I giapponesi sono il popolo più restio al cambiamento che abbia mai visto, dopo un anno a lavorare tra loro posso dirlo con cognizione di causa. Ergo, sarà molto difficile che qualcuno implementi quel sistema.
I giapponesi sono il popolo più restio al cambiamento che abbia mai visto, dopo un anno a lavorare tra loro posso dirlo con cognizione di causa. Ergo, sarà molto difficile che qualcuno implementi quel sistema.
l'italia di certo va pari passo
I giapponesi sono il popolo più restio al cambiamento che abbia mai visto, dopo un anno a lavorare tra loro posso dirlo con cognizione di causa. Ergo, sarà molto difficile che qualcuno implementi quel sistema.
l'italia di certo va pari passo
Ma anche no XD
I giapponesi sono il popolo più restio al cambiamento che abbia mai visto, dopo un anno a lavorare tra loro posso dirlo con cognizione di causa. Ergo, sarà molto difficile che qualcuno implementi quel sistema.
l'italia di certo va pari passo
Ma anche no XD
l'italia di certo va pari passo
I giapponesi sono il popolo più restio al cambiamento che abbia mai visto, dopo un anno a lavorare tra loro posso dirlo con cognizione di causa. Ergo, sarà molto difficile che qualcuno implementi quel sistema.
l'italia di certo va pari passo
Ma anche no XD
l'italia di certo va pari passo
Credo che solo "Desidero la pace nel mondo" possa avere meno senso della tua frase.
Come in tutte le conferenze, i proclami di buone intenzioni, la fanno da padrone, ma poi al lato pratico, si produce poco o niente, è come dice un proverbio: la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni
Ah davvero. come mai noialtri l'abbiam capito? .
Recuperati questo articolo di Repubblica.
Ah davvero. come mai noialtri l'abbiam capito? .
Recuperati questo articolo di Repubblica.
Ma noialtri chi? Ma fa un po' meno il comunista idealista e torna nella realtà.
Lo sfruttamento del lavoro si è sempre fatto, non serve l'articolo di repubblichella per confermarlo. I paesi più ricchi hanno sfruttato manodopera italiana e l'Italia ha sfruttato manodopera meno costosa (Fiat che produce auto in Polonia e Brasile... tipo?). Si è scelta la globalizzazione con annessi e connessi, i suoi pro e i suoi contro perciò si prende e si porta a casa tutto quel che ne consegue... questo in generale.
Nello specifico si parlava delle condizioni di lavoro in Giappone, un popolo che, per mentalità, ragiona per la "collettività", non lavora per vivere ma vive per lavorare. Affermare che l'Italia va "di pari passo" con questa mentalità lavorativa è una boiata colossale, soprattutto quando hai in casa gente che pensa solo al proprio tornaconto e cerca l'assistenzialismo in ogni modo (l'esatto contrario di "collettività"). Suggerisco a ddef e anche a EDbris di andare a vivere in Giappone un paio d'anni, lavorando proprio là (perché se ci vai a fare la gita non te ne rendi conto), poi scommetto che ve ne tornereste qui tutti mesti con la codina tra le gambe che l'Italia in confronto vi sembrerà un paradiso lavorativamente parlando.
Ah davvero. come mai noialtri l'abbiam capito? .
Recuperati questo articolo di Repubblica.
Ma noialtri chi? Ma fa un po' meno il comunista idealista e torna nella realtà.
Lo sfruttamento del lavoro si è sempre fatto, non serve l'articolo di repubblichella per confermarlo. I paesi più ricchi hanno sfruttato manodopera italiana e l'Italia ha sfruttato manodopera meno costosa (Fiat che produce auto in Polonia e Brasile... tipo?). Si è scelta la globalizzazione con annessi e connessi, i suoi pro e i suoi contro perciò si prende e si porta a casa tutto quel che ne consegue... questo in generale.
Nello specifico si parlava delle condizioni di lavoro in Giappone, un popolo che, per mentalità, ragiona per la "collettività", non lavora per vivere ma vive per lavorare. Affermare che l'Italia va "di pari passo" con questa mentalità lavorativa è una boiata colossale, soprattutto quando hai in casa gente che pensa solo al proprio tornaconto e cerca l'assistenzialismo in ogni modo (l'esatto contrario di "collettività"). Suggerisco a ddef e anche a EDbris di andare a vivere in Giappone un paio d'anni, lavorando proprio là (perché se ci vai a fare la gita non te ne rendi conto), poi scommetto che ve ne tornereste qui tutti mesti con la codina tra le gambe che l'Italia in confronto vi sembrerà un paradiso lavorativamente parlando.
molte altre case di produzione, come Polygon Pictures (Blame!) e Orange (Land of the Lustrous), hanno avuto successo abbracciando la tecnologia in grande stile,
Le condizioni di lavoro attuali all'interno degli studi di animazione, con bassi salari e lunghe ore di lavoro, hanno fatto sì che l'80% dei dipendenti lasciasse il proprio lavoro a tre anni dall'assunzione.
Nello specifico si parlava delle condizioni di lavoro in Giappone, un popolo che, per mentalità, ragiona per la "collettività", non lavora per vivere ma vive per lavorare. Affermare che l'Italia va "di pari passo" con questa mentalità lavorativa è una boiata colossale
veramente io mi riferivo alla frase "popolo restio al cambiamento" non tanto alla situazione lavorativa ben diversa
Mi auguro che oltre a discutere del problema, prendano anche qualche iniziativa. Articoli come questo non sono poi così rari, ma finora il problema non è mai stato risolto. Hanno puntato il dito contro molte cose e hanno cercato delle soluzioni (come quella delle donazioni per pagare gli alloggi di qualche animatore), ma finora nessuna di queste può risolvere il problema, al massimo può in minima parte raggirarlo. Finchè non troveranno un modo per alzare lo stipendio degli animatori le cose non cambieranno. Qui non si tratta solo di lavorare più del normale, ma anche di essere pagati una miseria.
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