Purtroppo mi ha un po deluso, Kimikiss (anime tratto da una VN degli stessi autori) era nettamente superiore a questo. Qua purtroppo la divisione in archi (che io personalmente non sopporto) e varie scene ridicole, hanno rovinato decisamente il prodotto. Alla fine si lascia guardare (come un po tutti gli anime del genere) però mi aspettavo decisamente di più.
A me è piaciuto, le ragazze vengono ben caratterizzate anche grazie alla divisione in archi che ci permettono di scoprirle tutte quasi appieno. Mi ha fatto piacere guardarlo, alcuni archi più di altri (l'ultimo è il mio preferito). Invece il seguito, Amagami SS +, è stato abbastanza deludente.
Ottimo lavoro Sword. Sono pienamente d'accordo con la tua analisi. Amagami mi ha pienamente soddisfatto. Molto carino e' l' OAV dedicato a Miya. Credevo di trovarmi davanti un mezzo incesto ma, fortunatamente, si e' voluto raccontare un sentimento diverso da quello di coppia. Quello piu' genuino che lega un fratello ed una sorella. Molto gradevole.
Pienamente d'accordo con Swordman, Amagami è una serie molto carina e le protagoniste sono davvero ben caratterizzate. Penso che Haruka sia un po'il sogno di tutti poi si va sull'empatia con le altre, a me ad esempio è piaciuta tanto la capoclasse perfettina
Di "Amagami SS" ho apprezzato soprattutto il cast femminile, composto di personaggi sensuali, accattivanti e mai sopra le righe, nonché la possibilità, come ben sottolineato da Swordman, di scrutarne i caratteri da angolazioni differenti, a seconda del ruolo rivestito nei vari archi narrativi.
Viceversa, non ho provato poi così tanta empatia per il protagonista maschile, più che altro per il fatto che non gli si può riconoscere una personalità definita, ma solo tratti generali, in quanto ogni quattro puntate la storia si resetta e lui si innamora di una ragazza fisicamente e caratterialmente diversa. Non ho gradito inoltre, ma qui parlo da amante delle storie d'amore lunghe e articolate, l'eccessiva rapidità nel far evolvere - un po' artificiosamente - il rapporto tra Junichi e la ragazza di turno, cosa che più volte mi ha lasciato insoddisfatto per la maniera troppo sbrigativa con cui vengono liquidati sentimenti e relazioni.
Tutto sommato, comunque, un anime che si guarda volentieri, ma che non mi ha convinto appieno.
Io sono generalmente avverso al genere sentimentale, pero' KimiKiss mi era piaciuto tantissimo. Su Amagami SS ho qualche dubbio, visto commenti tipo quello di Mr.F1r3, motivo per cui non ce l'ho in lista per il momento. Bella recensione di Swordman, comunque.
Utente13076
- 11 anni fa
20
@grandebonzo La mancata caratterizzazione del protagonista si deve soprattutto alla volontà di lasciare una struttura a "Route" tipica dei Gal-ge molto piu' coinvolgente del "What if" di turno. le protagoniste di Amagami sono le situazioni clichè, popolarissime in questi giochi, che qui sono rivedute e rese in maniera innovativa dando un tratto spontaneo ad ogni "Route" ( vedere Ai Nanasaki).
Bella recensione per Swordman per aver rimarcato le particolarità del chara che meriterebbe un approfondimento a parte
Ho visto i primi 4 archi, prima o poi guarderò anche gli ultimi. La serie è abbastanza gradevole e i disegni mi piacciono molto, le ragazze sono snelle e proporzionate, cosa rara di questi tempi. La narrazione ad archi con le conquiste "a turni" una alla volta stile ufficio postale ha sì il pregio di focalizzare maggiormente le personalità delle varie ragazze ma che a lungo andare mi ha fatto sentire una certa mancanza degli "intrecci" sentimentali tipici di questo genere. Comunque si distingue.
Ringrazio per gli apprezzamenti alla recensione e anche alla serie ovviamente. Specialmente laddove si rimarcano le evidenti peculiarità dello stile di disegno (ben distinguibile nel panorama attuale) e la struttura narrativa con i vari archi che, sottolineo, non sono poi così separati fra loro ma anzi si completano a vicenda.
Penso che Haruka sia un po' il sogno di tutti poi si va sull'empatia con le altre... Vero che la senpai risalta più di tutte ma sarà tutto oro quello che luccica? Piuttosto mi sorprende che la Professoressa Takahashi sia (e si disperi di essere) zitella
@meitei: il voler mantenere la struttura del galge da cui è stato tratto è fin troppo evidente. Ma, se in questo tipo di videogiochi l'indeterminatezza psicologica del protagonista aiuta l'immedesimazione (dopo tutto, lo scopo è "simulare" scelte sentimentali in prima persona), nell'anime, dove invece "si assiste" alla storia (o alle storie) d'amore di un personaggio estraneo - in fin dei conti, è una terza persona rispetto allo spettatore -, questa mancanza di un carattere definito finisce per essere una barriera al coinvolgimento emotivo.
Io non ho trovato il protagonista tanto amorfo...è il classicco ragazzo di quell'età..a qui si aggiunge il fatto di essere di buone maniere ma certo non privo degli impulsi adolescenziali...divertenti i siparietti in cui lui si lascia andare alle fantasie più spinte o dove cerca di nascondere le riviste porno dell'amico Io l'ho trovato molto più realistico di altri personaggi di harem
Uffa, ho già capito che mi toccherà buttarci un occhio (ma non subito) !! Peccato sia una serie abbastanza lunga (26 ep la prima serie e 13 la seconda).... ma almeno un occhio alla prima serie ce lo darò
Complimenti a Swordman che mi ha fatto venire voglia di vederlo!!
visto circa un anno fa. belli gli archi con morishima e kaoru, discreto quello con la capoclasse mentre gli altri fanno proprio pena. tachibana è un pirla e e i cani si vestono meglio di lui. se il protagonista fosse stato un bel po' più sveglio poteva venir fuori un'opera molto discreta. peccato:(
@Mr.F1r3: La divisione ad archi narrativi è una santissima cosa, se così non fosse stato ci ritroveremmo a parlare dell'ennesimo harem dove tutte si innamorano del protagonista.
Personalmente reputo 'Amagami SS' una buona serie sentimentale, nulla di eccezionale ma riesce ad intrattenere lo spettatore, meno interessante invece 'Amagami SS Plus' che però ha il pregio di dare una conclusione all'arco narrativo di Rihoko Sakurai, rimasto incompiuto nella prima serie.
@Stay Night : Non sono affatto d'accordo, guarda Kimikiss ad esempio, non ha gli archi, ci son ben 2 ragazzi considerabili proragonisti (e un terzo leggermente defilato) le storie sentimentali s'intrecciano tra di loro con tanto di relazioni che si creano e saltano nel corso dell'opera. Quello è il sentimentale come dovrebbe essere. A me piacerebbe che i sentimentali fossero tutti così, ma purtroppo i giapponesi son fissati che le ragazze debbano amare tutte il protagonista...
@Mr.F1r3: Kimikiss è una cosa, Amagami è un'altra. Il primo non l'ho visto ma se davvero aveva più di un protagonista allora proporre una sola storia gli era più congeniale, Amagami invece aveva un solo personaggio principale, puoi vederla come vuoi ma ne usciva fuori un harem.
Fish (anonimo)
- 11 anni fa
20
Che possa piacere o meno, sono stracontento che finalmente le protagoniste siano ragazze vere e non delle specie di bimbine stereotipate. Finalmente si stà superando il moe, che non sopporto davvero più...
@MrF1r3: Vero. Peccato che KimiKiss sia concepito come un anime sentimentale, come strutturato e a livello di trama, nel più classico dei canoni. E anche a me piacque molto. Amagami SS è strutturato come se lo spettatore fosse "immerso" nel dating game dal quale è tratto. Quindi gli archi narrativi si svolgono in maniera a sè stante come se, dopo aver concluso la partita con un personaggio femminile, si procede con la eroina seguente. A me apparve molto lampante come idea. Niente di che ma credo abbia funzionato in qualche modo. Poi non capisco: si crea il paragone solo a causa del character design? Perchè l'unica cosa che accomuna Amagami a Kimikiss, o viceversa, è solo quello.
@Stay Night: Beh non avendo giocato nessuna delle VN non so che dire a riguardo, magari erano uguali ma per Kimikiss hanno cambiato più cose nell'anime,magari invece è come dici tu, non so.
@chris1710: A me il paragone pare sensato, la VN è degli stessi autori, è come paragonare Clannad e Little Busters oppure Shuffle e Oretsuba, poi ovvio che la qualità dipenda molto dallo staff che lavora alla versione animata, ma se ti son piaciuti i primi ti aspetti sempre qualcosa per gli altri.
anonimo
- 11 anni fa
01
> Penso che Haruka sia un po' il sogno di tutti poi si va sull'empatia con le altre...
Ma anche no, Nakata Sae is my waifu.
Dopo questa premessa dovuta, devo dire che l'anime mi è piaciuto. Nonostante la struttura "ad archi" (io preferisco chiamarla "a universi paralleli" lol) e la conseguente ripetizione dello stesso periodo temporale, la storia risulta nel complesso interessante e non ripetitiva. Imho molto meglio della maggior parte degli harem "tradizionali".
Utente13076
- 11 anni fa
00
@grandebonzo Nono, la "personalità" del protagonista nei Gal-ge non deve aiutare l'immedemisimazione, attenzione. è cosi perché deve lasciare spazio all' eroina che rappresenta l'ideale con il quale il videogiocatore si riconosce e trova una certa affinità. Possiamo definirlo piu' come un tramite che una personificazione. Trovo il tuo ragionamento sacrosanto se applicato ad un anime come "School Days", invece.
Una delle cose peggiori che ho visto ultimamente, terribilmente banale e con trovate da far cadere le braccia, tipo il leccare parti random di ognuna ragazza con motivazioni assurde.
Io lo volevo vedere, ma poi mi sono ricreduta quando mi hanno detto che è banale e che assolutamente non consigliabile... Grazie a questa recensione, FORSE lo vedrò alla fine XD Anche se magari non sarà bello come viene detto, non credo sarà tutto tempo perso u.u
@meitei: hai ragione, immedesimazione, nel caso dei galge, non è la parola giusta. Anche se c'è da dire che il protagonista di questi giochi spesso e volentieri è lasciato volutamente con contorni - fisici e psichici - indefiniti (a volte, non si vede nemmeno il volto), in modo tale che la sua personalità venga plasmata dalle decisioni del giocatore. Giocatore che, per conquistare/andare a letto con l'eroina prescelta (che non è il personaggio in cui ci riconoscersi, quanto piuttosto la meta a cui tendere), fa compiere al suo "alter ego" quelle scelte necessarie per completare la route. Un'attività che lo coinvolge in prima persona.
Nel caso di "Amagami SS" manca questa fase, secondo me fondamentale; ci ritroviamo un protagonista con un carattere sempre diverso - e lo deve essere, anche solo per innamorarsi una volta della ragazza popolare, una volta della matricola timida, un'altra dell'amica d'infanzia... - e viene naturale domandarsi il perché. Una domanda che non trova risposta, mancando quel legame che si instaura tra giocatore e personaggio del videogioco: come ho già detto, lo spettatore dell'anime assiste alle avventure del protagonista, non opera quelle scelte determinanti per indirizzare la storia su una specifica route. Con ciò non voglio dire che Junichi sia amorfo, tutt'altro! E' piuttosto spigliato, simpatico, intraprendente; il fatto è che, alla fine, è come se avessimo sei Junichi diversi, sei protagonisti che portano lo stesso nome, ma con troppe sfumature caratteriali da fondere in un unico personaggio. Cosa che, dal mio punto di vista, impedisce la necessaria partecipazione emotiva alle storie narrate.
Utente13601
- 11 anni fa
00
Ho visto entrambe le serie e mi è piaciuto molto, soprattutto già il primo arco mi ha colpita. E' molto gradevole, lo consiglio.
Ho finito di vedere questa serie da poco e devo dire che mi è piaciuta, tanto da spingermi a vedere la seconda serie. La divisione in archi permette di godersi appieno la storia della protagonista dell' arco senza inutili, e dispersive, digressioni.