Parlavamo giusto l'altra volta del Giappone che ancora si ostina, CRIMINALMENTE, a non riconoscere le sue atroci responsabilità nella Seconda Guerra Mondiale....
"I bambini ne trarrebbero una percezione erronea della storia, poiché l'opera descrive atrocità commesse dall'esercito giapponese non occorse nei fatti."
Ah sì? Questa mi giunge nuova. Il Giappone è uscito dalla Seconda guerra mondiale senza macchia e non ha commesso nessuna violenza, fisica, morale, psicologica che fosse, anche nei confronti del suo stesso popolo: CAVOLATE. Indipendentemente dal manga, i bambini hanno il diritto di sapere la verità, hanno il diritto di poter maturare col tempo una loro opinione, di poter porre delle domande, hanno il diritto di capire e di non crescere nell'ignoranza. Non è per niente un bel gesto, né nei confronti degli hibakusha, né nei confronti di Nakazawa sensei, né nei confronti di tutte le vittime che ANCHE il Giappone ha mietuto, né in quelli dei bambini che la realtà della bomba l'hanno vissuta. Soprattutto questo fa comprendere con quanta attenzione abbiano letto la storia di Gen, il cui scopo è soltanto di insegnare ai bambini a lottare, a mettercela tutta, a sforzarsi anche nelle difficoltà, a non abbassare mai la testa, a sperare... perché sono loro il domani. La violenza la commettono loro nel togliere dagli scaffali la verità.
Sam Hitogami
- 11 anni fa
81
Fossero solo quelle le atrocità compiute dai nipponici: usarono anche prigionieri di guerra cinesi per farci esperimenti estremi
http://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_731 bisogna però precisare che i dati della strage di Nanchino e della tratta delle donne asiatiche furono diffusi dalla Cina stessa, e quindi non si può provarne l'imparzialità e l'attendibilità. Ecco perché alcuni contestatori del manga parlano di "prospettiva unilaterale".
Noo che cosa dite? Il Giappone è il paese perfetto e i suoi abitanti sono buoni e cari,non hanno mai commesso alcun tipo di efferatezza..*Coff coff*Unità 731*Coff coff*
"L'opera contiene effettivamente scene brutali, ma i bambini sono intrinsecamente capaci di capire l'essenza della storia ossia che le persone dovrebbero cercare di sopravvivere a dispetto delle avversità. Dovremmo avere fiducia nei bambini e lasciare che leggano secondo i propri desideri" Non ho parole...
Come al solito il Giappone, non riconosce i propri crimini di guerra e si ostina a negare l'evidente. I panni sporchi nella seconda guerra mondiale, li hanno tutti i paesi (vincitori anche), ma ostinarsi a non riconoscerli è da stolti.
Daniela, ma che stai a dire? Le stragi naziste e la shoah sono regolarmente insegnate nelle scuole tedesche. La Germania ha saputo trovare il coraggio di chiedere scusa e non sottrarsi alle sue responsabilità, è il Giappone che deve ancora farlo.
@Daniela: ma davvero? No, perché io ho sempre visto la Germania come uno stato molto pentito del suo periodo nazista e mi sembra strano che nascondano una cosa del gerene...
Quanto mi dà fastidio questo tipo di atteggiamento. Stralciare certe pagine di Storia a proprio piacimento, o anche solo sviare l'attenzione dal loro contenuto, è quanto di più sbagliato si possa fare.
il Giappone è troppo nazionalista...non è questione di violenza,i giapponesi non vogliono ammettere le proprie colpe nè mettere in cattiva luce la propria patria...e poi chi è in disaccordo non reagisce abbastanza,purtroppo devono sempre subire,senza fiatare...le proteste ci saranno, ma verranno viste male e dureranno poco tempo. purtroppo in Giappone è così. lo dice un detto nipponico,appunto:il chiodo che sporge va preso a martellate.
Ovviamente sono d'accordo con tutti voi e questo atteggiamento mi infastidisce e lo trovo vergognoso!
Tra l'altro è proprio di oggi la notizia che il soldato semplice americano Bradley Manning è stato condannato a 35 anni di prigione dalla corte marziale, che lo ha trovato colpevole di spionaggio per aver consegnato a Wikileaks il materiale segreto sulle guerre statunitensi. Lui ha semplicemente denunciato gravi violazioni di diritti umani commessi dai suoi uomini in nome dell'antiterrorismo e che hanno cioè ucciso decine di civili senza alcun motivo valido... Questo per dire come si pensi sempre a nascondere le cose piuttosto che ad ammettere i propri errori, che è l'unico modo per far si che non si ripetano.
@daniela non vorrei dirtelo ma c'è stata proprio oggi la commemorazione delle vittime di Dachau da parte della Merkel che ha definito il tutto "un onta per la Germania " I Tedeschi e la Germania hanno fatto più volte i conti con il loro passato -Semmai ce qualcuno che ha glissato alla pari dei Giapponesi sulle sue responsabilità belliche durante il conflitto mondiale siamo noi italiani Basta vedere come siano state obliate per anni le atrocità italiane nei confronti dei Libici durante l occupazione italiana (-Un buon esempio di"negazionismo italico " al riguardo fu la messa al bando per anni del film "Il leone del deserto" (1981) (la motivazione fu perché "lesivo all'onore dell'esercito italiano) basato sulla figura di Omar al-Mukhtar e la sua resistenza al occupazione italiana -in cui venivano mostrati sia i campi di concentramento sia i bombardamenti coi gas sui civili utilizzati da noi italiani contro i libici (il film per chi fosse interessato e tuttora solamente reperibile in rete ) (non che la cosa debba stupire visto (salvo poche eccezioni) il silenzio calato per anni a livello scolastico sulle atrocità commesse durante la conquista del Meridione da parte dei Savoia) - Detto cio' e tornando alla questione GEN e della sua messa al bando nelle scuole giapponesi, si tratta semplicemente di una delle tante conseguenze della vittoria del centro destra giapponese , soprattutto della sua parte più reazionaria e più retriva .quella rappresentata da Ishihara e Hashimoto (e del buon Inoki) ,tanto per intenderci , e contro la quale si sono recentemente levate le critiche di Miyazaki (già riportate per altro poco tempo fa su animeclick ) Una destra giapponese non molto diversa quindi come mentalità da quella attualmente al potere in Ungheria nazionalista revisionista e fascista-
@Daniela Mi sembra un po' strano. Proprio oggi la cancelliera tedesca ha fatto visita a un campo di concentramento e chiesto scusa personalmente a molti discendenti delle vittime di quel campo...e non è la prima volta!
Noi abbiamo fatto un monumento al criminale di guerra Graziani, storia recentissima, tutti i popoli piu' o meno hanno le loro brave magagne, il problema sta nel reprimere o meno le frange nazionaliste.
Utente26343
- 11 anni fa
37
Gia vedo la 001 edizioni che pubblica un volume a 10€ magari anche con l'edizione ribaltata -_-
Il vento è cambiato. Decisamente. Questa decisione grida vendetta. E fà il paio con tanti piccoli eventi...a quanto pare il nuovo film di Miyazaki è stato indicato - da persone che manco lo hanno visto - come "stupido", anti nipponico, giusto perchè si è permesso di accennare a qualche "particolare" ( diciam così) non commendevole della storia della 2 Guerra Mondiale dell'esercito nipponico. Shinzo Abe in occasione delle celebrazioni di Hiroshima e Nagasaki, non si è scusato, una tradizione peri primi ministri giapponesi, con gli stati invasi dall'esercito nipponico...
Riguardo alla Germania a fatto molti conti ma la ltta contro antisemitismo e razzismo ...bhè deve essere costante, e sempre rinnovate non crediate che in Germania non vi siano ambiguità. Ci sono alcuni interessanti libercoli su questo proposito. certamente in Italia ci siamo lavati fin troppo in fretta la coscienza. MOLTO in fretta. Noi Italiani siamo brava gente si è detto - alcuni sono brava gente, alcuni - Dall'Etiopia alla Grecia abbiamo il nostro bravo rosario di dannazione.
Manning non citiamolo troppo, vorrei notare che le sue rivelazioni hanno travolto la vita di moltissime persone, non avrebbe dovuto passare quelle informazioni e Wikileaks e questa organizzazione non avrebbe mai dovuto diffonderle senza prima eliminare i nomi delle fonti e degli agenti USA, le ha messe in pericolo, mortale. Un fatto incontrovertibile, per il quale il gruppo si è spaccato.
riguardo ai personaggi citati prima Ishihara e Hashimoto e la memoria storica dell giappone suggerisco una lettura di questo breve articolo in relazione ad Hashimoto per avere un idea della destra giapponese che rappresenta e di una certa mentalita tuttora temo presente e in crescita nel Giappone
No comment... Questa cosa mi ricorda molto la censura italiana by Mediaset, anzi, no, è pure peggio! Credevo che solo nell'Italia moderna si usasse mettere i paraocchi ai bambini, rincretinendoli con anime ultrazuccherosi tipo Hamtaro, ma a quanto pare non è così. Che delusione!
L'ennesimo, sfortunato passo indietro da parte giapponese contro la pacificazione dei rapporti con la Cina, oltretutto in un momento di tensione (leggevo proprio oggi la notizia della richiesta di spiegazioni da parte di Pechino riguardo alla contaminazione radioattiva delle acque del mar cinese orientale).
È davvero triste che ci sia ancora gente con il potere di 'chiudere gli occhi ad altri' per far dimenticare realtà tristi ed imbarazzanti. Non voglio soffermarmi su questioni di politica, anche perché non ne ho gran che conoscenza di quella nipponica. Però questo nazionalismo pompato da revisionismo negazionista che sembra tornato in auge dopo le ultime elezioni sta facendo dei danni di immagine al Giappone non indifferenti, oltre che gettare ombre sempre più fosche sui rapporti tra l'Impero del Sol Levante e i suoi potenti vicini asiatici. Arrivare poi alla censura di un fumetto, se pur molto crudo e drammatico, con la scusa, purtroppo da noi in passato molto inflazionata, che i bambini potrebbero essere turbati da certe scene violente e non essere capaci di darvi un giusto peso in rapporto alla realtà; beh, dá l'esatta dimensione della marcia ipocrisia di questi personaggi che stanno nelle cosiddetta 'stanza dei bottoni' di una delle più importanti istituzioni! Come dicevo prima, quello che questi del provveditorato agli studi si sono arrogati, è il potere di chiudere gli occhi agli scolari su di un periodo storico carico di atrocità e vergogne, che restano come macchie indelebili nel passato del loro paese. Insomma è il vecchio trucco di far finta che certe cose non siano mai accadute evitando di parlarne. Ben inteso, non voglio assolutamente puntare il dito contro il popolo giapponese per le infamie commesse dalle sue precedenti generazioni, anche perché proprio noi italiani non abbiamo il diritto di fare la morale ad altri, visto che poi ci dimentichiamo (ovviamente i programmi della nostra scuola, dove non si arriva mai a studiare la Storia oltre la Prima Guerra Mondiale, contribuiscono moltissimo a questo), delle stragi commesse dalle nostre armate in Africa orientale ed in Libia, e poi successivamente nei Balcani. Tanto che nella mia città, si è celebrata la figura di un militare di altissimo rango, oltre che gerarca del regime, responsabile di una di quelle efferatezze di cui sopra in Etiopia, dedicandogli un luogo pubblico! E la cosa è stata possibile grazie soprattutto all'oblio che era caduto sulla storia di quel personaggio nella quasi totalità della cittadinanza! Poco consolatorio è stato il fatto che alla cerimonia di titolazione fossero presenti più contestatori ( comunque non molti) rispetto ai quattro gatti (sindaco, qualche ufficiale dell'esercito, un prete ed una discedente del militare in questione). Quando viene interrotta la trasmissione della memoria possono accadere le cose più vergognose ed imbarazzanti nella più totale indifferenza! Per questo trovo che sia stata una mossa davvero inqualificabile questa censura del provveditorato di Matsue nei confronti di Hadashi no Gen, vorrei tanto che si levassero delle proteste forti da parte almeno degli uomini di cultura, oltre che degli appassionati del modo del fumetto; purtroppo temo che alla fine siano pochi i coraggiosi come Miyazaki che non hanno paura di esprimere la loro opinione, e di scontentare certi personaggi ed ambienti ultranazionalisti.
foxhound
- 11 anni fa
71
Nel mondo c'è persino chi nega lo sterminio degli ebrei, chi gli stupri sistematici durante la liberazione, o i massacri etnico-religiosi.
La storia viene scritta dai vincitori, nonostante sia faziosa, molti dimenticano persino come leggerla.
Premetto di non aver mai letto l'opera in questione, ma aldilà del "nascondere lo sporco" o sull'effettiva attendibilità dell'opera...è davvero il caso di far leggere a dei bambini delle ELEMENTARI opere così violente? Sono il primo a dire che la censura è il male, ma un conto è coprire un seno o delle parolacce, un altro è mostrare (con figure) le atrocità commesse in un periodo storico particolare.
Sono d'accordo con la rimozione dalle biblioteche scolastiche elementari, già alle medie il discorso potrebbe essere diverso, ma non sapendo quale sia il livello di maturià dei ragazzi non mi esprimo. Forse sono io che percepisco la cosa in modo troppo superficiale, però non hanno mica bandito Hadashi no Gen dal Giappone, l'hanno semplicemente tolto dalle biblioteche scolastiche...un bambino sufficientemente maturo da interessarsene potrà comunque recuperarlo, no?
Il fatto che ci sia ancora qualcuno che crede a queste leggende metropolitane che girano su internet è al quanto triste XD Io sono italianissima, ma mio fratello, nato da una seconda relazione di mia madre in Germania, è in seconda media e questo argomento lo studiano bene fin dalle elementari, cosa che da noi si fa "a grandi linee" (e infondo è giusto, non è un argomento proprio delicato per un bambino, che tra l'altro, almeno personalmente, capivo poco anche a 13 anni, figuriamoci a 8-9), quindi davvero, è un po vergognoso sentire certe cose.. è la prova che la gente non si informa neanche minimamente su come va il mondo, senza offesa per nessuno XD Comunque non è questo l'argomento dell'articolo, poi..
Anche io trovo schifosamente vergognoso questo lato del Giappone. Spero si diano presto una svegliata.
@Revil-Rosa: Se non vado errato l'ultimo anno delle elementari, che in Giappone è il sesto, dovrebbe coincidere con il dodicesimo anno dell'età dello socolaro/a. A quell'età, ma diciamo anche dopo i 10 anni, non è poi così sconvolgente leggere e vedere cose un po' forti, come presumo possano essere le scene incriminate di Hadashi no Gen, specialmente se la lettura dell'alunno è guidata da un insegnante. Ecco, forse l 'unico limite che riterrei plausibile alle elementari è proprio questo. Tra l'altro un dibattito tra alunni ed insegnanti su argomenti anche così pesanti, favorirebbe non poco la conoscenza e la crescita della coscienza nelle nuove generazioni di cosa fu quell'immane tragedia che colpì la popolazione di Hiroshima, etutti gli eventi che la causarono. Alle medie poi, il problema non si dovrebbe affatto porre. Secondo il mio modesto punto di vista non è certo lo scrupolo nel voler preservare l'innocenza dei pargoli da visioni troppo truculente il vero motivo per il quale il provveditorato Matsue ha deciso di censurare questo manga, bensì un goffo tentativo di distogliere gli occhi dei giovani da pagine vergognose di un passato fatto di bieco nazionalismo, violenza gratuita e razzismo che imbarazzano non poco chi si trova in questo momento al potere. Potrei citarti l'esperienza che ebbi quando avevo 12 anni e vidi per la prima volta le due serie animate dedicate ai ninja Sasuke e Kamui, tratte dai rispettivi manga di Sanpei Shirato. Ebbene rimasi abbastanza colpito da certe scene molto crudeli, tanto da farmi venire un nodo alla gola in certi casi (per esempio l'episodio n.3 di Sasuke, dove il protagonista si aggirava tra file di teste mozzate di soldati di Toyotomi sperando di avere la conferma che tra esse non ci fosse quella del proprio genitore). Ciò nonostante non cambiai canale e rimasi a seguire la storia, che da allora è rimasta tra le mie preferite di sempre, perché già a quell'età avevo realizzato che, per quanto spaventosa quella scena, era perfettamente plausibile in quel mondo ed in quell'epoca; tenendo poi conto che di storia del Giappone ne sapevo praticamente nulla. @John Wayne: Hai fatto proprio bene a citare il film "Il Leone del Deserto", dove si narra del patriota libico Omar Al-Mukhtar, vergognosamente censurato in Italia dopo la denuncia di due esponenti missini e grazie ad un pretore compiacente. Soltanto un paio di anni fa fu trasmesso su Sky Cinema e solo perché il nostro nanetto nazionale voleva dare soddisfazione al suo amicone Gheddafi. Un'ottima pellicola, che a parte un paio di forzature, narra onestamente le assai poco nobili gesta del maresciallo Graziani in terra libica, fino alla cattura di Al-Mukhtar, il suo processo farsa, e la sua impiccagione. Un film che bisognerebbe incoraggiarne la visione, e non infognarlo anonimamente in una pay tv satellitare, anche perché di pregevole fattura, vista l'origine.
Utente29592
- 11 anni fa
21
Se c'è una cosa che odio del Giappone, è la loro incredibile voglia di apparire perfetti agli occhi degli altri.
L'opera è chiaramente anti-nipponica e creata da quegli stessi Untermenschen che odiano il proprio stesso Paese. D'altronde in Italia ne abbiamo a centinaia di migliaia. Han fatto bene a chiedere l'eliminazione.
Ci dev'essere una certa fertilità nella famiglia degli auto-odiatori.
Mi mancava una notizia come questa dal Giappone, ormai ero fermo da giorni a quella del ritrovo in albergo di lusso post-Comiket dove le cosplayer si svendono come prostitute. Più leggo del Giappone Vero, e più capisco perché hanno inventato manga pieni di tette e culi. Contestate pure ciò che ho detto, tanto da che mondo è mondo tutti vogliono sapere l'amara verità, e quando la sanno tentano di nasconderla perché era più dolce la bugia...
Darayava (anonimo)
- 11 anni fa
11
Sono pienamente d'accordo con l'educazione delle coscenze per evitare revisionismi e censure di ogni tipo. Voglio pero' sconsigliare la visione del film "Men behind the sun", non dal punto di vista tematico/concettuale, ma per la modalita' di rappresentazione. Mi spiego: ne ho scoperto l'esistenza in questa pagina e ho fatto qualche ricerca su internet spinto da desiderio di approfondimento. Bene, ho scoperto che in alcune scene, piu' precisamente quelle dell'autopsia di un bambino e la morte di un gatto gettato ai ratti, il regista non ha usato trucchi cinematografici: il bambino era orto realmente da poco e il gatto non era un pupazzo. Ora, dal mio punto di vista il fine non giustifica i mezzi. L'intento iniziale di denuncia del film cade drasticamente venendo a conoscenza di questi fatti. Tralasciando lo stile e la tecnica del film, un regista deve usare l'arte e la scrittura cinematografica per esprimere cio' che vuole comunicare, deve rappresentare una cosa filtrandola con il mezzo che vuole usare (in questo caso il mezzo cinema). Se getta un gatto vero in pasto a centinaia di ratti solo per provocare uno schock nel pubblico, ai miei occhi non e' diverso dalla gente che intendeva denunciare con il suo "film". Anzi, questo non e' piu' un film. Questa roba e' spazzatura, snuff movie per gente degenere. Tengo a precisare che non voglio offendere chi questo film l'ha citato in un messaggio poco sopra, ed e'proprio per questo che non l'ho citato, considerando la sua segnalazione come spinta da buona fede e sincero spirito di informazione.
@ Pan Daemonium Secondo il tuo punto di vista allora bisogna nascondere la testa sotto la sabbia solo perche' ci sono opere che denunciano fatti criminali che gettano ombra su uno Stato? Ti consiglio di pensare molto bene a cio' che hai detto. Questa e' la tipica mentalita' del servo, che nonostante tutto obbedisce al padrone senza se e senza ma, senza mettere in dubbio cio' che gli viene ordinato. Ti consiglio la lettura (o la visione del film, comunque molto bello) "Quel che resta del giorno": la storia di un maggiordomo inglese al servizio di un nobile collaborazionista dei nazisti, che alla fine della sua vita di cieca e supina obbedienza si rende conto della vacuita' della sua esistenza ed e' vittima dei suoi stessi rimorsi. Freud avrebbe detto: un adulto per essere veramente tale deve mettere in discussione i propri genitori.
Rygar
- 11 anni fa
40
Sono molto contento del fatto che l'utenza di questa comunità sia a conoscenza dell'unità 731. Questo denota grande interesse e cultura. Lo stesso Tatsuya Egawa nel manga Deadman ne aveva parlato. Che dire: l'informazione è il miglior vaccino contro l'ipocrisia.
Certo è una cosa triste ma c'è poco da stupirsi: Come viene studiata la Ww2 nelle scuole italiane? Sempre alla fine e di corsa. Come veniamo presentati nella Ww1? come vincitori. Perché nei programmi scolastici non si studia cosa hanno fatto i nostri coloni nelle colonie africane? Per gli stessi motivi per cui ora dagli scaffali tolgono questa opera. Il tentativo di nascondere le proprie vergogne dal passato è comune in tutte le culture, non solo in quella giapponese. E dire che invece tutti potremmo migliorare notevolmente nel studiarle, analizzarle, discuterle, assimilarle, rielaborarle e portandone avanti la memoria. Perché la storia è cattiva maestra solo quando la si dimentica.
I giapponesi sono un popolo estremamente patriotico ma faccio presente che in america in molti stati è stato messo all'indice Darwin e l'evoluzionismo ad esempio..
Poi qui si parla di un singolo manga che viene considerato troppo VIOLENTO. Quindi non sappiamo cosa viene insegnato a scuola in giappone. Magari nelle lezioni di storia queste cose vengono dette...
Per i giapponesi poi conta molto in concetto di ONORE e APPARIRE, quindi non potrebbero mai ammettere certe colpe pubblicamente.
Quindi direi che per un manga non farei tutta questa tragedia visto poi che gli studenti delle superiori e i docenti possono accedervi...
@Kuro: è invece risaputo che in Giappone si sono sempre negate l'Unità 731, il massacro di Nanchino e la Corea trasformata in un enorme bordello per militari. Non siamo nel campo delle supposizioni.
Ma io so che i giapponesi hanno fatto porcate di ogni genere nella secondoa guera mondiale. Ma non avendo mai studiato in giappone non posso dire con precisione cosa gli insegnao...
Ad esempio gli americani fanno passare l'attaco a Pearl Harbor come una ba***data quandi in realtà era un attaco strategico volto al controllo del pacifico.
Ognuno racconta le sue versioni..
Poi anche da noi i partigiani vengono mostrati come dei santi quando non tutti lo erano..
Stavo riflettendo sulle prime righe dell'articolo, se mi e permesso. Sia ben chiaro, alcuna giustifica sul fatto che il Giappone voglia volutamente nascondere certi fatti (e lo ha già fatto), ma in questo caso (mi sembra inutile ora prendere tutte le faccende esistenti) non si sta parlando di una completa censura dell'opera in tutto il territorio, ma del ritiro della stessa "dagli scaffali delle biblioteche scolastiche di elementari e medie", pero' non ad esempio anche di un ritiro dai negozi o biblioteche frequentati da adulti. Non so se ho mal letto, se cosi fosse mi scuso, pero condannare tutti i giapponesi per un atto svolto, a quanto ho capito, nel sud-est del Giappone e volto solo nei confronti di alunni delle scuole (ESCLUSI gli insegnanti) mi sembra il tipico atteggiamento nel fare di un erba tutto un fascio. Se l'articolo parlava di una CENSURA ASSOLUTA dell'opera in tutto il Giappone vietandone l'acquisto a tutti, allora comprendevo maggiormente il tirare in ballo i giapponesi su fatti da voi segnalati (comunque veritieri), ma qui nessuno sta vietando la lettura del manga al popolo tutto, quindi la cosa mi pare leggermente diversa e mi sembra che si stia uscendo un po dai binari. Non so se sono riuscito a spiegare quello che intendo... l'importante e che si sia capito che il mio commento non e volto a difendere i giapponesi, ma solo a sottolineare cosa viene scritto nell'articolo in QUESTO caso.
Davi, concordo pienamente con te (infatti buona parte del tuo messaggio è simile al mio).
@Monfrin: In effetti alle medie si dovrebbe essere sufficientemente maturi per reggere delle scene violente E, soprattutto, capirne il significato, ma personalmente dubito che un bambino delle elementari (per quanto abituato alla violenza) potrebbe comprendere il vero significato di quelle atrocità. Il periodo storico era particolare, la tensione e l'odio di quei tempi non sono minimamente paragonabili a quelli dei giorno nostri e un bambino piccolo non ha i mezzi per comprendere queste diversità e quello che ne percepirebbe non sarebbe un vero insegnamento bensì una banalizzazione dei messaggi che dovrebbe comprendere. La rimozione dalle biblioteche elementari, dal mio punto di vista e tralasciando momentaneamente i problemi patriottici, non è atta a preservare l'innocenza del bimbo quanto a rimandare quelle informazioni in modo da poterle recepire appieno successivamente.
E se ne accorgono adesso? Ma perfavore! Ogni estate il film di hadashi no Gen viene trasmesso in tv... E ancora con sta storia che le truppe giapponesi non hanno fatto "niente", falsità storiche allucinanti e una vergogna nei confronti di tutta la gente che in Asia ha patito per colpa dell'esercito giapponese.
La moglie del mio padrino è tedesca purosangue. Mi ha detto che nelle scuole in Germania shoah, crimini nazisti etc vengono tranquillamente insegnati senza preconcetti o censure. I tedeschi sanno TUTTI benissimo cos'hanno fatto i loro predecessori durante l'epoca del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale, non per nulla è un popolo che tutt'ora prova grande vergogna per quei fatti e ha chiesto scusa innumerevoli volte, al mondo e al popolo ebraico. Quello tedesco è un popolo maturo che sa trarre tesoro dai suoi sbagli.
Anziché censurarlo perché non fare ciò per cui la scuola nasce? Perché non EDUCARE attraverso la lettura del testo e spiegare come sono andati i fatti?
@Misurino: Concordo con te, certi scrupoli sugli effetti delle scene violente di Hadashi no Gen sugli scolari di Matsue li tirano fuori a distanza di 40 anni dalla sua prima pubblicazione?! Citando il grande Totò mi vien proprio da dire: "... ma mi faccia il piacere"!!!
@Davi90: Se rileggi i miei post in materia noterai che nemmeno io me la sono presa con l'intero popolo giapponese, ma con i responsabili del provveditorato di Matsue.
@Revil-Rosa: Se fai attenzione al mio post precedente ho detto che per scolari delle elementari sarebbe senz'altro buona cosa che la lettura di fumetti con contenuti così impegnati potrebbe essere molto proficua se seguita adeguatamente dagli insegnanti, i quali potrebbero spiegare bene il contesto di quell'opera e stimolre un dibattito dal quale gli allievi potrebbero trarre solo benefici nel loro percorso di crescita. Ciò che mi indigna invece è che coloro che stanno a capo di un'istituzione così importante come quella della scuola, seppur solo di una provincia, e non dell'intero Giappone, si siano arrogati il diritto di togliere dalle biblioteche delle scuole elementari e medie un'opera, che, per quanto cruda e drammatica, era presente da ben otto lustri, rendendo davvero poco seria e convincente la scusa con cui si sono giustificati per tale gesto. Vorrei infine che si riflettesse sul fatto che la forza di due mezzi di comunicazione come sono fumetto e cinema d'animazione, se ben utilizzati, possono aiutare molto nella comprensione di argomenti come la storia e la cultura di un popolo, basti pensare all'impatto che hanno avuto nella nostra società anime e manga. Gran parte di noi si sarebbe appassionata al Giappone e alla sua cultura se non fosse stata invogliata dalla visione dei disegni animati in un primo tempo, ed alla lettura dei fumetti successivamente? E sì che ce ne sono stati di tentativi di censura, sin daila fine degki anni '70 da pate di coloro che, capendoci poco o nulla, li vedevano come il prodotto di una cultura della violenza, probabilmente istigati dalla retorica, ancora fresca in quel periodo dei film bellici americani, in cui erano dipinti come "i fottuti musi gialli". Ma alla fine non è servito perché molti di noi, senza quei paraocchi, abbiamo capito che il poter godere di quella "fetta di mondo in più" che ci veniva mostrata in anime e manga non era nulla di negativo, anzi semmai era un arricchimento della nostra cultura personale. Trattare di argomenti "forti" in manga ed anime per ragazzi non è certo una novità, pero se questi hanno come ambientazione luoghi di fantasia, altri paesi, o lo stesso Giappone ma in epoche remote come il periodo Sengoku, o quello Edo va bene per questi del provveditorato di Matsue. Mentre se invece l'ambientazione è la Seconda Guerra modiale nel Pacifico ed in Asia, diventano troppo violenti e/o imbarazzanti per poterli lasciare nelle biblioteche scolastiche di quella provincia?
siamo onesti il punto chiave di questa vicenda e non solo E' che fondamentalmente il Giappone ha paura del nuovo che avanza Gente come Ishihara, Hashimoto,Orban in Ungheria ,le Pen in Francia Bossi e Borghezio in italia etc etc hanno tutti e tutti giocano sulle stesse matrici base più o meno modificate a seconda delle latitudini formate da paura e pregiudizio
@Monfrin: non mi pare abbia fatto il tuo nome infatti, quindi la mia riflessione non era rivolta a te, cosi come a nessuno in particolare era giusto per esporla
@Monfrin: L'avevo letto, ma non reputo un bambino delle elementari in grado di comprendere delle tematiche del genere, con o senza l'aiuto di un adulto...anzi, non avendo spirito critico, se l'adulto in questione non fosse "ok" il bimbo potrebbe persino trarre delle conclusione pericolose. Personalmente credo che il problema più grande di un bambino di 5~9 anni dovrebbe essere come catturare il Pokemon leggendario e non cercare di comprendere i picchi di malvagità che l'uomo può raggiungere in situazioni particolari.
Sul fatto che i fumetti e l'animazione siano un ottimo media didattico concordo, in una news di parecchio tempo* fa si parlò proprio di quella "forza". (*Il tema era Libri vs Manga, sinceramente non ricordo chi partecipò, ma fu una bella discussione)
Secondo me c'è modo e modo di educare le nuove generazioni, se un manga come questo viene ritenuto troppo violento beh avranno le loro ragioni, non credo si tratti di oscurantismo. Bisoga vedere cosa insegnano nei libri di storia non se permettono o meno a dei BAMBINI di leggere certi mango o meno.
Magari dico magari ritengono che siano ancora inadatti a leggere cose di questo tipo, che saranno poi trattate alle superiori.
E poi tanto per fare la predica lasciamo ai bambini il tempo di essere bambini, è una cosa che non sopporto questa idea che bisogna crescere subito.. Lo vedo dai ragazzini italiani che fanno gli adulti. Quando ero piccolo io fino alla terza media si parlava di cartoni animati si giocava con le micromachine ecc, si era bambini e ci si divertiva..
@Revil-Rosa: mi trovo d'accordo con te, senza nulla togliere al discorso degli altri. Io ho sempre creduto che i bambini, finché non cresceranno, e' giusto che si godano la loro infanzia e pensino ai "problemi da bambini" (l'es. che tu hai fatto lo trovo perfetto). La cosa cambia, per me, dai 12 anni in su circa, ma sotto i 10 mi pare personalmente troppo prematuro e forzato affrontare certe questioni, anche se capisco che la questione presentata nell'articolo porta a varie conclusioni e a dei sospetti sicuramente giustificabili. Ovviamente si tratta di un pensiero personale, quindi gli altri e giusto che continuino a pensarla a loro modo. Comunque sono d'accordo anche con Kuro, i bambini siano bambini, che poi per essere adulti ci sarà molto tempo.
Anch'io concordo sull'importanza dei fumetti e dell'animazione, vedendo questi media al pari di ogni altra opera esistente e non limitati ad un singolo target, come invece alcuni pensano secondo un sorpassato luogo comune. Sono il primo a sostenere che affrontare temi importanti o delicati sia davvero ottimo, tramite questi influenti media.
Nascondere lo sporco sotto il tappeto è una cosa che tutti gli Stati fanno, non solo il Giappone, questo certo non attenua la gravità del fatto, però da certi commenti sembra sia solo il Giappone neghi le sue colpe
"Bisoga vedere cosa insegnano nei libri di storia"
Se tutt'ora in Giappone politici, storiografi e giornalisti di destra continuano a negare l'olocauso di Nanchino, cosa vuoi che ci sia scritto nei libri di Storia? È lo stesso discorso dei turchi con la questione armena. Se cerchi in giro in internet troverai fior di link ad articoli che spiegano bene come il Giappone si ostina a non riconoscere l'enorme strage che s'è consumata, e se sì ridimensiona completamente l'enormità delle vittime.
Un link agghiacciante (ma consiglio anche la visione di Men behind the Sun e Black Sun: The Nanking Massacre).
Allora vediamo di intenderci bene. A) La Corea, davvero dovrebbe essere molto studiata...Lo stesso fenomeno dei Kamikaze, è stata anzitutto un'ordalia mortale, ancor prima che un'ordalia di uomini. Del tutto contraria all'etica più profonda del mondo nipponico, alla sua stessa religiosità...E non è farina del mio sacco questo ma la riflessione di un pensatore buddhista, all'indomani della guerra, che ho trovato su un libro dedicato al destino dei Kamikaze.
Ora io capisco, certamente, che l'atteggiamento americano che ha letteralmente cercato di riprogrammare il modo di pensare nipponico era un "vasto programma", ( proprio vasto) che faceva a pugni con l'intera storia dei giapponesi, e con la loro stessa spiritualità, ma è altrettanto vero che la riflessione su quanto accaduto NON SOLO durante la Seconda Guerra Mondiale rappresenta un modo per il Giappone per fare i conti anche con il modo in cui guardano a se stessi, con l'idea di persona che si è sviluppata nella loro cultura.
Se guardate a stati come la Turchia - dove sono accaduti eventi simili nella 1 GM - potrete constatare che l'assenza di questa riflessione comporta seri problemi per lo sviluppo della democrazia, malgrado ci sia un'apparenza di grande sviluppo economico.
@Revil-Rosa, quando dico che bisogna star attenti a come in Germania è attuata la riflessione sul nazismo - e sicuramente li si è fatta una riflessione ben più seria che in Italia - mi riferivo al Neonazismo che pervade la società tedesca ed quella del nord europa, ad onta di ogni sforzo, alimentato anche da alcune tendenze della società politica a compromessi con i gruppi più oscurantisti e retrivi della societa.
Diversi anni orsono il giornalista Michael Schmidt pubblico un'inchiesta sul neonazismo in europa che purtroppo - ad decenni di distanza - continua ancor oggi ad essere attuale. I nostri cari amici del "Verdi" straparlano, ma c'è gente che in Europa prende le cose maledetamente sul serio, ieri come oggi.
@FenFen l'insegnamento della storia italiana, soprattutto quella più recente ('900 in poi) è davvero un tasto dolente. Io per esempio non ci arrivai col programma. Anche noi dovremmo farci delle domande... troppo comodo per tutti dimenticare, troppo scomodo invece governare a bacchetta una popolazione abituata al senso critico e al confronto.
Guarda, sul fato che il fine non giustifica i mezzi non sono sempre d'accordo (in certi casi sì, ma non divaghiamo). Quella del regista che usa scene snuff per raggiungere i suoi scopi è una caduta di stile non indifferente, che sicuramente lo ridimensiona sia come regista che come essere umano, su questo non ci piove. Ma i fatti narrati in quei due film rimangono comunque veri, provati e documentati. Guardare MBTS e BS, al di là di subire dei colpi allo stomaco fortissimi per effetto della morbosità che li pervade, rende davvero BENE l'idea di che razza di mostruosità si sono macchiati i giapponesi. Guardarli e sapere che quelle cose sono successe davvero fa doppiamente male. Il regista sarà anche un disumano che intende far rivoltare solo lo stomaco, ma questo nulla toglie alle finalità "informative" di quei film, gli unici, da quello che so, che parlano di uno dei bagni di sangue meno pubblicizzati dello scorso secolo.
@gob87, quello che viene detto in internet non è oro coloato.. Se mai preferisco chedere a ragazzi giapponesi cosa gli insegano a scuola.. su quell'argomento.
A questo punto mi sta venendo una voglia matta di leggermi Hadashi no Gen, anche solo per rendermi conto di quale impatto possano avere le scene incriminate, comunque non creo siano quelle la parte più interessante i quel manga.
@Revil-Rosa: Rispetto la tua opinione e, credimi se ti dico che non voglio far polemiche sterili, anche se la capisco non la condivido, almeno non del tutto. Non ho idea di quale livello di istruzione bisogna avere per leggere questo manga (ricordiamoci che per apprendere a leggere il complicatissimo sistema di scrittura giappone occorrono diversi anni), ma, mia ipotesi, non credo sia fruibile ai lettori al di sotto dei 10 anni. Io credo che dopo quell'età siano abbastanza in grado di seguire una storia simile e di capirne il contesto. Dici che i bambini di 5-9 anni di età si interessano solo ai Pokemon, ed è plausibile, però dai 10 in poi non li sottovaluterei troppo. Poi sicuramente c'è chi è più precoce e chi meno, però non mi pare giusto comunque togliere la possibilità di leggere nelle bibilioteche delle scuole elementari un titolo così carico di significati. Concordo anch'io poi che chi dovrebbe guidare la lettura debba essere preparato e con lo spirito giusto, cosa che non è poi così scontata (non ho idea di quali idee e con che atteggiamento gli insegnanti giapponesi affrontino quegli argomenti con i loro alunni), ciò non di meno con se lo fosse questa potrebbe essere davvero un'ottima possibilità per la crescita degli scolari. Poi bisogna anche considerare che si tratta di un titolo piuttosto datato, che probabilmente molti giovani lettori potrebbero ignorarne l'esistenza se non lo travassero sugli scaffali delle biblioteche scolastiche. Continuo a pensare che sia stata una mossa sciagurata quella del provveditorato di Matsue, dettata più dal clima politico che da una vera e profonda riflessione sui contenuti del manga stesso.
Non vedo perché si discuti così tanto su questa notizia. Giustamente hanno tolto dai scaffali delle biblioteche scolastiche per elementari e medie un libro che riporta la guerra, non l'hanno tolto proprio dal commercio
@Monfrin: Capisco le tue critiche e probabilmente io sottovaluto davvero il bambino medio delle elementari (nota però che non dico che si interessino solo ai Pokemon, il mio era un semplice esempio per rendere l'idea) solo che trovo più corretto "evitare" l'esposizione di scene "reali" troppo violente perchè un bambino vede tutto in bianco e nero, non ha i mezzi per comprendere le sfumature che l'opera dovrebbe avere e questo lo porterà ad identificare quel male con la singola figura che lo compie e non ha tutto il contesto che lo genera. Sicuramente poi ci sarà qualcuno più maturo che riuscirà a comprenderlo, anzi, potrebbe essere anche una discreta maggioranza, ma proprio perchè è una tematica importante è giusto riservarsela per quando tutti* saranno in grado di assimilarne i veri significati. (*"tutti" non significa niente, è solo indicativo, ci sarà sempre qualcuno più "stupidotto" che non vorrà/saprà vedere le cose per quelle che sono.) Mi (ri)accodo al precedente discorso di Davi e Kuro, è giusto che i bambini siano bambini e questo significa lasciarli occupare di argomenti a loro più adatti come, appunto, catturare il Pokemon leggendario di turno, imparare a fare le moltiplicazioni, allacciarsi le scarpe ecc...per scoprire il marcio del mondo si può tranquillamente aspettare qualche anno e l'uscita dalle elementari potrebbe essere un buon punto di partenza.
Sulla questione della lettura, bè, da quel che so io ci sono due alfabeti e, a seconda della rivisata su cui questo Hadashi no Gen è stato pubblicato, si avrà una forma più o meno complessa...fermorestando però che i manga hanno un lessico colloquiale il che li rende sicuramente più "semplici" di un libro o un giornale che, oltre ad avere un numero significativamente maggiore di caratteri, utilizzerà un linguaggio più ricercato.
Detto questo, anche il mio interesse riguardo la serie è aumentato e sarò felice di tornare sul discorso una volta completata la sua lettura (anche perchè parlando così potrei essermi fasciato la testa per delle piccolezze).
luis91 (anonimo)
- 11 anni fa
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@Revil-Rosa non c'entra niente, io come altri miei coetanei siamo cresciuti con cartoni violenti come ken il guerriero, l'uomo tigre ecc (cartoni che oggi non potrebbero essere trasmessi su mediaset perché sarebbero censurati pesantemente e completamente) ma non siamo diventati killer o psicopatici... Eppure abbiamo compreso quello che volevano comunicare ovvero "non arrendersi mai di fronte alle difficoltà", stesso messaggio di Gen di hiroshima
Ps: che poi la censuradei cartoni è insignificante se poi alle sette e in prima serata fanno vedere le nudità e le cose zozze (per non essere volgare) di jersey shore o programmi affini...
Le donne di concofrto e il massacro di Nanchino, non esiste.
Revisionismo! Qui ci vuole un po' di reviosnismo!