Kouji Mori si riconferma un autore estremamente interessante imho. Forse questo manga potrà risultare un po' impegnativo da seguire fino in fondo per chi non ha molta familiarità coi i giochi di potere della politica e l'economia, ma mette sul tavolo questioni importanti e sopratutto tremendamente attuali, spingendo a riflettere e magari darsi uno scossone. Certo c'è quell'elemento sovrannaturale/mistico che aggiunge un po' di colore, ma è solo un mezzo per veicolare un messaggio importante. In un certo senso lo vedo un po' come una via di mezzo tra -prendete il paragone con le pinze- Akumetsu e Death Note (per restare in ambito nipponico), ma virato su un sentire più maturo. Promette d'essere una di quelle opere di rottura dall'alto tasso di coinvolgimento. Lo seguirò con attenzione.
Quando ho letto questo primo numero, la prima cosa che ho pensato è stata: "Cavoli, allora certe cose non succedono solo in Italia!" Destroy & Revolution è un manga dannatamente attuale che parla di corruzione politica, gare d'appalto falsate e via dicendo, aggiungendo quell'elemento soprannaturale capace di rendere la serie più avvincente e godibile. Kuoji Mori è un autore che sto imparando ad apprezzare tantissimo: bello Holyland, ancora più interessante dalle premesse questo Destroy e Revolution, aspettando con impazienza che la Goen mi pubblichi pure Suicide Island!
Chi trova brutto lo stile di disegno di Kouji Mori lo posso capire... ma non condivido lo stroncare tutto il manga solo per questo >_< Diciamo che questo autore ha un chara design che può sembrare particolare, ma personalmente lo ritengo estremamente espressivo e funzionale ai messaggi che tratta. Ad esempio il protagonista di questo Destroy & Revolution, Makoto, viene spesso disegnato con delle espressioni che davvero ti fanno percepire la sua angoscia esistenziale e sofferenza. Per non parlare poi degli sfondi disegnati in maniera estremamente realistica.
@oberon: Anche in Holyland è funzionale nel trasmettere le emozioni e le angosce dei personaggi al lettore.
Giannix (anonimo)
- 10 anni fa
10
Avrei preferito che Planet Manga avesse preso anche Suicide Island, perchè se aspetto Goen, casa editrice che impiega più di due anni per far uscire dieci volumi (di una serie conclusa), che ha fatto perdere nel nulla Submarine Super 99 (2 volumi), che fa partire i manga due anni dopo l'annuncio alle fiere, e annuncia continuamente cofanetti che poi non escono, faccio prima a comprarlo in inglese o francese.
Io il suo chara design l'ho trovato più interessante, sebbene con riserve, in Holyland. Qui l'ho trovato semplicemente brutto. Uno su tutti Yuki, che in un paio di occasioni mi ha fatto pensare ad un goblin e mi ha riportato alla mente Gollum per via degli occhi. A questo si aggiunge una trama che ho trovato fastidiosa per via del terrorismo per svegliare il Giappone ed i protagonisti non li ho sentiti affatto vicini.
Holyland, sebbene mi piaccia, trovo abbia problemi e per quello ritenevo fosse il peggio, per così dire, che Mori avesse da offrire. Non perché sia un brutto manga (lo seguo e mi piace) ma appunto perché io ci trovo dei problemi (narrazione che viene interrotta un po' troppo, un personaggio principale che passa troppo da un estremo all'altro, il char design che non si dimostra molto omogeneo) nonostante una storia ricca di azione ed un racconto di disagio che coinvolge. Ma con Destroy & Revolution l'unico disagio che ho trovato è stato il mio mentre lo leggevo perché non condivido il pensiero di Yuki, perché non mi è piaciuto Makoto, perché il disegno dei personaggi mi ha allontanato, perché non era quel che mi aspettavo.
Il secondo volume lo prendo, magari leggendo di più della storia poi cambio idea oppure mi convinco del tutto che questo manga non è affatto per me, però al momento il mio giudizio resta negativo.
Io ho preso il primo numero, ma ero dubbioso. A fine lettura invece ne sono rimasto discretamente colpito. Ho appena letto il numero 2 ed verso la metà del volume la storia cominciare ad ingranare bene ed avere un paio di svolte veramente interessanti, quindi lo continuerò di sicuro.
Forse questo manga potrà risultare un po' impegnativo da seguire fino in fondo per chi non ha molta familiarità coi i giochi di potere della politica e l'economia, ma mette sul tavolo questioni importanti e sopratutto tremendamente attuali, spingendo a riflettere e magari darsi uno scossone.
Certo c'è quell'elemento sovrannaturale/mistico che aggiunge un po' di colore, ma è solo un mezzo per veicolare un messaggio importante.
In un certo senso lo vedo un po' come una via di mezzo tra -prendete il paragone con le pinze- Akumetsu e Death Note (per restare in ambito nipponico), ma virato su un sentire più maturo. Promette d'essere una di quelle opere di rottura dall'alto tasso di coinvolgimento. Lo seguirò con attenzione.