E quindi, chi è più indicato per diventare il prossimo-Miyazaki? Se nessuno di questi sembra convincente allora si è sulla strada giusta, perché la verità è che nessuno lo è, e tutti gli artisti che ci provano sbagliano. I registi dei quali si è parlato non gli assomigliano nemmeno stilisticamente parlando, e il termine è diventato l'abbreviazione di Regista di Anime Popolari Molto Apprezzati da Utenti Casuali.
Per me esiste solo il sommo Shinkai.
Nessuno, le generazioni di oggi cresciute coi pokemon non hanno la minima idea di cosa voglia dire un'opera artistica e poetica come i capolavori di Miyazaki e tutti i classici dell'epoca anni 60-70-80.Questa è la triste verità, i giapponesi hanno sbagliato a far crescere gli autori di domani con commercialate buone solo a vendere gadget e queste sono le inevitabili conseguenze, avrebbero dovuto essere previdenti, pensarci prima, ora il danno è fatto, anche perchè hanno voluto insistere continuando franchise deplorevoli dai pokemon e a tutti quel titoli che si son trovati la strada spianata seguendo la stessa falsariga degli odiosi mostriciattoli per anni e anni, ancora oggi vanno avanti e ce li propongono in tv mentre dei veri capolavori superlativi del periodo d'oro classico non vi è più traccia, ormai se li ricordano solo chi ha vissuto quegli anni e quei pochi fortunati che hanno avuto i genitori che glieli hanno fatti conoscere, la maggioranza dei giovinastri di oggi reputa roba strarodinaria schifezze come: one piece, naruto, detective conan, yu-gi-oh, pokemon, beyblade, prettycure, vanguardcomesichiama, bleach e qualche altro obbrobrio, tutto qui, la loro cultura oltre questi non va, lo dimostrano le millemila community web incentrate solo su questo marciume.
Oh, il carto vecchio commento " si stava meglio quando si stava peggio " non manca mai. Come se poi in passato uscissero solo capolavori ed il mercato fosse esente da opere puramente commerciali o millemila cloni del successo del momento.
Nessuno, le generazioni di oggi cresciute coi pokemon non hanno la minima idea di cosa voglia dire un'opera artistica e poetica come i capolavori di Miyazaki e tutti i classici dell'epoca anni 60-70-80.Questa è la triste verità, i giapponesi hanno sbagliato a far crescere gli autori di domani con commercialate buone solo a vendere gadget e queste sono le inevitabili conseguenze, avrebbero dovuto essere previdenti, pensarci prima, ora il danno è fatto, anche perchè hanno voluto insistere continuando franchise deplorevoli dai pokemon e a tutti quel titoli che si son trovati la strada spianata seguendo la stessa falsariga degli odiosi mostriciattoli per anni e anni, ancora oggi vanno avanti e ce li propongono in tv mentre dei veri capolavori superlativi del periodo d'oro classico non vi è più traccia, ormai se li ricordano solo chi ha vissuto quegli anni e quei pochi fortunati che hanno avuto i genitori che glieli hanno fatti conoscere, la maggioranza dei giovinastri di oggi reputa roba straordinaria schifezze come: one piece, naruto, detective conan, yu-gi-oh, pokemon, beyblade, prettycure, vanguardcomesichiama, bleach e qualche altro obbrobrio, tutto qui, la loro cultura oltre questi non va, lo dimostrano le millemila community web incentrate solo su questo marciume.
Nessuno, le generazioni di oggi cresciute coi pokemon non hanno la minima idea di cosa voglia dire un'opera artistica e poetica come i capolavori di Miyazaki e tutti i classici dell'epoca anni 60-70-80.Questa è la triste verità, i giapponesi hanno sbagliato a far crescere gli autori di domani con commercialate buone solo a vendere gadget e queste sono le inevitabili conseguenze, avrebbero dovuto essere previdenti, pensarci prima, ora il danno è fatto, anche perchè hanno voluto insistere continuando franchise deplorevoli dai pokemon e a tutti quel titoli che si son trovati la strada spianata seguendo la stessa falsariga degli odiosi mostriciattoli per anni e anni, ancora oggi vanno avanti e ce li propongono in tv mentre dei veri capolavori superlativi del periodo d'oro classico non vi è più traccia, ormai se li ricordano solo chi ha vissuto quegli anni e quei pochi fortunati che hanno avuto i genitori che glieli hanno fatti conoscere, la maggioranza dei giovinastri di oggi reputa roba straordinaria schifezze come: one piece, naruto, detective conan, yu-gi-oh, pokemon, beyblade, prettycure, vanguardcomesichiama, bleach e qualche altro obbrobrio, tutto qui, la loro cultura oltre questi non va, lo dimostrano le millemila community web incentrate solo su questo marciume.
...e se non fosse un giapponese?
...e se non fosse un giapponese? Difficile, molto difficile...
Nessuno, le generazioni di oggi cresciute coi pokemon non hanno la minima idea di cosa voglia dire un'opera artistica e poetica come i capolavori di Miyazaki e tutti i classici dell'epoca anni 60-70-80.Questa è la triste verità, i giapponesi hanno sbagliato a far crescere gli autori di domani con commercialate buone solo a vendere gadget e queste sono le inevitabili conseguenze, avrebbero dovuto essere previdenti, pensarci prima, ora il danno è fatto, anche perchè hanno voluto insistere continuando franchise deplorevoli dai pokemon e a tutti quel titoli che si son trovati la strada spianata seguendo la stessa falsariga degli odiosi mostriciattoli per anni e anni, ancora oggi vanno avanti e ce li propongono in tv mentre dei veri capolavori superlativi del periodo d'oro classico non vi è più traccia, ormai se li ricordano solo chi ha vissuto quegli anni e quei pochi fortunati che hanno avuto i genitori che glieli hanno fatti conoscere, la maggioranza dei giovinastri di oggi reputa roba straordinaria schifezze come: one piece, naruto, detective conan, yu-gi-oh, pokemon, beyblade, prettycure, vanguardcomesichiama, bleach e qualche altro obbrobrio, tutto qui, la loro cultura oltre questi non va, lo dimostrano le millemila community web incentrate solo su questo marciume.I tuoi non sono commenti, sempre sentenze avvelenate che non lasciano spazio ad aperture di alcun tipo. La generazione prima è sempre un passo avanti alla nuova: ineguagliabile per la capacità di discernere il vero dal falso, il bello dal brutto, l'intellettuale dal triviale; detiene verità assolute che non può permettersi di condividere con il giovinastro che non ha avuto la fortuna di nascere nella golden age, di far parte della generazione elitaria di cui - beato te - fai parte.Fortunatamente qui su AC (e fuori dal magico mondo di internet) c'è ancora qualche "veciarello" che ha ancora voglia di confrontarsi con i giovani e con il nuovo senza troppi pregiudizi. Detto questo, non capisco proprio la necessità di etichettare qualcuno come successore di un altro.
Sono d'accordo!Mai sentito a casa mia, come a casa dei miei amici, i nostri genitori criticare la musica degli 40-50, criticare il cinema passato, e vi dicendo.Noi vecchi come ci etichettano sempre, possiamo apprezzare, come apprezzavano quando eravamo ragazzini, tutto! Negli ottanta amavamo la musica 60.70.... Uguale cinema.Povera generazione odierna.... Condannata a vivere i rimasugli, i remake, le idee, i seguiti e tutto il resto, delle generazioni passate.
Uno c'era sicuramente, purtroppo è mancato troppo presto (Satoshi Kon)
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.