Ma poi, altra cosa che mi preme sempre ribadire in queste occasioni, le nostre case editrici dovrebbero anche capire che c’è flop e flop: non è detto che la serie X non abbia venduto nulla alla sua prima pubblicazione perché brutta, ma semplicemente perché bisogna anche tenere molto in considerazione il “contesto storico” in cui una serie viene pubblicata.
Per fare un altro esempio, Kiseiju: la prima edizione fu pubblicata e mai terminata dalla Magic Press a cavallo del 2000 e se la filarono ben pochi………mentre adesso la Goen è tempestata di richieste su richieste di ristampe dei numeri esauriti
Ma lasciati dire che i ragazzini di oggi un Guru Guru non se lo filerebbero proprio, perché la persona che lo ha visto alle scuole elementari sono io che oggi ho quasi trent'anni! E non sono più ragazzina, già rientro nella categoria girella!
La cosa peggiore è che non riesco a rivendere la serie: probabilmente nessuno la vuole proprio perché interrotta.
Ma vale anche al contrario, nel senso che serie pubblicate all'epoca ora avrebbero nemmeno la metà del successo che hanno avuto, perché il pubblico attuale è cambiato.
Ma lasciati dire che i ragazzini di oggi un Guru Guru non se lo filerebbero proprio, perché la persona che lo ha visto alle scuole elementari sono io che oggi ho quasi trent'anni! E non sono più ragazzina, già rientro nella categoria girella!
io ci vedrei benissimo un Gunslinger Girl proposto dalla Star Comics, un Guru Guru dalla Jpop, un Avanti tutta Coco dalla Panini
Quindi, venendo al sodo, secondo me i “manga vecchi” potrebbero essere sfruttati in questo modo, o sfruttando “l’effetto nostalgia” per alcuni, oppure come “riempitivi” nel palinsesto editoriale per altri (nel senso, se devo riempire un buco, perché affidarmi a un titolo sconosciuto non richiesto da nessuno quando potrei ripubblicare un manga magari già un attimino più noto?)
Avanti tutta Coco invece lo vedo perfetto per Star Comics, visto il possibile traino di One Piece e cmq la lunga tradizione di titoli d'avventura che ha sempre pubblicato.
Però penso che uno dei problemi più grossi in questi casi, sia costituito dai vecchi numeri di serie interrotte già in possesso dei lettori o che circolano e son reperibili in blocco a pochi euro sul mercato dell'usato.
Pensa ad esempio ad una serie come Avanti tutta Coco di cui son stati già pubblicati 15 volumi...
Questa è una cosa che fanno già, secondo me: ossia, vicino a serie nuove riannunciano vecchie glorie. Il fatto che una Panini mi abbia acquistato i diritti per shoujo pubblicati decenni fa, come Le Situazioni di Lui & Lei o Fruits Basket, e la Star Comics mi ha fatto risorgere Rocky Joe e Ranma, la dice lunga sul fatto che hanno capito che gran parte del pubblico di lettori è costituito dalla mia generazione, quella nata negli anni Novanta e Ottanta, che vuole comprare le vecchie glorie pubblicate in quegli anni; ma hanno capito anche che nel passato c'erano cose che tutt'oggi potrebbero piacere a un pubblico giovane, perché i capolavori non hanno tempo.
Tuttavia, trovo normale che questo "invecchiamento" del catalogo si debba centellinare, perché c'è bisogno anche della serie più recenti, casomai legate all'ultimo successo anime dell'anno, altrimenti si andrebbe a svantaggio della nuova generazione che si sta avvicinando adesso ai manga e che conosce il moderno. Fare un po' e un po' è una misura giusta..
c'è anche da dire che le scan purtroppo, rovinano il mercato! c'è chi se le legge e poi compra il fumetto ( cosa buona e giusta ) ma c'è chi se ne frega e legge come se non ci fosse un domani. mi riferisco sopratutto ai più giovani, che credono che tutto gli sia dovuto, e che anziché spendere soldi su un'opera che hanno già letto, preferiscono rubarla in rete... apparte il fatto che non comprendo come si possa godere di una lettura fredda come le scan, sarò di idee vecchie, ma il fumetto tra le mani, l'odore della carta e altro, danno un gusto di lettura ineguagliabile. e poi avere lo scaffale pieno di fumetti che riportano alla memoria un periodo della vita nella quale lo hai letto, per me non ha prezzo!
Quello delle serie interrotte è un tema che mi sta particolarmente a cuore, sia perché ce ne sono tantissimi di manga iniziati e mai terminati eoni fa che mi piacerebbe molto leggere, e sia perché sono seriamente convinto che le case editrici nostrane potrebbero gestire molto meglio questi titoli, che io considererei una piccola “miniera d’oro” a tutti gli effetti.
Se andiamo a guardare bene poi, tantissimi titoli furono interrotti all’epoca NON perché non vendessero, ma semplicemente per l’incapacità delle case editrici di allora di saperli gestire, tipo la Comic Art, la Play Press, la Planeta DeAgostini……sul serio, mi riesce davvero difficile pensare che la Panini, Star Comics e Jpop preferiscano buttarsi continuamente su manga nuovi e sconosciuti invece che riproporre alcune perle del passato, che a mio modo di vedere invece gli renderebbero di più: io ci vedrei benissimo un Gunslinger Girl proposto dalla Star Comics, un Guru Guru dalla Jpop, un Avanti tutta Coco dalla Panini……tanto più mi viene da pensare quanto sia assurdo questo atteggiamento quando sento discorsi del tipo “Ormai siamo troppo a pari col Giappone, ci sono serie troppo lunghe dal successo incerto, i manga di oggi non valgono quanto quelli di ieri” ecc. ……allora a maggior ragione, dico io!
Sono drammi che conosco bene purtroppo ma queste ci sono e bisogna sopportarle,come tante serie manga che ho e che i cari editori italiani non stampano speriamo che li pubblichino anche se la vedo dura io ci spero sempre.
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Se andiamo a guardare bene poi, tantissimi titoli furono interrotti all’epoca NON perché non vendessero, ma semplicemente per l’incapacità delle case editrici di allora di saperli gestire, tipo la Comic Art, la Play Press, la Planeta DeAgostini……sul serio, mi riesce davvero difficile pensare che la Panini, Star Comics e Jpop preferiscano buttarsi continuamente su manga nuovi e sconosciuti invece che riproporre alcune perle del passato, che a mio modo di vedere invece gli renderebbero di più: io ci vedrei benissimo un Gunslinger Girl proposto dalla Star Comics, un Guru Guru dalla Jpop, un Avanti tutta Coco dalla Panini……tanto più mi viene da pensare quanto sia assurdo questo atteggiamento quando sento discorsi del tipo “Ormai siamo troppo a pari col Giappone, ci sono serie troppo lunghe dal successo incerto, i manga di oggi non valgono quanto quelli di ieri” ecc. ……allora a maggior ragione, dico io!
Prendiamo anche solo il caso di un Guru Guru, per dire un titolo a caso: commercialmente è una serie che “ha fatto il suo tempo”, è vero, però secondo me oggi in Italia potrebbe comunque funzionare benissimo, e per un motivo molto semplice, perchè potrebbe intercettare ed attrarre quel tipo di pubblico medio/giovane, che magari non legge manga, che però vedendolo potrebbe dire “Ah guarda, questo lo vedevo quando avevo 10 anni, lo facevano al pomeriggio su Rai 2!!”, quindi un certo tipo di risorse potrebbe averle comunque se si appoggiasse al “fattore nostalgia”, e non solo; fra qualche mese faranno una nuova serie anime, quindi in qualche modo il brand sarà rilanciato anche in Giappone………..e, altro valore aggiunto in più, adesso in Italia vanno “di moda” i manga basati sugli RPG online, vedi ad esempio il disastro di titoli di questo genere che sta pubblicando la Jpop (Sword Art Online, Overlord, The Rising of the Shield Hero, Dungeon Food, DanMachi, fra un po’ anche uno che si chiama The Hero is Dead…..ne ha a bizzeffe di titoli del genere), un titolo in più come Guru Guru in mezzo a questi non sfigurerebbe, anzi…………
Ma poi, altra cosa che mi preme sempre ribadire in queste occasioni, le nostre case editrici dovrebbero anche capire che c’è flop e flop: non è detto che la serie X non abbia venduto nulla alla sua prima pubblicazione perché brutta, ma semplicemente perché bisogna anche tenere molto in considerazione il “contesto storico” in cui una serie viene pubblicata.
Per fare un altro esempio, Kiseiju: la prima edizione fu pubblicata e mai terminata dalla Magic Press a cavallo del 2000 e se la filarono ben pochi………mentre adesso la Goen è tempestata di richieste su richieste di ristampe dei numeri esauriti (e dicasi lo stesso anche per Dragon Head, poi recuperato dalla Panini).
Oppure, altri esempi fortissimi che mi vengono in mente, i manga di Atsushi Kaneko e Taiyo Matsumoto: Bambi e Tekkonkinkreet furono dei flop senza se e senza ma quando lì pubblicò la Kappa Edizioni anni fa……invece adesso di Kaneko la Star Comics ha pubblicato praticamente l’intera opera-omnia (più Soil pubblicato alla Panini), mentre Matsumoto è diventato di fatto un autore di punta della Jpop, tant’è vero che il suo Sunny ha ricevuto premi su premi anche qui in Italia (e infatti a breve la Jpop rilascerà una edizione Omnibus di Tekkonkinkreet).
E in più, altro assurdo nell’assurdo, anni fa erano più aperti di mentalità riguardo il recupero delle serie: pensiamo per esempio ad Alita, recuperato dalla neonata Panini dopo il fallimento della Granata Press……o, ancora più calzante, pensiamo a Detective Conan, una delle serie di punta di oggi della Star Comics, recuperato dopo ben DUE fallimenti, della Comic Art prima e della Kabuki poi.
Insomma, in poche parole, se io avessi una casa editrice tenterei anche questa strada, magari non con titoli lunghissimi (Gunslinger Girl ha solo 15 volumi per esempio, lo fai mensile e in un anno abbondante lo hai finito, o magari un Dance in the Vampire Bund che ne ha 14 di volumi), ma almeno con quei 3-4 titoli piazzati al momento giusto all’interno del palinsesto editoriale, giusto per saggiare l’interesse del pubblico (che tra l’altro, se va bene ci possono guadagnare pure il doppio, perché oltre a chi leggerebbe certe serie per la prima volta ci sarebbero anche i “lettori storici” delle prime edizioni, ben felici di riprendere un manga lasciato in sospeso da anni); poi va be, se sono contrari a questo tipo di operazione perché ci sono problemi nella concessione dei diritti dai giapponesi o perché i materiali originali non sono più reperibili allora alzo le mani, perché questo sarebbe tutto un altro paio di maniche, ma se non fosse così trovo davvero inspiegabile il motivo di tanta resistenza da parte loro.