Visti i tre video, l'ultimo non racconta esattamente un'esperienza ma manda un messaggio. I primi due invece sono racconti di memorie personali e forse per questo mi hanno colpito di più, soprattutto nel primo video dove il nonno dice che non scorderà mai il volto di quella persona che non è riuscita a salvare... Impossibile restare indifferenti
Poetico, drammatico, commovente... a volte un pugno nello stomaco, ma è così che deve essere il ricordo di quei giorni... Questi corti hanno mostrato ciò che non ho potuto mostrare nel mio articolo di qualche settimana fa. Dopo decenni di oblio, gli Hibakusha stanno progressivamente ricevendo il giusto riconoscimento per ciò che hanno sofferto, non solo per opera della bomba ma, come giustamente ricordato nell'articolo, anche di una società che per decenni li ha ostracizzati e isolati come dei paria solo per irrazionale ed egoistico timore e incomprensione, capaci di ferire più a fondo di una lama, aggiungendo sofferenza ad altra sofferenza. Come al solito questi riconoscimenti giungono tardi, sopratutto per molti degli hibakusha che sono già morti, comunque... meglio tardi che mai, sperando che questi corti aiutino a non dimenticare e sopratutto a ricordare.
Grazie per la segnalazione. E' vero, malgrado la condivisione dei video qui su animeclick, essi non risultano immediatamente visionabili, ma è sufficiente cliccare sul link che viene automaticamente generato qui sul sito per essere rimandati all'omonimo video su YouTube.
Ritengo molto importante che le testimonianze degli hibakusha passino in forma scritta e in questo caso anche animata (tanto meglio, un video animato riesce ad essere probabilmente più efficace), perché davvero, più il tempo passa dagli eventi dell'atomica durante la II guerra mondiale, e più si riducono le possibilità di poter sentire testimonianze "live." Perché purtroppo, non sarà mai né troppo presto né troppo tardi per imprimersi nella testa che questi orrori si sono verificati, e potrebbero ri-capitare.