Fire Emblem
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Questa miniserie di due episodi cerca di far convivere il tema del ciclo arturiano con quello della letteratura classica greca (si notino gli elementi come il Pegaso volante). Un piccolo esperimento narrativo abbastanza audace e ammirevole, ma come tutti gli esperimenti azzardati presenta delle pecche, in questo caso abbastanza evidenti.
La trama presenta evidenti lacune, perché non c'è una serie di flashback essenziali sul passato dei personaggi e questo li porta ad appiartirli sul piano psicologico e caratteriale. Sempre restando sulla trama non si parla di un ipotetico sistema di alleanze od inimicizie proprio in virtù del fatto che vi è solo l'introduzione che fornisce in una certa misura gli schieramenti. Questo però non è sufficiente a farci capire la complessità della storia, perché di fatto non c'è.
La grafica è curata abbastanza bene, però in funzione della trama e quindi non si può certo dire che sia il massimo. Anche la colonna sonora risulta affetta da una trama abbastanza scarna e quindi fa da riflesso e quindi risulta anch'essa scarna e poco ben sviluppata. Onestamente non vedo quella grande essenza. Ed infine la trama viene sospesa quando in realtà dovrebbe essere approfondita proprio sulla fase finale della storia per vedere se gli eroi riescono a riprendersi i propri possedimenti.
Infine l'elemento classico viene a poco a poco accantonato, nel senso che è minimizzato ed è stato messo a caso. Non va bene. Gli elementi dovrebbero essere messi secondo un'ordine preciso a partire dai personaggi per poi passare alle diversi situazioni che li portano a prendere coscienza di sé. Tutto questo è assente nella trama. Le battaglie sono minimizzate e poco gradevoli da vedere, con movimenti troppo meccanici che di sicuro non invogliano lo spettatore a guardare la serie senza porsi delle domande. Ne risulta una storia poco avvincente e neanche esplorata bene.
Decisamente un vero spreco Voto: 5
Questa miniserie di due episodi cerca di far convivere il tema del ciclo arturiano con quello della letteratura classica greca (si notino gli elementi come il Pegaso volante). Un piccolo esperimento narrativo abbastanza audace e ammirevole, ma come tutti gli esperimenti azzardati presenta delle pecche, in questo caso abbastanza evidenti.
La trama presenta evidenti lacune, perché non c'è una serie di flashback essenziali sul passato dei personaggi e questo li porta ad appiartirli sul piano psicologico e caratteriale. Sempre restando sulla trama non si parla di un ipotetico sistema di alleanze od inimicizie proprio in virtù del fatto che vi è solo l'introduzione che fornisce in una certa misura gli schieramenti. Questo però non è sufficiente a farci capire la complessità della storia, perché di fatto non c'è.
La grafica è curata abbastanza bene, però in funzione della trama e quindi non si può certo dire che sia il massimo. Anche la colonna sonora risulta affetta da una trama abbastanza scarna e quindi fa da riflesso e quindi risulta anch'essa scarna e poco ben sviluppata. Onestamente non vedo quella grande essenza. Ed infine la trama viene sospesa quando in realtà dovrebbe essere approfondita proprio sulla fase finale della storia per vedere se gli eroi riescono a riprendersi i propri possedimenti.
Infine l'elemento classico viene a poco a poco accantonato, nel senso che è minimizzato ed è stato messo a caso. Non va bene. Gli elementi dovrebbero essere messi secondo un'ordine preciso a partire dai personaggi per poi passare alle diversi situazioni che li portano a prendere coscienza di sé. Tutto questo è assente nella trama. Le battaglie sono minimizzate e poco gradevoli da vedere, con movimenti troppo meccanici che di sicuro non invogliano lo spettatore a guardare la serie senza porsi delle domande. Ne risulta una storia poco avvincente e neanche esplorata bene.
Decisamente un vero spreco Voto: 5
