per il coraggio di aver osato tanto, una rarità di questi tempi.
La verità è che ti hanno pagato dal Giappone per scrivere questa recensione, vero?
E dopo il sondaggione, ecco il rispostone!
Immaginavo di trovare reazioni simili, l'anime tutto sommato è quello che è. Però devo dire che è riuscito a mantener viva la mia curiosità fino alla fine per cui per onestà intellettuale almeno un sei dovevo metterglielo.La verità è che ti hanno pagato dal Giappone per scrivere questa recensione, vero?
Assolutamente sì. Ed Ironic ha intercettato li sordi in anticipo come al solito per cui non c'è trippa per gatti U___U
Non sono convintissimo che l'essere disturbante debba avere per forza un motivo o una spiegazione, o che bisogni indagare ecc ecc. A volte funziona ed a volte no, proprio come accade in quest'anime.
L'essere disturbante in quanto caratteristica in un'opera, se presente, per me invece deve avere del significato, altrimenti è fine a se stessa, e po cosa guardi? Tizi che cacciano sangue e commetono azioni inquietanti per nulla?
L'essere disturbante in quanto caratteristica in un'opera, se presente, per me invece deve avere del significato, altrimenti è fine a se stessa, e po cosa guardi? Tizi che cacciano sangue e commetono azioni inquietanti per nulla?
Un'opera può benissimo essere disturbante per il solo fine di essere disturbante (che poi ci riesca o meno è un altro discorso), così come la comicità non deve avere necessariamente un significato. E' ovvio che possa non piacere a tutti, ma è innegabilmente un genere vero e proprio.
Ma una caratteristica come quella di disturbare in modo emotivo uno spettatore senza voler communicare un messaggio è la caratteristica di un genere Horror di tipo puro
La comicità esiste per lo scopo di suscitare il divertimento dell'utente, quindi è ovvio che all'interno di un'opera, essa, può essere fine a se stessa. Ma una caratteristica come quella di disturbare in modo emotivo uno spettatore senza voler communicare un messaggio è la caratteristica di un genere Horror di tipo puro, cioè un'opera che ha come unico, o almeno come principale scopo quello di spanventare e inquietire l'utente.
Horror sono opera come "American horror story", "Paranormal activity", "Uzumaki" (tra i manga), ma quest'opera no, a quanto pare il genere a cui si dedica completamente non è l'horror, quindi se è disturbante ci dev'essere per forza un significato, altrimenti, come ho già scritto, guardarlo sarebbe un'attività priva di significato.
Ma una caratteristica come quella di disturbare in modo emotivo uno spettatore senza voler communicare un messaggio è la caratteristica di un genere Horror di tipo puro
Il fratello in mutande da donna non era abbastanza horror?
La comicità esiste per lo scopo di suscitare il divertimento dell'utente, quindi è ovvio che all'interno di un'opera, essa, può essere fine a se stessa. Ma una caratteristica come quella di disturbare in modo emotivo uno spettatore senza voler communicare un messaggio è la caratteristica di un genere Horror di tipo puro, cioè un'opera che ha come unico, o almeno come principale scopo quello di spanventare e inquietire l'utente.
Horror sono opera come "American horror story", "Paranormal activity", "Uzumaki" (tra i manga), ma quest'opera no, a quanto pare il genere a cui si dedica completamente non è l'horror, quindi se è disturbante ci dev'essere per forza un significato, altrimenti, come ho già scritto, guardarlo sarebbe un'attività priva di significato.
Non necessariamente. Come hai giustamente detto, nel genere horror l'elemento disturbante è solitamente accompagnato dall'intento di incutere paura nello spettatore, ma questo non significa che non possa esistere come forma di intrattenimento a se stante.
È forma d'intrattenimeto a se stante soltanto nel caso in cui l'opera appartenga chiaramente a tale genere. Non si può affermare, a esempio, che non importa se in un commedia comica ci sono delle scene disturbanti spaventose cìo che urtano semplicemente la sensibilità di un utente perché, infondo, può essere qualificato come intrattenimento fine a se stesso, seppur inserito senza alcuna logica.
Non mi sembra che l'opera sia esclusivamente horror (come in "Uzumaki"), pertanto un minimo di significato nelle scene che mostra, oltre al semplice e momentaneo intrattenimento, dev'esserci per non essere etichettato come un "prodotto spazzatura", anche se non è propriamente questo il caso.
È forma d'intrattenimeto a se stante soltanto nel caso in cui l'opera appartenga chiaramente a tale genere. Non si può affermare, a esempio, che non importa se in un commedia comica ci sono delle scene disturbanti spaventose cìo che urtano semplicemente la sensibilità di un utente perché, infondo, può essere qualificato come intrattenimento fine a se stesso, seppur inserito senza alcuna logica.
Non mi sembra che l'opera sia esclusivamente horror (come in "Uzumaki"), pertanto un minimo di significato nelle scene che mostra, oltre al semplice e momentaneo intrattenimento, dev'esserci per non essere etichettato come un "prodotto spazzatura", anche se non è propriamente questo il caso.
Ti ripeto, la natura di intrattenimento dell'elemento disturbante non è prerogativa dell'horror. Può esistere come genere a se stante, oppure accompagnarsi all'azione, o anche alla commedia. Insomma, quello che intendo dire è che il "disturbante per essere disturbante" non può essere considerato un difetto più del "comico per essere comico", a prescindere dal genere dell'opera.
Voi avete quest'abitudine di voler per forza classificare tutto. E' comico allora non può essere disturbante, perché disturbante deve stare nell'horror e basta. E chi lo ha deciso? Uno degli elementi salvabili di questo anime è proprio questa contrapposizione tra generi opposti, un secondo prima c'è la scena rivoltante un secondo dopo c'è una scena che scatena il riso.
Voi avete quest'abitudine di voler per forza classificare tutto. E' comico allora non può essere disturbante, perché disturbante deve stare nell'horror e basta. E chi lo ha deciso? Uno degli elementi salvabili di questo anime è proprio questa contrapposizione tra generi opposti, un secondo prima c'è la scena rivoltante un secondo dopo c'è una scena che scatena il riso.
Il problema è che la serie non vuole farti ridere, è una reazione non voluta.
@giu. tar.Perdonami, ma non ho proprio capito l'ultima frase
A chi dice che la comicità non era voluta: mettono una persona su una spiaggia con delle mutandine da donna e col pacco in bella vista e secondo voi l'autore non sa che farà ridere? Mi sembra alquanto improbabile.
Il discorso è differente. In Maho shojo site l'autore crea un opera edgy, per cui arrivato al limite dal punto di vista della drammaticità vira appositamente verso situazioni più leggere ma che non sono illogiche e non rompono la logica dell'anime (è chiaro che lui doveva mettersi le mutande se voleva che funzionassero).
Cercando di costituire un paragone tra il genere comico e scene e personaggi disturbanti è un modo di eseguire la discussione un po' eristico.
Tu affermi che la caratteristica di essere disturbante fine a se stesso non per forza può essere qualificato una prerogatica di opere di genere horror o e splatter, e per validare tale tesi fai notare come anche il comico fine a se stesso è presenti in opere non esclusivamente comiche o e demenziale, il tutto per confermare il fatto che scene e personaggi disturbanti fini a se stessi posso essere presenti in tutte le opere possibili e svolgere in modo soddisfacente il proprio compito, proprio come il comico.
Io, però, non sono d'accordo, per un motivo che qualifico come fondamentale: La comicità fine a se stessa potrà sempre essere inserita in qualsiasi opera e risultare soddisfacente poiché gli esseri umani vedono, ascoltano o leggono opere artistiche essenzialmente per intrattenimento, e il riso viene accolto più che voltentieri, è naturale, noi umani siamo fatti così. Ma per quanto concerne unità di disturbo sempre fine a se stesse il discoso muta in modo totale.
Se guardo un'opera come "American horror story" e sono consapevole del fatto che sia un horror e più che ovvio che ne inizio la visione attendendo scene che mi possano disturbare, ma perché è un horror, appunto, per altri tipi di opere il cui genere non è Horror le scene e i personaggi disturbanti fini a se stessi sono solamente ciò che sono; qualcosa che disturba l'utente e basta. Pertanto abbassano anche la qualità dell'opera in generale e, quindi, non compiono il proprio dovere di essere soddisfacenti.
Non condivido l'idea del genere (o generi) di un'opera come una definizione a priori a cui essa si deve conformare. Nel caso dell'anime in questione tra i vari generi nella scheda di Animeclick figurano anche l'horror e lo splatter, proprio perché quegli elementi disturbanti sono riscontrabili nell'opera. Questo per dire che non trovo che abbia alcun fondamento la tesi per cui un'opera che non si ponga prevalentemente come horror o splatter non possa avere al suo interno elementi disturbanti per il solo fine di creare inquietudine o disgusto nello spettatore. Nel momento in cui l'opera include questi elementi, la caratterizzazione tramite i generi ne terrà conto.
Il genere di appartenenza è qualcosa che dipende dal contenuto dell'opera, quindi per esempio se un'opera che fino al minuto tot. avresti classificato come pura commedia mostra una scena splatter, essa sarà per definizione in parte splatter. E la scena splatter non deve necessariamente essere inserita perché abbia un significato o si prefigga di approfondire una qualche tematica sociale. Semplicemente allo stesso modo in cui il comico è fatto per suscitare la risata, lo splatter può avere l'unica funzione di impressionare o disturbare. Sono entrambe forme di coinvolgimento dello spettatore.
Che devono avere un senso con la trama, altrimenti più che serie, film e quanti altri media mi sto vedendo una serie di scene in cui un attimo prima si deve ridere e l'altra si deve rimanere sconvolti o con "il cuore in mano", in pratica un'opera senza senso.
Se si vede un'opera che non si dedica completamente a un genere, sia esso comico che horror o splatter, per intrattenimento allora ogni scena, personaggio e situazione mostrata deve avere un motivo di esistere in tale opere basata tutta sulla trama, credo che siano "l'abc della narrazione".
Che devono avere un senso con la trama, altrimenti più che serie, film e quanti altri media mi sto vedendo una serie di scene in cui un attimo prima si deve ridere e l'altra si deve rimanere sconvolti o con "il cuore in mano", in pratica un'opera senza senso.
Se si vede un'opera che non si dedica completamente a un genere, sia esso comico che horror o splatter, per intrattenimento allora ogni scena, personaggio e situazione mostrata deve avere un motivo di esistere in tale opere basata tutta sulla trama, credo che siano "l'abc della narrazione".
Mi rendo conto che la nostra divergenza nasce dalla diversa concezione di arte e intrattenimento che abbiamo. Un'opera senza senso è pur sempre un'opera, può essere vissuta, può suscitare emozioni. Da un certo punto di vista, è una rappresentazione molto più fedele della vita umana rispetto ad una banale narrazione da "abc". Un'improvvisa tragedia nella vita di una persona fino a quel momento felice deve avere per forza un senso, secondo te? Eppure la vita è così. E una parte dell'arte ha proprio lo scopo di rappresentare e imitare la vita.
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