Il libro della vita
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione
Un'avventura all'insegna dell'amicizia, dell'amore. Un viaggio interiore dentro di noi per capire chi siamo e percorrere la strada per diventarlo e capire che il più grande onore ed orgoglio è essere e diventare sé stessi.
Trama
La Muerte e Xibalba scommettono su chi, tra Manolo e Joachim, sposerà Maria, e scelgono, rispettivamente, il primo e il secondo. Tuttavia Xibalba imbroglia e consegna a Joachim la Medaglia della Vita Eterna così che egli possa diventare un'eroe; a seguito dell'ennesimo pasticcio di Maria, il padre la spedisce in Spagna e prende Joachim per addestrarlo. Infine Manolo scopre di possedere il dono di famiglia e viene addestrato dal padre per diventare torero. Passano gli anni e i tre amici si ritrovano ormai adulti. Joachim è diventato l'eroe di San Angel, Maria è diventata una nobildonna e Manolo si appresta a debuttare come torero. Tuttavia egli non sembra molto felice della prospettiva e prova a far capire al popolo che uccidere è sbagliato, gettando disonore e discredito sulla propria famiglia. Manolo si sente a disagio. A peggiorare la situazione ci si mette il fatto che Joachim chiede la mano di Maria con il consenso e la spinta del generale, suo padre; ma Maria non è incline ad accettare, seccata dal comportamento di Joachim e propende verso Manolo, al quale ha lasciato il "ricordo" di suonare sempre con il proprio cuore. In seguito i due fanno una passeggiata, ma Maria viene morsa da un serpente e sembra essere morta. Manolo, disperato viene avvicinato da Xibalba, il quale gli promette di farlo ricongiungere con lei e lo fa mordere dal suo serpente-scettro, imbrogliandolo: Maria viene resuscitata dalla Medaglia della Vita Eterna e quindi per il bene del popolo di San Angel accetta la proposta di matrimonio di Joachim. Tutto sembra perduto e, a peggiorare tutto, ci si mettono anche Chacal e i suoi banditi, i quali vogliono la Medaglia. A questo punto Manolo che si trova nel Regno dei Ricordati, deve sbrigarsi e trovare la Muerte per poter essere resuscitato ma scopre che essa è prigioniera nel Regno dei Dimenticati e qui le spiega cosa è successo. Furibonda, la Muerte propone a Xibalba un'altra scommessa dove se vince lui potrà governare entrambi i regni, mentre se vince Manolo, dovrà essere resuscitato e quindi poter tornare a San Angel. La sfida inizia: Manolo deve affrontare i tori che la sua famiglia ha ucciso nel corso dei secoli e deve sbrigarsi. Chacal sta facendo rotta verso la città per prendersi la medaglia e uccidere tutti gli abitanti. Alla fine Manolo usa il suo talento di musicista per placare i tori e viene resuscitato insieme alla famiglia per contrastare Chacal e i suoi scagnozzi. Lo scontro si fa intenso ed alla fine Joachim sacrifica la Medaglia per salvare Manolo e Maria. Manolo e Maria alla fine si ricongiungono e si sposano.
Grafica e personaggi
Seguendo la divisione della trama in due parti abbiamo la prima iniziale e finale caratterizzata da una grafica più stile CGI tipica dei film animati di recente produzione, segno da parte della produzione di voler dare alla trama un sapore più moderno. La parte centrale invece è caratterizzata dalla presenza di una grafica sì moderna, ma che in termini di disegni, grafica ed anche rappresentazione presenta elementi aderenti alla tradizione messicana: abbiamo la classica famiglia di toreri, l'eroe della città che scaccia i gringos e il loro capo. Abbiamo anche i mariachi che suonano ed infine abbiamo le colorate feste in ricordo dei morti. I personaggi sembrano dei burattini di legno animati in stile CGI, mentre il resto dell'ambientazione presenta una scorrevolezza impressionante che crea un contrasto incredibile come se ci trovasse su un set di Lego System. I colori sono vivaci e marcano l'atmosfera di gioia, festa, pazzia, mescolati insieme a tristezza, paura, angoscia ed ansia che caratterizzano la trama.
Colonna sonora e messaggi
La colonna sonora è un miscellanea di musica tradizionale messicana, dove abbiamo i mariachi intenti a suonare anche delle serenate alternate a canzoni da solista da parte del protagonista per manifestare il suo amore alla co-protagonista. Mette molta allegria, buona volontà, induce spensieratezza e buon umore, tutto appositamente messo per dare allo spettatore anche la leggerezza di cui ha bisogno per affrontare un tema come quello della morte che altrimenti sarebbe spaventoso e insopportabile. Proprio le canzoni, quella inerente alle scene delle serenate, quella del combattimento con i mille tori ed anche quella collegata alla scena dello scontro e del matrimonio sono le più toccanti e conferiscono alle scene un'atmosfera rispettivamente malinconica, triste e gioiosa.
Giudizio finale
Un film fatto di gioia, divertimento ed anche qualche tocco di malinconia, di angoscia e di ansia per ricordarci che siamo umani e che siamo vulnerabili, ma che nonostante ciò non ci arrendiamo e andiamo sempre avanti.
Voto: 8
Introduzione
Un'avventura all'insegna dell'amicizia, dell'amore. Un viaggio interiore dentro di noi per capire chi siamo e percorrere la strada per diventarlo e capire che il più grande onore ed orgoglio è essere e diventare sé stessi.
Trama
La Muerte e Xibalba scommettono su chi, tra Manolo e Joachim, sposerà Maria, e scelgono, rispettivamente, il primo e il secondo. Tuttavia Xibalba imbroglia e consegna a Joachim la Medaglia della Vita Eterna così che egli possa diventare un'eroe; a seguito dell'ennesimo pasticcio di Maria, il padre la spedisce in Spagna e prende Joachim per addestrarlo. Infine Manolo scopre di possedere il dono di famiglia e viene addestrato dal padre per diventare torero. Passano gli anni e i tre amici si ritrovano ormai adulti. Joachim è diventato l'eroe di San Angel, Maria è diventata una nobildonna e Manolo si appresta a debuttare come torero. Tuttavia egli non sembra molto felice della prospettiva e prova a far capire al popolo che uccidere è sbagliato, gettando disonore e discredito sulla propria famiglia. Manolo si sente a disagio. A peggiorare la situazione ci si mette il fatto che Joachim chiede la mano di Maria con il consenso e la spinta del generale, suo padre; ma Maria non è incline ad accettare, seccata dal comportamento di Joachim e propende verso Manolo, al quale ha lasciato il "ricordo" di suonare sempre con il proprio cuore. In seguito i due fanno una passeggiata, ma Maria viene morsa da un serpente e sembra essere morta. Manolo, disperato viene avvicinato da Xibalba, il quale gli promette di farlo ricongiungere con lei e lo fa mordere dal suo serpente-scettro, imbrogliandolo: Maria viene resuscitata dalla Medaglia della Vita Eterna e quindi per il bene del popolo di San Angel accetta la proposta di matrimonio di Joachim. Tutto sembra perduto e, a peggiorare tutto, ci si mettono anche Chacal e i suoi banditi, i quali vogliono la Medaglia. A questo punto Manolo che si trova nel Regno dei Ricordati, deve sbrigarsi e trovare la Muerte per poter essere resuscitato ma scopre che essa è prigioniera nel Regno dei Dimenticati e qui le spiega cosa è successo. Furibonda, la Muerte propone a Xibalba un'altra scommessa dove se vince lui potrà governare entrambi i regni, mentre se vince Manolo, dovrà essere resuscitato e quindi poter tornare a San Angel. La sfida inizia: Manolo deve affrontare i tori che la sua famiglia ha ucciso nel corso dei secoli e deve sbrigarsi. Chacal sta facendo rotta verso la città per prendersi la medaglia e uccidere tutti gli abitanti. Alla fine Manolo usa il suo talento di musicista per placare i tori e viene resuscitato insieme alla famiglia per contrastare Chacal e i suoi scagnozzi. Lo scontro si fa intenso ed alla fine Joachim sacrifica la Medaglia per salvare Manolo e Maria. Manolo e Maria alla fine si ricongiungono e si sposano.
Grafica e personaggi
Seguendo la divisione della trama in due parti abbiamo la prima iniziale e finale caratterizzata da una grafica più stile CGI tipica dei film animati di recente produzione, segno da parte della produzione di voler dare alla trama un sapore più moderno. La parte centrale invece è caratterizzata dalla presenza di una grafica sì moderna, ma che in termini di disegni, grafica ed anche rappresentazione presenta elementi aderenti alla tradizione messicana: abbiamo la classica famiglia di toreri, l'eroe della città che scaccia i gringos e il loro capo. Abbiamo anche i mariachi che suonano ed infine abbiamo le colorate feste in ricordo dei morti. I personaggi sembrano dei burattini di legno animati in stile CGI, mentre il resto dell'ambientazione presenta una scorrevolezza impressionante che crea un contrasto incredibile come se ci trovasse su un set di Lego System. I colori sono vivaci e marcano l'atmosfera di gioia, festa, pazzia, mescolati insieme a tristezza, paura, angoscia ed ansia che caratterizzano la trama.
Colonna sonora e messaggi
La colonna sonora è un miscellanea di musica tradizionale messicana, dove abbiamo i mariachi intenti a suonare anche delle serenate alternate a canzoni da solista da parte del protagonista per manifestare il suo amore alla co-protagonista. Mette molta allegria, buona volontà, induce spensieratezza e buon umore, tutto appositamente messo per dare allo spettatore anche la leggerezza di cui ha bisogno per affrontare un tema come quello della morte che altrimenti sarebbe spaventoso e insopportabile. Proprio le canzoni, quella inerente alle scene delle serenate, quella del combattimento con i mille tori ed anche quella collegata alla scena dello scontro e del matrimonio sono le più toccanti e conferiscono alle scene un'atmosfera rispettivamente malinconica, triste e gioiosa.
Giudizio finale
Un film fatto di gioia, divertimento ed anche qualche tocco di malinconia, di angoscia e di ansia per ricordarci che siamo umani e che siamo vulnerabili, ma che nonostante ciò non ci arrendiamo e andiamo sempre avanti.
Voto: 8
Il film parte molto bene, lasciando intendere un futuro triangolo amoroso tutto da giocare, ma questo cambierà bruscamente con la presentazione delle versioni adulte dei protagonisti e con esso scemerà inevitabilmente anche l'interesse della visione, che si abbasserà ulteriormente durante un finale simpatico, ma fin troppo caciarone.
Tecnicamente il film è più che dignitoso, con personaggi dall'aspetto buffo ed una valle dei morti colorata ed allegra, di stampo burtoniano quanto a concetto di felicità post vita, seppur... pensandoci bene, la valle dei dimenticati appaia comunque una tappa inevitabile prima o poi. I protagonisti sono sufficientemente riusciti, ma la parte migliore la fanno la Muerte e Xibalba nel loro grazioso rapporto da coppietta litigiosa, ma passionale, di certo una variante di rivalità e perfidia meno banale e accesa del solito. La sorpresa della componente narrativa si intuisce da subito, ma non dispiace, mentre una nota realmente di demerito il film la ottiene con l'introduzione dell'insopportabile caldelaio che, francamente, nel suo gesticolare da fattone in crisi di mezza età, è quanto di più marcio potevano prendere come spunto dai prodotti occidentali di serie B.
La parte musicale non è eccessiva, ma bisogna dire che non lascia nemmeno il segno. Nonostante tutto, "Il libro della Vita" appare come un prodotto superiore alla media, perlomeno sul fronte realizzativo, ma indubbiamente è penalizzato da una forzata infantilizzazione generale che non permette di trasmettere emozioni e moralismi e da tempi un po' rapidi nella parte centrale, che vengono incollati solo da dei buoni personaggi. L'ideale sarebbe stato poter vedere altro di quel mondo, magari approfondendo le parentele di Joaquin, che è un po troppo messo in ombra, anche a livello personale.
Stringendo ci troviamo di fronte ad un titolo che gioca molto con elementi e stereotipi messicani, cosa che dopo Grim Fandango ed altri prodotti cult , non può più stupire, una visione migliorabile, che tenta di attirare i più giovani, ma che scorre via tranquillamente anche per gli adulti.
Tecnicamente il film è più che dignitoso, con personaggi dall'aspetto buffo ed una valle dei morti colorata ed allegra, di stampo burtoniano quanto a concetto di felicità post vita, seppur... pensandoci bene, la valle dei dimenticati appaia comunque una tappa inevitabile prima o poi. I protagonisti sono sufficientemente riusciti, ma la parte migliore la fanno la Muerte e Xibalba nel loro grazioso rapporto da coppietta litigiosa, ma passionale, di certo una variante di rivalità e perfidia meno banale e accesa del solito. La sorpresa della componente narrativa si intuisce da subito, ma non dispiace, mentre una nota realmente di demerito il film la ottiene con l'introduzione dell'insopportabile caldelaio che, francamente, nel suo gesticolare da fattone in crisi di mezza età, è quanto di più marcio potevano prendere come spunto dai prodotti occidentali di serie B.
La parte musicale non è eccessiva, ma bisogna dire che non lascia nemmeno il segno. Nonostante tutto, "Il libro della Vita" appare come un prodotto superiore alla media, perlomeno sul fronte realizzativo, ma indubbiamente è penalizzato da una forzata infantilizzazione generale che non permette di trasmettere emozioni e moralismi e da tempi un po' rapidi nella parte centrale, che vengono incollati solo da dei buoni personaggi. L'ideale sarebbe stato poter vedere altro di quel mondo, magari approfondendo le parentele di Joaquin, che è un po troppo messo in ombra, anche a livello personale.
Stringendo ci troviamo di fronte ad un titolo che gioca molto con elementi e stereotipi messicani, cosa che dopo Grim Fandango ed altri prodotti cult , non può più stupire, una visione migliorabile, che tenta di attirare i più giovani, ma che scorre via tranquillamente anche per gli adulti.