La prostituzione dovrebbe essere illegale in ogni caso. E' come vietare di rubare qualcosa al supermercato, ma considerare del tutto legale lanciare possibili acquisti fuori dalla porta per non doverli pagare.
Poi perché non aggiornarsi in fatto di leggi e di umanità?Come al solito il Giappone manca di fermezza su certe doverose questioni .
a prostituzione lede i diritti umani?In caso di sfruttamento certamente ma fintanto che si parla di libera scelta è un altro paio di maniche.
in parole povere è come se si dicesse che le persone sono paragonabili a bestiame o oggetti che si possono vendere, con la leggera differenza che possono vendere se stesse perchè si equiparano ad oggetti di propria proprietà e quindi vendibili... mmm direi che è una concezione abbastanza stupida di diritto questa...
Il sesso è uno dei bisogni fondamentali dell'essere umano e la prostituzione offre un servizio anche a chi magari non è in grado di trovare una persona con cui svolgerlo ( o anche chi semplicemente non ne ha voglia ).
si anche delle bestie se è per quello... ma penso che non siamo bestie... quindi abbiamo abbastanza testa da comportarci senza bisogno di fare le bestie
paragonare la prostituzione a urinare in mezzo di strada non ha molto senso, così come citare lo stupro come condizione per togliersi un istinto base è abbastanza fuori luogo, come dire che lo stato deve garantire lo stupro... no sensebbiamo anche il cervello necessario per non pisciare in pubblico però se non abbiamo la possibilità di evacuare e la tratteniamo da troppo tempo la vescica ci impone di pisciare sul luogo e qui entra in gioco il cervello umano che ci rende in grado di metterci dietro un cespuglio, albero o altro per evitare di destare scandalo o recare offesa
a si la soluzione allo stupro è il gabbio o peggio... lo stato lo fa. direi che si stia prendendo una direzione alqualto brutta... non ho altro da aggiungere.lo stupro come soluzione e difatti non viene largamente utilizzato ma ciò non toglie che anche se l'essere umano può trattenersi ( come nel caso dell'urina ) l'apparato Statale deve comunque fornire una soluzione.
Chi pensa che sia immorale vendere il proprio corpo, lo trovo bigotto.
paragonare la prostituzione a urinare in mezzo di strada non ha molto senso,
così come citare lo stupro come condizione per togliersi un istinto base è abbastanza fuori luogo, come dire che lo stato deve garantire lo stupro... no sense
a si la soluzione allo stupro è il gabbio o peggio...
per me è invece stupido. quale prezzo si da al nostro corpo???
poi come ho detto ognuno fa quello che gli pare...
nvece quale prezzo di da alla nostra vita?L
... ti ho dato dell' analfabeta io?? non mi pare...La prostituzione non è la soluzione agli stupri, è la soluzione ad un'esigenza fisiologica ignorata dallo Stato. Sul serio, oggi ho letto che 7 italiani su 10 sono analfabeti funzionali e pensavo che si esagerasse ma a questo punto comincio ad aver dubbi.
vita?? vendere se stessi è vita??? bella vita del cavolo
ti ho dato dell' analfabeta io?? non mi pare...
bha... quando cominciano le offese è segno che non si può più interloquire. quello che ho scritto ho scritto hai portato argomentazioni che non mi convincono unitamente a velate offese, ergo non ho più nulla da rispodere.
sempre così quando non si hanno argomenti validi si passa a parlar male... tipico
Piu' che l'articolo mi ha sorpreso lo "yuri danshi". Non ne capisco bene il senso. Travestiti maschi che fingono di essere lesbiche? A che pro? Fanno spettacoli per spettatori paganti? E trovano abbastanza gente interessata a questo?
per me è invece stupido. quale prezzo si da al nostro corpo??? preferisco far l' amore con chi amo... direi che questo non ha prezzo. poi come ho detto ognuno fa quello che gli pare...Chi pensa che sia immorale vendere il proprio corpo, lo trovo bigotto.
Fare una legge ora e nelle condizioni in cui si trova il Giappone significa imporre una legge dall'alto quando la societa' giapponese, non ponendosi affatto questo problema, dimostra un deficit di "educazione" e di sensibilizzazione a questi temi.
"Se vi va bene il diritto di vendersi, non dovreste riconoscere alle persone anche il diritto di comprare?" Se quindi il vostro ragazzo, la vostra ragazza, vostro marito, vostra moglie, decide di pagarsi qualcuno per un po' di piacere mercenario, voi non dovreste accettarlo? Oppure fate il discorso "gli altri possono fare quello che vogliono ma se lui/lei vuole stare con me, assolutamente non deve farlo". Fatemi conoscere una ragazza o un ragazzo che accetti che il proprio parter vada a puttane/i e gliene rendero' merito.
Detto diversamente, come si possono concedere cosi' facilmente diritti (di vendersi ma specularmente quello di comprare") se poi personalmente non siamo in grado ne' di accettare ne' di tollerare il contenuto di tale diritto?
La sua stessa esistenza relega la relazione sessuale ad un atto consumistico e diffonde l'idea, come vedo anche in molti commenti, che il corpo sia una cosa mentre la mente un'altra, quando invece mente e corpo sono parte di un tutt'uno e si completano e si rigenerano.
Vai con lo zoppo ed impari a zoppicare, di certo se ti prostituisci non migliori umanamente come individuo ma entri a contatto con le miserie umane e con dei miserabili umani che non cambieranno in meglio il tuo animo.
Ciò vale anche per chi cerca tale compagnia, di sicuro non prova a migliorarsi, ma segue la strada più facile vivendo nell'illusione che sesso e felicità siano nello stesso posto.
L'articolo e' interessante ma le conclusioni a cui giunge sono sbilanciate e semplicistiche nel senso che auspicano una mutamento a livello legislativo in un Paese assolutamente immobile in materia di discussioni parlamentari (anche su ben altri temi) e soprattutto a livello sociale. Fare una legge ora e nelle condizioni in cui si trova il Giappone significa imporre una legge dall'alto quando la societa' giapponese, non ponendosi affatto questo problema, dimostra un deficit di "educazione" e di sensibilizzazione a questi temi. Del resto, parlarne significherebbe rendere ancora piu' evidente che magari la societa' non e' ancora pronta a certe scelte. Per il resto, allargare la discussione come si e' fatto qui alla prostituzione in generale non so quanto abbia senso perche' chi si e' detto contrario non ha saputo spiegare bene perche' ed e' passato per essere bigotto mentre chi si e' detto a favore ha colto solo una parte del problema. Personalmente io sono contrario (ma non nel senso che chi si prostituisce debba essere punito ma nel senso che le persone dovrebbero essere educate a non "vendersi" perche' il corpo non puo' essere assimilato ad una merce qualsiasi) ma sono curioso di fare a chi e' a favore, la seguente domanda: "Se vi va bene il diritto di vendersi, non dovreste riconoscere alle persone anche il diritto di comprare?" Se quindi il vostro ragazzo, la vostra ragazza, vostro marito, vostra moglie, decide di pagarsi qualcuno per un po' di piacere mercenario, voi non dovreste accettarlo? Oppure fate il discorso "gli altri possono fare quello che vogliono ma se lui/lei vuole stare con me, assolutamente non deve farlo". Fatemi conoscere una ragazza o un ragazzo che accetti che il proprio parter vada a puttane/i e gliene rendero' merito. Detto diversamente, come si possono concedere cosi' facilmente diritti (di vendersi ma specularmente quello di comprare") se poi personalmente non siamo in grado ne' di accettare ne' di tollerare il contenuto di tale diritto? Non e' che le leggi si calano dall'altro anzi, le leggi "leggono" la societa' cosi' com'e' e fino a che ci sono persone che non accettano che altri "comprino", e' giusto che sia vietato "vendersi".
di certo se ti prostituisci non migliori umanamente come individuo ma entri a contatto con le miserie umane e con dei miserabili umani che non cambieranno in meglio il tuo animo. Ciò vale anche per chi cerca tale compagnia, di sicuro non prova a migliorarsi, ma segue la strada più facile vivendo nell'illusione che sesso e felicità siano nello stesso posto.
Scusami, ma facevo riferimento a quanto auspicava l'autrice dell'articolo quando scrive "Aggiustare il tiro della legge sembrerebbe pertanto non solo sbilanciato, ma persino inadeguato alla luce di questioni a tutt'oggi spinose e del tutto irrisolte." Poi scrivi: "E' un discorso che non sta nè in cielo nè in terra. Se sto con una persona sono io che soddisfo i suoi bisogni sessuali e dunque non vi è bisogno ( generalmente ) di "aiuti " esterni. Stessa cosa nel caso di problemi coniugali, se il mio consorte ha un problema di natura relazionale deve discuterne con me, non con altri. Qualora però vi siano dei problemi che la coppia da sola non riesce ad affrontare si può discutere riguardo all'intervento di persone esterne alla coppia." dimostrando di non aver colto il punto. Come si fa a riconoscere un diritto (quello di vendersi) se non si riconosce il diritto contrario che e' quello di comprare? Intanto, oggi come oggi, il giudizio morale dei piu' (dobbiamo partire necessariamente da quello) colpisce sia chi si vende sia chi compra. Molti dei commenti di cui sopra, pero', hanno legittimato anche moralmente chi si prostituisce senza far alcun riferimento al cliente e la mia domanda era volta a loro, per sapere quale fosse la loro idea in proposito. Se un comportamento non e' riprovevole, allora non lo e' neppure l'altro. E se uno diventa un diritto (perche' appunto socialmente diventa accettabile), non dovrebbe diventarlo anche l'altro? E nel momento in cui ricorrere ad un/una prostituto/ diventa un diritto, a che titolo il mio partner / la mia partner mi chiede di non usufruire di tale diritto?Fare una legge ora e nelle condizioni in cui si trova il Giappone significa imporre una legge dall'alto quando la societa' giapponese, non ponendosi affatto questo problema, dimostra un deficit di "educazione" e di sensibilizzazione a questi temi. Non c'è alcuna imposizione, semplicemente si modificherebbe una legge che è stata scritta male in quanto vi è una facile scappatoia da questa."
Se un comportamento non e' riprovevole, allora non lo e' neppure l'altro. E se uno diventa un diritto (perche' appunto socialmente diventa accettabile), non dovrebbe diventarlo anche l'altro? E nel momento in cui ricorrere ad un/una prostituto/ diventa un diritto, a che titolo il mio partner / la mia partner mi chiede di non usufruire di tale diritto?
si anche delle bestie se è per quello... ma penso che non siamo bestie... quindi abbiamo abbastanza testa da comportarci senza bisogno di fare le bestieAbbiamo anche il cervello necessario per non pisciare in pubblico però se non abbiamo la possibilità di evacuare e la tratteniamo da troppo tempo la vescica ci impone di pisciare sul luogo e qui entra in gioco il cervello umano che ci rende in grado di metterci dietro un cespuglio, albero o altro per evitare di destare scandalo o recare offesa. Allo stesso modo l'astinenza sessuale prolungata ( la masturbazione può mitigare fino ad un certo punto ) lede al nostro corpo e uno Stato come si deve ( così come nel caso delle evacuazioni corporee impone agli esercizi pubblici di fornire i bagni gratuitamente ) fornire una soluzione e questa è la prostituzione. Il nostro cervello umano ci impedisce ( o ahimè, dovrebbe impedire ) lo stupro come soluzione e difatti non viene largamente utilizzato ma ciò non toglie che anche se l'essere umano può trattenersi ( come nel caso dell'urina ) l'apparato Statale deve comunque fornire una soluzione.
Da come scrivi, si capisce chiaramente che non hai studiato giurisprudenza altrimenti sapresti bene che questi "obblighi giuridici" sono si' inderogabili ma solo nel senso che non sono disponibili tramite strumenti contrattuali ma possono benissimo essere derogati di fatto. Capita di non vivere insieme per motivi di lavoro, capita di non essere fedeli, etc. Recentemente questi "obblighi" non contano piu' nemmeno tanto in sede di addebito tanto che da tempo si chiede di eliminarli. Continui comunque a non cogliere il punto. Molti commentatori di questo post non ritengono sia moralmente sbagliato vendere il proprio corpo quindi non fanno alcuna fatica a trasformare quello che ai loro occhi costituisce un comportamento socialmente non riprovevole in un diritto soggettivo. Se pero' vendere non e' immorale, come lo puo' essere comprare? E se anche "comprare" diventa un diritto, perche' il diritto della coppia dovrebbe finire per prevalere su un diritto individuale? E perche' poi coppia e non trio?Se un comportamento non e' riprovevole, allora non lo e' neppure l'altro. E se uno diventa un diritto (perche' appunto socialmente diventa accettabile), non dovrebbe diventarlo anche l'altro? E nel momento in cui ricorrere ad un/una prostituto/ diventa un diritto, a che titolo il mio partner / la mia partner mi chiede di non usufruire di tale diritto? Quando si sta insieme ad un persona giocoforza dei diritti vengono a mancare. Io, persona libera da legami affettivi, ad esempio con i miei soldi faccio quello che mi pare. Se invece sto con qualcuno ho dei limiti (imposti dalla legge o dalla semplice coppia). Non vi è nessuna differenza tra vendere e comprare, sempre in merito alla coppia io ad esempio non posso vendere un immobile senza consultarmi con l'altro/a. Più la relazione avanza più insorgono i limiti. Da solo /a posso vivere dove mi pare, in coppia subentra l'obbligo della dimora condivisa (se coniugati o uniti civilmente), con l'aggiunta dei figli poi i limiti aumentano. Questo è un discorso che esula dalla prostituzione ma riguarda il diritto di coppia.
Da come scrivi, si capisce chiaramente che non hai studiato giurisprudenza altrimenti sapresti bene che questi "obblighi giuridici" sono si' inderogabili ma solo nel senso che non sono disponibili tramite strumenti contrattuali ma possono benissimo essere derogati di fatto. Capita di non vivere insieme per motivi di lavoro, capita di non essere fedeli, etc. Recentemente questi "obblighi" non contano piu' nemmeno tanto in sede di addebito tanto che da tempo si chiede di eliminarli.
Se pero' vendere non e' immorale, come lo puo' essere comprare? E se anche "comprare" diventa un diritto,E perche' poi coppia e non trio?perche' il diritto della coppia dovrebbe finire per prevalere su un diritto individuale?
Detto questo, trovo molto curioso che i legislatori nipponici siano caduti su questa gigantesca buccia di banana: se nel mio ordinamento la prostituzione è vietata, perché è rimasta la piega delle relazioni LGBT esente dal reato?
In Giappone la prostituzione è vietata
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