Plus ultra
Wow, non ho parole.
Che articolo stupido. Complimenti.
Aspetto già la recensione con voto 100 al gioco.
Non perdo tempo ad andare punto per punto, basta solo vedere che di nuovo viene citato Edward di Assassin Creed 4.
Basta conoscere la storia per sapere che la maggior parte dei pirati dei Caraibi erano di fatto inglesi, anzi per dirla giusta erano "corsari", c'è differenza appunto.
Ma è chiaro che chi scrive non conosce la storia e prende per buono le idiozie di Ubisoft.
Indipendentemente dalla vostra opinione sul nuovo AC, questo non lo considero per niente un articolo degno di questo sito. Purtroppo sto notando da un pò di tempo che gli articoli riguardanti il mondo del gaming non riescono a mantenere la posizione neutra che dovrebbe assumere un sito di notizie del genere e gente che ha troppo potere ne sta approfittando per scrivere papielli sul perché loro hanno ragione e chi la pensa diversamente invece ha torto.
Se volete veramente avere una rilevanza anche nel mondo del giornalismo gaming dovete farvi un esame di coscienza.
Sono convinto che rubber sia in realtà Ralph WinchesterPlus ultra
Mah. Si prende una questione polarizzante, e si polarizza ancora di più il tutto. Colpa dei retrogradi, no colpa dei progressisti troppo progressisti... L'unica colpa è che i pozzi in occidente sono avvelenati, e che la candeggina non la si sta bevendo, ma la si continua a buttare nei suddetti, anche quando si hanno le intenzioni più neutre possibili (non dico "buone" di proposito). Non gioco a un AC dai tempi di Ezio, ci ho provato con Origins ma è lì a prendere polvere digitale nella libreria Steam. La prima colpa di AC è che è ormai un franchise con le sue uscite obbligate non dalla creatività, ma dalle quotazioni in borsa. Solo questo gli fa guadagnare migliaia di hater di default, pronti a fare le pulci a ogni uscita. Forse solo COD ha un fandom più tossico.
E poi, il disclaimer sul non essere un documentario, a noi pare una cosa ridicola, ma ricordo solo che viviamo in questa linea temporale. Probabilmente "questa è un opera di fantasia ogni riferimento a etc. etc." non basta più
Magari i toni andavano smorzati dall’inizio… l’articolo in sé, anche se non mi trova d’accordo, non è eccessivamente di parte, ma titolo e sottotitolo sono palesemente lì a fare ragebait.Infatti non è una news. È un articolo facente parte della rubrica OpinionClick, in cui ci concediamo una certa libertà d'azione e quando possibile avviare una discussione con voi. Come ho scritto verso la fine, smorzando un po' i toni, capisco che l'argomento per alcuni sia piuttosto sentito, ma cerchiamo di mantenere un certo standard (non dico a te, ma è un discorso generale).
Wow, non ho parole.
Che articolo stupido. Complimenti.
Aspetto già la recensione con voto 100 al gioco.
Non perdo tempo ad andare punto per punto, basta solo vedere che di nuovo viene citato Edward di Assassin Creed 4.
Basta conoscere la storia per sapere che la maggior parte dei pirati dei Caraibi erano di fatto inglesi, anzi per dirla giusta erano "corsari", c'è differenza appunto.
Ma è chiaro che chi scrive non conosce la storia e prende per buono le idiozie di Ubisoft.
"A Cuba, in un contesto piratesco sia chiaro, troviamo comunque una miriade per personaggi caucasici". Il bello che ho scritto "sia chiaro". Davvero pensi che non conosca la differenza tra pirate e corsaro o che darò 100 ad Assassin's Creed? Ti sembra un articolo che è in difesa di Assassin's Creed? Sul serio?
Magari i toni andavano smorzati dall’inizio… l’articolo in sé, anche se non mi trova d’accordo, non è eccessivamente di parte, ma titolo e sottotitolo sono palesemente lì a fare ragebait.Infatti non è una news. È un articolo facente parte della rubrica OpinionClick, in cui ci concediamo una certa libertà d'azione e quando possibile avviare una discussione con voi. Come ho scritto verso la fine, smorzando un po' i toni, capisco che l'argomento per alcuni sia piuttosto sentito, ma cerchiamo di mantenere un certo standard (non dico a te, ma è un discorso generale).
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
Settimana scorsa ho visto con un mio amico (di origini afroamericane, è qui in vacanza) su Netflix Supacell, una serie superoistica (caruccia, niente di che) ambientata in Inghilterra e ad un certo punto appena si vedono i personaggi di colore parte il rap, il mio amico si gira e mi dice "ma perché devono mettere sempre il rap ogni volta che c'è qualcuno di colore?! Mi hanno rotto i *beep* ", le parole non sono state esattamente queste però il senso era quello.
Personaggi che dicono "guarda il colore di questa macchina, si intona perfettamente col colore della tua pelle", ma...what?!
Ma mi chiedo, perché quando uscì Blade a nessuno fotteva una cippa del fatto che ci fosse un vampiro afroamericano? Perché era figo, l'intenzione del film non era spingere un'ideologia politica ma creare un personaggio.
Stessa cosa che si riscontra nella propaganda "female = strong, female can do everything", e poi mi fanno dei personaggi maschili con la skin femminile. Ma solo io ricordo di personaggi come Ripley di Alien che mi faceva esclamare "wow che palle cubiche ha questa", perché era comunque un personaggio con le sue fragilità che sembrava un essere umano e non una Mary Sue sotto steroidi che non ha bisogno dell'aiuto degli uomini.
Il fatto che esistano aziende come Sweet Baby è il sintomo di qualcosa di estremamente bacato a livello sociale, un qualcosa nato da un messaggio propositivo e costruttivo ma mutato in un essere abominevole che la Cosa di Carpenter scansati.
Wow, non ho parole.
Che articolo stupido. Complimenti.
Aspetto già la recensione con voto 100 al gioco.
Non perdo tempo ad andare punto per punto, basta solo vedere che di nuovo viene citato Edward di Assassin Creed 4.
Basta conoscere la storia per sapere che la maggior parte dei pirati dei Caraibi erano di fatto inglesi, anzi per dirla giusta erano "corsari", c'è differenza appunto.
Ma è chiaro che chi scrive non conosce la storia e prende per buono le idiozie di Ubisoft.
"A Cuba, in un contesto piratesco sia chiaro, troviamo comunque una miriade per personaggi caucasici". Il bello che ho scritto "sia chiaro". Davvero pensi che non conosca la differenza tra pirate e corsaro o che darò 100 ad Assassin's Creed? Ti sembra un articolo che è in difesa di Assassin's Creed? Sul serio?
Se la conosci capisci che prendere Edward ad esempio è completamente sbagliato dato che appunto un inglese per protagonista in quel contesto storico è pienamente corretto a differenza appunto di un presunto samurai nero in Giappone.
Il punto è questo.
Nessuno si aspettava che AC fosse realistico ma almeno verosimile, e sì, è una cosa diversa.
Poi ancora, si sminuisce la gravità della cosa, perché Ubisoft si è basata su fonti sbagliate e pur di non ammettere l'errore ha mandato gente a modificare la pagina di Wikipedia di Yasuke per supportare quello che loro dicevano. Di nuovo, questo si chiama revisionismo storico.
Ancora, ai giapponesi, che vengono appunto rappresentati nel gioco, tutto questo non sta bene, sono partite petizioni, che hanno utilità discutibile, ma ci sono, e addirittura il parlamento ha deciso di fare un indagine sulla cosa.
Quindi insomma, la questione mi pare un attimo più seria rispetto a quello che l'articolo vuole fare credere.
Leggere su un sito di anime e videogiochi in un articolo che chi si lamenta è stupido perché non sono questi i veri problemi fa sinceramente voglia di andare a cercarsi le informazioni su altri siti più competenti.
Se per voi che scrivete l'argomento non è serio, che ne parlate a fare in primo luogo?
Fate un post su Facebook come gli altri e via.
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
Aspetto già la recensione con voto 100 al gioco.
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
Settimana scorsa ho visto con un mio amico (di origini afroamericane, è qui in vacanza) su Netflix Supacell, una serie superoistica (caruccia, niente di che) ambientata in Inghilterra e ad un certo punto appena si vedono i personaggi di colore parte il rap, il mio amico si gira e mi dice "ma perché devono mettere sempre il rap ogni volta che c'è qualcuno di colore?! Mi hanno rotto i *beep* ", le parole non sono state esattamente queste però il senso era quello.
Personaggi che dicono "guarda il colore di questa macchina, si intona perfettamente col colore della tua pelle", ma...what?!
Ma mi chiedo, perché quando uscì Blade a nessuno fotteva una cippa del fatto che ci fosse un vampiro afroamericano? Perché era figo, l'intenzione del film non era spingere un'ideologia politica ma creare un personaggio.
Stessa cosa che si riscontra nella propaganda "female = strong, female can do everything", e poi mi fanno dei personaggi maschili con la skin femminile. Ma solo io ricordo di personaggi come Ripley di Alien che mi faceva esclamare "wow che palle cubiche ha questa", perché era comunque un personaggio con le sue fragilità che sembrava un essere umano e non una Mary Sue sotto steroidi che non ha bisogno dell'aiuto degli uomini.
Il fatto che esistano aziende come Sweet Baby è il sintomo di qualcosa di estremamente bacato a livello sociale, un qualcosa nato da un messaggio propositivo e costruttivo ma mutato in un essere abominevole che la Cosa di Carpenter scansati.
Uno dei miei main in guilty Gear è nagoriyuki che omone samurai e africano, lo adoro ed è uno dei personaggi più fighi di tutta la serie, quindi non è che di base abbia problemi con sto tipo di personaggi... Eppure trovo comunque la scelta in Assassin's più che discutibile.. anche come è stato presentato nel gameplay, la prima cosa che vedi è lui enorme e tutti i piccoli giapponesi che fanno l'inchino quando passa... Poi lui e la tipa nel cambiare quella che sembra definita come una società marcia, non so io ci vedo un intento non proprio positivo nel tanto primo atteso gioco in Giappone, ma si giudicherà meglio una volta uscito.
Poi le quanto riguarda il resto ognuno può scrivere una storia come gli pare, con i Personaggi che gli pare e i temi che vuole, basta non farlo passare come "storico"
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
That's the point! Il troppo comincia a stroppiare, soprattutto quando è forzato (volutamente o meno), progettato male, realizzato peggio.
Però secondo me Ubisoft, come Disney quando cambia etnia ai suoi personaggi storici, tutto questo lo sanno sin troppo bene, non sono stupidi. Sperano solo che tutta la pubblicità gratuita fatta da questa storia, seguendo l'adagio di "se ne parli bene o male basta che se ne parli", li aiuti a fatturare di più.
Alla Disney ultimamente non è andata benissimo, ha venduto solo quando ha tirato fuori prodotti di qualità (Inside Out 2), gli altri, nonostante la scelta di infarcirli di personaggi afroamericani o donne cazzutissime, sono andati molto molto male. Vedremo per Ubisoft.Aspetto già la recensione con voto 100 al gioco.
Si vede che ci conosci gran poco . Però continua a seguirci, potremo sorprenderti!
La stessa Ubisoft fino a qualche mese fa diceva proprio il contrario di questo e cioè che la serie era storica e si basava su cose reali ecc.
Ora fanno marcia indietro e si fa finta che abbiano sempre detto così e la gente dovrebbe pure stare zitta...
Il paragone con nioh non ha alcun senso per il semplice fatto che nioh non è Assassin's Creed (era una nuova serie, quindi non era niente).
E comunque si, in questi anni le cose sono cambiate, se non ci avete fatto caso avete vissuto sulla luna, e l'isteria riguardo questo personaggio è la conseguenza di voler riscrivere tutto, da roba inventata, fino alla storia (tipo Cleopatra nera, gli imperatori romani neri, ecc.)
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
Settimana scorsa ho visto con un mio amico (di origini afroamericane, è qui in vacanza) su Netflix Supacell, una serie superoistica (caruccia, niente di che) ambientata in Inghilterra e ad un certo punto appena si vedono i personaggi di colore parte il rap, il mio amico si gira e mi dice "ma perché devono mettere sempre il rap ogni volta che c'è qualcuno di colore?! Mi hanno rotto i *beep* ", le parole non sono state esattamente queste però il senso era quello.
Personaggi che dicono "guarda il colore di questa macchina, si intona perfettamente col colore della tua pelle", ma...what?!
Ma mi chiedo, perché quando uscì Blade a nessuno fotteva una cippa del fatto che ci fosse un vampiro afroamericano? Perché era figo, l'intenzione del film non era spingere un'ideologia politica ma creare un personaggio.
Stessa cosa che si riscontra nella propaganda "female = strong, female can do everything", e poi mi fanno dei personaggi maschili con la skin femminile. Ma solo io ricordo di personaggi come Ripley di Alien che mi faceva esclamare "wow che palle cubiche ha questa", perché era comunque un personaggio con le sue fragilità che sembrava un essere umano e non una Mary Sue sotto steroidi che non ha bisogno dell'aiuto degli uomini.
Il fatto che esistano aziende come Sweet Baby è il sintomo di qualcosa di estremamente bacato a livello sociale, un qualcosa nato da un messaggio propositivo e costruttivo ma mutato in un essere abominevole che la Cosa di Carpenter scansati.
Si ne parlavo anche in live domenica scorsa. C'è un po' di saturazione e scelte evidentemente discutibili come rendere personaggi storici, nel loro contesto storico, con cambio di etnia. C'è troppo tutto assieme e con soluzioni pigre. Avevo fatto l'esempio di Miles Morales: non è Peter Parker nero ma un personaggio originale, con la sua cultura. Dovrebbe essere questa la strada da percorrere secondo me, ma quando ci sono milioni di dollari di mezzo non c'è molto spazio di manovra a quanto pare.
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
Settimana scorsa ho visto con un mio amico (di origini afroamericane, è qui in vacanza) su Netflix Supacell, una serie superoistica (caruccia, niente di che) ambientata in Inghilterra e ad un certo punto appena si vedono i personaggi di colore parte il rap, il mio amico si gira e mi dice "ma perché devono mettere sempre il rap ogni volta che c'è qualcuno di colore?! Mi hanno rotto i *beep* ", le parole non sono state esattamente queste però il senso era quello.
Personaggi che dicono "guarda il colore di questa macchina, si intona perfettamente col colore della tua pelle", ma...what?!
Ma mi chiedo, perché quando uscì Blade a nessuno fotteva una cippa del fatto che ci fosse un vampiro afroamericano? Perché era figo, l'intenzione del film non era spingere un'ideologia politica ma creare un personaggio.
Stessa cosa che si riscontra nella propaganda "female = strong, female can do everything", e poi mi fanno dei personaggi maschili con la skin femminile. Ma solo io ricordo di personaggi come Ripley di Alien che mi faceva esclamare "wow che palle cubiche ha questa", perché era comunque un personaggio con le sue fragilità che sembrava un essere umano e non una Mary Sue sotto steroidi che non ha bisogno dell'aiuto degli uomini.
Il fatto che esistano aziende come Sweet Baby è il sintomo di qualcosa di estremamente bacato a livello sociale, un qualcosa nato da un messaggio propositivo e costruttivo ma mutato in un essere abominevole che la Cosa di Carpenter scansati.
Si ne parlavo anche in live domenica scorsa. C'è un po' di saturazione e scelte evidentemente discutibili come rendere personaggi storici, nel loro contesto storico, con cambio di etnia. C'è troppo tutto assieme e con soluzioni pigre. Avevo fatto l'esempio di Miles Morales: non è Peter Parker nero ma un personaggio originale, con la sua cultura. Dovrebbe essere questa la strada da percorrere secondo me, ma quando ci sono milioni di dollari di mezzo non c'è molto spazio di manovra a quanto pare.
Io sono un ignorante, parlo da profano, non ho idea di come debba essere gestita una mega-multinazionale e di come ci si debba muovere quando hai una realtà così grossa sulle spalle, però...se i tuoi ultimi film sono stati un flop, la tua credibilità è ai minimi storici e la linea di congiunzione è l'aver dato ascolto ad una determinata ristretta cerchia rumorosa, io qualche domanda me la farei, soprattutto se, come hai detto tu, ci sono in ballo milioni di dollari.
Sembra che ogni volta che qualche estremista fa la voce grossa su twitter se la fanno addosso, quando la realtà dei fatti è che sono poche persone che urlano in una piazza gigante dove la maggior parte li guarda come dei folli.
Mi viene in mente un fatto analogo con "Boicottate il gioco di Harry Potter: Hogwarts Legacy"; che colpa avevano gli sviluppatori? Nessuna, però una cerchia di persone si era promessa che tutto quello reindirizzato alla Rowling dovesse scomparire, non importa se della gente che non c'entrava nulla avrebbe perso il lavoro o fosse accusata di crimini non suoi, quel gioco non doveva esistere.
Twitter era in uno stato di guerra civile, fantasmilioni di like a chi scriveva "Abbasso il gioco di Harry Potter", tutto faceva sembrare che la loro battaglia fosse vinta, che il Diavolo che si stava per reincarnare su questa Terra fosse oramai sconfitto e che il flop fosse assicurato.
Il gioco fece milioni di vendite, fu il videogioco più venduto dell'anno addirittura.
Dove erano finite tutte queste persone che dovevano boicottare il gioco? La Rowling le aveva costrette a prendere il gioco? Gli sviluppatori hanno ipotecato casa per comprarsi più copie dello stesso?
Insomma, morale della favola: Solitamente chi fa tanto rumore sono una minoranza e non è uno specchio della realtà. Con questo non voglio dire che non bisognerebbe leggere ciò che dicono, perché a volte nel rumore ci può essere una base di verità, ma nella maggior parte dei casi il bambino intelligente è quello che usa toni appropriati non quello che sputa per terra e dice di aver ragione a prescindere.
E questa illusione sta venendo fuori anche sulla questione "body-reppresentation", la verità è che alle persone piace giocare e simpare per personaggi maschili/femminili fighi, a nessuno frega di giocare con dei cessi a pedali se non per meme.
Forse sì, forse no. Ma la ragione non è che non fossero prodotti di qualità superiore, è che la gente si è rotta le palle e vede le vere intenzioni delle aziende.E fidatevi che se i prodotti di "una volta" con personaggi femminili forti (es. Samus) o simili uscissero oggi la reazione sarebbe la STESSA.
Indipendentemente dalla vostra opinione sul nuovo AC, questo non lo considero per niente un articolo degno di questo sito. Purtroppo sto notando da un pò di tempo che gli articoli riguardanti il mondo del gaming non riescono a mantenere la posizione neutra che dovrebbe assumere un sito di notizie del genere e gente che ha troppo potere ne sta approfittando per scrivere papielli sul perché loro hanno ragione e chi la pensa diversamente invece ha torto.
Se volete veramente avere una rilevanza anche nel mondo del giornalismo gaming dovete farvi un esame di coscienza.
Infatti non è una news. È un articolo facente parte della rubrica OpinionClick, in cui ci concediamo una certa libertà d'azione e quando possibile avviare una discussione con voi. Come ho scritto verso la fine, smorzando un po' i toni, capisco che l'argomento per alcuni sia piuttosto sentito, ma cerchiamo di mantenere un certo standard (non dico a te, ma è un discorso generale).
Sembra che ogni volta che qualche estremista fa la voce grossa su twitter se la fanno addosso, quando la realtà dei fatti è che sono poche persone che urlano in una piazza gigante dove la maggior parte li guarda come dei folli.
Guardate che ho visto che avete aggiornato solo ora l'articolo mettendo alla fine la nota di OpinioniClick. State attenti quando scrivete articoli del genere perché ci vuole poco dal passare da un sito sui videogiochi serio a IGN. Vi invito a ricontrollare i toni e il contenuto dei vostri articoli più e più volte prima di pubblicarli.
il problema sarebbe che il personaggio è effettivamente esistito, ma che tra tutti si è andato a prendere l’unico personaggio dell’epoca di origine africana?
Ma Nioh? Il lavoro del Team Ninja è anche più interessante. Ci troviamo in un contesto del tutto simile a quello di Assassin's Creed Shadows: protagonista realmente esistito (il britannico William Adams), stesso periodo storico circa, si trucidano giapponesi senza tanti complimenti ma qui, nessun problema
Come ho già detto, nell’articolo neanche troppo. Nel titolo e sottotitolo sì.Tra l'altro non mi pare ci sia scritto da nessuna parte, come da te lasciato intendere nel primo messaggio, che chi la pensa diversamente abbia torto, anzi sembra che questa intenzione l'abbia messa in campo tu, dicendo che se scriviamo certe cose (o meglio, se uno di noi lo fa), l'intero sito perda di serietà. Chiaro che su temi polarizzanti ci saranno opinioni anche opposte, ma non mi pare che nessuno abbia attaccato nessun altro, ognuno sta (e deve essere assolutamente così) esprimendo la propria opinione in libertà.
Mi sa che non l’hai centrato nemmeno tu invece. Le lamentele quando è stata annunciata la serie animata su Yasuke non sono state minimamente paragonabili, per esempio. È che casualmente è anche il primo personaggio storico a ricoprire il ruolo di protagonista in una saga dove non lo sono mai stati. Perché sapevano che se fosse stato un samurai nero fittizio nel giappone feudale gli avrebbero sputato ancora di più.Hai centrato perfettamente il punto.
Hai centrato perfettamente il punto.
Indipendentemente dalla vostra opinione sul nuovo AC, questo non lo considero per niente un articolo degno di questo sito. Purtroppo sto notando da un pò di tempo che gli articoli riguardanti il mondo del gaming non riescono a mantenere la posizione neutra che dovrebbe assumere un sito di notizie del genere e gente che ha troppo potere ne sta approfittando per scrivere papielli sul perché loro hanno ragione e chi la pensa diversamente invece ha torto.
Se volete veramente avere una rilevanza anche nel mondo del giornalismo gaming dovete farvi un esame di coscienza.
Infatti non è una news. È un articolo facente parte della rubrica OpinionClick, in cui ci concediamo una certa libertà d'azione e quando possibile avviare una discussione con voi. Come ho scritto verso la fine, smorzando un po' i toni, capisco che l'argomento per alcuni sia piuttosto sentito, ma cerchiamo di mantenere un certo standard (non dico a te, ma è un discorso generale).
Guardate che ho visto che avete aggiornato solo ora l'articolo mettendo alla fine la nota di OpinioniClick. State attenti quando scrivete articoli del genere perché ci vuole poco dal passare da un sito sui videogiochi serio a IGN. Vi invito a ricontrollare i toni e il contenuto dei vostri articoli più e più volte prima di pubblicarli.
Ora, qualcuno potrebbe considerare pretestuose certe critiche, ma sarebbe bastato che Ubisoft si affidasse ad esperti giapponesi
Le critiche ci sarebbero state comunque, perchè si sarebbe trovato altro.Poi magari il gioco sarà pure divertente, ma probabilmente non è quello che la gente si aspettava ed è per questo che lo stanno criticando.
Tanto, che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli.
I tempi dove il Flame era per le parole tradotte dai Fansub nei sottotitoli? Gran bella merda! Almeno oggi ci si può sbizzarrire su un bagaglio più ampio.A me mancano i tempi in cui non si parlava di videogiochi in un sito di anime, sarò strano io
Credo che la questione di AC:Shadows sia sintomo di una stanchezza da parte del pubblico che recentemente ha dovuto sorbirsi serie tv, videogame, film che sembrano delle checklist razziali dove l'aggravante è che sono pure scritte col culo (se la qualità media fosse alta credo che l'impatto sarebbe stato molto meno).
Settimana scorsa ho visto con un mio amico (di origini afroamericane, è qui in vacanza) su Netflix Supacell, una serie superoistica (caruccia, niente di che) ambientata in Inghilterra e ad un certo punto appena si vedono i personaggi di colore parte il rap, il mio amico si gira e mi dice "ma perché devono mettere sempre il rap ogni volta che c'è qualcuno di colore?! Mi hanno rotto i *beep* ", le parole non sono state esattamente queste però il senso era quello.
Personaggi che dicono "guarda il colore di questa macchina, si intona perfettamente col colore della tua pelle", ma...what?!
Ma mi chiedo, perché quando uscì Blade a nessuno fotteva una cippa del fatto che ci fosse un vampiro afroamericano? Perché era figo, l'intenzione del film non era spingere un'ideologia politica ma creare un personaggio.
Stessa cosa che si riscontra nella propaganda "female = strong, female can do everything", e poi mi fanno dei personaggi maschili con la skin femminile. Ma solo io ricordo di personaggi come Ripley di Alien che mi faceva esclamare "wow che palle cubiche ha questa", perché era comunque un personaggio con le sue fragilità che sembrava un essere umano e non una Mary Sue sotto steroidi che non ha bisogno dell'aiuto degli uomini.
Il fatto che esistano aziende come Sweet Baby è il sintomo di qualcosa di estremamente bacato a livello sociale, un qualcosa nato da un messaggio propositivo e costruttivo ma mutato in un essere abominevole che la Cosa di Carpenter scansati.
Si ne parlavo anche in live domenica scorsa. C'è un po' di saturazione e scelte evidentemente discutibili come rendere personaggi storici, nel loro contesto storico, con cambio di etnia. C'è troppo tutto assieme e con soluzioni pigre. Avevo fatto l'esempio di Miles Morales: non è Peter Parker nero ma un personaggio originale, con la sua cultura. Dovrebbe essere questa la strada da percorrere secondo me, ma quando ci sono milioni di dollari di mezzo non c'è molto spazio di manovra a quanto pare.
A me l'idea di impersonare Yasuke non dispiace... è stato un personaggio storico importante e la sua storia è davvero incredibile e degna di essere raccontata...Ma Nioh? Il lavoro del Team Ninja è anche più interessante. Ci troviamo in un contesto del tutto simile a quello di Assassin's Creed Shadows: protagonista realmente esistito (il britannico William Adams), stesso periodo storico circa, si trucidano giapponesi senza tanti complimenti ma qui, nessun problema
Aggiungo oltretutto che William Adams, sebbene fosse effettivamente un samurai, era di fatto perlopiù un esploratore, un diplomatico e un commerciante...non era di certo noto per le sue abilità di guerriero...
"Un po' di saturazione"? Furiosa era un buon film ed è nato morto perchè la gente è partita dal presupposto che fosse l'ennesimo genderswap fatto però sulla pelle di Mad Max stavolta.
in altri casi non dicevate è solo un gioco, perchè stavolta la prendete seriamente?"Un po' di saturazione"? Furiosa era un buon film ed è nato morto perchè la gente è partita dal presupposto che fosse l'ennesimo genderswap fatto però sulla pelle di Mad Max stavolta.
non difendere gli stupidi, chi ha visto Fury Road sa chi è Furiosa, e ogni materiale e trailer lo ha venduto come SPIN-OFF.
Su Facebook mi sono trovato gente che non conosce il significato di "SPIN-OFF".
Quasi una conferma della mancanza di neuroni di chi ripete a pappagallo "woke" per tutto.
imho il pubblico si aspettava però un altro Dark Fate o Ghostbuster e non ci ha neanche provato.
imho il pubblico si aspettava però un altro Dark Fate o Ghostbuster e non ci ha neanche provato.
Quelli sono film che campano di fanservice e richiami continui ai vecchi film, cosa che Miller si è opposto, si è tenuto pieno controllo creativo e voleva espandere quel mondo narrativo con più protagonisti non guardare continuamente indietro.
Se il pubblico si aspettava di vedere un film con struttura che ripete la stessa trama, chiaro il pubblico si sta abituando male.
In questo Furiosa è un film con le palle a differenza di casi analoghi.
Esattamente. Almeno secondo me, rispetto a quelli a cui fa piacere vedere questo tipo di "rappresentazione", sono molti di più quelli che si sentono presi in giro, o per lo meno quelli che si devono sorbire ancora più razzismo perché queste scelte fomentano la gente. Senza contare come aveva già detto qualcun altro, che è molto diverso quando uno scrittore gay scrive un personaggio gay o quando lo fa un etero giusto per mettere la spunta. Ci sono intere comunità online che perculano i maschi che non sanno scrivere personaggi femminili credibili o viceversa, figuriamoci con la sessualità che è una cosa estremamente intima e che ognuno vive in modo diverso. A parer mio questo tipo di "rappresentazione" è tutto fuorché un privilegio, almeno per la gente comune.E i privilegi danno fastidio a chi non li ha (e forse anche a chi ne gode, in questo caso).
A me quello che dà fastidio è che i personaggi di colore, i personaggi LGBT e i personaggi femminili poco attraenti siano passati da una condizione di sotto-rappresentazione a una situazione in cui godono di una corsia preferenziale.
Prima cosa, in generale è abbastanza difficile/complicato disegnare un personaggio “brutto” in stile anime. Vedi gente tipo Tomoko di Watamote che dovrebbe essere una cessa assoluta e invece un sacco di gente la trova carina.Non so se sia così per i videogiochi sinceramente, ma per film, serie tv, anime e manga mi sembra che siamo di norma ancora ben lontani da un'equa rappresentazione delle percentuali sociali. Prendiamo per esempio gli anime (visto che siamo su ANIMEclick)... quanti personaggi femminili non attraenti abbiamo? giusto per prendere la categoria più ampia eh...
È che i giapponesi (persone di colore a parte perché sono ancora troppo razzisti per quello) lo fanno già, ma meglio. Ci sono già una montagna di serie che trattano di tematiche LGBT o che hanno protagoniste femminili, ma lo fanno in serie a parte che hanno quel target nello specifico. Non sono schiaffate in serie già avviate o cambiate nei remake, e quando lo sono solitamente sono ben integrate e non pesano (Il main cast di Stone Ocean o la villain transgender in MHA, per esempio). Insomma, si vede che sono personaggi messi lì perché l’autore voleva raccontare quel tipo di storia e non cambiati all’ultimo perché il comitato di produzione voleva barrare più spunte.Per fortuna anime e manga non sono ancora stati contagiati da questa piaga. Quando arriverà pure lì, sarà il momento di cambiare hobby.
Beh allora, parliamone… un conto è se devi fare una serie caciarona/estremamente slegata dai fatti storici tipo Paripi Koumei o Fate, un altro è se mi vuoi fare una serie storica drammatica e mi cambi l’etnia della protagonista. Anzi, così su due piedi non mi vengono nemmeno in mente anime “seri” con personaggi storici protagonisti, di solito sono al massimo “ambientati nel xxxx” ma con personaggi originali. E comunque non mi pare ci siano personaggi storici “moeizzati” nemmeno in quelle, tipo Kingdom, Inu-Oh o anche un Lady Oscar.Ah, e i personaggi storici maschili trasformati in ragazzine moe o in biscioni trash in anime, manga o videogiochi giapponesi non si contano
Il commodoro Perry con le calze a rete in Bakumatsu Rock o Go Daigo re del male di Dragon Quest in The elusive samurai non fanno meno inorridire di Anna Bolena nera
Prima cosa, in generale è abbastanza difficile/complicato disegnare un personaggio “brutto” in stile anime.
In compenso i personaggi LGBT+ veri o presunti, tipo i classici biscioni che fanno allusioni fra loro o le ragazzine amykette puccipucci che si vogliono tanto bene nella loro amicizia che può anche essere intesa come altro, sono ovunque, ma l'80% delle volte sono buttati lì solo perché sanno che i lettori/spettatori ci fantasticano su, ci fanno le doujinshi e perciò faranno vendere, non certo perché volevano far sentire rappresentato il pubblico omosessuale o sensibilizzare su certi temi.
Ah, e i personaggi storici maschili trasformati in ragazzine moe o in biscioni trash in anime, manga o videogiochi giapponesi non si contano
Il commodoro Perry con le calze a rete in Bakumatsu Rock o Go Daigo re del male di Dragon Quest in The elusive samurai non fanno meno inorridire di Anna Bolena nera
Concordo. E infatti si parla spesso di yuri bait et similia... vogliamo davvero dire che siano tutti costruiti bene e inseriti a regola d'arte nelle storie? Anche qua si solletica il pubblico in maniera diversa ma comunque equivalente a quello che si fa in Occidente per il politically correct.
o la villain transgender in MHA, per esempio
appunto, ma quando si tratta di fanservice viene sempre giustificato come liberta artistica, che non è affatto vero, il fanservice non ha nulla di artistico viene imposto per marketing perche se no l'opera rischia di vendere molto meno.
Anche lì dipende cosa intendi per “estetica normale”. Un sacco di protagonisti maschili che dovrebbero fare zero attività fisica hanno un fisico discretamente snello, zero pancia e anche un accenno di addominali a volte, vedi Tsuna o Senku. Perché in generale è più difficile disegnare un personaggio “non attraente”, e farlo davvero anonimo è controproducente, quando si vede negli anime solitamente è un protagonista di novel nelle quali non viene mai disegnato. Ci sono un sacco di personaggi femminili, anche protagonisti, che non sono né “maggiorate” né “bimbe”, ma risultano comunque attraenti semplicemente per lo stile di disegno.Non parlo di personaggi 'brutti'. Parlo di un'estetica normale. Invece, soprattutto per i personaggi femminili di rilievo, il 90% e passa o ricade nella categoria "mediamente attraente" o in quelle superiori (cosa diversa per molti personaggi maschili, al limite dell'anonimo). E non parlo solo di 'stile' generale ma di scelte specifiche (esempio concreto: quante sono le 'maggiorate' rispetto alla popolazione femminile? E come mai questa percentuale, già alta in sé, sale ancor di più nelle protagoniste?) Altra opzione, ricadono in un tropo fisico ben definito, che può non piacere a tutti (vedi la tipologia lolita) ma che comunque spinge verso un'estetica attraente per un certo gruppo di appassionati.
(…)
Concordo. E infatti si parla spesso di yuri bait et similia... vogliamo davvero dire che siano tutti costruiti bene e inseriti a regola d'arte nelle storie? Anche qua si solletica il pubblico in maniera diversa ma comunque equivalente a quello che si fa in Occidente per il politically correct.
Che sia “artistico” o meno poco conta, nella grande maggioranza dei casi però se c’è nella serie è perché ce lo voleva l’autore, non per pressioni esterne (discorso diverso per le visual novel ma quella è una minima fetta del mercato).appunto, ma quando si tratta di fanservice viene sempre giustificato come liberta artistica, che non è affatto vero, il fanservice non ha nulla di artistico viene imposto per marketing perche se no l'opera rischia di vendere molto meno.
In realtà si vedeva già, il discorso tra i villain censurato in Italia succede ben prima. E comunque intendevo che è un personaggio chiaramente pensato come transgender dall’inizio, che ha una sua storia per la quale serve che lo sia, e serve anche a far riflettere di più sulla struttura della società in quell’universo. Certo si poteva approfondire di più, ma comunque si vede che è un personaggio un minimo sentito. Sicuro di più del tipo di colore a caso in Star Wars 7 che è talmente superfluo che si è lamentato anche l’attore. Per dare esempi migliori, prendi Ivankov o Mr. 2 di One Piece, quelli sono molto approfonditi e vengono apprezzati anche dal pubblico LGBT+.un personaggio che non fa nulla e schiatta subito...se non fosse per quel flashback tirato appena moriva manco si sapeva fosse trangender, ed ora è diventato il membro dei villain che meno si ricorda
Dove lo vedi ben integrato in questo? semmai esiste e basta
Che sia “artistico” o meno poco conta, nella grande maggioranza dei casi però se c’è nella serie è perché ce lo voleva l’autore, non per pressioni esterne (discorso diverso per le visual novel ma quella è una minima fetta del mercato).
In realtà si vedeva già, il discorso tra i villain censurato in Italia succede ben prima. E comunque intendevo che è un personaggio chiaramente pensato come transgender dall’inizio, che ha una sua storia per la quale serve che lo sia, e serve anche a far riflettere di più sulla struttura della società in quell’universo. Certo si poteva approfondire di più, ma comunque si vede che è un personaggio un minimo sentito. Sicuro di più del tipo di colore a caso in Star Wars 7 che è talmente superfluo che si è lamentato anche l’attore. Per dare esempi migliori, prendi Ivankov o Mr. 2 di One Piece, quelli sono molto approfonditi e vengono apprezzati anche dal pubblico LGBT+.
Anche lì dipende cosa intendi per “estetica normale”. Un sacco di protagonisti maschili che dovrebbero fare zero attività fisica hanno un fisico discretamente snello, zero pancia e anche un accenno di addominali a volte, vedi Tsuna o Senku. Perché in generale è più difficile disegnare un personaggio “non attraente”, e farlo davvero anonimo è controproducente, quando si vede negli anime solitamente è un protagonista di novel nelle quali non viene mai disegnato. Ci sono un sacco di personaggi femminili, anche protagonisti, che non sono né “maggiorate” né “bimbe”, ma risultano comunque attraenti semplicemente per lo stile di disegno.
La differenza tra lo yuribait e il politically correct, invece, è semplicemente che il primo, giusto o meno che sia, tira davvero, e il secondo no, almeno non come è implementato di solito. [...] C’è differenza tra una cosa messa lì per vendere di più (parallelismo occidentale può essere la Marvel che sborsa per ingaggiare gli attori più belli, famosi e apprezzati anche quando non serve), e una cosa che alla maggior parte dei fan non piace e viene messa lì solo per strizzare l’occhio agli sponsor e cercare inutilmente di ripulirsi l’immagine da tutto il razzismo passato quando ancora “non importava a nessuno”
Il fanservice non nasce per “distrarre”, nasce perché c’è un sacco di gente a cui piace, sia tra il pubblico che tra gli autori, e perché è di più la gente a cui fa piacere che quella a cui da fastidio. Stessa cosa delle attrici che si rifanno, non è che lo fanno “per nascondere che non sono brave”. La maggior parte delle opere ben fatte non hanno fanservice semplicemente perché sono storie serie, e nella maggior parte dei momenti non c’entrerebbe niente. Però non vuol dire che non sia presente in un sacco di opere acclamate, da Evangelion a Monogatari a Kill la Kill. E non è affatto volto a “distrarre” dalla trama, c’è semplicemente perché (almeno negli ultimi due casi), agli autori piace mettercelo.il fanservice nasce per distrarre, un autore che lo usa con consapevolezza è propio perchè sa che la sua storia e scarsa.
Prova a pensare perchè raramente le migliori opere fanno ricorso al fanservice.
Su Mr.2 o Ivankov ho letto tante critiche per i personaggi estremizzati e ridicoli propio da parte del pubblico LGBT+ ma ok.
Però interessante che questo fissarsi sulla scrittura dei personaggi è sempre sui personaggi di colore e gay, e mai su quelli bianchi che su tutte le opere fiction anche capolavori hanno 1 o 2 personaggi inutili o scritti malissimo senza farli entrare in una casella specifica.
Su Star Wars e il tipo di colore a caso, ma se fosse bianco e con la stessa scrittura andava meglio?
perchè ci deve essere sempre un motivo per ingaggiare un attore di colore?
Ovvio che tante opere stuzzicano il pubblico con personaggi attraenti (soprattutto nelle copertine, appunto), ma il discorso che facevamo era la rappresentazione di personaggi “non-attraenti”, che invece ci sono eccome, nei limiti di quello che si può chiedere a un disegnatore giapponese sovraccarico di lavoro. Che poi la situazione di cui sopra succeda di più con le donne che con gli uomini è una conseguenza del pubblico estremamente maschile dei decenni passati, ma si nota tantissimo che con l’aumento delle lettrici stanno aumentando anche le serie coi biscioni, e va bene così.In parte concordo, ma vogliamo davvero dire che molto spesso light novel, manga e anime non girino intorno all'aspetto fisico delle donzelle ivi presenti? Vogliamo davvero dire che in titoli abbastanza celebri come Quintessential Quintuplets o come Rent-a-Girlfriend, per fare qualche esempio, si dia la stessa attenzione all'estetica maschile rispetto a quella femminile? E sicuramente ci sono anche esempi al contrario ma siamo in un rapporto 1/10 se va bene.
D'altra parte basta vedere. Spesso protagonista maschile ma sulle copertine di DVD, Blu-Ray e LN chi ci mettiamo?
Prendi COTE. Non ho presenti tutte le copertine sinceramente, ma anche solo guardando la prima stagione ci sono copertina con 1 ragazza, con 2 ragazze o con 1 ragazza e un ragazzo. Un maschio da solo mai, ed quando è presente di norma (forse sempre? non ricordo) è in secondo piano rispetto alla ragazza. Ed è una storia teoricamente non harem (o comunque senza che sia quello il main focus) con protagonista un maschio. Sarà un caso?
Concordo con te. Ma il mio punto non era se yuribait e politically correct fossero assimilabili o meno. Ho semplicemente ricordato che il fanservice (sessuale o meno che sia) non rientra nella storia e non è inserito per migliorare la storia ma per migliorare le vendite. Tutto qua. Prima qualcuno aveva scritto che l'importante era che le addende fossero "personaggi scritti bene e che aggiungano valore alla storia". Ecco, nella maggioranza dei casi, A MIO PARERE, certi personaggi/eventi/tropi non aggiungono valore alla storia ma solo alle vendite.
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