Tra questi ho visto solo Il mio Vicino Totoro, che è l'unico film in rubrica.
La recensione di bob è scritta benissimo, visto che offre una contestualizzazione iniziale dell'opera nel periodo di riferimento, e alcune chicche su di essa che non riguardano la mera pellicola. Buone anche le analisi sul film, ma frutto più di speculazioni proprie che di cose ricavate dal film, però a chi è piaciuto il film, potrà trovare spunti di approfondimento. A livello formale e strutturale è un'ottima recensione su questo non si discute.
Passiamo al contenuto. Il voto 10 è fuori dal mondo per un'opera come Totoro, che come voto merita 6 (basta leggere la mia rece per motivazioni) al massimo proprio se si è di maniche proprio larghe larghe 7.
Parliamoci chiaramente a me di Miyazaki mancano Nausicaa (film, il manga l'ho letto invece), Princess Mononoke, La città Incantata e Si Alza il Vento, però un'idea precisa su quest'autore me la sono fatta con i suoi 7 film visti e purtroppo per i fanboy di Miyazaki mi duole addolorarli dicendo che dopo il castello Errante di Howl (o forse a pari suo) è il peggior film di Miyazaki. Per carità, è ben girato e con una buona messa in scena nella campagna Giapponese anni 50 che sembra in tutto e per tutto un'ambientazione bucolica e sotto questo punto di vista anche i detrattori ammetteranno le qualità tecniche di Miyazaki che si discutono, ma il film in sè non presenta alcuna sequenza degna di nota, tranne quella della crescita dell'albero dove però gran parte del merito va dato alla colonna sonora di Hisaishi.
I personaggi sono sciatti, scialbi e anonimi specialmente padre e madre. E alla fine non viene chiarito se il tutto sia reale o fantastico.
Insomma come tutte le opere del maestro anche questa è pompata all'inverosimile, ma Totoro lo è molto e mi fa sorridere il fatto che le persone lo definiscano capolavoro perchè oggettivamente non lo è. Se Totoro è capolavoro qualcuno mi deve spiegare allora i veri capolavori
Ah non è una critica a Bob, ma citare Kurosawa non porta acqua al proprio mulino. Anche Kubrick quando era in vita considerava (a torto) Steve Spielberg il miglior regista vivente, ma se andiamo a vedere, cioè oggettivamente non è assolutamente vero, visto che si potrebbe fare benissimo una TOP 10 dell'epoca di Kubrick dove Spielberg non trova alcuno spazio tra i registi viventi di allora. Insomma i pareri dei registi sono da prendere con le pinze, anche la frase di Kurosawa che i fanboy di Miyazaki usano per elogiare il maestro, dove Kurosawa in confronto a Miyazaki, diceva che si sminuiva quest'ultimo, non è veritiera perchè basta che prendiamo un 2-3 films di Kurosawa e vediamo chi tra i due è migliori e non vorrei essere nei panni del povero Miyazaki ^^.
Ma ancora con recensioni di Totoro con voti assurdi in questa rubrica?!
Un'ottima recensione, ma vedete secondo me in Totoro cose che non ci sono... Di opere destinata ad un target di bambini ce ne sono un sacco di molto meglio, come pure ce ne sono un sacco di film dello studio Ghibli migliori di Totoro, che nella mia classifica personale dei Ghibli sta in basso ma sopra a Ponyo (forse lo reputerei addirittura meglio di Totoro), Ocean Waves, Omohide Poro Poro - Only Yesterday.
Porco Rosso, Howl o la Principessa Mononoke (anche se violento) sono molto meglio di Totoro su...
Reminder: tra i film e serie Ghibli/Takahata/Miyazaki che mi mancano tuttora da vedere ci sono Kiki, Laputa, Nausicaa, Pompoko, Future Boy Conan, gli Yamada e i due recenti Kaze Tachinu e Kagura-hime
@Kabutomaru: concordo con molti punti del tuo intervento. Non metterei 6, ma nemmeno 10. A mio parere Mononoke e La città incantata sono i migliori... quindi de li devi vedere XD
"A mio parere Mononoke e La città incantata sono i migliori... quindi de li devi vedere XD"
Non me ne parlare ti prego. Per Mononoke ho un hype pazzesco da quasi 3 anni oramai e aspetto che la Lucky Red ci faccia la grazia di portarlo al cinema, idem per la Città Incantata.
@ Geass
"migliori di Totoro, che nella mia classifica personale dei Ghibli sta in basso ma sopra a Ponyo (forse lo reputerei addirittura meglio di Totoro), Ocean Waves, Omohide Poro Poro - Only Yesterday."
Only Yesterday per quanto soggettivamente non ti sia piaciuto, oggettivamente da le piste a Totoro. Oggettivamente è uno dei migliori dello studio ed il migliore al momento che abbia visto dello studio Ghibli.
Piccolo OT: Sì su Only Yesterday come ho scritto nel pollice può darsi che non ero nella giusta "mood" per vederlo, ma il doppiaggio jap era soporifero e non aiutava... Ad ogni modo sono due opere troppo diverse per essere paragonate Omohide Poro Poro e Totoro... Magari con il Ritorno del Gatto (che già quasi non ricordo più )
Molto bella la recensione di Totoro, ma non gli darei 10, io personalmente metterei a Totoro un 9. Comunque dello Studio Ghibli devo vedere: "Una tomba per le lucciole", "Omohide Poro Poro", "Ocean Waves", "Ti presento i miei vicini, i signori Yamada", "Neko no Ongaeshi" e i nuovi "Kaze Tachinu" e "Kaguya-hime no Monogatari".
Assolutamente d'accordo con la recensione di Bob su Totoro. Si tratta di un grande film, in barba agli haters di Miyazaki che non si capisce perche' proliferano su AnimeClick. Lo considero uno dei migliori del maestro, se non proprio il migliore.
Quoto in toto Micheles! Il migliore a mio parere è però la principessa Mononoke ma con Miyazaki si parla sempre di cinema di alto livello, quindi son dettagli!
Conosco solo Totoro che è certamente un gran film! Gli altri due, beh, non li conosco, perciò non mi posso esprimere più di tanto, ma penso che goshogun non sia un granchè .
Si può magari non essere d'accordo con l'ideologia miyazakiana, ma "Totoro" la incarna con una vena poetica davvero ispirata. E' la raffigurazione del mondo filtrato attraverso l'immaginazione dei bambini, non un film (solo) per bambini.
KUMA-29
- 11 anni fa
00
Penso che dare un misero 5 a Goku Midnight Eye sia troppo tirato.. Non è un grosso OAV, ma un 7 scarso lo si poteva anche dare.
Totoro è un ottimo prodotto del maestro Miyazaki, magari però un 10 pieno non glielo darei. Restando sul filone dei film anni '80 è da vedere Megazone 23.
Assolutamente d'accordo con Bob...se non è 10, il voto è 9 Grandebonzo ne ha riassunto in due righe il perchè Poi ovviamente questa è la mia idea...noto però che chi critica questa pellicola di solito rientra in un target di età molto preciso e la cosa mi ha sempre incuriosito non poco
Si tratta di un grande film, in barba agli haters di Miyazaki che non si capisce perche' proliferano su AnimeClick. "
Non è un grande film e sinceramente se dire la verità su Totoro è passibile di essere haters...beh...a questo punto la critica non ha senso più di esistere, tanto si viene confinati sempre in una categoria.
Per inciso questa non è la mia ennesima crociata contro la roba anni 80 come qualcuno può pensare, visto che a livello filmico nello stesso periodo c'è roba superiore di molto a Totoro. Poi gli "haters" proliferano qua su animeclick perchè è il portale numero 1 e solo qua trovano chi li ascolta, dalle altre parti se muovi una critica a Miyazaki anche su film palesemente non riusciti come Howl scateni una reazione popolare ed il sottoscritto ne ha subita una ingiustamente.
"Si può magari non essere d'accordo con l'ideologia miyazakiana"
Più che non essere d'accordo, io non tendo mai a criticare la poetica di un autore che è cosa personale, quindi al massimo posso dire se risulta interessante o meno. Quello che si può criticare è come la inserisce nei suoi film e sopratutto come la fa evolvere. Su Miyazaki purtroppo non posso dire niente eprchè mi mancano i due big Mononoke e Città, ma per quel che posso dire è che Howl e Ponyo non smuovono niente nella poetica di Miyazaki, che resta ancorata ai soliti schemi. Dopo Nausicaa manga che termina nel 1994 se non erro, l'evoluzione della poetica di Miyazaki mi pare essersi fermata (ma sarò felice di essere smentito da Mononoke e Città).
"E' la raffigurazione del mondo filtrato attraverso l'immaginazione dei bambini, non un film (solo) per bambini."
Cosa sulla quale non è difficile concordare, ma non vedo perchè, solo in virtù di ciò, si debba per forza concludere per una valutazione così positiva, anzi, questa volontà di mistificazione è assolutamente tipica di Sua Ecologia, che questa volta ci propone una sorta di (lo chiamo così anche se non mi piace come termine) "escapismo" attraverso l'esaltazione dell'ideale dell'infanzia idilliaca e della vita bucolica come armoniosa con la natura. Nonostante ciò, trovo che questo non sia un film da buttare via, per i bambini può avere ancora un qualche valore.
Eppure in "Totoro" non vedo una presenza così massiccia della 'poetica' del regista (cosa invece più evidente, e per me fastidiosa, in altri suoi lavori, come "Laputa"); le sue idee mi sembrano scorrere piuttosto garbate sullo sfondo della storia. E proprio per questo motivo trovo la pellicola tra le più riuscite dello Studio Ghibli: la visione che Satsuki e Mei hanno del mondo è genuina e tutt'altro che artefatta. Le creature che nascono dalla loro fantasia non sono il veicolo di ideologie, ma rispecchiano con delicatezza il loro modo di vedere.
Per una volta quoto onizuka riguardo un film di Miyazaki, aggiungendo che secondo i miei opinabilissimi criteri trovo pure un po' diseducativo che si mostri a dei bambini come affrontare il trauma di una mamma malata facendo ricorso all'immaginazione. Ma probabilmente è una tara mia che sarà smentita alla prova di fatti, dichiarazioni dell'autore e interpretazioni varie. Oltretutto ho trovato il film debole sul mero fronte narrativo (una parata di fantasticherie e micro-vicende poco collegate da un rapporto di causa-effetto, stile "la città incantata"), lento e pure un po' noiosetto. Insomma, mi ha deluso e non gli darei certo il massimo dei voti.
Chi mi conosce sa che non sono certo un hater del lavoro di Miyazaki ma preferisco i suoi ultimi film a quelli del periodo arcadico-giovanile, li trovo più onesti, diretti e affini al mio modo di pensare. Non è stata la migliore delle idee quella di procedere a ritroso nel recupero della sua filmografia.
No, la visione del mondo che hanno è ingenua, il che è ben diverso. E' massimamente falsa, poichè Totoro non per nulla può essere visto solo da loro, è solo un loro sogno ad occhi aperti che le protegge e le diverte. Le due bambine inoltre sono esse stesse parte di un ambiente del tutto fasullo e massimamente artefatto.
L'ideologia Miyazakiana si palesa fin troppo bene, basti pensare al modo completamente idilliaco con cui si guarda alla vita bucolica (di un passato che non è mai esistito se non nelle fantasie dell'autore), ma anche la nostalgia per l'infanzia, affermata per lo più dai riferimenti autobiografici onnipresenti, che tendono a portare ad una connessione molto più personale del film con il suo autore di quanto possa sembrare (ma non voglio fare spoiler XD).
Alla fine, si tratta di un film che, come tutti quelli del Sommo, si rivela un coacervo di 'mistificazioni' che tendono ad incarnare le sue fantasie. Il film a mio avviso riesce a soddisfare i bambini e, magari, a piacere agli adulti che vogliono vedersi tornare bambini, ma è praticamente vuoto (lo salvo un po' per i suoi omaggi alla "semplicità" e un po' perchè è buffo, ma morta lì).
@Kary89: Mi piace molto la tua opinione, si avvicina abbastanza al concetto che ho in mente io.
Non condivido solo la primissima parte del tuo testo. L'immaginazione spesso aiuta, eccome. E' uno strumento come un'altro che può aiutarti ad evadere dalla realtà triste.
Secondo me una fiaba deve essere in grado di ricondursi alla realtà attraverso il "sense of wonder" e la fantasia, come ad esempio "GE 999" o "Il piccolo principe", affrontando temi adulti e concreti. Non deve essere un'esortazione alla fuga dalla realtà in vista dei problemi familiari e una retorica su quanto sia buona la natura (che tralaltro ci ha pure donato epidemie, tsunami, terremoti....
Sono d'accordo con chi dice che "Totoro" è la percezione del mondo da parte dei bambini (o dello stesso bambino Miyazaki!) ma al di là di questo non ci sono contenuti, contrariamente al "Piccolo Principe", per fare un esempio, che è una metafora della vita e del mondo reale nudo e crudo.
Realtà e Galaxy Express non possono stare nella stessa frase. Comunque ad un bambino cosa dovremmo raccontare? Se una madre sta male, non diciamo al figlio in età pre-scolare che la mamma se ne sta andando, ma cerchiamo di tranquillizzarlo, di fargli capire che tutto alla fine andrà per il verso giusto. Questo non vuol dire necessariamente raccontare bugie o falsare la realtà, ogni cosa ha il suo tempo. La cruda realtà del Piccolo Principe e di GE 999 non è la soluzione migliore, sono testi adatti ad un pubblico di età leggermente superiore (tra l'altro, GE mostra un mondo infinitamente pessimista, e di conseguenza fasullo). Tutto questo IMHO.
Era solo per fare degli esempi, prendiamo allora cappuccetto rosso o Barbablù, che ne dici? Il primo è la metafora della legge del più forte e il secondo dell'orrore del patriarcato. La cosa che voglio mettere in evidenza è che Totoro non ha tutti quei contenuti che gli vengono attribuiti.
Galaxy è la metafora del passaggio all'età adulta e della follia della razza umana (in esso ci sn critica alla guerra, al folle sogno di 'immortalità dell'uomo ecc.)
"Realtà e Galaxy Express non possono stare nella stessa frase "
"Totoro e la metafora del mondo reale non possono stare nella stessa frase" Suona molto meglio.
Sono sulla stessa linea di pensiero di Grandebonzo. Non ci sono tutte queste metafore o interpretazioni in Totoro semplicemente perché un film intimista, semi autobiografico, se vogliamo il più realistico del regista. Uno spaccato di vita giapponese non molto lontano da Una tomba per le lucciole, con cui condivide molti aspetti, i due film però mettono in evidenza due sensibilità e due personalità molto diverse.
Il termine "escapismo" lo assocerei più a Porco rosso. Le fantasie delle bambine sono le stesse che tutti noi possiamo aver fatto da piccoli (o da grandi sotto l'effetto dell'LSD!).
Bob, lo stesso Miyazaki ha dichiato più di una volta cose come: "L'umanità deve accettare questo: che non può esistere il paradiso sulla terra. Io credo che il paradiso sulla terra sia solo nel ricordo dell'infanzia di ciascuno" e poi ti realizza un film che esalta tale topos al massimo, se non è escapismo questo (nelle dolci memorie d'infanzia) allora cosa lo è?
Comunque sono d'accordo, anche in porco rosso c'è questo elemento, ma in realtà è un leitmotiv di tutta la sua produzione animata, alle volte più velato, in altre meno, anche in Howl per esempio.
Totoro di realistico non ha davvero nulla, proprio perchè è costantemente dipinto da un punto di vista infantile, che modifica le cose con la fantasia. Lo stesso spaccato di realtà bucolica e pacifica di Totoro probabilmente non è fedele, è solo una rievocazione di Miyazaki in cui, molto probabilmente, l'orrore del dopoguerra (visto che quelli erano gli anni) non traspare perchè è filtrato proprio dai bambini.
Inoltre, Totoro da questo punto di vista sarebbe esattamente l'opposto di una tomba per le lucciole (ovvero il più lontano possibile negli intenti), non un qualcosa di affine, ma l'altra faccia della medaglia. Mostrano le cose in due modi che sono agli antipodi. Uno mistificando, evadendo, l'altro palesando senza eufemismi di sorta.
Ma qui stiamo speculando a ruota libera.
"Questo non vuol dire necessariamente raccontare bugie o falsare la realtà, ogni cosa ha il suo tempo"
Come no, questo significa proprio alterare la realtà e raccontare una bugia^^ Solo che non è detto che una bugia sia sempre una cosa negativa o non desiderabile, spesso anzi è utilissima. Ma di fatto lo è.
Ps per bob, l'unico personaggio verosimile che mi sia capitato di incontrare in un film Miyazakiano è probabilmente Eboshi (ma solo nella prima parte, prima che si scopra la sua filantropia), o anche la protagonista di La città incantata... vai te a ricordarti il nome.. ma anche lì avrei delle perplessità da sollevare.
Aldilà di Totoro, non capisco perché utilizzare la fantasia per evadere dalla realtà debba essere qualcosa di sbagliato (soprattutto e in particolar modo se parliamo di bambini). Ne "Il Labirinto del Fauno" accade esattamente la stessa cosa, ma non ho letto commenti così negativi, per non parlare di "Sucker Punch"... L'escapismo in questi casi raggiunge vette altissime.
In ogni caso è davvero una bella discussione, forse però questa non è la sede adatta.
Si in effetti la discussione sull'uso della fantasia è interessante..meriterebbe uno spazio adeguato e maggior tempo.. Io penso che la fantasia ci sia stata donata proprio per accettare meglio la realtà...poi ovviamente se si esagera diventa negativa e controproducente...
Potrebhe essere un buono spunto per un sondaggione
Dimenticavo di aggiungere una cosa... "Le fantasie delle bambine" sono esattamente escapiste, poichè in realtà la vita quotidiana è noiosa, e quindi loro devono immaginarsi un mondo fantastico che le diverta, perchè in realtà la natura è indifferente, ma loro la immaginano animata e una compagna di giochi. Anche questo, seppur moderato, è una forma di escapismo.
@ TunonsainienteJonSnow
Io non ho ancora dato dei giudizi morali sul fatto che sia sbagliato o meno (anzi, mi pare di averti detto che spesso è piuttosto utile la menzogna, ma questa è una questione a parte), io ho dato la mia interpretazione del film e detto a chi può piacere e perchè lo trovo carente di contenuti. Tutto qui.
In sè il ricorso alla fantasia come terapia del dolore non è sbagliata, ma non bisogna annegarvisi dentro. e il confine tra realtà e sogno in "Totoro" è molto aleatorio, per le bambine e per lo spettatore.
In realtà i bambini sono molto più attenti e sensibili al male di quanto li si possa credere, li sorregge (beati loro) l'incrollabile certezza che tutto andrà a buon fine. E intanto colmano l'attesa con fantasticherie e facendo finta di credere alle bugie degli adulti^^ (è lo stesso principio per cui alle due sorelline non passa neanche per la testa di chiedere a Totoro di guarire la mamma, ma di poterle stare vicino)
è appunto il filtro nostalgico e fasullo applicato dall'autore adulto a una realtà campagnola d'infanzia a darmi personalmente fastidio. è dimostrazione di scarsa maturità, di ipocrisia. D'altronde appare tutto più bello nella dimensione del ricordo, no? Va bene Saki e Mei, ma Miyazaki non dovrebbe avere più l'età per permettersi certi lussi.
Onizuka, sinceramente trovo la tua lettura di quest'opera un po' forzata e viziata da un pregiudizio di fondo: in particolare trovo eccessiva l'accusa di "escapismo" alle le fantasie delle bambine. La fuga di Porco rosso dal mondo è una cosa, ma le scene fantastiche in Totoro non sono altro che un felice espediente per insegnare il rispetto per la natura. Tutto qui. Non c'è traccia di noia nelle bambine, per loro anche il trasloco della scena iniziale è un "avvenimento". Poi è chiaro che la fanciullezza e l'innocenza di Satsuki e Mei non potranno durare per sempre, così come quelli che un tempo erano degli angoli di paradiso verranno divorati dalle città, e questo rende il tutto terribilmente malinconico. Del resto ho parlato di realismo perché ci sono innumerevoli particolari della trama e riferimenti alla vita quotidiana che danno un tono estremamente realistico e verosimile al film, per essere un anime degli anni 80. L'ho paragonato a Una tomba per le lucciole perché le due pellicole hanno molti aspetti in comune e la storia delle due facce di una medaglia l'ho già scritta io nella rece, non me la rubare! Se il film ha dei pregi consistono proprio nella semplicità e nella naturalezza della narrazione che lo rendono accessibile ad ogni livello di visione, è così diretto e lampante che ogni tentativo di interpretazione mi sembra forzato e fuori luogo. Potrà sembrare un regista nostalgico forse, sentimentale, magari sognatore, ma da qui al dipingerlo come mistificatore e ipocrita (cit. Kary) mi sembra davvero un'esagerazione.
PS. Visto che sono state citate delle fiabe classiche: che dire della scena in cui Mei cade nella tana di Totoro attraverso il tronco del grande albero come riuscito omaggio al capolavoro di Lewis Carroll? Una vera chicca!
Oddio, ho letto la risposta di bob solo ora *_* bè, rispondo anche se in mega ritardo, spero che lo leggerai
"Non c'è traccia di noia nelle bambine, per loro anche il trasloco della scena iniziale è un "avvenimento""
E' appunto quello che sto dicendo!! Le bambine usano la fantasia per rendere interessante la realtà (che di per sè non lo è) da qui l'entusiasmo per la casa nuova, che per loro è piena di misteri e abitata da strani esserini, e da qui lo spirito della natura che compie prodigi e meraviglie e le protegge. Il punto è che tutte queste cose sono loro fantasie: Totoro non esiste, non esiste nessuna realtà idilliaca, se non come mistificazione creata dalla loro fantasia.
Anche il mito della vita campestre è una palese idealizzazione, la vita a contatto con la natura non è per nulla paradisiaca, si tratta solo di una mistificazione nostalgica formulata ex post.
Puoi chiamarlo sognatore, non mi opporrò, anche se direi che è più adatto il termine melanconico o nostalgico, ma è solo un altro modo per chiamare la stessa cosa.
La recensione di bob è scritta benissimo, visto che offre una contestualizzazione iniziale dell'opera nel periodo di riferimento, e alcune chicche su di essa che non riguardano la mera pellicola. Buone anche le analisi sul film, ma frutto più di speculazioni proprie che di cose ricavate dal film, però a chi è piaciuto il film, potrà trovare spunti di approfondimento.
A livello formale e strutturale è un'ottima recensione su questo non si discute.
Passiamo al contenuto. Il voto 10 è fuori dal mondo per un'opera come Totoro, che come voto merita 6 (basta leggere la mia rece per motivazioni) al massimo proprio se si è di maniche proprio larghe larghe 7.
Parliamoci chiaramente a me di Miyazaki mancano Nausicaa (film, il manga l'ho letto invece), Princess Mononoke, La città Incantata e Si Alza il Vento, però un'idea precisa su quest'autore me la sono fatta con i suoi 7 film visti e purtroppo per i fanboy di Miyazaki mi duole addolorarli dicendo che dopo il castello Errante di Howl (o forse a pari suo) è il peggior film di Miyazaki.
Per carità, è ben girato e con una buona messa in scena nella campagna Giapponese anni 50 che sembra in tutto e per tutto un'ambientazione bucolica e sotto questo punto di vista anche i detrattori ammetteranno le qualità tecniche di Miyazaki che si discutono, ma il film in sè non presenta alcuna sequenza degna di nota, tranne quella della crescita dell'albero dove però gran parte del merito va dato alla colonna sonora di Hisaishi.
I personaggi sono sciatti, scialbi e anonimi specialmente padre e madre. E alla fine non viene chiarito se il tutto sia reale o fantastico.
Insomma come tutte le opere del maestro anche questa è pompata all'inverosimile, ma Totoro lo è molto e mi fa sorridere il fatto che le persone lo definiscano capolavoro perchè oggettivamente non lo è. Se Totoro è capolavoro qualcuno mi deve spiegare allora i veri capolavori
Ah non è una critica a Bob, ma citare Kurosawa non porta acqua al proprio mulino. Anche Kubrick quando era in vita considerava (a torto) Steve Spielberg il miglior regista vivente, ma se andiamo a vedere, cioè oggettivamente non è assolutamente vero, visto che si potrebbe fare benissimo una TOP 10 dell'epoca di Kubrick dove Spielberg non trova alcuno spazio tra i registi viventi di allora.
Insomma i pareri dei registi sono da prendere con le pinze, anche la frase di Kurosawa che i fanboy di Miyazaki usano per elogiare il maestro, dove Kurosawa in confronto a Miyazaki, diceva che si sminuiva quest'ultimo, non è veritiera perchè basta che prendiamo un 2-3 films di Kurosawa e vediamo chi tra i due è migliori e non vorrei essere nei panni del povero Miyazaki ^^.