I numeri di Summer Wars fanno paura... Cosa dire,Yahari rimane in top ed arriva a quasi 160 mila copie vendute,ho già espresso più volte la opinione sul mercato novel ma non posso fare a meno di ripetermi:Non capisco perché sono arrivate in Italia opere che non sono mai arrivate a numeri alti neanche in Giappone,certo,il pubblico italiano e giapponese sono diversi,ma mi sorge spontaneo chiedermi,se devi investire in un mercato di nicchia,cosa da verificare tra l'altro,investi su opere che in patria hanno avuto successo,no?Ed invece si va su opere che tali numeri non li hanno mai raggiunti e ci si lamenta che non si guadagna con le novel.Certo,più un titolo vende,più i diritti costano,ma sono spese che si ripagano con le vendite,per cui,cari editori italiani,provare a portare opere come Yahari,no eh?Tra l'altro col traino delle due serie anime il bacino di interessati si è ampliato,magari farci qualche pensierino?Yahari,così come molte altre serie...Vabboh,speriamo in qualcosa di nuovo e in un qualcosa di meglio...
Interessante l'idea di un volume spin-off su Izaya, mi domando se ce ne saranno altri per altri personaggi, o se ci saranno altri spin-off in generale (contando Gaiden, ci sono già a due spin-off).
Ogni volta che viene pubblicata questa classifica c'è sempre qualcuno che si lamenta scrivendo qualcosa del tipo "che sciocchi gli editori, se pubblicassero le novel in italia venderebbero". Ci si dovrebbe invece rendere conto e accettare che, per il momento, venderebbero poco e niente; il fatto che siano novel popolari in Giappone non vuol dire che lo possano diventare anche in Italia (quante volte è successo che manga popolari in Giappone, una volta arrivati in Italia non abbiamo mantenuto lo stesso successo -oppure non vengano mai importati per differenza di target, basta pensare agli innumerevoli manga sportivi di successo in patria e snobbati in Italia-) e così anche il fatto che ci sia un anime a far da traino in contemporanea, non garantisce il successo assicurato della novel (se, ad esempio, 1000 persone -cifre inventate- seguono un determinato anime, quanti di essi sarebbero interessati a comprare le novel? 200? Il 20%? Ovviamente sono numeri a casaccio, ma è per rendere l'idea). Si può dare la colpa agli editori, ma certamente le persone che lavorano in quel campo non sono i primi sprovveduti e sicuramente faranno i loro calcoli, calcoli che a quante pare non sono molto a favore della pubblicazione delle novel in Italia. Divertente, invece, leggere commenti online della prima persona che passa (persona che non lavora e non ha esperienza nel settore, che non conosce i dati di mercato e le statistiche) che è sicuro di quello che scrive. Ovviamente con ciò non voglio dire che gli editori facciano sempre scelte giuste e calibrate, ma nel caso delle novel, direi che non c'è proprio rischio che si sbagliano.
p.s: questo commento non è un attacco verso nessuno in generale, ma sono considerazioni che ho maturato dopo aver letto molti commenti simili a riguardo.
@SamuelC Ho detto che il mercato giapponese e quello italiano sono uguali?Non mi sembra,anzi l'ho specificato.Ho detto che il pubblico italiano è super interessato alle novel?Non mi sembra,ho detto che il pubblico delle novel in Italia è un pubblico di nicchia. Per cui il 90% del tuo discorso l'ho fatto io... Ciò su cui volevo mettere l'accento è su tale ragionamento: Se vi è un pubblico ristretto cerco di portare opere che a quel pubblico ristretto interessa maggiormente e non opere che anche per quei pochi appassionati di novel risultano essere "poco considerate",mi sembra un ragionamento che ci possa stare o se è scorretto mi si dica il perché...
@PiùLieveLegno, a parte che ho scritto che il mio post non era per nessuno in particolare, quindi non prenderlo come un attacco xD che semmai il tuo commento mi ha solo dato l'input, ma non ho mica scritto quello che ho scritto soltanto dopo aver letto il tuo post -anche perché il mio commento non è una risposta diretta al tuo-. Cmq, la risposta te la sei data da solo: "Certo,più un titolo vende,più i diritti costano,ma sono spese che si ripagano con le vendite" E se queste vendite non ci sono? Pubblicano in perdita? A me sembra normalissimo che abbiamo voluto testare il campo pubblicando novel, magari non famosissime, ma con un discreto seguito: se vanno bene si continua su questa scia, pubblicando novel più "importanti", se vanno malino la perdita non sarà stata neanche così pesante.
@SamuelC Per quanto il tuo post-scriptum sia chiaro se dici "le persone che hanno una maglia rossa sono degli stupidi ma non ce l'ho con nessuno in particolare" e lo dici in una stanza in cui ci sono due persone di cui una ha una maglia rossa,mi permetterai che se quello risponde non lo fa perché è paranoico... Nel merito,sono d'accordo col tuo discorso,il problema è che ,da come parlano diversi editori,sembra che da quel "test" abbiano dedotto incontrovertibilmente che il mercato novel in Italia non abbia futuro perché come hai detto hanno "testato il campo con novel non famosissime";ma io mi chiedo se si testasse il campo con novel più famose?Magari la situazione cambierebbe?Non lo so,di cose certe c'é ne sono solo due,le tasse e la morte,però mi sembra un interrogativo da porsi e che gli editori dovrebbero porsi,perché potenzialmente le opere di "successo" le avrebbero da portare...
Utente13076
- 9 anni fa
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La popolarità delle novel non và presa in considerazione sul fattore vendite in Italia. Molti non sanno nemmeno come sia strutturata una novel. Se c'è una cosa che possono fare gli editori è mantenere i formati originali e creare un "seguito" di appassionati. Solo dopo importare titoli best-seller. Le novel non sono manga.
Era da un po' che non vedevo in classifica A Certain Magical Index: New Testament ... una sorpresa attesa da molto tempo. (ah... chissà se un giorno riuscirò a vedere una nuova stagione di questa bellissima opera). Molto bene anche Oregairu, sebbene un piccolo calo nelle vendite. Summer Wars sfrutta a dovere l'uscita della serie animata
Secondo me il mercato delle Novel può avere successo in Italia. E' ovvio che non possono essere accostati ai manga, dato che sono più simili a libri. Un esempio lampante di quanto può essere grande questa fetta di mercato la si può evincere dalle vendite dei libri di multiplayer. Tutti i libri della casa multiplayer sono tratti da saghe video-ludiche (come ad esempio Halo, Gears of War o God of War (quindi un mercato di nicchia)) e tutt'ora continuano a pubblicare libri, quasi in contemporanea con il mercato americano. Io non penso proprio che avrebbero continuato se fossero andati in perdita. Significa che il mercato di nicchia c'è e si può anche espandere con i dovuti accorgimenti, solo che le varie case editrici hanno paura ad osare o non gli interessa. Poi ovviamente posso sbagliarmi, dato che non lavoro in questo settore, naturalmente i dubbi ci sono se paragonati con l'esempio di sopra.
Utente13076
- 9 anni fa
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Tuttavia la novel sovente rappresenta l'opera originale dalla quale nascono manga e anime. Quelle pubblicate da multiplayer sono ispirate a tal titolo e non hanno quasi nulla di ufficiale. Se dovessimo scegliere un paragone di mercato quello potrebbe essere il fan book:
- tied con opera principale - volumi singoli - genere poco sfruttato
La star comics oltre a OP non è interessata, mentre la PlaMa ne ha qualcuno in piu' (probabilmente clausole con ed. Jap).
Le case editrici vivono su pochissimi titoli, non hanno bisogno di "sbattersi" piu' di tanto. Guardate lo sciacallaggio che ha subito Il Piccolo Principe una volta che alla Bompiani sono scaduti i diritti.
@meitei Il mio riferimento ai libri della multiplayer guarda che non è sbagliato, forse è l'esempio più azzeccato. Quei libri nascono in seguito alla saga o come story-board del videogioco, ma rientrano nei fan book, poichè senza i fan della serie non penso proprio che venderebbero.
Ti do ragione quando dici che le maggiori case editrici non sono interessate, a causa della mole di lavoro che si verrebbe a generare. Ciò però non esclude le case minori, che attualmente hanno difficoltà a comprare nuove serie (dato che la maggior parte viene acquistata da Star Comics e Panet), e che quindi potrebbero ripiegare su questo genere, non solo per rilanciare il loro marchio ma anche per entrare in un settore di mercato dove avrebbero il monopolio.
Non esisterebbe neanche il problema dello sciacallaggio che tu citi, poiché quando si comprano i diritti di un film,libro o manga la durata minima è 10 anni e in caso si allegano clausole per allungare i diritti. Un esempio sono i personaggi Marvel e della loro casa cinematografica. Negli anni 90 la Marvel vendeva i personaggi alle case cinematografiche, e se quelle pubblicavano un film su quel personaggio, il contratto si allungava automaticamente, solo da poco infatti la Marvel studios ha recuperato i diritti di Daredevil, Elektra, Blade. Nel caso da te descritto è stata la Bompiani stessa a non rinnovare i diritti o non trovare l'accordo, ed è ovvio che le altre case ne colgano l'occasione.
Utente13076
- 9 anni fa
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La questione Marvel non la conoscevo.
"non solo per rilanciare il loro marchio ma anche per entrare in un settore di mercato dove avrebbero il monopolio."
Sul mercato novel, sarebbe interessante sapere come le case editrici si siano comportate anni fa, quando portarono i primi manga giapponesi in Italia... Non essendo informato, non so cosa successe.
Per il resto fa piacere vedere Index in classifica, anche se non credo apprezzerò molto questo volume in particolare...
Della classifica l'unica cosa che mi soprende è la presenza di Ro-kyu-bu. Il resto è noia.
Rygar
- 9 anni fa
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Vai così Index che vai bene! Fa sempre piacere vederla in classifica. Numeri sempre straordinari per il misantropone, mentre non mi capacito come Summer Wars possa ottenere simili risultati. Il resto delle novel è un'incognita per il sottoscritto.
non pensavo che le light novel potessero raggiungere cifre simili! Complimenti!