È una forma d'arte tradizionale, è un peccato che si estingua, anche in Italia ci sono diverse tipi di lavori particolari e tradizionali che rischiano l'estinzione.

Il problema in questo caso è anche che sono molto pochi quelli disposti a farsi tatuaggi così grandi, quindi è difficile trovare acquirenti.

È una forma d'arte tradizionale, è un peccato che si estingua, anche in Italia ci sono diverse tipi di lavori particolari e tradizionali che rischiano l'estinzione.

Il problema in questo caso è anche che sono molto pochi quelli disposti a farsi tatuaggi così grandi, quindi è difficile trovare acquirenti.

Il problema non sono la grandezza dei tatuaggi ma come dice l'articolo la discriminazione che subiscono i tatuati e la mancanza di legislazione in merito.

Potrebbero trovare un compromesso legale imponendo l'obbligo, per chi voglia fare questa professione, di seguire alcuni corsi di medicina (dermatologia per esempio) e anche di arte tradizionale. In questo modo diventerebbe una sorta di "prestazione medica" o "artistica" o entrambe le cose. E naturalmente dovrebbero liberarsi del pregiudizio e di quell'associazione forzata tra tatuaggio e crimine.

Finchè ci sarà la Yakuza non hanno nulla da temere

Finchè ci sarà la Yakuza non hanno nulla da temere

A parte il dover lavorare con criminali con l' hobby di tagliare le dita.

Ce ne faremo una ragione!

mmm non credo che chiuderanno baracca tanto facilmente, o meglio non chiuderanno baracca coloro che resteranno affiliati alle "organizzazioni" della yakuza, chi invece vorrà fare tutto alla luce del sole o resta e cerca il più possibile di fare tutto secondo coscenza, e li a fidarsi sarà il cliente, oppure migra.
è una questione culturale, secondo me è una materia che non viene legiferata perchè legata proprio alla criminalità tollerata per tradizione della yakuza, e se fai tatuaggi per la yakuza se qualcuno sta male dopo un tatuaggio... bhe secondo me altro che dita tagliate si trova il tatuatore.
naturalmente non è una cosa molto bella, sarebbe effettivamente necessario avere un codice sulla materia, bisognerebbe che lo stato riconosca l' arte e la tradizione e tuteli questa professione, il problema è che proprio la tradizione li vincola alla criminalità...

Situazione che ha quasi dell'inverosimile. Articolo interessante.

Sicuramente apprezzabile la questione igiene/malattie e la laurea in medicina per chi vuole praticare la professione del tatuatore, trovo però ancora troppo stereotipata (anche in Italia e all'estero) la figura dell'uomo con i piercing o con i tatuaggi, ma alla fine l'opinione pubblica la facciamo noi no?

Tutti dicono che il mondo è 'avanti', ma se ancora abbiamo questi stereotipi non credo proprio...

Mi spiace davvero per la situazione in cui versano i tatuatori e per tutti i pregiudizi, davvero infondati, sui tatuaggi. In più, i tatuaggi giapponesi hanno una loro storia e uno stile unico e personalissimo, quindi il governo giapponese sta praticamente cancellando una tradizione del suo stesso Paese. Chissà se questo atteggiamento cambierà col tempo...ma la vedo dura. A quanto ho capito, il pregiudizio contro il tatuaggio è davvero radicato.

E poi, richiedere la laurea in medicina ai tatuatori è davvero il colmo.

Io adoro i tatuaggi. Non ne ho nemmeno uno perché sono fifona e ho una soglia di sopportazione del dolore pari a zero, però, quando ho cercato le foto per quest'articolo, ho impiegato più tempo del previsto, perché mi incantavo davanti a certe immagini. In questi casi si può parlare tranquillamente di arte, è un vero peccato che non si riesca a dissociare tatuaggio=yakuza. Considerando anche il sempre crescente numero di turisti (che potrebbe aumentare in vista delle olimpiadi) sarebbe davvero ora che il governo prendesse una posizione chiara.

Sicuramente apprezzabile la questione igiene/malattie e la laurea in medicina per chi vuole praticare la professione del tatuatore, trovo però ancora troppo stereotipata (anche in Italia e all'estero) la figura dell'uomo con i piercing o con i tatuaggi, ma alla fine l'opinione pubblica la facciamo noi no?

La laurea potrebbe essere giusta, se la chiedessero anche ad estetisti, parrucchieri, addetti al banco alimentare, bagnini ecc, ecc.