Ok va benissimo questo articolo ma togli il soggetto e si può applicarlo in ogni campo di intrattenimento, ognuno ha i proprio idoli di infanzia e se li porterà fino alla morte, quindi "attaccare" solo quelli di Goldrake lascia il tempo che trova, l'articolo dove vuole andare a parare? Il nostalgico fine a se stesso i famosi Girellari ci sarà sempre e non potrà mai essere d'aiuto a noi appassionati, quindi a che pro criticarli? Al massimo gli si può dire riguardati di dvd e tornate da dove sei venuto ma finisce lì, mi sembra una "guerra" inutile......Io ho sempre invece trovato peggio i giovani che si definiscono "appassionati" ma che non considerato il passato perché vecchio e quindi brutto, questi fanno molta più pena a mio parere...
Ok va benissimo questo articolo ma togli il soggetto e si può applicarlo in ogni campo di intrattenimento, ognuno ha i proprio idoli di infanzia e se li porterà fino alla morte, quindi "attaccare" solo quelli di Goldrake lascia il tempo che trova, l'articolo dove vuole andare a parare? Il nostalgico fine a se stesso i famosi Girellari ci sarà sempre e non potrà mai essere d'aiuto a noi appassionati, quindi a che pro criticarli? Al massimo gli si può dire riguardati di dvd e tornate da dove sei venuto ma finisce lì, mi sembra una "guerra" inutile......Io ho sempre invece trovato peggio i giovani che si definiscono "appassionati" ma che non considerato il passato perché vecchio e quindi brutto, questi fanno molta più pena a mio parere...
Che queste persone ce le troviamo anche a capo di eventi, di giornali, di TV, di luoghi deputati all' intrattenimento. In Italia quante riviste dedicate seriamente all' animazione e al manga escono e quante invece solo al lato nostalgico? Quanti eventi dedicati sempre agli stessi tre titoli?
Quindi si, Goldrake è stato un momento importante della nostra TV e della nostra passione ma sarebbe anche ora di andare avanti...
Ok va benissimo questo articolo ma togli il soggetto e si può applicarlo in ogni campo di intrattenimento, ognuno ha i proprio idoli di infanzia e se li porterà fino alla morte, quindi "attaccare" solo quelli di Goldrake lascia il tempo che trova, l'articolo dove vuole andare a parare? Il nostalgico fine a se stesso i famosi Girellari ci sarà sempre e non potrà mai essere d'aiuto a noi appassionati, quindi a che pro criticarli? Al massimo gli si può dire riguardati di dvd e tornate da dove sei venuto ma finisce lì, mi sembra una "guerra" inutile......Io ho sempre invece trovato peggio i giovani che si definiscono "appassionati" ma che non considerato il passato perché vecchio e quindi brutto, questi fanno molta più pena a mio parere...
Che queste persone ce le troviamo anche a capo di eventi, di giornali, di TV, di luoghi deputati all' intrattenimento. In Italia quante riviste dedicate seriamente all' animazione e al manga escono e quante invece solo al lato nostalgico? Quanti eventi dedicati sempre agli stessi tre titoli?
Quindi si, Goldrake è stato un momento importante della nostra TV e della nostra passione ma sarebbe anche ora di andare avanti...
Be nel nostro "campo" per me fa solo bene se no si parlerebbe solo di Dragon Ball e One piece all'infinito, non vedo tutti sti eventi a tema Godrake o classico.....A mio parere anzi è troppo poco celebrato, su questi lidi vedo sempre critiche o sfotto al classico altroché, sarebbe più che giusto invece parlane con cognizione di causa...Sulle riviste si quelle sprea posso concordare che siano troppo nostalgiche, a mio parere manca una rivista che dovrebbe parlare solo dei titoli dagli anni 2000 ad oggi, spero prima o poi nasca, invece nippon shock ti assicuro che è più "critica" pur parlando anch'essa prevalentemente di vintage ^^ Bisogna rispettare il passato e tramandarlo alle nuove generazioni, ma solo io passo da adorare Dandadan, Spy Family, il remake di Ranma e poi passo a vedermi Mospeda? Noi appassionati dovremmo far così ^^
Dipende da tante cose: il tipo di contratto che riesci a ottenere as esempio... quanti passaggi o anni di licenza e per che prezzo? Non credo che gli americani regalino i loro prodotti... Non guardo molto Rai Gulp o Boing ma credo che i vecchi cartoni che guardavo negli anni ottanta siano molto meglio di Teen Titans Go!Manca il commento fondamentale: Perche' questo genere di cose non c'e' più sulle TV generaliste? Semplice, perché la regolamentazione è tale che le fasce per i più giovani sono totalmente in perdita dal punto di vista pubblicitario, salvo rarissimi casi.
Manca il commento fondamentale: Perche' questo genere di cose non c'e' più sulle TV generaliste? Semplice, perché la regolamentazione è tale che le fasce per i più giovani sono totalmente in perdita dal punto di vista pubblicitario, salvo rarissimi casi.
Manca il commento fondamentale: Perche' questo genere di cose non c'e' più sulle TV generaliste? Semplice, perché la regolamentazione è tale che le fasce per i più giovani sono totalmente in perdita dal punto di vista pubblicitario, salvo rarissimi casi.
La legge Mammì del 1990
"Già con la legge Mammì del 1990 si vietava del tutto l’inserimento di pubblicità all’interno dei cartoni animati, inclusi i film d’animazione (anche se non espressamente destinati ai bambini come pubblico primario); divieto poi modificato dall’articolo 3 comma 5 della Legge 30 Aprile 1998 n.122 ed in seguito dall’articolo 37 del Testo unico della Radiotelevisione, in quanto se ne ammette l’inserimento nei programmi indirizzati ai bambini, se la loro durata supera i trenta minuti."
Finché questa parte della Legge Mammì non viene del tutto modificata non potranno mai fare pubblicità all'interno di un cartone animato come avviene in Giappone con la classica pubblicità a metà episodio con l'eye-catch.
La Legge Mammì quindi esiste dal 1990 ma gli anime anche dopo gli anni Ottanta hanno vissuto momenti importanti.
@Ironic74
Le riviste Sprea il direttore di quelle testate e altri collaboratori hanno detto più volte che non trattano gli anime nuovi perché i giovani non sono interessati a leggere approfondimenti su riviste cartacee.
Sono molto d'accordo con questo articolo, ottimo lavoro!
Manca il commento fondamentale: Perche' questo genere di cose non c'e' più sulle TV generaliste? Semplice, perché la regolamentazione è tale che le fasce per i più giovani sono totalmente in perdita dal punto di vista pubblicitario, salvo rarissimi casi.
Ok va benissimo questo articolo ma togli il soggetto e si può applicarlo in ogni campo di intrattenimento, ognuno ha i proprio idoli di infanzia e se li porterà fino alla morte, quindi "attaccare" solo quelli di Goldrake lascia il tempo che trova, l'articolo dove vuole andare a parare? Il nostalgico fine a se stesso i famosi Girellari ci sarà sempre e non potrà mai essere d'aiuto a noi appassionati, quindi a che pro criticarli? Al massimo gli si può dire riguardati di dvd e tornate da dove sei venuto ma finisce lì, mi sembra una "guerra" inutile......Io ho sempre invece trovato peggio i giovani che si definiscono "appassionati" ma che non considerato il passato perché vecchio e quindi brutto, questi fanno molta più pena a mio parere...
Che queste persone ce le troviamo anche a capo di eventi, di giornali, di TV, di luoghi deputati all' intrattenimento. In Italia quante riviste dedicate seriamente all' animazione e al manga escono e quante invece solo al lato nostalgico? Quanti eventi dedicati sempre agli stessi tre titoli?
Quindi si, Goldrake è stato un momento importante della nostra TV e della nostra passione ma sarebbe anche ora di andare avanti...
Sulle riviste a mio parere ne abbiamo bisogno di una a tema come detto solo anni 2000 fino al presente, anche perché 25 anni aivoglia di materiale da coprire, poi a me farebbe piacere anche una a tema anni 80/90 ove parla solo di opere inedite o di nicchia e anche in sto caso c'è ne sarebbero aiosa ^^
P.s. Nessun appassionato vuole i nomi "pacco", vorremmo tutti Grendaizer U e tutti i nomi originali, io spero ci abbiamo pensato per un eventuale versione in home video...
è più una questione relativa a chi ti ritrovi al management e gli obblighi che la Rai ha verso le produzioni estere. Se guardi a Mediaset e Discovery, gli obblighi sono differenti, ma non è che i risultati manageriali siano molto diversi lato anime in TV.
Per la questione della produzione la Rai ha l'obbligo di finanziare e dare spazio ad un tot numero di produzioni italiane/europee e allo stesso tempo di produrre un certo numero di prodotti animati.,
Comunque in Francia esistono le riviste su manga e animazione prese seriamente, sia vecchie che nuove. Da noi invece non si va oltre gli anni 90
A me non ha convinto per niente questa operazione nostalgia, che sembrava volesse essere "nostalgica ma non troppo".
Se porti un remake di un nome come Goldrake in Italia, il confronto con la prima serie (lecito o meno che sia) è inevitabile.
A quel punto possono succedere solo due cose: i nostalgici vogliono solo risentire la favola come era raccontata decenni fa, e questo non era possibile in ogni caso. Chi invece al tempo non c'era o non ha mai avuto grande interesse per il genere o l'opera nello specifico, dubito troverà comunque qualcosa in questo remake che non possa vedere altrove e meglio in altre sedi. E se poi ripeschi pure cose come "Actarus", "Alcor" ecc. vuol dire che non sai proprio cosa vuoi sulla bilancia (di certo non troverai il plauso di chi non vuole il "vintage").
Non puoi andare contemporaneamente al museo archeologico e alla mostra della robotica hi-tech.
Per puntare direttamente sull'urne dei forti aveva più senso riportare la serie classica e basta, col preciso obiettivo di mirare a un pubblico specifico.
Se invece vuoi davvero fare qualcosa di nuovo non ha senso giocarsi il nome Goldrake, remake o meno che sia.
I nostalgici che vogliono "il piatto della nonna" ci saranno sempre. E se vuoi evitare i loro "commenti" glielo dai. Altrimenti lasci perdere.
@Ironic74
Sulla Francia succede perché i francesi leggono molto di più di noi italiani.
La Francia risulta essere il secondo mercato mondiale dei manga dopo il Giappone.
Nonché uno dei Paesi dove si legge di più in assoluto tra libri, riviste e fumetti.
Da quello che mi hanno detto e hanno scritto sui social se fanno una rivista orientata al presente con Frieren, Dandadan, Blue Blox, Sakamoto Days, Spy x Family, Spice and Wolf, Oshi no Ko ecc. ecc.
Poi non vende perché sia i giovani sia gli adulti non sarebbero sufficienti per coprire i costi .
Sulla nostalgia purtoppo gli italiani non sono interessati agli anime parlo in generale tra parenti e conoscenti conosco gente nata nei primi anni Settanta che mi dice "ti piacciono ancora i pupazzi alla tua età?"
Moltissimi sono rimasti al concetto di anime solo per bambini 😱.
Basta entrare in un bar qualsiasi per rendersene conto.
Ai miei tempi dopo la scuola elementare per evitare di essere presi in giro bisognava nascondere questa passione.
Forse la fascia 15-25 ha cambiato mentalità ma tutto il resto della popolazione è rimasta ferma al 1999.
I punti della questione sono:
1)Lo streaming la fa da padrone nel settore anime, quindi la TV non è più un mezzo competitivo, i giovani si vedono le serie TV, i live action, gli anime su Netflix, Disney +, Amazon, Crunchyroll, della TV non gli frega nulla.
2)La TV la guardano sono gli under 10 e gli over 40, nella fascia giovani (under 40 e over 10 non sè la cag*no neppure di striscio. )
3) Metteteci anche che in Italia si legge pochissimo(da riviste, a manga, a qualsiasialtra caso, sileggepochissimo), la lettura in generale è un qualcosa ormai ritenuta superflua in Italia.
4)Le TV e in generale i mezzi di informazione sono gestiti da ultra sessantenni.
5) I canali minori come Italia2 e RAI gulp non sè li cag* nessuno, hanno ascolti miserabili
La frittata è servita LOL
(In Italia non c'è futuro per queste cose).
Che articolo offensivo! Io non riuscirei a formulare queste riflessioni, soprattutto se messo sul piedistallo, come te. Siamo proprio distanti anni luce. E' gente così che crea la voragine, che segrega, divide, accende la miccia. Una grande presa per il cu.. ad una grande fetta di pubblico del passato e non se ne capisice poi il motivo.
Rileggete come si conclude l'articolo:
ma il pubblico di oggi, quello vero e appassionato di anime, non può davvero ancora sentir pronunciare Alcor, Venusia e l'Alabarda Spaziale!
Il pubblico di oggi, quello vero e appassionato di anime. Pazzesco. QUindi un tempo non era vero, non vi erano appassionati. Lasciamo perdere và...
Riporto invece quello che ho scritto io appena qualche giorno fa dall'altra parte:
Non bisogna prendere queste opinioni e "commentarle", dargli peso. Era pubblico occasionale, generalista, non tutti erano "esperti" e non tutti hanno proseguito nella loro passione. Oggi con i social, molti ricordano quei tempi e commentano con tutti i limiti del caso - senza offesa per nessuno, sia chiaro.
E dopo qualche giorno che succede? Animeclick crea una news proprio prendendo in esame commenti - come dire - bassi? E ci costruisce la propria analisi! Ma dai...
E' un errore in partenza e solo per far polemica. Almeno questa è la mia visione.
Quella invasione - E NON AVVERRA' MAI PIU' SIA CHIARO - è stata epocale. Ha coinvolto tutti, piccini e grandi. Anche quelli che fino ad allora non avevano mai visto un cartone animato, americano europeo o giapponese che fosse, hanno iniziato a seguirli perché ce n'erano talmente tanti e per tutti i gusti che ognuno seguiva il proprio. Inoltre gli orari erano rispettati e molti passarono in prima pre/serata.
E' stato un momento unico e finito quel periodo, tanti hanno continuato a seguire anime ma tanti altri hanno smesso. Oggi, con i social, pure pinco pallino potrebbe dire: mi hanno rovinato l'infanzia!
Che vuol dire? Bisogna analizzare roba così? Non credo proprio che questi tizi andassero nei 90 a comprarsi riviste o videocassette di anime. Non credo che sti tizi abbiano letto mai manga. Quindi si, ok, ognuno può dire la propria ma diamine, di che parliamo?!
Questo finto remake ha richiamato, ha risvegliato quello che per alcuni è stato un lontano passato, e sull'onda del chiacchiericcio mediatico si sono messi a dire la propria. Punto. Stop. Ridiamo e non creiamo mostri.
Le offese contro il passato si potevano risparmiare, anche perché è grazie ai nonni e genitori, telespettatori occasionali, che il fenomeno si è ingrossato tanto da essere l'Italia invasa da anime e abbia messo radici da noi, altrimenti avremmo fatto la fine che so, della Finlandia dove non sanno un casso e nessuno parla di manga o anime. Ma per piacere.
E poi Ironic, hai sempre criticato, annientato ogni forma di rivista cartacea del settore in anni e anni di animeclick, ritenute da te vecchie e obsolete, in favore delle "news virtuali e veloci", e ora le reclami! Le vuoi! Critichi quelle che ci sono perché non trattano il nuovo! Certo che la coerenza non sai proprio dove sta di casa! Se ti stava a cuore il settore edicola, invece di censurarmi, di criticarmi, di ribbattere che le riviste erano roba vecchia per nostalgici come me, perché non promuovevi, non invogliavi i ragazzi a leggere il passato come facevo io e pochi altri, perché non propronevi collaborazioni tra te e chi gestiva le riviste per recensioni e segnalazioni di serie nuove?!
Ora, io una domanda me la faccio: viviamo da anni con una voglia estrema di passato, ogni cosa guarda indietro. In ogni ambito.
Di serie nuove ne escono e le hit esistono eccome ma questo ritorno al passato è un qualcosa di ben forte. Un motivo ci sarà, o no?
Se questo avviene, è perché il presente, quello che offre il presente, non piace, non va bene. Altrimenti non si spiega. A me hanno insegnato che se si guarda indietro è perché il presente non piace. QUindi forse la maggior parte delle serie che si producono non interessano alla massa. Non riescono a far breccia. Vuoi i personaggi. Vuoi le storie. Vuoi i sistemi di fruizione. E non mi riferisco alla loro qualità, diavolo in 20 anni sono usciti capolavori ma non hanno sfondato se non nello stretto ambito di appassionati che seguono questa arte. L'attacco dei Giganti? Si. In Giappone pure gli anziani sanno cosa sia. In Italia?
E chi ha deciso tutto questo? Non è per caso come scrivevo e urlavo io che gli otaku hanno preso in ostaggio questo mondo e ne hanno fatto una questione tutta loro? No?
Altro che tanti sono rimasti a Goldrake! Sono altri che forse hanno preso i nuovi sistemi e dicevano: che mi frega degli altri, io me lo guardo da solo nel mio PC, subbato, tutti gli altri che vadano aff......
Perché non si è fatta cultura, perché chi aveva blob, siti, nuovi mezzi di informazione, non faceva cultura seria e recensioni serie invece di ghettizzare questo mondo, appropriarselo, creare minchiate varie spacciandole per vere, inventare parole come filler invece di analizzare e recensire le serie per quello che erano davvero. Perché dare parola ad incapaci ? Questo non lo capirò mai.
Per concludere, oltre il milione di spettatori il primo giorno di programmazione, 100 mila l'ultimo. Magari, forse, chissà, la serie è davvero mediocre e priva di attrazione che non merita di essere seguita dalla massa, e quindi è più semplice di quanto crediamo...
Forse certi problemi esistono solo in Italia!
Tutti i paesi con una TV pubblica hanno anche regole per obbligare a mandare in onda un tot di prodotti locali.Beh, non è che cambi molto. Il problema, come sempre, è lo Stato o l'EU e l'eccesso di regole.
La follia è che nessuno protesta per regole assurde come questa. Altro che i manager ultra cinquantenni.
Il pubblico di oggi, quello vero e appassionato di anime. Pazzesco. QUindi un tempo non era vero, non vi erano appassionati. Lasciamo perdere và...
Di serie nuove ne escono e le hit esistono eccome ma questo ritorno al passato è un qualcosa di ben forte. Un motivo ci sarà, o no?
Interessano così poco che nel post covid c'è stato un boom enorme nelle visualizzazioni di anime a livello globale, interessano così poco che l'industria degli anime si ingrandisce anno su anno. A chi non interessa sono coloro che son rimasti fermi a 40 anni fa a prescindere da cosa gli proponi.QUindi forse la maggior parte delle serie che si producono non interessano alla massa.
Il pubblico di oggi, quello vero e appassionato di anime. Pazzesco. QUindi un tempo non era vero, non vi erano appassionati. Lasciamo perdere và...
Questo è un argomento fantoccio... il pubblico di ieri che oggi ha smesso di utilizzare i termini made by Mediaset rientra anch esso nel "il pubblico di oggi, quello vero e appassionato" di Ironic.
Chi non ci rientra è il cosiddetto girellaro, persona che ormai vede quei prodotti come cristallizzati nel tempo, intoccabili e intangibili.Di serie nuove ne escono e le hit esistono eccome ma questo ritorno al passato è un qualcosa di ben forte. Un motivo ci sarà, o no?
Il motivo si chiama nostalgia, effetto che tutti prima o poi avremo e per giusta su momenti storici differenti, a prescindere da quello che esce oggi è uscito 40 anni fa.Interessano così poco che nel post covid c'è stato un boom enorme nelle visualizzazioni di anime a livello globale, interessano così poco che l'industria degli anime si ingrandisce anno su anno. A chi non interessa sono coloro che son rimasti fermi a 40 anni fa a prescindere da cosa gli proponi.QUindi forse la maggior parte delle serie che si producono non interessano alla massa.
Non è un caso che i format televisivi in Italia siano invariati da 20 anni a questa parte.
I "girellari" (termine che ho sempre odiato) sono semplicemente figli della loro epoca, punto. Non sono andati oltre Goldrake perché, banalmente, una volta cresciuti hanno completamente smesso di guardare animazione, compresa quella che ha segnato la loro infanzia: sarei curiosa di sapere quanti di loro hanno rivisto un singolo episodio di Goldrake in trent'anni. Credo che siano in pochi a definirsi anche solo fan, per loro sono solo i cartoni che guardavano in TV una volta a settimana quando erano bambini e a cui avrebbe fatto piacere fare un tuffo nel passato.
Se uno rifá la Monnalisa non puo piacermi perché di Monnalisa ne esiste una ed è un capolavoro. Goldrake col nostro doppiaggio e le nostre sigle del 77 è un capolavoro (anche meglio dell’originale giapponese) che è stato conosciuto da un intero popolo (tutti in Italia conoscono Goldrake).
SSono tutte straviste? Resteranno o sono usa e getta? Avranno secondo te una mostra tra 20 anni?
Da una parte ti do ragione ma come mai molti del settore, non io, gente che ci lavora in questo campo, compresi registi, e anche nomi importanti, raccontano da almeno 10 anni che questo settore è in crisi oltre ad essere uno schifo? Secondo te?
Io mi riferisco alla gente comune quella che nei bar
"Hai visto su Netflix la serie-Tv di quel ragazzo che si allunga? Chi? Rubber quello del cartone animato che facevano su Italia Uno quando eravamo piccoli"
Questi sono più del 99% degli italiani ma direi di tutti gli occidentali va benissimo perché anime e manga sono una forma di intrattenimento che non fa parte della nostra cultura.
Negli ultimi anni da parte degli over 50 ho visto anche un peggioramento 😅 molti definiscono i cartoni animati pupazzi 😅.
Per i miei genitori i manga sono e saranno per sempre i giornalini.
Semplicemente, nel 2025 la TV non è più un media su cui fruire di animazione giapponese moderna. E perché, vi chiederete.... Semplice, quanti under 30 conoscete che la guardano? Di conseguenza sia i contenuti, sia la gestione dei suddetti, vengono adattati al pubblico di riferimento, per lo più over50, che un pubblico nostalgico è conservatore (in tutti i sensi).
N. B. Si fa davvero troppa confusione tra l'amore per un opera rispetto al ricordo che se ne ha. Non ho dubbi che vedremo post simili col film di Lady Oscar (dove vedremo forconi alzati perché intitolato "Versailles no bara...).
Semplicemente, nel 2025 la TV non è più un media su cui fruire di animazione giapponese moderna. E perché, vi chiederete.... Semplice, quanti under 30 conoscete che la guardano? Di conseguenza sia i contenuti, sia la gestione dei suddetti, vengono adattati al pubblico di riferimento, per lo più over50, che un pubblico nostalgico è conservatore (in tutti i sensi).
N. B. Si fa davvero troppa confusione tra l'amore per un opera rispetto al ricordo che se ne ha. Non ho dubbi che vedremo post simili col film di Lady Oscar (dove vedremo forconi alzati perché intitolato "Versailles no bara...).
Si ma è veramente vergognoso il trattamento dei canali tv negli ultimi 10 anni, si ok gli anime adesso sono in streaming maaaa
Crunchyroll mette tutto in sub ita per accontentare i puristi è così si è persa la fetta di pubblico mainstream quella appassionata dei doppiagi italiani è delle sigle ormai vietate dalla toei, poi crunchyroll è una piattaforma per appassionati non per il pubblico mainstream, a me da parecchio fastidio che il pubblico mainstream deve subirsi tutte queste ingiustizie, nessun direttore televisivo è veramente interessato a questa questione, poi c'è la Mediaset che interrompe è replica tutto, ci sono così tanti anime interroti in Italia che ormai ho perso il conto, chissà fra 20 anni come cambierà la situazione
Semplicemente, nel 2025 la TV non è più un media su cui fruire di animazione giapponese moderna. E perché, vi chiederete.... Semplice, quanti under 30 conoscete che la guardano? Di conseguenza sia i contenuti, sia la gestione dei suddetti, vengono adattati al pubblico di riferimento, per lo più over50, che un pubblico nostalgico è conservatore (in tutti i sensi).
N. B. Si fa davvero troppa confusione tra l'amore per un opera rispetto al ricordo che se ne ha. Non ho dubbi che vedremo post simili col film di Lady Oscar (dove vedremo forconi alzati perché intitolato "Versailles no bara...).
Si ma è veramente vergognoso il trattamento dei canali tv negli ultimi 10 anni, si ok gli anime adesso sono in streaming maaaa
Crunchyroll mette tutto in sub ita per accontentare i puristi è così si è persa la fetta di pubblico mainstream quella appassionata dei doppiagi italiani è delle sigle ormai vietate dalla toei, poi crunchyroll è una piattaforma per appassionati non per il pubblico mainstream, a me da parecchio fastidio che il pubblico mainstream deve subirsi tutte queste ingiustizie, nessun direttore televisivo è veramente interessato a questa questione, poi c'è la Mediaset che interrompe è replica tutto, ci sono così tanti anime interroti in Italia che ormai ho perso il conto, chissà fra 20 anni come cambierà la situazione
Mi permetto di dissentire su una cosa: Crunchyroll di anime ne ha doppiati tanti in italiano, se poi non doppia proprio tutti quelli che distribuisce credo sia solo una questione di soldi non di "purismo". Piuttosto la scelta dei titoli da doppiare mi lascia perplesso ma questa è un altra questione. Non capisco perché doppiare serie come Vita Contadina piuttosto che Nagatoro.
Le sigle italiane mancano anche a me ma a quanto pare "quella è roba da girellari".
Semplicemente, nel 2025 la TV non è più un media su cui fruire di animazione giapponese moderna. E perché, vi chiederete.... Semplice, quanti under 30 conoscete che la guardano? Di conseguenza sia i contenuti, sia la gestione dei suddetti, vengono adattati al pubblico di riferimento, per lo più over50, che un pubblico nostalgico è conservatore (in tutti i sensi).
N. B. Si fa davvero troppa confusione tra l'amore per un opera rispetto al ricordo che se ne ha. Non ho dubbi che vedremo post simili col film di Lady Oscar (dove vedremo forconi alzati perché intitolato "Versailles no bara...).
@DoctorDoomIII
Forse nella fascia giovane è diventato normale leggere manga e vedere anime ma per il resto della popolazione per esperienza personale le cose sono ancora molto negative.
Per i giovani la TV tradizionale per me rimane tuttora il miglior modo di fruizione ma ormai è finita.
Non ci saranno più ricordi di giorni, orari, attese, novità.
Gli anime moderni sono nati in televisione.
Aver perso il progenitore non è una cosa di poco conto.
Semplicemente, nel 2025 la TV non è più un media su cui fruire di animazione giapponese moderna. E perché, vi chiederete.... Semplice, quanti under 30 conoscete che la guardano? Di conseguenza sia i contenuti, sia la gestione dei suddetti, vengono adattati al pubblico di riferimento, per lo più over50, che un pubblico nostalgico è conservatore (in tutti i sensi).
N. B. Si fa davvero troppa confusione tra l'amore per un opera rispetto al ricordo che se ne ha. Non ho dubbi che vedremo post simili col film di Lady Oscar (dove vedremo forconi alzati perché intitolato "Versailles no bara...).
Si ma è veramente vergognoso il trattamento dei canali tv negli ultimi 10 anni, si ok gli anime adesso sono in streaming maaaa
Crunchyroll mette tutto in sub ita per accontentare i puristi è così si è persa la fetta di pubblico mainstream quella appassionata dei doppiagi italiani è delle sigle ormai vietate dalla toei, poi crunchyroll è una piattaforma per appassionati non per il pubblico mainstream, a me da parecchio fastidio che il pubblico mainstream deve subirsi tutte queste ingiustizie, nessun direttore televisivo è veramente interessato a questa questione, poi c'è la Mediaset che interrompe è replica tutto, ci sono così tanti anime interroti in Italia che ormai ho perso il conto, chissà fra 20 anni come cambierà la situazione
Mi permetto di dissentire su una cosa: Crunchyroll di anime ne ha doppiati tanti in italiano, se poi non doppia proprio tutti quelli che distribuisce credo sia solo una questione di soldi non di "purismo". Piuttosto la scelta dei titoli da doppiare mi lascia perplesso ma questa è un altra questione. Non capisco perché doppiare serie come Vita Contadina piuttosto che Nagatoro.
Le sigle italiane mancano anche a me ma a quanto pare "quella è roba da girellari".
Vita contadina è di anime generation.
Per i giovani la TV tradizionale per me rimane tuttora il miglior modo di fruizione ma ormai è finita.
Non ci saranno più ricordi di giorni, orari, attese, novità.
Gli anime moderni sono nati in televisione.
Aver perso il progenitore non è una cosa di poco conto.
Mah, come prima cosa per i giovani di oggi (avendone uno) la TV tradizionale quasi manco sanno cosa sia, per loro e' un soprammobile, ormai fruiscono usando o il cellulare come fonte primaria oppure usano pc e tablet (addirittura in alcuni casi le consolle di gioco), secondariamente non è che quei tempi fatti di orari di attesa etc etc fossero oro e basta, sottoposti all'ubbia di coloro che i palinsesti li gestivano, senza contare tutto il discorso legato agli "adattamenti" che venivano imposti ( e di cui purtroppo pure lo stesso Goldrake U ha dovuto subire) . Ora come ora grazie alla rete c'è una possibilità di fruizione come quantità tempi e modi, che per chi era bambino negli anni 70 e si guardava gli anime in TV (che allora manco chiamavo così) era semplicemente inimmaginabile.
E' stato sicuramente un periodo magico e irripetibile per tanti elementi discussi in questo e altri thread, parlo di quello che è andato dagli anni 70 fino alla metà circa degli anni 80, ma non ammantiamoli troppo di un aura dorata, anche solo pensando a quello che oggi è disponibile con un click su una qualsiasi piattaforma di streaming.
@Chibi Goku
Sempre odiato perché lo trovo abbastanza svilente, soprattutto sotto un punto di vista intellettuale.
Aldilà del fatto che oramai non è più un termine neutro ma viene usato alla stregua di un insulto, chi dà del girellaro a qualcun altro nel corso di una discussione lo fa quasi sempre per due principali motivi: vuole sentirsi culturalmente e intellettualmente superiore e vuole vincere il dibattito senza di fatto portare argomentazioni a suo favore o tantomeno discutere la tesi avversaria.
Preferisci gli anime vecchi? Sei un girellaro.
Non ti va a genio che facciano il remake di una serie storica? Sei un girellaro.
Se dovessi fare un paragone, è un po' come il corrispettivo italiano del termine "boomer".
Io personalmente non me la sento di etichettare in questo modo una persona che si è limitata ad amare un prodotto da bambino e che una volta cresciuta non ne è diventata un grande appassionato, tanto da sapere il titolo e i nomi originali o da essere in grado di collocarlo in un determinato contesto, non quando gli era stato venduto in un certo modo.
Sempre odiato perché lo trovo abbastanza svilente, soprattutto sotto un punto di vista intellettuale.
Aldilà del fatto che oramai non è più un termine neutro ma viene usato alla stregua di un insulto, chi dà del girellaro a qualcun altro nel corso di una discussione lo fa quasi sempre per due principali motivi: vuole sentirsi culturalmente e intellettualmente superiore e vuole vincere il dibattito senza di fatto portare argomentazioni a suo favore o tantomeno discutere la tesi avversaria.
Preferisci gli anime vecchi? Sei un girellaro.
Non ti va a genio che facciano il remake di una serie storica? Sei un girellaro.
Se dovessi fare un paragone, è un po' come il corrispettivo italiano del termine "boomer".
Io personalmente non me la sento di etichettare in questo modo una persona che si è limitata ad amare un prodotto da bambino e che una volta cresciuta non ne è diventata un grande appassionato, tanto da sapere il titolo e i nomi originali o da essere in grado di collocarlo in un determinato contesto, non quando gli era stato venduto in un certo modo.
Sempre odiato perché lo trovo abbastanza svilente, soprattutto sotto un punto di vista intellettuale.
Aldilà del fatto che oramai non è più un termine neutro ma viene usato alla stregua di un insulto, chi dà del girellaro a qualcun altro nel corso di una discussione lo fa quasi sempre per due principali motivi: vuole sentirsi culturalmente e intellettualmente superiore e vuole vincere il dibattito senza di fatto portare argomentazioni a suo favore o tantomeno discutere la tesi avversaria.
Preferisci gli anime vecchi? Sei un girellaro.
Non ti va a genio che facciano il remake di una serie storica? Sei un girellaro.
Se dovessi fare un paragone, è un po' come il corrispettivo italiano del termine "boomer".
Io personalmente non me la sento di etichettare in questo modo una persona che si è limitata ad amare un prodotto da bambino e che una volta cresciuta non ne è diventata un grande appassionato, tanto da sapere il titolo e i nomi originali o da essere in grado di collocarlo in un determinato contesto, non quando gli era stato venduto in un certo modo.
Ho capito il senso del discorso (e in fondo il termine girellaro è nato come presa in giro in risposta a chi considerava tutti i nuovi anime una roba effemminata/quasi da ragazzine, vedasi commenti su Sailor Moon), però credo anche che le parole non debbano essere troppo caricate della stupidità di chi le usa male se si discute tra persone intelligenti.
Alla fine riprendendo il tuo esempio, Boomer deriva semplicemente dalla generazione dei Baby boomer, non è nato come un insulto e lo è diventato solo perché è più facile usare un termine generico che criticare qualcuno per quello che dice o fa nello specifico.
Fintanto che girellaro viene usato, come mi pare si sia fatto in questa news, per indicare quella specifica nostalgia italiana di fine anni '70 inizio '80, tra robottoni nagaiani e girelle Motta non ci vedo onestamente nulla di male.
Se deve essere usato come insulto per chiunque preferisci gli anime di una volta agli odierni penso che il problema sia più di chi lo utilizza che del termine in sé.
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Mi domando se Rai potrebbe fare una cosa simile con Remì. Remì ha anche un doppiaggio Rai, è all'epoca una quarantina di anni fa fu un successo