Mah, a me questo manga non ha detto niente. Sì, la storia è cruda, paradossalmente dura e a tinte fosche, ma... boh mi aspettavo di meglio. Mi aspettavo una introspezione psicologica più approfondita, cosa che ho visto veramente poco. L'autore ha pensato più alla storia che ad altri aspetti, lasciandomi del tutto indifferente sulla stessa. Dal punto di vista grafico, concordo, niente da dire.
KenzoTenmaFRNSGL
- 16 anni fa
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Infatti ho specificato che lascia un senso di spaesamento non indifferente (che rende la storia più o meno agevole, a seconda della tigna con cui uno ritorna sopra alcuni passaggi). Ci sono capitoli meglio riusciti di altri (il 7, personalmente) ed è comprensibile che possa anche non dire niente: per il finale solo raccontato, per le storie autoconclusive (quasi, se vuoi leggere la mia recensione completa analizzo anche i vari legami -hanno fatto bene a tagliare le parti che entravano troppo nello specifico), per il taglio teatrale. Sulla psicologia non direi proprio che non ci sia approfondimento (se hai letto dal capitolo 4 in poi non mi pare proprio) ed anche il pensiero di Stella nella seconda storia non mi sembra banale manco per niente. Già se pensi alla storia 7, c'è una simmetria tra il senso dello spettacolo che viene messo in scena all'inizio (il Fidelio, sulla storia consiglio di cercare o comprarsi il libretto) e la risoluzione della protagonista nel conoscere le sorti dell'amica. Lesley che recita la parte del Florestano imprigionato -poi liberato grazie all'intervento salvifico di Leonora travestita da Fidelio- invertendo i ruoli fa la parte di Leonora nella realtà -affrontando il padre (vedilo come una rappresentazione del tirannico Pizarro) e seguendo il suo destino. La liberazione è dalle menzogne del padre ma il finale è opposto a quello del dramma teatrale. Anche la storia 8 per le cose dette e fatte dire è strutturata bene (Marilla il suo carattere ce l'ha e si vede anche dalle espressioni che l'autore le fa assumere, lo stesso Cordelia). Poi si possono analizzare i singoli personaggi (certo appare più caratterizzato Thomas Leen di Kenneth Irving -anche se non lo butterei comunque). Comunque cercando trovi la recensione completa, dove cerco di spiegare bene cosa c'è che lascia perplessi nel corpo complessivo del manga. Qui naturalmente non era pensabile mettere tutto (infatti ho dato assenso al taglio delle parti giudicate inopportune o superflue). Ringrazio la redazione di animeclick per aver pubblicato la recensione.
cartman666
- 16 anni fa
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A me sembra interessante rispetto ai soliti consolatori Naruti e pirati di gomma.
Antonio.
- 16 anni fa
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@KenzoTenmaFRNSGL:
Grazie a te per la bella recensione. Se vuoi indicare il link al tuo blog, dove hai pubblicato la recensione completa, è un tuo diritto. La aggiungeremo come fonte.
Ciao!
Epicuro
- 16 anni fa
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Bello sia il fumetto che l'articolo.
Saluti
2112
- 16 anni fa
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Per me è un mezzo capolavoro. Ottima recensione
slanzard
- 16 anni fa
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con un po' di 'paura' finiti proprio ora gli ultimi capitoli...nulla da aggiungere alla recensione(complimenti, davvero ben fatta) ma solo una domanda:la ragazza in copertina in quale delle storie appare? ho provato cercare ma non ho trovato nessuna con quel vestito...perchè altrimenti una o due le assomigliavano anche
in ogni caso un manga che vale la pena di possedere senza alcun dubbio
KenzoTenmaFRNSGL
- 16 anni fa
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A slazard. All'inizio pensavo fosse Diana, ma penso si tratti di Filippa seconda maniera (coi capelli un po' più lunghi quando incontra di nuovo Jonas). Comunque non è sicuro.
Ness1
- 16 anni fa
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Ottima recensione, appena smette di piovere penso che lo vado a comprare
una sola domanda all'autore KenzoTenmaFRNSGL, questo "non meno di tre errori" sull'edizione J-POP a cosa si riferisce?
KenzoTenmaFRNSGL
- 16 anni fa
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Si tratta solo di errori di distrazione. Uno era un doppio non, il secondo un tra mancante nella postfazione. Il terzo non me lo ricordo già più (ma riguarda sempre la parte scritta, dovrei ricontrollare). Comunque non si tratta di errori nella stampa delle immagini, quindi non preoccuparti. Penso che le difficoltà maggiori la casa editrice le abbia avute per il titolo. Ci potrebbe essere una mezza diatriba sulla trascrizione: Bloodharley o Brad Harley (come ad esempio compare ancora nello stesso sito J-pop http://www.j-pop.it/uscite/uscite.htm -aggiornatelo, dio caro, altrimenti la gente vi prende per dissociati!). Buraddo è il romaji del katakana di Blood, quindi dovrebbe essere giusto il titolo adottato (anche perché Brad lo si dovrebbe leggere bred -quindi trascrivere bureddo) e credo sia stato concordato con l'autore.
kasia
- 16 anni fa
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Bel disegno, progetto coraggioso... per stomaci forti, molto forti. Mi è piaciuto molto l'intro e qualche pezzo di storia... di alcune avrei fatto a meno pur di avere un finale diverso... che ti lasci meno interdetto e come avete detto meno "spaesato"... Troppo carne al fuoco per un volume unico, IMHO.
Dal punto di vista grafico, concordo, niente da dire.