Io sono un appassionato di manga, anime e cosplay ma non per questo sono un otaku. Quello che voglio dire è che il titolo che è stato dato a questo manga in Italia è leggermente troppo pieno di luoghi comuni su questo settore.
Beh, kappa magazine le sue belle scemenze e la sua bella informazione parziale l'ha fatta. Tra le varie colpe anche l'uso a pene di segugio del termine otaku.
Sarebbe stato bello se l'edizione in monografico non si fosse portata dietro l'immondo titolo, ma vabbè, pare che questo titolo debba rimanere sfigato in eterno, almeno in Italia. E non se lo meritava.
io ho letto tutto il primo Genshiken, e sto seguendo anche questo, ma... I tutti i membri del club sono dei super otaku dichiarati per cui: che ha di male il titolo? @_@
Per il resto questa seconda stagione penso che cerchi più un pubblico femminile che altro, a differenza credo della prima serie, dato il cambio praticamente radicale dei membri del club. Non si fa che parlare e fare accenni allo yaoi ma comunque nel complesso mi sta piacendo. chissà se lo pubblicheranno mai in italia...
Se si vuol proprio essere precisi, otaku è una brutta parola che indica uno stato che rasenta la patologia, è quasi come dire ludodipendente in Italia; solamente che in Italia la parola è arrivata col significato di "semplice appassionato di manga, anime e/o videogiochi", un pò come dire, dobbiamo scegliere un termine con cui identificarci e il primo che hanno trovato ce lo hanno infilato.
io ho letto tutto il primo Genshiken, e sto seguendo anche questo, ma... I tutti i membri del club sono dei super otaku dichiarati per cui: che ha di male il titolo?
L'idea alla base del titolo è quella di descrivere un club di "otaku" con parole che non facciano pensare ad un gruppo di gente "disadattata". Chiamarlo Otaku Club vuol dire non avere capito nulla e non rispettare l'idea dell'autore.
Poi vabbè, se si va a guardare i film arrivati nel nostro paese c'è stato e c'è molto di peggio, però la cosa mette tristezza, soprattutto se effettuata da gente appassionata di quello che pubblica.
KUMA-29
- 11 anni fa
12
Bravo Chibi ! Hai compreso perfettamente il succo del mio discorso. Però devo solo fare una puntualizzazione sul discorso del termine otaku che in questo manga è stato buttato alla caz dalla Star per un vecchio loro retaggio che dice Giappone + appassionato = Otaku ! La Star ha fatto questa addizione dalla metà degli anni novanta, facendo credere che un Otaku è un appassionato della cultura Giapponese Noi invece sappiamo bene che il termine si riferisce a una pesante mania psicologica che va molto oltre alla passione. Perciò la star ha messo in questo manga un termine che c'entra poco con quello che voleva far capire l'autore, snaturando i personaggi dell'opera u_u ( che non sono Otaku )
A voler esser puntigliosi, dovremmo applicare al termine Hentai lo stesso metro di giudizio.
Sono il primo a sostenere l'importanza delle parole ma, nell'evoluzione della lingua italiana, ritengo ormai acquisiti i nuovi significati attribuiti alle precedenti.
Se persino citiamo male Dante nei proverbi "Non ti curar di loro, ma guarda e passa", dubito che possiamo veramente far una discussione sulla vera etimologia del termine "Otaku" volendola adoperare nel solo significato originale (e gli esempi si sprecano: si pensi al termine "Bastardo" e a come questi sia stato stravolto nel corso dei secoli).
In Italia il termine è sempre stato privo di una qualsiasi connotazione negativa e, a voler parlare di adattamento, non c'è termine migliore per descriverci.
Siamo otaku, o almeno: così siamo stati etichettati.
sinceramente nel panorama italico penso che 7 italiani su 10 non conoscano nemmeno il termine di per se stesso .con o senza attribuzioni di connotazioni negative, Piu' facile secondo me che al massimo pensino eventualmente in termini generali ad un equivalente giapponese dell "Nerd " americano
lalilulelo (anonimo)
- 11 anni fa
30
Grazie ilidor per la parentesi filologica. La domanda è: il significato di una parola è dato dalla sua etimologia o dal suo uso comune?
Gli Otaku in Giappone sono trattati come degli emarginati sociali e degli appestati, non mi definirei mai un otaku per questo.
Chi usa questo termine, significa che si da dell'emarginato e dell'appestato da solo...al massimo io mi definisco fruitore del genere, ma otaku mai...sarebbe un auto-insulto che mi farei da solo.
Anche Nerd, per me significa quello che sta sempre vicino al PC 24h su 24 ( e se ne intende anche ) con occhiali neri e gioca sempre ai videogame. Fortunatamente non sono nè un Nerd è nè un Otaku ^^.
sono d'accordo con Ilidor secondo me la questione è che qui da noi il termine otaku ha una valenza più "morbida" cioè tanti si definiscono otaku ma sono dei semplici appassionati probabilmente per qualcuno è più semplice riassumersi in una parola mentre per altri fa figo etichettarsi con una nuova parola straniera che non sia del solito inglese
E' tutta questione d'intendersi... benomale molti fan italiani all'inizio pensavano che otaku= appassionato di manga e anime giapponesi, solo dopo questi ne hanno visto la vera origine. E così oggi c'è ancora chi crede che otaku= appassionato di manga e anime e chi crede otaku= malato sociale, seguendo la lingua giapponese. Comunque non mi sembra il caso di farne una questione troppo grande, probabilmente quando la star ha pubblicato il manga era più diffusa l'accezione otaku= appassionato. Comunque a parte il nome, è davvero una serie meritevole, non mi dispiacerebbe leggerne/vederne il seguito un giorno!!
Benissimo! Magari ora che ho letto questa notizia riuscirò ad iniziare la serie in scan! Oppure, forse, continuerò ad evitarla pensando che "Non riuscirò a leggere Genshiken se non ci sono più i protagonisti a cui m'ero tanto affezionato nella serie originale"...
Musso92
- 11 anni fa
01
C è da dire che l'anime di Genshiken era veramente brutto rispetto alla versione cartacea. Animazioni e disegni scadenti, la trama è stata tagliata qua e là (per esempio del rapporto tra Ogiue e Sasahara non c è neanche l'ombra), ci sono pure dei filler, io non sono riuscito a finirla tanto era scadente rispetto al manga. Spero che con questa nuova serie facciano un lavoro migliore.
Ho amato moltissimo la prima serie; la seconda, purtroppo, oltre ad aver lasciato per strada qualche personaggio che "da solo" faceva il bello della serie (anche se tornano per cammei memorabili), ha perso smalto inserendo reclute totalmente prive di fascino, primo fra tutti l'odiosissimo ed inutile Hato... però resta comunque una lettura piacevole, tutto sommato ci si diverte parecchio, non è il caso di fare gli integralisti. Visto che dubito la star sia interessata a riportarla in Italia, io continuo a coccolare il mio sogno proibito: una riedizione della prima e della seconda serie (che, non dimentichiamo, parte dal n° 10) made by Jpop *-*
bisognerebbe vedere pero' aldila dei paesi d origine quale valenza venga data in Italia a determinate parole che siano Otaku ,nerd o Freak e quale valore attribuitogli nell immaginario italico e delle eventuali evoluzioni del termine ...Esempio legato al Nerd USA e quello di Fissato con occhiali che sta attaccato al computer etc etc che ha inziato ad assumere valenze positive.del Tipo Nerd" fissato con gli occhiali al computer fin dai tempi l dell liceo, che pero un domani fondera una mega compagnia da milioni di dollari"(con aggiunta correlativa di ex Cheeleader e Campione di Football scolastico che lo sbeffeggivano ai tempi del liceo , che si ritrovano anni dopo Lei panzona sdentata con il cervello fuso dalle anfetamine e lui panzone alcoolizzato razzista a gestire un honky tonk in cui servono birra da tre soldi ai camionisti dell Oklahoma ,"in attesa di finire crivellati di proiettili da una banda di rapinatori di passaggio )
Beh, se ti interessa l'argomento, ti consiglio di leggere quanto sostenne Graziadio Isaia Ascoli in merito alla proposta del Manzoni circa la lingua (in uno dei momenti chiave della creazione della nostra lingua).
Riassumo: Manzoni sosteneva la necessità dell'unità linguistica tramite la sostituzione dei vari dialetti e tentava di dimostrare che la sostituzione dovesse avvenire adoperando il fiorentino quale lingua comune; proponeva inoltre, come suo strumento di diffusione, un vocabolario.
Ascoli, opponendo ragioni di ordine storico-culturale, ammetteva che la lingua italiana dei testi letterari è il toscano; ma il fiorentino scritto non è altro che l'epilogo della sua evoluzione parlata e non può dunque essere assunto arbitrariamente e astoricamente come modello unico per la lingua nazionale.
In parole povere: è l'uso a dettar le regole e la creazione di nuovi significati a vocaboli già esistenti in altre lingue. La lingua è viva, in continuo mutamento e cambierà solo attraverso l'uso della stessa. Non è infatti possibile normala e forzarla in una direzione (pensiamo ad una legge che stabilisca che il termine "otaku" identifichi quanto di negativo i giapponesi pensano degli stessi: sarebbe anacronista e verrebbe considerata obsoleta già nel suo primo giorno di vigore. Il significato di quella parola sarà sempre deciso dagli italiani che, in base all'uso comune, l'adopereranno come meglio credono).
Per i motivi sopracitati, e trovandoci in Italia, adoperare il termine "otaku"/"hentai" nella sua propria etimologia sarebbe vivamente da sconsigliare. Si badi però che in Giappone i termini hanno la loro specifica connotazione e adoperarli nel significato della nostra lingua sarebbe altresì sbagliato. Ciò non toglie che, in futuro, quei termini possano andare ad indicare nuovi significati sia nella lingua madre sia in tutte le altre. E ancora una volta sarà l'uso a determinare l'evoluzione del loro significato.
Be, francamente anche io mi definisco Otaku (anche se preciso sempre che è impossibile essere otaku totali se non si è giapponesi o si è vissuti in quel paese per tanto tempo), si può dire che anche che a certe persone (anche in altri ambiti) piaccia venire etichettati, in vari modi anche denigranti come forma di protesta... (ricordiamo che in Italia, si viene anche etichettati, come Emo, Metallari, Truzzi, Nerd; etc. tutti in modo dispregiativo) ricordiamo anche che Otaku era un termine creato da un giornalista per definire un SK, e che poi è diventato simbolo di appassionati di manga e anime giapponesi che non centravano nulla con l'SK di cui sopra!!