Complimenti a Lara per questa recensione-reportage, non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo festival, è sempre bello conoscere cose nuove. Il film sono proprio curiosa di vederlo, la scelta di piazzare un cantante come attore in un film che parla di musica la trovo molto interessante, mentre Fumi Nikaido l'ho conosciuta recentemente proprio grazie a Himizu, e dato che lì il suo ruolo era piuttosto particolare, sono curiosa di vederla in altri panni. La trama sembra molto toccante e se tra il dramma ci stanno anche la musica e quattro risate, per me è un ottimo biglietto da visita! Bella l'idea di fare un concerto dopo la proiezione, ma solo io penso che il titolo originale sia più armonioso di quello internazionale?
Di Yamashita non ho ancora visto nulla ma è un altro regista che voglio approfondire, quindi mi segno anche questo, che sembra molto interessante. La Nikaido così giovane ha già recitato egregiamente per registi del calibro di Miike, Sono, Nakashima, Kumakiri. È sulla strada per diventare una grande attrice.
Vale (anonimo)
- 9 anni fa
20
Sono appena tornata a casa dal cinema. Ho aspettato questo film per così tanti mesi, che temevo di essermi fatta troppe aspettative e di rimanerne delusa. Direi che è stato tutto il contrario. Sebbene, in quanto fan, mi rendo conto che il mio giudizio non è del tutto imparziale, il film mi è piaciuto tantissimo e Subaru mi ha lasciata piacevolmente sorpresa. Ho sempre pensato che, nonostante l'enorme talento per la musica, la recitazione non facesse per lui, invece nel ruolo di Pochio è perfetto. E poi, beh, la sua voce!!
Spero che in qualche modo questo film possa avere visibilità anche all'estero e anche chi non vive in Giappone possa goderne, perchè merita veramente molto.
Ecco, ieri l'ho visto e finalmente posso commentare questa sentitissima recensione... Il film è un inno alla speranza veicolata dalla musica, ed è davvero, come scrivevi, incentrato sui legami e sulla capacità di costruirli e ricostruirli attraverso canali legati a doppio filo al cuore, come la voce, il canto, e le loro infinite possibilità espressive. Quello che descrivevi, quello che è avvenuto all'IFFR, sa davvero di spettacolo nello spettacolo... una di quelle cose che possiamo chiamare Eventi. Qui ad Udine c'era 'solo' Yamashita, ma l'accoglienza per il film è stata entusiastica. Quasi bella come a Rotterdam, dove raccontavi che Shibutani ha animato il pubblico in maniera travolgente. Spero davvero che tante persone possano vedere questo film ed emozionarsi piacevolmente. La colonna sonora è tutta da riascoltare, e ancora bravissima alla Fumi Nikaido, lanciata verso una carriera promettentissima.
Bella l'idea di fare un concerto dopo la proiezione, ma solo io penso che il titolo originale sia più armonioso di quello internazionale?