Una lezione semplice semplice. Elementare, direi. Beh, ma "da", da quel che so, serve pure pen enfatizzare un concetto e difatti viene spesso usato nelle proposizioni - ma anche no - esclamative. Per quanto riguarda il presente negativo, invece, ho sempre e solo sentito "ja nai". Le altre forme non le ho mai sentite manco nominare. Ma in base a cosa si decide che è proprio il caso di usare una data forma? Solo dal contesto? A me sembra, allora, che perlopiù il contesto richieda un linguaggio colloquiale...
@Andromeda esiste anche dewanai (ではない) nei libri di grammatica c'è anche da - dewanai - datta - dewanakatta, leggermente più formale di ja, janai ecc. ma sempre colloquiale (usato con amici, familiari ecc.). Proprio come i pronomi, in base allo stato sociale del tuo interlocutore (se superiore a te, pari o inferiore) si sceglie quali forme dei verbi usare. è una caratteristica peculiare della lingua giapponese, noi abbiamo cose ben più difficili come le coniugazioni dei verbi, gli articoli, plurale e singolare e loro i gradi di cortesia del linguaggio
Utente9394
- 13 anni fa
10
Uh, si inizia a entrare nel vivo! Le frasi in "desu" sono le prime che vengono normalmente insegnate! ^^
A Nekomajin: sì, mi sembrava, infatti, di averlo sentito nominare. Eh, lo so: l'Italiano non è una lingua semplice come si potrebbe pensare! Ma c'è di peggio, veramente! Tipo il Russo! O lo si sa - come me, per esempio... - o no, poco da fare!
Andromeda, immaginati a scuola. Ci sono almeno tre categorie di persone con le quali devi parlare: Gli insegnanti, gli altri studenti che non conosci wd i tuoi amici. Userai un linguaggio consono dal più formale al colloquiale, per finire all'amichevole con ogni esponente dei tre gruppi. ... poi ci sarebbe un quarto registro linguistico da usare coi teppistelli ...
Utente9394
- 13 anni fa
00
Esiste anche il registro "umile", che non si usa per "umiliare" gli altri ma sempre e soltanto sè stessi. Quelli che insegnano normalmente all'università sono il cortese (il primo che si studia e quello che si può usare quasi in tutte le situazioni senza problemi), il piano (visto inizialmente per le funzioni grammaticali che ha, poi anche nel suo uso pratico), l'onorifico (con il quale si "eleva" l'interlocutore) e l'umile appunto.
Ok! Grazie a tutti. Comunque, è come se a un professore mi rivolgessi dandogli del Lei, a un mio compagno dandogli del tu e a uno che ritengo inferiore a me con "Ehi! Tu!". Capito tutto! A SnowChild: l'onorifico si ottiene facendo precedere una particolare partizione di termini dalla particella "o", no?
@Andromeda in attesa che SnowChild ti risponda, sì, nel linguaggio onorifico (keigo) se parli di un tuo superiore, della sua famiglia e di fatti che lo riguardano devi usare parole e verbi specifici onorifici preceduti da "o" oppure "go" (l'uno con le parole di origine cinese e l'altro con quelle di origine giapponese) e quando parli di te e cose che ti riguardano utilizzi parole e verbi più umili, ovviamente senza "o" e "go" (il linguaggio umile di cui parlava SnowChild, che assieme al linguaggio onorifico che ti ho accennato formano il Keigo).
Tashi (anonimo)
- 13 anni fa
00
queste lezioni sono molto utili per me, grazie mille!!
bisognerebbe correggere il deshita scritto in hiragana nei due esempi del Negativo Passato.
私は学生ではありませんでし<font color="red">て</font>。
私は学生じゃありませんでし<font color="red">て</font>。