Sono i tipici giri e rigiri di parole da produttore giapponese. Nulla di nuovo e di per sé non vogliono dire nulla. Personalmente lascerò che sia la serie a parlare, e almeno il primo episodio mi è piaciuto.leggendo l'articolo ci vedo delle contraddizioni in quello che dicono. Sia romance che mistery sono entrambe leve narrative dell'opera e fanno crescere i personaggi all'interno della storia. Se riduci una componente a favore dell'altra, stai arteffando la narrazione, viste che le due cose vanno di pari passo e non è possibile slegarle fra loro. Quindi l'idea di renderle diverse, le sta comunque dimezzando il potenziale e nessuna delle due alla fine assomiglierà al lavoro del manga. Quindi non capisco quando dicono subito dopo: "Era fondamentale restituire fedelmente le sensazioni dell'opera originale."
Ma se sopra avete chiaramente detto che volete strutturare la serie in modo differente?
poi chiaramente vi è il problema che le serie non vengono date in contemporanea... quindi richiamare gli elementi dall'uno all'altra, funzionerà pochisso, o solo quando quello non mostrato da una parte, diventa subito disponibile da un altra parte...
che poi se viene omessa da una parte, l'idea di continuità narrativa va comunque a farsi benedire, proprio perché i due elementi nel manga sono interconnessi fra di loro. La cosa risulta davvero poco credibile, visto che una è una serie animata in 13 episodi e il live action è un film pergiunta auto conclusivo (quindi per forza di cosa divergente dalla storia originale), anche come minutaggio diventa difficile capire l'interconnessione tra i due prodotti. Mi sembra più che altro una trovata di marketing per spingere le persone ad andare al cinema.
noi (intendo come italiani,) comunque anche per la questione che i film non sono subito disponibili usciti dal cinema, non vedremo il live action prima di gennaio 2026.
senza contare le persone che amano l'animazione, ma tollerano pochissimo i live action (io sono fra quelli,) che non andranno mai al cinema, nemmeno se le paghi. i publici dei diversi media sono spesso abbastanza diversi, sopratutto in giappone. Quindi a me non mi pare un idea brillante questa di aver scombinato le cose... l'articolo sembra ribadire: leggete il manga che è meglio, se volete capire la storia oringale.
Perche' rovinare un ottimo manga ed anime con live action..
assurdo
Perche' rovinare un ottimo manga ed anime con live action..
assurdo
Questo però è un po' un limite del pubblico anime moderno. Nel cinema, live action o animato che sia, non ha mai funzionato così. Stessa cosa nell'animazione giapponese del passato. Giusto nell'altra news si sta parlando di Ghost in the Shell, film cult amatissimo anche se differente dal fumetto. Idem Howl, Akira, Trigun, Lady Oscar, fino a Fullmetal Alchemist 2003 (anche se sostituito nella memoria collettiva dalla Brotherhood). Sono pur sempre adattamenti. Per fare un esempio più calzante, sarebbe come ordinare la pizza hawaiana e aspettarsi una margherita.l'opera originale sarà quella del manga... nessuno la cambierà, andrà avanti per la sua strada come ha sempre fatto.
l'adattamento sarà comunque sempre diverso. I risultati che possiamo aspettarci sono essenzialmente due: che riesce a riprendere bene le leve narrative del prodotto originale... e naturalmente anche il suo spirito e a riprodurlo nell'adattamento in modo (anche personale) ma che mantenga bene o male quel canovaccio dell'opera da cui si è preso spunto (questo significa, senza divergere troppo),
oppure....
oppure no, e se è no, sarà un prodotto del tutto diverso... bello o brutto lo si vedrà alla fine. Sopratutto bisogna capire cosa ne penserà il fandom: (vi faccio un esempio: per quanto i fini siano nobili, se a uno dici, "vi faccio la pizza" non puoi uscirtene con una minestra, anche se è venuta benissimo, non sarà mai la stessa cosa.)
Questo però è un po' un limite del pubblico anime moderno. Nel cinema, live action o animato che sia, non ha mai funzionato così. Stessa cosa nell'animazione giapponese del passato. Giusto nell'altra news si sta parlando di Ghost in the Shell, film cult amatissimo anche se differente dal fumetto. Idem Howl, Akira, Trigun, Lady Oscar, fino a Fullmetal Alchemist 2003 (anche se sostituito nella memoria collettiva dalla Brotherhood). Sono pur sempre adattamenti. Per fare un esempio più calzante, sarebbe come ordinare la pizza hawaiana e aspettarsi una margherita.l'opera originale sarà quella del manga... nessuno la cambierà, andrà avanti per la sua strada come ha sempre fatto.
l'adattamento sarà comunque sempre diverso. I risultati che possiamo aspettarci sono essenzialmente due: che riesce a riprendere bene le leve narrative del prodotto originale... e naturalmente anche il suo spirito e a riprodurlo nell'adattamento in modo (anche personale) ma che mantenga bene o male quel canovaccio dell'opera da cui si è preso spunto (questo significa, senza divergere troppo),
oppure....
oppure no, e se è no, sarà un prodotto del tutto diverso... bello o brutto lo si vedrà alla fine. Sopratutto bisogna capire cosa ne penserà il fandom: (vi faccio un esempio: per quanto i fini siano nobili, se a uno dici, "vi faccio la pizza" non puoi uscirtene con una minestra, anche se è venuta benissimo, non sarà mai la stessa cosa.)
Poi, se questo Kowloon sarà un Fullmetal Alchemist o un Tokyo Ghoul, lo sapremo tra un paio di mesi.
Quello che dici sulla percezione del pubblico è anche vero, ma come dicevo è un problema moderno che esiste quasi solo negli anime. Chi ha mai considerato una dojinshi Ghost in the Shell, Lady Oscar, Trigun o Howl? Non mi pare che siano morti dopo l'ultimo fotogramma. Anzi, spesso sono più famosi e apprezzati dell'originale.gli adattamenti stand alone, anche se molto belli, in ogni caso, commericalmente valgono sempre la metà... perché muiono lì.. e non potranno mai diventare concorrenziali del prodotto originale stesso.
quando si creano delle distopie, il fandom finisce per fare dei confronti anche involontariamente tra quella che è l'opera principale e tutte el sue derivate; e anche se non lo si dice, si finisce sempre per sminuirle, anche se non se lo meritano e il prodotto è comunque ben riuscito.
per dirlo con un'altra metafora: sono come quei campioni di NBA che finiscono per andare a giocare nelle nazioni europee (tipo l'italia), e per quanto facciano bene e magari vincono pure lo scudetto... non sarà mai come vincere un Anello nel campionato più competitivo del mondo. Le distopie e gli adattamenti diversi, anche se molto belli, vivono sempre da campionato minore e anche se vengono fatti a regola d'arte... muiono nell'istante che ne hai visto l'ultimo fotogramma (perché non è quella storia, perché non ha quei personaggi, perché è essenzialmente un prodotto diverso... come a dire, tutto molto bello: ma questo non è mai esistito. Un po' come se fosse una dojinshi)
Quello che dici sulla percezione del pubblico è anche vero, ma come dicevo è un problema moderno che esiste quasi solo negli anime. Chi ha mai considerato una dojinshi Ghost in the Shell, Lady Oscar, Trigun o Howl? Non mi pare che siano morti dopo l'ultimo fotogramma. Anzi, spesso sono più famosi e apprezzati dell'originale.gli adattamenti stand alone, anche se molto belli, in ogni caso, commericalmente valgono sempre la metà... perché muiono lì.. e non potranno mai diventare concorrenziali del prodotto originale stesso.
quando si creano delle distopie, il fandom finisce per fare dei confronti anche involontariamente tra quella che è l'opera principale e tutte el sue derivate; e anche se non lo si dice, si finisce sempre per sminuirle, anche se non se lo meritano e il prodotto è comunque ben riuscito.
per dirlo con un'altra metafora: sono come quei campioni di NBA che finiscono per andare a giocare nelle nazioni europee (tipo l'italia), e per quanto facciano bene e magari vincono pure lo scudetto... non sarà mai come vincere un Anello nel campionato più competitivo del mondo. Le distopie e gli adattamenti diversi, anche se molto belli, vivono sempre da campionato minore e anche se vengono fatti a regola d'arte... muiono nell'istante che ne hai visto l'ultimo fotogramma (perché non è quella storia, perché non ha quei personaggi, perché è essenzialmente un prodotto diverso... come a dire, tutto molto bello: ma questo non è mai esistito. Un po' come se fosse una dojinshi)
Certo ogni caso va considerato a sé, per quello dico che lascerò parlare la serie.esistono dei casi fortunati... in ogni caso molte delle opere da te citate, conservano molto bene il "concept" dell'opera originale che le ha rese credibili... diverso è quando vedi qualcosa di un personaggio che conoscevi molto bene in un modo, e fa cose che non sono propriamente da quel personaggio, o dove ne limitano (o condizionano le intenzioni) andando persino a danneggiare il brand da cui provvengono.
ora non sono un fan di tokyo ghoul (e mai lo sarò) ma quando hanno fatto la s2, quel prodotto non ha saputo valorizzare niente ed è diventato spurio agli occhi del fandom, come se non esistesse.
o giusto per citare qualcosa che invece mi piace. Per me Blood C non esiste. E anche se si qualcuno del fandom cerca di convincermi del contrario... per me quel prodotto continuerà a rimanere nell'immaginario. Saya Otonashi di blood C è una versione di personaggio preso da Wish o da temu... quindi ha perso completamente di credibilità ai miei occhi.
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