Vi riferisco quanto mi è stato raccontato da due amici che insegnano alle medie. In una classe di 25 persone, ben 18 genitori hanno chiesto espressamente di non far partecipare i figli alle lezioni di educazione sessuale. Il dato, pur non essendo statisticamente rilevante (benché il dato in altre classi sia comunque sempre intorno alle 10 unità che richiedono l'esenzione), è comunque molto indicativo e ci fornisce uno spaccato ben preciso della mentalità italiana (specie perché il caso cui mi riferisco è avvenuto nel Nord Italia).Da ciò si dovrebbero trarre alcune considerazioni (o meglio le dovrebbero trarre gli alti papaveri nostrani).In un paese di analfabeti funzionali, con una mentalità spesso altomedievale e con un impressionante analfabetismo di ritorno, certe cose dovrebbero semplicemente essere tolte dalla libera scelta del genitore, troppo spesso privo dei mezzi intellettuali e morali per poter prendere una decisione corretta. L'educazione sessuale dovrebbe diventare materia obbligatoria perché rappresenta una forma di prevenzione di massa e strumento per l'educazione al rispetto dell'altro (specie la donna, visti i tempi ed i casi di cronaca), che porterebbero un risparmio allo Stato (meno cure da erogare, meno processi e indagini da pagare, etc.).
Vi riferisco quanto mi è stato raccontato da due amici che insegnano alle medie. In una classe di 25 persone, ben 18 genitori hanno chiesto espressamente di non far partecipare i figli alle lezioni di educazione sessuale. Il dato, pur non essendo statisticamente rilevante (benché il dato in altre classi sia comunque sempre intorno alle 10 unità che richiedono l'esenzione), è comunque molto indicativo e ci fornisce uno spaccato ben preciso della mentalità italiana (specie perché il caso cui mi riferisco è avvenuto nel Nord Italia).Da ciò si dovrebbero trarre alcune considerazioni (o meglio le dovrebbero trarre gli alti papaveri nostrani).In un paese di analfabeti funzionali, con una mentalità spesso altomedievale e con un impressionante analfabetismo di ritorno, certe cose dovrebbero semplicemente essere tolte dalla libera scelta del genitore, troppo spesso privo dei mezzi intellettuali e morali per poter prendere una decisione corretta. L'educazione sessuale dovrebbe diventare materia obbligatoria perché rappresenta una forma di prevenzione di massa e strumento per l'educazione al rispetto dell'altro (specie la donna, visti i tempi ed i casi di cronaca), che porterebbero un risparmio allo Stato (meno cure da erogare, meno processi e indagini da pagare, etc.).
Comunque nella mia ignoranza pensavo che la sifilide fosse stata non dico debellata ma molto più rara di ub tempo e che l'HIV fosse il vero problema
Del sesso se ne occupa la famiglia, punto.
Mi ricordo bene le " lezioni di educazione sessuale" intere classi annoiate a morte il cui unici interventi da parte degli alunni erano " ma è vero che se si scopa a Capodanno si scopa tutto l'anno?"
Ogni alunno è diverso e la sessualità è una delle poche cose strettamente personali che vengono vissute in modo diverso per ognuno.
Mi sono sempre chiesta: ma sono l'unica ad aver fatto educazione sessuale alle elementari? Certo, poi abbiamo affrontato l'argomento di nuovo e in modo diverso anche alle medie e superiori, ma le basi già alle elementari le avevamo già affrontate.Vi riferisco quanto mi è stato raccontato da due amici che insegnano alle medie. In una classe di 25 persone, ben 18 genitori hanno chiesto espressamente di non far partecipare i figli alle lezioni di educazione sessuale.
Mi sono sempre chiesta: ma sono l'unica ad aver fatto educazione sessuale alle elementari? .
Mi sono sempre chiesta: ma sono l'unica ad aver fatto educazione sessuale alle elementari? .Mia madre propose la cosa al consiglio in quinta elementare. Mi ha raccontato che la insultarono pesantemente con epiteti da "pazza" a salire (sgualdrina e altre cose non ripetibili).
Dove sta scritto? Tu Stato, che esisti con lo scopo fondamentale di tutelare (inteso nel senso più ampio possibile) i cittadini affideresti davvero un tema che ha dei risvolti sociali ed economici significativi alla famiglia, specie tenendo conto della profonda crisi in cui versa come istituto sociale dagli anni '90 in poi?
Diverse culture (i bigotti, come sappiamo, ci sono in tutte le religioni e popolazioni), possibili problematiche anche serie legate al nucleo familiare (non è che sono tutti la famiglia del mulino bianco), persone che credono a maghi e stregoni ( su Facebook è pieno di pagine che prendono in giro certi gruppi, mi ricordo uno screen di questi sciroccati che spiegava come si potesse evitare la gravidanza inserendo nella vagina un santino della Madonna) e via dicendo: non si possono correre certi rischi. A questo serve lo Stato, al di là delle statistiche.
Stessa cosa per me. La persona che doveva spiegare era più imbarazzata di noi. Ho comunque imparato tutto facendo le stesse identiche cose a scienze, con la differenza che l'approccio "asettico" di tipo scientifico lo rendeva meno "divertente" per la mente di un tredicenne e quindi ho potuto (e dovuto vista l'interrogazione) imparare certe cose.
Si è vero, ma il punto è che educazione sessuale non deve trattare solo della sessualità, ma anche di questioni FONDAMENTALI come il rispetto della donna e della diversità.
Mi sono sempre chiesta: ma sono l'unica ad aver fatto educazione sessuale alle elementari?
Vabbè FMA se tu hai avuto una esperienza negativa non vuol dire che una corretta istruzione sessuale almeno basilare non sia corretta.Lasciare la cosa al solo ambito familiare è limitante visto che il più delle volte l'argomento non si affronta per imbarazzo ma anche per semplice ignoranza.Che poi chi deve fare educazione sessuale debba essere preparato e avere una certa sensibilità su questo nn ci piove..anzi auspicherei fosse così per tutti gli insegnanti
Vabbè FMA se tu hai avuto una esperienza negativa non vuol dire che una corretta istruzione sessuale almeno basilare non sia corretta.Lasciare la cosa al solo ambito familiare è limitante visto che il più delle volte l'argomento non si affronta per imbarazzo ma anche per semplice ignoranza.Che poi chi deve fare educazione sessuale debba essere preparato e avere una certa sensibilità su questo nn ci piove..anzi auspicherei fosse così per tutti gli insegnanti
IO. in prima media ho effettuato 3 lezioni di educazione sessuale con una dottoressa ed una psicologa, ora studio medicina e posso dire che quelle lezioni siano state le prime ad avermi aperto la mente a temi che non avevo mai affrontato. i miei familiari erano molto timidi riguardo quel fronte e, fortunatamente, ogni famiglia ha le sue diversità. Lasciare l educazione(in generale e non solo della sfera sessuale) nell'ambito della sola componente familiare é la cosa più azzardata che si possa fare. In un mondo ideale ogni genitore sarebbe perfetto, ma, sappiamo benissimo non sia così nel mondo reale. Ben venga che persone preparate INDIRIZZINO (e non impongano) le giuste linee guide, accavallate anche dal contesto familiare possibilmente, per far crescere ogni bambino, adolescente o giovane nell'ambiente più informato possibileVabbè FMA se tu hai avuto una esperienza negativa non vuol dire che una corretta istruzione sessuale almeno basilare non sia corretta.Lasciare la cosa al solo ambito familiare è limitante visto che il più delle volte l'argomento non si affronta per imbarazzo ma anche per semplice ignoranza.Che poi chi deve fare educazione sessuale debba essere preparato e avere una certa sensibilità su questo nn ci piove..anzi auspicherei fosse così per tutti gli insegnantiNon sono io ad aver avuto un'esperienza negativa. Con tutta l'onesta possibile, chi di coloro che hanno avuto educazione sessuale a scuola può dire con onestà che è stata utile? La sessualità è troppo personale per essere trattata in modo didattico. La cosa migliore che uno Stato può fare è dare ampia disponibilità di contraccettivi ( ad oggi costano troppo) e riaprire i bordelli.
Ahahah bellissima idea,magari in Giappone stuzzichera' le persone a non evitare l'uso dei contraccettivi. In Italia sarebbe una buona idea?Sì,ma il testimonial ideale per il popolo italico sarebbe uno youtuber o qualche star talent. Da noi la realtà è ben altra rispetto al Giappone.
IO. in prima media ho effettuato 3 lezioni di educazione sessuale con una dottoressa ed una psicologa, ora studio medicina e posso dire che quelle lezioni siano state le prime ad avermi aperto la mente a temi che non avevo mai affrontato.
i miei familiari erano molto timidi riguardo quel fronte e, fortunatamente, ogni famiglia ha le sue diversità
Lasciare l educazione(in generale e non solo della sfera sessuale) nell'ambito della sola componente familiare é la cosa più azzardata che si possa fare.
Con tutta l'onesta possibile, chi di coloro che hanno avuto educazione sessuale a scuola può dire con onestà che è stata utile?
non so quanto un'eroina degli anime possa essere un buon testimonial... Mah, mi viene da pensare che gran parte delle persone colpite da sifilide erano giovani, per cui per questo hanno scelto un personaggio degli anime...
è le scuole non aiutano perché spesso non fanno ore di educazione sessuale.
Io tante cose per esempio le appresi alle superiori, grazie a quello che poi è diventato anni dopo il mio compagno.
Solo io guardavo le videocassette dell'Albero della Vita da bambino? Anche se fino alle medie le ho sempre guardate accompagnato dai genitori e per guardarle da solo toccava farlo di nascosto quando i miei erano fuori casa, ahahah
Nemmeno ai miei tempi c'era educazione sessuale a scuola, ma non oso immaginare la mia maestra o le mie prof. delle medie che la insegnano... Non è come quella del video, vero?
Con tutta l'onesta possibile, chi di coloro che hanno avuto educazione sessuale a scuola può dire con onestà che è stata utile?
Con tutta l'onesta possibile, chi di coloro che hanno avuto educazione sessuale a scuola può dire con onestà che è stata utile?Penso molte persone comprese la sottoscritta. I bambini non nascono imparati, ci dev'essere qualcuno che gli insegni le cose e questo non può essere fatto tutto dalla famiglia. É un po' come quando un bambino chiede ai genitori da dove vengono i bambini, qualcuno gli ha mai risposto in modo serio e non vago come al solito? Lasciare che certi argomenti vengano insegnati dai genitori mi sembra un po' lasciare la gente nell'ignoranza. So già come risponderai. Vuoi che al giorno d'oggi con internet e tutto il resto i bambini non riescano ad informarsi? Sì possono farlo, ma il livello di informazione non sarà mai paragonabile a quello che viene fornito da un'insegnante.
L'unica cosa che l'adolescente deve sapere per forza è l'esistenza del preservativo e questo ormai è uber sdoganato.
Se dici a un bambino di non toccare il vetro della stufa non é detto che ti dia retta, se gli dici che non lo deve fare perché si scotta la mano è già diverso.
Ragazzi che non conosco il preservativo al giorno d'oggi?
Ragazzi che non conosco il preservativo al giorno d'oggi?Ragazzi che non vogliono usare il preservativo perchè è più bello senza, ragazze che non vogliono usare la pillola perchè ingrassa e fa venire i brufoli, però pensa di poter restare incinta "a distanza", o che peggio considerano la trasmissione dell'AIDS come un atto di vero amore. Non sopravvalutare l'intelligenza e la cultura degli under 18, discorsi di questo tipo, usando treni ad orari scolastici, li sento tutti i giorni.
L'unica cosa che l'adolescente deve sapere per forza è l'esistenza del preservativo e questo ormai è uber sdoganato.No, quello non basta, deve anche sapere a cosa serve nello specifico e fidati che i bambini o i ragazzi un po' più grandi non vanno a cercare queste cose. Ricordo ancora quando alle superiori ci fecero una breve lezione a riguardo. Gli studenti sapevano cos'era e che era una forma di protezione, ma pochi sapeva da cosa e quasi nessuno sapeva altre cose oltre al fatto che l'HIV é una malattia che si trasmette soprattutto tramute rapporto sessuale. Faccio un esempio un po' stupido: Se dici a un bambino di non toccare il vetro della stufa non é detto che ti dia retta, se gli dici che non lo deve fare perché si scotta la mano è già diverso.
Basta sapere cosa sia il preservativo e l'esistenza delle malattie ed i ragazzi sono apposto, il resto è educazione ed esperienza.
resto è educazione ed esperienza.
Io tante cose le ho imparate semplicemente facendo sesso.
No, anche un altro prima di te qualche post fa.Ovviamente solo io ricordo Lupo Alberto usato come testimonial per una compagna a favore del preservativo ( a inizio anni 90)
Prima della morte, c'è quello però.bisognerebbe secondo me ricordare che il suo uso permette di evitare rogne ben peggiori di una gravidanza indesiderata!
Se per questo c'era la famosa "di chi è questo?".Ora però assistiamo a una curiosa regressione sulla tv specie in Rai. Non si parla quasi più di prevenzione e preservativi o sbaglio?
Da noi hanno usato Lupo Alberto negli anni '90, per la campagna sull'uso dei preservativi per evitare di prendersi AIDS ed altre malattie sessualmente trasmissibili...
Elementari - la suora che ci parlava di Maria Goretti e del suo esempio di virtù Medie - l'unico ragazzo che voleva ascoltare e capire fu emarginato da tutti perché interessato all'aparato maschile e quindi "femminiello" mentre tutta la classe si alzava e usciva dall'aula per omertà Liceo: il prof di scienze che aveva difficoltà a far capire ai 18enni che il preservativo fosse monouso.
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Da ciò si dovrebbero trarre alcune considerazioni (o meglio le dovrebbero trarre gli alti papaveri nostrani).
In un paese di analfabeti funzionali, con una mentalità spesso altomedievale e con un impressionante analfabetismo di ritorno, certe cose dovrebbero semplicemente essere tolte dalla libera scelta del genitore, troppo spesso privo dei mezzi intellettuali e morali per poter prendere una decisione corretta. L'educazione sessuale dovrebbe diventare materia obbligatoria perché rappresenta una forma di prevenzione di massa e strumento per l'educazione al rispetto dell'altro (specie la donna, visti i tempi ed i casi di cronaca), che porterebbero un risparmio allo Stato (meno cure da erogare, meno processi e indagini da pagare, etc.).