Memorie di una geisha è uno dei film più belli che abbia mai visto ambientati in oriente! Idem per La foresta dei pugnali volanti! Entrambi spettacolari, ricchi di sentimento e graficamente ineccepibili! Sicuramente avrei dato un 9 ad entrambi!
Io invece concordo pienamente con la recensione di bob e l'ultimo paragrafo dice tutto, piuttosto che vedere un film orientale "filtrato" da e per gli occidentali, mi guardo un film orientale puro e genuino. La citazione dello splendido Lanterne Rosse è calzante. Aggiungo anche che la vicenda della "vendita" della verginità al miglior offerente si è dimostrata storicamente falsa (per la professione in sé) e diffamatoria, e infatti la geisha alla quale si ispira la storia ha chiesto un risarcimento dall'autore del romanzo. Il film poteva essere un'ottima occasione per far crollare lo stereotipo tutto occidentale geisha = prostituta di lusso, ma alla fine non è servito. Soundtrack del film comunque sublime.
Ho visto solo "La foresta dei pugnali volanti" è devo dire che è un film tanto bello visivamente quanto palloso nella narrazione. Arrivare alla fine è stata dura.
Non ho visto "Tenshi no Koi", anche se la presenza di Nozomi Sakaki è un buon incentivo...
Di "Memorie di una geisha" ho preferito il romanzo da cui è tratto, ma anche il film merita, soprattutto per gli attori coinvolti (Ken Watanabe, Zhang Ziyi, Gong Li e Michelle Yeoh) che hanno una certa importanza nel cinema asiatico e vederli insieme è uno spettacolo imperdibile. La foresta dei pugnali volanti è tra i miei film preferiti del regista, qui Zhang Yimou si concentra principalmente sulle scene d'azione e in particolare la scenografia (molto bella). Tenshi no Koi non lo conoscevo, ma grazie alla recensione mi è venuta voglia di darci un'occhiata.
Molto d'accordo con Bob. Memorie di una geisha l'ho visto parzialmente una volta durante un viaggio in aereo e la mia opinione era la stessa di Bob. La foresta dei pugnali volanti ho sempre voluto vederlo. Tenshi no Koi non lo conosco. Bravi i recensori!
Memorie di una Geisha, a mio avviso, va visto per quello che è: pura delizia per occhi e orecchie sl pari delle opere teatrali del secolo scorso che regalavano una visione dell'est asiatico da cartolina. Un gradino sopra "L'ultimo samurai", altro film made in USA più dedito allo spettacolo che alla veridicità storica ma...questa è Hollyhood ragazzi
A me "Memorie di una geisha" è piaciuto molto come film, ma è assolutamente vero che sia filtrato da occhi occidentali (ma non in maniera cattiva, basta vedere come vengono rappresentati i soldati americani...), quindi si guarda molto di più per l'atmosfera che dà, che riesce a raggiungere le persone che vedono l'oriente in questa maniera. Il libro l'ho preferito di gran lunga.
Anche "la foresta dei pugnali volanti" mi è piaciuto, ma di nuovo più per l'estetica e per le scene che per la storia in sé, che è parecchio semplice da questo punto di vista.
@ TWINKLE: E' vero ciò che scrivi, che l'autrice di Memorie di una geisha ha fatto causa all'autore del romanzo perché ha creato un'immagine troppo diffamatoria della geisha, ma la storia del mizuage (il rituale della perdita della verginità) purtroppo è vera! Fino ad un certo periodo effettivamente l'aspirante geisha era costretta a questo orribile cerimoniale prima di diventare geisha a tutti gli effetti, lo conferma Lesley Downer in un un libro abbastanza affidabile sull'argomento, che si intitola appunto "Geisha" e tratta questo come molti altri aspetti della vita delle geishe... Però a parte questa spinosa questione, un tempo passo inevitabile per le apprendiste, una geisha NON era una prostituta, e si concedeva solo al proprio danna o a chi voleva lei. Mineko Iwasaki (la geisha a cui Golden si è ispirato) si è offesa perché per il modo di trattare la sua storia (per questo ed altro) l'autore ha dimostrato di aver confuso la figura della geisha (artista, che aveva come ruolo soprattutto quello di servire il thè o intrattenere i clienti con canti, balli o conversazioni) con quella della oiran, che era la prostituta vera e propria, distinguibile dalla geisha per il fatto che per ovvi motivi pratici, dato che dovevano concedersi sempre a qualunque cliente pagante, aveva l'obi allacciato davanti e non dietro. Ciò non toglie che Memorie di una geisha sia davvero un bel film ed ancora di più un bel romanzo, e 6 mi pare davvero un voto troppo basso. Comunque è interessante leggere anche la versione dell'interessata della storia in questione, e questo è ora possibile, perché la Iwaseki ha realizzato un proprio romanzo, Storia proibita di una geisha.
Concordo con Ironic. Poi... La foresta dei pugnali volanti è un piccolo capolavoro. Dal punto di vista registico, scenografico, espressivo... E gli attori sono fenomenali. Takeshi Kaneshiro è sempre affascinante.
Di questi ho visto solo Memorie di una geisha; l'ho visto poco dopo aver letto il libro - che, per inciso, è un capolavoro - ma per quel che riguarda il film sono assolutamente d'accordo con la recensione: bellissimo a livello visivo, sfarzoso e "colorato", ma troppo sospeso nei toni, teso a creare stupore per l'eleganza e la bellezza che mostra (cosa che secondo me nel libro era molto più sfumata, per dare spazio a ben altre sensazioni), tanto da risultare piuttosto inconsistente. Vero è però che il film è piacevole, e gli attori davvero bravi: per quel che mi riguarda un 7 lo meriterebbe.
Concordo anch'io sulla bellezza visiva di La foresta dei pugnali volanti. All'epoca uscì anche Hero come film orientale, che era altrettanto spettacolare.
"La foresta dei pugnali volanti" mi ha lasciato un pò di amaro in bocca per il finale, diciamo che dopo il famosissimo "la tigre e il dragone" vi è stata una sequela di film cappa e spada dal finale drammatico che probabilmente piace ad un certo pubblico, ma che inevitabilmente "spoilera" su come andrà a finire, male!. Ricordo che andai al cinema con la paura dell'epilogo che arrivò puntuale. Invece quando guardai "detective dee il mistero della fiamma fantasma" trovai una leggera inversione di rotta che non ho potuto che apprezzare se non altro per non avere il finale drammatico già scritto.
Invertite i voti di "memorie di una geisha" con "la foresta dei pugnali volanti" please! Riguardo al primo concordo che il libro è di gran lunga superiore al film ma il 6 secondo me è davvero immeritato. Riguardo al secondo personalmente l'ho trovato puro esercizio estetico e scene d'azione senza consistenza alcuna. Per il resto straquoto Sonoko
Memorie per una geisha è un film finto, occidentale, falso. Sufficienza è essere buoni. Comunque anche per me la merita visto che una vaga, dico vaga idea la dà e in fondo intrattiene. Se volete guardarvi film che trattano temi simili guardatevi film giapponesi, non certo giocattoli con fiori di ciliegio finti, di scena, attrici cinesi che interpretano giapponesi e altre stupidaggini sparse qua e là.
Stesso discorso della foresta dei pugnali, brutto forte. Yimou, che ha sempre rinnegato questo genere, appena ha sentito profumo di soldi, ha scelto la via dell'estetica eccessiva! Guardatevi The Blade di Tsui Hark, una certa differenza la si nota. Anche questo film guarda troppo all'occidente, ed è vuoto.
@Sonoko che il mizuage sia esistito non lo metto in dubbio, ma che fosse un rito comune non ci metterei la mano sul fuoco, anche perché una Geisha vergine avrebbe un "valore" (brutto termine lo so) aggiunto e inestimabile per il suo futuro "danna", e dato che questo contribuirebbe al guadagno dell'okiya (locale nd), quest'ultimo cosa ci guadagnerebbe a far perdere alle sue geishe la verginità al primo offerente? Boh qualcosa non mi torna, ma come dici tu è un argomento spinoso che necessiterebbe davvero un attento approfondimento (ma personalmente ho sempre trovato affascinante l'alone di mistero che circonda questa professione e non capisco perché gli occidentali sentano un irrefrenabile bisogno di scavare a fondo, e in questi casi romanzare, un mondo che pur con tutti gli studi e ricerche sul campo che vuoi, risulta comunque per sua natura di ardua comprensione). Ciò non toglie che il film (il romanzo non lo so) fa sembrare appunto il mizuage come una cosa "normale", almeno questa è stata la mia impressione, sminuendo in parte quella che è la figura artistica della geisha.
"Memorie di una Geisha" è una piacevole opera di intrattenimento, sempre che non si voglia scavare troppo a fondo, altrimenti si rischia di scorgere il vuoto.
Non posso dire invece che non mi sia piaciuto "La foresta dei pugnali volanti", ma l'ho trovato un po' troppo lento nella narrazione. Molto bello visivamente, ma gli preferisco comunque "Hero", di qualche anno precedente.
Memorie di una geisha mi è piaciuto molto, ma ho ridimensionato il giudizio dopo aver letto il romanzo. Non mi è piaciuto affatto il modo in cui nel film è stato trattato Nobu, nel film sembra solo uno che ad un certo punto se ne va di testa, mentre nel romanzo si capisce molto di più di lui e di quanto tenesse a Sayuri (e di quanto le abbia salvato il sederino)!
La foresta dei pugnali volanti lo stavo guardando in tv ma mi sono addormentato. Memorie di una geisha non sono ancora riuscito a vederlo,mentre Tenshi no koi non lo conosco.
Tra i titoli citati ho visto solo Memorie di una Geisha e per quanto mi riguarda merita senza dubbio più di un 6! Inoltre è rimasto molto fedele al romanzo: la lotta di Chiyo per ritrovare Satsu, l'invidia di hatsumomo, il rituale del mizuage e sopratutto la speranza e l'amore di Sayuri verso il Presidente. Una bella fotografia ed il fascino orientale c'è, anche se oscurato dalla guerra (che diciamolo muta qualsiasi situazione) non manca di sicuro il punto di vista e il ruolo fondamentale che aveva una Geisha all'epoca. La danza di Sayuri poi è qualcosa si spettacolare!
@ TWINKLE: Nel libro Geisha della Dawner, un trattato ritenuto abbastanza affidabile sull'argomento, è scritto che una geisha vergine praticamente non si poteva ancora definire una vera geisha; e c'è di più: tale pratica doveva avvenire verso i 14 anni, e se un'aspirante geisha a 15 anni non c'era ancora passata aveva motivo di imbarazzo perché la gente la guardava male, chiedendosi cosa potesse avere che non andava in lei. Purtroppo l'avvenuto mizuage la poverina ce l'aveva praticamente scritto in faccia, o meglio in testa: c'era una pettinatura specifica per le ragazze prima del mizuage, ed un'altra pettinatura che avrebbero portato dal giorno dopo il rituale. Ed a chi ovviamente si inorridirebbe di fronte a tutto ciò, la Downer spiega (per quanto le è stato detto da anziane geishe che lei ha intervistato) che la cosa era meno abominevole di quanto si potesse credere, dato che all'epoca era usanza anche il matrimonio combinato, perciò anche chi non diventava geisha era destinata a concedersi ad un uomo che molto probabilmente non aveva mai visto prima del matrimonio, insomma, come un mizuage in piena regola! Non specifica se l'incaricato al mizuage fosse lo stesso danna, ma si presume di no, perché parla di uomini esperti in questo (proprio come il dottor Granchio del film che, anche se nel film non è mostrato, collezionava garze macchiate del sangue verginale di altre geishe, rigorosamente da lui conservate in appositi contenitori: infatti nel libro vediamo l'orrore di Sayuri quando il vecchio pervertito le mostra tutto orgoglioso le garze usate con Mameha e con Hatsumomo )... l'unico punto oscuro (o che forse non sono ancora arrivata a chiarire perché non ho ancora finito di leggere il libro) resta se questi uomini pagassero per svolgere quel compito oppure no.
"l'unico punto oscuro (o che forse non sono ancora arrivata a chiarire perché non ho ancora finito di leggere il libro) resta se questi uomini pagassero per svolgere quel compito oppure no. "
parli sempre del mizuage? Nelle Memorie di una Geisha, si dice che veniva fatta un'asta ed il miglior offerente aveva la verginità della geisha. Il danna lo diveniva solo se era lui stesso a proporsi e se anche la geisha lo accettava di conseguenza.
Il Dottor Granchio...mamma quanto l'ho detestato <.
p.s. fantastico il video parodia! XD momento 0:40 mi ha ucciso!
Fra questi film adoro anche La foresta dei pugnali volanti... Per gli stupendi paesaggi, ma soprattutto per le musiche e per la storia, non solo dolce e romantica, ma piena di colpi di scena e di intrighi. Inoltre la protagonista pare molto maturata rispetto a La tigre e il dragone. Jin: "Fuggiamo lontano, a esplorare terre sconosciute, liberi com'è libero il vento." Mei: "Come il vento vago per il mondo leggero e invisibile, scompaio senza lasciare traccia. Il vento va e non pensa." Jin: "Questa volta mi sono fermato a pensare. Ti renderò felice... dimentica il resto" C'è anche il video di questa scena ma non lo metto perché è un po' hot... In compenso metto questo, che mostra la prima danza di Mei:
@ Whooki91: Grazie! Sto scrivendo una fanfiction che ha come protagonista una geisha e proprio per questo mi sto informando più che posso sull'argomento! So che nel film c'è la vendita del mizuage al miglior offerente, ma dato che Mineko Iwaseki ha denunciato Golden non possiamo essere certi che fosse così anche nella realtà, anche perché non ho ancora finito di leggere il trattato della Downer.
Fra i tre ho visto solo " la foresta dei pugnali volanti", che tra i film storici cinesi si piazza bene fra quelli attuali . Memorie di una geisha mi ispira e spero di aver occasione di vederlo prima o poi ^^ . Tenshi no koi, mi interessa ma non riesco a capire ed a spiegarne la ragione, magari vedendolo ne comprenderò la ragione .