Kuromukuro
"Kuromukuro" è un anime che si colloca nella "terra di mezzo", nel senso che poteva raggiungere livelli molto alti, ma purtroppo è mancato qualcosa per renderlo un'ottima serie.
La storia all'inizio sembra un po' confusa, non ben sviluppata, nella seconda parte migliora decisamente, ma ci sono "puntate pausa" dove non avviene niente di rilevante. Alla fine delle ventisei puntate risulta un discreto anime, quello che non va è che ci sono diverse parti scontate e banali nella storia. Per essere più precisi, ci sono alcune cose che non vengono spiegate bene durante lo svolgimento della serie o peggio ancora vengono banalizzate, per la serie: "E' così, perché doveva andare così e basta...".
Le animazioni durante i combattimenti sono discrete, i colori utilizzati molto belli, la colonna sonora non mi è piaciuta.
Mi sento comunque di consigliare la visione agli amanti del genere: a tratti la serie risulta godibile, e comunque lascia presagire che ci possa essere un seguito.
La storia all'inizio sembra un po' confusa, non ben sviluppata, nella seconda parte migliora decisamente, ma ci sono "puntate pausa" dove non avviene niente di rilevante. Alla fine delle ventisei puntate risulta un discreto anime, quello che non va è che ci sono diverse parti scontate e banali nella storia. Per essere più precisi, ci sono alcune cose che non vengono spiegate bene durante lo svolgimento della serie o peggio ancora vengono banalizzate, per la serie: "E' così, perché doveva andare così e basta...".
Le animazioni durante i combattimenti sono discrete, i colori utilizzati molto belli, la colonna sonora non mi è piaciuta.
Mi sento comunque di consigliare la visione agli amanti del genere: a tratti la serie risulta godibile, e comunque lascia presagire che ci possa essere un seguito.
Premetto che ho visto la serie due volte, più una visione, appena uscita su Netflix, dei primi episodi con sottotitoli in italiano (anche se non amo il doppiaggio giapponese).
Dalla visione dei primi episodi sembra una serie anime davvero interessante, adrenalinica già da metà prima puntata e anche divertente; i mecha, anche se realizzati in CGI, si mescolano bene con le animazioni (non sono dei grandi robottoni e a tratti ricordano i gadget componibili che regalava la Japan Airline ai bambini che viaggiavano con la compagnia).
Appena uscita la serie, l'ho interrotta in attesa del doppiaggio italiano, arrivato il 04/12/2016, e devo dire che solo il direttore del doppiaggio, Pino Pirovano, eleva la serie a livelli eccelsi (stesso direttore dell'anime di "Naruto" in Italia, uno dei pochi anime televisivi fedeli alla versione giapoonese... per capirci, non il primo arrivato!).
Aggiungo che il voto di 9,5 è da ritenersi un voto direttamente alla versione che si trova su Netflix, perché nella puntata 13 non viene doppiata (in italiano) la scheda del robot a fine episodio. Alla serie, in generale, do un 10 pieno: mi ha preso per vari motivi, in particolar modo l'accuratezza dei disegni e la caratterizzazione di molti personaggi.
Dalla visione dei primi episodi sembra una serie anime davvero interessante, adrenalinica già da metà prima puntata e anche divertente; i mecha, anche se realizzati in CGI, si mescolano bene con le animazioni (non sono dei grandi robottoni e a tratti ricordano i gadget componibili che regalava la Japan Airline ai bambini che viaggiavano con la compagnia).
Appena uscita la serie, l'ho interrotta in attesa del doppiaggio italiano, arrivato il 04/12/2016, e devo dire che solo il direttore del doppiaggio, Pino Pirovano, eleva la serie a livelli eccelsi (stesso direttore dell'anime di "Naruto" in Italia, uno dei pochi anime televisivi fedeli alla versione giapoonese... per capirci, non il primo arrivato!).
Aggiungo che il voto di 9,5 è da ritenersi un voto direttamente alla versione che si trova su Netflix, perché nella puntata 13 non viene doppiata (in italiano) la scheda del robot a fine episodio. Alla serie, in generale, do un 10 pieno: mi ha preso per vari motivi, in particolar modo l'accuratezza dei disegni e la caratterizzazione di molti personaggi.
Quando ho iniziato la visione di questo anime, ero convinto che sarebbe stato come la maggioranza del genere, e cioè un anime mediocre, con molte scene ecchi, canzoni e musiche "low cost", con trama di qualità bassa solo per vendere.
Per fortuna questo anime, anche se inizialmente segue i classici canoni del genere, si differisce in qualità e trama subito dopo qualche puntata, e non presenta scene ecchi - non che le disprezzi, ma generalmente si inseriscono scene ecchi per porre rimedio alla scarsa qualità dell'anime.
La qualità grafica di questo anime è molto buona, come pure le animazioni dei combattimenti, e le animazioni in CG sono molto fluide, così da non distaccarsi troppo dall'animazione classica.
Anche se è un anime di ventisei puntate trasmesso in maniera continua, ha due canzoni di apertura e due di chiusura differenti, per la prima parte e seconda parte, e non ha nulla di "low cost". Io ho apprezzato molto sia la seconda canzone di apertura che la seconda di chiusura.
Parlando di trama, il difficile per gli anime di questo genere è cercare di uscire dal classico, anche perché sono temi riutilizzati un'infinità di volte, e questo anime vi riesce egregiamente; ad esempio è uno dei pochi che si conclude due puntate prima, che prosegue la storia e rilascia un'ultima puntata (a storia conclusa) molto bella.
Una cosa molto carina è che in questo anime si fa riferimento al bushido, alla via del samurai e alla conclusione di tutto, la morte, per fortuna non mostrando come morire da eroi si sia dei grandi, ma come tutto questo sia importante per valorizzare la vita e sopravvivere, e come salvare chi si ama sia da eroi.
Solo altri due anime in questi anni hanno parlato di questo in questi termini, e sono stati "DNAngel" e "Zetsuen no Tempest".
Normalmente avrei dato 8,5 come voto, ma in questi anni siamo sommersi da anime di bassa qualità creati solo per vendere: mezzo voto in più per l'impegno di aver creato un anime di ottima fattura.
Per fortuna questo anime, anche se inizialmente segue i classici canoni del genere, si differisce in qualità e trama subito dopo qualche puntata, e non presenta scene ecchi - non che le disprezzi, ma generalmente si inseriscono scene ecchi per porre rimedio alla scarsa qualità dell'anime.
La qualità grafica di questo anime è molto buona, come pure le animazioni dei combattimenti, e le animazioni in CG sono molto fluide, così da non distaccarsi troppo dall'animazione classica.
Anche se è un anime di ventisei puntate trasmesso in maniera continua, ha due canzoni di apertura e due di chiusura differenti, per la prima parte e seconda parte, e non ha nulla di "low cost". Io ho apprezzato molto sia la seconda canzone di apertura che la seconda di chiusura.
Parlando di trama, il difficile per gli anime di questo genere è cercare di uscire dal classico, anche perché sono temi riutilizzati un'infinità di volte, e questo anime vi riesce egregiamente; ad esempio è uno dei pochi che si conclude due puntate prima, che prosegue la storia e rilascia un'ultima puntata (a storia conclusa) molto bella.
Una cosa molto carina è che in questo anime si fa riferimento al bushido, alla via del samurai e alla conclusione di tutto, la morte, per fortuna non mostrando come morire da eroi si sia dei grandi, ma come tutto questo sia importante per valorizzare la vita e sopravvivere, e come salvare chi si ama sia da eroi.
Solo altri due anime in questi anni hanno parlato di questo in questi termini, e sono stati "DNAngel" e "Zetsuen no Tempest".
Normalmente avrei dato 8,5 come voto, ma in questi anni siamo sommersi da anime di bassa qualità creati solo per vendere: mezzo voto in più per l'impegno di aver creato un anime di ottima fattura.