;_; Davvero commovente.

Mamma mia queste storie mi mettono una tristezza assurda...
Non posso neanche immaginare cosa provi questa madre ogni settimana quando si reca a comprare il nuovo numero di Jump.

:(

Questo è molto triste. Avrei evitato di inserire i manga nella bara e spero che un giorno questa signora possa regalare questi fumetti ad un nipote, così da poter essere letti ancora, credo che suo figlio ne sarebbe contento.

Ok ovviamente è una storia toccante e mi spiace per la mamma come per tutte le persone che hanno subito quella tragedia.... ma non riesco a togliermi dalla testa una cosa che verrà inevitabilmente intesa come una cattiveria. Secondo me quando la signora ha capito, che se avesse aspettato la fine di One Piece una stanza di 7 tatami non sarebbe stata assolutamente sufficiente, allora ha ripiegato con la fine dell'anno. Anticipo le mie scuse per chi si sentirà offeso.

Quando si perdono persone così importanti ogni gesto che si fa per ricordarle ha un'importanza enorme per chi li compie, magari incomprensibile per gli altri, nessuno ne avrà la certezza ma è bello credere che Kota si sia potuto divertire grazie a sua madre come faceva prima che il terremoto glielo negasse, o ci abbia provato.

Ricordo un'altra situazione simile. Morì - all'improvviso - un utente di un forum dedicato a Buffy che frequentavo, bel forum un pò estintosi negli anni...Lei frequentò per anni le nostre pagine usando il nick name del figlio che tanto amava la serie della Cacciatrice. Ed i suoi non erano certo interventi inutili...
Molti anni fà.

Sono storie che toccano sempre. Quel terremoto si è portato via tantissime vite umane, molte giovanissime. E' difficile lasciar andar via qualcuno di così caro. Anche questo è un modo per onorarne la memoria.

In casi come questo trovo fortunati coloro che credono in un qualcosa dopo la morte: sarebbe confortante pensare che il piccolo Kota sia lì a proteggere la madre, che ancora fa tanto per lui.
Ma purtroppo, per le persone come me, che credono nella vita esclusivamente come pura materia che "va e viene", tutto questo è doppiamente triste: Kota non c'è e non ci sarà più, nè qui nè in nessun altro universo, e purtroppo la povera donna sta facendo tutto questo senza riscontro alcuno se non vagamente calmare la propria anima.

Tanto dolore, da parte mia, per tutte le tragedie nel mondo, e qui e adesso in particolare per il terremoto del Giappone.

Storia tragica e confortante al tempo stesso. Complimenti a questa mamma che ricorda il figlio nel modo che lui avrebbe voluto.

Storia molto toccante. Piacerebbe anche me che i miei famigliari continuassero a comprare le pubblicazioni che seguo regolarmente in caso di mia dipartita.

In casi come questo trovo fortunati coloro che credono in un qualcosa dopo la morte: sarebbe confortante pensare che il piccolo Kota sia lì a proteggere la madre, che ancora fa tanto per lui.
Ma purtroppo, per le persone come me, che credono nella vita esclusivamente come pura materia che "va e viene", tutto questo è doppiamente triste: Kota non c'è e non ci sarà più, nè qui nè in nessun altro universo, e purtroppo la povera donna sta facendo tutto questo senza riscontro alcuno se non vagamente calmare la propria anima.

Tanto dolore, da parte mia, per tutte le tragedie nel mondo, e qui e adesso in particolare per il terremoto del Giappone.

Leggi questo articolo tratto dal sito: libero quotidiano.it " lo scienziato americano: ecco perchè la morte non esiste" datato 20 marzo 2017

Le possibilità sono infinite...

Non riesco nemmeno ad immaginare il dolore di questa madre che, ogni volta che acquista un volume della rivista, si rende conto che suo figlio non la leggerà mai più. Eppure ricordare è veramente l'unica cosa che possiamo fare in queste situazioni. La ammiro per la sua perseveranza e perché ha trovato il suo modo per ricordare ed onorare suo figlio. In cuor mio le auguro tutto il bene di questo mondo.

Lodevole la mamma di Kōta che in suo ricordo compra le riviste di Jump in suo ricordo molto commovente.

ok

Mamma mia queste storie mi mettono una tristezza assurda...
Non posso neanche immaginare cosa provi questa madre ogni settimana quando si reca a comprare il nuovo numero di Jump.

Non avrei potuto esprimermi meglio !
Concordo in pieno !

Mi rincresce molto per lei. Una cosa terribile. Spero che questo le serva per quanto possibile ad elaborare il lutto.

E ricordiamoci che in Giappone è molto sentito il culto della morte improvvisa che lascia qualcosa in sospeso e non dà pace all'anima del defunto (vedi la storia di Menma in Ano Hana); magari la madre si consola anche sapendo che lo spirito del figlio possa trovare la pace e passare nell'aldilà perché può continuare a leggere le storie che ha tanto amato...

Una storia davvero commovente sono sicuro che kota ora in cielo sia contento e felice per quello che sta facendo sua madre per lui anche se non c'è più,io spero che un giorno che qualcuno della sua famiglia possa leggere quei shonen jump e che possa ricordassi di kota per sempre.

Io credo che quando morirò mia madre (se sarà ancora in vita) o mio fratello metteranno in vendita i manga che ho collezionato. Ed è meglio così rispetto a buttarli.
La mentalità occidentale è molto più pratica un morto è morto, sia esso destinato ai vermi o ad un aldilà non ha più bisogno delle cose che lo legavano alla vita....

Mamma mia queste storie mi mettono una tristezza assurda...
Non posso neanche immaginare cosa provi questa madre ogni settimana quando si reca a comprare il nuovo numero di Jump.

Non avrei potuto esprimermi meglio !
Concordo in pieno !

Non hai mai perso qualcuno? Io si diverse persone. Amici, parenti, cugini amatissimi, mio padre, Certo vi è grande tristezza - a volte rabbia -ma anche dolcezza. Bisogna cullare i ricordi e poi lasciarli lentamente andare.

Ok ovviamente è una storia toccante e mi spiace per la mamma come per tutte le persone che hanno subito quella tragedia.... ma non riesco a togliermi dalla testa una cosa che verrà inevitabilmente intesa come una cattiveria. Secondo me quando la signora ha capito, che se avesse aspettato la fine di One Piece una stanza di 7 tatami non sarebbe stata assolutamente sufficiente, allora ha ripiegato con la fine dell'anno. Anticipo le mie scuse per chi si sentirà offeso.

Il numero 7 in Giappone e nel buddismo ha un significato molto particolare, viene indicato per dire che "manca qualcosa", ma per una spiegazione più precisa meglio fare una ricerca su Google.

Si, io un po' trovo stupido e offensivo il tuo commento, ma la faccenda non mi riguarda quindi non voglio scatenare flame. Non ci vedo niente di diverso dal comprare ogni settimana un volume di questa rivista al portare i fiori in cimitero, per dire. Mia nonna è rimasta vedova dopo 7 anni, e ne aveva 27. Una volta i valori erano diversi, per carità, ma non passa una settimana senza che mia nonna non vada ancora oggi, dopo 50 anni, in cimitero ogni settimana con un mazzo di fiori. Non si può capire il dolore di una persona, ognuno vive il lutto a modo proprio.

Non è che una vola i valori erano diversi, @Wendy Rose....esiste una cultura, un rapporto particolare con i defunti che però non è di ogni nostra regione. In Sicilia quel che fà tua nonna è cosa assai normale, e non credere anche da noi in Calabria.
A molti invece piace credersi "immortali"....o peggio assumere un atteggiamento fintamente laico.

Mamma mia queste storie mi mettono una tristezza assurda...
Non posso neanche immaginare cosa provi questa madre ogni settimana quando si reca a comprare il nuovo numero di Jump.

Non avrei potuto esprimermi meglio !
Concordo in pieno !

Non hai mai perso qualcuno? Io si diverse persone. Amici, parenti, cugini amatissimi, mio padre, Certo vi è grande tristezza - a volte rabbia -ma anche dolcezza. Bisogna cullare i ricordi e poi lasciarli lentamente andare.

Non sono d'accordo, o, per lo meno, non in questo modo.
Queste persone mi ispirano pietà e non è un sentimento positivo.
Non è questo il modo di ricordare qualcuno, questo è autolesionismo morboso. Penso a chi le sta vicino, o meglio a chi le stava vicino, che vita abbia fatto prima di abbandonarla per sopravvivenza.
E parlo per esperienza.

@Debris
Sono anche io del sud! E'assolutamente normale sì, ma non lo è per il ragazzo/a che ha fatto quel commento secondo me molto offensivo, evidentemente non ha mai perso nessuno... la mia vicina di casa ha perso un bimbo in grembo, non è mai nato, ancora oggi dopo 20 anni ogni anno si mette a cucire a mano un paio di scarpette di stoffa... volevo solo dire che non ci vedo niente di male in quello che fa questa donna, anzi, ma rilegare il tutto a "Ha capito che OP non finirà mai quindi ha smesso"... non è un commento assolutamente infantile?

@Debris
Sono anche io del sud! E'assolutamente normale sì, ma non lo è per il ragazzo/a che ha fatto quel commento secondo me molto offensivo, evidentemente non ha mai perso nessuno... la mia vicina di casa ha perso un bimbo in grembo, non è mai nato, ancora oggi dopo 20 anni ogni anno si mette a cucire a mano un paio di scarpette di stoffa... volevo solo dire che non ci vedo niente di male in quello che fa questa donna, anzi, ma rilegare il tutto a "Ha capito che OP non finirà mai quindi ha smesso"... non è un commento assolutamente infantile?

I più giovani hanno il loro modo di affrontare le cose che a volte ci stupisce...come facciamo a giudicare? Siamo stati anche noi giovani. ( anche io)..Possiamo solo spiegare le nostre diverse sensibilità..Poi, effettivamente, molto, troppo, dipende dalle espereinze personali e-o familiari.E della società che ci circonda.
Anche nel nord vi sono regioni, città, con culture ben importanti su questi temi.In altri casi.....
Spiace per quella signora. Spiace.

Mamma mia queste storie mi mettono una tristezza assurda...
Non posso neanche immaginare cosa provi questa madre ogni settimana quando si reca a comprare il nuovo numero di Jump.

Non avrei potuto esprimermi meglio !
Concordo in pieno !

Non hai mai perso qualcuno? Io si diverse persone. Amici, parenti, cugini amatissimi, mio padre, Certo vi è grande tristezza - a volte rabbia -ma anche dolcezza. Bisogna cullare i ricordi e poi lasciarli lentamente andare.

Si anche io ho visto la morte di persone a me care ma non sono una mamma.
Quindi da madre non so immaginare cosa provi lei.

Mi cadevano le lacrime mentre leggevo la notizia.