Aria the Natural
Nel 2006 lo studio Hal Film Maker dà alla luce “Aria the Natural”, seconda stagione ispirata all’universo creato da Kozue Amano diretta nuovamente da Jun’ichi Satou.
La nuova serie dedicata alle splendide Undine di Neo-Venezia produce risultati degni della prima stagione, e, complice il numero degli episodi più elevato, riesce a svolgere un lavoro addirittura superiore a quello di “The Animation”.
In “The Natural”, infatti, l’importanza data alla città e al pianeta in cui abitano le nostre protagoniste viene ulteriormente rimarcata e arricchita di densi e splendidi significati. Piacevolissima, nel corso delle puntate, è l’esplorazione delle calli e dei canali tipici della laguna veneta, riprodotti con grande maestria e cura dei dettagli: a questo proposito, non si può non rimanere affascinati dal secondo episodio, nel quale una caccia al tesoro ci porterà alla scoperta di luoghi nascosti e suggestivi. Non solo, tante saranno le tradizioni e le celebrazioni della Serenissima riportate in vita sul pianeta rosso, dal Bocolo di San Marco al vetro di Murano, passando per lo Sposalizio del mare e per la festa del Redentore. Il tutto viene giostrato in maniera impeccabile, in modo da farci immergere in atmosfere piacevoli e rilassanti, dove i dialoghi dei personaggi lasciano spesso spazio alle meravigliose OST. Queste ultime, in particolare, svolgono un compito eccelso in quei frangenti al limite tra realtà e il fantastico, in cui spesso Akari si perde nel tentativo di raggiungere il magico Regno dei gatti. Proprio il sovrano di quest’ultimo, il leggendario Cait Sith, svolge un ruolo fondamentale all’interno dell’opera in questione: l’insolita attrazione che Akari prova per lui non presenta nulla di ambiguo, poiché è metafora dell’amore che la ragazza prova per il pianeta Aqua, il cui cuore è appunto simboleggiato dalla figura del re dei gatti.
L’affetto che Akari prova per la sua città, però, si estende anche ai suoi abitanti: più volte viene ribadito quanto siano importanti e calorose tutte le persone che abitano Neo-Venezia e quanto prezioso sia ogni incontro che facciamo. Noi, in particolare, abbiamo avuto il piacere di conoscere molti degli abitanti che sono entrati a far parte del grande cerchio chiamato Aqua. In questa serie, infatti, sono stati approfonditi tutti i personaggi conosciuti in precedenza, dalle protagoniste fino a personaggi secondari come Al o il postino. Ognuno di essi presenta le proprie peculiarità e i propri difetti, ma sono tutte persone meravigliose, capaci di infondere calma e sicurezza in chi li circonda. Le nostre tre allieve sono quelle che, più di tutti, hanno affrontato un certo processo di maturazione, grazie soprattutto alle rispettive senpai. Davvero delle piccole perle tutti gli sguardi nel passato di queste ultime.
Per quanto riguarda il lato tecnico, esso è notevolmente migliorato: il character design è ancora più morbido e preciso, le animazioni sono più fluide, i fondali più dettagliati. Le OST, come detto prima, svolgono un ruolo preponderante. Tra le nuove sigle, invece, degna di nota è la prima ending “Natsumachi”.
Per concludere, “Aria the Natural” è il perfetto sequel di “Aria the Animation”, del quale si rivela leggermente migliore grazie all’approfondimento dei personaggi, dei luoghi e delle tradizioni di Aqua. Forse la bontà che permea ogni aspetto di quest’anime può sfociare per alcuni in stucchevole buonismo, ma la meravigliosa utopia rappresentata dalla città di Neo-Venezia è, a parer mio, un rifugio ideale in cui trovare un po’ di relax e atmosfere che scaldano il cuore. Voto: 9,5.
La nuova serie dedicata alle splendide Undine di Neo-Venezia produce risultati degni della prima stagione, e, complice il numero degli episodi più elevato, riesce a svolgere un lavoro addirittura superiore a quello di “The Animation”.
In “The Natural”, infatti, l’importanza data alla città e al pianeta in cui abitano le nostre protagoniste viene ulteriormente rimarcata e arricchita di densi e splendidi significati. Piacevolissima, nel corso delle puntate, è l’esplorazione delle calli e dei canali tipici della laguna veneta, riprodotti con grande maestria e cura dei dettagli: a questo proposito, non si può non rimanere affascinati dal secondo episodio, nel quale una caccia al tesoro ci porterà alla scoperta di luoghi nascosti e suggestivi. Non solo, tante saranno le tradizioni e le celebrazioni della Serenissima riportate in vita sul pianeta rosso, dal Bocolo di San Marco al vetro di Murano, passando per lo Sposalizio del mare e per la festa del Redentore. Il tutto viene giostrato in maniera impeccabile, in modo da farci immergere in atmosfere piacevoli e rilassanti, dove i dialoghi dei personaggi lasciano spesso spazio alle meravigliose OST. Queste ultime, in particolare, svolgono un compito eccelso in quei frangenti al limite tra realtà e il fantastico, in cui spesso Akari si perde nel tentativo di raggiungere il magico Regno dei gatti. Proprio il sovrano di quest’ultimo, il leggendario Cait Sith, svolge un ruolo fondamentale all’interno dell’opera in questione: l’insolita attrazione che Akari prova per lui non presenta nulla di ambiguo, poiché è metafora dell’amore che la ragazza prova per il pianeta Aqua, il cui cuore è appunto simboleggiato dalla figura del re dei gatti.
L’affetto che Akari prova per la sua città, però, si estende anche ai suoi abitanti: più volte viene ribadito quanto siano importanti e calorose tutte le persone che abitano Neo-Venezia e quanto prezioso sia ogni incontro che facciamo. Noi, in particolare, abbiamo avuto il piacere di conoscere molti degli abitanti che sono entrati a far parte del grande cerchio chiamato Aqua. In questa serie, infatti, sono stati approfonditi tutti i personaggi conosciuti in precedenza, dalle protagoniste fino a personaggi secondari come Al o il postino. Ognuno di essi presenta le proprie peculiarità e i propri difetti, ma sono tutte persone meravigliose, capaci di infondere calma e sicurezza in chi li circonda. Le nostre tre allieve sono quelle che, più di tutti, hanno affrontato un certo processo di maturazione, grazie soprattutto alle rispettive senpai. Davvero delle piccole perle tutti gli sguardi nel passato di queste ultime.
Per quanto riguarda il lato tecnico, esso è notevolmente migliorato: il character design è ancora più morbido e preciso, le animazioni sono più fluide, i fondali più dettagliati. Le OST, come detto prima, svolgono un ruolo preponderante. Tra le nuove sigle, invece, degna di nota è la prima ending “Natsumachi”.
Per concludere, “Aria the Natural” è il perfetto sequel di “Aria the Animation”, del quale si rivela leggermente migliore grazie all’approfondimento dei personaggi, dei luoghi e delle tradizioni di Aqua. Forse la bontà che permea ogni aspetto di quest’anime può sfociare per alcuni in stucchevole buonismo, ma la meravigliosa utopia rappresentata dalla città di Neo-Venezia è, a parer mio, un rifugio ideale in cui trovare un po’ di relax e atmosfere che scaldano il cuore. Voto: 9,5.
Eccoci di nuovo in compagnia delle nostre undine preferite pronti ancora una volta a farci rapire dalla magia di Neo Venezia a di Aqua. La seconda serie, "The Natural", si apre con l'evento più famoso e importante di Venezia, ovvero il carnevale, che ci ritrasporta in quell'atmosfera gioiosa e rilassante che ha caratterizzato tutta la prima serie. Continua il periodo di addestramento di Akari e compagne per diventare "prime", ritrovando vecchi amici e facendo conoscenza di nuovi personaggi che si riveleranno importanti nel corso della serie: uno tra tutti Cait Sith, il gigantesco re dei gatti.
In questa serie, molto più che nella precedente, si nota la bellezza di Aqua e di Neo Venezia e si percepisce lo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco propri dei suoi abitanti. Non si vedono mai persone arrabbiate o egoiste, ma sono sempre tutti pronti a darsi una mano a vicenda nei momenti di bisogno, anche con piccoli gesti quotidiani.
Venendo ora ai caratteri dei personaggi vediamo che, come ci si aspetta già dalla trama, assistiamo a una maturazione di Akari, Aika e Alice rispetto alla prima serie: le troviamo più responsabili, giudiziose e determinate. Molto belli trovo anche gli episodi in cui si racconta del passato delle tre senpai Alicia, Akira ed Athena, per nulla differenti da come sono ora le tre apprendiste. Elemento chiave, a mio avviso, è la sempre più crescente simpatia del Presidente Aria, vero e proprio protagonista di alcuni dei momenti più divertenti dell'intera serie.
Ritengo i disegni meravigliosi e molto particolareggiati, tanto da ricordarmi, a volte, quelli dei film dello Studio Gibli o di "Haibane Renmei". I paesaggi sono meravigliosi e la fluidità da manuale. Elemento forte sono, come nella prima serie, le splendide musiche che accompagnano dolcemente lo spettatore alla scoperta dei segreti di Neo Venezia.
Anche qui l'ultima puntata non è un finale, ma un episodio come gli altri che si riallaccerà al primo della terza serie, "The Origination", come se questo stacco tra le due non ci fosse affatto ma fosse un'unica grande opera di 52 puntate (compresa anche la prima serie).
Do ad "Aria - The Natural" un bel 9,5 perché ha veramente superato "The Animation" e, come per la serie precedente, la consiglio a tutti poiché è un'opera che, secondo me, è stata pensata non per un pubblico specifico ma per chiunque.
In questa serie, molto più che nella precedente, si nota la bellezza di Aqua e di Neo Venezia e si percepisce lo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco propri dei suoi abitanti. Non si vedono mai persone arrabbiate o egoiste, ma sono sempre tutti pronti a darsi una mano a vicenda nei momenti di bisogno, anche con piccoli gesti quotidiani.
Venendo ora ai caratteri dei personaggi vediamo che, come ci si aspetta già dalla trama, assistiamo a una maturazione di Akari, Aika e Alice rispetto alla prima serie: le troviamo più responsabili, giudiziose e determinate. Molto belli trovo anche gli episodi in cui si racconta del passato delle tre senpai Alicia, Akira ed Athena, per nulla differenti da come sono ora le tre apprendiste. Elemento chiave, a mio avviso, è la sempre più crescente simpatia del Presidente Aria, vero e proprio protagonista di alcuni dei momenti più divertenti dell'intera serie.
Ritengo i disegni meravigliosi e molto particolareggiati, tanto da ricordarmi, a volte, quelli dei film dello Studio Gibli o di "Haibane Renmei". I paesaggi sono meravigliosi e la fluidità da manuale. Elemento forte sono, come nella prima serie, le splendide musiche che accompagnano dolcemente lo spettatore alla scoperta dei segreti di Neo Venezia.
Anche qui l'ultima puntata non è un finale, ma un episodio come gli altri che si riallaccerà al primo della terza serie, "The Origination", come se questo stacco tra le due non ci fosse affatto ma fosse un'unica grande opera di 52 puntate (compresa anche la prima serie).
Do ad "Aria - The Natural" un bel 9,5 perché ha veramente superato "The Animation" e, come per la serie precedente, la consiglio a tutti poiché è un'opera che, secondo me, è stata pensata non per un pubblico specifico ma per chiunque.
Dopo “Aria – The Animation” è arrivato “Aria – The Natural”, il seguito che conta quasi il doppio di episodi, ovvero 26 contro i 13 della prima serie. Il cast è sempre lo stesso ma, visto il successo ottenuto dalla prima serie, sono state fatte limature che valorizzano maggiormente il profilo tecnico del prodotto.
Sul pianeta di Aqua continuano gli addestramenti della apprendista Undine Akari, sia nel lavoro sia nella vita insieme a tutte le sue care amicizie, il tutto attraverso un altro anno vissuto sul bel pianeta azzurro.
Dopo i primi episodi, che poco offrono, la serie torna al suo consono stile mostrando la bellezza di Neo-Venezia e del pianeta sul quale è situata. Ma proseguendo si nota come l’autore voglia dare maggiore continuità alla storia decidendo così di dare continuamente tante piccole informazioni che arricchiscono il panorama narrativo, sia per quanto riguarda la città, con i suoi misteri e le sue tradizioni, sia per quanto riguarda i personaggi. Finalmente verranno approfonditi con alcuni flashback e soprattutto passeranno attraverso situazioni non sempre gradevoli che approfondiscono la caratterizzazione e permetteranno anche alcune piccole crescite nelle giovani apprendiste.
Nel complesso tutti gli episodi si basano sull’importanza dei sentimenti e dell’amicizia, sottolineando come la popolazione di Aqua sia accogliente e calorosa, forse proprio grazie al suo stile di vita tranquillo e sereno, confermando l’idea che Neo-Venezia si avvicini a un'utopia. Il finale sembra un episodio qualunque, ma proprio nelle battute conclusive rivela la sua vera natura che aiuta a comprendere meglio lo spirito della serie.
I disegni, già gradevoli, hanno subito un notevole miglioramento, soprattutto per quanto riguarda i dettagli. In questo modo risultano molto più profondi e curati, soprattutto nei fondali magistrali che ancora una volta riprendono perfettamente lo stile veneziano originale.
La CG è stata usata in maniera più decisa con risultati veramente gradevoli, soprattutto per quanto riguarda l’acqua e i suoi innumerevoli riflessi, sembra di osservare una reale superficie coperta da mille piccole increspature.
La regia di Junichi Sato si rivela ancora una volta ricca e profonda. Non si adatta a regalare particolari inquadrate per enfatizzare il panorama o particolari momenti, ma si diletta a permeare le scene di significati nascosti, come una gondola che si allontana da una ragazza per simboleggiare la solitudine che prova, oppure numerose finestre chiuse che si apriranno quando l’oppressione se ne andrà e si torna a respirare a cuore leggero, o ancora un anello tirato al mare per sigillare un rapporto resistente e duraturo che avvolge nel suo breve volo una coppia già unita dal tempo. Sarà gradevole cercare di osservare ogni singola inquadratura con occhi diversi per carpirne i significati più profondi.
La colonna sonora ricalca quella della prima serie, in ogni senso. Molti brani sono rimasti identici e altri hanno subìto leggere variazioni e quelli originali saranno veramente una manciata, e per quanto tale soluzione possa essere azzeccata potrebbe venire a noia. Rimane il fatto che la scelta dei ritmi e degli strumenti utilizzati rimane fantastica e sottolinea l’atmosfera leggera abbracciando i costumi veneziani.
Le sigle invece riprendono solamente lo stile, ma mantengono una gradevole originalità, soprattutto nella sigla di apertura dell’ultimo episodio, dove una cadenza decisamente più scandita abbraccia una Neo-Venezia innevata.
La Yamato ha confezionato la serie in due box che riprendono lo stile del precedente, sia estetico sia nei materiali. All’interno ci sono un totale di sei DVD che non contengono particolari contenuti speciali se non le schede dei personaggi, però è presente l’OAV di "Arietta". I booklet all’interno dei box contengono il riassunto degli episodi, alcune riflessioni e anche un paio di interviste. Le immagini sono sempre luminose e dai colori pastellati, mentre l’audio in italiano e inn giapponese è disponibile in stereo su due canali.
"Aria - The Natural" prende i difetti della prima serie, soprattutto la fastidiosa ripetitività dei dialoghi, e li riduce mentre approfondisce i personaggi e il mondo di Aqua, facendo riscoprire anche le usanze della reale Venezia. L’aspetto negativo è l’eccessiva infantilità che permea alcuni episodi che sembra far regredire l’età delle protagoniste, ma chi ha apprezzato la prima serie non può perdersi questo buon seguito.
Sul pianeta di Aqua continuano gli addestramenti della apprendista Undine Akari, sia nel lavoro sia nella vita insieme a tutte le sue care amicizie, il tutto attraverso un altro anno vissuto sul bel pianeta azzurro.
Dopo i primi episodi, che poco offrono, la serie torna al suo consono stile mostrando la bellezza di Neo-Venezia e del pianeta sul quale è situata. Ma proseguendo si nota come l’autore voglia dare maggiore continuità alla storia decidendo così di dare continuamente tante piccole informazioni che arricchiscono il panorama narrativo, sia per quanto riguarda la città, con i suoi misteri e le sue tradizioni, sia per quanto riguarda i personaggi. Finalmente verranno approfonditi con alcuni flashback e soprattutto passeranno attraverso situazioni non sempre gradevoli che approfondiscono la caratterizzazione e permetteranno anche alcune piccole crescite nelle giovani apprendiste.
Nel complesso tutti gli episodi si basano sull’importanza dei sentimenti e dell’amicizia, sottolineando come la popolazione di Aqua sia accogliente e calorosa, forse proprio grazie al suo stile di vita tranquillo e sereno, confermando l’idea che Neo-Venezia si avvicini a un'utopia. Il finale sembra un episodio qualunque, ma proprio nelle battute conclusive rivela la sua vera natura che aiuta a comprendere meglio lo spirito della serie.
I disegni, già gradevoli, hanno subito un notevole miglioramento, soprattutto per quanto riguarda i dettagli. In questo modo risultano molto più profondi e curati, soprattutto nei fondali magistrali che ancora una volta riprendono perfettamente lo stile veneziano originale.
La CG è stata usata in maniera più decisa con risultati veramente gradevoli, soprattutto per quanto riguarda l’acqua e i suoi innumerevoli riflessi, sembra di osservare una reale superficie coperta da mille piccole increspature.
La regia di Junichi Sato si rivela ancora una volta ricca e profonda. Non si adatta a regalare particolari inquadrate per enfatizzare il panorama o particolari momenti, ma si diletta a permeare le scene di significati nascosti, come una gondola che si allontana da una ragazza per simboleggiare la solitudine che prova, oppure numerose finestre chiuse che si apriranno quando l’oppressione se ne andrà e si torna a respirare a cuore leggero, o ancora un anello tirato al mare per sigillare un rapporto resistente e duraturo che avvolge nel suo breve volo una coppia già unita dal tempo. Sarà gradevole cercare di osservare ogni singola inquadratura con occhi diversi per carpirne i significati più profondi.
La colonna sonora ricalca quella della prima serie, in ogni senso. Molti brani sono rimasti identici e altri hanno subìto leggere variazioni e quelli originali saranno veramente una manciata, e per quanto tale soluzione possa essere azzeccata potrebbe venire a noia. Rimane il fatto che la scelta dei ritmi e degli strumenti utilizzati rimane fantastica e sottolinea l’atmosfera leggera abbracciando i costumi veneziani.
Le sigle invece riprendono solamente lo stile, ma mantengono una gradevole originalità, soprattutto nella sigla di apertura dell’ultimo episodio, dove una cadenza decisamente più scandita abbraccia una Neo-Venezia innevata.
La Yamato ha confezionato la serie in due box che riprendono lo stile del precedente, sia estetico sia nei materiali. All’interno ci sono un totale di sei DVD che non contengono particolari contenuti speciali se non le schede dei personaggi, però è presente l’OAV di "Arietta". I booklet all’interno dei box contengono il riassunto degli episodi, alcune riflessioni e anche un paio di interviste. Le immagini sono sempre luminose e dai colori pastellati, mentre l’audio in italiano e inn giapponese è disponibile in stereo su due canali.
"Aria - The Natural" prende i difetti della prima serie, soprattutto la fastidiosa ripetitività dei dialoghi, e li riduce mentre approfondisce i personaggi e il mondo di Aqua, facendo riscoprire anche le usanze della reale Venezia. L’aspetto negativo è l’eccessiva infantilità che permea alcuni episodi che sembra far regredire l’età delle protagoniste, ma chi ha apprezzato la prima serie non può perdersi questo buon seguito.
Ecco la seconda serie di Aria, The Natural. Non avrei altro da aggiungere alla recensione che ho già pubblicato riguardante la prima serie, perché quest’anime continua quella lezione di naturalezza, purezza e semplicità che già fece in precedenza. I personaggi sono sempre curati come prima, le gestualità e le espressioni sempre rimarcate e poeticamente animate, luce e colori sono veramente ben congegnati.
La serie presenta sempre episodi autoconclusivi che però, allo stesso modo, proseguono una crescita dei personaggi, una sorta di avanzamento.
Trovo le musiche straordinarie, ancora più evocative che nella prima serie, la splendida accoppiata Choro Club e Senoo colpisce ancora con un folk atmosferico dalle melodie molto dolci e trasportatrici.
La serie culminerà nell'OAV e infine nell'ultima serie, The Origination. Do 10, anche questa volta.
La serie presenta sempre episodi autoconclusivi che però, allo stesso modo, proseguono una crescita dei personaggi, una sorta di avanzamento.
Trovo le musiche straordinarie, ancora più evocative che nella prima serie, la splendida accoppiata Choro Club e Senoo colpisce ancora con un folk atmosferico dalle melodie molto dolci e trasportatrici.
La serie culminerà nell'OAV e infine nell'ultima serie, The Origination. Do 10, anche questa volta.
La seconda serie di Aria è la “naturale” prosecuzione della prima ma del resto questa divisione non esiste nel manga. Tutto inizia infatti nel giorno di capodanno, punto in cui si era conclusa la prima serie, e da cui partiremo nuovamente per assistere a una nuova fase nella vita delle nostre apprendiste undine Akari, Aika e Alice.
Proprio il titolo, The Natural appunto, ci introduce alla vera tematica di questa serie: la scoperta dell'ambiente che ci circonda. Lo spettatore verrà quasi letteralmente portato in tour per la bella città di Neo-Venezia alla scoperta dei suoi luoghi, degli angoli più pittoreschi e nascosti e delle sue usanze. Ma il viaggio non sarà solo attraverso i luoghi ma anche attraverso i tempi: si perché la serie si svolge nell'arco di un anno di Aqua (Marte), equivalente a due anni terrestri, e in cui si alterneranno le stagioni e i colori che esse portano e con cui dipingono i luoghi. E con il passare delle stagioni cambieranno ovviamente anche le divise delle undine... io personalmente preferisco quella estiva.
Alla fine, na volta concluso questo giro turistico, quasi viene un po' di dispiacere ripensando al fatto che questa bella città in realtà non esista.
Non solo un viaggio per Neo-Venezia comunque, infatti tra i vari episodi ci saranno anche quelli dedicati ad approfondire il carattere e la personalità dei personaggi: sia delle tre protagoniste che delle loro istruttrici Alicia, Akira e Athena e su altri personaggi secondari come il buon Akatsuki, Ai e “il postino”.
Da un punto di vista tecnico salta subito agli occhi l'elevatissima, quasi maniacale, cura nella riproduzione delle ambientazioni di Neo-Venezia: alla fine la differenza tra questo anime e un documentario della Venezia “vera” sarà veramente minima. Ottima (e non poteva essere altrimenti) la resa dell'acqua in tutti i suoi riflessi, le sue onde e le sue increspature. Bene anche il character design che migliora sensibilmente rispetto alla prima serie.
Tutto è poi ottimamente calato in un ottima atmosfera perfettamente sostenuta da musiche azzeccatissime. Ogni episodio verrà introdotto con l'opening di turno ad accompagnare le immagini (e a volte i dialoghi) iniziali formando un blocco unico senza creare un classico stacco. L'onere di apertura va alle due arie <i>“Euforia”</i> e <i>“Undine”</i> (già udita nella prima serie). A chiudere in bellezza gli episodi ci saranno invece <i>“Natsumachi”</i> e l'orecchiabile quanto breve <i>“Smile Again”</i>.
Senz'altro all'altezza della serie è l'edizione italiana da parte di Yamato Video. Di pregevole fattura anche il doppiaggio con una particolare menzione da fare a Benedetta Ponticelli che ci offre un ottima prova su Akari rendendola molto meglio rispetto a quella un pochino troppo sdolcinata di “The Animation”.
Una serie insomma da vedere assolutamente per chi ha già visto Aria – The Animation. E da vedere sicuramente anche da parte di tutti gli altri.
Proprio il titolo, The Natural appunto, ci introduce alla vera tematica di questa serie: la scoperta dell'ambiente che ci circonda. Lo spettatore verrà quasi letteralmente portato in tour per la bella città di Neo-Venezia alla scoperta dei suoi luoghi, degli angoli più pittoreschi e nascosti e delle sue usanze. Ma il viaggio non sarà solo attraverso i luoghi ma anche attraverso i tempi: si perché la serie si svolge nell'arco di un anno di Aqua (Marte), equivalente a due anni terrestri, e in cui si alterneranno le stagioni e i colori che esse portano e con cui dipingono i luoghi. E con il passare delle stagioni cambieranno ovviamente anche le divise delle undine... io personalmente preferisco quella estiva.
Alla fine, na volta concluso questo giro turistico, quasi viene un po' di dispiacere ripensando al fatto che questa bella città in realtà non esista.
Non solo un viaggio per Neo-Venezia comunque, infatti tra i vari episodi ci saranno anche quelli dedicati ad approfondire il carattere e la personalità dei personaggi: sia delle tre protagoniste che delle loro istruttrici Alicia, Akira e Athena e su altri personaggi secondari come il buon Akatsuki, Ai e “il postino”.
Da un punto di vista tecnico salta subito agli occhi l'elevatissima, quasi maniacale, cura nella riproduzione delle ambientazioni di Neo-Venezia: alla fine la differenza tra questo anime e un documentario della Venezia “vera” sarà veramente minima. Ottima (e non poteva essere altrimenti) la resa dell'acqua in tutti i suoi riflessi, le sue onde e le sue increspature. Bene anche il character design che migliora sensibilmente rispetto alla prima serie.
Tutto è poi ottimamente calato in un ottima atmosfera perfettamente sostenuta da musiche azzeccatissime. Ogni episodio verrà introdotto con l'opening di turno ad accompagnare le immagini (e a volte i dialoghi) iniziali formando un blocco unico senza creare un classico stacco. L'onere di apertura va alle due arie <i>“Euforia”</i> e <i>“Undine”</i> (già udita nella prima serie). A chiudere in bellezza gli episodi ci saranno invece <i>“Natsumachi”</i> e l'orecchiabile quanto breve <i>“Smile Again”</i>.
Senz'altro all'altezza della serie è l'edizione italiana da parte di Yamato Video. Di pregevole fattura anche il doppiaggio con una particolare menzione da fare a Benedetta Ponticelli che ci offre un ottima prova su Akari rendendola molto meglio rispetto a quella un pochino troppo sdolcinata di “The Animation”.
Una serie insomma da vedere assolutamente per chi ha già visto Aria – The Animation. E da vedere sicuramente anche da parte di tutti gli altri.
La seconda serie con l'OAV sinceramente mi è piaciuta di più della prima perchè parte che è il doppio ma ci sono stati più momenti tranquilli per le tre protagoniste in modo da instaurare un legame di amicizia più forte mentre nella prima serie hanno presentato i vari personaggi secondari come la "Nonnina" o le tre fate delle acque (anche se le hanno presentate in un modo un po' approssimativo). Secondo me con il doppiaggio italiano si è rovinato Aria... perchè poi hanno le voci dei protagonisti dei Pokemon? Tipo Alicia è Misty e Ai è Vera... no comment.
Aria the natural è una conferma di quanto sia apprezzabile il lavoro svolto da Kozue Amano, mangaka che ha inventato questa piccola opera d'arte.
Basta leggere la frase dell'ultimo episodio: "Che questa gentile città arrivi nei cuori di tante persone" per capire che abbiamo appena finito di vedere un anime atipico.
La trama di Aria di per sé è già originale:
Una ragazza terrestre (Akari) decide di di trasferirsi su un altro pianeta Aqua (in origine Marte) e in particolare sulla città di Neo Venezia per intraprendere la carriera di Undine(gondoliera).
Neo Venezia non prende solo il nome dal capoluogo veneto ma ne è un'esatta rappresentazione.
Si differenzia però dalla città italiana oltre che per la totale mancanza di inquinamento ed automobili,per la squisitezza degli abitanti che la popolano.
Se Aria the animation, la prima serie, è incentrata principalmente sulla dolce Akari e sulle altre undine di cui fa conoscenza e che diventano coprotagoniste dell'anime; Natural cala lo spettatore nell'affascinante Neo Venezia.
Se ne scoprono leggende, luoghi segreti, rituali magici... insomma la si vive dal primo episodio all'ultimo.
La sigla iniziale, che introduce lentamente e lo spettatore durante l'episodio,la semplicità delle vicende vissute dai personaggi,la commozione di Akari dinnanzi alla città in cui vive,lavora e che ama e la piacevolezza degli abitanti che la popolano (primo su tutti Catseith!) e con cui le nostre undine hanno a che fare quotidianamente, rendono a mio parere Aria the Natural ancora più bello di Animation.
Gli episodi ricalcano fedelmente il manga, i colori sono più belli che mai e nonostante l'effettiva lentezza di alcuni episodi è impossibile annoiarsi!
Consiglio quindi a tutti di seguire questa e le altre serie "Aria" perché ne vale proprio la pena. Ho visto tanti altri anime ma pochi sono paragonabili a questo.
Basta leggere la frase dell'ultimo episodio: "Che questa gentile città arrivi nei cuori di tante persone" per capire che abbiamo appena finito di vedere un anime atipico.
La trama di Aria di per sé è già originale:
Una ragazza terrestre (Akari) decide di di trasferirsi su un altro pianeta Aqua (in origine Marte) e in particolare sulla città di Neo Venezia per intraprendere la carriera di Undine(gondoliera).
Neo Venezia non prende solo il nome dal capoluogo veneto ma ne è un'esatta rappresentazione.
Si differenzia però dalla città italiana oltre che per la totale mancanza di inquinamento ed automobili,per la squisitezza degli abitanti che la popolano.
Se Aria the animation, la prima serie, è incentrata principalmente sulla dolce Akari e sulle altre undine di cui fa conoscenza e che diventano coprotagoniste dell'anime; Natural cala lo spettatore nell'affascinante Neo Venezia.
Se ne scoprono leggende, luoghi segreti, rituali magici... insomma la si vive dal primo episodio all'ultimo.
La sigla iniziale, che introduce lentamente e lo spettatore durante l'episodio,la semplicità delle vicende vissute dai personaggi,la commozione di Akari dinnanzi alla città in cui vive,lavora e che ama e la piacevolezza degli abitanti che la popolano (primo su tutti Catseith!) e con cui le nostre undine hanno a che fare quotidianamente, rendono a mio parere Aria the Natural ancora più bello di Animation.
Gli episodi ricalcano fedelmente il manga, i colori sono più belli che mai e nonostante l'effettiva lentezza di alcuni episodi è impossibile annoiarsi!
Consiglio quindi a tutti di seguire questa e le altre serie "Aria" perché ne vale proprio la pena. Ho visto tanti altri anime ma pochi sono paragonabili a questo.
Se avete visto "Aria the Animation", non potete assolutamente perdervi anche questo piccolo capolavoro, ambientato su Aqua, da noi meglio conosciuto come Marte, in un futuro in cui il pianeta rosso sarà abitabile e ricco di acqua, tanto da poterci costruire una nuova Venezia.
Anche in questo secondo capitolo, attorno ad Akari-chan, la piccola single (apprendista) che vuole diventare Undine (gondoliera), si intrecciano le avventure degli altri personaggi apparsi nella prima serie (le sue due migliori amiche, compagne di allenamento, le tre Fate dell'Acqua, le tre maestre delle giovani, il postino, Ai-chan, Akatsuki-san e tanti altri) e quelle di nuovi personaggi di cui faremo conoscenza, come per esempio Caith Sith, il misterioso gatto protettore di Aqua, che ogni tanto fa visita alla nostra protagonista).
Proprio perché composta da più episodi, in questa serie è possibile esplorare più a fondo le paure delle tre ragazze circa il loro futuro, le gioie che provano in ogni nuovo incontro ed avventura, nonché le storie di tutti gli altri personaggi (le puntate incentrate sulle bizzarre avventure del Presidente Aria, mascotte della compagnia di cui fa parte Akari, sono forse quelle più divertenti di tutta la serie).
Il character è, come nella prima serie, molto bello, a mio giudizio. Solare, delicato, luminoso. Come è Aria, come lo sono tutti i personaggi.
Come nella prima serie, anche qui le sigle sono cantate da Yui Makino, la cui splendida e dolcissima voce sembra fatta a posta per questo anime.
Anche in questo secondo capitolo, attorno ad Akari-chan, la piccola single (apprendista) che vuole diventare Undine (gondoliera), si intrecciano le avventure degli altri personaggi apparsi nella prima serie (le sue due migliori amiche, compagne di allenamento, le tre Fate dell'Acqua, le tre maestre delle giovani, il postino, Ai-chan, Akatsuki-san e tanti altri) e quelle di nuovi personaggi di cui faremo conoscenza, come per esempio Caith Sith, il misterioso gatto protettore di Aqua, che ogni tanto fa visita alla nostra protagonista).
Proprio perché composta da più episodi, in questa serie è possibile esplorare più a fondo le paure delle tre ragazze circa il loro futuro, le gioie che provano in ogni nuovo incontro ed avventura, nonché le storie di tutti gli altri personaggi (le puntate incentrate sulle bizzarre avventure del Presidente Aria, mascotte della compagnia di cui fa parte Akari, sono forse quelle più divertenti di tutta la serie).
Il character è, come nella prima serie, molto bello, a mio giudizio. Solare, delicato, luminoso. Come è Aria, come lo sono tutti i personaggi.
Come nella prima serie, anche qui le sigle sono cantate da Yui Makino, la cui splendida e dolcissima voce sembra fatta a posta per questo anime.
Bello e coinvolgente; sono queste le prime due parole che mi vengono in mente dopo aver terminato la visione di ARIA The Natural; bello perchè finalmente ci troviamo di fronte, dopo anni, ad un anime che racconta le sue storie (infatti non c'è un vero e proprio filo logico che lega assieme tutte le puntate) lentamente e con calma, proprio come fa una gondola di Akari mentre naviga in uno dei canali di Neo-Venezia, permettendo così allo spettatore di godere tranquillamente di ogni scena. Coinvolgente perchè, se un anime riesce a farmi venir voglia di visitare Venezia nonostante abiti a 400Km di distanza, vuol dire che è veramente riuscito. Le musiche sono qualcosa di fantastico, secondo me sono il vero punto di forza di questo anime, ed i disegni sono straordinariamente curati.
Aria the Natural è il sequel dell'ottimo "Aria the Animation".
Tre giovani apprendiste undine(gondeliere al femminile)cercano in tutti i modi di migliorare le propie abilità per cercare di raggiungere le propie senpai.
Il design è ottimo così come le musiche che sanno accompagnare con maestria lo svolgersi degli avvenimenti.
Dai primi episodi visionati, devo dire che le storie sono ancor più "magiche" del precedente Aria... da vedere, per esempio, l'episodio di Casanova.
Ottimo titolo adatto a tutti coloro che hanno voglia di vedere qualcosa di leggero e rilassante.
Tre giovani apprendiste undine(gondeliere al femminile)cercano in tutti i modi di migliorare le propie abilità per cercare di raggiungere le propie senpai.
Il design è ottimo così come le musiche che sanno accompagnare con maestria lo svolgersi degli avvenimenti.
Dai primi episodi visionati, devo dire che le storie sono ancor più "magiche" del precedente Aria... da vedere, per esempio, l'episodio di Casanova.
Ottimo titolo adatto a tutti coloro che hanno voglia di vedere qualcosa di leggero e rilassante.