso di commemorare tale evento con uno speciale: Ima, Futari no Michi.
Ima, Futari no Michi è un corto speciale della stagione invernale 2015 della durata di 5 minuti e 58 secondi. L'opera nasce come prodotto d'animazione.
Trama: Kunpei Satō e Jun Agatsuma sono due ragazzi sedicenni residenti nella prefettura di Miyagi, luogo in cui si verificò il sisma. Il loro destino è accomunato dall'esperienza catastrofica dello tsunami. Kunpei è figlio di un pescatore, e decide di lavorare la terra per sfamare la popolazione locale. Jun è figlia di un medico, e assieme allo staff medico presente, aiuta a soccorrere i feriti e i malati come infermiera.
Grafica: il prodotto si presenta molto bene alla vista. Belle le ambientazioni, cui spicca un marcato realismo, buona la cura del dettaglio. Le animazioni sono valide, semplici e fluide. Character design realistico e appropriato.
Sonoro: molto semplice, forse un po' semplificato. Non ci sono opening o ending, e le tracce sonore non sono sgradevoli, tuttavia sarebbe stata gradita maggiore incisività e profondità. Gli effetti sonori sono realistici. Buono il doppiaggio, da menzionare il fatto che a doppiare i personaggi sono degli abitanti della prefettura di Miyagi.
Personaggi: i personaggi/narratori sono tutti caratterizzati piuttosto bene, considerando anche la durata dell'opera. Il fattore evolutivo e psicologico sono ben presenti. Interazione buona.
Sceneggiatura: l'opera è un racconto fornito dai punti di vista dei vari personaggi, pertanto è ricco di flashback e di ricordi sul catastrofico avvenimento. Il ritmo si attesta su livelli medi. Sono assenti scene d'azione, in compenso si narra della morte e delle numerose vittime. Il fanservice è assente. I dialoghi sono buoni.
Finale: l'opera si conclude con un finale molto positivo, come a voler simboleggiare la rinascita dopo l'apocalisse. Pur non essendo particolarmente brillante, il finale è più che accettabile.
In sintesi: Ima, Futari no Michi è un buon speciale. Magari non risalta particolarmente come le opere di Shinkai o altri corti maggiormente poetici, tuttavia si lascia guardare senza problemi e dona qualche riflessione. Data la natura dell'opera, chiunque può guardarlo senza problemi.
Ima, Futari no Michi è un corto speciale della stagione invernale 2015 della durata di 5 minuti e 58 secondi. L'opera nasce come prodotto d'animazione.
Trama: Kunpei Satō e Jun Agatsuma sono due ragazzi sedicenni residenti nella prefettura di Miyagi, luogo in cui si verificò il sisma. Il loro destino è accomunato dall'esperienza catastrofica dello tsunami. Kunpei è figlio di un pescatore, e decide di lavorare la terra per sfamare la popolazione locale. Jun è figlia di un medico, e assieme allo staff medico presente, aiuta a soccorrere i feriti e i malati come infermiera.
Grafica: il prodotto si presenta molto bene alla vista. Belle le ambientazioni, cui spicca un marcato realismo, buona la cura del dettaglio. Le animazioni sono valide, semplici e fluide. Character design realistico e appropriato.
Sonoro: molto semplice, forse un po' semplificato. Non ci sono opening o ending, e le tracce sonore non sono sgradevoli, tuttavia sarebbe stata gradita maggiore incisività e profondità. Gli effetti sonori sono realistici. Buono il doppiaggio, da menzionare il fatto che a doppiare i personaggi sono degli abitanti della prefettura di Miyagi.
Personaggi: i personaggi/narratori sono tutti caratterizzati piuttosto bene, considerando anche la durata dell'opera. Il fattore evolutivo e psicologico sono ben presenti. Interazione buona.
Sceneggiatura: l'opera è un racconto fornito dai punti di vista dei vari personaggi, pertanto è ricco di flashback e di ricordi sul catastrofico avvenimento. Il ritmo si attesta su livelli medi. Sono assenti scene d'azione, in compenso si narra della morte e delle numerose vittime. Il fanservice è assente. I dialoghi sono buoni.
Finale: l'opera si conclude con un finale molto positivo, come a voler simboleggiare la rinascita dopo l'apocalisse. Pur non essendo particolarmente brillante, il finale è più che accettabile.
In sintesi: Ima, Futari no Michi è un buon speciale. Magari non risalta particolarmente come le opere di Shinkai o altri corti maggiormente poetici, tuttavia si lascia guardare senza problemi e dona qualche riflessione. Data la natura dell'opera, chiunque può guardarlo senza problemi.