Eppure in tanti anni passati a studiare storia dell'arte, non ricordavo proprio che venisse citata da qualche parte una gara di triathlon tra Da Vinci e Michelangelo; neanche il Vasari ne parla Be' si capisce presto che si tratta di una scanzonata parodia, pur se basata su (alcuni) fatti storici reali o verosimili incentrati su Leonardo Da Vinci. Non credo sia un volume che possa piacere a tutti ma, tra serio e faceto, io l'ho letto con piacere e tutto sommato apprezzato.
KUMA-29
- 11 anni fa
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Questo è uno di quei titoli che per la sua particolarietà può interessare soltanto una piccola parte di pubblico. Io lo aquisterei se non seguissi già troppe serie Poi kotaro si stupiva del fatto che noi Italiani siamo un po' dappertutto come il prezzemolo.. Penso che sia normale quando il nostro paese è la patria della cultura classica ( con la Grecia ) e rinascimentale ! In una parola perchè siamo i migliori !!
Lo trovo interessante, essendo comunque un appassionato di arte, io come molti altri mi immagino Leonardo appunto come un uomo serio dedito al suo lavoro. Molto probabilmente essendo comunque un volume unico (ho troppe serie in corso XD) lo comprerò, mi stuzzica l'idea di un personaggio storico come lui in chiave ironica XD
Pur ammirando la passione di Kotaro a cui mi inchino devo dire che questo manga l'ho lasciato dov'è dopo una attenta scelta. L'ho sfogliato, leggicchiato e Rokuda mi piace, ammirato in F Motori in pista e perchè no nel demenziale Dash Kappei o nel più "adulto" Billy the Kid però questo manga l'ho considerato più come un "raschiare" il fondo del barile di autore famoso un po' come Cybernonno di Obata per intenderci o come altri esempi nell'editoria italiana. Probabilmente senza Rokuda in copertina non si sarebbe mai nemmeno preso in considerazione. Mi dispiace ma ho deciso di selezionare altro. Poi è Ronin e per principio non lo comprerò mai .
Mi aggrego ai complimenti a Kotaro, perché con le sue parole e la sua passione è riuscito a dare più importanza all'opera di quanta ne meriterebbe! Scherzi a parte, la verità è che Kotaro ha giustamente interpretato con efficacia quello che mostra l'opera e le sue varie sfumature... ma purtroppo viene forse idolatrata troppo, perché il risultato complessivo lascia a desiderare (non parlo della recensione, ovviamente, ma del manga).
Il problema principale è come ci si approccia alla lettura: se si cerca la commedia, in pieno stile "Dash Kappei", potrebbe risultare una lettura godibile e ben fatta ma se, come il sottoscritto e tanti altri, non sapete cosa aspettarvi... si rimane piuttosto amareggiati. Inizia con piccole screziature comiche e con piccoli drammi piuttosto corposi, mostrando come l'allievo di Leonardo possa maturare mentre quest'ultimo ricerca la sua Musa... poi inspiegabilmente il personaggio di Da Vinci si accorcia diventando il sosia fisico di Gigi la trottola, dando alla storia un'impronta nettamente più demenziale e stupidotta fino al suo finale.
Personalmente a me ha deluso, perché offre tanti piccoli aneddoti e curiosità reali sulla fine della carriera del Genio italiano per eccellenza, però non ho per nulla gradito quell'inutile e gratuito cambio di direzione che lo ha trasformato in una banalissima commedia. Ok, ammetto che in genere non gradisco appieno la commedia dell'autore, ma ritengo che questa sia stata una storia ampiamente sprecata, rovinata dall'eccessiva commedia della fase centrale. In poche parole, Rokuda ha già dimostrato di essere abile anche con le opere a sfondo storico, ma in "Da Vinci" vuole essere troppe cose, riuscendo bene in poco.
Io non l'ho trovato fastidioso, anzi il fatto che io mi aspettassi una biografia seria e abbia invece trovato tutte quelle gags è stata una bella sorpresa, che mi ha strappato un sacco di risate in diverse occasioni. Tuttavia, non è soltanto una storia comica, ma ci sono anche diverse, malinconiche, riflessioni che ho trovato molto mature e interessanti. Non credo che sia "il fondo del barile", perché Rokuda non è certo un nome di primo piano qui in Italia (i giovanissimi, quelli che generano il grosso degli introiti, non sanno chi è, e non è il pubblico a cui si rivolge la Ronin), ma sono grato all'editore per aver portato in Italia questo manga che sì, magari non sarà un capolavoro immortale, ma che personalmente ho trovato carinissimo e sono ben contento di aver letto.
Io non mi aspettavo una storia completamente seria, infatti le prime pagine confermavano quest'impressione. Il problema è che ha realmente riflessioni serie, momenti maliconici e seri... ma li ha dopo che prende un'impronta troppo comica, secondo me. Per intenderci, per voler trasmettere certe sensazioni e mostrare particolari momenti non si può decidere di buttarsi nella commedia più sfrenata per poi fare i "maturi", l'ho trovata una incostanza fastidiosa e se fosse stata dosata meglio - secondo me, ovviamente - sarebbe stata una lettura migliore.
Nemmeno io credo che sia il peggio del peggio, anzi, volendo di materiale peggiore se ne trova pure. Dopotutto questo volumetto ha spunti storici interessanti ed anche elaborati intelligentemente: basta vedere l'esagerazione nel personaggio di Michelangelo, fin troppo esaltato ma che ben mostra il modo diverso con cui intendeva l'arte.
Se devo dire la mia, però, l'opera la trovo decisamente sottotono: sarà anche comica, ma che ha fallito anche in qual compito che dovrebbe avere, ovvero farmi ridere. La comicità la trovo forzatamente caricaturale, poco naturale e non l'ho trovata efficace. E' curioso vedere come altri occhi riescono a vedere nel manga aspetti che decisamente non ho notato e che, anzi, mi sono sembrati esattamente l'opposto.
Anche la parte di inseguimento e fuga, regge ben poco e vabbeh, non deve essere preso sul serio, ma come dovrei prenderlo se, oltre a non coinvolgermi, nemmeno mi fa ridere? Ho faticato a finire il volumetto e a volte e riuscito anche a irritarmi per alcune uscite dei personaggi, decisamente fuori luogo e innaturali.
Il manga a tratti prova a prendersi un po' sul serio, vi è anche questa ricerca delle musa ispiratrice che potrebbe portare un certo spessore, ma anche qui ritengo fallisca, buttandola troppo in vacca.
A me non è piaciuto, ahimè Più che un manga maturo, lo descrivere invece infantile e maldestro.
Ma i gusti sono gusti, fa piacere che ad altri sia piaciuto
Ho letto tutte le opere di Rokuda, che considero davvero un maestro del genere. Uno che riesce a far scompisciare dalle risate, Dash kappei, far piangere, Sky, ed unire le due cose, F motori in pista. In più ha scritto ottime miniserie action, come Billy the kid e Garon. Purtroppo Da Vinci però non mi ha convinto appieno, ci sono dei momenti divertenti ma non toccano i livelli di comicità epici raggiunti da Rokuda in passato, e la storia scorre via con un pò si senso di poca incisività. Ci sta, nella carriera di un grande artista capitano sicuramente anche momenti un pò sottotono