Un paio d'anni fa nacque sulla pagina Facebook gestita da M3talG3arD3vil un dibattito su come i giovani d'oggi conoscessero ben'altra Madoka (Kaname) e la cosa potesse essere triste, e fui contento che qualcuno volesse conoscere pure Orange Road, nonostante il tipo di disegno datato. All'epoca, pensai (e scrissi) che è un'ottima storia per gli anni che furono, ma che al giorno d'oggi quei clichè INVENTATI IN QUESTO MANGA ormai sono stati così abusati negli anni che non so quanto questo modo di raccontare una storia in fondo semplice possa piacere al giorno d'oggi. Poi, provai a vedermi i primi episodi dell'anime (versione Dynamic)...
Quanto mi sbagliavo. Nella sua semplicità, racconta PERFETTAMENTE una storia viva, palpabile, emozionante, cosa che le commedie cloni fatte negli anni riescono a fare molto di rado.
Io ho letto il manga per la prima volta qualche anno fa, quindi abbastanza fuori target da quella che dovrebbe essere l'età giusta per la lettura. Però da bambino guardavo a spizzichi e bocconi l'anime su italia 1, senza sapere che fosse un anime e senza sapere che Johnny si chiamasse in realtà Kyousuke o Sabrina fosse in realtà Madoka. Insomma, avevo delle aspettative abbastanza alte a causa di questa nostalgia, e forse per questo sono rimasto decisamente deluso dalla lettura. La storia è troppo semplice e tirata per le lunghe, e il fatto che Kyosuke avesse dei poteri, cosa tanto decantata dalla sigla italiana, completamente inutile. Personalmente poi ho trovato molto antipatico Kyosuke, e completamente stronza acida Madoka. Come lei possa essere stato il primo amore di tanti ragazzini è una cosa che non mi riesce di comprendere. Ritengo che il manga sia invecchiato molto male, e che la sua fama la si deve appunto al fattore nostalgia che suscita in quelli che era adolescenti nel periodo in cui l'anime venne trasmesso per la prima volta da noi.
Gli anni '80 sono pieni zeppi di perle per quanto riguarda gli anime, in alcuni rami il cambio di mentalità dato dagli otaku hanno creato delle cose molto interessanti, ti invito ad approfondire un po'.
Bella recensione per un altrettanto bella storia, quella del mio shonen sentimentale preferito, del primo vero amore, dei sacrifici per rincorrerlo, le delusioni e le incomprensioni, di un ragazzo deciso nell'animo ma eterno indeciso fuori e di Lei, la lei con la L maiuscola, il sogno adolescenziale di un ragazzo appassionato di animazione, Sabrina....sì lo so che si chiama Madoka, aborro gli adattamenti italiani volti ad annullare la cultura e l'identità giapponese, da adulto appassionato oggi non accetterei mai scelte simili, il mio cervello la chiama Madoka Ayukawa, ma nel mio cuore Lei resta Sabrina....
Piccola nota sui disegni, concordo che all'inizio sono piuttosto brutti, soprattutto paragonati all'anime sono un pugno in un occhio detto chiaramente, ma col tempo migliorano molto pur conservando quel poco equilibrio citato nella recensione avvicinandosi ai capolavori della Takada, la Madoka del primo e dell'ultimo volume sono quasi due persone diverse...
Non è tra i miei shonen sentimentali preferiti ma quando lo comprai fu comunque una lettura più che gradevole.
Non riesce a convincermi il modo in cui chiudono la parentesi Hikaru, al contempo però apprezzo il fatto che i protagonisti siano due grandissimi stronzi (perchè questo sono, se consideriamo come trattano Hikaru - una ragazza cornificata per anni da quelli che credeva essere il suo fidanzato e la sua migliore amica).
Bèh, che dire? Kotaro ha espresso magistralmente e alla perfezione ogni cosa di Orange, in modo che io non riuscirei mai. complimenti davvero a te alla tua superba dote di scrivere e di esser riuscito a valorizzare e dare i giusti meriti questo manga.
Utente970
- 9 anni fa
00
mmh la versione animata, per quanto malmenata, rimane tra i miei ricordi più cari, e la versione ridoppiata e ancora meglio anche se Kyosuke perde un po della sua positiva ingenuità. Tuttavia quando lessi le prime 9 sottilette starcomics non mi fece una grande impressione e smisi e con Sesame Street fu pure peggio. Non ho grande considerazione del suo autore, penso sia uno graziato da altri professionisti, comunque.... gli darò una seconda chance appena possibile.
La mitizzazione che Kotaro (classe 1986, ai tempi di KOR non era neanche nato) fa degli anni ottanta mi fa tornare in mente i discorsi di mia cugina (classe 1972, la generazione che ha passato l'adolescenza negli anni ottanta). Lei mi diceva spesso quanto le sarebbe piaciuta essere vissuta sul finire degli anni sessanta, al tempo degli hippie, della contestazione giovanile, delle marce per la pace, del femminismo, gli anni in cui a sentire lei era successo tutto. Al contrario, diceva, noi generazioni degli anni ottanta non facciamo nulla, l'impegno civile non esiste, a nessuno frega niente di niente, uno schifo e bla-bla-bla non sto a farvi tutto il discorso. Era fermamente convinta che gli anni ottanta sarebbero scomparsi dalla memoria come anni inutili e privi di ogni avvenimento interessante, al meno per quanto riguardava i giovani.
Kotty, un giorno di questi giorni ti presento mia cugina!
Senza alcun ombra di dubbio un must have per chiunque sia appassionato di manga, non lo ritengo "il migliore" per chiunque ma credo che in pochissimi riescano a trasportare nell'atmosfera di quegli anni come Orange Road. E' un fedele tributo oltre che un manga. Quando le lessi ero nel mezzo delle prime cotte adolescenziali per cui mi immedesimai molto. Bello.
E' un manga che non sono mai riuscita a leggere, ma guardavo sempre con gioia la versione mediaset, per quanto censurata e tutto quello che ne riguardava. Più leggo i commenti (e all'epoca ho sentito anche diverse opinioni di amici) meno voglia ho di farlo, perché temo che faccia la fine di Sailor Moon: un manga che mi ha deluso prorpio perché profondamente diverso da quello che amavo quando lo guardavo alla televisione. Non voglio rovinarmi un altro ricordo ._. E avendo apprezzato anche poco Maison Ikkoku ('sti generi sentimentali non fanno proprio per me) non credo nemmeno che sia proprio un manga per me, non più.
Un applauso a Kotaro per l'ottima recensione, che illustra benissimo l'opera e le sue caratteristiche.
Apprezzai molto sia il manga che l'anime, nonchè i film che danno, a parer mio un finale molto più bello, costruito e caratterizzato rispetto a quello del manga, un pò troppo arronzato e frettoloso. Dovrei rileggere la controparte cartacea che non ricordo quasi più ma mi ricordo che mi piacque molto come manga, sebbene anch'io ritenni veramente vergognoso il comportamento di Kyosuke e, sopratutto Madoka nei confronti della povera Hikaru. E' anche vero che simili comportamenti non sono rari in questo genere di manga (basti pensare a Godai di Maison Ikkoku che con la sua mancanza di coraggio continua a "illudere" la povera Kozue) e che siano più che altro usati come strumenti narrativi per rendere più movimentata la vicenda.
Una delle più grandi delusioni che ho avuto. Non ho mai seguito l'anime da bambino, tentai di farlo quando uscirono i DVD ridoppiati e boicottai al quarto episodio, rivendendo il primo disco su ebay.
Poi uscì la ristampa Jpop, l'ho comprata e letta tutta, ma l'ho trovato di una noia mortale... speravo che essendo il manga originale mi coinvolgesse diversamente e invece neanche mi spiego come ho fatto ad arrivare alla fine.
Brutti disegni, brutte copertine troppo computerizzate e fatte male, non riesco a trovare la protagonista affascinante, Hikaru è odiosa... il protagonista sinceramente non mi ha lasciato nulla. Narrazione a capitoli autoconclusivi molto fine a sé stessa.
Credo sia un manga invecchiato malissimo che riesce a emozionare solo i nostalgici. Per chi con questa storia non è cresciuto, è assolutamente da evitare. Non lo vendo solo perché jPop ne ha fatto un'ottima resa grafica ed esposto in libreria è molto bello. Ma potrei cambiare idea in futuro ritenendo questi motivi collezionistici ed estetici piuttosto marginali...
Nasco come un fan di Maison Ikkoku (dall'adolescenza) e mi aspettavo un qualcosa di simile... spesso vengono accostati, vuoi anche perché la character designer dell'anime è la stessa e invece sono davvero agli antipodi. Brutto, brutto, brutto!
Un'opera assolutamente fondamentale da avere se si è appassionati di storie sentimentali. Per me non la migliore in assoluto, ma sicuramente meritevole di più e più letture. A me aveva un po' stancato la struttura a capitoli chiusi, ma devo direche la parte finale (e proprio il finale sopratutto) è magistrale. Ed è bello vedere come nel caso di Orange Road siano stati cancellati del tutto nelle versioni italiane, Jonny, Tinetta e Sabrina. Uno dei pochi casi in cui la damnatio memoriae della nostalgia non ha colpito.
Questa recensione mi ha fatto ricordare che devo mettermi in testa di prendere la nuova versione J-pop, quella Star aveva un adattamento penoso e devo proprio leggerla in una versione maggiormente corretta. A tal proposito vorrei chiedere a Kotaro, cosa intende per "anche troppo fedele"
E poi, sempre a Kotaro, devo contestare un'affermazione indiretta su Kyoko. Quando parli giustamente della modernità di Madoka la contrapponi a Kyoko e alle Adachi Girl, ma io credo che Kyoko sotto la sua scorza di donna tradizionale giapponese sia molto moderna, insomma si sposa contro il parere dei genitori in modo avventato, rifiuta di risposarsi subito nonostante raggiungere una certa età da nubile per una donna giapponese del periodo era molto sconveniente, inoltre lavora autonomamente in un luogo non molto "sano". Per questo è un personaggio incredibilmente moderno.
Allora sono nato nell'89 per cui la versione mediaset che guardavo con mia sorella di 6 anni in più, non la ricordo (la sigla sì, ma vabbeh è ovvio che l'ho recuperata su youtube). Diciamo che l'ho riscoperto grazie alla versione originale sottotitolata di man-ga (un bellissimo canale per gli appassionati. Allora discutiamone un po'. i pregi 1) Da ragazzo di anni 90 lo trovo ben contestualizzato nell'epoca OR non è un manga che potrebbe essere ambientato in epoca diversa, non è un mondo alternativo, è il giappone degli anni 80. Questo non vuol dire che non possa andare bene per tutte le epoche, le storie d'amore adolescenziale sono così. Sotto questo aspetto ricorda hgappy days 2) i personaggi sono veri adolescenti. Sarà che ho visto varie repliche dei telefilm per adolescenti che tutto erano tranne adolescenti. l'imbarazzo per le prime cotte (sarà per carattere io mi imbarazzo tantissimo anche ora), nulla a che fare con gli adolescenti alla Federico Moccia che sembrano più esperti in certi argomenti che Rocco Siffredi. 3) "Jonny è quasi magia Jonny" ricordate? Bene dimenticatelo. Kyōsuke (nome originale) è si un esper ma non conta molto è un ragazzo "normale". l'episodio spassosissimo di lui nel corpo del cugfino me lo ricorderò per sempre (il cugino è un bambino di cinque anni a cui le ragazze entrambe interesse di Kyōsuke vogliono fare il "bagnetto") e ora le cose che mi han no lasciato perplesso in realtà la cosa visto che l'episodio finale è troppo breve...ma per fortuna c'è un film che conclude la vicenda in maniera perfetta
Utente41523
- 9 anni fa
10
Buon manga e ottimo anime. Il manga ha un tratto molto semplice, a tratti spoglio, ma la storia coinvolge e diverte.
Innanzitutto non posso fare a meno di complimentarmi per questa recensione perché è davvero superlativa! E' un piacere leggere recensioni così accurate, complete e travolgenti! Io ho sempre amato Madoka, l'ho sempre guardata con ammirazione ma al mio primo approccio con l'anime ero troppo piccola per comprendere bene le sfaccettature più importanti. Adesso possiedo il manga della J-POP. Attendo solo il momento giusto per leggerlo, per entrare al massimo in sintonia con l'atmosfera del manga! Di nuovo complimenti!
Bellissimo manga, sono d'accordo parola per parola di quanto scritto. Ma ancora più del manga è stata la versione anime con le sue soundtracks a rendere Kimagure Orange Road indimenticabile, opera unica del suo genere. Pochi anime riescono a scaldarti il cuore in quel modo e a farti emozionare rabbrividendo ad ogni scena trasportata dalla musica di sottofondo.
"""""Una delle poche cose sopportabili degli anni 80.""""""
provo un misto di tenerezza e compassione per chi utilizza queste affermazioni.
Grande Kotaro bella recensione.
Non concordo con chi da colpe anche a Madoka, lei per tre anni,bene o male" ha represso i suoi sentimenti, mentre lo sveglione Kasuga ha fatto il furbo. IMHO
@indiana concordo con te ricordo che mi gustavo la colonna sonora mentre leggevo il manga
Certo, liquidare in questo modo gli anni '80 è assolutamente sbagliato, ma credo che ci sia di contro un'eccessiva mitizzazione di quel decennio. Il messaggio di Michels più su, pone un obbiezione vera. Gli anni'80 sono stati l'inizio di un eccessivo edonismo e di un consumismo che è andato fuori controllo, si sono iniziate a perdere quelle reti sociali che caratterizzavano il nostro paese. Naturalmente per chi come noi segue animazione, manga oppure videogame sono stati un decennio magnifico. Sotto quel punto di vista c'è poco da dire, ma la robaccia c'era, c'erano i cliché e gli aspetti ridicoli, che i più vecchi di noi vedevano e che noi magari non riusciamo a focalizzare bene. Il '900 ha avuto più di un decennio che ha prodotto tantissimo sotto ogni punto di vista a partire dagli anni 20 fino ai 60 e i 70, ognuno con le sue cose riuscite e altre che invece fanno ridere agli occhi di oggi.
La cosa davvero insopportabile è come il passato venga usato come "clava nostalgica" per dare addosso alle generazioni e ai prodotti di oggi. Pretendendo che gente nata 15 anni dopo di noi debba per forza avere i nostri stessi gusti.
Grazie per i complimenti! Chi ha visto la mia top 10 manga qualche anno fa sa che Orange Road c'era, quindi nessun mistero del fatto che mi piaccia. Per me è il miglior shounen sentimentale che ci sia, escludendo i titoli di Adachi che sono fuori scala, perché non si concentra solo sull'amore ma anche su altri aspetti della vita adolescenziale quali la vita sociale con gli amici, i litigi con la famiglia, la musica, i locali e tutta una serie di cose che solitamente questo tipo di storie non tratta, interessandosi magari solo degli aspetti scolastici o amorosi. Mi piace tantissimo anche l'anime, che a livello di grafica e colonna sonora è fenomenale, ma trovo che la storia del manga sia più compatta e dal finale più definito, quindi mi piace di più. Passo a dare un po' di risposte.
@ Slanzard & Giannigreed
Come giustamente ha detto Bilancino sotto di voi, Madoka non ha colpa, visto che spesso e volentieri ha trattenuto i suoi sentimenti per non far torto all'amica. Allo stesso modo, sì, forse Kyosuke poteva avere più polso nei confronti di Hikaru, ma così facendo magari avrebbe perso la sua amicizia, ed è proprio il delicato equilibrio d'amicizia fra i tre ragazzi la chiave dell'opera. Quello di Kyosuke è comunque un comportamento comune a molti protagonisti di questo tipo di storie, vedi appunto anche Godai di Maison Ikkoku che illude Kozue con la sua indecisione. Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane...
@ Micheles
Puoi dire a tua cugina che, come dicevo tempo fa parlando di Pixels, buona parte delle cose che oggi piacciono ai ragazzi hanno le loro radici negli anni '80. Magari non ci saranno stati avvenimenti storici epocali come quelli degli anni '60 in questa decade (ma sul finire di questo decennio è caduto un certo muro, se ci si pensa), ma dal punto di vista della cultura popolare sono stati anni decisamente interessanti. Soprattutto per quanto riguarda il Giappone sono anni di grandi rivoluzioni nell'ambito della cultura popolare, grazie ad un benessere ormai raggiunto dopo anni di sofferenze e ad un'occidentalizzazione sempre più istituzionalizzata, soprattutto fra i giovani, come Orange Road mostra chiaro e tondo.
@ forsaken
In realtà con Maison Ikkoku sono un po' simili: anche lì c'è un triangolo con lui che si divide fra una ragazza più giovane e solare e un'altra più matura e chiusa, anche se lì è un elemento secondario mentre qui è centrale, e comunque Maison Ikkoku tratta tematiche più mature, avendo un target più alto.
Quanto a "è invecchiato male, può piacere solo ai nostalgici" non sono d'accordo, perché tratta di sensazioni comuni a tutti gli adolescenti, che sono le stesse che ho provato io quando avevo l'età di Kyosuke (primi anni 2000) e che mi tornano in mente ogni volta che rileggo questo manga, anche ora che mi avvicino - argh! - ai 30 anni. Forse oggi sarebbe raccontato in maniera più complicata, con qualche mutandina e cellulare in più, ma le sensazioni degli adolescenti di oggi sono le stesse di Kyosuke, e di questo sono fortemente convinto.
@ Godai
Mi riferivo agli onorifici, che si usano di rado nelle edizioni italiane, mentre qui sono presenti.
Quanto a Kyoko, quel che dici è vero, ma personalmente l'ho sempre vista come un personaggio meno trasgressivo e più incline alla tradizione, vedi il fatto che è già una sposa vedova nonostante sia giovane, il rispetto per il marito defunto, il matrimonio tradizionale in kimono che fa alla fine del manga. Madoka la vedo come un personaggio decisamente più aperto, lei sicuramente si sarebbe sposata con una sfarzosa cerimonia all'occidentale
Grazie mille per la rece Purtroppo non ho ancora letto questo manga, forse perché non invogliato dallo stile del disegno, di certo non paragonabile a quello stupendo di Akemi Takada, o forse anche dal fatto che una grandissima parte del mio apprezzamento per la serie animata deriva dalla splendida colonna sonora di Shiro Sagisu, che riveste una funzione di importanza fondamentale, davvero come in pochi anime! Comunque prima o poi dovrò leggerlo, se non altro perché è presente probabilmente il personaggio più affascinante della storia dell'animazione giapponese
tratta di sensazioni comuni a tutti gli adolescenti, che sono le stesse che ho provato io quando avevo l'età di Kyosuke (primi anni 2000) e che mi tornano in mente ogni volta che rileggo questo manga, anche ora che mi avvicino - argh! - ai 30 anni. Forse oggi sarebbe raccontato in maniera più complicata, con qualche mutandina e cellulare in più, ma le sensazioni degli adolescenti di oggi sono le stesse di Kyosuke, e di questo sono fortemente convinto
Io invece no. E non si tratta del periodo storico, ma semplicemente delle persone. Gli adoloscenti non sono tutti uguali, c'e' chi rispecchia in Kyosuke e chi no, indipendentemente dal'anno in cui ha vissuto la sua adolescenza.
E ti abbiamo già risposto. Parlavo in generale, non del mondo fumettistico.
Allora l'affermazione è DECISAMENTE più grave: come ogni decennio, ha portato molte innovazioni e cambiamenti radicali, sia in campo musicale (e se critichi il troppo uso dei sintetizzatori, ricordati del glam metal) che in quello cinematografico. E non si parla di nostalgia, ma di storia.
Gli adoloscenti non sono tutti uguali, c'e' chi rispecchia in Kyosuke e chi no, indipendentemente dal'anno in cui ha vissuto la sua adolescenza. Vorrei vedere tutti quelli che si rispecchiano in lui se vivessero le situazioni di School Days come si comporterebbero...
"Madoka non ha colpa, visto che spesso e volentieri ha trattenuto i suoi sentimenti per non far torto all'amica."
Non davanti a lei, al limite, ma in sua assenza esternava un interesse abbastanza chiaro, cosa che non avrebbe dovuto fare comunque, per rispetto alla sua amica.
Sono sempre molto piacevoli le recensioni di Kotaro, fatalità sto provando a leggere Orange Road per la 1^ volta proprio in questo periodo. Lettura rimandata più volte perché l'anime non mi era piaciuto all'epoca, ma essendo un titolo così quotato un tentativo col manga volevo farlo, mi sono accorta però che crescendo i miei gusti non son cambiati, continuo a trovare antipatici tutti e tre i protagonisti.
Chiariamo che il mio rispecchiarmi in Kyosuke non dipende dal fatto che avessi due o più ragazze a farmi la corte, anzi Però il modo di rapportarsi con la ragazza che ti piace, la voglia di impegnarti durante le partite sportive per far colpo su di lei, le serate in discoteca o le gite al mare dove pareva dovesse succederti l'occasione della vita, le canzoni legate a mille ricordi, la strafiga più matura che ti faceva battere il cuore che giocava con te come fossi un bambino, le prime volte che si è bevuto un alcolico, i concerti... queste son tutte cose che Orange Road racconta e in cui mi rispecchio, avendole vissute da adolescente. Chiaramente ci sara' chi non lo ha fatto e non ci si rispecchia, ma sono cose piuttosto comuni che si fanno a quell'eta' e percio' credo che l'identificazione sia molto forte nella maggior parte dei casi.
Bellissima recensione Kotaro! Anche io sono molto legato a KOR. Direcente sto leggendo anche tutto il manga e riscontro moltissimo i pro e i contro da te evidenziati. I capitoli è vero che sono autoconclusivi ma comunque viene mantenuta una linea temporale in cui ci si riallaccia spesso a fatti accaduti nei capitoli precedenti.
Su una cosa mi sento di dissentire: "amici sporcaccioni". Eh no, io ho sempre fatto il tifo per loro!
Ahh, fantastico Orange Road e bella recensione! 18 volumi interi sperando nella morte truculenta di Hikaru. Per me non è mai stato un triangolo amoroso, Hikaru per Izumi è sempre stata l'ostacolo che separa dalla felicità, non solo di Kyosuke ma pure del lettore stesso. Splendido, perché bene o male chiunque potrebbe rispecchiarsi in quei momenti appassionanti e reali che raccontano la poesia degli anni 80.
Recensione scritta con il cuore, ma mostrando lucida analisi e sopratutto uno stile personale che la rende un piacere leggerla. Un titolo tipico anni 80, che non amo molto, però l'opera ne cattura appieno lo spirito. La "mitizzazione" della discoteca, le trasgressioni dei ragazzi che vanno di pari passo con la loro giovinezza (si parla di ragazzi delle medie). Capitoli auto-conclusivi, ma ciò non è un difetto perchè rende un perfetto spaccato della vita quotidiana degli studenti Giapponesi di quel decennio. I poteri effettivamente sono una cosa buttata un pò lì, però nel corso della trama hanno una loro funzione "collaterale" e si dimostrano decisivi nella parte finale. Disegni niente di eccezionale, ma fanno atmosfera. Poi è chiaro che la storia è tirata per le lunghe per via della scarsa intraprendenza del protagonista, nonostante i segnali abbastanza chiari di Ayukawa. Però il triangolo funziona. Interessante pure il personaggio della lesbica, che a quanto Kotaro mi ha detto, nell'anime lo hanno rimosso...immagino che era un pò troppo all'avanguardia per l'epoca. Ayukawa sensuale, ma mai volgare.
La battuta su chi fosse il primo ministro Giapponese; e alla domanda di Ayukawa, Kyosuke risponde "Beat Takeshi", m'ha fatto schiantare dalle risate. All'epoca Kitano era un comico di grandissimo successo ed era ben lontano dall'intraprendere la carriera di regista per cui lo ammiro. Piccoli particolari, che fanno un'opera bella. Un buon recupero manga in sostanza, che presi un anno fà, approfittando del - 25% di sconto.
Akane, la cugina lesbica di Kyosuke, non compare nella serie tv, ma è presente (totalmente ridisegnata in meglio) negli OAV (che, essendo produzioni a pagamento per un pubblico più adulto, avevano più libertà rispetto alle serie per la tv).
KUMA-29
- 9 anni fa
20
@S.O.X.
Sinceramente trovo veramente demotivante il tuo commento, perchè è pieno di pesanti vuoti. Ma non è che per puro caso sei della generazione di fine anni novanta?
@Gianni
Ricordati che Orange Road è uno slice of life adolescenziale sempre attuale. Mi spiace ma non hai minimamente compreso quest'opera. Bisogna anche dire che questo manga esprime il meglio se viene letto a 14 - 19 anni. Ricordati che le opere veramente valide si possono comprendere solo dopo aver letto parecchia roba. Tu di manga ne hai letti abbastanza, però mi sembra che ti sei lasciato trasportare da un giudizio frettoloso.
Un'autocitazione: «Che bella l'Estate… Non importa quanti mesi o anni passeranno… noi non dimenticheremo mai questa stagione. Non è una semplice stagione che passa, ma un periodo che racchiude lo spirito dell'eternità… un tempo felice che abbiamo passato insieme. Gli anni Ottanta ci hanno fatto sognare… ci hanno fatto battere il cuore… ed è per questo che non li dimenticheremo mai».
Poi voglio dare un giudizio sugli anni '80. È un periodo che apprezzo, un po' per fattore nostalgico, un po' il mondo degli anime, della musica, sono stati la culla di buona parte della tecnologia odierna. Anche edonisti e consumisti (però ce lo si poteva permettere). Ma non m'interessa nulla di tutto ciò: ciò che apprezzo più di quel periodo sono il positivismo e le prospettive. Tornate nel 1985 a chiedere qualcuno cosa si aspettava da futuro. Chiedetelo non tanto oggi (sarebbe come sparare sulla Croce rossa), ma anche solo una quindicina d'anni dopo. La risposta sarebbe diametralmente opposta.
Il manga non ho mai avuto modo di leggerlo, dovrei decidermi a comprarlo una buona vola, ma ho visto e rivisto l'anime quand'ero bambina. Ero follemente innamorata della storia e, ai tempi, era uno dei cartoni animati che più mi coinvolgeva. Ancora oggi, quando ne ricanto la sigla, mi brillano gli occhi! *^* Complimenti a Kotaro per questa bellissima recensione, romantica e toccante.
Kimagure Orange Road classico imperdibile dei strepitosi anni 80' davvero ottima la recensione di Kotaro! Uno dei rari casi in cui ho comprato ben 2 edizioni diverse complete del medesimo! Ma per esso ci voleva un edizione degna!
In Giappone ho visto un'edizione cartonata (un fortunato staffer di AC ne ha ricevuto il primo volume come souvenir) davvero bella, con delle copertine magnifiche, decisamente molto più belle di queste dell'edizione JPOP, che neanche a me fanno impazzire.
A proposito di Max Pezzali e della Regina del Celebrità:
"Curioso che uno dei brani più celebri dell'artista pavese, che parla delle prime volte in discoteca e di una bellissima ballerina dal fascino misterioso di cui gli adolescenti si invaghiscono, sembri proprio uscito dritto dritto dalle pagine del manga, tanto più che, nel videoclip dedicato (disegnato, tu guarda, proprio con uno stile che si rifà ai cartoni giapponesi), la suddetta ragazza ha non poche somiglianze grafiche con la splendida Madoka Ayukawa, l'eroina del nostro manga, che coi suoi lunghi capelli scuri e il suo conturbante fascino ha stregato intere generazioni di ragazzi, nel suo natio Giappone quanto in Italia."
Io personalmente ci ho SEMPRE visto Akane! Se qualcuno ha qualche minuto da perdere sarei curiosa di sapere una vostra opinione in merito. Prestate attenzione alle scene dove le due ragazze ballano:
La Regina del Celebrità: https://www.youtube.com/watch?v=4fBo2NooAqk
Vero, il video di Max Pezzali è in parte ricalcato sulla opening di Ranma 1/2. Non ci avevo fatto caso quando questo video passava per i canali di videomusica, all'epoca non avevo dubbi che la ballerina somigliasse a Madoka.
Pensa che io invece mi sono portata dietro questo dubbio per anni! Al tempo ero innamoratissima di quel video e casualmente stavo seguendo Ranma 1/2, quindi mi è venuto spontaneo fare il collegamento, ma leggendo la tua recensione non ho potuto fare a meno di pensare anch'io a Madoka, forse proprio per l'aura di mistero che circonda la reginetta e il suo mondo di discoteca! ^^ E adesso, "per colpa" della tua stupenda recensione... mi sa tanto che Orange Road sarà la mia prossima lettura!
Anche per me si ispira ad Akane anche perchè Ranma era uscito in italia propio a metà anni 90 poco prima di quella canzone, quindi anche per questioni di tempo mi sembra molto più normale che si siano ispirati su qualcosa che avessero visto in quei anni..
Bella recensione, anche io possiedo questo manga, letto e riletto più volte non mi annoia mai, mi riporta indietro alla mia adolescenza e devo ammettere anche io mi sono innamorato di Madoka, talmente bella quanto misteriosa che davvero ha un fascino incredibile. Manga consigliatissimo per chi cerca una delle migliori storie sentimentali
Sabrina/Madoka l'ho sempre odiata, fin da bambino quando guardavo "E' quasi magia Johnny". Antipatica e presuntuosa, uan tsundere completamente tsun e per niente dere.
Kotaro, semplicemente complimenti. Recensione fantastica, che mi fa pensare ci siano altri oltre il sottoscritto che amano alla follia quest' opera (sia anime che manga), semplicemente un' opera che a mio parere non ha eguali, mi spiace screditare un Adachi o una Takahashi o un Katsura, ma in 8 anni di amore che ho per gli anime e i manga non ho riscontrato nessun' altra opera che superi Kimagure. Spesso per confermare questa tesi rivedo anime e manga, cercando di trovare ogni singolo difetto che mi possa far cambiare idea ma è inutile, Kimagure Orange Road rimarrà sempre quella fantastica Capricciosa Strada Arancione che io ho conosciuto quasi per caso a 12 anni, ma che rimarrà nel mio cuore per sempre.
Fantastica recensione. L'ho finito di rileggere solo ieri. Che dire.. un capolavoro. E' sicuramente, insieme a Maison Ikkoku, il manga dal quale tutti si sono ispirati e che solo alcuni sono riusciti a replicare simili "gesta" (vedi kodomo no omocha su tutti, ma possiamo citarne altri tipo Suzuka, Kimi no iru machi, 100% Fragola e molti altri). Comunque le emozioni che ho provao leggendolo mi hanno portato ad immedesimarmi a Kyosuke e ad amare Ayukawa, perchè in fondo tutti siamo impazziti di fronte ad essa. Cosa aggiungere... questi sono manga che fanno sognare e queste sono recesioni che si leggono da sole... Fantastico. Grazie a te per aver scritto questa recensione e grazie a mangaka per aver portato un capolavoro simile!
Piccola parentesi, avete notato come i personaggi femminili di molti manga romantici attuali siano similissimi alle due protagoniste ?
Una delle più grandi delusioni che ho avuto. Non ho mai seguito l'anime da bambino, tentai di farlo quando uscirono i DVD ridoppiati e boicottai al quarto episodio, rivendendo il primo disco su ebay.
Poi uscì la ristampa Jpop, l'ho comprata e letta tutta, ma l'ho trovato di una noia mortale... speravo che essendo il manga originale mi coinvolgesse diversamente e invece neanche mi spiego come ho fatto ad arrivare alla fine.
Brutti disegni, brutte copertine troppo computerizzate e fatte male, non riesco a trovare la protagonista affascinante, Hikaru è odiosa... il protagonista sinceramente non mi ha lasciato nulla. Narrazione a capitoli autoconclusivi molto fine a sé stessa.
Credo sia un manga invecchiato malissimo che riesce a emozionare solo i nostalgici. Per chi con questa storia non è cresciuto, è assolutamente da evitare. Non lo vendo solo perché jPop ne ha fatto un'ottima resa grafica ed esposto in libreria è molto bello. Ma potrei cambiare idea in futuro ritenendo questi motivi collezionistici ed estetici piuttosto marginali...
Nasco come un fan di Maison Ikkoku (dall'adolescenza) e mi aspettavo un qualcosa di simile... spesso vengono accostati, vuoi anche perché la character designer dell'anime è la stessa e invece sono davvero agli antipodi. Brutto, brutto, brutto!
Maison Ikkoku é LA storia d'amore giapponese...10 categorie di differenza.
All'epoca, pensai (e scrissi) che è un'ottima storia per gli anni che furono, ma che al giorno d'oggi quei clichè INVENTATI IN QUESTO MANGA ormai sono stati così abusati negli anni che non so quanto questo modo di raccontare una storia in fondo semplice possa piacere al giorno d'oggi.
Poi, provai a vedermi i primi episodi dell'anime (versione Dynamic)...
Quanto mi sbagliavo. Nella sua semplicità, racconta PERFETTAMENTE una storia viva, palpabile, emozionante, cosa che le commedie cloni fatte negli anni riescono a fare molto di rado.
Dategli una possibilità, qualsiasi età abbiate.
Però da bambino guardavo a spizzichi e bocconi l'anime su italia 1, senza sapere che fosse un anime e senza sapere che Johnny si chiamasse in realtà Kyousuke o Sabrina fosse in realtà Madoka.
Insomma, avevo delle aspettative abbastanza alte a causa di questa nostalgia, e forse per questo sono rimasto decisamente deluso dalla lettura.
La storia è troppo semplice e tirata per le lunghe, e il fatto che Kyosuke avesse dei poteri, cosa tanto decantata dalla sigla italiana, completamente inutile. Personalmente poi ho trovato molto antipatico Kyosuke, e completamente stronza acida Madoka. Come lei possa essere stato il primo amore di tanti ragazzini è una cosa che non mi riesce di comprendere.
Ritengo che il manga sia invecchiato molto male, e che la sua fama la si deve appunto al fattore nostalgia che suscita in quelli che era adolescenti nel periodo in cui l'anime venne trasmesso per la prima volta da noi.
Gli anni '80 sono pieni zeppi di perle per quanto riguarda gli anime, in alcuni rami il cambio di mentalità dato dagli otaku hanno creato delle cose molto interessanti, ti invito ad approfondire un po'.
Piccola nota sui disegni, concordo che all'inizio sono piuttosto brutti, soprattutto paragonati all'anime sono un pugno in un occhio detto chiaramente, ma col tempo migliorano molto pur conservando quel poco equilibrio citato nella recensione avvicinandosi ai capolavori della Takada, la Madoka del primo e dell'ultimo volume sono quasi due persone diverse...
Non riesce a convincermi il modo in cui chiudono la parentesi Hikaru, al contempo però apprezzo il fatto che i protagonisti siano due grandissimi stronzi (perchè questo sono, se consideriamo come trattano Hikaru - una ragazza cornificata per anni da quelli che credeva essere il suo fidanzato e la sua migliore amica).
Kotty, un giorno di questi giorni ti presento mia cugina!
Più leggo i commenti (e all'epoca ho sentito anche diverse opinioni di amici) meno voglia ho di farlo, perché temo che faccia la fine di Sailor Moon: un manga che mi ha deluso prorpio perché profondamente diverso da quello che amavo quando lo guardavo alla televisione. Non voglio rovinarmi un altro ricordo ._. E avendo apprezzato anche poco Maison Ikkoku ('sti generi sentimentali non fanno proprio per me) non credo nemmeno che sia proprio un manga per me, non più.
Apprezzai molto sia il manga che l'anime, nonchè i film che danno, a parer mio un finale molto più bello, costruito e caratterizzato rispetto a quello del manga, un pò troppo arronzato e frettoloso. Dovrei rileggere la controparte cartacea che non ricordo quasi più ma mi ricordo che mi piacque molto come manga, sebbene anch'io ritenni veramente vergognoso il comportamento di Kyosuke e, sopratutto Madoka nei confronti della povera Hikaru. E' anche vero che simili comportamenti non sono rari in questo genere di manga (basti pensare a Godai di Maison Ikkoku che con la sua mancanza di coraggio continua a "illudere" la povera Kozue) e che siano più che altro usati come strumenti narrativi per rendere più movimentata la vicenda.
Poi uscì la ristampa Jpop, l'ho comprata e letta tutta, ma l'ho trovato di una noia mortale... speravo che essendo il manga originale mi coinvolgesse diversamente e invece neanche mi spiego come ho fatto ad arrivare alla fine.
Brutti disegni, brutte copertine troppo computerizzate e fatte male, non riesco a trovare la protagonista affascinante, Hikaru è odiosa... il protagonista sinceramente non mi ha lasciato nulla. Narrazione a capitoli autoconclusivi molto fine a sé stessa.
Credo sia un manga invecchiato malissimo che riesce a emozionare solo i nostalgici. Per chi con questa storia non è cresciuto, è assolutamente da evitare. Non lo vendo solo perché jPop ne ha fatto un'ottima resa grafica ed esposto in libreria è molto bello. Ma potrei cambiare idea in futuro ritenendo questi motivi collezionistici ed estetici piuttosto marginali...
Nasco come un fan di Maison Ikkoku (dall'adolescenza) e mi aspettavo un qualcosa di simile... spesso vengono accostati, vuoi anche perché la character designer dell'anime è la stessa e invece sono davvero agli antipodi. Brutto, brutto, brutto!
Ed è bello vedere come nel caso di Orange Road siano stati cancellati del tutto nelle versioni italiane, Jonny, Tinetta e Sabrina. Uno dei pochi casi in cui la damnatio memoriae della nostalgia non ha colpito.
Questa recensione mi ha fatto ricordare che devo mettermi in testa di prendere la nuova versione J-pop, quella Star aveva un adattamento penoso e devo proprio leggerla in una versione maggiormente corretta.
A tal proposito vorrei chiedere a Kotaro, cosa intende per "anche troppo fedele"
E poi, sempre a Kotaro, devo contestare un'affermazione indiretta su Kyoko. Quando parli giustamente della modernità di Madoka la contrapponi a Kyoko e alle Adachi Girl, ma io credo che Kyoko sotto la sua scorza di donna tradizionale giapponese sia molto moderna, insomma si sposa contro il parere dei genitori in modo avventato, rifiuta di risposarsi subito nonostante raggiungere una certa età da nubile per una donna giapponese del periodo era molto sconveniente, inoltre lavora autonomamente in un luogo non molto "sano". Per questo è un personaggio incredibilmente moderno.
Commenti del genere sono una delle molte cose insopportabili dei tempi attuali.
i pregi
1) Da ragazzo di anni 90 lo trovo ben contestualizzato nell'epoca OR non è un manga che potrebbe essere ambientato in epoca diversa, non è un mondo alternativo, è il giappone degli anni 80. Questo non vuol dire che non possa andare bene per tutte le epoche, le storie d'amore adolescenziale sono così. Sotto questo aspetto ricorda hgappy days
2) i personaggi sono veri adolescenti. Sarà che ho visto varie repliche dei telefilm per adolescenti che tutto erano tranne adolescenti. l'imbarazzo per le prime cotte (sarà per carattere io mi imbarazzo tantissimo anche ora), nulla a che fare con gli adolescenti alla Federico Moccia che sembrano più esperti in certi argomenti che Rocco Siffredi.
3) "Jonny è quasi magia Jonny" ricordate? Bene dimenticatelo. Kyōsuke (nome originale) è si un esper ma non conta molto è un ragazzo "normale". l'episodio spassosissimo di lui nel corpo del cugfino me lo ricorderò per sempre (il cugino è un bambino di cinque anni a cui le ragazze entrambe interesse di Kyōsuke vogliono fare il "bagnetto")
e ora le cose che mi han no lasciato perplesso in realtà la cosa visto che l'episodio finale è troppo breve...ma per fortuna c'è un film che conclude la vicenda in maniera perfetta
Il manga ha un tratto molto semplice, a tratti spoglio, ma la storia coinvolge e diverte.
Io ho sempre amato Madoka, l'ho sempre guardata con ammirazione ma al mio primo approccio con l'anime ero troppo piccola per comprendere bene le sfaccettature più importanti. Adesso possiedo il manga della J-POP. Attendo solo il momento giusto per leggerlo, per entrare al massimo in sintonia con l'atmosfera del manga!
Di nuovo complimenti!
provo un misto di tenerezza e compassione per chi utilizza queste affermazioni.
Grande Kotaro bella recensione.
Non concordo con chi da colpe anche a Madoka, lei per tre anni,bene o male" ha represso i suoi sentimenti, mentre lo sveglione Kasuga ha fatto il furbo. IMHO
@indiana concordo con te ricordo che mi gustavo la colonna sonora mentre leggevo il manga
Naturalmente per chi come noi segue animazione, manga oppure videogame sono stati un decennio magnifico. Sotto quel punto di vista c'è poco da dire, ma la robaccia c'era, c'erano i cliché e gli aspetti ridicoli, che i più vecchi di noi vedevano e che noi magari non riusciamo a focalizzare bene.
Il '900 ha avuto più di un decennio che ha prodotto tantissimo sotto ogni punto di vista a partire dagli anni 20 fino ai 60 e i 70, ognuno con le sue cose riuscite e altre che invece fanno ridere agli occhi di oggi.
La cosa davvero insopportabile è come il passato venga usato come "clava nostalgica" per dare addosso alle generazioni e ai prodotti di oggi. Pretendendo che gente nata 15 anni dopo di noi debba per forza avere i nostri stessi gusti.
Chi ha visto la mia top 10 manga qualche anno fa sa che Orange Road c'era, quindi nessun mistero del fatto che mi piaccia. Per me è il miglior shounen sentimentale che ci sia, escludendo i titoli di Adachi che sono fuori scala, perché non si concentra solo sull'amore ma anche su altri aspetti della vita adolescenziale quali la vita sociale con gli amici, i litigi con la famiglia, la musica, i locali e tutta una serie di cose che solitamente questo tipo di storie non tratta, interessandosi magari solo degli aspetti scolastici o amorosi.
Mi piace tantissimo anche l'anime, che a livello di grafica e colonna sonora è fenomenale, ma trovo che la storia del manga sia più compatta e dal finale più definito, quindi mi piace di più.
Passo a dare un po' di risposte.
@ Slanzard & Giannigreed
Come giustamente ha detto Bilancino sotto di voi, Madoka non ha colpa, visto che spesso e volentieri ha trattenuto i suoi sentimenti per non far torto all'amica. Allo stesso modo, sì, forse Kyosuke poteva avere più polso nei confronti di Hikaru, ma così facendo magari avrebbe perso la sua amicizia, ed è proprio il delicato equilibrio d'amicizia fra i tre ragazzi la chiave dell'opera.
Quello di Kyosuke è comunque un comportamento comune a molti protagonisti di questo tipo di storie, vedi appunto anche Godai di Maison Ikkoku che illude Kozue con la sua indecisione. Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane...
@ Micheles
Puoi dire a tua cugina che, come dicevo tempo fa parlando di Pixels, buona parte delle cose che oggi piacciono ai ragazzi hanno le loro radici negli anni '80. Magari non ci saranno stati avvenimenti storici epocali come quelli degli anni '60 in questa decade (ma sul finire di questo decennio è caduto un certo muro, se ci si pensa), ma dal punto di vista della cultura popolare sono stati anni decisamente interessanti. Soprattutto per quanto riguarda il Giappone sono anni di grandi rivoluzioni nell'ambito della cultura popolare, grazie ad un benessere ormai raggiunto dopo anni di sofferenze e ad un'occidentalizzazione sempre più istituzionalizzata, soprattutto fra i giovani, come Orange Road mostra chiaro e tondo.
@ forsaken
In realtà con Maison Ikkoku sono un po' simili: anche lì c'è un triangolo con lui che si divide fra una ragazza più giovane e solare e un'altra più matura e chiusa, anche se lì è un elemento secondario mentre qui è centrale, e comunque Maison Ikkoku tratta tematiche più mature, avendo un target più alto.
Quanto a "è invecchiato male, può piacere solo ai nostalgici" non sono d'accordo, perché tratta di sensazioni comuni a tutti gli adolescenti, che sono le stesse che ho provato io quando avevo l'età di Kyosuke (primi anni 2000) e che mi tornano in mente ogni volta che rileggo questo manga, anche ora che mi avvicino - argh! - ai 30 anni. Forse oggi sarebbe raccontato in maniera più complicata, con qualche mutandina e cellulare in più, ma le sensazioni degli adolescenti di oggi sono le stesse di Kyosuke, e di questo sono fortemente convinto.
@ Godai
Mi riferivo agli onorifici, che si usano di rado nelle edizioni italiane, mentre qui sono presenti.
Quanto a Kyoko, quel che dici è vero, ma personalmente l'ho sempre vista come un personaggio meno trasgressivo e più incline alla tradizione, vedi il fatto che è già una sposa vedova nonostante sia giovane, il rispetto per il marito defunto, il matrimonio tradizionale in kimono che fa alla fine del manga. Madoka la vedo come un personaggio decisamente più aperto, lei sicuramente si sarebbe sposata con una sfarzosa cerimonia all'occidentale
Purtroppo non ho ancora letto questo manga, forse perché non invogliato dallo stile del disegno, di certo non paragonabile a quello stupendo di Akemi Takada, o forse anche dal fatto che una grandissima parte del mio apprezzamento per la serie animata deriva dalla splendida colonna sonora di Shiro Sagisu, che riveste una funzione di importanza fondamentale, davvero come in pochi anime!
Comunque prima o poi dovrò leggerlo, se non altro perché è presente probabilmente il personaggio più affascinante della storia dell'animazione giapponese
Io invece no. E non si tratta del periodo storico, ma semplicemente delle persone. Gli adoloscenti non sono tutti uguali, c'e' chi rispecchia in Kyosuke e chi no, indipendentemente dal'anno in cui ha vissuto la sua adolescenza.
E ti abbiamo già risposto.
Parlavo in generale, non del mondo fumettistico.
Allora l'affermazione è DECISAMENTE più grave: come ogni decennio, ha portato molte innovazioni e cambiamenti radicali, sia in campo musicale (e se critichi il troppo uso dei sintetizzatori, ricordati del glam metal) che in quello cinematografico.
E non si parla di nostalgia, ma di storia.
Gli adoloscenti non sono tutti uguali, c'e' chi rispecchia in Kyosuke e chi no, indipendentemente dal'anno in cui ha vissuto la sua adolescenza.
Vorrei vedere tutti quelli che si rispecchiano in lui se vivessero le situazioni di School Days come si comporterebbero...
Non davanti a lei, al limite, ma in sua assenza esternava un interesse abbastanza chiaro, cosa che non avrebbe dovuto fare comunque, per rispetto alla sua amica.
Però il modo di rapportarsi con la ragazza che ti piace, la voglia di impegnarti durante le partite sportive per far colpo su di lei, le serate in discoteca o le gite al mare dove pareva dovesse succederti l'occasione della vita, le canzoni legate a mille ricordi, la strafiga più matura che ti faceva battere il cuore che giocava con te come fossi un bambino, le prime volte che si è bevuto un alcolico, i concerti... queste son tutte cose che Orange Road racconta e in cui mi rispecchio, avendole vissute da adolescente. Chiaramente ci sara' chi non lo ha fatto e non ci si rispecchia, ma sono cose piuttosto comuni che si fanno a quell'eta' e percio' credo che l'identificazione sia molto forte nella maggior parte dei casi.
Su una cosa mi sento di dissentire: "amici sporcaccioni". Eh no, io ho sempre fatto il tifo per loro!
18 volumi interi sperando nella morte truculenta di Hikaru. Per me non è mai stato un triangolo amoroso, Hikaru per Izumi è sempre stata l'ostacolo che separa dalla felicità, non solo di Kyosuke ma pure del lettore stesso. Splendido, perché bene o male chiunque potrebbe rispecchiarsi in quei momenti appassionanti e reali che raccontano la poesia degli anni 80.
Un titolo tipico anni 80, che non amo molto, però l'opera ne cattura appieno lo spirito. La "mitizzazione" della discoteca, le trasgressioni dei ragazzi che vanno di pari passo con la loro giovinezza (si parla di ragazzi delle medie).
Capitoli auto-conclusivi, ma ciò non è un difetto perchè rende un perfetto spaccato della vita quotidiana degli studenti Giapponesi di quel decennio.
I poteri effettivamente sono una cosa buttata un pò lì, però nel corso della trama hanno una loro funzione "collaterale" e si dimostrano decisivi nella parte finale. Disegni niente di eccezionale, ma fanno atmosfera. Poi è chiaro che la storia è tirata per le lunghe per via della scarsa intraprendenza del protagonista, nonostante i segnali abbastanza chiari di Ayukawa. Però il triangolo funziona. Interessante pure il personaggio della lesbica, che a quanto Kotaro mi ha detto, nell'anime lo hanno rimosso...immagino che era un pò troppo all'avanguardia per l'epoca.
Ayukawa sensuale, ma mai volgare.
La battuta su chi fosse il primo ministro Giapponese; e alla domanda di Ayukawa, Kyosuke risponde "Beat Takeshi", m'ha fatto schiantare dalle risate. All'epoca Kitano era un comico di grandissimo successo ed era ben lontano dall'intraprendere la carriera di regista per cui lo ammiro. Piccoli particolari, che fanno un'opera bella.
Un buon recupero manga in sostanza, che presi un anno fà, approfittando del - 25% di sconto.
Akane, la cugina lesbica di Kyosuke, non compare nella serie tv, ma è presente (totalmente ridisegnata in meglio) negli OAV (che, essendo produzioni a pagamento per un pubblico più adulto, avevano più libertà rispetto alle serie per la tv).
Sinceramente trovo veramente demotivante il tuo commento, perchè è pieno di pesanti vuoti. Ma non è che per puro caso sei della generazione di fine anni novanta?
@Gianni
Ricordati che Orange Road è uno slice of life adolescenziale sempre attuale. Mi spiace ma non hai minimamente compreso quest'opera. Bisogna anche dire che questo manga esprime il meglio se viene letto a 14 - 19 anni. Ricordati che le opere veramente valide si possono comprendere solo dopo aver letto parecchia roba. Tu di manga ne hai letti abbastanza, però mi sembra che ti sei lasciato trasportare da un giudizio frettoloso.
«Che bella l'Estate… Non importa quanti mesi o anni passeranno… noi non dimenticheremo mai questa stagione. Non è una semplice stagione che passa, ma un periodo che racchiude lo spirito dell'eternità… un tempo felice che abbiamo passato insieme. Gli anni Ottanta ci hanno fatto sognare… ci hanno fatto battere il cuore… ed è per questo che non li dimenticheremo mai».
Poi voglio dare un giudizio sugli anni '80. È un periodo che apprezzo, un po' per fattore nostalgico, un po' il mondo degli anime, della musica, sono stati la culla di buona parte della tecnologia odierna. Anche edonisti e consumisti (però ce lo si poteva permettere).
Ma non m'interessa nulla di tutto ciò: ciò che apprezzo più di quel periodo sono il positivismo e le prospettive.
Tornate nel 1985 a chiedere qualcuno cosa si aspettava da futuro. Chiedetelo non tanto oggi (sarebbe come sparare sulla Croce rossa), ma anche solo una quindicina d'anni dopo. La risposta sarebbe diametralmente opposta.
Complimenti a Kotaro per questa bellissima recensione, romantica e toccante.
"Curioso che uno dei brani più celebri dell'artista pavese, che parla delle prime volte in discoteca e di una bellissima ballerina dal fascino misterioso di cui gli adolescenti si invaghiscono, sembri proprio uscito dritto dritto dalle pagine del manga, tanto più che, nel videoclip dedicato (disegnato, tu guarda, proprio con uno stile che si rifà ai cartoni giapponesi), la suddetta ragazza ha non poche somiglianze grafiche con la splendida Madoka Ayukawa, l'eroina del nostro manga, che coi suoi lunghi capelli scuri e il suo conturbante fascino ha stregato intere generazioni di ragazzi, nel suo natio Giappone quanto in Italia."
Io personalmente ci ho SEMPRE visto Akane!
Se qualcuno ha qualche minuto da perdere sarei curiosa di sapere una vostra opinione in merito. Prestate attenzione alle scene dove le due ragazze ballano:
La Regina del Celebrità:
https://www.youtube.com/watch?v=4fBo2NooAqk
Akane:
https://www.youtube.com/watch?v=QhM4uYGMTho
Vero, il video di Max Pezzali è in parte ricalcato sulla opening di Ranma 1/2. Non ci avevo fatto caso quando questo video passava per i canali di videomusica, all'epoca non avevo dubbi che la ballerina somigliasse a Madoka.
Pensa che io invece mi sono portata dietro questo dubbio per anni!
Al tempo ero innamoratissima di quel video e casualmente stavo seguendo Ranma 1/2, quindi mi è venuto spontaneo fare il collegamento, ma leggendo la tua recensione non ho potuto fare a meno di pensare anch'io a Madoka, forse proprio per l'aura di mistero che circonda la reginetta e il suo mondo di discoteca! ^^
E adesso, "per colpa" della tua stupenda recensione... mi sa tanto che Orange Road sarà la mia prossima lettura!
Sabrina/Madoka l'ho sempre odiata, fin da bambino quando guardavo "E' quasi magia Johnny". Antipatica e presuntuosa, uan tsundere completamente tsun e per niente dere.
Ho sempre tifato per Tinetta XD
Recensione fantastica, che mi fa pensare ci siano altri oltre il sottoscritto che amano alla follia quest' opera (sia anime che manga), semplicemente un' opera che a mio parere non ha eguali, mi spiace screditare un Adachi o una Takahashi o un Katsura, ma in 8 anni di amore che ho per gli anime e i manga non ho riscontrato nessun' altra opera che superi Kimagure.
Spesso per confermare questa tesi rivedo anime e manga, cercando di trovare ogni singolo difetto che mi possa far cambiare idea ma è inutile, Kimagure Orange Road rimarrà sempre quella fantastica Capricciosa Strada Arancione che io ho conosciuto quasi per caso a 12 anni, ma che rimarrà nel mio cuore per sempre.
Piccola parentesi, avete notato come i personaggi femminili di molti manga romantici attuali siano similissimi alle due protagoniste ?
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