La sua ricerca si basa su molti parametri di vivibilità di una data città: efficienza dei trasporti, infrastrutture, attività culturali, cucina, costi abitativi proporzionati al guadagno, spazi pubblici, parchi, floridità economica, possibilità di sviluppo di start-up…
L'Italia non compare in classifica per via delle infrastrutture pubbliche, sé migliora in quelle, anche alcune nostre città appariranno in classifica.
Strano che non ci sia Roma!
Io esattamente il contrario, Kyoto a livello di mezzi pubblici non è il massimo,autobus sempre parecchio affollati,solo due linee di metropolitana,Tokyo pur avendo molti più abitanti secondo me è organizzata decisamente meglioPersonalmente ho trovato kyoto molto più vivibile che tokyo...
Kyoto è incasinata anche secondo me...“mescolare il calore di un piccola città e tutte le attività eccitanti di una grande metropoli”"vasta scelta ristorativa, per sistemi di trasporto efficienti, capillari e puntuali"Per quanto poco io abbia visto e "vissuto" di Tokyo, come non essere d'accordo?Sono una ragazza cresciuta in mezzo ai campi, credevo sinceramente di rimanere sconvolta da una metropoli come Tokyo... e forse il primissimissimo impatto è stato questo, ma c'è voluto davvero poco (mezza giornata?) per farmi sentire nella piena padronanza di poter girare Tokyo come se la conoscessi da una vita (più o meno, ma la sensazione era quella XD). Quindi dal punto di vista dei trasporti, sono costosi ma affidabilissimi, da spaccare il secondo, e davvero capillari. Dovunque ci si trovi a Tokyo, c'è modo di muoversi coi mezzi pubblici, che siano treno o metro, bene o male a tutte le ore (tranne da mezzanotte alle 6). Cioè tutto quello che noi poveri italiani sogniamo...E poi sì, a Tokyo si può trovare una bellissima varietà di cibo ad orari assai più ampi del resto del Giappone "non metropolizzato"... a Kyoto cibarsi dopo le 21 è un problema abbastanza serio, mentre a Tokyo mai avuto problemi in tal senso Delle altre città presenti in lista, sono stata a Monaco di Baviera, Kyoto e Barcellona: Kyoto la trovo un po' incasinata per i trasporti (o forse sono solo io incapace XD), mentre di Monaco e Barcellona ho visto troppo poco per capire come fossero.
Treni? Sono i più efficienti al mondo, un tantino più cari dovrebbero essere, non trovate? Qui per fare 30 dico 30 km devo pagare 6 euro andata e ritorno, 6, senza aria condizionata, con 40 gradi, e ti becchi la multa perche di stazioni fantasma dove non puoi timbrare il biglietto ce ne sono a perdere...
Tasse? Ne abbiamo più noi.
Hotel? 5 notti a mitaka, per 3 stelle che equivale al nostro 5, 400 euro per 4 persone
urgh! quattro stelle a 50 eurooooo???? ma dove ?!?
urgh! quattro stelle a 50 eurooooo???? ma dove ?!?
La sua ricerca si basa su molti parametri di vivibilità di una data città: efficienza dei trasporti, infrastrutture, attività culturali, cucina, costi abitativi proporzionati al guadagno, spazi pubblici, parchi, floridità economica, possibilità di sviluppo di start-up…Notate che i parametri non tengono in considerazione alcuni fattori come il clima(su Rai5 hanno fatto diversi giorni fa un documentario su Giappone e Tokyo, è sul clima di Tokyo diceva che non c'è da stare allegri, estati calde, piovose e umidissime, inverni freddi secchi e ventosi).L'Italia non compare in classifica per via delle infrastrutture pubbliche, sé migliora in quelle, anche alcune nostre città appariranno in classifica.
No, non son d'accordo. Ma chiunque abbia preso in mano un libro di sociologia giapponese, non lo potrebbe essere. Il turista potrà non vederlo, o scegliere di ignorarlo, ma si respira un malsano clima distopico, soprattutto durante i picchi d'entrata e uscita da lavoro. In circa 8 mesi di esperienza ho avuto modo di osservare la facilità quasi snervante con cui una metropoli del genere programma e scandisce la vita dei suoi lavoratori. Non credete agli youtuber che vivacchiano lì e vi fanno vedere quello che vogliono, è solo gente che si nutre della vostra invidia, ma ben presto verranno fagocitati dalla stessa struttura che tanto decantano. La realtà sociale contemporanea lavorativa pone le sue condizioni con una severità non trascurabile non solo per gli stranieri, ma anche per gli stessi giapponesi, sacrificando l'autonomia individuale, azzerando la sfera personale e riducendo il comportamento collettivo ad un susseguirsi meccanico di interazioni gerarchiche. Svuotato della sua componente intelligibile , il lavoratore può finalmente godersi il suo ricco stipendio nella città più vivibile del mondo.
"That’s what still excites me about Japan. Japan is still proper, Japan has somehow held onto, not just Japanese traditions, but everything that happened in the post-war period. I don’t want to talk about a golden era of advertising — we’ve had five or six years of obsession with Mad Men, which is thankfully starting to go away — but that culture has always been there in Japan. The culture of the drinking executive in the three-piece-suit, impeccable shoes and a natty hat. Brylcreemed hair. That is alive and well. You still feel like you’re walking onto a stage set. Everything is done exquisitely and perfectly. In aviation — a business where everyone is looking for economies — Japanese carriers still behave, in a way, like it is the 1960s, which is very professional."....
Strano che non ci sia Roma!
urgh! quattro stelle a 50 eurooooo???? ma dove ?!?
Strano che non ci sia Roma!
urgh! quattro stelle a 50 eurooooo???? ma dove ?!?
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