Sun ken Rock è uno dei tanti manga che ho in casa, ma che non ho mai preso in considerazione di leggere (lo segue mio fratello che ha gusti molto diversi da me), proprio perché non mi ha mai ispirato per nulla. Al solo sfogliarlo mi appare come un manga pieno di sole mazzate e fanservice. A leggere questa recensione mi sa che non mi son sbagliato più di tanto. Per la carità non che ci sia nulla di male, semplicemente non è una tipologia di opera che mi attrae
bello ma senza esagerare, Devo dire che la trama è molto simile a breaker new waves. La cosa che apprezzo molto è la vena perversa che percorre il manga, un pò alla shamo in contesto coreano.
KUMA-29
- 10 anni fa
64
In effetti anche il mio pensiero è molto simile a quello di Gordy. Sun Ken Rock è un manga che può interessare gli under 29 in linea di massima.
Ilbellobellenda
No, non è affatto simile a quel seinen di Shamo.
Utente1594
- 10 anni fa
127
Manga che ho interrotto al dodicesimo numero e che mi ha fatto scoprire un feroce odio per Boichi. Sinceramente mi è sembrato una c***ta colossale: una serie dallo spirito goliardico e tendente al porno che, quando gli viene il voglino, cerca di spacciarsi per qualcosa di serioso, ragionato e, soprattutto, socialmente impegnato. Tutte qualità abbastanza distanti dalla sua vera identità. Insomma: fare una ramanzina contro la prostituzione (detta da una banda di mafiosetti, tra l'altro) e il capitolo dopo mostrare uno del gruppo andare a prostitute... Mi sa di presa per il c**o e mi mette il dubbio che l'autore si sia bevuto il cervello tutto d'un sorso.
I disegni sono stratosferici, ma tutto il resto mi ha lasciato davvero senza parole per il disgusto. Più andavo avanti con la lettura più mi sembrava di buttare via dei soldi in un prodotto dall'essenza truffaldina e riservato a lettori dai gusti ben più accomodanti dei miei. I primi 6 numeri mi sono piaciuti parecchio, lo ammetto, ma poi è sopraggiunta la noia e, infine, il rifiuto totale. Anche perché dal decimo volume in poi mi è sembrato arenarsi in un ciclo che (apparentemente) non andava a parare da nessuna parte.
Infine, sembrerò il rompico***oni di turno ma non posso evitare di scriverlo, trovo fastidioso l'uso che fa Boichi dei corpi femminili. Ogni pagina a sbandierarli nell'apoteosi delle nudità, in continue pose provocanti/ammiccanti, ma con una caratterizzazione psicologica delle protagoniste fragile e banale. Bho. Sinceramente mi è sembrato un modo infantile e sciocco di rappresentare le donne. E a volte mi sono sentito in imbarazzo per l'autore stesso.
Diciamo che Sun Ken Rock è di base un ottimo manwha/manga (essendo Boichi coreano non so come definirlo), ma che in certi frangenti cade nel fanservice più becero ed insensato.
I combattimenti sono veramente molto belli e ci sono momenti di forte pathos, ma si deve tener conto che Sun Ken Rock è pubblica in Giappone e che quindi è soggetto al temibile "vademecum" dell'editoria nipponica (basti vedere altri manwha per capire che il tono delle opere in Corea è ben diverso).
Il mio punto di vista è quasi completamente opposto a quello di Chiba molto simile a quello di Oberon dunque. Sun Ken Rock mi ha fatto immediatamente innamorare di Boichi. Si acclama tanto Oh Great per la meticolosità con la quale disegna i corpi femminili, ma Boichi non gli è affatto da meno, anzi! Il suo tratto è più maturo, più raffinato, molto più dettagliato e, al contrario di Oh Great, le sue storie non diventano completamente deliranti, folli si, deliranti no. E' una potenza!
A chi è piaciuto consiglierei anche Raqiya! Più riflessivo.
KUMA-29
- 10 anni fa
65
@Chiba
Quoto in pieno il tuo punto di vista! Un manga deve arrivare senza usare certe "escamotage."
Sono innamorato di BOICHI, di Sun Ken Rock, e di tutti gli eccessi che lo caratterizzano. Non "cerca di spacciarsi", ma "è a tutti gli effetti" serioso e socialmente impegnato in certi punti, e il fatto che non dimentichi mai la sua identità goliardica e ironica è un pregio, non un difetto come lo si vuole far passare. BOICHI, prima ancora di divertirsi a disegnare donnine lascive (i cui atteggiamenti sono però per lo più usati per scatenare il riso e non l' "eccitazione") e maschietti dal fisico degno dei migliori Spartani (si ci dimentica che il cosiddetto fanservice lo fa per entrambi i sessi), si documenta, e tanto, anche sul fronte politico economico. Lo dimostra in molti capitoli estremamente didascalici in cui riflette sulle condizioni socio economiche della Corea. Il fatto è che è una moralità, quella che gira attorno alla yakuza in generale, diversa, tipica di una cultura che con la nostra ha veramente poco a che fare. E in quella cultura va inquadrato, liquidarli come "mafiosetti che si prendono a mazzate" significa semplicemente non aver capito un tubo, senza se e senza ma. Fa parte, Sun Ken Rock, di tutto un filone narrativo che ha in Giappone e Corea una lunghissima tradizione e che è l'equivalente del nostro romanzo cavalleresco. Comunque, il paragone con The Breakers new wave mi fa dubitare seriamente che abbiamo letto la stessa cosa ...
Mi sono avvicinato a BOICHI proprio con Sun Ken Rock e l'ho amato fin dalla prima pagina, recuperando piano piano tutte le altre sue serie edite in italia. Ogni sua opera che leggo me lo fa apprezzare sempre di più. Ha ragione chi afferma che c'è molto fanservice, ma secondo me non è una cosa negativa, è semplicemente il suo stile. Può piacere o non piacere. Chi si ferma a giudicare le sue opere solo per questo fatto fa un grave errore, poichè ci sono molte altre caratteristiche positive che possono vantare le sue opere. Sicuramente lo stile di disegno è quello che si apprezza fin da subito dato che è semplicemente fantastico, ma anche la comicità che mette in ogni volume, le tematiche socio-politiche che tratta, la cura maniacale che mette per realizzare ogni pagina e molte altre. BOICHI è un artista che disegna storie che racchiudono ciò che gli piace, come lui stesso afferma: La fisica, la fantascienza, signorine sexy e soprattutto la cucina. Non realizza storie che puntano ad attrarre il maggior numero di lettori possibile, il fanservice non è uno stratagemma per attrarre pubblico.
Forse confonderò le idee a tutti con quello che sto per dire, ma praticamente concordo con ogni punto toccato da Chiba (vi invito a legger anche la sua recensione nella scheda), solo che, come dire, i difetti che riconosco a Sun Ken Rock, non li vedo così gravi da farmelo addirittura bocciare così in toto (o addirittura, se presi singolarmente, non li vedo del tutto come dei difetti). E' difficile da spiegare, e mi viene in soccorso anche l'esempio di Oh Great citato da Nyx. Si tratta di un modo di fare fumetto che vuol mettere insieme un po' di elementi molto differenti; soprattutto due anime che è difficile far andare d'accordo. Perchè se in un fumetto ci sono bei culetti, inquadrature voyeuristiche, gags e botte da orbi (che solitamente gradisco), poi diventa complicato trattare nel contempo anche temi "seri", come succede appunto qua, risultando però credibili. E qui purtroppo tocca al lettore: sorvolare sugli "eccessi" e/o goderne senza farsi troppi problemi quando ci sono (come solitamente faccio io), e poi riuscire a concentrarsi sulle tematiche impegnate quando l'autore decide di trattarle. E questo, comprensibilmente, non tutti sono disposti o portati a farlo; o almeno non sempre. E ci mancherebbe. Io, molto semplicemente, ritengo questo un fumetto pregevole nelle sue componenti se prese singolarmente, ma che non sempre l'autore riesce a far convivere. Poi sì, ci sono forzature psicologiche. Io una cosa che non capirò mai, ad esempio, è come si faccia a trattare una violenza sessuale in un fumetto (cosa potenzialmente devastante per una persona), e due capitoli dopo vedere gli stessi personaggi che si comportano come se niente fosse accaduto, o peggio...
In questo, insomma, Boichi è molto incostante: è un autore che compie scivoloni come quelli descritti su, ma è anche un autore che con un paio di tavole riesce a raccontarti con estrema efficacia le problematiche speculative e le prevaricazioni sociali, le storiche tensioni tra Corea e Giappone; o ancora un autore estremamente sensibile e intelligente come si vede in alcune storie del volume unico "Hotel" (e vedo citare giustamente anche Raqiya). Non può di certo mettere d'accordo tutti quindi
Utente1594
- 10 anni fa
52
Grazie Oberon Temevo d'infastidire con questi miei pensieri un po' inaciditi dalla delusione subita. Fiuuu.
Comunque io non ce l'ho tanto col fanservice (femminile o maschile che sia), i miei attacchi non si basano su quello. Io parlo d'incoerenza intellettuale da parte di Boichi (come dicevo, un esempio ne è la solfa didattica riguardante lo sfruttamento delle donne nel mercato del sesso e il capitolo dopo che ci vengono mostrati tre dei protagonisti andare a pu***ne... eddai) e l'incapacità di donare una precisa identità alla serie: in una manciata di pagine si passa da una forzata serietà a capitoli dall'inutilità spiazzante in cui si mostra la tipa di turno (dalla caratterizzazione deprimente) fare delle gag sul cibo.
Che poi Wyvern cerchi di spacciare Sun Ken Rock per una lucida e attendibile descrizione della situazione mafiosa coreana e giapponese... bhabbè. Non per dire, ma la sinossi della serie è la seguente: un cogl**nazzo nullafacente si trova improvvisamente a CAPO di una mini-gang mafiosa (6 elementi in tutto) in Corea (dove si trova per amore) e da lì ne combina di tutti colori. Un documentario proprio.
Senza dimenticare che la stessa casa editrice italiana lo descrive così: "Tutto quello che avreste voluto da un manga teppistico!", mi spiace se non riesco a vederci nulla di così realistico e approfondito. E non credo proprio sia un problema di non inquadrarlo a dovere nella cultura della yakuza. Il problema è che non rappresenta un prodotto intellettualmente credibile.
Io concordo totalmente con gli scritti di Oberon, quindi sono in parte daccordo con le critiche di Chiba, ma rimango un fan delle serie e me la godo come puro intrattenimento con un tratto sublime!
Tra le recensioni che più si avvicinano alla mia idea di Sun ken Rock mi trovo particolarmente d'accordo con quella di Chiba. (spolliciata a suo tempo)
Ho comprato il manga in blocco ignaro di qualsiasi recensione o idea della trama. Ho approfittato del fatto che mancavano 1-2 numeri dei 15 che stavano sullo scaffale. Di primo impatto lo stile grafico non sembrava male, mi aspettavo una storia di violenza, seria con qualche tocco di fanservice viste le donnine in copertina.
E' stata una sorpresa la prima lettura, ho capito di aver sbagliato abbastanza presto. A non convincere sono i personaggi, Yumin, Piccone, e parecchie altre figure mi hanno fatto storcere il naso in più occasioni. Personalmente la comicità è abbastanza ridicola e molte delle donnine svestite sono fuori luogo, tanto da far pensare che è una storia di culi più che di mafia vista la cura che ci mette per disegnarli. Una delle poche cose che fa ridire è la banalità con cui ken si costruisce un'impero picchiando il cattivo di turno, e sempre senza uccidere nessuno conquistando il cuore dei suoi nemici... Anche la morale di ken in questo manga è ridicola. "un'atipica gang mafiosa "buona", vuole capovolgere letteralmente l'attuale ordine sociale retto sulle speculazioni economiche dei potenti e le sofferenze dei più deboli." Evito di parlare degli extra che mi hanno ricordato letture alla Junk Story...(Oh!Great) Alla fine Sun ken Rock tra i tanti generi è anche questo...erotico.
Ho preferito di gran lunga Baljak e l'utopico sogno del suo leader. Almeno non ha avuto bisogno di scomodare donnine. Gli è bastato usare meglio i dialoghi e il gergo. Ed è sicuramente più folle visto le cose con cui ne viene fuori!
@phenom89 vuoi fare paragoni con i disegni di Vagabond di Inoue o Blame di Nihei?
Darcia
- 10 anni fa
20
Seguo questa serie fin dall'inizio e mi trovo un po' d'accordo con tutto quanto scritto finora da ambo le parti.
Personalmente penso che la serie meriti molto fino alla conclusione della saga dell'hotel, sia per trama e disegni che per il giusto equilibrio di serietà e comicità mescolate in essa.. poi dopo di quello, probabilmente a causa del successo riscontrato dall'autore, ha iniziato a perdere, facendo il suo peggio con la saga delle Idol e tirandosi leggermente un po' più su con quella attuale (che però essendo formata da combattimenti fini a se stessi e parlate filosofiche prive di mordente non è che gli sia molto più sopra). Ora quello che lo salva è semplicemente l'affezione per i personaggi e lo splendido stile di Boichi, che come già detto da altri è al livello di quello di Oh Great (e questo è tutto dire), ma sinceramente non so se lo consiglierei a qualcuno che non è appassionato di belle donne e risse violente. Se dovessi consigliare qualcosa di Boichi consiglierei il bellissimo volume unico "Hotel" oppure Raquiya (e son curioso di leggere pure la prossima miniserie sua legata all'energia, che ci proporrà la Planet a Settembre), ma purtroppo non questa serie, pur essendo essa stessa la prima cosa che ho letto dell'autore
Detto questo, comunque complimenti ad Oberon per la recensione, decisamente ben scritta ed articolata (e non era cosa semplice da fare visto la peculiarità della storia)
Sono una ragazza e adoro SUN KEN ROCK. I disegni sono spettacolari, le gag mi fanno ridere e la trama è interessante. Se un fumetto del genere piace anche a un publblico femminile significa che va oltre alla combo tette e culi
Per la carità non che ci sia nulla di male, semplicemente non è una tipologia di opera che mi attrae