Credo sia una delle iniziative più significative di queste commemorazioni. Insegnare ai giovani la realtà tragica della guerra attraverso la memoria di chi l'ha vissuta è un'autentica opera di sensibilizzazione. Bello che personaggi tanto amati si prestino a fare da tramite tra superstiti, veterani e grande pubblico.
Questo documentario ha l'aria di essere davvero, davvero interessante. La memoria dei nostri nonni, o di molti anziani, viene spesso trascurata e seguire le loro storie credo sia il modo migliore per non dimenticare davvero la Storia. Detto ciò ... Spero si troverà disponibile anche online, da qualche parte, questo documentario poiché studiando Storia (sono laureata) sarei interessata a guardarlo ♫
Bellissima iniziativa, ho avuto la fortuna di poter parlare con i miei due nonni delle loro esperienze in guerra, quando se la sono sentita ed è una delle cose più istruttive che mi sia mai capitato. Spero però che il taglio della trasmissione sia storico e non ci sia traccia della retorica nazionalista di Abe
E' importante che si facciano iniziative simili adesso, anche perché il tempo trascorso da quesgli eventi sta diventando davvero molto, e fra pchi anni sarà sempre più difficile trovare qualche testimone oculare, specialmente chi ha partecipato diretttametne ai combattimenti. E in tempi come queslli attuali, dove la realtà di conflitti sembra riguardare solo luoghi lontani, eche la TV ci fescrive quasi sitrattasse di semplice intrattenimentosarebbe meglio invece riflettere su quella che fu veramente la peggior guerra mai combattuta nella storia dell'umanità, e che devastò tanti paesi, il nostro compreso, e la vita di un'intera generazione!
Un documentario giapponese che parla di Nanchino, delle confort women e dell'Unità 731? Ahahaha bello sognare
Echigoya il malvagio mercante (anonimo)
- 9 anni fa
10
Bisogna vedere con quale spirito viene fatta sta cosa: se si tratta di una lettura della storia fatta in maniera obbiettiva e scevra di ideologie per non dimenticare le conseguenze drammatiche della guerra bene. Male se invece si tratta di uno spottone revisionista per minimizzare, se non insabbiare, davanti all'opinione pubblica le porcherie fatte anche dal Giappone nella WWII. A pensar male si fa peccato, ma visto il vento nazionalista che spira di questi tempi in giappolandia, anche e soprattutto grazie al primo ministro, non vorrei che si trattasse proprio della seconda opzione.
@God87 è obbiettivamente difficile parlare di argomenti come quelli che citi, ma d'altra parte quando abbiamo iniziato noi a parlare delle stragi della guerra in Etiopia, o della guerra in Libia, o peggio ancora di quel che è successo durante l'invasione della Grecia - già perchè sono stati gli Italiani ad invadere la Grecia, non i tedeschi - delle stragi che abbiamo fatto, spinti da certi uficiali di serie Z, dopo che i tedeschi ci salvarono da una clamorosa disfatta ? Verrà anche il momento per i giapponesi....Ovviamente si spera che anche i baldi cinesi parlino un pò che sò dell'arresto degli avvocati cinesi, in corso in queste settimane, della follia della loro espansione in tutto il mar cinese, etc etc....
Da appassionato di storia della Seconda guerra mondiale, non posso che essere felice per questa scelta. E' sacrosanto far tramandare alle giovani generazioni ciò che è successo all'epoca.
ma d'altra parte quando abbiamo iniziato noi a parlare delle stragi della guerra in Etiopia, o della guerra in Libia, o peggio ancora di quel che è successo durante l'invasione della Grecia - già perchè sono stati gli Italiani ad invadere la Grecia, non i tedeschi - delle stragi che abbiamo fatto, spinti da certi uficiali di serie Z, dopo che i tedeschi ci salvarono da una clamorosa disfatta ?
Gli italiani non hanno mai fatto pubblicità agli orrori fatti nella guerra ma non li hanno MAI negati a differenza del Giappone che ancora oggi nega stragi, torture e soprusi che fanno sembrare le azioni di Hitler e Mussolini delle scaramucce da parco giochi.
Devo ammettere di essere curioso su come i japs descriveranno ed eventualmente giustificheranno l infamia di Pearl Harbour o con che toni parleranno delle Midway
Quando si parla di orrori di guerra, si parla sempre di quelli commessi dai paesi sconfitti. Non credo proprio che dall'altra parte fossero tutti santi, anzi. D'altronde si sa la storia la scrivono i vincitori; per conoscere quella vera bisognerebbe invece parlare degli atti commessi da tutti i paesi coinvolti nel conflitto. Detto questo non credo proprio che questo documentario non verrà sfruttato a fini propagandistici. D'altronde anche noi tendiamo a ricordare gli atti d'eroismo e non le porcherie commesse.
gli Alleati non saran stati dei santi ma stavano comunque difendendo liberta' e democrazia contro tre regimi totalitari, per non parlare del fatto che non furono loro ad iniziare la Guerra
@God87, John Wayne, Fma35: Non dico che abbiate torto nel citare tutti quegli episodi sordidi di cui si macchiarono un po' tutti quanti gli eserciti dei paesi belligeranti, ma non mi sembra che lo scopo di questa serie di docu/interviste sia quello di dare giudizi storici o morali su quelle vicende, quanto invece ascoltare il racconto delle drammatiche esperienze e della vita che condussero i testimoni oculari di quella immane tragedia. Credo sia importantissimo sentire proprio chi ha vissuto sulla propria pelle quei drammi, la paura, i sentimenti e le speranze che vissero in quel tempo, anche perché torno a ripeterlo, quella gente fra un po' di tempo, sperando sia più lontano possibile, non ci saranno più, e resteranno solo i documenti storici e le registrazioni audio e video a darci un'idea approssimativa di esperienze, che per fortuna nessuno di noi ha dovuto vivere, che però hanno poi tanto condizionato e la vita di chi le ha vissute, e anche di quelli che sono venuti al mondo dopo. Se ci riflettete bene oggi siamo fin troppo assuefatti alla realtà che i media ci propinano ogni giorno di conflitti orrendi che avvengono poi a neanche poi tantissima distanza da noi, in paesi come Siria, Iraq e nel Donbass, con il solito corollario di atrocità assortite, donne e bambini terrorizzati e/o in lacrime. Ma tutto questo messo in quel polpettone indigesto che è la TV di oggi, alla fine ci sembra solo una fiction che tutto sommato no ci tocca più di tanto. Ma 70 anni fa invece quelle sciagure erano il vivere quotidiano anche dei miei genitori e dei miei nonni, e poter sentire da loro il racconto di quanto queste brutture abbiano inciso sulle loro vite, beh, per me sono stati un grande insegnamento! E che adesso un'operazione simile la faccia proprio la TV giapponese, credo che sia importantissimo, anche perché mi sembra che proprio in Giappone, la tendenza a rimuoverle dalla memoria della coscienza collettiva del popolo quella tragedia sia stata tanta, forse troppa, rispetto agli altri paesi, sia alleati che nemici dell'Impero del Sol Levante. Credo sia ora che le giovani generazioni nipponiche affrontino con più attenzione e con uno spirito diverso quel pezzo così duro e amaro della storia del loro paese, e per farlo non c'è miglior modo che ascoltarne il racconto dalla viva voce di chi l'ha vissuto in prima persona.
Ma tutto questo messo in quel polpettone indigesto che è la TV di oggi, alla fine ci sembra solo una fiction che tutto sommato no ci tocca più di tanto.
Perchè ciò che è accaduto 70 anni fa ci tocca più di tanto?La generazione dei miei figli ( ma anche quella prima di loro ) non avrà alcun interesse nè legame con ciò che avvenne durante la seconda guerra mondiale, già ora nella mia di generazione l'interesse è più che scemato. E' normale, l'umanità va avanti e dimentica, è anche giusto, nulla è meglio del ricambio generazionale per seppellire i vecchi dissapori e si possono fare quanti documentari si vogliono ma è e sarà sempre così, sia da parte dei vincitori che dei perdenti.
@npepataecozz Se la storia la scrivono solo i vincitori, come mai sappiamo del tremendo orrore causato dagli americani con il lancio delle bombe atomiche? Delle malformazioni genetiche create dalle radiazioni e che continuano ad affliggere gli eredi dei sopravvissuti ai fatti? Come facciamo a sapere delle centinaia di migliaia di persone morte per via delle ustioni che hanno permesso loro di sopravvivere all'impatto, per poi morire in agonia?
Se la storia la scrivono i vincitori, perché sappiamo del disastro che causarono gli americani che, per disarmare completamente il Giappone, iniziarono a distruggere le katane delle famiglie? E' che la loro distruzione completa fu solo impedita dagli storici che dissero che era come prendere un'urna con le ceneri dei propri cari e bruciarle?
Se la storia la scrivono i vincitori, come facciamo a sapere che la guerra del Vietnam è stata un disastro colossale e uno spreco di vite, giustificata solo dalla paura del fatto che un paese potesse diventare un potenziale alleato della Russia nella Guerra Fredda?
Potrei andare avanti per giorni, si potrebbe parlare di tutti quei fatti di cui noi siamo a conoscenza, nonostante il fatto che i paesi responsabili delle tragedie abbiano vinto le loro guerre e siano sempre stati all'apice dell'economia e dei rapporti internazionali. La memoria storica non si piega ai voleri di chi vince, ma resta imparziale e registra tutte le aberrazioni dell'umanità, le nostre e quelle degli altri. Ci sono persone che vogliono far finta di dimenticarle, ma sui libri di storia sono scritte.
Comunque vorrei ribadire che nessun orrore è paragonabile all'altro e che frasi come "in confronto, quello che hanno fatto Hitler e Mussolini sono scaramucce" sono aberranti. Forse questo giustifica la crudeltà con cui rinchiudevano: ebrei, zingari, oppositori politici, soldati disertori e omosessuali nei campi di concentramento? Giustifica forse l'utilizzo che fecero i soldati italiani in Africa dei gas nervini per uccidere interi villaggi, bruciandone poi i corpi in pile disgustose? Giustifica forse i generali italiani che, nei fortini in Africa in cui rinchiudevano i loro oppositori, dicevano: "qui muore troppa poca gente, i tedeschi sono più bravi di noi"? Giustifica forse i fascisti e i nazisti che, sul finire della guerra, rastrellarono interi paesini in Italia per fucilare vite innocenti e darle in pasto ai maiali e alle galline?
C'è una scena straziante raccontata da un partigiano che andò in una casa in cui era avvenuta una sparatoria su donne, bambini, vecchi e uomini, tutti morti: una donna incinta con la pancia squarciata e il feto appoggiato sul tavolo con un foro di proiettile che trapassava il cranio. Giustificatemi questo orrore dicendo "è solo una piccola scaramuccia".
Chiedo scusa se sarò sembrata accalorata, ma vedere banalizzati fatti del genere mi riempie di amarezza. Io non voglio dimenticare questi orrori e non voglio giustificare mai più queste azioni tremende e ingiustificabili. Da nessuna parte della barricata, né da quella dei vincitori, né da quella dei vinti. Sono tutte tragedie terribili e inaccettabili.
Spero che il documentario sappia affrontare con la giusta angolazione i fatti, in modo intelligente e ragionato.
@Fma35 sara successo 70 anni fa ma ci tocca tuttora eccome ,visto che se viviamo in un occidente democratico e libero e non dobbiamo girare vestiti di nero , marciare al passo dell oca o sottostare a un regime dittatoriale e totalitario lo dobbiamo all fatto che gli Alleati hanno vinto ,
sara successo 70 anni fa ma ci tocca tuttora eccome ,visto che se viviamo in un occidente democratico e libero e non dobbiamo girare vestiti di nero , marciare al passo dell oca o sottostare a un regime dittatoriale e totalitario lo dobbiamo all fatto che gli Alleati hanno vinto .
Se per questo anche l'unità d'Italia ci tocca ancora come EFFETTI ma come sentimenti, empatia verso i morti, odio verso gli oppressori beh, 0. Come ripeto, è giusto che sia. Ed evitiamo la tiritera " bisogna ricordare la storia per non fare gli stessi errori ", la Seconda guerra mondiale è venuta neanche una generazione dopo la fine della Prima, e dopo la Seconda ne sono venute di guerre e violenze verso le popolazioni, anche limitandoci alla sola Europa.
Nel tuo posto precedente hai dato valenza alla storia, affermando come noi italiani almeno non l'abbiamo mai negata, a differenza dei giapponesi che invece non vogliono riconoscerla.
Poi dici che non è importante sapere la storia e che è giusto dimenticarla, perché tanto non serve a niente e porta solo avanti vecchi dissapori.
Non ti sembra di aver valutato la storia con due pesi e due misure in base al paese? E' importante che il Giappone riconosca gli orrori commessi dai suoi cittadini, ma è anche importante dimenticare? Non pensi che questi pensieri entrino in contraddizione?
Nel tuo posto precedente hai dato valenza alla storia, affermando come noi italiani almeno non l'abbiamo mai negata, a differenza dei giapponesi che invece non vogliono riconoscerla.
Poi dici che non è importante sapere la storia e che è giusto dimenticarla, perché tanto non serve a niente e porta solo avanti vecchi dissapori.
Non ti sembra di aver valutato la storia con due pesi e due misure in base al paese? E' importante che il Giappone riconosca gli orrori commessi dai suoi cittadini, ma è anche importante dimenticare? Non pensi che questi pensieri entrino in contraddizione?
La storia ha valore come conoscenza personale esattamente come la matematica, la letteratura e chi più ne ha più ne metta. Un conto è la conoscenza un altro è l'attaccamento ai fatti. E' importante che il Giappone riconosca i propri orrori perchè questi sono accaduti e questi sono verità, esattamente come 2+2 fa quattro e non è importante che i Giapponesi, dopo settant'anni, sappiano per far ammenda ma è importante che sappiano perchè non è giusto nè salutare ( sia per loro che per gli altri ) essere mantenuti nell'ignoranza.Sono ben poche le nozioni che effettivamente hanno un'importanza pratica nella vita personale ma ciò non vuol dire che vada bene sapere solo lo stretto indispensabile ed essere ignoranti sul resto. Ripeto, c'è qui qualche italiano che oggi, anno domini 2015, prova un qualche senso di empatia, rimorso verso le stragi compiute dall'Impero romano? C'è qualche italiano che oggi prova astio per austriaci, spagnoli, francesi e chi più ne ha più ne metta a causa della loro dominazione sulle popolazioni italiane? No, niente di tutto questo eppure la storia ci dice e ci ha lasciato testimonianze delle porcate subite/imposte nel passato. E questo perchè?Semplicemente perchè non vi è alcun attaccamento sentimentale riguardo a fatti avvenuti in un passato troppo lontano e si è in grado di giudicarli con il dovuto distacco. Le atrocità di Hitler, quelle di Mussolini e dell'Impero giapponese verranno non dimenticate ( forse meno studiate), ma viste con distacco ed è giusto così e non vi sarà più nessun bombardamento mediatico perchè semplicemente non ci sarà più interesse nelle nuove generazioni. Ed è giusto così.
Condivido il fatto che non si debba vivere con attaccamento fatti avvenuti anni prima e che non ci si debba sentire responsabili di fatti commessi, quando ancora noi non eravamo nemmeno nati. Il fatto è che la storia è importante non solo perché è la radice del nostro essere, ma anche perché insegna e ovviamente lo fa solo quando c'è la volontà di imparare.
Tu hai detto che se la storia avesse insegnato qualcosa, allora non ci sarebbe stata la Seconda Guerra Mondiale a distanza di poco tempo dalla Prima. Io allora ti chiedo: perché non c'è stata una Terza Guerra Mondiale? Forse, fino a oggi, non ci sono stati i presupposti per farla scoppiare? O forse è solo perché abbiamo deciso di imparare dai nostri errori ed evitare di ricommetterli?
" Forse, fino a oggi, non ci sono stati i presupposti per farla scoppiare? O forse è solo perché abbiamo deciso di imparare dai nostri errori ed evitare di ricommetterli? " Niente di tutto questo, ormai le contese territoriali non interessano più, si distrugge il nemico con rating, prestiti bancari dai lauti interessi, ricatti di borsa, etc. Non c'è proprio l'interesse a lottare all'arma bianca.
Mi scuso se non ho letto approfonditamente i vostri post, perché temo si dicano sempre le stesse cose già dette in passato. Io mi limito a citare Hobbes (mi pare) dicendo che "lo Stato è l'Uomo in grande", quindi per una pacifica crescita e maturazione di un Paese e la sua evoluzione nei rapporti internazionali, è indispensabile che chieda scusa o riconosca i suoi errori di fronte all'intera comunità. Chiudersi a riccio e negare l'evidenza come fanno Giappone e Turchia è un gesto politicamente immaturo, ma soprattutto indegno verso i discendenti di quelle centinaia di migliaia di donne stuprate e prigionieri di guerra oggetto di mostruosi esperimenti. E non c'entra proprio nulla il fatto che il Giappone è stato tra i "cattivi" della WWII, il discorso vale per tutti (infatti il Processo di Norimberga continua a tutt'oggi a essere moralmente e giuridicamente una porcata micidiale e indegna, di cui i posteri possono solo provare vergogna).
Terza Guerra Mondiale? se è per quello siamo sempre in tempo per farla scoppiare ora o piu avanti ,,magari con altri interpreti,, rispetto a quelli previsti, ma a parte quello , tempo e possibilita per iniziare un nuovo conflitto mondiale ce ne sono ancora tantissime a disposizione
perché non c'è stata una Terza Guerra Mondiale? Forse, fino a oggi, non ci sono stati i presupposti per farla scoppiare? O forse è solo perché abbiamo deciso di imparare dai nostri errori ed evitare di ricommetterli?
No, semplicemente oggi il concetto di guerra è totalmente cambiato. Le nazioni rivali si fanno la guerra finanziaria mentre tra nazioni povere e ricche le prime vengono manipolate o subiscono bombardamenti a tappeto. Ad oggi le armi sono troppo avanzate per pensare ad una guerra mondiale, non converrebbe a nessuno, i danni sarebbero troppi anche da parte dei vincitori.
Purtroppo mi rammarico di non aver potuto conoscere più a fondo la memoria della storia vissuta dai miei nonni durante la seconda guerra mondiale quand'ero ancora in tempo per chiederlo loro. Anche per questo credo qualsiasi iniziativa di trasmissione della memoria alle generazioni più giovani e 'ignare' sia lodevole, tanto più se si tratta di ricordi dolorosi come quelli della Guerra. Come ha già osservato qualcuno nei commenti prima del mio, più il tempo passa e meno vi saranno veterani 'a disposizione' che potranno farlo, quindi meglio farlo finché si può, a prescindere dal fatto che siano passati 70 oppure 'soltanto' 69. In Giappone per questi 70 anni si stanno organizzando molti progetti, spero che in qualche modo qualcuno ne arrivi fino a noi, mi piacerebbe davvero T_T
Bello che personaggi tanto amati si prestino a fare da tramite tra superstiti, veterani e grande pubblico.